ITBO20100581A1 - Sistema per la preparazione di una bevanda a partire da un prodotto da infusione contenuto in una capsula intercambiabile - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“SISTEMA PER LA PREPARAZIONE DI UNA BEVANDA A PARTIRE DA UN PRODOTTO DA INFUSIONE CONTENUTO IN UNA CAPSULA INTERCAMBIABILEâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad un sistema per la preparazione di una bevanda a partire da un prodotto da infusione contenuto in una capsula intercambiabile. Inoltre, la presente invenzione si riferisce ad una capsula intercambiabile atta ad essere utilizzata in un siffatto sistema.

Come à ̈ noto una capsula intercambiabile contiene un prodotto granulare, ad esempio, caffà ̈, orzo, latte in polvere, the, camomilla ecc.

Generalmente, le capsule intercambiabili per prodotti da infusione comprendono una tazza, realizzata in un materiale plastico, dentro la quale viene alloggiato il prodotto di infusione, ed un coperchio disposto a chiusura della tazza e realizzato anch’esso in un materiale plastico oppure in una pellicola perforabile.

Quando la capsula viene inserita all’interno di una camera di percolazione di un sistema per la preparazione di una bevanda, viene iniettata dell’acqua calda in pressione all’interno della tazza attraverso una prima pluralità di fori realizzati sul fondo della capsula stessa.

L’acqua si miscela con il prodotto granulare all’interno della capsula e fuoriesce dalla capsula stessa attraverso una seconda pluralità di fori presenti nel coperchio della tazza.

Un esempio di un siffatto sistema à ̈ mostrato nel brevetto europeo EP-B1-2 134 611 (SARA LEE).

Nella soluzione proposta in EP-B1-2 134 611 (SARA LEE) la punta di perforazione adibita alla perforazione di una capsula tradizionale non perfora il fondo della capsula di tipo innovativo proposta nel suddetto documento perché il fondo di tale capsula di tipo innovativo si trova sempre ad una certa distanza dalla punta di perforazione, anche quando quest’ultima si trova in posizione completamente estratta. Questa nuova soluzione à ̈ stata proposta per evitare una foratura centrale importante del fondo che avrebbe potuto comportare la costituzione di linee di flusso preferenziali all’interno della massa granulare. La formazione di tali linee di flusso preferenziali, difatti, à ̈ da considerarsi indesiderabile per quanto riguarda l’ottenimento di una infusione ricca di aromi che, invece, à ̈ bene che siano estratti da tutta la massa di granulato contenuta nella capsula intercambiabile.

Inoltre, dalla lettura di EP-B1-2 134 611 (SARA LEE) si ricava l’informazione che, onde evitare la formazione di linee preferenziali di flusso nella massa d’infusione, il fondo della capsula deve essere distante dal fondo del ricettacolo della macchina che ospita la capsula stessa. Questo per far sì che l’intera sezione d’ingresso del fondo della capsula non sia perforata dalla punta di perforazione, e per fare in modo, invece, che tale sezione di ingresso sia investita interamente dal flusso di acqua d’infusione.

Tuttavia, la soluzione adottata in EP-B1-2 134 611 (SARA LEE) presenta un inconveniente molto significativo dovuto al fatto che la capsula, per evitare la punta, deve essere necessariamente più corta, a parità ovviamente di ricettacolo. Di conseguenza, poiché tale capsula à ̈ più corta, contiene meno prodotto da infusione. Per questa ragione l’infusione che ne deriva à ̈ meno ricca di essenze aromatiche in quanto non solo nella capsula vi à ̈ meno prodotto, ma anche perché, essendo più corta, il tempo di permanenza dell’acqua nella capsula stessa à ̈ minore, cosa che va ovviamente a discapito della bontà dell’infusione prodotta.

Pertanto, scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un sistema per la preparazione di una bevanda a partire da un prodotto da infusione contenuto in una capsula intercambiabile il quale sia esente dai suddetti svantaggi.

