ITGE20110080A1 - Dispositivo di fissaggio per tensostrutture e tensostruttura comprendente tale dispositivo - Google Patents

Dispositivo di fissaggio per tensostrutture e tensostruttura comprendente tale dispositivo Download PDF

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ITGE20110080A1
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Roberto Canobbio
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Description

DISPOSITIVO DI FISSAGGIO PER TENSOSTRUTTURE E TENSOSTRUTTURA
COMPRENDENTE TALE DISPOSITIVO
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce al settore delle tenso-strutture, ovvero quegli edifici realizzati con materiali mantenuti in posizione tramite tensione e comprendenti a tal fine una membrana che viene tensionata tra elementi di supporto. Più in particolare, un primo oggetto della presente invenzione à ̈ un dispositivo di fissaggio per tensostrutture ed un altro oggetto à ̈ una tensostruttura comprendente tale dispositivo.
STATO DELL'ARTE
Nell’architettura delle tenso-strutture il problema del tensionamento della membrana (parte della tensostruttura stessa) rappresenta un punto critico della realizzazione, specialmente quando ci si rivolge a strutture complesse e/o discontinue.
In queste strutture le forze e le geometrie in gioco costringono spesso ad una progettazione ad hoc, effettuata singolarmente per ciascuna realizzazione, con il risultato di essere estremamente onerosa, sia in termini di calcolo di progetto che nella definizione della geometria delle parti.
Infatti, una membrana di una tensostruttura presenta sempre un certo grado di elasticità ed una certa tendenza ad inflettersi sotto al suo stesso peso: queste variabili a loro volta dipendono da altri fattori, quali il materiale della membrana, la disposizione rispetto agli elementi di supporto e simili.
Anche la forma di taglio della membrana a partire da un grezzo avente forma qualsiasi à ̈ complicata per gli stessi motivi; si procede pertanto spesso con il disegnare il percorso di taglio della membrana prevedendo sin dall’origine le necessarie compensazioni dell’elongazione sotto carico della parte tessile della struttura, per quantificare la quale à ̈ necessario un elevato grado di conoscenza delle proprietà meccaniche del tessuto, e una notevole esperienza nell’effettuare il taglio e la giunzione delle parti.
Quando dalla produzione della membrana tessile si passa all’installazione, poi, devono essere messi in pratica una serie di accorgimenti per far sì che il tessuto rimanga teso e non presenti antiestetiche grinze o tensioni differenziali che potrebbero alterare la forma finale dell’opera.
Il metodo più semplice per garantire una omogenea tensionatura di due membrane à ̈ basato sull’inserimento di occhielli vicino al bordo, che consentono la connessione mediante funi: questa soluzione permette la tesatura graduale, ma non fornisce la continuità delle parti, con l’inconveniente che tra due membrane adiacenti possono infiltrarsi gli agenti atmosferici (acqua, vento etc).
Talvolta per ovviare a questo inconveniente vengono effettuate saldature in loco per coprire i giunti fra le membrane adiacenti, ma oltre ad essere un procedimento estremamente lento, à ̈ fortemente condizionato dalla abilità dell’operatore, portando a risultati non sempre allineati con le aspettative e a disomogeneità legate alla abilità manuale del singolo operatore.
Inoltre, eventuali difetti nella saldatura possono portare ad un rapido deterioramento della giunzione e conseguente distacco dei lembi sotto tensione; si noti che non à ̈ infrequente che tali difetti siano associati anche alla formazione di grinze che compromettono la qualità estetica dell’intera struttura.
Inoltre questa soluzione à ̈ applicabile con un certo grado di utilità solo a strutture molto semplici, senza variazioni di curvatura, che ne farebbero aumentare i problemi sopra elencati.
Sul mercato tuttavia si sente l’esigenza di realizzare tensostrutture tridimensionali con elementi sempre più complessi e continue variazioni di curvatura: la realizzazione di tali opere prevede un’attenta preparazione degli elementi, taglio e saldatura in fabbrica, ed uno sforzo addizionale di installazione in cantiere legato all’assemblaggio delle diverse parti.
Sono pertanto nate altre soluzioni per cercare di ottenere una giuntura in grado di costituire una barriera agli elementi atmosferici (acqua e vento).
