ITFI960008A1 - Metodo e dispositivo per separare tra loro gruppi di prodotti laminari e macchina formatrice comprendente detto dispositivo - Google Patents

Metodo e dispositivo per separare tra loro gruppi di prodotti laminari e macchina formatrice comprendente detto dispositivo Download PDF

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Abstract

Il dispositivo per separare tra loro pacchi o gruppi (M1, M2) di manufatti laminari comprende un canale (11, 12) per l'avanzamento dei manufatti e, associati a detto canale, una pluralità di diti separatori (15, 17) mobili lungo un percorso chiuso. Viene prevista, su ciascun lato del canale di avanzamento, una coppia di guide (23, 25) tra loro sovrapposte e di sviluppo sostanzialmente uguale, definenti detto percorso chiuso. Lungo le guide sono disposte coppie di cursori (19, 21), e ciascun cursore porta almeno un rispettivo dito separatore (15, 17). Al termine di detta porzione di andata è disposto un mezzo sfasatore (33) che allontana temporaneamente detto primo cursore (19) da detto secondo cursore (21) di ciascuna coppia per allontanare un pacco (M1) di manufatti dal pacco (M2) successivo.(Fig. 1)

Description

"Metodo e dispositivo per separare tra loro gruppi di prodotti laminari e macchina formatrice comprendente detto dispositivo"
Descrizione
Campo Tecnico
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo e ad un relativo metodo per la separazione di pacchi o gruppi di prodotti laminari, ciascuno contenente un numero predeterminato di manufatti, alimentati in continuo, da avviare ad esempio ad una confezionatrice.
Dispositivi di questo tipo sono frequentemente abbinati a macchine per la formazione di tovagliolini di carta e simili. Essi presentano normalmente un canale per l'avanzamento dei manufatti e, associati a^ detto canale, una pluralit? di diti separatori mobili lungo un percorso chiuso comprendente una porzione di andata parallela al canale di avanzamento dei manufatti ed in cui i diti separatori avanzano parallelamente e concordemente ai manufatti, ed una porzione di ritorno.
Stato della tecnica
Per la formazione di tovagliolini di carta vengono utilizzate macchine formatrici comprendenti una coppia di rulli piegatori ad assi verticali formanti una gola attraverso la quale viene alimentato un materiale nastriforme cartaceo, normalmente piegato secondo una linea longitudinale. Un sistema di pinze o di fori di aspirazione associati ai rulli piegatori afferrano alternativamente il materiale nastriforme da un lato e dall'altro per piegarlo a zig-zag a valle della gola dei rulli. Si forma cos? una pila orizzontale di materiale nastriforme piegato che viene premuto contro una lama centrale che taglia la pila in due parti simmetriche, creando due pile parallele di tovagliolini. Le due pile devono essere divise in pacchi o gruppi contenenti ciascuno un numero predeterminato di tovagliolini. A tale scopo sono stati studiati diversi dispositivi di separazione.
In un tipo di piegatrici la separazione tra pacchi di tovagliolini consecutivi avviene disponendo i tovagliolini secondo una disposizione a dente di sega ed inserendo diti separatori tra pacchi adiacenti per ottenerne la separazione e lo scarico. Esempi di macchine di questo tipo sono descritte in US-A-3 ,451,521, DE-A-2, 427,635, US-A-5 ,281,082 .
In altri tipi di macchine i tovagliolini escono dalla macchina formando una pila uniforme. Ai due rulli piegatori della macchina formatrice sono associati due trasportatori continui disposti ai due lati del canale di avanzamento della pila di materiale in uscita dalla piegatrice, che portano una pluralit? di diti separatori che vengono inseriti tra pacchi successivi di tovagliolini. Ciascuna coppia di diti viene disposta in una posizione di attesa a ridosso dei rulli piegatori od in una sede ribassata dei rulli stessi e quando ? stato raggiunto il numero desiderato di tovagliolini i diti separatori vengono fatti avanzare con il prodotto piegato fino alla zona di scarico. Un dispositivo di questo tipo ? descritto in JP-A-55 7165. Un separatore analogo, ma abbinato ad una macchina che alimenta fogli laminari gi? tagliati, ? descritto in FR-A-2398 007. In questo dispositivo i diti separatori vengono temporaneamente svincolati dal trasportatore continuo, rappresentato da una catena, per rimanere alloggiati in una sede ribassata del rullo alimentatore dei manufatti laminari. Raggiunto il numero desiderato di manufatti laminari, i diti vengono innestati sul trasportatore ed iniziano l'avanzamento in direzione concorde con la pila di fogli in uscita dalla macchina.
Un sistema analogo ? descritto in US-A-4,938,465. Qui i diti separatori vengono innestati o disinnestati dal trasportatore continuo tramite un complesso sistema magnetico. Nella zona di scarico dei tovagliolini i diti separatori guidano una ganascia di presa che dall'alto afferra ed allontana i singoli pacchi di tovagliolini .
I sistemi attualmente conosciuti sono complessi e costosi.
Sommario dell'invenzione
Scopo della presente invenzione ? la realizzazione di un dispositivo separatore per la separazione di pacchi di manufatti laminari provenienti da una pila di manufatti alimentati in continuo, che sia pi? semplice ed affidabile dei dispositivi tradizionali.