Secondo la presente invenzione viene realizzato, quindi, un sistema per la preparazione di una bevanda a partire da un prodotto da infusione contenuto in una capsula intercambiabile secondo quanto rivendicato nella rivendicazione 1 o in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.

Inoltre, scopo ulteriore della presente invenzione à ̈ quello di fornire una capsula intercambiabile da infusione che sia atta ad essere utilizzata nel suddetto sistema.

Per una migliore comprensione dell’invenzione viene descritta qui di seguito una forma di realizzazione a puro titolo illustrativo e non limitativo con l’ausilio delle figure del disegno annesso, in cui:

- la figura 1 illustra una sezione trasversale di una parte di un sistema per la preparazione di una bevanda secondo la presente invenzione;

- la figura 2 mostra una vista tridimensionale dell’interno di una capsula utilizzata nel sistema di cui alla figura 1;

- la figura 3 illustra un ingrandimento di un coperchio di una capsula secondo la figura 2; il coperchio essendo provvisto di una pluralità di valvole che in questa figura sono mostrate in posizione chiusa;

- la figura 4 mostra un ingrandimento del coperchio di figura 3 con le stesse valvole questa volta, però, in posizione aperta;

- la figura 5 illustra una sezione longitudinale della capsula (con rispettivo ingrandimento) secondo la figura 2 completata da un coperchio come mostrato nelle figure 3, 4;

- la figura 6 mostra il sistema di figura 1 con un primo particolare ingrandito;

- la figura 7 illustra il sistema di figura 1 con un secondo particolare ingrandito; e

- la figura 8 mostra una sezione longitudinale della capsula con un ingrandimento di alcuni particolari della stessa.

Nelle figure 1, 6, 7, Ã ̈ indicata nel suo complesso con 100 una forma preferita di attuazione (secondo la presente invenzione) di un sistema per la preparazione di una bevanda a partire da un prodotto da infusione contenuto in una capsula 1 intercambiabile.

Il sistema 100 comprende la capsula intercambiabile 1, che verrà descritta in seguito in maggior dettaglio, ed una macchina percolatrice 150 per la preparazione di infusioni.

La macchina percolatrice 150 comprende, a sua volta, un ricettacolo 160 (figura 1) atto a contenere la capsula intercambiabile 1 ed un dispositivo erogatore 170 di un fluido in pressione, in particolare, acqua in pressione.

Con riferimento in particolare alle figure 2, 3, 4, 5, 8 verrà descritta adesso in maggior dettaglio la capsula intercambiabile 1 per poi ritornare alla descrizione dettagliata del funzionamento del sistema 100.

Sia detto incidentalmente che nel presente contesto il termine “capsula intercambiabile†deve intendersi come una capsula, solitamente monodose, del tipo usa-e-getta, nel senso che dopo l’avvenuta infusione del prodotto granulare contenuto nella capsula, tale capsula viene smaltita (con tutto il prodotto da infusione già utilizzato al suo interno) asportandola dal ricettacolo della macchina percolatrice. Evidentemente, una prima “capsula intercambiabile†, una volta utilizzata e smaltita, viene sostituita, in generale, con una seconda capsula dello stesso tipo, che prende il posto della prima capsula nell’apposito ricettacolo della macchina percolatrice.

La capsula 1 (figura 5) comprende una struttura a tazza 2 realizzata in un corpo unico, di forma troncoconica e definita da una parete laterale 3, da una parete di fondo 4, e da una corona circolare piatta 5 che si estende radialmente da un bordo superiore della parete laterale 3.

Come vedremo, tale corona circolare piatta 5 serve a sostenere la struttura a tazza 2 nell’apposito ricettacolo 160 della macchina percolatrice 150 (figura 1) (vedi oltre).