In generale queste soluzioni sono accomunate dalla necessità di ricorrere ad una serie di differenti elementi in aggiunta alle carpenterie, membrane e connettori usualmente previsti in queste opere.
Tali elementi sono, ad esempio, nastri a saldare per la tenuta oppure gronde interne in materiale polimerico, funi di tensionamento addizionali, strati multipli di membrane con giunture sfalsate.
Un inconveniente comune di queste soluzioni à ̈ che la struttura diviene oltremodo complicata dovendo prevedere una molteplicità di parti da progettarsi accuratamente per via delle loro mutue interazioni e da porsi in opera con un processo piuttosto lungo e complesso.
Ciò si riflette sovente in problemi in esercizio dovuti ad errori di installazione o imprecisioni nella produzione, maggiori costi per materiali e per manodopera di installazione.
In alcuni casi, profili in plastica sono introdotti al di sotto della giuntura metallica per svolgere funzione di grondaie e raccogliere l’acqua piovana.
Tale soluzione incanala l’acqua, ma non sigilla la giuntura delle membrane, che comunque resta sempre esposta, creando un elemento di discontinuità.
Sono poi note soluzioni come quella proposta da Normalu-Barrisol per falsi soffitti e muri divisori in tessuto nella domanda di brevetto internazionale WO2008142298, il cui principale elemento di innovazione risiede nella forma del profilo applicato per connettere l’elemento tessile a parete - soffitto.
Seppure funzionale per certi aspetti, tuttavia questa soluzione presenta alcune limitazioni legate principalmente alle modeste dimensioni raggiungibili, che ne impediscono di fatto l’utilizzo nelle grandi e complesse tensostrutture da esterni. Vi sono poi prodotti e geometrie descritti nei brevetti FR2914665, FR2914666, FR2914667, FR2912439, US4083157, i quali tuttavia presentano problemi analoghi a quelli sopra descritti e pertanto non risolvono del tutto i problemi in questo campo della tecnica.
Infine, lo stato della tecnica risponde a questi problemi con le domande internazionali No. WO2006/063991 e WO03100286 a nome Tensoforma.
Il sistema descritto in tali documenti si propone il fine di risolvere maniera innovativa il problema del tensionamento della membrana in ambito strutture tessili, e la creazione di una continuità di elemento tessile verso l’esterno.
In tale sistema si riconosce l’utilizzo di un elemento in materiale deformabile in forma di nastro in silicone, con funzione di connessione fra il bordo della membrana e l’estremità della struttura metallica, con un elemento strutturale di quest’ultima in grado di raccogliere al proprio interno la parte deformabile, ed assemblabile in forma di cornice rettangolare, in modo che la rotazione necessaria all’assemblaggio porti alla tensione del tessuto; l’invenzione lì descritta si completa poi con un sistema di bracci per supportare il montaggio in fabbrica, specifico per elementi planari.
Sebbene questa soluzione presenti indubbi vantaggi, essa tuttavia presenta limitazioni dovute principalmente a due fattori:
- la possibilità di produrre solamente elementi bidimensionali. Tale fattore abilita la copertura regolare di facciate secondo un pattern rettangolare, ma al contempo lascia poco spazio per lo sviluppo di strutture a diversa geometria; - la mancanza di un sistema di sigillatura degli spazi di connessione fra elementi contigui, che ne impedisce l’applicazione per strutture non verticali, come coperture orizzontali o per strutture tridimensionali complesse, ottenute a partire da elementi piani (e.g. dome o geometrie ancora più complesse, a partire da triangoli etc…).
SCOPI E RIASSUNTO DELL'INVENZIONE
E’ scopo della presente invenzione superare gli svantaggi dell'arte nota.
In particolare, à ̈ scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un dispositivo di fissaggio per tensostrutture ed una tensostruttura comprendente tale dispositivo, tali da garantire la generazione di uno strato superficiale esterno continuo di tessuto (che fornisce una vera e completa barriera agli elementi atmosferici come acqua e vento) e di garantire in contemporanea la sagomatura della tensostruttura in qualsivoglia forma o dimensione o complessità.
