ITFI20070057A1 - Materiale in foglio goffrato, gruppo goffratore e metodo per la sua produzione. - Google Patents

Materiale in foglio goffrato, gruppo goffratore e metodo per la sua produzione. Download PDF

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Giancarlo Cicalini
Mauro Gelli
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Description

Materiale in foglio goffrato, gruppo goffratore e metodo per la sua produzione Descrizione
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda un prodótto goffrato, in particolare ma non esclusivamente un prodotto goffrato multiveio, cioè composto da più veli tra loro accoppiati. In particolare, ma non esclusivamente, l'invenzione riguarda un prodotto nastriforme cartaceo, come in modo specifico un prodotto in carta tissue, ad esempio per la produzione di rotoli di carta igienica, carta asciugatutto e prodotti similari.
L'invenzione riguarda anche un gruppo goffratore per un materiale nastriforme, in cui due o più veli vengono goffrati separatamente e tra loro accoppiati, ad esempio per mezzo di collante.
Secondo un ulteriore aspetto, l'invenzione riguarda un metodo di goffratura di un materiale nastriforme, preferìbilmente ma non esclusivamente un materiale multiveio.
Stato della tecnica
La goffratura è una delle operazioni che vengono tipicamente eseguite sui veli o fogli di carta tissue, per la produzione di articoli cartacei per la pulizia e l'igiene personale, od anche per impiego commerciale od industriale, come ad esempio carta igienica, carta asciugatutto, tovaglioli e fazzoletti di carta e simili.
La goffratura è un’operazione che viene eseguita ai duplice scopo, di migliorare le caratteristiche estetiche e di incrementare le funzionali, particolare la morbidezza, la levigatezza, la capacità di assorbimento o lo spessore dei materiale finito.
Normalmente un materiale in carta tissue, come carta asciugatutto e carta igienica, è prodotto da due o più veli di carta che vengono goffrati separatamente e successivamente uniti tra loro tramite applicazione di collante e laminazione dei veli fra rulli contro-ruotanti e definenti una gola di laminazione.
La goffratura viene tipicamente eseguita facendo passare ciascun velo tra un rullo goffratore, corredato di protuberanze, ed un rullo di pressione con una superficie esterna rivestita in materiale cedevole, tipicamente gomma. Si paria in questo caso di goffratura acciaio-gomma, essendo il rullo goffratore tipicamente realizzato in acciaio. In alcuni casi la goffratura viene eseguita tra due rulli di acciaio od altro materiale duro, l'uno corredato di protuberanze e l'altro di corrispondenti incavi. Le protuberanze del rullo goffratore generano corrispondenti protuberanze o sporgenze nel velo cartaceo. Le protuberanze formate nei due veli più esterni sono orientate verso l’interno dei prodotto finito.
Secondo una possibile tecnica (detta “punta-punta"), i due veli del materiale nastriforme cartaceo vengono uniti portando le protuberanze di un velo a corrispondere con le protuberanze dell’altro velo, avendo preventivamente applicato un collante sulle protuberanze di uno dei due veli, o su parte almeno di esse. In pratica, due rulli goffratori che goffrano separatamente due veli di carta per mezzo di rispettivi rulli di pressione, formano tra loro una gola di laminazione, attraverso la quale passano i due veli goffrati, prima di essere staccati dai rulli stessi. Nella gola di laminazione le protuberanze di un rullo coincidono con (e protuberanze dell'altro e la distanza reciproca tra i rulli è tale da provocare una compressione localizzata dei veli in corrispondenza di tali protuberanze.
Un goffratore punta-punta per ottenere un prodotto di questo tipo è descritto in US-A-3,414,459. La tecnica di goffratura punta-punta è stata via via perfezionata e migliorata, allo scopo di risolvere particolari problemi che nascono con questo metodo di lavorazione. In US-A-5,096,527 è ad esempio descritta una tecnica per ridurre le vibrazioni e l’usura nei gruppi goffratoli punta-punta. In US-A-6, 113,723 è descritta una distribuzione di protuberanze avente lo scopo di aumentare la resistenza dell'incollaggio tramite una particolare disposizione delle protuberanze. In US-A-5,736,223 è descrìtto un metodo per la produzione di un manufatto cartaceo in foglio comprendente tre strati o veli di carta tissue.
In US-A-5, 173,351; US-A-6, 032, 712; US-A-6, 245, 414; US-A-6, 053, 232 sono descritti gruppi goffratori-laminatori che con particolari accorgimenti evitano un'usura concentrata delle protuberanze anche quando queste non coincidono completamente, bensì danno luogo ad una corrispondenza a zone, tra alcune delle protuberanze di un rullo con alcune delle protuberanze dell’altro. In US-A-3,961,119 è descritto un gruppo goffratore punta-punta, in cui due rulli goffratori tra loro cooperanti sono corredati di risalti elicoidali. I risalti di un rullo goffratore presentano sporgenze che ingranano con cavità realizzate nei risalti elicoidali del rullo goffratore contrapposto.
Secondo una diversa tecnica, i due veli vengono goffrati separatamente, ciascuno tra un rullo goffratore ed un contro-rullo o rullo di pressione. I due veli vengono poi tra loro incollati in modo tale che le protuberanze di un velo si annidano tra le protuberanze dell'altro. Si paria in questo caso di goffratura cosiddetta “annidata". La laminazione dei due veli viene ottenuta tra uno dei rulli goffratoli ed un rullo laminatore, mentre i due rulli goffratori non si toccano. Esempi di dispositivi goffratorì-laminatorì di questo tipo sono descritti in US-A-3,556,907; US-A-3,867,225; US-A-5,339,730.
In US-A-5,686,168 è descritto un metodo di goffratura annidata, in cui i veli vengono uniti per laminazione fra due rulli goffratori contrapposti.
In US-A-6,578,617 ed in US-A-6,470,945 sono descritti gruppi goffratori che possono eseguire una goffratura secondo entrambe le tecnologie sopra illustrate. Per passare da una goffratura di tipo punta-punta ad una goffratura di tipo annidato è possibile modificare la fase angolare e/o la posizione assiale dei due rulli goffratori.
US-A-6, 261,666 descrive un analogo dispositivo per eseguire una goffratura alternativamente punta-punta o annidata. Un altro dispositivo simile è descrìtto in US-A-6, 109,326.
inizialmente la goffratura veniva realizzata secondo disegni geometrici molto semplici, con distribuzioni uniformi di protuberanze di forma tronco-conica o tronco-piramidale. Tali goffrature avevano prevalentemente una funzione tecnica, servendo a realizzare un prodotto di adeguato spessore e con una sufficiente morbidezza nonché capacità di assorbimento.
Attualmente la goffratura deve assolvere sempre più ad una duplice funzione, sia tecnico-funzionale che estetica. Sono stati pertanto sviluppati disegni di goffratura e dispositivi goffratori che consentono di ottenere un prodotto esteticamente gradevole ed al tempo stesso adatto a soddisfare i requisiti estetici e le esigenze commerciali sempre più elevati richiesti a questi manufatti. La goffratura non è più realizzata solo tramite disegni geometrici elementari, ma prevede la combinazione di goffrature più o meno fitte (talvolta di micro-goffrature) e di disegni decorativi goffrati ed eventualmente stampati. Esempi di goffrature complesse sono descritti in US-A-6, 136,413; US-A-5,846,636; US-A-6, 106,928.
Una nuova tecnica di goffratura che consente di ottenere decori di particolare pregio e facilmente intercambiabili è descrìtta in US-A-6, 755, 928 ed in US-A-6, 681, 826.
Nei gruppi goffratoli tradizionali vengono previsti uno o più rulli gofffatori, sulla cui superficie sono realizzati disegni di goffratura definiti da protuberanze di varia conformazione, per soddisfare le esigenze estetiche e tecnico-funzionali sopra descrìtte. In molti dispositivi o gruppi goffratoli conosciuti la superficie del rullo goffratore o di ciascun rullo goffratore è corredata di un disegno di goffratura ripetitivo. Il prodotto che si ottiene è pertanto costituito da un nastro continuo, su cui è ripetuto in modo indefinito un singolo disegno, od al più un numero molto limitato di disegni tra loro diversi, che coprono complessivamente una lunghezza del materiale nastriforme pari alio sviluppo circonferenziale del rullo goffratore.