Inoltre, dalla parete laterale 3 si estendono verso l’interno della struttura a tazza 2 tre nervature 3a longitudinali disposte tra loro equispaziate di 120°. Come sarà visto meglio nel prosieguo, le tre nervature 3a servono ad irrobustire la parete laterale 3 e sono utilizzate, per di più, per spezzare i filetti di liquido caldo e in pressione all’interno della struttura a tazza 2 stessa in modo da portare l’acqua calda in fase di percolazione a più intimo contatto con il prodotto granulare che deve essere infuso. Per di più, le tre nervature 3a servono anche ad evitare l’impilamento spontaneo delle capsule 1 durante la manipolazione automatica relativa al loro riempimento con il prodotto da infusione. In altre parole le tre nervature 3a sulla parete interna della struttura a tazza 2 impediscono che, casualmente ed involontariamente, le capsule 1 si impilino l’una dentro l’altra. Se così non fosse, se, cioà ̈, una struttura a tazza 2 potesse entrare casualmente all’interno di un’altra struttura a tazza 2, si avrebbe una non corretta manipolazione e riempimento di tutte le strutture a tazza 2 con il prodotto da infusione.

La struttura a tazza 2 Ã ̈ realizzata in un materiale plastico rigido o in un materiale plastico termoformato; preferibilmente il materiale plastico utilizzato essendo del tipo biodegradabile.

La capsula 1 comprende, inoltre, un coperchio 6 che chiude la bocca libera della struttura a tazza 2 (figure 3, 4, 5) permettendo l’intrappolamento del materiale granulare (non illustrato) da infusione all’interno della struttura a tazza 2 stessa. Come illustrato in particolare in figura 5, il coperchio 6 à ̈ disposto internamente alla corona circolare 5 ed in maniera tale che il bordo superiore della parete laterale 3 si trovi al di sopra del coperchio 6 stesso.

Nella particolare forma di realizzazione illustrata nelle figure 3, 4, il coperchio 6 ha una forma sostanzialmente circolare. In uso, il coperchio 6 à ̈ accolto in uno scasso 6a, a forma di corona circolare, realizzato nella zona superiore della parete 3. Il coperchio 6 à ̈ realizzato anch’esso in un materiale plastico rigido.

Come illustrato in maggior dettaglio in figura 8 la parte superiore dello scasso 6a prevede un bordo 66, di forma anulare, che aggetta internamente verso un asse (Y) di simmetria longitudinale della struttura a tazza 2. Tale bordo 66 à ̈ realizzato anch’esso in un materiale plastico, e, pertanto, può essere deformato elasticamente in modo da consentire l’inserimento del coperchio 6 nello scasso 6a. Durante la fase di accoppiamento automatico del coperchio 6 con la relativa struttura a tazza 2, tale coperchio 6 si trova così stretto tra il fondo dello scasso 6a, da una parte, ed il bordo 66 dall’altra. Difatti, durante il confezionamento della capsula 1 in una apposita macchina confezionatrice (di tipo noto e non illustrato), tale capsula 1 à ̈ sottoposta ad elevate accelerazioni, e, pertanto, se il coperchio 6 non fosse stretto tra i suddetti elementi, vi sarebbe il rischio effettivo di un distacco del coperchio 6 dalla relativa struttura a tazza 2 con una conseguente perdita indesiderata del prodotto nella macchina confezionatrice.

Per di più, come mostrato in particolare in figura 8, sul fondo dello scasso 6a si trova un rilievo circolare 31. Con metodologie note, dopo il riempimento del corpo a tazza 2 con il prodotto da infusione e la chiusura di tale corpo a tazza 2 con il coperchio 6 nel modo anzidetto, si procede alla fusione localizzata (per esempio per mezzo di ultrasuoni) del solo rilievo circolare 31 in modo da ottenere un fissaggio definitivo del coperchio 6 al fondo dello scasso 6a.

La faccia interna del coperchio 6 può essere provvista di un filtro (non mostrato) di un qualsiasi tipo adatto alla bisogna. In particolare tale filtro à ̈ come à ̈ noto elasticamente deformabile.

Il rilievo circolare 31 può essere di tipo continuo, oppure può essere di tipo interrotto, nel senso che, in quest’ultimo caso, tale rilievo circolare 31 à ̈ costituito da segmenti circolari, per esempio in numero di tre sfalsati di 120° l’uno rispetto all’altro. Quest’ultima soluzione à ̈ mostrata in figura 2 dove ciascun rilievo circolare 31 à ̈ posto in corrispondenza di una nervatura 3a.