Inoltre il sistema si propone di mettere a disposizione una soluzione estremamente semplice ed efficace nella sua costruzione, fatto che si riflette vantaggiosamente nella complessiva semplicità di installazione, abilitando direttamente, in maniera non esclusiva, la possibilità di installare in cantiere i pannelli pre-tensionati, fissandoli direttamente sulla parte fissa della struttura.
L’idea alla base della presente invenzione à ̈ quella di prevedere una tensostruttura comprendente:
- una trave strutturale;
- una membrana atta ad essere accoppiata a detta trave;
- un sistema di fissaggio per l’accoppiamento di detta membrana a detta trave;
- in cui il sistema di fissaggio comprende un profilato avente una prima dimensione prevalente sulle altre due e provvisto di una gola di impegno per un bordo della membrana, in cui detta gola si estende nella direzione di detta prima dimensione prevalente del profilato, ed in cui il sistema di fissaggio comprende inoltre mezzi di tensionamento regolabili per impegnare detto profilato con detta trave strutturale, detto profilato e detta trave presentando rispettivi bordi di battuta l’uno sull’altra ed in cui almeno parte di detta membrana in condizione montata à ̈ interposta tra detti bordi di battuta, essendo inoltre interposto tra detti bordi di battuta almeno un elemento deformabile comprimibile da detti mezzi di tensionamento.
Un ulteriore oggetto della presente invenzione à ̈ un sistema di fissaggio per una tale tensostruttura.
In questo modo si garantisce vantaggiosamente l’ottenimento di una buona tenuta nella zona di impegno della membrana i bordi di battuta, a seguito del fatto che l’elemento deformabile, sotto l’azione dei mezzi di tensionamento, si deforma sino ad aderire alla membrana, evitando che si creano spazi liberi in cui possa infiltrarsi acqua oppure aria.
Il processo di tensionatura può inoltre essere effettuato a piacimento in cantiere o in produzione: in tal modo viene semplificata la logistica abilitando la selezione della migliore combinazione di lavorazioni, si accorciano i tempi di installazione in cantiere, e si possono spostare in stabilimento tutte le fasi critiche, di preparazione delle membrane e di tensionamento dei pannelli singoli qualora necessario.
Il sistema inoltre abilita una progettazione più libera, può essere implementato per idee architettoniche estremamente differenziate, e al contempo può abilitare soluzioni modulari che rendono più semplice ed efficace la progettazione e l’installazione, anche per soluzioni di grande scala.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
L’invenzione verrà descritta qui di seguito con riferimento ad esempi non limitativi, forniti a scopo esplicativo e non limitativo nei disegni annessi. Questi disegni illustrano differenti aspetti e forme di realizzazione della presente invenzione e, dove appropriato, numeri di riferimento illustranti strutture, componenti, materiali e/o elementi simili in differenti figure sono indicati da numeri di riferimento similari. Fig. 1 illustra una sezione trasversale vista in prospettiva di parte di una prima forma esecutiva di una tensostruttura secondo la presente invenzione;
Fig. 2 illustra la stessa sezione della figura 1, vista in alzata frontale;
Fig. 3 illustra una prima variante di una tensostruttura secondo la presente invenzione, vista in sezione in alzata frontale;
Fig. 4 illustra una seconda variante di una tensostruttura secondo la presente invenzione, vista in sezione in alzata frontale;
Fig. 5 illustra una terza variante di una tensostruttura secondo la presente invenzione, vista in sezione in alzata frontale;
Fig. 6 illustra una quarta variante di una tensostruttura secondo la presente invenzione, vista in sezione in alzata frontale;
Fig. 7 illustra una quinta variante di una tensostruttura secondo la presente invenzione, vista in sezione in alzata frontale;
Fig. 8 illustra una sesta variante di una tensostruttura secondo la presente invenzione, vista in sezione in alzata frontale.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
Mentre l’invenzione à ̈ suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione relative illustrate sono mostrate nei disegni e saranno descritte qui di seguito in dettaglio. Si deve intendere, comunque, che non vi à ̈ alcuna intenzione di limitare l’invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, l’invenzione intende coprire tutte la modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell’ambito dell’invenzione come definito nelle rivendicazioni.