In alcuni moderni gruppi goffratoli (vedasi WO-A-2006092817), lungo lo sviluppo circonferenziale del rullo goffratore o di ciascun rullo goffratore è realizzata una sequenza di disegni tra loro diversi. Ciascun disegno decora un singolo foglio o foglietto in cui viene suddiviso il materiale nastriforme. Se questo viene confezionato in rotoli costituiti da uria strìscia continua suddivisa da linee di perforazione e strappo, che dividono il materiale nastriforme in singoli fogli strappabili individualmente, ciascun foglio viene decorato da uno dei disegni della serie di disegni realizzati sullo sviluppo circonferenziale del rullo. Pertanto, nel materiale finito si possono trovare ad esempio 2-6 disegni tra loro diversi che formano una sequenza che si ripete ciclicamente. In pratica, sul rotolo finito trova riprodotta in successione la sequenza di disegni di goffratura tra loro diversi che si trova sullo sviluppo circonferenziale del rullo goffratore. Quest'ultimo presenta una circonferenza limitata, sarà altrettanto limitato il numero dei disegni della sequenza che può essere riprodotta sul materiale finito. Se il materiale è goffrato con una sequenza di N disegni tra loro diversi, ripetuti in successione, dopo N strappi o fògli (con N = 2-6, circa) si ritrova un foglio che presenta le stesse goffrature del primo foglio.
Scopi e sommario dell'invenzione
Uno scopo della presente invenzione è ia realizzazione di un materiale nastriforme goffrato che presenti una maggiore variabilità di disegni di goffratura, cosi che in una singola confezione si trovi una pluralità di fogli con disegni tra loro diversi in numero maggiore rispetto a quanto ottenibile con le tecniche tradizionali, cioè in particolare un numero di disegni tra loro diversi superiore rispetto al numero di disegni realizzati su uno sviluppo circonferenziale del rullo goffratore o dei rulli goffratori con cui è stato ottenuto il prodotto.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è la realizzazione di un gruppo goffratore che consenta di ottenere un prodotto nastriforme goffrato plurivelo caratterizzato da una elevata variabilità dei disegni di goffratura realizzati sui singoli fogli che lo compongono.
Secondo un primo aspetto, una forma di realizzazione dell'invenzione prevede un prodotto nastriforme comprendente almeno un velo, decorato per goffratura, in cui lungo lo sviluppo di detto prodotto nastriforme si susseguono combinazioni variabili di almeno due sequenze di disegni di goffratura. Poiché i decori goffrati sono ottenuti dalla combinazione di due serie o successioni di disegni, se dette due sequenze presentano numeri diversi di disegni e più in particolare (e due sequenze sono definite da due numeri diversi e primi tra loro di disegni, il numero totale delle combinazioni decorative è pari al prodotto del numero di disegni in ciascuna sequenza. Ad esempio se le due sequenze contengono rispettivamente N e M disegni, in cui N e M sono numeri primi tra loro, il risultato dell'uso combinato di tali sequenze sarà una successione di NxM diverse combinazioni e quindi una elevata variazione dei decori nel prodotto finito.
In modo di per sé noto, si può prevedere che il prodotto sia suddiviso in fogli, ciascun foglio presentando una combinazione di disegni di dette due sequenze. In pratica il prodotto può essere costituito da un pacco di tovaglioli, fazzoletti od altri prodotti singoli, preferibilmente piegati e confezionati in pile. In una forma di attuazione vantaggiosa tuttavia, il prodotto è costituito da fogli che formano un nastro continuo e sono tra loro suddivisi da linee di perforazione, lungo le quali detti fogli possono essere separati l'uno dall'altro. Il materiale nastriforme continuo cosi ottenuto può essere ad esempio avvolto in rotoli, come rotoli di carta asciugatutto, carta igienica o simili.
In una forma di realizzazione il prodotto presenta un unico velo, oppure una pluralità di veli goffrati in un unico passaggio e simultaneamente, ad esempio tramite una coppia di rulli goffratori e rispettivi rulli di pressione disposti in sequenza lungo il percorso di alimentazione del materiale nastriforme. Tuttavia, in una forma di realizzazione preferita, il prodotto comprende almeno due veli tra loro accoppiati, goffrati separatamente e poi uniti, ad esempio per incollaggio. In questo caso, una forma di realizzazione dell’invenzione prevede che un primo velo sia goffrato con i disegni di una prima sequenza ed il secondo velo con i disegni di una seconda sequenza. I due veli accoppiati dopo essere stati separatamente goffrati danno così luogo ad un prodotto nastriforme multiveio in cui ogni zona del prodotto è caratterizzata dalla combinazione di due decori o disegni di goffratura, creati sul primo e sul secondo velo rispettivamente. Si deve comprendere che ciascun velo può essere a sua volta formato da più strati accoppiati e che oltre a detti due veli possono essere previsti anche ulteriori veli, goffrati separatamente oppure anche lisci, interposti tra veli goffrati, od altre combinazioni alternative di veli goffrati e/o lisci. I veli possono essere accoppiati per incollaggio, in tal caso, secondo una forma di realizzazione preferita dell'invenzione l’incollaggio è eseguito tramite due collanti distinti, ad esempio anche di colore diverso, applicati uno sull'uno e uno sull’altro dei due disegni di goffratura separatamente ottenuti sui due veli del materiale nastriforme. In alternativa, su un disegno di goffratura può essere applicato un inchiostro e sull’altro disegno di goffratura può essere applicato un collante, neutro o colorato, di preferenza di colore diverso dall’inchiostro o con diverse sfumature. Non si esclude, peraltro, la possibilità di avere tre diversi disegni di goffratura, colorati e/o incollati in modo diverso tra loro.
In una forma di realizzazione, le due sequenze di disegni o decori di goffratura presentano ciascuna una lunghezza pari ad un multiplo di una dimensione dei fogli in cui è suddiviso il materiale nastriforme. Le due lunghezze differiscono tra loro per un multiplo di detta dimensione, preferibilmente per un multiplo pari a 1 di tale lunghezza.
In una forma di realizzazione, Il prodotto è configurato in modo:
- che lungo un primo velo di detto nastro è realizzata una prima sequenza di decori goffrati, con un primo numero di disegni tra loro almeno parzialmente diversi, ciascuno dei quali è applicato su almeno uno di detti fogli;
- che lungo un secondo velo di detto nastro è realizzata una seconda sequenza di decori goffrati, con un secondo numero di disegni tra loro almeno parzialmente diversi, ciascuno dei quali è applicato su almeno uno di detti fogli, detto secondo numero essendo diverso da detto primo numero;
- e che ciascun foglio è decorato da una combinazione di un primo disegno della prima sequenza goffrata sul primo velo e di un secondo disegno della seconda sequenza goffrato sul secondo velo.
Poiché il materiale nastriforme può avere una lunghezza elevata rispetto alla lunghezza del decoro di goffratura, in una forma di realizzazione la prima sequenza e la seconda sequenza di disegni sono applicate sul materiale nastriforme in modo ripetitivo.
I disegni delle due o più sequenze di disegni possono essere tra loro completamente diversi. Tuttavia, ciò non è necessario, in quanto l’effetto desiderato di una elevata variabilità dei decori complessivi formati sul materiale nastriforme si ottiene anche se una parte dei disegni delle due sequenze sono uguali, eventualmente disposti con lo stesso ordine, oppure con un ordine diverso nelle due sequenze. Preferibilmente, i disegni sono disposti i modo tale da non sovrapporsi, bensì da occupare aree adiacenti dello stesso foglio delia stessa porzione di materiale nastriforme. Non si esclude la possibilità che i due disegni - uno per ciascuna sequenza - che interessano od occupano la stessa porzione di materiale, ad esempio lo stesso foglio o foglietto di un rotolo, siano almeno parzialmente intercalati l’uno all’altro.
Secondo un diverso aspetto, l'invenzione riguarda un gruppo goffratone comprendente un primo rullo goffratone ed un secondo rullo goffratone, corredati di protuberanze definenti disegni di goffratura. Secondo una vantaggiosa forma di attuazione dell'invenzione, il gruppo goffratone prevede:
che su detto primo rullo goffratone è realizzata almeno una prima sequenza di disegni di goffratura lungo lo sviluppo circonferenziale del rullo; che su detto secondo rullo goffratone è realizzata almeno una seconda sequenza di disegni di goffratura lungo lo sviluppo circonferenziale del rullo; che detta prima sequenza e detta seconda sequenza hanno una lunghezza pari rispettivamente ad un primo multiplo e ad un secondo multiplo di una lunghezza di base, detti primo e secondo multiplo essendo tra loro diversi.