Come mostrato sempre in figura 8, sulla superficie inferiore della corona circolare 5 Ã ̈ prevista una nervatura anulare di tenuta 32 di sezione triangolare con la punta raggiata.

E stato trovato che i migliori risultati per quanto riguarda la tenuta della capsula 1 rispetto al ricettacolo 180 del sistema 100 si ottengono se, in corrispondenza della nervatura anulare di tenuta 32, si realizza un inspessimento 33 di tenuta della corona circolare anulare 5 (figura 8). Dalla osservazione di figura 8 si evince che tale inspessimento 33 di tenuta si ripartisce su entrambe le facce della corona circolare 5.

Nella forma di attuazione illustrata nelle figure allegate (vedi in particolare le figure 3, 4) il coperchio 6 presenta una pluralità di valvole 7, predisposte per consentire la fuoriuscita dell’infuso realizzato mediante la miscelazione dell’acqua calda con il prodotto di infusione.

Più in particolare possiamo dire che le valvole 7 possono essere di un primo tipo designato con 7a, oppure di un secondo tipo, designato con 7b. Entrambi i tipi 7a, 7b si aprono verso l’esterno (figura 4).

Come mostrato, per esempio in figura 1, le valvole 7a si trovano dalla parte opposta delle valvole 7b rispetto ad un piano di simmetria (ψ) del coperchio 6. Si ha così la certezza che almeno una porzione delle valvole 7a, 7b si aprano per effetto della azione esercitata dall’acqua di infusione.

La scelta di avere due tipi di valvole 7a, 7b à ̈ stata dettata dalla necessità di semplificare, per quanto possibile, la macchina confezionatrice (non illustrata) delle capsule 1. Difatti, se tutte le valvole 7 fossero di tipo 7a, sarebbe necessario che la macchina confezionatrice orientasse i coperchi 6 durante l’accoppiamento con i corpi tazza 2. Ciò comporterebbe una evidente complicazione (soprattutto a livello sensoristico) della macchina confezionatrice delle capsule 1 complete di prodotto. Invece, adottando i due tipi di valvola 7a, 7b nello stesso coperchio 6 à ̈ indifferente come il coperchio 6 stesso viene montato nello scasso 6a.

Un ingrandimento di una generica valvola 7a à ̈ mostrato in figura 7.

La valvola 7a (ma le stesse considerazioni valgono, ovviamente, anche per la valvola 7b) presenta un rispettivo incavo 8 ed un rispettivo flap 9 incernierato al resto del coperchio 6 per il tramite di una cerniera 10, da una parte, mentre, dall’altra, vi à ̈ un taglio passante 11.

In una forma di attuazione non illustrata al posto del taglio passante 11 vi à ̈ una linea di rottura preferenziale che viene rotta dal liquido in pressione.

In realtà nella forma di attuazione proposta nelle figure allegate il flap 9 non à ̈ altro che il fondo dell’incavo 8.

In uso, la pressione dell’infuso, che cerca di fuoruscire dal corpo tazza 2, espleta un forza sul flap 9 facendolo ruotare intorno alla cerniera 10 secondo una freccia (F1) (figura 7), verso l’esterno della struttura a tazza 2.

In particolare, ciascun flap 9 presenta una pianta rettangolare ed una sezione longitudinale trapezoidale, e, nel caso di una valvola 7a, si estende completamente all’interno della tazza 2 realizzando, così, il rispettivo incavo 8.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, le valvole 7 sono ottenute di pezzo con il resto del coperchio 6 mediante una unica operazione di stampaggio di un materiale plastico.

Come à ̈ chiaramente illustrato in figura 5, il fondo 4 comprende una rientranza anulare 12 disposta in posizione simmetrica rispetto all’asse (Y) di simmetria longitudinale della struttura a tazza 2. Alla rientranza anulare 12 corrisponde una rispettiva gola anulare 13 che si affaccia verso l’esterno della struttura a tazza 2.