Un ulteriore scopo della presente invenzione ? la realizzazione di un dispositivo pi? economico dei dispositivi noti.
Ancora un ulteriore scopo della presente invenzione ? la realizzazione di una macchina formatrice di tovaglioli o prodotti similari, che presenti un dispositivo separatore efficace e veloce.
Scopo della presente invenzione ? anche la realizzazione di un dispositivo particolarmente flessibile, atto cio? a consentire la formazione di pacchi contenenti un numero qualsiasi di manufatti, senza necessit? di complesse operazioni di adattamento, e che presenti un numero limitato di parti mobili e di attuatori.
Questi ed ulteriori scopi e vantaggi, che appariranno chiari agli esperti del ramo dalla lettura del testo che segue, sono ottenuti con un dispositivo del tipo sopra menzionato, comprendente almeno una coppia di guide tra loro sovrapposte e di sviluppo sostanzialmente uguale, definenti il percorso chiuso, lungo dette guide essendo disposte coppie di cursori, un primo cursore di detta coppia essendo disposto in una prima di dette guide ed un secondo cursore essendo disposto in una seconda di dette guide e ciascun cursore portando almeno un rispettivo dito separatore. Al termine della porzione di andata del percorso chiuso dei diti separatori ? disposto un mezzo sfasatore che allontana temporaneamente detto primo cursore da detto secondo cursore di ciascuna coppia per separare un pacco di manufatti dal pacco successivo. Durante la fase di allontanamento reciproco dei due cursori uno di essi viene di preferenza tenuto fermo, per trattenere i manufatti, mentre l'altro viene fatto avanzare.
Con questa disposizione si pu? facilmente allontanare un pacco di manufatti da scaricare dal pacco precedente. Essendo i due diti separatori di ciascuna coppia tra loro indipendenti, l'allontanamento reciproco dei diti pu? essere relativamente elevato e tale da consentire di guidare il pacco da scaricare nel suo movimento di ribaltamento e da facilitare l'inserimento di un organo di ritegno temporaneo, ad esempio una lama, tra il pacco in fase di scarico ed il pacco successivo, ancora disposto nella pila di manufatti avanzante lungo il canale.
A seconda del tipo di manufatti da manipolare e della forma del canale di avanzamento, possono essere previste una o due coppie di guide sovrapposte. Nel caso in cui i diti separatori penetrino ad esempio dal basso nella pila di manufatti (in modo analogo a quanto previsto in FR-A-2398 007), ? sufficiente disporre una coppia di guide, tra loro sovrapposte od affiancate, al di sotto del canale di avanzamento, il quale presenter? nel fondo opportune feritoie di transito per i diti separatori. Viceversa, se i diti separatori penetrano lateralmente nella pila di manufatti essi saranno disposti preferibilmente su entrambi i lati della pila. In tal caso il dispositivo comprender? due coppie di guide sovrapposte posizionate lungo i due lati del canale di avanzamento dei manufatti.
In una possibile forma di attuazione del dispositivo, il mezzo sfasatore comprende un rocchetto scanalato ruotante attorno al proprio asse, corredato di due serie di primi mezzi di impegno (ad esempio due serie di scanalature) disposti ad altezze diverse lungo lo sviluppo assiale di detto rocchetto ed angolarmente sfalsati. Detti primi mezzi di impegno cooperano con secondi mezzi di impegno (ad esempio delle appendici) associati a detti cursori. Questa configurazione ? particolarmente semplice ed affidabile. Non si escludono, tuttavia, soluzioni diverse, come ad esempio una coppia di braccetti oscillanti comandati da un attuatore lineare o simili.
Vantaggiosamente, per semplificare la struttura del dispositivo, si pu? prevedere che lungo la porzione di andata del percorso chiuso i cursori siano liberamente scorrevoli nelle rispettive guide e vengano trascinati dai manufatti tra i quali essi vengono inseriti. Questo consente di ottenere notevoli vantaggi rispetto alle macchine tradizionali descritte ad esempio nei brevetti anteriori precedentemente richiamati. In particolare, si eliminano tutti i complessi sistemi di trascinamento dei diti e di innesto e disinnesto dei cursori dai sistemi di trascinamento stessi. Il dispositivo risulta molto semplificato e pi? affidabile.
Nel percorso di ritorno i cursori potrebbero venire accumulati e spinti dallo stesso mezzo sfasatore che preleva singole coppie di cursori dal percorso di andata e li trasferisce nel percorso di ritorno. Viceversa, pu? essere anche previsto un mezzo attuatore di ritorno associato a detta porzione di ritorno di detto percorso chiuso per riportare i cursori all'inizio della porzione di andata del percorso. Il mezzo attuatore potrebbe essere costituito da un sistema a cilindro-pistone di spinta, da un sistema pneumatico o, preferibilmente, da un organo flessibile a cinghia od equivalente, che impegna i cursori per trascinarli in verso opposto al verso di avanzamento dei manufatti nel dispositivo. A tale scopo possono essere previste setole cooperanti con i diti separatori associati ad una di dette guide, mentre i diti separatori associati all'altra guida possono venire agganciati (per effetto di una particolare sagomatura) dai diti impegnati dalle setole dell'organo flessibile od altro mezzo attuatore. Questa soluzione ? particolarmente semplice ed affidabile ed elimina ogni tipo di movimento alternativo oltre che il consumo di aria compressa.
