ITBO20020013U1

ITBO20020013U1 - Cravatta a tre o piu' pale e nodo pluristrato

Info

Publication number: ITBO20020013U1
Application number: IT2002BO000013U
Authority: IT
Inventors: Alessandro Mattioli
Original assignee: Alessandro Mattioli
Priority date: 2002-02-08
Filing date: 2002-02-08
Publication date: 2003-08-08
Also published as: RU52554U1; AU2003219513A8; AU2003219513A1; WO2003065830A2; US7757306B2; ITBO20020013V0; US20060191055A1; EP1898734A2; WO2003065830A3

Description

AVATTA A TRE O PIU’ PALE E NODO

EMJRISTRATQ

DESCRIZIONE

B02002U o o o o 1 3 anda di brevetto rappresenta un perfezionamento della domanda di br B098U000080.

Π presente trovato concerne ima cravatta pluristrato a diverso abbinamento cromatico e, più in partic|o lare, una cravatta provvista di più corpi sovrapposti,

Attualmente le cravatte di tipo noto sono costituite da un’unica porzione di tessuto di vario genere ( ai d esempio seta, cotone, ecc.) realizzata secondo linee tradizionali comprendenti: un primo tratto definente il corpo principale della cravatta, detto anche pala, un secon jlo tratto, centrale, di larghezza ridotta rispetto alla larghezza del precedente pri Ή o tratto, e destinato, in uso, ad essere avvolto attorno al collo

dell’ utilizzatoti e al fine di ottenere, in cooperazione con un terzo tratto, detto anche coda, un nodo di vini colo della cravatta sulla parte anteriore del collo dell’utilizzatore. Il terzo tratto, infine, iene disposto, sempre in uso, sotto il suddetto primo tratto della cravatta, La cravatta), essendo un accessorio di abbigliamento molto utilizzato, è stata sempre oggetto di rio et ca per ottenere nuove soluzioni estetico-tecniche che potessero facilitare ed ampliare le possibilità dell’utilizzatore che la indossa di abbinarla al meglio al restante abbici lamento, secondo i propri gusti personali,

A tale sco l]K) il Richiedente ha ideato e realizzato una cravatta pluristrato a diverso abbinamento cromatico strutturata in modo da permettere una più ampia e diversa scelta cromatica da ^ arte dell’utilizzatore in modo estremamente pratico, comodo, mantenendo comunque le tradizionali forme estetiche del prodotto cravatta,

Le caratte li istiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili cal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso

risulteranno mi Eiggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai c isegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente ese: raplificativa e non limitativa, in cui:

- la figura 1 il ustra una cravatta pluristrato, conformemente al presente trovato, in una vista prospe! ttica in esploso;

- la figura 2 il ustra una variante realizzativa della cravatta pluristrato di cui alla figura 1, in una vii sta prospettica;

- la figura 3 il ustra una ulteriore e preferibile variante realizzativa della cravatta di cui alla figura 1 , in una vista prospettica;

- la figura 4 i lustra la cravatta di cui alle precedenti figure 1 e 2 in una configurazione annodata ed in una vista frontale;

- la figura 4a illustra la stessa cravatta della figura 4, sempre in vista frontale, ma con tutte le qua tro pale, di diverse dimensioni, allineate, come in effetti tendono a stare quando la ci avatta viene annodata in uso sul collo dell’utilizzatore;

- figura 4b m Dstra, in vista frontale, la stessa cravatta rappresentata nelle figure 1, 2, 4 e 4a, ma ann odata in maniera differente, con le due pale più larghe in vista sull’ utilizzai tore e le due pale più strette nascoste sotto le prime due;

- la figura 5 illustra la variante preferibile della cravatta di cui al presente trovato, già rappresentai ta nella figura 3, in una configurazione annodata ed in una vista frontale; - la figura 5a illustra la stessa cravatta della figura 5, sempre in vista frontale, ma con tutte le tre pale, di diverse dimensioni, allineate, come in effetti tendono a stari quando la qravatta viene annodata in uso sul collo deH’utilizzatore;