Vantaggiosamente i due rulli goffratoli hanno diametri tra loro diversi, che differiscono di un valore tale per cui la lunghezza della circonferenza dei due rulli differisce per un multiplo (eventualmente pari a uno) di una lunghezza di base che costituisce il passo dei disegni sul prodotto finito. In pratica, se questo è suddiviso in fogli o foglietti, ad esempio singoli strappi di carta in un rotolo perforato, la lunghezza di base sarà sostanzialmente uguale alla lunghezza del singolo foglietto misurata nel senso longitudinale dei materiale nastriforme.
In una forma di realizzazione il primo rullo goffratore ed il secondo rullo goffratore cooperano ciascuno con un rispettivo primo rullo di pressione. Per rullo di pressione si intende un rullo ad esempio rivestito in materiale elasticamente cedevole e corredato di una superficie esterna liscia, entro cui penetrano le protuberanze del rullo goffratore corrispondente. Tuttavia, per rullo di pressione si può intendere in generale anche un rullo la cui superficie cilindrica è in materiale rigido, ad esempio acciaio, e sulla quale è realizzata in negativo una incisione corrispondente alle protuberanze di goffratura del rullo goffratore. in tal caso il materiale nastriforme può essere goffrato per effetto dell’accoppiamento maschio-femmina delle cavità e protuberanze dei due rulli tra loro cooperanti.
in una forma di realizzazione il gruppo goffratore presenta un singolo percorso per un solo velo o insieme di veli formanti il materiale nastriforme. Lungo tale percorso possono essere disposti in sequenza i due rulli goffratoli. Preferibilmente il gruppo goffratore sarà corredato di due percorsi per almeno due veli, un primo percorso sviluppandosi intorno al primo rullo goffratore ed un secondo percorso sviluppandosi intorno al secondo rullo goffratore. In entrambi i casi non si esclude la possibilità di prevedere anche più rulli goffratoli in successione, per realizzare una combinazione di disegni tramite tre o più sequenze di disegni di goffratura, di cui almeno due presentano un numero tra loro diverso di disegni per dare luogo all'effetto combinatorio di moltiplicazione dei disegni finali.
Quando il gruppo goffratore presenta due o più percorsi per due o più veli di materiale nastriforme che devono essere accoppiati, esso può prevedere uno o più gruppi erogatori di collante, per applicare uno o più collanti sui veli. In una forma di realizzazione dell'invenzione i collanti sono tra loro diversi per colore.
L’invenzione riguarda in generale anche una linea di trasformazione per un materiale nastriforme comprendente un gruppo goffratore come sopra definito, combinato ad una o più ulteriori macchine di trasformazione, ad esempio: un gruppo perforatore; una ribobinatrice; un incollatore dei lembi dei rotoli formati dal’a olgimento del materiale nastriforme; una macchina troncatrice.
Secondo ancora un ulteriore aspetto, l’invenzione riguarda un metodo di goffratura di un materiale nastriforme. In una forma di realizzazione il metodo prevede di goffrare il materiale nastriforme tramite almeno una prima sequenza di disegni di goffratura ed una seconda sequenza di disegni di goffratura, dette due sequenze presentando lunghezze tra loro diverse, cosi che su detto materiale nastriforme viene generata una successione di combinazioni variabili del disegni di dette prima e seconda sequenza.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e possibili forme di realizzazione del prodotto nastriforme, dei metodo e del gruppo goffratore secondo l'invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni e verranno descritte con riferimento ad alcuni esempi di realizzazione non limitativi.
Breve descrizione dei disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l’unito disegno, che mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano:
la Flg.1 uno schema di un gruppo goffratore secondo l'invenzione;
le Figg.lA e 1B dettagli schematici ingranditi della Fig.1;
la Fig.2 una sezione schematica di una porzione o foglio di un materiale nastriforme multiveio secondo l’invenzione;
la Fig.3 uno sviluppo in piano della superficie cilindrica di un primo rullo goffratore del gruppo goffratore di Fig.1;
la Fig.4 uno sviluppo in plano della superficie cilindrica di un secondo rullo goffratore del gruppo goffratore di Fig.1 ;
la Fig.5 uno sviluppo del materiale nastriforme multivelo ottenuto con il gruppo goffratore di Fig.1;
la Fig.6 un rotolo di materiale nastriforme;
la Fig.7 uno schema di una linea di trasformazione delia carta per la produzione di rotoli di carta tissue goffrata plurivelo;
la Fig.8 uno schema di una forma di attuazione modificata dell'invenzione;
le Figg.8A, 8B ingrandimenti di dettagli della Fig.8;
la Fig.9 una sezione locale ingrandita e schematica di un materiale nastriforme ottenuto con il gruppo goffratore di Fig.8;
la Fig.10 uno schema di un gruppo goffratore secondo una diversa forma di realizzazione dell'invenzione;
la Fig.11 una sezione locale fortemente ingrandita di un prodotto ottenuto con il gruppo goffratore di Fig.10;
la Fig.12 uno schema di un gruppo goffratore in una ulteriore forma di realizzazione;
la Fig.13 una sezione locale schematica fortemente ingrandita di un prodotto ottenuto con il gruppo goffratore di Fig.12;
la Fig.14 uno schema di un gruppo goffratore in ancora una ulteriore forma di realizzazione;
la Fig.15 uno sviluppo in piano schematico delle superfici cilindriche dei due rulli goffratoli del gruppo di Fig.14;
la Fig.16 una vista In piano di una porzione di materiale nastriforme ottenuto con il gruppo goffratore di Fig.15; la
Fig.17 una sezione schematica e fortemente ingrandita del prodotto di Fig.16; la
Fig.18 uno schema di una ulteriore variante di realizzazione.
Descrizione dettagliata di forme di attuazione dell’invenzione
Nelle Figg.1, 1A e 1B è schematicamente illustrato un gruppo goffratore o goffratore-laminatore per eseguire la goffratura e l’accoppiamento di due veli di materiale nastriforme, ad esempio carta tissue. In una forma di realizzazione, il gruppo goffratore, complessivamente indicato con 1, comprende un primo percorso per un primo velo V1 ed un secondo percorso per un secondo velo V2. Ciascun velo V1 , V2 può essere a sua volta costituito da un singolo strato o da più strati. Non si esclude la possibilità di ulteriori percorsi per un terzo o più veli, ad esempio da inserire tra il velo V1 ed il velo V2.
In una forma di realizzazione, lungo il percorso del velo V1 è disposto un primo rullo di pressione 3 cooperante con un primo rullo goffratore 5. In una forma di esecuzione, il rullo di pressione 3 è rivestito con uno strato 3A di materiale elasticamente cedevole, ad esempio gomma o simile. Il rullo goffratore 5 è corredato, sulla propria superficie cilindrica, di protuberanze 5P definenti un disegno di goffratura, le cui caratteristiche saranno meglio descritte nel seguito. Nella gola formata dal rullo di pressione 3 e dal rullo goffratore 5 il velo V1 viene goffrato, cioè viene sottoposto ad una deformazione per effètto della pressione reciproca tra i due rulli, che provoca la penetrazione delie protuberanze di goffratura 5P nello strato di rivestimento cedevole 3A del rullo di pressione 3. Lungo lo sviluppo del rullo goffratore 5, in una posizione a valle della gola di goffratura tra i rulli 3 e 5 rispetto al verso di avanzamento f1 dei velo V1, è disposto un gruppo erogatore di collante 7, il quale applica tramite un rullo 7A un collante sulle protuberanze goffrate del velo V1, in corrispondenza di tutte o di alcune delle protuberanze 5P di goffratura del rullo goffratore 5. In una forma di realizzazione, il collante applicato dall'erogatore 7 è colorato. In una diversa forma di realizzazione il collante applicato dal gruppo erogatore 7 può essere neutro, cioè incolore.