Il dispositivo pu? presentare un organo inseritore che preleva singole coppie di cursori dalla porzione di ritorno di detto percorso chiuso e le inserisce nella porzione di andata, tra un pacco di manufatti formati ed il pacco successivo. L'organo inseritore pu? far compiere ai diti separatori una traiettoria opportuna, che pu? eventualmente anche interferire con il rispettivo rullo piegatore della macchina piegatrice a cui ? associato il dispositivo. In tal caso il rullo piegatore presenter?, in modo di per s? noto, un'opportuna gola anulare.
L'organo inseritore pu? essere costituito da un disco scanalato ruotante a passi attorno al proprio asse e corredato di elementi di impegno che cooperano con corrispondenti mezzi di impegno associati ai cursori disposti nelle due guide sovrapposte.
Vari sistemi possono essere previsti all'uscita del dispositivo per scaricare i pacchi di manufatti separati dai diti separatori. In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, al termine di detto canale di avanzamento dei manufatti viene previsto un piano ribaltabile associato ad un trasportatore per allontanare i manufatti. Il piano ribaltabile comprende una battuta per i manufatti, ed ? mobile parallelamente al verso di avanzamento dei manufatti. Il movimento pu? essere ottenuto in modo passivo, tramite l'inserimento di un organo elastico, ad esempio una molla elicoidale, oppure pu? essere ottenuto tramite un opportuno attuatore controllato in modo idoneo dall'unit? centrale del dispositivo.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di attuazione del dispositivo secondo l'invenzione verranno descritte nel seguito.
L'invenzione riguarda anche una macchina piegatrice per la produzione di tovaglioli di carta o prodotti similari, nonch? un metodo per separare pacchi di manufatti laminari, ad esempio tovaglioli di carta piegati, come definiti nelle allegate rivendicazioni.
Breve descrizione dei disegni
Il trovato verr? meglio compreso seguendo la descrizione e l?unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.l mostra una vista in pianta del dispositivo secondo l'invenzione applicato ad una macchina piegatrice per la produzione di tovaglioli; le
Figg. 1A, 1B mostrano le due parti in cui pu? essere realizzato il rocchetto dentato per lo sfasamento dei cursori portanti i diti separatori; la
Fig.2 mostra una sezione locale trasversale secondo II-II di Fig.l; la
Fig.3 mostra una vista frontale locale secondo III-III di Fig.2; le
Figg. 4 e 5 mostrano sezioni locali secondo le linee IV-IV e V-V di Figg.2 e 3; la
Fig.6 mostra una vista laterale secondo VI-VI di Fig.l; le
Figg. 7 a 9 mostrano un particolare ingrandito della vista di Fig.l, in tre successive fasi del ciclo di scarico di un pacco o gruppo di manufatti; la
Fig.10 mostra una sezione longitudinale, secondo la linea X-X di Fig.ll, dei mezzi di scarico dei manufatti ; la
Fig.ll mostra una vista in pianta e parziale sezione indicativamente secondo XI-XI di Fig.10; la Fig.12 mostra una vista frontale locale, secondo XII-XII di Fig.13, della lama di ritegno della pila di manufatti; e la
Fig.13 mostra una vista con parti asportate secondo XIII-XIII di Fig.12.
Descrizione dettagliata di una forma di attuazione Nel disegno allegato, con 1 e 3 sono indicati due rulli piegatori di una macchina piegatrice per la formazione di una pila P di tovagliolini. I rulli piegatori 1 e 3, che ruotano attorno a due assi verticali A e B, presentano gole anulari 1A, 3A entro cui alloggiano bracci arcuati 5 e 7 che staccano il materiale piegato dal rullo e lo spingono contro la pila P di manufatti gi? formati, in uscita dalla macchina. Un materiale nastriforme N continuo, eventualmente piegato lungo una linea longitudinale, viene alimentato nella gola definita tra i due rulli, ai quali sono associati sistemi di tipo di per s? noto che piegano il materiale in uscita dalla gola una volta attorno al rullo 1 ed una volta attorno al rullo 3 per produrre una pila di materiale piegato a zig-zag. Ad ogni piega il rispettivo braccio arcuato 5, 7 stacca il materiale dal rullo e lo spinge verso la pila P gi? formata.
Il funzionamento della macchina piegatrice sommariamente descritta ? noto di per s? e non verr? quindi illustrato in maggiore dettaglio.
La pila P di materiale nastriforme piegato viene spinta contro una lama trasversale 9 che taglia la pila in due parti PI e P2 ciascuna formata da una pluralit? di tovagliolini piegati in quattro. A valle della lama 9 ? disposto un setto divisorio che tiene separate tra loro le due parti PI, P2 in cui ? stata tagliata la pila, consentendo una manipolazione indipendente delle due parti stesse.
