ITFI20080128A1

ITFI20080128A1 - "macchina troncatrice per il taglio di log o rotoli di carta in rotolini di minori dimensioni assiali e relativo metodo"

Info

Publication number: ITFI20080128A1
Application number: IT000128A
Authority: IT
Inventors: Emi Stefani
Original assignee: Delicarta Spa
Priority date: 2008-07-14
Filing date: 2008-07-14
Publication date: 2010-01-15
Also published as: IT1390716B1; ATE525179T1; EP2145742A1; EP2145742B1; PL2145742T3; ES2371715T3

Description

â€œMACCHINA TRONCATRICE PER IL TAGLIO DI LOG O ROTOLI DI CARTA IN ROTOLINI DI MINORI DIMENSIONI ASSIALI E RELATIVO METODOâ€

DESCRIZIONE

Campo tecnico

La presente invenzione riguarda perfezionamenti alle macchine per il taglio di rotoli o log di carta, in specie di carta cosiddetta tissue, come carta igienica, carta asciugatutto o simili, per suddividere i log o rotoli in singoli rotolini destinati al confezionamento ed alla distribuzione.

L'invenzione riguarda anche un metodo per il taglio di rotoli o log in singoli rotolini di minore dimensione assiale destinati al confezionamento ed al consumo.

Stato della tecnica

In particolare nel settore della trasformazione della carta tissue, ma anche in altri settori di trasformazione di prodotti in nastro, si presenta la necessitÃ di produrre rotoli o rotolini di dimensioni assiali determinate destinati al consumo ed ottenuti dal taglio o suddivisione di un rotolo o log di maggiori dimensioni assiali. Tipicamente nel settore della trasformazione di carta tissue per produrre rotoli di carta igienica, carta asciugatutto o simili vengono prodotti log tramite avvolgimento di una quantitÃ predeterminata di carta tissue, con o senza l'uso di un mandrino od anima di avvolgimento. I log o rotoli cosÃ¬ ottenuti presentano una lunghezza assiale pari circa ad un multiplo della lunghezza assiale dei rotolini destinati al consumo finale nonchÃ© porzioni di testa e di coda, che devono essere scartate come rifili.

Esistono molte macchine utilizzate per eseguire il taglio di questi log in singoli rotoli o rotolini di dimensione adeguata, le quali provvedono anche a scartare i rifili di testa e di coda. Un esempio di una macchina di questo tipo Ã ̈ descritta in US-A-5799555.

Queste macchine presentano un sistema di avanzamento dei rotoli o log da tagliare, tipicamente costituito da una catena o da una pluralitÃ di catene portanti spintori, ed un organo di taglio che provvede a tagliare i rifili di testa e di coda ed a suddividere la parte restante di ciascun rotolo in singoli rotolini. Il movimento di avanzamento dei rotoli tramite il sistema di avanzamento ed il movimento dell'organo di taglio sono sincronizzati per ottenere il corretto funzionamento della macchina e quindi lo scarto dei rifili di testa e di coda e la suddivisione della porzione intermedia del rotolo in rotolini di adeguata lunghezza.

Recentemente sono stati prodotti rotoli o log di carta tissue decorati per stampa o goffratura a fasce, ottenuti cioÃ ̈ per avvolgimento di un materiale nastriforme su cui zone longitudinali affiancate sono stampate e/o goffrate anche con motivi o colori tra loro diversi, cosÃ¬ da ottenere su uno stesso log o rotolo porzioni con decori variabili per disegno o per colore. In alcuni casi queste fasce sono separate tra loro da zone bianche per evitare la contaminazione di un colore di stampa di una fascia con quello di stampa della fascia adiacente. Questi rotoli o log devono essere tagliati in modo da scartare i rifili di testa e di coda e da suddividere il rotoli in singoli rotolini tramite tagli sostanzialmente ortogonali all'asse del rotolo secondo piani di taglio intersecanti il rotolo in corrispondenza delle zone di separazione tra una fascia e l'altra, in particolare tagli in corrispondenza delle fasce bianche che dividono una zona colorata da un'altra quando tali fasce siano previste.