In una forma di realizzazione, lungo il percorso del velo V2 il gruppo gofFratore 1 comprende un secondo rullo di pressione 9 con un rivestimento in gomma o altro materiale elasticamente cedevole, indicato con 9A. Il rullo di pressione 9 coopera con un secondo rullo goffratore 11 , corredato sulla propria superficie di protuberanze di goffratura 11P, che definiscono un disegno di goffratura descritto in maggiore dettaglio nel seguito.
Lungo lo sviluppo circonferenziale del secondo rullo goffratore 11 è disposto un erogatore di colore 13, con un rullo applicatore di colore 13A, simile al gruppo 7 con il rullo erogatore 7A. Il velo V2 viene goffrato nella gola di goffratura tra i rulli 9 e 11 e su di esso viene impresso un disegno di goffratura corrispondente ai disegno definito dalle protuberanze 11P. Su alcune almeno delle protuberanze realizzate sul velo V2 il gruppo erogatore 13 applica un colore in modo simile a quanto accade con il collante applicato dall gruppo erogatore 7 rispetto ai velo V1 goffrato tra i rulli 3 e 5.
In una forma di realizzazione dell'invenzione i due rulli goffratori 5 e 11 sono disposti in modo tale da non toccarsi nella gola 17 definita tra di essi. Pertanto, in questo caso il velo V2 goffrato viene staccato dal secondo rullo goffratore 11 e appoggiato sul velo goffrato V1. Entrambi i veli V1 , V2 vengono cosi rinviati attorno al primo rullo goffratore 5 e alimentati attraverso una gola di laminazione 19 tra il primo rullo goffratore 5 e un rullo laminatore 15. Il rullo laminatore 15 può essere rivestito di un materiale elasticamente cedevole. Nella gola di laminazione 19 i veli V1 e V2 vengono accoppiati per effetto della pressione tra i rulli 5 e 15.
In Fig.2 è mostrata in modo schematico una sezione trasversale fortemente ingrandita di una porzione dei materiale nastriforme N formato dai veli V1 e V2 goffrati ed accoppiati per incollaggio. Con P1 sono indicate schematicamente ed esemplificativamente protuberanze del disegno di goffratura sul velo V1 e con P2 protuberanze del disegno di goffratura sul velo V2. Con C1 è indicato il collante applicato dal gruppo erogatore di collante 7 sul velo V1 e con C2 il colore applicato dal gruppo erogatore 13 sul velo V2. In corrispondenza del collante C1 i due veli vengono premuti dal rullo laminatore 15 su corrispondenti protuberanze 5P del rullo goffratore 5, mentre in corrispondenza del colore C2 vi può essere un effetto di leggero schiacciamento del velo V2 ad opera del rullo laminatore 15. Preferibilmente il materiale nastriforme N formato dalla combinazione dei veli V1 V2 sarà avvolto in rotolo con il velo V1 all'esterno, in modo da presentare un aspetto migliore sia per l'integrità delle punte P1 , sia perché il collante colorato è perfettamente visibile, mentre il colore applicato sul velo V2 risulterà meno brillante, in quanto dovrà trasparire dal velo V1 sovrastante. In una forma di realizzazione modificata dell’invenzione, ia laminazione può avvenire tra i rulli goffratori 5, 11, nella gola 17, con un’apposita configurazione dei disegni di goffratura definiti dalle protuberanze 5P e 11P. In questo caso possono essere usati due collanti C1, C2, anziché un collante C1 ed un colore C2. 1 due collanti C1, C2 possono essere entrambi colorati, preferibilmente di colori diversi, oppure uno colorato e l'altro neutro. Il rullo 15 può essere omesso.
In una forma di realizzazione, i rulli goffratori 5 e 11 hanno diametri e quindi sviluppi circonferenziali tra loro diversi. Nell’esempio illustrato il secondo rullo goffratore 11 ha un diametro maggiore rispetto al diametro del primo rullo goffratore 5. In particolare, ciascuno dei due rulli goffratori 5 e 11 ha uno sviluppo circonferenziale, cioè una lunghezza della circonferenza, pari ad un multiplo di una lunghezza base L. Tale lunghezza L corrisponde sostanzialmente alla lunghezza di ciascuno dei fogli o foglietti in cui viene suddiviso il materiale nastriforme N. Quest’ultimo può essere avvolto in forma di rotolo dopo essere stato suddiviso nei detti foglietti di lunghezza L tramite linee di perforazione traversali. In Fig.6 è mostrato esemplificativamente un rotolo R di materiale nastriforme N avvolto, suddiviso in foglietti F tramite linee di perforazione traversali T. In modo di per sé noto, ciascun rotolo R può essere ottenuto dal taglio trasversale di un log di maggiore lunghezza assiale, ottenuto dall'avvolgimento di un materiale nastriforme N di elevata larghezza.
Per ottenere un prodotto finito avvolto in rotoli R, in una possibile forma di realizzazione (vedasi schema di Fig.7) il gruppo goffratore 1 è posto all’interno di una linea di trasformazione, in cui a valle del gruppo goffratore 1 è disposto un perforatore 21 , che suddivide il materiale nastriforme N formato dai veli V1, V2 (tra loro accoppiati) in singoli foglietti F tramite le linee di perforazione T. Il materiale nastriforme perforato viene poi alimentato ad una ribobinatrice schematicamente indicata con 23, di tipo di per sé noto e non descritto in dettaglio, che produce singoli log Ls di materiale nastriforme N avvolto, con o senza anime tubolari di avvolgimento. I log Ls hanno una lunghezza assiale pari ad un multiplo della lunghezza assiale del rotolo finito R e presentano usualmente rifili di testa e di coda. I rifili vengono eliminati e i log Ls suddivisi in singoli rotoli R in una troncatrice 25 che si trova a valle di un incollatore 24 che provvede ad incollare il lembo libero finale di ciascun log Ls, affinché esso non si svolga nelle successive operazioni di trasformazione, comprese le fasi di confezionamento dei rotoli R. Le macchine 24, 25 sono di tipo di per sé noto e non verranno descritte in maggiore dettaglio in questa sede.
Si deve comprendere che i concetti alla base dell’invenzione potrebbero essere utilizzati anche in linee di trasformazione in cui il prodotto finito è costituito da un pacco di fogli ripiegati, ad esempio tovaglioli o fazzoletti di carta, anziché da un rotolo.
Le Figg. 3 e 4 mostrano un esempio di realizzazione del disegno di goffratura sui due rulli goffratoli 5 e 11. Le Figg. 3 e 4 rappresentano rispettivamente le superfic cilindriche del rullo 5 e del rullo 11 aperte e distese in piano.
Con riferimento inizialmente alia Fig.3, con A5 è indicata la larghezza della superficie del rullo 5 su cui è realizzato il disegno di goffratura formato dalle protuberanze 5P. Tale larghezza A5 corrisponde sostanzialmente alia lunghezza assiale della superficie cilindrica. In questo esempio di realizzazione la superficie è suddivisa in due fasce o bande laterali BL e due fasce o bande centrali BC. Le bande centrali BC hanno una larghezza (indicata ancora con BC) maggiore rispetto alle bande o fasce laterali BL e pari sostanzialmente alla larghezza dei materiale nastriforme avvolto sui rotolo R ottenuto dalla successiva lavorazione del materiale nastriforme. La lunghezza delia superfìcie aperta in piano del rullo goffratore 5 è pari a 5xL, cioè lo sviluppo circonferenziale del rullo 5 è pari a cinque volte la lunghezza di base L. In questo modo la superficie cilindrica del rullo 5 risulta suddivisa in dieci riquadri R5 centrali, le dimensioni di ciascuno dei quali corrispondono sostanzialmente alla dimensione di un singolo foglietto F (Fig.6).
In ciascuno dei dieci riquadri R5 è realizzato un disegno di goffratura formato da protuberanze 5P. I motivi decorativi sono indicati con G1-G5. Nella forma di realizzazione mostrata in Fig.3, i disegni di goffratura sono rappresentati da motivi marini (conchiglie e stelle marine), ma si deve comprendere che questo è solo un possibile esempio realizzativo, in quanto i disegni o motivi di goffratura possono essere di qualunque tipo. Si osserva, inoltre, che in questo esempio di realizzazione nelle due bande centrali BC sono realizzati gii stessi disegni, ma disposti secondo sequenze diverse (G1, G2, G3, G4, G5 nella fascia sinistra e G2, G5, G3, G1, G4 nella fascia destra osservando il disegno), in una diversa forma di realizzazione, la sequenza di disegni che si presenta nella fascia o banda BC di sinistra (nel disegno) potrebbe essere uguale a quella che si trova nella fascia o banda destra. In una ulteriore variante di attuazione nelle due fasce o bande BC potrebbero essere realizzate sequenze di disegni tra loro completamente diverse.