La pila P, PI, P2 avanza lungo un canale di avanzamento definito da una coppia di sponde laterali 11 e da una parete di fondo 12, al termine della quale vengono scaricati pacchi di tovagliolini MI, M2... Mn, contenenti ciascuno un numero predeterminato di manufatti.
Per separare un pacco di tovagliolini MI dal successivo pacco M2, ai lati del canale di avanzamento della pila P, PI, P2 vengono disposte coppie di diti separatori 15, 17. Ciascun dito separatore 15, 17 ? solidale ad un rispettivo cursore 19, 21 che scorre in una rispettiva guida di scorrimento 23, 25. Su ciascun lato del canale di avanzamento della pila P, PI, P2 sono disposte due guide di scorrimento 23, 25 tra loro sovrapposte e separate da una parete divisoria 27 in materiale a basso coefficiente di attrito, per consentire un facile scorrimento dei cursori. Le guide 23, 25 definiscono un percorso chiuso ed in ciascuna di esse ? disposto un uguale numero di cursori 19 e 21 rispettivamente, in modo che su ciascun lato del canale di avanzamento a ciascun cursore 19 ed al relativo dito 15 nella guida 23 corrisponda un cursore 21 ed un relativo dito 17 nella sottostante guida 25. Sui due lati del canale ? disposto un ugual numero di coppie di diti 15, 17.
Su ciascun lato del canale di avanzamento della pila P, PI, P2 le due guide 23, 25 presentano ciascuna due tratti rettilinei paralleli alla direzione di avanzamento della pila P, raccordati da porzioni terminali circolari, una adiacente al rispettivo rullo piegatore 1, 3 e l'altra in corrispondenza della zona di scarico dei tovagliolini.
Come visibile nelle Figg. 2 a 5, i cursori 19, 21 ed i relativi diti 15, 17 sono sagomati in modo tale per cui disponendo due cursori 19, 21 tra loro sovrapposti, il cursore superiore 19 si aggancia al cursore inferiore 21, cos? che quando il detto cursore inferiore viene trascinato in verso orario lungo la rispettiva guida 25, esso trascina con s? il cursore superiore 19, per gli scopi che verranno chiariti in seguito. Ci? ? ottenuto tramite la sagoma a gradino dei due bordi affacciati dei denti separatori 15, 17, visibile in particolare nella vista frontale di Fig.3.
In corrispondenza delle zone arcuate delle guide 23, 25 si trovano un disco scanalato 31 (in prossimit? del rispettivo rullo piegatore 1, 3) ed un rocchetto scanalato 33 (nella zona di scarico). Il disco scanalato 31 presenta una serie di scanalature longitudinali 31A di altezza corrispondente circa allo spessore delle due guide 23, 25. Le scanalature 31A impegnano ciascuna due cursori 19, 21 sovrapposti, tramite appendici 19A, 21A previste sulla parte tergale (cio? opposta ai diti separatori 15, 17) di ciascun cursore. Con questa disposizione, la rotazione a passi in verso orario (freccia f31) del disco scanalato 31 provoca il trasferimento dei cursori 19, 21 a coppie dal rispettivo tratto rettilineo esterno della guida 23, 25 al tratto rettilineo interno, cio? rivolto dalla parte della pila P di manufatti, mantenendo la reciproca posizione di sovrapposizione tra i cursori 19, 21. La rotazione a passi del disco scanalato 31 pu? essere ottenuto con qualunque sistema idoneo, ad esempio con un meccanismo a ruota libera azionato da un attutore cilindro-pistone lineare, oppure con un attuatore rotativo.
Il rocchetto scanalato 33 presenta, viceversa, due serie di scanalature 33A, 33B tra loro sfalsate angolarmente di circa 30-40? e disposte su due livelli diversi lungo il proprio sviluppo longitudinale. In questo modo, essendo le appendici 19A e 21A dei cursori 19 e 21 disposte ad altezze diverse, la rotazione a passi in verso orario (freccia f33) del rocchetto scanalato 33 provoca il trasferimento dei cursori 19, 21 dal tratto rettilineo interno al tratto rettilineo esterno delle rispettive guide, ed allo stesso tempo determina uno sfasamento angolare di ciascun cursore 19 e del relativo dito 15 rispetto al sottostante cursore 21 ed al relativo dito 17. Lo sfasamento ? pari a circa 30-40?, cio? allo sfasamento angolare delle scanalature 33A, 33B. Ci? provoca un notevole allontanamento reciproco delle estremit? dei diti 15, 17.
In pratica il rocchetto scanalato 33 pu? essere realizzato in due parti discoidali tra loro accoppiate. Le Figg. 1A, 1B mostrano isolatamente le due parti discoidali 33X, 33Y nella posizione angolare reciproca in cui possono essere montate. Nella parte discoidale 33X sono realizzate le due scanalature 33A, mentre nella parte discoidale 33Y sono realizzate le due scanalature 33B. Questa configurazione facilita e semplifica la realizzazione del rocchetto 33. Inoltre, ? possibile in questo modo realizzare (a partire da elementi uguali) rocchetti scanalati 33 con sfasature diverse fra le scanalature 33A, 33B. Se le due parti 33X, 33Y sono accoppiate in modo reversibile, lo stesso rocchetto scanalato 33 pu? essere registrato in funzione delle specifiche esigenze di produzione, prevedendo uno sfasamento variabile e registrabile tra le scanalature 33A e 33B.
