ITDP990003A1 - Sistema di pressatura dinamica syncropress. - Google Patents

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ITDP990003A1
ITDP990003A1 IT1999DP000003A ITDP990003A ITDP990003A1 IT DP990003 A1 ITDP990003 A1 IT DP990003A1 IT 1999DP000003 A IT1999DP000003 A IT 1999DP000003A IT DP990003 A ITDP990003 A IT DP990003A IT DP990003 A1 ITDP990003 A1 IT DP990003A1
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IT1999DP000003A
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Simonetta Giammarini
Domenico Brandimarti
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Simonetta Giammarini
Domenico Brandimarti
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21DWORKING OR PROCESSING OF SHEET METAL OR METAL TUBES, RODS OR PROFILES WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21D37/00Tools as parts of machines covered by this subclass
    • B21D37/10Die sets; Pillar guides
    • B21D37/12Particular guiding equipment, e.g. pliers; Special arrangements for interconnection or cooperation of dies

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Diaphragms For Electromechanical Transducers (AREA)
  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)
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Description

DESCRIZIONE dell’invenzione avente per titolo «SISTEMA DI PRESSATURA DINAMICA SYNCROPRESS»
RIASSUNTO.
La novità consiste in un dispositivo basato su un principio di funzionamento tale per cui si rende possibile effettuare un’innumerevole varietà di operazioni su Elementi solidi che avanzano in modo ordinato lungo svariati processi di lavorazione industriali e senza che questi Elementi subiscano fermate o significative perturbazioni alla continuità del loro moto d’avanzamento lungo la detta linea di processo. Ciò si rende possibile perché tale dispositivo è in grado di operare ponendosi nelle condizioni di inseguire detti Elementi in modo sincrono cioè mettendosi alla stessa velocità con la quale essi avanzano lungo una linea di processo o lungo uno sviluppo di ciclo di lavoro, per subire le lavorazioni predisposte.
Tale applicazione potrà essere utilmente sfruttata in svariati settori della produzione industriale (dall’Industria Grafica, all’Industria Cartotecnica, a quella Siderurgia, della Gomma, della Plastica, del Legno, del Tessile, del Macchinario Industriale in genere, Ecc.) laddove necessitano modi alternativi per risolvere problemi tecnico-economici irrisolti e/o laddove alcune operazioni oggi sono eseguite mediante utensili operatori che agiscono a bordo di organi controrotanti.
I vantaggi che ne derivano sono quelli dovuti alla bassa costosità degli utensili che in tale dispositivo sono semplici utensili piani perché sono destinati a lavorare su un piano e/o su piani paralleli e quindi alla stessa stregua degli utensili usati su una pressa piana. Altro vantaggio consiste nell’ ampliare le attuali limitazioni dovute ai PASSI DI LAVORO o alle circonferenze nel caso di utensili rotanti, poiché tale dispositivo ha la capacità di operare con PASSI DI LAVORO di numero infinito.
DESCRIZIONE.
Il presente brevetto si concretizza in un dispositivo operatore “R” (vedi Fig.I) rotante intorno ad un centro “X” e organizzato in modo che il suo moto rotatorio sia scisso in due dei suoi moti componenti sinusoidali e cioè in quello della funzione SENO (moto “s”) ed in quello della funzione COSENO (moto “c”). Assumendo che il moto di avanzamento “1” dell’Elemento in lavorazione “E” sia identico (per intensità, direzione e verso) al moto “c” del Dispositivo operatore “R” quando questo transita nel punto “t”, ne consegue che i due soggetti (Elemento in lavorazione Έ” e Dispositivo operatore “R”) si trovano nella condizione di SINCRONISMO CINEMATICO.
Inoltre, visto che la differenza di velocità Av=l-c (ossia la differenza tra la velocità dell’Elemento in lavorazione “1” e la velocità del Dispositivo operatore “c”) tende a zero nel punto “t”, si può affermare che tale Δν è prossimo allo zero appena prima ed appena dopo il raggiungimento dello stesso punto “t” da parte dello stesso Dispositivo.