- la figura 51) mostra, in vista frontale, la stessa cravatta rappresentata nelle figure 3, 5 e 5a, ma ita in maniera differente, con la pala più larga in vista sull’utili: Z5H1 e le due pale più strette nascoste sotto la prima;

le figure 6 e 7 illustrano due rispettive soluzioni alternative della cravatta pluristrato| , conformemente al presente trovato, ed entrambe in viste prospettiche; le figure e 9 rappresentano due ulteriori varianti di cravatta pluristrato, conformenlii ente al presente trovato, in due viste prospettiche in esploso;

le figure 1C e l i rappresentano anch’esse due varianti realizzative della cravatta pluristrato, conformemente al presente trovato, in due viste prospettiche;

la figura 12 illustra un’ulteriore variante realizzativa della cravatta pluristrato, conformemi ente al presente trovato, in una vista prospettica in esploso;

le figure 13 e 14 illustrano due ulteriori varianti realizzative della cravatta pluristrato, conformemi ente al presente trovato, entrambe in vista prospettica;

la figura li mostra, in una vista frontale, l’aspetto delle cravatte di cui alle precedenti ìgure 13 e 14 dopo che sono state annodate;

la figura 16 illustra anch’essa le cravatte di cui alle figure 13 e 14, in una vista frontale che rappresenta l’aspetto finale delle suddette cravatte ima volta annodate al collo dell’ ijtilizzatore;

le figure li e 18 illustrano due ulteriori varianti di cravatta pluristrato, conformem ente al presente trovato, in due viste prospettiche in esploso;

la figura 15 illustra, in una vista frontale, la cravatta di cui alla precedente figura 17, dopo che è stata annodata in una preferibile e tradizionale maniera, ovverosia con il cosiddetto oodino sotto tutte le altre pale;

la figura 20 illustra nuovamente la cravatta di cui alle figure 17 e 19 in una vista frontale ! che rappresenta l’aspetto finale della suddetta cravatta dopo che è stata

annodata al collo dell’utilizzatore secondo la suddetta maniera;

la figura 2 illustra, in una vista frontale, la cravatta di cui alla precedente figura 18, dopo che è stata annodata in una preferibile e tradizionale maniera, ovverosia con

il cosiddetto codino sotto tutte le altre pale;

- la figura 22 infine, illustra nuovamente la cravatta di cui alle figure 18 e 21 in una

vista frontale che rappresenta l’aspetto finale della suddetta cravatta dopo che è stata annodata al collo dell’utilizzatore secondo la suddetta maniera.

Conformeniei nte alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alle

figure da 1 a 4, a cravatta pluristrato in oggetto, indicata nella sua totalità con 1, prevede una prima pompi ne P di tessuto definito da tre tratti 2, 3 e 4 uniti tra loro senza soluzione di continuità. O jni tratto 2, 3 e 4 definisce una parte della cravatta nella sua forma

“annodata” e q uin di indossabile da un utilizzatore (come visibile nella figura 4): il primo

tratto 2 definisce una cosiddetta pala della cravatta 1 disposta, in uso, in vista anteriore sull’utilizzatore il secondo tratto 3 va a definire la parte avvolgente il collo

dell’ utilizzatore ed a realizzare, in uso, un nodo 5 alla cravatta, in cooperazione

sempre con il pi rimo tratto 2, disposto sulla parte anteriore del collo dell’utilizzatore; il

terzo tratto 4, m fine, va a definire un’ulteriore pala destinata ad essere anch’essa in vista, almeno parziahjn lente.

Come sempi i osservabile nelle figure 4 e 4a, il terzo tratto 4 risulta disposto, a

cravatta 1 annoi i secondo una modalità preferibile , al disotto del primo tratto 2 della medesima crav: e parzialmente in vista, in quanto largo quanto, o preferibilmente più, del tratto 2.

A questa pilima porzione P di tessuto è sovrapposta ima seconda porzione di tessuto

6, la quale è as; s odata od associabile alla stessa prima porzione, tramite dei relativi^VX mezzi 7 (che v ^i dremo meglio in seguito nella trattazione.)