Su ciascun lato del canale di avanzamento della pila P, PI, P2 di manufatti e parallelamente al tratto rettilineo esterno di ciascuna coppia di guide 23, 25 si sviluppa un organo flessibile continuo 35 rinviato attorno a due pulegge e corredato di setole che impegnano i diti 17 trasferiti dal rocchetto scanalato 33 sul tratto rettilineo esterno della rispettiva guida 25 e li trascinano secondo la freccia f35 in verso opposto al verso di avanzamento della pila P, PI, P2 di manufatti. Come sopra descritto, la conformazione dei cursori 19, 21 e dei diti 15, 17 ? tale per cui l'avanzamento del dito 17 e del cursore 21 da parte delle setole dell'organo flessibile continuo 35 provoca un trascinamento del relativo cursore 19 sovrastante. I cursori 19, 21 vengono portati dall'organo flessibile 35 fino a battuta contro il disco scanalato 31, come visibile in Fig.l. Pi? coppie di diti 15, 17 vengono impilate a ridosso del disco scanalato 31, mentre l'organo flessibile 35 pu? scorrere al di sotto di essi per deformazione delle setole di cui tale organo ? corredato. Ad ogni rotazione del disco scanalato 31 i diti 15, 17 impilati contro di esso vengono spinti per mantenersi a contatto con il disco stesso. Il numero di diti 15, 17 in attesa, addossati al disco scanalato 31, dipende dalla dimensione dei pacchi di manufatti Ml-Mn in formazione: maggiore ? la dimensione di ogni singolo pacco e maggiore sar? il numero di coppie di diti 15, 17 in sosta .
Il dispositivo sin qui descritto opera come segue. I rulli piegatori 1 e 3 ruotano in modo continuo formando la pila P, che viene poi tagliata dalla lama 9 nelle due parti PI, P2. In questa fase, adiacentemente a ciascun rullo 1 e 3 ? in attesa una rispettiva coppia di diti separatori 15, 17, che rimane in sosta al di fuori della zona di piegatura. Quando ? stato raggiunto un numero predeterminato di pieghe, che daranno luogo ad un numero predeterminato di tovagliolini per effetto del taglio operato dalla lama 9, su ciascun lato della macchina il rispettivo disco scanalato 31 ruota di un passo portando la coppia di cursori 19, 21, e quindi i rispettivi diti sovrapposti 15, 17, dalla posizione defilata esterna ai rulli piegatori verso la zona di piegatura, in posizione pi? avanzata rispetto al punto in cui si viene a formare la piega successiva del materiale nastriforme N. Tale movimento ? reso possibile dalla presenza di gole anulari nei rulli piegatori 1 e 3. I cursori 19, 21 vengono svincolati totalmente dal disco scanalato 31 e risultano liberi di scorrere nelle rispettive guide 23, 25 lungo il tratto di percorso affacciato al canale di avanzamento.
Continuando l'alimentazione del materiale nastriforme N e quindi la piegatura dello stesso con accumulo di materiale piegato nella pila P, le due coppie di diti 15, 17 sui due lati del canale di avanzamento, trascinate dai rispettivi dischi scanalati 31 nella zona attiva di piegatura, rimangono impegnati tra una piega e la successiva ed iniziano ad avanzare lungo le guide 23, 25 spinti dalla stessa pila P, PI, P2 di manufatti in avanzamento per effetto dell'azione dei bracci 7. Non ?<' >necessario alcun mezzo di avanzamento positivo dei diti separatori lungo il tratto attivo del loro percorso.
Quando le due coppia di cursori sovrapposti 19, 21 sui due lati del canale di avanzamento della pila P, PI, P2 giungono al termine del tratto rettilineo delle guide 23, 25, una rotazione di un passo dei rocchetti dentati 33 provoca l'allontanamento angolare dei diti separatori superiori 15 (con i rispettivi cursori 19) dai diti separatori inferiori 17 (con i rispettivi cursori 21). Questa operazione ? rappresentata nelle Figg.
7 ed 8. Ci? allontana il pacco di tovagliolini pi? avanzato MI dal pacco successivo M2, per facilitare lo scarico del pacco MI tramite i mezzi di scarico che verranno descritti nel seguito. Ciascun cursore inferiore 19 viene trattenuto nella sua posizione angolare di Fig.8 per effetto della battuta tra l'appendice 19A ed il bordo circonferenziale del rocchetto 33, fino a che la scanalatura 33B non arriva ad impegnare la rispettiva appendice 19A, trascinando in rotazione in verso orario il cursore 19 ed il rispettivo dito 17.
Questa successiva rotazione (Fig.9) di ciascuno dei due rocchetti dentati 33 fa s? che i diti separatori inferiori 17 vengano disimpegnati dalla pila di manufatti, che viene trattenuta temporaneamente da una lama 81, descritta in maggiore dettaglio nel seguito. Con successive rotazioni di un passo dei rocchetti scanalati 33 i cursori 19, 21 vengono portati sopra ai rispettivi organi flessibili continui 35 per essere riportati verso i dischi scanalati 31 ed iniziare un nuovo ciclo.