Per di più, in corrispondenza dell’asse (Y) il fondo 4 presenta un incavo 14.

La presenza della rientranza anulare 12 e dell’incavo 14 à ̈ motivata dall’esigenza di conferire al fondo 4 un opportuno irrigidimento, in particolare a causa della elevata pressione dell’acqua a cui il fondo 4 stesso deve essere sottoposto.

Come illustrato sempre in figura 5 sul fondo della gola anulare 13 vi sono quattro valvole 17 (solo una à ̈ visibile in figura 5) sfalsate di 90° l’una rispetto all’altra.

Ciascuna valvola 17 presenta un rispettivo flap 18 incernierato al resto del fondo 4 per il tramite, da una parte, di una cerniera 19, mentre, dall’altra parte, à ̈ previsto un taglio passante 20.

In una forma di attuazione non illustrata al posto del taglio passante 20 vi à ̈ una linea di rottura preferenziale che viene rotta dal liquido in pressione.

L’acqua calda, distribuita dal dispositivo erogatore 170, espleta una forza sul flap 18 facendolo ruotare intorno alla cerniera 19 secondo una freccia (F2) (ingrandimento di figura 5) verso l’interno della struttura a tazza 2.

In particolare, ciascun flap 18 presenta pianta rettangolare e sezione longitudinale sostanzialmente rettangolare, e, se sollecitato dall’acqua in pressione si estende all’interno della struttura a tazza 2.

Vantaggiosamente, ma non necessariamente, le quattro valvole 17 sono ottenute di pezzo con il resto della parete di fondo 4, e quindi con il resto della struttura a tazza 2, mediante una unica operazione di stampaggio di un materiale plastico rigido.

Torniamo adesso al sistema 100 illustrato nelle figure 1, 6, 7.

Nella parte centrale del ricettacolo 160 Ã ̈ previsto uno scasso 165 sostanzialmente cilindrico atto a contenere una parte del citato dispositivo erogatore 170.

Tale dispositivo erogatore 170, a sua volta, comprende un condotto di alimentazione 171 del liquido caldo ed una camera di distribuzione 172 accolta, almeno parzialmente, nello scasso 165.

La camera di distribuzione 172 à ̈ in comunicazione fluida, da una parte, con il condotto di alimentazione 171 per il tramite di una apertura 173, e, dall’altra, con la gola anulare 13. In definitiva, l’acqua calda in pressione fluisce dal condotto di alimentazione 171 alla gola anulare 13 passando attraverso l’apertura 173 secondo una freccia (ARW).

Il dispositivo erogatore 170 comprende, inoltre, tre aghi di perforazione 180 (solo uno à ̈ visibile in figura 5) posti a 120° l’uno rispetto all’altro. In altre parole gli aghi di perforazione 180 costituiscono i mezzi tradizionali previsti in una pluralità di macchine percolatrici per forare il fondo della capsula 1. In uso, gli aghi perforatori 180 si muovono verso il fondo 4 della struttura a tazza 2.

Nel caso in cui al posto dei tagli passanti 20 vi siano delle linee di rottura preferenziale la pressione del liquido à ̈ tale da rompere tali linee di rottura preferenziali e, come à ̈ stato detto, i flap 18 ruotano intorno alle cerniere 19 (secondo la freccia (F2)) permettendo, così, il passaggio dell’acqua calda in pressione dalla gola anulare 13 all’interno della struttura a tazza 2. Si noti che, poiché le quattro valvole 17 si trovano tutte sul fondo della gola anulare 13, in uso, gli aghi 180 si trovano all’interno di tale gola anulare 13.

In realtà, nelle presente fattispecie gli aghi perforatori 180 non effettuano alcuna foratura del fondo 4, ma i flap 18 si deformano soltanto per effetto del fluido in pressione distribuito dal dispositivo erogatore 170.

Si noti, altresì, che, come abbiamo detto, le valvole 17 sono in numero di quattro, mentre gli aghi perforatori 180 sono in numero di tre. Pertanto, si à ̈ sempre sicuri che almeno due aghi perforatori 180 toccano sempre, senza spingere, almeno due flap 18.