Il taglio di questi rotoli in modo sincronizzato cioÃ ̈ fasato con i motivi di stampa puÃ² presentare alcune difficoltÃ , in particolare a causa del fatto che la carta od altro materiale nastriforme che viene avvolto sui singoli rotoli puÃ² sbandare trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento e di alimentazione della carta cosÃ¬ da produrre sequenzialmente rotoli non perfettamente uguali. Di conseguenza il taglio che Ã ̈ fasato su un determinato rotolo puÃ² risultare sfasato rispetto ai disegni a stampa ottenuti nel o nei rotoli successivi, quando sia intervenuto uno sbandamento o qualunque altro fenomeno di alterazione dell'alimentazione della carta nella macchina ribobinatrice che forma i rotoli.

Scopi e sommario dell'invenzione

Secondo un aspetto l'invenzione si prefigge di realizzare una macchina ed un metodo che risolvano in tutto od in parte almeno uno degli inconvenienti delle macchine e dei metodi tradizionali.

Scopo di una forma di realizzazione dell'invenzione Ã ̈ quello di fornire una macchina che permetta una fasatura corretta del taglio dei rotoli rispetto ai disegni, motivi a stampa, motivi di goffratura od altro, realizzati in fasce consecutive sullo stesso rotolo.

Sostanzialmente, secondo una forma di attuazione l'invenzione prevede una macchina troncatrice per il taglio di rotoli di materiale nastriforme avvolto, comprendente un controllo elettronico, un sistema di avanzamento dei rotoli da tagliare ed un organo di taglio, in cui il sistema di avanzamento e l'organo di taglio sono controllati da detto controllo elettronico per suddividere ciascun rotolo in una pluralitÃ di rotolini; caratteristicamente, il controllo elettronico Ã ̈ associato ad un sistema di visione che rileva almeno un elemento otticamente individuabile su detto rotolo per fasare il taglio rispetto a detto elemento otticamente individuabile.

In alcune vantaggiose forme di realizzazione l'elemento otticamente individuabile Ã ̈ definito da una stampa sul materiale nastriforme, pur non escludendosi la possibilitÃ di prevedere sistemi di visione di motivi di goffratura od altre caratteristiche otticamente rilevabili sul rotolo o log.

In alcune forme di realizzazione il controllo elettronico controlla il sistema di avanzamento e l'organo di taglio in modo tale che il rotolo viene suddiviso in rotolini in corrispondenza di fasce anulari che suddividono porzioni consecutive del rotolo che devono corrispondere a singoli rotolini consecutivi ottenibili dal taglio di detto rotolo.

Ad esempio il controllo elettronico puÃ² essere realizzato per fasare il taglio del rotolo in funzione della posizione di una fascia di separazione di una prima porzione di rotolo che deve formare un primo rotolino da una seconda porzione di rotolo che deve formare un secondo rotolino.

In alcune forme di realizzazione il controllo elettronico Ã ̈ realizzato per fasare il primo taglio di ciascun rotolo con un rifilo di testa del rotolo, detto rifilo di testa essendo individuato tramite detto sistema di visione.

In alcune forme preferite di realizzazione, il controllo elettronico Ã ̈ configurato per correggere gradualmente eventuali sfasamenti tra il taglio e detto almeno un elemento otticamente individuabile su detto rotolo, detta correzione graduale essendo impostata in modo tale i rotolini generati dal taglio di detto rotolo presentino lunghezze assiali variabili entro una tolleranza massima predeterminata.

Il sistema di visione puÃ² essere posto a distanza rispetto alla zona in cui avviene il taglio del log in rotoli, ma preferibilmente esso Ã ̈ disposto in prossimitÃ del piano di taglio in cui si muove detto organo di taglio.

Secondo un ulteriore aspetto l'invenzione prevede un metodo per suddividere un rotolo di materiale nastriforme avvolto in singoli rotolini tramite un organo di taglio controllato in modo sincronizzato con l'avanzamento del rotolo, in cui viene previsto di mantenere o correggere la fase tra la posizione del rotolo o log da tagliare e l'organo di taglio tramite la lettura di almeno un elemento otticamente rilevabile sulla superficie di detto rotolo.

Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione del metodo e della macchina secondo l'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni dipendenti e verranno descritte in maggiore dettaglio nel seguito con riferimento ad un esempio di realizzazione non limitativo dell'invenzione.