Secondo una forma di realizzazione, il motivo di goffratura realizzato sul rullo goffratore 5 presenta, inoltre, un decoro continuo DC lungo ciascuna delle due fasce o bande centrali BC. Nell'esempio illustrato il decoro continuo DC è costituto, a titolo esclusivamente di esempio, da onde stilizzate. Motivi ad onde si ritrovano anche nelle fasce o bande laterali BL. La disposizione di decori continui DC e delle sequenze di decori G1-G5 diverse nelle due bande o fasce BC riduce le vibrazioni che si generano nel gruppo goffratore 1 per effetto del contatto tra rullo 5 e rullo 3, rendendo più uniforme il contatto reciproco tra i rulli suddetti, e riduce le differenze di usura sulle varie zone del rullo di pressione 5. Nel disegno di Fig.3 sono indicate linee rette T1, T2, T3 che rappresentano le linee lungo cui il materiale nastriforme, goffrato con il rullo 5, viene tagliato dalla troncatrice con cui i log di materiale N vengono divisi in rotoli R. Le strisce di materiale nastriforme goffrato In corrispondenza delle bande o fàsce laterali BL vengono eliminate come rifili di testa e di coda, mentre le strisce di materiale nastriforme goffrate dalle bande o fàsce BC andranno a costituire due rotoli R finiti. Con T sono indicate le posizioni in cui sul materiale nastriforme N verranno praticate le linee di perforazione e strappo T (Fig.6), con cui il materiale N è suddiviso in singoli fogli o foglietti F.
Si deve comprendere che nella realtà il rullo goffratore 5 potrà avere una lunghezza assiale A5 molto maggiore e quindi una serie di bande o fasce centrali BC molto maggiore, per goffrare veli di materiale nastriforme che, una volta avvolti, formeranno log di lunghezza assiale pari a molti multipli della lunghezza assiale del rotolo finito R. Ciascun log verrà quindi suddiviso in due rifili di testa e di coda, rispettivamente, ed in un elevato numero di rotoli R utili. Tipicamente, i log attualmente prodotti dalle moderne ribobinatrici possono raggiungere anche 5 metri di lunghezza assiale, mentre i rotoli R presentano lunghezze assiali nell’ordine di 10-30 cm.
In Fig.4 è mostrato lo sviluppo in piano della superfìcie cilindrica del secondo rullo goffratore 11. La larghezza, corrispondente alla lunghezza assiale del rullo 11, è indicata con A11 e corrisponde alla dimensione A5 del rullo goffratore 5. La lunghezza dello sviluppo in piano del rullo goffratore 11 , cioè il suo sviluppo circonferenziale, è pari a 6xL, cioè a sei volte la lunghezza di base. Con T1, T2, T3 sono ancora indicate le posizioni delle linee di taglio con cui il materiale nastriforme verrà suddiviso in due rotoli, costituiti dall'avvolgimento delle bande o fasce centrali BC dei due veli V1 , V2. Con T sono indicate le posizioni delle linee di perforazione. Con G6-G11 sono indicati disegni decorativi realizzati nelle fasce centrali BC del rullo 5, disposti anche in questo caso secondo sequenze diverse nelle due fasce o bande BC. Con DC è indicato il decoro continuo. La superficie del rullo goffratore 11 risulta, quindi, suddivisa in una pluralità di riquadri R11 di dimensioni uguali alle dimensioni dei riquadri R5 e cioè con una dimensione L pari alla lunghezza dei singolo foglietto F del rotolo finito R e con una dimensione BC pari alla larghezza del materiale nastriforme N che costituisce il rotolo finito R.
Diversamente dal rullo 5, tuttavia, che presenta dieci riquadri R5, il rullo 11 presenta dodici di tali riquadri.
Quando i rulli 5 e 11 con i motivi decorativi di goffratura sopra descritti vengono montati nel dispositivo o gruppo goffratore 1, essi generano sui due veli V1 e V2 motivi di goffratura secondo i decori G1-G5 sul velo V1 e secondo i decori G6-G11 sul velo V2. Le Figg.3 e 4 rappresentano, dunque, anche una immagine di porzioni dei veli V1 e V2 rispettivamente, dopo che essi sono stati goffrati nelle gole tra i rulli di pressione e di goffratura. Quando i due veli vengono accoppiati dal rullo laminatore 15 si ottiene un decoro costituito dalla combinazione dei decori G1-G5 e G6-G11.
Poiché i due rulli 5 e 11 hanno uno sviluppo circonferenziale diverso, e più esattamente pari a 5 e 6 volte la lunghezza L del foglio o foglietto F, sul materiale finito N si presentano sequenze di foglietti F caratterizzati da trenta diverse combinazioni che si ripetono, in generale, se un rullo goffratore ha uno sviluppo circonferenziale pari a M1 volte la dimensione di base L e l'altro rullo goffratore ha uno sviluppo circonferenziale pari a M2 volte la dimensione di base, con M1 ed M2 primi tra loro, sul prodotto finito ottenuto dall’accoppiamento dei veli V1 e V2 goffrati separatamente dai rulli 5 e 11 presenterà una sequenza comprendente M1xM2 diverse combinazioni di decori.
Le Figg.5A,5B mostrano il materiale nastriforme N che si ottiene dall’accoppiamento dei veli V1 e V2 goffrati con rulli 5 e 11 sulle cui superfici si trovano i decori di cui alle Figg.3 e 4. Su ciascun foglio o foglietto F si trova una coppia di disegni marini, realizzati uno su ciascuno dei veli V1, V2. Se i due veli vengono incollati con collanti C1, C2 di colori diversi (o con un collante colorato ed un inchiostro o altro colorante di colore dal collante), I due disegni goffrati di ciascun foglietto F (F1-F30) saranno caratterizzati da colori diversi con un risultato estetico particolare.
Nelle Figg.5A e 5B sono mostrati i vari foglietti ottenuti nella parte centrale dei rulli 5 e 11 ed omettendo i decori relativi alle fasce laterali BL Con iniziale riferimento alla parte Inferiore di Fig.5A sono illustrati i primi due foglietti affiancati F1, di cui quello di sinistra è ottenuto dal decoro G1 e l’onda stilizzata di destra del rullo 5, più il decoro G6 e l'onda di sinistra del rullo 11. Subito sopra sono mostrati i secondi due foglietti affiancati F2, di cui quello di sinistra è ottenuto dal decoro G2 del rullo 5 e dal decoro G7 del rullo 11 combinati alle rispettive onde stilizzate sui due lati. Sopra i due foglietti F2 sono mostrati i foglietti F3, e cosi via fino alla coppia di foglietti F16 in alto in Fig.5A. In Fig. 5B, in basso è riportata ancora la coppia di foglietti F16 e sopra a questa la coppia di foglietti F17 successiva. La sequenza continua fino all’estremità superiore, in cui è mostrata con F30 l'ultima combinazione di motivi, dopodiché la sequenza si ripete indeterminatamente.
Nell’esempio illustrato i disegni di goffratura realizzati sui due rulli 5 e 11 sono in parte uguali (i disegni G1-G5 corrispondono ai disegni G8-G11, G7),, salvo che gli stessi disegni assumono nei riquadri del rullo 5 una posizione diversa rispetto ai disegni corrispondenti del rullo 11 , affinché nel prodotto finito N non vi siano sovrapposizioni di disegni. Si deve, peraltro, comprendere che i disegni G1-G5 potrebbero essere tutti diversi rispetto ai disegni G6-G11.