Nella descrizione che segue e nelle figure, elementi simili sono identificati con numeri di riferimento simili. L’uso di “ad esempio†, “ecc†, “oppure†indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato. L’uso di “include†significa “include, ma non limitato a †a meno che non altrimenti indicato.
Con riferimento alle figure 1 e 2 in esse à ̈ mostrato un primo esempio di tensostruttura, indicato nel suo complesso con il riferimento 1.
Ovviamente, per necessità di chiarezza, non viene mostrata l’intera tensostruttura, ma solo una sua parte di interesse, per comprendere la presente invenzione.
In generale la tensostruttura 1 comprende una trave strutturale 2, normalmente metallica.
Nelle tenso-strutture sono usualmente previste una pluralità di travi strutturali 2 tra loro collegate stabilmente (mediante collegamenti a vite o saldature o simili) a formare il telaio, usualmente posto in appoggio al terreno, che sorregge le varie membrane e che impone la forma complessiva della realizzazione.
Nell’esempio mostrato la trave 2 à ̈ una piastra metallica, ma potrebbe presentare anche sezione e/o forma diversa, a seconda delle necessità di fabbricazione.
Alla trave 2, in accordo con i principi delle tenso-strutture, sono accoppiate, in questo esempio, due membrane 3 e 3A, delle quali viene mostrata la sola parte più prossima alla trave 2.
Le membrane 3 e 3A sono tipicamente realizzate in un combinazione di materiali flessibili, elastici e impermeabili all’acqua, come ad esempio PoliEstere (PE), PoliVinilCloruro (PVC), fibra di vetro, Silicone, PoliTertraFluoroEtilene (PTFE), Etilene TetrafluoroEtilene (ETFE), esafluoropropilene (FEP) o simili o combinazioni in singolo o multistrato di questi materiali.
In generale queste membrane 3, 3A sono note in sé nel campo delle tenso-strutture e pertanto, per brevità, non ci si sofferma oltre.
Secondo l’invenzione ogni membrana 3, 3A à ̈ accoppiata e messa in tensione alla trave strutturale 2 mediante un sistema di fissaggio 10, 10A dedicato.
I due sistemi 10 e 10A sono analoghi, pertanto la descrizione da qui in avanti prosegue solo con riferimento ad uno (rif. 10) dei due, essendo l’altro sostanzialmente identico e montato specularmente.
Il sistema di fissaggio 10 comprende un profilato 4 avente una prima dimensione prevalente sulle altre due e provvisto di una gola di impegno 42 per un bordo 31 della membrana 3.
La gola 42 si estende nella direzione della dimensione prevalente del profilato 4, in altre parole in tutto o in parte per la sua lunghezza complessiva.
Nell’esempio mostrato il bordo 31 della membrana 3 à ̈ sagomato, in particolare ingrossato, ad esempio mediante un tondino di impegno 35 a cui à ̈ fissata la parte laminare della membrana 3 (incollata, cucita, saldata o altro).
La gola di impegno 42 presenta quindi una forma sostanzialmente complementare al bordo 31 della membrana 3, così da trattenerla stabilmente in posizione durante il tesaggio di quest’ultima.
In questo esempio la gola 42 Ã ̈ complementare al tondino 35 e presenta una feritoia attraverso cui passa la parte laminare della membrana 3.
Il sistema di fissaggio 10 comprende poi dei mezzi di tensionamento 7, regolabili, per impegnare il profilato 4 con la trave strutturale 2, visibili nel dettaglio della fig.2. Nell’esempio tali mezzi di tensionamento 7 sono a vite, ed in particolare comprendono almeno un bullone con dado che si impegna in un foro trasversale del profilato 4 e lo impegna con la trave 2 (che a tal fine presenta un foro corrispondente) e con l’altro profilato del sistema 10A.
I mezzi di tensionamento 7 sono in numero qualsivoglia per ogni profilato e sono disposti preferibilmente ad intervalli regolari lungo la sua estensione prevalente. Il funzionamento dei mezzi di tensionamento 7 appare chiaramente anche solo osservando le figure allegate: quando il bullone viene avvitato la sua testa in battuta sul profilato lo sposta verso la trave 2; il profilato 4 agisce sulla membrana 3 la quale à ̈ usualmente fissata all’estremità opposta ad un’altra trave (o ad altro elemento fisso); la membrana 3 in questo modo viene tesata.