Breve descrizione dei disegni

L'invenzione verrÃ meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell'invenzione. PiÃ¹ in particolare, nel disegno mostrano: la

Fig.1 una vista laterale schematica di una macchina troncatrice a cui puÃ² essere applicata l'invenzione; la

Fig.2 uno schema in vista assonometrica di un rotolo o log che deve essere suddiviso in singoli rotolini in corrispondenza di fasce bianche che separano zone o fasce decorate con motivi preferibilmente tra loro diversi sullo stesso rotolo; la

Fig.3 una vista assonometrica di un singolo rotolino ottenuto dal taglio del log di Fig.2; e le

Figg.4A, 4B viste laterali schematiche di due rotoli ottenuti in sequenza da una macchina ribobinatrice in cui il materiale nastriforme ha subito uno sbandamento tra l'avvolgimento di un rotolo e del successivo.

Descrizione dettagliata di forme di attuazione dell'invenzione

La Fig.1 mostra molto schematicamente una macchina troncatrice, complessivamente indicata con 1, in cui Ã ̈ incorporata l'invenzione. Si deve comprendere che quella rappresentata in Fig.1 Ã ̈ solo una delle possibili configurazioni di una macchina troncatrice per log o rotoli di carta, in specie carta tissue, a cui puÃ² essere con vantaggio applicata la presente invenzione. La struttura, le caratteristiche di funzionamento, gli elementi e gli organi meccanici della macchina troncatrice possono variare in modo anche sostanziale rispetto a quelli illustrati in via del tutto esemplificativa nell'allegato disegno, ferma restando la possibilitÃ di incorporare in tale troncatrice il sistema oggetto della presente invenzione che permette la fasatura corretta del sistema di avanzamento dei rotoli rispetto al taglio.

Macchine troncatrici di questo tipo sono di per sÃ© note agli esperti del ramo ad esempio da US-A-5799555 e da altri brevetti nonchÃ© da numerose realizzazioni esistenti di macchine di tale categoria. Pertanto nella presente descrizione verranno descritti sommariamente soltanto quegli elementi della troncatrice, necessari alla comprensione della presente invenzione.

La macchina troncatrice, complessivamente indicata con 1, comprende un sistema di avanzamento di log o rotoli L da tagliare verso una testa di taglio 11. Il sistema di avanzamento puÃ² comprendere ad esempio una serie di spintori 3 vincolati ad una catena 5 rinviata attorno a ruote di rinvio 7 e 9 supportate da una struttura portante 10. Come di per sÃ© noto la macchina troncatrice 1 puÃ² presentare piÃ¹ canali di avanzamento di piÃ¹ log o rotoli R in parallelo, in ciascun canale essendo vantaggiosamente prevista una catena 5 con relativi spintori 3, che possono essere anche tra loro indipendenti, ad esempio azionati da motori indipendenti per ciascun canale, benchÃ© ciÃ² non sia strettamente necessario.

La testa 11 presenta un gruppo ruotante 13 che porta una lama di taglio od altro organo di taglio 15. Nell'esempio illustrato con A-A Ã ̈ indicato l'asse di rotazione del gruppo ruotante 13 e con B-B l'asse di rotazione, ad esempio parallelo all'asse A-A, dell'organo di taglio 15 rappresentato in questo caso da una lama discoidale ruotante. Tali assi possono essere paralleli tra loro ed alla direzione di avanzamento dei log o rotoli L, benchÃ© ciÃ² non sia necessario, essendo note altre configurazioni ad assi sghembi. In alcune forme di realizzazione il gruppo ruotante 13 puÃ² essere corredato di un movimento alternato di avanzamento ed arretramento, in modo da seguire il movimento di avanzamento del rotolo durante il taglio.

Non si escludono altri disposizioni del sistema di taglio, il quale puÃ² comprendere ad esempio anche una lama a nastro, due lame discoidali anzichÃ© una, o qualunque altra configurazione di per sÃ© nota.

In generale, qualunque sia la configurazione della testa 11, l'organo di taglio 15 si muove in modo ciclico per co-agire con il rotolo o log L e suddividerlo in singoli rotolini R di lunghezza assiale pari alla dimensione finale del prodotto destinato al consumo. A seconda della dimensione longitudinale del rotolo o log L di partenza, da ciascun log possono essere ottenuti rotolini R in numero anche molto elevato, considerato che macchine ribobinatrici moderne possono arrivare a produrre log o rotoli L di lunghezza anche attorno ai 5 m.