In unaprimla realizzazione della cravatta 1 (visibile in tratto discontinuo nella figura J 1), la seconda pc m : one 6 può presentare uno sviluppo S almeno pari allo sviluppo S’ del primo tratto 2 eq una dimensione L6a, in larghezza, uguale, o preferibilmente inferiore,

alla larghezza L£ del primo tratto 2: in tal modo si ottiene una copertura totale o, preferibilmente, parziale, in larghezza, dello stesso primo tratto 2 della prima porzione P.

In una seconda, e preferibile, configurazione della cravatta 1 in oggetto (visibile in tratto discontinuo sempre in figura 1), la seconda porzione 6 può presentare uno sviluppo SI pari allo sviluppo S” realizzato dalla somma degli sviluppi del primo e secondo tratto 2 ; 3 della prima porzione P. Anche in questo caso le dimensioni in larghezza L6a e 6b della seconda porzione 6 risultano uguali o, preferibilmente, inferiori alle larghezze L2 e L3 presentate dai corrrispondenti due tratti 2 e 3, onde poter avere una parziale copertura degli stessi primo e secondo tratto della prima porzione P.

Questa seconda e preferibile realizzazione è visibile anche in figura 3, dove la lunghezza SI della seconda porzione 6 è pari, o inferiore solo della quota D, alla somma delle lunghezze dei tratti 2 e 3 della prima porzione P.

In una terza realizzazione, visibile nelle figure 1 e 2, la seconda porzione 6 può essere costituita da tre tratti 6a, 6b, 6c, analoghi ai suddetti primo, secondo e terzo tratto 2, 3 e 4 della p uifima porzione P. Anche in questo terzo caso le dimensioni in larghezza L6a, L6b e L6c della seconda porzione 6 risultano uguali o, preferibilmente, inferiori alle larghezze L2, L3 e L4 presentate dai corrispondenti tre tratti 2, 3 e 4, onde poter avere una copertura s olo parziale degli stessi primo, secondo e terzo tratto della prima porzione P. Preferibilmeilit e, il primo, secondo e terzo tratto 6a, 6b, 6c della seconda porzione 6 definiscono una lunghezza Lu inferiore rispetto alla lunghezza Lu’ dei corrispondenti tre tratti 2, 3 e 4 de la prima porzione P, onde poter ottenere una sovrapposizione tale da permettere una (visione uniforme di entrambe le due porzioni P e 6 della cravatta 1.

Come è possibile vedere nelle figure 1 , 2, 4 e 4a, il terzo tratto 4 della prima porzione P presenta una larghezza L4 uguale o, preferibilmente, superiore alla larghezza L6c del terzo tratto 6c della seconda porzione 6; lunghezza L6c che, a sua volta si

presenta uguale o, preferibilmente, superiore alla larghezza L2 del primo tratto 2 della prima porzione ; lunghezza L2 che, a sua volta, si presenta uguale o, preferibilmente, superiore alla laifi ghezza L6a del primo tratto 6a della seconda porzione 6.

Allo stesso modo, nel caso, preferibile, di una cravatta realizzata secondo il presente trovato avente solamente 3 pale, avremo, come si può vedere nelle figure 3, 5 e 5a, la larghezza L4 del terzo tratto 4 della prima porzione P uguale o, preferibilmente, superiore alla lar gi hezza L2 del primo tratto 2 della prima porzione P; a sua volta quest’ultima li argh ezza L2 sarà uguale o, preferibilmente, superiore alla larghezza L6a del primo tratto 6a della seconda pozione 6.