In questo esempio i mezzi di tensionamento 7 impegnano i due profilati dei due sistemi 10 e 10A, così che agendo sui mezzi di tensionamento 7 stessi si mettono in tensione sia la membrana 3 che la membrana 3A.
Si noti che l’utilizzo di mezzi di tensionamento 7 a vite permette di intervenire quando, in corso d’opera, si necessita ad esempio il ripristino della tensione di una membrana, ad esempio a seguito di un suo snervamento. L’utilizzo di mezzi a vite, inoltre, permette all’operatore di tesare singolarmente ogni membrana, potendo anche intervenire separatamente su singole porzioni della stessa membrana che, per ragioni di geometrie di montaggio, potrebbero necessitare di una tensione diversa da altre zone della stessa membrana.
Il profilato 4 e la trave 2 presentano rispettivi bordi di battuta 41,21: in corrispondenza di tali zone il profilato 4 entra in contatto, indiretto, con la trave 2. Il contatto à ̈ “indiretto†nel senso che tra il profilato 4 e la trave 2 risultano interposte almeno parte della membrana 3 ed un elemento deformabile 8.
Nell’esempio fornito l’elemento deformabile 8 à ̈ accoppiato alla trave 2 ed à ̈ realizzato come una sorta di guaina o rivestimento che si estende almeno nella zona in cui sono affacciati i bordi 21,41.
In alternativa potrebbe essere anche una striscia presente solo in tale zona, oppure ancora potrebbe esserne previsto un secondo associato anche al profilato 4.
In tutta generalità, poi, l’elemento deformabile 8 potrebbe anche comprendere uno o più strati sovrapposti di diversi materiali o dello stesso materiale.
L’elemento deformabile 8 à ̈, nel presente esempio, una guaina in neoprene, ma potrebbe equivalentemente essere anche una guaina siliconica, o equivalentemente di materiale espanso polimerico con funzioni “air stop†, ovvero atto a generare una tenuta stagna al passaggio d’aria.
In questo modo quando si azionano i mezzi di tensionamento 7, sia la membrana 3 che l’elemento 8 vengono premuti tra il profilato 4 e la trave 2. L’elemento deformabile 8, in virtù della sua realizzazione, si deforma per aderire perfettamente alla membrana 3 in tale zona e aderisce vantaggiosamente in modo ottimale alla superficie di quest’ultima, andando a chiudere eventuali spazi vuoti che resterebbero nella zona di unione, in definitiva migliorando quindi la tenuta complessiva all’acqua o agli agenti atmosferici.
Ovviamente la pluralità di mezzi di tensionamento 7 garantisce in questo modo che la tenuta sia ottimale per l’intera lunghezza del profilato 4 stesso.
Tornando brevemente su quest’ultimo, nella sua vista in sezione trasversale (ovvero perpendicolarmente alla sua dimensione prevalente) si nota infine, oltre al bordo di battuta 41, anche un bordo di battuta addizionale 43, allineato con il bordo 41 ma disposto diversamente: in maggior dettaglio si nota infatti come la gola 42 sia disposta tra il bordo di battuta 41 e quello di battuta addizionale 43.
Un accorgimento particolarmente vantaggioso della tenso-struttura 1 secondo l’invenzione à ̈ dato dalla ulteriore presenza di un elemento di rivestimento 9 che riveste in parte la trave 2 e che risulta almeno in parte allineato con la membrana 3 in condizione montata, così che da un lato della struttura si noti una sorta di continuità ideale tra due membrane 3 e 3A vicine (questo ovviamente nel caso in cui detto elemento di rivestimento 9 sia dello stesso materiale e/o colore delle membrane 3,3A); in ogni caso in questo modo, montando l’elemento di rivestimento verso l’esterno della tenso-struttura 1, si ottiene che la trave 2 non sia esposta agli agenti atmosferici, limitandone i fenomeni di corrosione nel tempo.