In generale, lungo il canale di avanzamento del log o rotolo L Ã ̈ prevista una zona di taglio, in cui agisce l'organo di taglio 15 e preferibilmente in tale zona sono previsti elementi di ritegno trasversale del log durante il taglio. Nell'esempio illustrato in Fig.1 con 21 e 22 sono indicati due elementi di ritegno di questo tipo tra loro distanziati per lasciare fra di essi una zona in cui penetra ed avanza l'organo di taglio costituito dalla lama discoidale 15.

In alcune forme di realizzazione la rotazione del gruppo ruotante 13 Ã ̈ comandata da un motore 23, mentre la rotazione dell'organo di taglio 15 Ã ̈ comandata da un secondo motore 25. Il sistema di avanzamento 3, 5 dei rotoli o log L puÃ² comprendere un motore indipendente 27. Un'unitÃ centrale schematicamente indicata con 30 puÃ² essere prevista per controllare in modo sincrono il sistema di avanzamento 3, 5, tramite il motore 27, e l'organo di taglio 15 tramite il motore 23.

Caratteristicamente, secondo l'invenzione, in una posizione adeguata lungo la traiettoria di avanzamento dei rotoli L Ã ̈ disposto un sistema di visione 33. In alcune forme di realizzazione, il sistema di visione 33 puÃ² comprendere una telecamera e preferibilmente una telecamera per ciascun canale di avanzamento dei rotoli L. La telecamera od altro sistema di visione 33 puÃ² essere disposto anche a monte della macchina troncatrice 1, in una posizione adeguata fra questa e la stazione della linea di trasformazione della carta a monte della troncatrice stessa od in qualunque altro punto idoneo.

Preferibilmente, come rappresentato in Fig.1, il sistema di visione 33, preferibilmente posizionato nella zona del taglio, ad esempio in modo tale vedere il rotolo L quando questo avanza nell'interspazio fra gli elementi di ritegno trasversali 21 e 22 che supportano trasversalmente il rotolo durante il taglio.

La funzione del sistema di visione 33 verrÃ descritta in particolare con l'ausilio della Fig.2. In questa figura Ã ̈ schematicamente illustrato un rotolo L che deve essere suddiviso in cinque rotolini indicati con R1, R2, R3, R4 ed R5. PiÃ¹ in particolare il rotolo L presente un rifilo di testa RFT ed un rifilo di RFC entrambi i quali devono essere eliminati tramite taglio ottenuto per mezzo dell'organo di taglio 15. Infatti, questi rifili di testa e di coda presentano zone sfrangiate e difettose del materiale nastriforme con cui Ã ̈ formato il rotolo L. Queste zone sfrangiate sono dovute ad irregolaritÃ nel bordo longitudinale del materiale in nastro, a sbandamenti del nastro stesso nelle varie fasi di produzione e in specie nella ribobinatura o ad altri fattori.

Nell'esempio illustrato i rotolini R1, R2, R3, R4 ed R5 sono separati da fasce F1, F2, F3, F4. Si deve comprendere che il numero di rotolini R1-R5 Ã ̈ esemplificativo e che in realtÃ un log o rotolo L puÃ² avere una lunghezza molto superiore e dare luogo alla produzione di un numero molto maggiore di rotolini R.

I singoli rotolini R1, R2, R3, R4 ed R5 corrispondono a zone longitudinali del materiale nastriforme avvolto corredate di decori a stampa e/o goffratura che possono essere tra loro uguali o diversi e preferibilmente si distinguono ad esempio per colore tra un rotolino e l'altro. Le fasce F1-F4 separano un decoro dall'altro evitando la contaminazione tra inchiostri di colori diversi usati per fasce adiacenti del rotolo o log L. Il taglio del rotolo L nei singoli rotolini R1-R5 deve avvenire quindi in fase con le fasce F1-F4 e deve, inoltre, provvedere ad eliminare i rifili di testa RFT e di coda RFC. Il tutto deve avvenire in modo che i tagli siano il piÃ¹ possibile in fase con le zone o fasce F1-F4, cosicchÃ© su ciascun rotolino R1-R5 siano formate zone di bordo longitudinali ad esempio prive di colore e tra loro il piÃ¹ possibile uguali sulle due estremitÃ del rotolino stesso, come visibile in particolare in Fig.3, in cui Ã ̈ rappresentato esemplificativamente ed indicato con R uno qualsiasi dei rotoli R1-R5, corredato di fasce FA-FB di estremitÃ .