Quindi, il fatto che gli aghi perforatori 180 toccano, senza spingere, i flap 18 consente, da una parte, di recuperare spazio prezioso per avere più materiale granulare da infusione nella struttura a tazza 2, e, dall’altra viene impedito che i flap 18 possano essere tranciati dagli stessi aghi perforatori 180 ed entrare nel liquido d’infusione. Se ciò avvenisse, se cioà ̈ vi fossero delle particelle di plastica o di metallo sospese nel liquido d’infusione, quasi certamente tali particelle verrebbero ingerite dal consumatore con evidenti conseguenze negative.

Per quanto riguarda, invece, le valvole 7a, 7b sul coperchio 6 si rimanda all’osservazione di figura 7.

Nel sistema 100 il ricettacolo 160 Ã ̈ chiuso superiormente da un elemento di chiusura superiore 190 del ricettacolo 160.

Come mostrato in figura 7, tra il coperchio 6 e l’elemento di chiusura superiore 190 viene così definita una camera di raccolta 191 del fluido dopo la percolazione.

In altre parole nella camera di raccolta 191 si accumula tutto il fluido percolato che ha già attraversato completamente la struttura a tazza 2 ed à ̈ uscito dalle valvole 7. E’ da notare anche che, non essendo previsti altri elementi meccanici di apertura delle valvole 7, à ̈ la stessa pressione dell’acqua in uscita dall’interno della struttura a tazza 2 ad aprire le valvole 7 stesse. Le valvole 7 da una posizione di chiusura per azione della pressione del fluido percolato passano da una posizione di chiusura dell’area di uscita ad una posizione di apertura dell’area di uscita restando poi in tale posizione di apertura anche quando il flusso del fluido percolato si interrompe. Viene così modificata permanentemente la configurazione del coperchio 6. E’ da notare che, dato che le valvole 7 restano in posizione di apertura anche dopo l’interruzione del flusso del fluido percolato, dalla struttura tazza 2 non fuoriesce null’altro in quanto il suddetto filtro (non illustrato) applicato al coperchio 6 blocca qualsiasi passaggio verso l’esterno di parti del prodotto di infusione. Tale filtro essendo di materiale elasticamente deformabile viene deformato ma non perforato durante l’apertura delle valvole 7.

Inoltre, come mostrato sempre in figura 7, graduando l’altezza (H) della camera di raccolta 191 à ̈ possibile graduare, di conseguenza, anche l’apertura dei flap 19 delle valvole 7 e quindi, a parità di pressione dell’acqua all’interno della capsula 1, graduare la velocità di uscita dell’acqua stessa dalle valvole 7. Variando l’altezza (H) si può così graduare indirettamente il tempo di contatto dell’acqua con il prodotto granulare che deve essere infuso. Tale tempo di permanenza deve essere bilanciato e deve essere pertanto abbastanza lungo da permettere, nello stesso tempo, una buona infusione del prodotto granulare senza però che questo vada troppo a detrimento della rapidità dell’operazione di percolatura.

In uso, una volta che si à ̈ inserita una capsula 1 all’interno del ricettacolo 160, tale ricettacolo 160, con il relativo dispositivo erogatore 170, viene mosso contro l’elemento di chiusura superiore 190 come illustrato nella figura 1. L’acqua calda in pressione comincerà a fluire dal condotto 171 verso la gola anulare 13 e le valvole 17 che si apriranno per effetto della pressione stessa dell’acqua. Una volta entrata l’acqua calda in pressione nella struttura a tazza 2 comincerà a fluire verso il coperchio 6 senza avere delle linee preferenziali di deflusso. Le valvole 17 da una posizione di chiusura per azione della pressione dell’acqua passano da una posizione di chiusura dell’area di ingresso ad una posizione di apertura dell’area di ingresso restando poi in tale posizione di apertura anche quando il flusso dell’acqua viene bloccato.