I mezzi di scarico dei singoli pacchi MI, M2...Mn di manufatti sono illustrati in particolare nelle Figg.
10 a 12.
La parete 12 definente il fondo del canale di avanzamento della pila P, PI, P2 termina con una porzione a pettine 12A che coopera con un piano mobile 41 definito da una pluralit? di lamine 41A portate da una staffa 43 articolata in 45 ad un blocchetto 47. Ciascuna lamina 41A presenta un'asola 41B entro cui si impegna, in posizione registrabile, una barretta 49 ortogonale al piano 41. Le barrette 49 sono tra loro allineate per definire un piano verticale di battuta e di contenimento della pila di manufatti.
II piano 41 formato dalle lamine 41A ? ribaltabile attorno all'asse 45 per effetto di un attuatore cilindro-pistone 51 portato da una piastra 53 solidale al blocchetto 47. Inoltre, il blocchetto 47 con la piastra 53, 1'attuatore 51 ed il piano 41 traslano secondo la doppia freccia f47. Il movimento ? consentito dal fatto che le lamine 41A definenti il piano 41 penetrano nei vani definiti nella porzione a pettine 12A del piano 12 di scorrimento della pila P di manufatti. Questo movimento ? controllato da un motore elettrico "brushless", o simile, 61 che trasmette il moto tramite una cinghia dentata 63 ed una coppia di pulegge 65, 67 ad una barra filettata 69 con cui si impegna una madrevite a ricircolazione di sfere 71 portata dal blocchetto 47. La disposizione ? simmetrica sui due lati del canale di avanzamento della pila di manufatti. Vantaggiosamente il motore 61 ? controllato da un PLC che ne pilota il movimento in funzione dello spessore del materiale nastriforme N e della velocit? con cui tale materiale viene alimentato e piegato, per gli scopi chiariti nel seguito.
Al di sopra del piano 41 ? disposta la lama 81 azionata con meccanismo illustrato isolatamente in particolare nelle Figg.12 e 13. La lama 81 ? vincolata ad un alberino 83 sviluppantesi parallelamente al verso di avanzamento della pila P, PI, P2 di manufatti in modo tale da oscillare solidalmente all'alberino stesso attorno all'asse di quest'ultimo. L'alberino 83 ? vincolato tramite un braccetto 85 ad un sistema cilindro? pistone 87 che ne comanda l'oscillazione attorno al proprio asse per provocare cos? l'oscillazione della lama 81 tra una posizione superiore defilata rispetto alla pila P, PI, P2 (mostrata a tratto pieno in Fig.12) ed una posizione inferiore (mostrata a tratteggio in Fig.12) in cui la pila di manufatti appoggia sulla lama stessa.
Il supporto 81A della lama (Fig.13) ? vincolato, inoltre, allo stelo 88 di un ulteriore attuatore cilindro-pistone 89 che sposta la lama 81 in una direzione parallela al verso di avanzamento della pila P.
La disposizione ora descritta ? simmetrica, essendo prevista una coppia di lame 81 affiancate, una in corrispondenza di ciascuna porzione PI, P2 della pila di manufatti provenienti dalla macchina.
Le operazioni di scarico dei pacchi di manufatti avvengono nel modo seguente.
Le barrette 49 vengono portate inizialmente nella loro posizione pi? vicina ai rulli piegatori 1 e 3 ed i manufatti pi? avanzati della pila P, PI, P2 si appoggiano alle barrette 49 e vengono spinti contro di esse. Via via che il materiale nastriforme N viene piegato ed i tovagliolini vengono formati dai rulli 1, 3 e dalla lama 9, le barrette 49 traslano sotto il controllo del motore 61 per far posto ai manufatti nuovi provenienti dalla macchina.
Un sensore (non mostrato) emette un segnale quando una coppia di diti 15, 17 raggiunge la posizione di Fig. 1. Questo segnale rappresenta il consenso all'avvio del ciclo di scarico del pacco MI di tovagliolini, che avviene come segue: i diti 15, 17 su ciascun fianco del canale di avanzamento vengono divaricati raggiungendo la posizione di Fig.8; la lama 81 viene abbassata e penetra nello spazio vuoto creato dalla divaricazione dei diti 15, 17; il piano 41 viene ruotato di 90? tramite l'attuatore cilindro-pistone 51 per ribaltare il pacco MI su un trasportatore 91 costituito da una pluralit? di cinghie parallele, tra le quali passano le lamine 41A e le corrispondenti barrette 49. In questa fase il dito 15 accompagna il movimento di ribaltamento del pacco di tovagliolini per una prima parte del detto movimento di ribaltamento, trattenendo il pacco dal lato tergale. Il pacco successivo M2 viene trattenuto frontalmente dal rispettivo dito 17 e dalla lama 81. Deposto il pacco MI sul trasportatore 91 ed allontanatolo dalla zona di scarico tramite il trasportatore stesso, il piano 41 viene risollevato tramite l'attuatore cilindro-pistone 51, mentre il motore brushless 61 fa arretrare il complesso 41, 43, 47, 49 fino ad una posizione in cui le barrette 49 vengono a contatto con la superficie frontale del pacco M2. Questa posizione viene determinata dal PLC di controllo del motore brushless 61 sulla base dei valori di spessore del materiale nastriforme N e di velocit? di produzione, in quanto nel frattempo la lama 81 ? avanzata sotto la spinta della pila di manufatti per consentire il funzionamento in continuo della piegatrice senza sostanziale aumento della compressione dei manufatti. Prima che il piano 41 e le barrette 49 tornino nella loro posizione di appoggio alla pila in avanzamento, i diti 17 vengono fatti defilare dai rocchetti 33 (Fig. 9), cos? che il pacco M2 viene trattenuto nell'ultima fase dalla sola lama 81 che ? libera di avanzare sotto la spinta della pila P allungando lo stelo del sistema cilindro-pistone 89. Quando le barrette 49 sono nuovamente a contatto con il primo tovagliolino della pila in avanzamento, la lama 81 viene defilata verso l'alto tramite l'attuatore 87 e quindi retratta nella posizione iniziale tramite l'attuatore 89.