Il corretto posizionamento del piano di taglio rispetto ai rifili RFT, RFC ed alle fasce F1-F4 viene ottenuto per effetto e con l'ausilio del sistema di visione 33, interfacciato all'unitÃ di controllo programmabile 30 che a sua volta controlla i motori 27 e 23 sopra descritti od altri sistemi di avanzamento e movimentazione del gruppo di taglio.

Il sistema di visione, ad esempio una telecamera 33, consente di osservare il rotolo L che arriva nella zona di taglio definita fra gli elementi di ritegno trasversali 21, 22. La telecamera rileva l'immagine del rotolo R ed in particolare Ã ̈ in grado di vedere il rifilo di testa RFT ed il punto in cui inizia il decoro a stampa del primo rotolino R1 che deve essere ottenuto dal taglio del rotolo L. L'azionamento dell'organo di taglio 15 puÃ² essere controllato o corretto tramite l'unitÃ centrale di controllo 33 sulla base di questa osservazione. Si supponga ad esempio che la macchina 1 sia in fase su un rotolo L correttamente prodotto, il cui rifilo RFT di testa abbia una dimensione predeterminata. Se questa dimensione cambia ad esempio per effetto di uno sbandamento del materiale nastriforme durante l'avvolgimento, la fase fra il movimento dell'organo di taglio 15 ed il sistema di avanzamento 3, 5 deve essere modificata per evitare che i tagli generati dall'organo di taglio 15 risultino sfalsati rispetto alla posizione delle fasce F1-F4 e/o dei rifili di testa e di coda RFT e RFC.

Questa correzione puÃ² avvenire ad esempio modificando in un unico passo (cioÃ ̈ con un solo intervento di correzione tra un taglio del log L ed il taglio successivo) il movimento del sistema di avanzamento 3, 5 rispetto al movimento dell'organo di taglio 15. Le Fig.4A, 4B mostrano un esempio di ciÃ² che puÃ² accadere nel caso di sbandamento della carta con corrispondente produzione di un rotolo il cui rifilo di testa RFT ha una dimensione diversa rispetto a quella per cui la macchina Ã ̈ stata sincronizzata.

In Fig.4A Ã ̈ mostrata la situazione per cui la macchina Ã ̈ stata originariamente sincronizzata. E' mostrato un rotolo L1 con un rifilo di testa RFT e una serie di zone da cui devono essere ricavati i rotolino R1, R2, R3, R4 â€¦, separate da fasce F1, F2 F3 â€¦. Con T1, T2 e T3 â€¦ sono indicati i piani lungo cui devono essere eseguiti i tagli ad opera dell'organo di taglio 15 per ottenere la suddivisione corretta del log o rotolo L1 nei singoli rotolini R1, R2, R3 â€¦ cosicchÃ© ciascun rotolino presenti una adeguata fascia bianca di bordo o di estremitÃ come mostrato in Fig.3.

In Fig.4B Ã ̈ mostrato un rotolo L2 che presenta un rifilo di testa RFT1 di maggiore dimensione longitudinale, cioÃ ̈ nella direzione assiale del rotolo L2, rispetto a quella per cui la macchina Ã ̈ stata fasata cioÃ ̈ sincronizzata. In questo caso, in assenza di adeguata correzione, il taglio T1 ed il taglio T2 formeranno un rotolino R1 la cui lunghezza assiale Ã ̈ corretta ma che presenterÃ una fascia bianca piÃ¹ larga del dovuto su un lato e sarÃ privo di fascia bianca sull'altro. Il rotolino R2 successivo sarÃ corredato anch'esso di una fascia bianca troppo ampia su un lato e sarÃ privo di fascia sull'altro.

In altri termini, ciascun rotolino R1, R2, R3 â€¦ presenterÃ un decoro sfasato rispetto alle facce frontali del rotolino stesso.