Inoltre, nell'esempio illustrato, nel rullo 5 i disegni G1-G5 della fascia o banda BC di sinistra sono uguali (anche se diversamente disposti) rispetto ai disegni della fascia o banda BC di destra. Analogamente dicasi per i disegni G6-G11 del rullo 11. Tuttavia, anche in questo caso si comprende che le varie fasce o bande centrali BC in cui è suddiviso ciascun rullo goffratore 5, 11 potrebbero essere caratterizzate da disegni diversi da fascia a fascia, nel qual caso si ottiene una maggiore variabilità del disegno finale dei rotoli. Si potrebbero in tal modo ottenere, ad esempio, confezioni di rotoli R in cui ciascun rotolo presenta un elevato numero (M1xM2) di diverse combinazioni di decori, con rotoli tutti tra loro diversi, poiché ottenuti da veli V1, V2 goffrati in corrispondenza di fasce o bande BC in cui sono realizzati disegni di goffratura diversi.
Alcuni almeno dei vantaggi che si ottengono con il gruppo goffratore ed il metodo di goffratura sin qui descritti possono essere usati anche su prodotti non suddivisi in fogli o foglietti, bensì continui ovvero privi di linee di perforazione trasversali T. Anche in tal caso, infatti, si ottiene una elevata variazione del decoro superficiale del prodotto. In questo caso sarà comunque possibile definire una lunghezza di base L (non più necessariamente legata ad una dimensione di foglio), che definisce i riquadri R e in base a cui determinare la lunghezza circonferenziale dei rulli goffratoli (come multiplo di tale lunghezza di base).
In alternativa, anche nel caso di prodotti suddivisi in fogli o foglietti tramite linee di perforazione, è possibile variegare l'aspetto dei vari foglietti senza avere una fasatura tra soggetto decorato e linea di perforazione, tramite l'impiego di un rullo con decori continui o discontinui che possono intercalarsi tra decori continui o discontinui sull'altro rullo.
Nella descrizione che precede è stato fatto riferimento ad un gruppo goffratore e laminatore, che produce un materiale nastriforme N a due veli tra loro accoppiati per incollaggio. Tuttavia, gli insegnamenti alla base della presente invenzione possono trovare attuazione anche in gruppi goffratori più complessi, con più di due percorsi per altrettanti veli, oppure anche in gruppi goffratori più semplici, benché in tal caso con minore vantaggio.
Le Figg.8 e 9 mostrano una forma di realizzazione in cui il gruppo goffratore è configurato per produrre un materiale nastriforme in un singolo velo, oppure anche costituito da più veli ma goffrati tutti insieme. In una forma di attuazione il gruppo goffratore, indicato complessivamente con 100, comprende un primo rullo di pressione 103, che può presentare una superficie cilindrica rivestita con uno strato elasticamente cedevole 103A, come gomma o simile. Il rullo di pressione 103 forma con un primo rullo goffratore 105 una gola di goffratura 104, attraverso cui passa il materiale nastriforme N da goffrare. Il primo rullo goffratore presenta una pluralità di protuberanze 105P ) (vedasi ingrandimento di Fig.8A) che definiscono un primo disegno di goffratura. Lungo il percorso del materiale nastriforme N è disposto un secondo rullo di pressione 107 che coopera con un secondo rullo goffratore 109, corredato di protuberanze di goffratura 109P (Fig.8B). In un esempio di realizzazione le superfici cilindriche dei rulli goffratoli 105 e 109 possono essere configurate come mostrato in Figg.3 e 4 e presentare, quindi, due diametri tra loro diversi. In un esempio di realizzazione il rullo 109 ha un diametro maggiore rispetto ai diametro del rullo 105 e la sua circonferenza è pari ad un multiplo M1 (es. M2=5) di una lunghezza di base L rappresentata dalla lunghezza dei foglietti in cui il materiale nastriforme N viene suddiviso tramite linee di perforazione in una fase successiva di lavorazione, ad esempio da un gruppo perforatore 21 (Fig.7). Il rullo goffratore 109 presenta una lunghezza circonferenziale pari a LxM2, CON M2 diverso da M1 , ad esempio M2=6.
Poiché lo stesso materiale nastriforme N viene goffrato due volte sui due rulli 105 e 109, per evitare che nella seconda goffratura il disegno goffrato dal rullo 105 venga schiacciato, i disegni di goffratura generati dai due rulli 105 e 09 sono vantaggiosamente sfalsati, come rappresentato per i decori di goffratura G1-G11 di Figg.3 e 4. In questo modo, ciascun riquadro R in cui è suddiviso il secondo rullo goffratore 109 decorerà una porzione del materiale nastriforme in cui questo non è ancora stato goffrato dal corrispondente riquadro R del rullo 105. 1 rulli 105 e 109 possono essere sufficientemente vicini da evitare uno slittamento eccessivo del materiale nastriforme, per garantire un corretto posizionamento dei disegni di goffratura realizzati dai due rulli sulla stessa zona del materiale N, cioè sulla porzione di materiale N destinata a formare uno stesso foglio o foglietto F. Il rullo di pressione 107 cooperante con il secondo rullo goffratore 109 e definente con questo una seconda gola di goffratura 108 può presentare una zona scavata 107A, corrispondente alla posizione in cui sul materiale N si trova il disegno goffrato dal rullo goffratore 105. Ciò evita lo schiacciamento del disegno di goffratura formato dalla prima coppia di rulli 103, 105. Vantaggiosamente, per evitare difficoltà di centraggio dei disegni goffrati tramite i due rulli 105 e 109 sullo stesso materiale nastriforme o velo N, si possono omettere i disegni o decori continui DC.
La Fig.9 mostra una sezione fortemente ingrandita e schematica di un materiale nastriforme N goffrato con il gruppo goffratore 100 delle Figg.8, 8A, 8B. Con P105 e P109 sono indicate le protuberanze di goffratura ottenute con i rulli 105 e 109 rispettivamente.
La Fig.10 mostra una variante di realizzazione del gruppo goffratore di Fig.8. Numeri uguali indicano parti uguali od equivalenti a quelli del gruppo goffratore di Fig. 8. Attorno al rullo goffratore 109 è disposto, in questo esempio di realizzazione, un erogatore di collante 110, a valle del rullo di pressioen 107. L’erogatore di collante 110 applica un collante sulle protuberanze generate dal rullo goffratore 109 in cooperazione con il rullo di pressione 107. A valle dell'erogatore di collante 110 è disposto un rullo laminatore od accoppiatore 111. Nella gola formata tra il rullo goffratore 109 ed il rullo laminatore 111 viene inserito un secondo velo V2 liscio, in una variante di realizzazione il velo V2 può essere stato precedentemente goffrato, ad esempio con una micro-goffratura di fondo. Il prodotto che si ottiene è schematicamente rappresentato in Fig.11, dove con C è indicato il collante applicato sulle protuberanze P109 del velo V1.
La Fig.12 mostra una variante di realizzazione del gruppo goffratore di Fig.11. Numeri uguali indicano parti uguali od equivalenti a quelle del gruppo goffratore di Fig.11. In questo esempio di realizzazione i rulli goffratoli 105, 109 sono disposti in modo che tutte le protuberanze P105 e P109 da essi generate sul velo V1 siano orientate nello stesso verso, ovvero all’interno del prodotto finito (Fig.13) formato dall’accoppiamento tramite il collante C dei veli V1 e V2.
In Fig.14 è mostrata una variante di realizzazione del gruppo goffratore di Fig.1. Numeri uguali indicano parti uguali od equivalenti a quelle della forma di realizzazione di Fig.1. In questo caso viene applicato un collante solo sul velo V1 tramite l’erogatore di collante 7, mentre il secondo rullo goffratone 11 è privo di erogatore e sul velo V2 non viene applicato né un collante né un inchiostro o colore. Per garantire una adeguata unione dei due veli V1 e V2 nonostante l’applicazione di un solo collante può essere adottata una idonea distribuzione dei disegni di goffratura.