Inoltre, preferibilmente, ma non necessariamente, per incoraggiare la turbolenza dell’acqua all’interno della struttura a tazza 2, in modo da interessare all’operazione di percolazione quanto più materiale granulare possibile, si possono prevedere delle luci di passaggio dell’acqua nelle valvole 17 orientate in modo tale da creare dei percorsi sostanzialmente turbolenti del fluido di percolazione all’interno della capsula intercambiabile 1. Le valvole 17 creano dei getti di acqua calda in pressione diretti, preferibilmente, contro la parete laterale 3. Tali getti vengono interrotti dalle nervature 3a creando la desiderata turbolenza all’interno della struttura a tazza 2.

I principali vantaggi del sistema sopra descritto sono i seguenti:

- aumento considerevole della quantità di prodotto granulare all’interno del corpo a tazza;

- possibilità di graduare il tempo di permanenza dell’acqua calda a contatto con il prodotto granulare; e - eliminazione praticamente completa delle linee preferenziali di deflusso dell’acqua calda all’interno della struttura a tazza; ed

- eliminazione completa di qualsiasi rischio di contaminazione della bevanda di infusione non essendoci frammenti spezzati provenienti dal fondo e/o dal coperchio.

Claims (21)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (100) per le preparazione di una quantità di bevanda predeterminata a partire da un prodotto da infusione, sistema (100) comprendente: (a) una capsula intercambiabile (1), che comprende, a sua volta, una struttura a tazza (2) associata ad un relativo coperchio (6), i quali racchiudono uno spazio interno contenente il prodotto da infusione, il fondo (4) di detta struttura a tazza (2) comprendendo un’area d’ingresso (17) di un liquido in pressione; ed (b) una macchina percolatrice (150) per la preparazione di infusioni; detta macchina percolatrice (150) comprendendo un ricettacolo porta-capsula (160) ed un dispositivo erogatore (170) di un liquido in pressione; ed in cui detto dispositivo erogatore (170) comprende mezzi di perforazione del fondo (180) destinati a perforare l’area d’ingresso di una capsula tradizionale per creare un’apertura d’ingresso per il liquido in pressione; sistema (100) caratterizzato dal fatto che l’area d’ingresso (17) del fondo (4) comprende una pluralità di valvole (17), e dal fatto che detti mezzi di perforazione (180) sono a contatto con detta area d’ingresso (17) senza effettuare su di essa alcuna azione di perforazione.
2. 2. Sistema (100) per le preparazione di una quantità di bevanda predeterminata a partire da un prodotto da infusione, sistema (100) comprendente: (a) una capsula intercambiabile (1), che comprende, a sua volta, una struttura a tazza (2) associata ad un relativo coperchio (6), i quali racchiudono uno spazio interno contenente il prodotto da infusione, il coperchio (6) comprendendo un’area di uscita (7) della bevanda d’infusione dalla struttura a tazza (2); ed (b) una macchina percolatrice (150) per la preparazione di infusioni; detta macchina percolatrice (150) comprendendo un ricettacolo porta-capsula (160) ed un dispositivo erogatore (170) di un liquido in pressione; sistema (100) caratterizzato dal fatto che l’area di uscita (7) di detto coperchio (6) comprende una pluralità di valvole (7a, 7b) che da una posizione di chiusura di detta area di uscita (7) passano ad una posizione di apertura di detta area di uscita (7) per la sola azione della bevanda in pressione che fluisce all’interno di detta struttura a tazza (2) verso l’esterno così da modificare permanentemente la configurazione di detto coperchio (6).
3. 3. Sistema (100), come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sul fondo (4) di detta capsula (1) vi à ̈ una gola anulare (13) atta ad alloggiare detti mezzi di perforazione (180).
4. 4. Sistema (100), come rivendicato alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che le valvole (17) sono posizionate sul fondo di detta gola anulare (13).
5. 5. Sistema (100), come rivendicato in una delle rivendicazioni 1, 3, 4, caratterizzato dal fatto che le luci di passaggio dell’acqua nelle valvole (17) sono orientate in modo tale da creare un percorso sostanzialmente turbolento del fluido di percolazione all’interno della capsula intercambiabile (1).