Come visibile nelle allegate figure, gli attuatori ed i dispositivi che consentono lo scarico dei pacchi di manufatti sono doppi e simmetrici, in quanto lo scarico dei pacchi MI dalle due porzioni PI e P2 in cui ? stata tagliata la pila P pu? non avvenire simultaneamente .
E ' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (28)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per separare tra loro pacchi o gruppi (MI, M2) di manufatti laminari, comprendente un canale (11, 12) per l'avanzamento dei manufatti e, associati a detto canale, una pluralit? di diti separatori (15, 17) mobili lungo un percorso chiuso comprendente una porzione di andata parallela al canale di avanzamento dei manufatti, in cui i diti separatori avanzano parallelamente e concordemente ai manufatti, ed una porzione di ritorno, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di guide (23, 25) tra loro sovrapposte e di sviluppo sostanzialmente uguale, definenti detto percorso chiuso, lungo dette guide essendo disposte coppie di cursori (19, 21), un primo cursore (19) di detta coppia essendo disposto in una prima (23) di dette guide ed un secondo cursore (21) di detta coppia essendo disposto in una seconda (25) di dette guide e ciascun cursore portando almeno un rispettivo dito separatore (15, 17), al termine di detta porzione di andata essendo disposto un mezzo sfasatore (33) che allontana temporaneamente detto primo cursore (19) da detto secondo cursore (21) di ciascuna coppia per allontanare un pacco (MI) di manufatti dal pacco (M2) successivo.
  2. 2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere due coppie di guide (23, 25) sovrapposte, dette due coppie di guide essendo posizionate lungo i due lati del canale di avanzamento dei manufatti.
  3. 3. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto mezzo sfasatore (33) comprende un rocchetto scanalato (33) ruotante attorno al proprio asse, corredato di due serie di primi mezzi di impegno (33A, 33B) disposte ad altezze diverse lungo lo sviluppo assiale di detto rocchetto (33) ed angolarmente sfalsate, detti primi mezzi di impegno cooperando con secondi mezzi di impegno (19A, 21A) associati a detti cursori (19, 21).
  4. 4. Dispositivo come da rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di impegno (33A, 33B) sono costituiti da scanalature angolarmente ed assialmente sfalsate e detti secondi mezzi di impegno (19A, 21A) sono costituiti da appendici vincolate ai rispettivi cursori (19, 21) e disposte a livelli diversi per essere impegnate da scanalature (33A, 33B) sfalsate.
  5. 5. Dispositivo come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto rocchetto scanalato (33) ? realizzato in due parti discoidali (33X, 33Y) tra loro accoppiate, la prima parte discoidale (33X) essendo corredata di una prima serie di scanalature (33A) e la seconda parte discoidale (33Y) essendo corredata di una seconda serie di scanalature (33B), dette due parti discoidali essendo eventualmente registrabili angolarmente l'una rispetto all'altra.
  6. 6. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che lungo detta porzione di andata di detto percorso chiuso i cursori (19, 21) sono liberamente scorrevoli in dette guide (23, 25) e vengono trascinati dai manufatti tra i quali essi vengono inseriti.
  7. 7. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da un mezzo di ritorno (35) associato a detta porzione di ritorno di detto percorso chiuso, per riportare i cursori (19, 21) all'inizio della porzione di andata di detto percorso chiuso.
  8. 8. Dispositivo come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto mezzo di ritorno (35) ? costituito da un organo flessibile continuo dotato di elementi di impegno ai diti separatori (15, 17) od ai cursori (19, 21).
  9. 9. Dispositivo come da rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti elementi di impegno sono costituiti da setole cooperanti con i diti separatori associati ad una (25) di dette guide.
  10. 10. Dispositivo come da rivendicazione 7 od 8 o 9, caratterizzato dal fatto che i cursori (19, 21) di ciascuna coppia sono configurati in modo tale per cui il primo cursore (19) di ciascuna coppia pu? essere portato in posizione pi? avanzata rispetto al secondo cursore (21) lungo detto percorso chiuso rispetto al verso di avanzamento dei cursori, ma non viceversa.