Scendendo maggiormente nel dettaglio dell’elemento di rivestimento 9 esso, vantaggiosamente, à ̈ una striscia flessibile 91 che può essere piegata per assumere diverse forme ed à ̈ in preferenza realizzata dello stesso materiale della membrana 3. La striscia 91 à ̈ almeno in parte interposta tra le porzioni di battuta 41,21 del profilato 4 e della trave 2, ed in particolare essa à ̈ disposta in modo da risultare interposta tra l’elemento deformabile 8 e la membrana 3.
L’effetto vantaggioso dell’elemento deformabile 8, in ogni caso, non viene meno, perché esso comprime la striscia 91 sulla membrana 3 a seguito dell’azionamento dei mezzi di tensionamento 7, ottenendo gli stessi vantaggi sopra elencati.
Secondo la forma esecutiva preferita illustrata, la striscia flessibile 91 à ̈ risvoltata sia attorno alla trave 2 (per proteggerla dagli agenti atmosferici) sia attorno al profilato 4 e termina con un bordo libero 92 che in condizione montata à ̈ affacciato e rivolto verso una faccia 33 della membrana 3 rivolta verso il profilato 4, ossia una faccia interna della membrana 3: questa dislocazione del bordo libero 92 della striscia 91 permette di evitare infiltrazioni di acqua.
Inoltre si noti che la striscia flessibile 91 à ̈ anch’essa impegnata dagli stessi mezzi di tensionamento 7, essendo provvista a tal fine di opportuni fori di impegno.
Il risvolto della striscia 91 attorno al profilato à ̈ tale da non far aderire in tale zona la striscia 91 stessa al profilato, ma da definire invece uno spazio libero tra i due, che costituisce un vero e proprio elemento di grondaia 93, che si estende parallelo alla prima direzione prevalente del profilato 4 e risulta pertanto realizzato da una piega dell’elemento di rivestimento 9 stesso.
Questo elemento di grondaia 93 presenta un primo vantaggio relativo al fatto di non essere un elemento addizionale applicato alla tenso-struttura (come era invece nell’arte nota), ma di essere parte dello stesso sistema di fissaggio 10, quindi di semplice realizzazione e veloce installazione.
Inoltre si noti che l’elemento di grondaia 93, per via della sua realizzazione à ̈ flessibile insieme con il profilato 4: questo comporta che quando quest’ultimo viene calandrato per realizzazioni particolarmente complesse o articolate non serve realizzare un elemento di grondaia appositamente incurvato, infatti esso assume sostanzialmente lo stesso andamento del profilato 4 (all’atto del montaggio) con un indubbio risparmio di costi e tempi ed una notevole semplicità di realizzazione.
Facendo adesso riferimento alla fig.3 in essa si nota una prima variante 1’ della tensostruttura secondo la presente invenzione.
In questo caso, alla trave 2 Ã ̈ associata una sola membrana 3 ed un solo sistema di fissaggio 10, analoghi a quelli appena descritti e sui quali pertanto non ci si sofferma oltre.
Si noti solo che in questo caso il sistema di fissaggio 10 comprende una pluralità di mezzi di tensionamento 7 che impegnano il profilato 4 solo con la trave strutturale 2, essendo assente l’altro sistema di fissaggio (10A).
Un’altra variante della tensostruttura 1’’ à ̈ quella mostrata in fig.4: essa à ̈ del tutto analoga a quella precedentemente descritta (a cui si fa riferimento), salvo che in questo caso la trave strutturale 2’’ non à ̈ una piastra 2, come nei casi precedenti, ma à ̈ essa stessa un profilato, in questo caso a sezione rettangolare.
In linea di principio la trave strutturale 2’’ potrebbe tuttavia essere un profilato a sezione qualsiasi, quadrata, poligonale, circolare o altro, a seconda delle esigenze di fabbricazione della tenso-struttura.
In questo senso un altro esempio di una diversa tenso-struttura 1’’’ à ̈ mostrato in fig.