Il Dispositivo operatore si chiama “D” quando é composto da due “R”. In prossimità degli stessi punti “t” il moto “s” del Dispositivo operatore si trova nella condizione di inversione passando per lo zero e quindi i due Dispositivi operatori “R” contrapposti raggiungono, seguendo il moto ”s”, la posizione più vicina fra loro e più vicina all 'Eleménto irr lavorazione. Siccome il Dispositivo operatore svolge la sua operazione sull’Elemento ih lavorazione seguendo il moto “s”, né consegne che la prima parte di detta operazione firiiste’ pròprio col Dispositivo nel punto ”t” ovvero in perfetto sincronismo cinematico tra i due soggetti (TJtensi Ii=fDispositivi “R”] e Materiale da lavorare- iElemento in lav.] ). Di quanto poi tale operazione inizi<' >prima e finisca dopo il raggiungimento dei punti “t” e cioè di quanto il Dispositivo operatore vada a perturbare (talvolta) l’àvanzamento dell’Elemento i: lavorazione (a causa delle dette Δν), ciò dipende dalia capacità dell’Elemento in lavorazione di assorbire tali perturbazioni, dalla criticità del processo, dalla capacità o meno del Dispositivo operatore nel sopperire alla correzione di dette perturbazioni ed infine dall’ entità della perturbazione stessa che è funzione dell’ effettivo spazio lineare durante il quale gli utensili sono impegnati per effettuare la lavorazione stessa.
Normalmente, per operazioni di Taglio, Fustellatura, Stampa, Coniatura bassa, Pre-Tranciatura, Ecc. su Elementi in lavorazione di limitato spessore, il sistema assorbe molto bene tali errori di sincronismo quindi in pratica il problema é inesistente.
Altra prerogativa dell’invenzione consiste nel fatto che il sistema consente di ottenere elevate intensità di forza sul Dispositivo “R”, se ad esso è contrapposto un altro Dispositivo “R” o un qualsiasi ostacolo, perché in prossimità della posizione relativa al punto “t” si genera una condizione vantaggiosa nei confronti della forza radiale passante per il centro”X” ed il punto di reazione del Dispositivo “R” quando, come già detto, esso si trova nelle vicinanze di “t”. Tale caratteristica può’ essere utilmente sfruttata anche per operazioni su pezzi singoli che normalmente sono eseguite su morse da banco o su presse del tipo fluidodinamico, ad eccentrico o a vite, laddove le tre operazioni-base (Carico pezzo, Lavorazione e Scarico pezzo) avvengono tutte nella stessa posizione, mentre con questo nuovo sistema é possibile localizzare le tre dette operazioni in posizioni diverse e ad una distanza fra di loro tale per cui il livello di sicurezza dell’operatore risulta più elevato.
Altro vantaggio é quello di poter disporre di enormi forze col minimo dispendio di energia visto l’alto rendimento meccanico del sistema.
Inoltre in una postazione di Lavorazione su pezzo singolo e per quanto concerne l’espletamento delle due operazioni di Carico e Scarico, esse possono essere eseguite sia in modalità automatica, sia in modalità manuale sia in modalità mista.
Quando Γ asservimento avviene in modalità manuale é possibile impiegare più persone addette alle operazioni di Carico e/o Scarico-pezzo senza rischiare di compromettere la loro sicurezza dato che l’operazione pericolosa la esegue la macchina in altra posizione dedicata. DaJJe Figure J e JI si comprende il meccanismo attraverso il quale il Dispositivo operatore “R” separa il. proprio moto rotatorio in quello di sincronizzazione all’Elemento (moto”c”) e nei moti operatori contrapposti relativi agli Utensili (moti”s”).
Come detto il sistema è composto da almeno una coppia di organi “p” (solitamente ingranaggi) rotanti e sincroni su cui si trovano le due parti “R” del Dispositivo operatore (Utensile e Controutensile). Inoltre, queste due parti sono costrette a ruotare su se stesse durante la rotazione intorno ai centri “X” perché Tasta ”b” le obbliga ad assumere un costante orientamento.
Infatti le due parti “R” del Dispositivo debbono essere mantenute affacciate per consentire all’Utensile e Controutensile di poter effettuare l’operazione preposta in modo preciso e ripetitivo. Tutto ciò grazie all’asta di guida “b” che è libera di scorrere assialmente almeno rispetto ad una delle due parti “R”. Pertanto le due parti del Dispositivo operatore seguono percorsi roto-traslatori sincronizzati e contrapposti cioè speculari ed i cui movimenti di awicinamento/allontanamento (a velocità “s”) possono essere comparati ai movimenti precisi di uno stampo montato su una pressa piana.