Le Figg. 15 e 16 mostrano schematicamente un criterio di realizzazione delle protuberanze di goffratura sulle superfici cilindriche dei due rulli 5 e 11 (Fig.15) e il risultato della combinazione di questi disegni sul materiale nastriforme N (Fig.16). Per semplicità di rappresentazione i motivi decorativi sono stati indicati con le lettere A, B, C, D, E, F. Sulla superficie del rullo 5 (Fig. 15, a sinistra) sono realizzate esemplificativamente quattro zone di dimensioni pari circa alla dimensione di un foglio o foglietto F del prodotto finito. Su ciascuna di tali zone o riquadri i disegni di goffratura sono disposti al centro e in vicinanza dei vertici. Le quattro zone sono caratterizzate da disegni tra loro diversi, con gli stessi criteri sopra descritti. Nella zona destra di Fig.15 è mostrato lo sviluppo in piano del rullo 11, che ha una lunghezza circonferenziale maggiore, pari a cinque volte la lunghezza del singolo foglietto F del materiale nastriforme finito N. In ciascun riquadro sono realizzati disegni di goffratura tra loro diversi simbolicamente rappresentati dai gruppi di lettere D, E, F, G, H. In Fig.16 è mostrata una porzione del prodotto nastriforme N che si ottiene goffrando il velo V1 con i disegni di goffratura A, B, C, D sul rullo 5 e il velo V2 con i disegni di goffratura D, E, F, G, H. La disposizione dei disegni del rullo 5 è intercalata rispetto ai disegni del rullo 11, cosi che si abbia una sufficiente distribuzione di collante (sui disegni del solo rullo 5 in questo esempio), per far aderire i veli V1 e V2. Si può ipotizzare anche di distribuire il collante ad esempio solo su disegni di cornice, che circondano ciascun riquadro in cui è suddiviso il rullo 5, mentre la zona centrale risulta goffrata (sul velo V2) ma priva di collante, con vantaggi in termini di morbidezza del prodotto finito.
La Fig. 17 mostra una sezione fòrtemente ingrandita e schematica del prodotto nastriforme N ottenuto con questo sistema, dove con C è indicato il collante, applicato sulle protuberanze P5 generate dal rullo 5, mentre le protuberanze P1 1 generate dal rullo 11 sono prive di collante. Per evitare lo schiacciamento di queste ultime da parte del rullo accoppiatore 15, le protuberanze P11 possono essere di minore altezza rispetto alle protuberanze 5P realizzate sul rullo goffratore 5. Ciò può essere ottenuto con una adeguata geometria delle protuberanze 5P e 11P dei rulli goffratoli 5 e 11 e/o con una adeguata pressione e/o una adeguata durezza del rivestimento dei rulli di pressione 3, 9.
Nell’esempio illustrato in Figg.15, 16 i due rulli 5, 11 presentano una zona con un disegno uguale (disegno D). Si deve comprendere, peraltro, che una delle zone con il decoro D può essere modificata con un decoro I diverso da tutti gli altri, per ottenere una maggiore varietà di decori.
In Ffg.18 è mostrata una ulteriore forma di realizzazione dell'invenzione. Con 201 è indicato complessivamente il gruppo goffratore-laminatore. Esso comprende un primo percorso per un velo V1 ed un secondo percorso per un velo V2 che, una volta lavorati, vengono accoppiati per formare un materiale nastriforme N. Lungo il percorso del velo V1 è disposto un primo rullo goffratore 203 cooperante con un primo rullo di pressione 205 per formare un primo disegno di goffratura con una prima sequenza di decori, ad esempio N decori in successione. In una forma di realizzazione, al rullo goffratore 203 è associato un gruppo erogatóre di colore, ad esempio un gruppo stampa 206 analogo al gruppo erogatore 13 di Fig.1.
A valle del primo rullo goffratore 203 è disposto, sempre lungo il percorso del velo V1, un secondo rullo goffratore 207 cooperante con un rullo di pressione 209, ad esempio rivestito di materiale elasticamente cedevole, come il rullo di pressione 205. Il rullo goffratore 207 presenta sulla propria superficie protuberanze di goffratura definenti una seconda sequenza di disegni di goffratura, ad esempio in numero di M, dove N ed M sono numeri primi tra loro. I due rulli goffratoli 203, 207 presentano diametri diversi. In una forma di realizzazione con il rullo goffratore 207 coopera un secondo gruppo erogatore di colore 211, ad esempio un gruppo stampa che applica un inchiostro sul velo V1.
A valle del rullo goffratore 207 è posto un terzo rullo goffratore 213 cooperante con un terzo rullo di pressioen 215. Con 217 è indicato un erogatore di collante che applica un collante sulle protuberanze di goffratura generate dal rullo 213. Lungo lo sviluppo del rullo 213 è posto un rullo laminatore o accoppiatore 219. Nella gola definita tra i rulli 213 e 219 viene alimentato oltre al velo V1 anche il velo V2 per ottenere la laminazione e l'accoppiamento dei veli stessi.
In una variante di realizzazione si possono prevedere due gruppi erogatori di collante, per applicare collanti tra loro diversi, ad esempio di diverso colore. Preferìbilmente i due gruppi erogatori di collante sono associati a due diversi rulli goffratori. Ad esempio nello schema di Fig.18 il gruppo 211 può essere un gruppo erogatore di collante, analogamente al gruppo erogatore 217. In alternativa il gruppo 206 può erogare collante in combinazione con il gruppo 217 o con il gruppo 211. Oppure ancora tutti i gruppi 206, 211, 217 applicano un collante, od ancora il gruppo 206 applica un collante ed i gruppi 211, 217 un colore od inchiostro.
E' inteso che il disegno non mostra che esempi illustrativi e non limitativi dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni, senza peraltro uscire dal'ambito del concetto alia base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degii allegati disegni e non limita in alcun modo l'ambito di protezione delle rivendicazioni.

Claims (56)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un prodotto nastriforme comprendente almeno un velo decorato per goffratura, caratterizzato dal fatto che lungo lo sviluppo di detto prodotto nastriforme si susseguono combinazioni variabili di almeno due sequenze di disegni di goffratura.
  2. 2. Prodotto nastriforme come da rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che una prima di dette sequenze è costituita da un primo numero di disegni di goffratura tra loro diversi e una seconda di dette sequenze è costituita da un secondo numero di disegni di goffratura tra loro diversi, detto primo e detto secondo numero essendo numeri primi fra loro.
  3. 3. Prodotto nastriforme come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che dette due sequenze non presentano sotto-sequenze uguali di disegni di goffratura.
  4. 4. Prodotto come da rivendicazione 1, 2 o 3 caratterizzato dal fatto di essere suddiviso in fogli, ciascun foglio presentando una combinazione di disegni di dette due sequenze.
  5. 5. Prodotto come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti fogli formano un nastro continuo e sono tra loro suddivisi da linee di perforazione, lungo le quali detti fògli possono essere separati l'uno dall'altro.
  6. 6. Prodotto come da rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di essere avvolto in rotolo.
  7. 7. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due veli tra loro accoppiati.
  8. 8. Prodotto come da rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che su un primo di detti veli è realizzata una prima sequenza di disegni e che su un secondo di detti veli è realizzata una seconda sequenza di disegni, dette due sequenze presentando lunghezze tra loro diverse.
  9. 9. Prodotto come da rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che dette almeno due sequenze presentano ciascuna una lunghezza pari ad un multiplo di una dimensione di detti fogli e differiscono tra loro per una lunghezza pari ad almeno un multiplo di detta dimensione.
  10. 10. Prodotto come da rivendicazione 7, 8 o 9, caratterizzato dai fatto che detti veli sono tra loro accoppiati tramite collante.
  11. 11. Prodotto come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che un primo collante è applicato sul disegno di goffratura del primo velo ed un secondo collante è applicato sul disegno di goffratura del secondo velo.
  12. 12. Prodotto come da rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto primo e secondo collante hanno colori diversi tra loro.
  13. 13. Prodotto come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che su almeno uno di detti veli è applicato un collante e sull'altro di detti veli è applicato un colore in corrispondenza della goffratura.
  14. 14. Prodotto come da rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto collante è colorato ed ha una colorazione diversa rispetto a detto colore.
  15. 15. Prodotto come da rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che su almeno uno di detti veli è applicato un collante ed un colore.
  16. 16. Prodotto come da rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che su detto velo è applicato un collante colorato ed un colore di colorazione diversa rispetto a detto collante.
  17. 17. Prodotto come da rivendicazione 15 o 16, caratterizzato dai fatto che detto collante è applicato sui disegni di goffratura di una prima sequenza e detto colore è applicato sui disegni di goffratura di una seconda sequenza.