Per correggere questa situazione viene usato il sistema di visione 33, il quale Ã ̈ in grado di individuare la linea l che separata il rifilo di testa RFT1 dalla zona decorata del primo rotolino R1 e sulla base del segnale cosÃ¬ ottenuto, elaborando l'immagine rilevata dalla telecamera 33 od altro sistema di visione, Ã ̈ possibile con una unitÃ centrale 30 mettere in fase il sistema di avanzamento 3, 5 rispetto all'organo di taglio 15 ed al suo movimento.

La correzione puÃ² avvenire, come schematicamente indicato in Fig.4B, facendo sÃ¬ che fra il primo taglio T1 ed il secondo taglio T2 il rotolo L2 avanzi di una entitÃ X maggiore di quella che Ã ̈ la normale lunghezza di un rotolino R, lunghezza indicata con lR in Fig.4B. In questo modo riportando poi l'avanzamento per i rotolini successivi alla lunghezza lR normale, i tagli successivi al taglio T1 eseguito per primo dalla macchina saranno posizionati in posizioni T2C e T3C anzichÃ© T2 e T3 (Fig.4B). La conseguenza di ciÃ² Ã ̈ che il primo rotolino R1 definito fra i tagli T1 e T2C avrÃ una lunghezza X maggiore della lunghezza pre-impostata e potrebbe eventualmente essere scartato poichÃ© potrebbe dare difficoltÃ in fase di confezionamento. Esso sarÃ anche caratterizzato da una fascia bianca su una estremitÃ maggiore del dovuto a causa della alterata dimensione del rifilo di testa RFT1. I rotolini R2, R3, â€¦ successivi saranno, viceversa, correttamente tagliati alla lunghezza lR e presenteranno fasce bianche FA, FB di estremitÃ correttamente posizionate rispetto al decoro centrale.

Questa modalitÃ operativa, cioÃ ̈ questo metodo di taglio con correzione della fase tra piani di taglio e posizione della fascia di decoro dei singoli rotolini ha il vantaggio che in caso di errore questo viene corretto subito dando luogo allo scarto di un solo rotolino R1 nell'esempio illustrato e generando poi rotolini successivi correttamente tagliati con il decoro correttamente centrato fra le due fasce laterali FA, FB bianche.

Tuttavia, questo metodo puÃ² presentare alcuni inconvenienti per quanto riguarda la gestione degli scarti. E', infatti, necessario in tal caso che un sistema di controllo provveda allo scarto del primo rotolino R1 il quale potrÃ avere una lunghezza assiale eccessiva per essere manipolato nelle successive stazioni di confezionamento, poichÃ© il suo difetto di lunghezza assiale (X-lR) sarÃ maggiore del campo di tolleranza compatibile con il corretto funzionamento delle confezionatrici.

Secondo un diverso metodo di taglio e correzione della fase fra piani di taglio e decori sul log o rotolo L, la correzione puÃ² essere graduale. In tal caso, quando si verifichi e venga rilevato tramite sistema di visione 33 un errore di posizionamento tra il primo piano di taglio T1 e la prima linea l del decoro del primo rotolino R1 anzichÃ© operare tramite l'unitÃ di controllo 30 una correzione totale dell'errore facendo avanzare dell'entitÃ necessaria in piÃ¹ o in meno il log o rotolo L prima del taglio successivo sul piano T2C, la correzione sarÃ fatta per passi suddividendo l'errore in un numero di passi adeguato, cosicchÃ© ciascun rotolino successivo verrÃ generato con un errore pari ad una frazione dell'errore complessivamente rilevato, in modo da poter essere ancora confezionato poichÃ© la sua differenza in lunghezza rispetto alla lunghezza standard lR Ã ̈ compatibile con le tolleranze ammissibili nelle macchine confezionatrici, ed allo stesso tempo la sfasatura tra i piani di taglio ed il decoro dei singoli rotolini sarÃ compatibile con le caratteristiche estetiche dei singoli rotolini prodotti.

In questa seconda modalitÃ operativa, dunque, si avrÃ la produzione di rotolini successivi leggermente sfasati, cioÃ ̈ con il decoro non centrato rispetto alle facce frontali e quindi fasce laterali FA, FB non perfettamente uguali per un certo numero di rotolini, ma (salvo casi eccezionali) tutti i rotolini potranno essere utilizzati nelle confezionatrici a valle, poichÃ© la correzione operata sarÃ entro limiti di tolleranza sulla lunghezza assiale lR dei singoli rotolini, compatibile con le esigenze di precisione e regolaritÃ dimensionali imposte dalle confezionatrici a valle.