  11. 11. Dispositivo come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che i due cursori di ciascuna coppia presentano bordi a gradino per 1'impegno reciproco.
  12. 12. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un organo inseritore (31) che preleva singole coppie di cursori (19, 21) dalla porzione di ritorno di detto percorso chiuso e le inserisce nella porzione di andata, tra un pacco (MI) di manufatti formati ed il pacco successivo (M2).
  13. 13. Dispositivo come da rivendicazione 11 o 12, caratterizzato dal fatto che detto organo inseritore (31) ? costituito da un disco scanalato (31) ruotante a passi attorno al proprio asse, corredato di elementi di impegno (31A) che cooperano con mezzi di impegno (19A, 21A) associati ai cursori (19, 21) disposti nelle due guide sovrapposte (23, 25).
  14. 14. Dispositivo come da rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti elementi di impegno sono costituiti da scanalature longitudinali (31A) entro cui si impegnano appendici (19A, 21A) di detti cursori (19, 21).
  15. 15. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette due guide (23, 25) di ciascuna coppia sono tra loro separate da una parete divisoria (27) in materiale a basso coefficiente di attrito.
  16. 16. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere, al termine di detto canale di avanzamento dei manufatti, un piano ribaltabile (41) associato ad un trasportatore (91) per allontanare i pacchi di manufatti.
  17. 17. Dispositivo come da rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detto piano ribaltabile (41) comprende una battuta (49) per detti manufatti, detto piano ribaltabile e detta battuta essendo mobili parallelamente al verso di avanzamento dei manufatti.
  18. 18. Dispositivo come da rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il movimento di detto piano ribaltabile (41) e di detta battuta (49) ? controllato da un mezzo attuatore (61).
  19. 19. Dispositivo come da rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detto mezzo attuatore (61) ? controllato in funzione della velocit? di avanzamento e dello spessore del materiale formante detti pacchi di manufatti .
  20. 20. Dispositivo come da una o pi? delle rivendicazioni 16 a 19, caratterizzato dal fatto di comprendere una lama (81) di ritegno dei manufatti, atta a trattenere i manufatti provenienti dal canale di avanzamento durante il movimento di ribaltamento del detto piano ribaltabile (41), detta lama essendo inseribile ed estraibile dal percorso di avanzamento dei manufatti lungo detto canale.
  21. 21. Dispositivo come da rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detta lama (81) possiede un movimento di avanzamento parallelamente alla direzione di avanzamento dei manufatti lungo il canale di avanzamento.
  22. 22. Una macchina piegatrice per la produzione di tovagliolini, comprendente due rulli piegatori (1, 3) tra i quali viene alimentato un materiale nastriforme (N) per la formazione di una pila (P) di materiale piegato a zig-zag, ed una lama (9) che taglia detta pila in due parti (PI, P2) di manufatti, caratterizzata da un dispositivo secondo una o pi? delle rivendicazioni 1 a 21 per la separazione di singoli pacchi o gruppi (MI, M2) di manufatti.
  23. 23. Metodo per separare l'uno dall?altro pacchi o gruppi (MI, M2) di manufatti laminari disposti in una pila, comprendente le fasi di: - inserire tra un pacco ed il successivo, in un punto di inserimento, almeno un dito separatore (15, 17); - consentire l'avanzamento di detto dito separatore con la pila di manufatti fino ad una zona di scarico; - scaricare il pacco pi? avanzato della pila, separato dal pacco successivo da detto dito separatore; - riportare il dito separatore nel punto di inserimento ; caratterizzato dal fatto di inserire, tra un pacco ed il successivo, una coppia di diti separatori tra loro separabili e di distanziare un dito separatore della coppia dall'altro nella zona di scarico per accompagnare il pacco pi? avanzato (MI) nella fase di scarico.
  24. 24. Metodo come da rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto di: disporre almeno una coppia di guide sovrapposte, definenti ciascuna un percorso chiuso di uguale sviluppo; guidare i due diti separatori di ciascuna coppia lungo una rispettiva guida di detta coppia di guide; nella zona di scarico far avanzare uno di detti diti di detta coppia nella rispettiva guida per distanziarlo dall'altro dito della coppia.
  25. 25. Metodo come da rivendicazione 23 o 24, caratterizzato dal fatto che il moto di avanzamento di detti diti separatori ? provocato dalla pila di materiale in formazione.
  26. 26. Metodo come da una o pi? delle rivendicazioni 23 a 25, caratterizzato dal fatto di inserire, tra il pacco pi? avanzato (Mi) ed il successivo, una lama di ritegno (81) per trattenere il pacco successivo durante lo scarico del pacco pi? avanzato (MI).
  27. 27. Metodo come da una o pi? delle rivendicazioni 23 a 26, caratterizzato dal fatto che i pacchi vengono scaricati per ribaltamento su un nastro trasportatore (91).
  28. 28. Metodo come da rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che durante la fase di separazione dei due diti separatori di detta coppia uno di detti diti viene temporaneamente trattenuto in una posizione fissa per bloccare temporaneamente 11avanzamento dei pacchi di manufatti.
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