  18. 18. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni 7 a 17, caratterizzato dal fatto: che lungo un primo velo di detto nastro è realizzata una prima sequenza di decori goffrati, con un primo numero di disegni tra loro almeno parzialmente diversi, ciascuno dei quali è applicato su almeno uno di detti fogli; che lungo un secondo velo di detto nastro è realizzata una seconda sequenza di decori goffrati, con un secondo numero di disegni tra loro almeno parzialmente diversi, ciascuno dei quali è applicato su almeno uno di detti fogli, detto secondo numero essendo diverso da detto primo numero; e che ciascun foglio è decorato da una combinazione di un primo disegno della prima sequenza goffrata sul primo velo e di un secondo disegno della seconda sequenza goffrato sul secondo velo.
  19. 19. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima sequenza e detta seconda sequenza di disegni sono applicate in modo ripetitivo.
  20. 20. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima e detta seconda sequenza di disegni presentano rispettive successioni di disegni tra loro almeno parzialmente diverse.
  21. 21. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i disegni della prima sequenza sono tutti tra loro diversi ed i disegni della seconda sequenza sono tutti tra loro diversi.
  22. 22. Prodotto come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i disegni della seconda sequenza sono almeno in parte diversi dai disegni delia prima sequenza.
  23. 23. Un gruppo goffratore comprendente almeno un primo rullo goffratore ed un secondo rullo goffratore, detti primo e secondo rullo goffratore essendo corredati di protuberanze definenti disegni di goffratura; caratterizzato dal fatto: - che su detto primo rullo goffratore è realizzata almeno una prima sequenza di disegni di goffratura lungo lo sviluppo circonferenziale del rullo; - che su detto secondo rullo goffratore è realizzata almeno una seconda sequenza di disegni di goffratura lungo lo sviluppo circonferenziale del rullo; - che detta prima sequenza e detta seconda sequenza hanno una lunghezza pari rispettivamente ad un primo multiplo e ad un secondo multiplo di una lunghezza di base, detti primo e secondo multiplo essendo tra loro diversi.
  24. 24. Gruppo goffratore come da rivendicazione 23, caratterizzato che detto primo multiplo e detto secondo multiplo sono numeri primi tra loro.
  25. 25. Gruppo goffratore come da rivendicazione 23 o 24, caratterizzato dal fatto che detto primo rullo goffratore e detto secondo rullo goffratore hanno diametri tra loro diversi e tali che gli sviluppi circonferenziali di detti due rulli differiscono tra loro per un multiplo di detta lunghezza di base.
  26. 26. Gruppo goffratore come da rivendicazione 23 o 24 o 25, caratterizzato dal fatto che detto primo rullo gofFratore coopera con un primo rullo di pressione e detto secondo rullo goffratore coopera con un secondo rullo di pressione.
  27. 27. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni 23 a 26, caratterizzato dal fatto che detto multiplo della lunghezza di base di cui differiscono gli sviluppi circonferenziali di detti due rulli goffratoli è pari a 1.
  28. 28. Gruppo goffratore come duna o più delle rivendicazioni 23 a 27, caratterizzato dal fatto che dette due sequenze di disegni di goffratura presentano disegni almeno in parte tra loro diversi.
  29. 29. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni 23 a 28, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sequenze è costituita da disegni diversi tra loro.
  30. 30. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni 23 a 29, caratterizzato dal fatto di comprendere due percorsi per almeno due veli, un primo percorso sviluppandosi intorno al primo rullo goffratore ed un secondo percorso sviluppandosi intorno al secondo rullo goffratore.
  31. 31. Gruppo goffratore come da rivendicazione 30, caratterizzato dal fatto che ad almeno uno di detti rulli goffratoli è associato un applicatore di collante.
  32. 32. Gruppo goffratore come da rivendicazione 30 o 31, caratterizzato dal fatto che a ciascuno di detti primo e secondo rullo goffratore è associato un rispettivo erogatore di collante.
  33. 33. Gruppo goffratore come da rivendicazione 32, caratterizzato dal fatto che detti erogatori di collante erogano collanti di colori tra loro diversi.
  34. 34. Gruppo goffratore come da rivendicazione 30 o 31, caratterizzato dal fatto che ad uno di detti rulli goffratori è associato un erogatore di collante e ad un altro di detti rulli goffratori è associato un erogatore di un colore.
  35. 35. Gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni 23 a 34, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti primo e secondo rullo goffratore comprende una pluralità di sequenze di disegni di goffratura tra loro affiancate lungo lo sviluppo assiale del rullo goffratore.
  36. 36. Gruppo goffratore come da rivendicazione 35, caratterizzato dal fatto che le sequenze di disegni tra loro affiancate lungo almeno uno di detti rulli goffratori sono tra loro diverse per tipo di disegno o per disposizione delia sequenza dei disegni.
  37. 37. Gruppo goffratore come da rivendicazione 36, caratterizzato dal fatto che le sequenze di disegni di goffratura allineate assialmente su ciascuno di detti rulli goffratori presentano un uguale numero di disegni di goffratura.
  38. 38. Una linea di trasformazione per un materiale nastriforme, in particolare carta, comprendente un gruppo goffratore come da una o più delle rivendicazioni 23 a 37.
  39. 39. Linea di trasformazione come da rivendicazione 38, comprendente un gruppo perforatore ed una ribobinatrice.
  40. 40. Linea di trasformazione come da rivendicazione 38 o 39, comprendente una macchina troncatrice.
  41. 41. Un metodo di goffratura di un materiale nastriforme, caratterizzato dal fatto di goffrare detto materiale nastriforme tramite almeno una prima sequenza di disegni di goffratura ed una seconda sequenza di disegni di goffratura, dette due sequenze presentando lunghezze tra loro diverse, cosi che su detto materiale nastriforme viene generata una successione di combinazioni variabili dei disegni di dette prima e seconda sequenza.
  42. 42. Metodo come da rivendicazione 41, caratterizzato dal fatto che detto materiale nastriforme viene suddiviso in una pluralità di fogli, ciascun foglio presentando una combinazione di disegni di detta almeno una prima e seconda sequenza di disegni.
  43. 43. Metodo come da rivendicazione 42, caratterizzato dal fatto di suddividere il materiale nastriforme in singoli fogli tramite linee di perforazione trasversali.
  44. 44. Metodo come da rivendicazione 43, caratterizzato dai fatto di avvolgere detto materiale nastriforme in rotoli.
  45. 45. Metodo come da una o più delie rivendicazioni 41 a 44, caratterizzato dal fatto che detta prima e detta seconda sequenza comprendono disegni tra loro almeno in parte diversi.
  46. 46. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 41 a 45, caratterizzato dal fatto che detta prima sequenza presenta una lunghezza pari ad un primo multiplo di una lunghezza di base e detta seconda sequenza presenta una lunghezza pari ad un secondo multiplo di una lunghezza di base, detto primo e secondo multiplo essendo tra loro diversi.
  47. 47. Metodo come da rivendicazione 46, caratterizzato dal fatto che detto primo multiplo e detto secondo multiplo sono numeri primi tra loro.
  48. 48. Metodo come da rivendicazione 46 o 47, caratterizzato dal fatto che detto primo e detto secondo multiplo differiscono per una lunghezza pari a detta lunghezza di base.
  49. 49. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 41 a 48, caratterizzato dal fatto di applicare detti disegni della prima e della seconda sequenza su uno stesso velo di materiale nastriforme.
  50. 50. Metodo come da una o più delle rivendicazioni 41 a 48, caratterizzato dal fatto di goffrare un primo velo con detta prima sequenza di disegni ed un secondo velo con detta seconda sequenza, e di accoppiare tra loro detti veli.
  51. 51. Metodo come da rivendicazione 50, caratterizzato dai fatto di unire detti veli per incollaggio.
  52. 52. Metodo come da rivendicazione 51, caratterizzato dal fatto di applicare un primo collante su almeno una parte della goffratura del primo velo ed un secondo collante su almeno una parte della goffratura del secondo velo.
  53. 53. Metodo come da rivendicazione 52, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo collante presentano colori diversi tra loro.
  54. 54. Metodo come da rivendicazione 50 o 51 , caratterizzato dal fatto di applicare un collante su un primo velo ed almeno un colore sul secondo velo.
  55. 55. Metodo come da rivendicazione 54, caratterizzato dal fatto di applicare su detto velo sia un collante sia un colore, su porzioni diverse del disegno di goffratura.
  56. 56. Metodo come da rivendicazione 51, 54 o 55, caratterizzato dal fatto che detto collante è colorato.
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