6. 6. Sistema (100), come rivendicato alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto coperchio (6) dista da uno elemento di chiusura superiore (190) di una distanza (H); detta distanza (H) potendosi prefissare indirettamente in fase di realizzazione di detta capsula (1) intercambiabile.
7. 7. Sistema (100), come rivendicato alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che in funzione di detta distanza (H) detto flap (9) si apre più o meno in modo da graduare la velocità di percolazione della bevanda.
8. 8. Sistema (100), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che all’interno della parete circonferenziale (3) sono previste delle nervature (3a) di irrobustimento ed antimpilamento che spezzano i flussi di liquido percolante all’interno della capsula intercambiabile (1).
9. 9. Sistema (100), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta capsula intercambiabile (1) Ã ̈ realizzata in un materiale plastico rigido o in un materiale plastico termoformato; le dette tipologie di materiale essendo biodegradabili.
10. 10. Capsula (1) per prodotti da infusione (1) comprendente una struttura a tazza (2) in materiale plastico definita da un fondo (4), da una parete laterale (3) e da un coperchio (6) disposto a chiusura della detta struttura a tazza (2) stessa ed attraverso il quale fuoriesce la bevanda; capsula (1) caratterizzata dal fatto che detto fondo (4) comprende una pluralità di valvole (17) apribili dall’esterno verso l’interno per il solo effetto di un liquido in pressione.
11. 11. Capsula (1), come rivendicato alla rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che dette valvole (17) sono posizionate sul fondo di una gola anulare (13) ricavata su detto fondo (4).
12. 12. Capsula (1), come rivendicato alla rivendicazione 10 o alla rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che, inoltre, anche detto coperchio (6) à ̈ provvisto di una pluralità di valvole (7) che vengono aperte dall’interno verso l’esterno dalla pressione della bevanda in uscita da detta struttura a tazza (2).
13. 13. Capsula (1), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 10-12, caratterizzata dal fatto che detto coperchio (6) Ã ̈ accolto in uno scasso (6a), a forma di corona circolare, realizzato nella zona superiore di detta parete (3).
14. 14. Capsula (1), come rivendicato alla rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che la parte superiore di detto scasso (6a) prevede un bordo (66), di forma anulare, che aggetta internamente verso un asse (Y) di simmetria longitudinale della struttura a tazza (2), detto bordo (66) essendo deformabile elasticamente in modo da consentire l’inserimento di detto coperchio (6) in detto scasso (6a).
15. 15. Capsula (1), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 10-14, caratterizzata dal fatto che sul fondo di detto scasso (6a) vi à ̈ un rilievo circolare (31) che viene fuso localmente per perfezionare l’accoppiamento tra detto corpo a tazza (2) e detto coperchio (6).
16. 16. Capsula (1), come rivendicato alla rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto che detto rilievo circolare (31) à ̈ continuo, oppure à ̈ del tipo interrotto, in quest’ultimo caso tale rilievo circolare (31) essendo costituito da segmenti circolari.
17. 17. Capsula (1), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 10-16, caratterizzata dal fatto che sulla superficie inferiore di una corona circolare piatta (5) che si estende radialmente da un bordo superiore della parete laterale (3) vi à ̈ una nervatura anulare di tenuta (32) di sezione triangolare con la punta raggiata.
18. 18. Capsula (1), come rivendicato alla rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che, in corrispondenza di detta nervatura anulare di tenuta (32), vi à ̈ un inspessimento (33) di tenuta della corona circolare anulare (5) stessa.
19. 19. Capsula (1), come rivendicato alla rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che detto inspessimento (33) di tenuta si ripartisce su entrambe le facce di detta corona circolare (5).
20. 20. Capsula (1), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 10-19, caratterizzata dal fatto che su detto coperchio (6) una prima pluralità di valvole (7a) si trova dalla parte opposta di una seconda pluralità di valvole (7b) rispetto ad un piano di simmetria (ψ) del coperchio (6) stesso.
21. 21. Capsula (1), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 10-20, caratterizzata dal fatto che la faccia interna di detto coperchio (6) Ã ̈ provvista di un filtro.