In entrambi i casi, con il sistema di visione rappresentato dalla telecamera 33 od altro sistema idoneo Ã ̈ possibile correggere in modo automatico e sufficientemente rapido eventuali errori di posizionamento delle zone di decoro dei singoli rotolini R1-Rn e quindi ridurre i difetti nei rotolini prodotti e destinati al confezionamento.

E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica dell'invenzione, la quale puÃ² variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto alla base dell'invenzione. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Una macchina troncatrice per il taglio di rotoli di materiale nastriforme avvolto, comprendente un controllo elettronico, un sistema di avanzamento dei rotoli da tagliare ed un organo di taglio, detto sistema di avanzamento e detto organo di taglio essendo controllati da detto controllo elettronico per suddividere ciascun rotolo in una pluralitÃ di rotolini, caratterizzata dal fatto che detto controllo elettronico Ã ̈ associato ad un sistema di visione che rileva almeno un elemento otticamente individuabile su detto rotolo per fasare il taglio rispetto a detto elemento otticamente individuabile.
2. Macchina troncatrice come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento otticamente individuabile Ã ̈ definito da una stampa su detto materiale nastriforme.
3. Macchina troncatrice come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto controllo elettronico controlla il sistema di avanzamento e l'organo di taglio in modo tale che il rotolo viene suddiviso in rotolini in corrispondenza di fasce anulari che suddividono porzioni consecutive del rotolo che devono corrispondere a singoli rotolini consecutivi ottenibili dal taglio di detto rotolo.
4. Macchina troncatrice come da una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto controllo elettronico Ã ̈ realizzato per fasare il taglio del rotolo in funzione della posizione di una fascia di separazione di una prima porzione di rotolo che deve formare un primo rotolino da una seconda porzione di rotolo che deve formare un secondo rotolino.
5. Macchina troncatrice come da una o piÃ¹ delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detto controllo elettronico Ã ̈ realizzato per fasare il primo taglio di ciascun rotolo con un rifilo di testa del rotolo, detto rifilo di testa essendo individuato tramite detto sistema di visione.
6. Macchina troncatrice come da una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto controllo elettronico Ã ̈ realizzato per correggere gradualmente eventuali sfasamenti tra il taglio e detto almeno un elemento otticamente individuabile su detto rotolo, detta correzione graduale essendo impostata in modo tale i rotolini generati dal taglio di detto rotolo presentino lunghezze assiali variabili entro una tolleranza massima predeterminata.
7. Macchina troncatrice come da una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto sistema di visione Ã ̈ disposto in prossimitÃ di un piano di taglio in cui si muove detto organo di taglio.
8. Macchina troncatrice come da rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere elementi di ritegno trasversale del rotolo in corrispondenza di una zona di taglio, ed in cui detto sistema di visione comprende un organo di visione disposto in vicinanza di detti elementi di ritegno.
9. Macchina troncatrice come da una o piÃ¹ delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto sistema di visione comprende una telecamera associata ad un microprocessore su cui viene eseguito un programma di elaborazione di immagini.
10. Un metodo per suddividere un rotolo di materiale nastriforme avvolto in singoli rotolini tramite un organo di taglio controllato in modo sincronizzato con l'avanzamento del rotolo, caratterizzato dal fatto di mantenere o correggere la fase tra la posizione del rotolo e l'organo di taglio tramite la lettura di almeno un elemento otticamente rilevabile sulla superficie di detto rotolo.
11. Metodo come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di fasare il primo taglio del rotolo con un rifilo di testa determinando tramite una lettura ottica la dimensione longitudinale di detto rifilo.
12. Metodo come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto di eseguire un primo taglio per l'eliminazione di un rifilo di testa del rotolo e di fasare i tagli successivi con detto almeno un elemento otticamente rilevabile sulla superficie di detto rotolo.
13. Metodo come da rivendicazione 10, 11 o 12, caratterizzato dal fatto di correggere la fase tra la posizione del rotolo e l'organo di taglio in modo graduale, mantenendo la dimensione di ciascun rotolino generato dal taglio del rotolo entro un intervallo di tolleranza predeterminato.