Le configurazioni realizzative di un tale sistema vanno da una semplice coppia (Fig.II) di organi “P” con le parti “R” del Dispositivo operatore che lavorano a sbalzo Elementi « stretti » come Fili, Bandelle, Tubi, Profili di limitate dimensioni, Striscie, Ecc . , ad Un sistema (Fig. ΠΙ) a doppia coppia di Dispositivi posti in posizioni affacciate e sfruttura in modo da formarsi una sorta di pressa a ponte per la lavorazione di prodotti «larghi» come lastre, Stoffe, Lamiere, Tavole, Fogli in genere, Più Elementi appaiati, Strisele, Ecc.., fino a detenersi sistemi (Fig. IV) con più coppie di Dispositivi, a due a due affacciati, sincroni e con i relativi corpi “R” che formano più ponti rilegati in modo da potersi costituire anche grandi
piani di pressatura paragonabili ad una pressa a più colonne ed in cui é possibile eseguire in simultanea una molteplicità di lavorazioni. Inoltre, sia per sistemi operanti a sbalzo che per sistemi operanti a ponte, sono possibili configurazioni di ogni genere, senza limiti di disposizione schematica o di combinazione fra di essi, e comunque confi gurabi li secondo quanto richiesto dalle diverse esigenze applicative. Infine sono possibili realizzazioni poligonali del Dispositivo operatore “R” in cui ogni lato del poligono viene provvisto di Utensile (o Controutensile) che va ad agire in combinazione col rispettivo Controutensile (o Utensile) montato su uno degli altrettanti dispositivi “R” per quanti sono i lati del poligono e rispettandone le posizioni angolari intorno al. centro “X” di detto Dispositivo poligonale. Vari sistemi di controllo sono possibili per gestire la lavorazione ripetitiva e permettere il sincronismo, per qualsiasi passo di lavorazione, ai Vari Elementi in lavorazione. Tali controlli possono basarsi su organi meccanici composti da cinghie dentate, catene, ingranaggi, ingranaggi ellittici, ingranaggi eccentrici., ecc., ma possono basarsi anche su apparati elettronici ad anello chiuso e/o ad anello aperto in modo che ogni giro intorno al centro “x” corrisponda ad un ciclo operatore (o ad un suo multiplo o sottomultipolo) ed il PASSO di lavorazione dipende dallo spazio percorso dall’Elemento in lavorazione o da uno specifico riferimento giacente sull’Elemento in lavorazione stesso, per cui detto PASSO potrebbe essere anche variabile.
In Fig.il si nota una coppia di ingranaggi eccentrici “Q ed U” che (seppure costituente un sistema meccanicamente scorretto viene sempre più frequentemente applicato) prende il moto dalla linea di lavorazione dell’Elemento ed aziona i due organi rotanti “P”.
Variando la posizione di calettamento dell’ingranaggio “Q” rispetto alla posizione angolare del Dispositivo operatore “R”, si ottiene un’infinità di velocità di sincronismo comprese tra la velocità del passo minimo e quella del passo massimo, coincidenti ai raggi minimo e massimo, rispettivamente, degli stessi ingranaggi, e quindi si ottiene un’infinità di pas I sistemi basati su quest’invenzione, oltre a non essere limitati nei settori di applicabilità, non sono limitati nei materiali di cui possono essere costituiti, nè nelle forme realizzative, nè tantomeno nelle dimensioni.
Oltre alle suddette lavorazioni, tale ritrovato può essere utilizzato anche per Manipolare, Caricare, Applicare, Montare, Trasferire, Prelevare, Pressare, Segnare, Deformare, Ecc..

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI. 1. Sistema universale per ottenere lavorazioni in corsa su elementi in transito lungo un generico ciclo di lavorazione industriale e/o di processo; 2. Sistema di pressatura dinamica in grado di effettuare simultaneamente una o più operazioni come Tranciare, Fustellare, Stampare, Tagliare, Pre-Tranciare, Accoppiare, Trasferire, Montare, Smontare, Alimentare, Caricare, Prelevare, Unire, Trascinare, Segnare, Coniare, Imprimere, Deformare Accelerare, Decelerare, Cordonare, Operazioni Fisiche in genere, Ecc.; 3. Apparato di controllo e di governo del tipo meccanico mediante utilizzo di organi positivi per la trasmissione del moto quali Cinghie dentate, Catene, Ingranaggi, Ingranaggi-ellittici, Ingranaggi-eccentrici, Ecc...; 4. Apparato di governo del tipo elettronico ad anello chiuso per un controllo in tempo reale delle velocità di sincronismo in funzione del PASSO di lavorazione; 5. Apparato di governo del tipo elettronico ad anello aperto per un controllo in tempo reale del sincronismo ma senza verifica della posizione raggiunta e con la possibilità di operare anche a Passo variabile; 6. Applicazione del ritrovato nell’industria cartotecnica in genere, nell’industria grafica in genere e nell’industria produttiva di tutti quei prodotti lavorati su luoghi e linee di produzione organizzate alla stregua di processo e/o di ciclo semplice o complesso; 7. Illimitata configurabilità del Dispositivo operatore in funzione delle varie applicative ed in termini di numero, di disposizione e di combinazione dello stesso; 8. Illimitata costruibilità in termini di Tipologia di materiali, di Forme costruttive e di dimensioni; 9. Illimitata applicabilità in termini di Settore Economico Applicativo
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