5: oltre alle parti precedentemente descritte e qui presenti in modo analogo, in questa soluzione si nota che la trave strutturale 2 in forma di piastra à ̈ collegata radialmente ad uno scatolato a sezione circolare 2’’’, per la realizzazione in questo modo di strutture aventi forma o funzionalità diversa. Anche in questo caso, la striscia ingloba in maniera continua il profilo e la parte superiore dello scatolato metallico. Un’altra variante ancora 1’’’’, particolarmente utile per realizzare strutture angolate, à ̈ mostrata nella fig.6: oltre alle parti precedentemente descritte qui si nota come la trave 2’’’’ presenta una sezione trasversale triangolare (in particolare un triangolo rettangolo): in questo esempio i mezzi di tensionamento 7 agiscono su ogni profilato di ogni sistema di fissaggio 10, 10A, e sulla trave 2 in modo distinto tra loro.
Si noti anche che in questa soluzione la striscia 91 à ̈ ripiegata ad avvolgere in parte la trave 2’’’’, a prescindere dal fatto che essa sia un profilato o una piastra.
Ancora un’altra soluzione di tenso-struttura 1* à ̈ quella mostrata in fig.7: nuovamente essa presenta analoghe componenti delle precedenti e quindi non ci si sofferma oltre.
In questo caso la trave strutturale 2* Ã ̈ un semplice tubo sprovvisto di ali laterali e a cui sono accoppiati i sistemi 10, 10A di fissaggio in modo analogo al caso della fig.1. Anche in questo caso, analogamente a quanto sopra, la striscia 91 Ã ̈ ripiegata ad avvolgere in parte la trave 2*.
Infine un’ultima variante à ̈ mostrata in fig. 8: in questa figura la tenso-struttura 1^ comprende parti analoghe a quelle sopra descritte, con la differenza che il profilato 4 comprende un elemento di guarnizione addizionale 48 che à ̈ accoppiato al profilato 4 stesso ed aggetta da quest’ultimo in direzione della trave 2. L’elemento di guarnizione 48 addizionale si estende sostanzialmente sino ad una distanza pari a quella del bordo di battuta 41 ed à ̈ destinato a comprimere (in condizione montata) l’elemento di rivestimento 9 stesso contro all’elemento deformabile 8, così da aumentare la tenuta stagna evitando ulteriormente la possibilità che si verifichino infiltrazioni di acqua e vento.
È poi prevedibile che una tenso-struttura complessa comprenda, diversamente combinate, una, due o più delle tenso-strutture 1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^ appena descritte, disposte convenientemente in funzione della geometria di realizzazione.
È altrettanto prevedibile che una stessa membrana sia associata da diversi lati liberi a diverse tenso-strutture 1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^ come appena discusse.
Ulteriore oggetto della presente invenzione à ̈ anche un sistema di fissaggio 10 per tensostrutture 1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^ comprendente un profilato 4 avente una prima dimensione prevalente sulle altre due e provvisto almeno di una gola di impegno 42 per un bordo di una membrana 3 e di un bordo di battuta 41 destinato ad essere posto in battuta contro un corrispondente bordo 21 di una trave 2, essendo interposta tra detti due bordi di battuta 21,41 almeno una porzione di una membrana 2 ed in cui il sistema di fissaggio 10 comprende inoltre:
- mezzi di tensionamento 7 regolabili impegnabili su detto profilato 4 per effettuare un suo accoppiamento con detta trave 2,
- un elemento deformabile 8 comprimibile mediante detti mezzi di tensionamento 7 e disposto almeno in corrispondenza del bordo di battuta 41 di detto profilato 4 ed in contatto con detta membrana 3.
Ulteriori caratteristiche vantaggiose di detto sistema di fissaggio possono essere rilevate dalla descrizione di cui sopra.
Sono ovviamente possibili per il tecnico del ramo alla luce degli insegnamenti sin qui forniti numerose varianti, tutte da intendersi nell’ambito della presente invenzione. Ad esempio in una variante vantaggiosa la tensostruttura appena descritta à ̈ utilizzata vantaggiosamente per realizzare una vera e propria struttura gonfiabile. In questo caso sono previste due membrane del tipo sopra descritto montate sovrapposte ed affacciate tra loro, che definiscono, insieme con le travi strutturali, un volume che viene riempito con aria avente una pressione lievemente maggiore di quella atmosferica.
La tenuta à ̈ garantita dalla presenza degli elementi deformabili sopra descritti che costituiscono efficace barriera ai tra filamenti di aria; in questo senso vale la pena di notare che con le tensostrutture note allo stato dell’arte tale realizzazione non sarebbe stata attuabile, perché del tutto sprovviste di elementi di tenuta stagna.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) comprendente: - una trave strutturale (2); - una membrana (3) atta ad essere accoppiata a detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*); - un sistema di fissaggio (10) di detta membrana (3) a detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*); - in cui detto sistema di fissaggio (10) comprende un profilato (4) avente una prima dimensione prevalente sulle altre due e provvisto di una gola di impegno (42) per un bordo (31) della membrana (3), in cui detta gola (42) si estende nella direzione di detta prima dimensione prevalente del profilato (4). Caratterizzata dal fatto che detto sistema di fissaggio (10) comprende inoltre mezzi di tensionamento (7) regolabili per impegnare detto profilato (4) con detta trave strutturale (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*), detto profilato (4) e detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*), presentando rispettivi bordi di battuta (41,21) l’uno sull’altra ed in cui almeno parte di detta membrana (3) in condizione montata à ̈ interposta tra detti bordi di battuta (41,21), essendo inoltre interposto tra detti bordi di battuta (41,21) almeno un elemento deformabile (8) comprimibile da detti mezzi di tensionamento (7).
  2. 2. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre almeno un elemento di rivestimento (9) almeno di detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*) almeno in parte allineato con detta membrana (3) in condizione montata.
  3. 3. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento di rivestimento (9) à ̈ una striscia flessibile (91) almeno in parte interposta tra dette porzioni di battuta (41,21).
  4. 4. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo la rivendicazione 3, in cui detta striscia flessibile (91) à ̈ risvoltata attorno a detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*) ed attorno a detto profilato (4) e provvista di un bordo libero (92) che in condizione montata à ̈ affacciato ad una faccia (31) della membrana (3) rivolta verso detto profilato (4).
  5. 5. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo la rivendicazione 4, in cui detta striscia flessibile (91) à ̈ impegnata da detti mezzi di tensionamento (7).
  6. 6. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detto elemento di rivestimento (9) costituisce almeno un elemento di grondaia (93) parallelo alla detta prima direzione prevalente di detto profilato (4), detto elemento di grondaia (93) essendo realizzato preferibilmente da una piega di detto elemento di rivestimento (9).
  7. 7. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento deformabile (8) à ̈ accoppiato a detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*), essendo preferibilmente realizzato a guisa di guaina deformabile applicata a detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*),.
  8. 8. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo la rivendicazione 6, in cui detto elemento deformabile (8) à ̈ una guaina in neoprene.
  9. 9. Tensostruttura (1,1’,1’’,1’’’,1’’’’,1*,1^) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto profilato (4) comprende un bordo di battuta addizionale (43), allineato con il bordo (41) essendo detta gola (42) disposta tra detto bordo di battuta (41) e quello di battuta addizionale (43).
  10. 10. Sistema di fissaggio (10) per tensostrutture (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti; dette tensostrutture (1) essendo del tipo provvisto almeno di una trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*) e di una membrana (3) tensionabile, detto sistema di fissaggio (10) comprendendo un profilato (4) avente una prima dimensione prevalente sulle altre due e provvisto di una gola di impegno (42) per un bordo (31) di detta membrana (3), caratterizzato dal fatto che detto profilato (4) comprende un bordo di battuta (41) destinato ad essere posto in battuta contro un corrispondente bordo (21) di detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*) essendo interposta tra detti due bordi di battuta (21,41) almeno una porzione di detta membrana (2) ed il sistema di fissaggio (10) comprende inoltre: - mezzi di tensionamento (7) regolabili impegnabili su detto profilato (4) per effettuare un suo accoppiamento con detta trave (2,2’’,2’’’,2’’’’,2*); - un elemento deformabile (8) comprimibile mediante detti mezzi di tensionamento (7) e disposto almeno in corrispondenza del bordo di battuta (41) di detto profilato (4) ed in contatto con detta membrana (3).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP0546971A1 (fr) * 1991-12-13 1993-06-16 René Philippe Ruhlmann Dispositif de jonction invisible, notamment pour toiles tendues
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