Tutto ciò ha evidentemente lo scopo di far apparire, quando la cravatta viene annodata al collo delTutilizzatore, almeno una porzione di tutte e tre, o tutte e quattro, le pale che la costi' dscono, ciascuna con le proprie caratteristiche di tessuto, colore, fantasia, ecc

Questo scc po, far apparire almeno una porzione di tutte le tre pale che costituiscono la cravatta cos itrui :ta secondo il presente trovato, quando la stessa è annodata e in vista sulTutilizzatore, può essere raggiunto anche realizzando delle cravatte come quelle rappresentate n< elle figure 13 e 14, simili a quelle oggetto della domanda di brevetto No. B098U000080 ^opra accennata. Nella figura 13 la seconda porzione 6 è costituita dal tratto 6c e prese a:ita uno sviluppo S2 uguale o leggermente inferiore allo sviluppo S’” presentato dal t< °rz ;o tratto 4 della prima porzione P; la larghezza L6c del suddetto tratto 6c della porzioni 6 è uguale o, preferibilmente, inferiore rispetto alla larghezza L4 del terzo tratto 4 de la prima porzione P ed uguale o, preferibilmente, superiore alla larghezza L2 de primo tratto 2 della prima porzione P. Nella figura 14, invece, la

seconda porzion|e 6 è costituita dai tratti 6b e 6c e presenta imo sviluppo S3 uguale o leggermente infe ri: ore allo sviluppo S”” presentato dai tratti 3 e 4 della prima porzione P; le larghezze L6b e L6c dei suddetti tratti 6b e 6c della porzione 6 sono uguali o, preferibilmente, inferiori rispetto alle larghezze dei corrispondenti tratti 3 e 4 della prima porzione P e guai i o, preferibilmente, superiori alla larghezza L2 del primo tratto 2 della prima porzione In entrambi i suddetti casi, però, le cravatte, rappresentate nelle figure 13 e 14, presenti ranno un nodo 5’ (vedi figure 15 e 16), quando tutte e tre le pale sono in vista suH’utili: ΤΑ 'Ά itore, diverso dal precedente nodo 5 che si può ottenere con le cravatte di cui alle figuri: da 1 a 3: il nodo 5’, in particolare, avrà un’unica cromaticità, mentre il nodo 5 di cui al e figure 4, 4a, 5 e 5a è costituito, come si può notare nelle figure, da due componenti, St e St2, che si potrebbero definire strisce, aventi diverse caratteristiche cromatiche. Inoli tre il nodo 5’ deve essere fatto con una striscia di tessuto troppo sottile, per essere estetici amente accettabile, se si vuole che la porzione 6c delle figure 15 e 16 sia ben in vista, seb bene solo parzialmente, anche nella sua zona alta, cioè quella che va a lambire il nodo Questo aspetto estetico particolare del nodo 5 della cravatta realizzata secondo il prese [ite trovato, che ben si distingue dai tradizionali nodi di cravatta (come può essere defi: Ito il nodo 5’) per la sua bicromia appunto, rappresenta anch’esso un elemento in più per facilitare gli accostamenti estetici che Γ utilizzatore compie quando sceglie una crav atta da indossare. Per inciso, si può notare, ad esempio, come tale nodo 5, realizzato da una doppia striscia di tessuto, si abbini molto bene alle camicie aventi un doppio colletto in vista - molto di moda, tra l’altro, nel periodo stesso in cui questa domanda di bre† etto viene depositata - oppure come permetta di creare una pluricromaticità che facilita, come detto, gli abbinamenti col restante abbigliamento soprattutto quand lio la cravatta in oggetto viene indossata coperta, magari quasi

completamente, da un gilet o da un maglione con collo a “V”.

Naturalmi en te si avrebbe comunque ima diversa estetica della cravatta, tesa evidentemente id un abbellimento della stessa, anche nel caso che tutte, o una parte,

delle pale fossei o costruite con i medesimi tessuti, colori ed eventuali fantasie, Con riferini ento alle figure 1, 2 e 4b è poi da rilevare che le larghezze L4 e L6c, dei tratti 4 e 6c risp: ttivamente, sono uguali o, preferibilmente, maggiori della larghezza L6a del tratto 6a e della larghezza L2 del tratto 2 anche per permettere ai tratti 6c e 4 stessi di coprire entrambi i tratti 6a e 2, come rappresentato in figura 4b, se solamente si annoda la crava ,†ta sul collo dell’utilizzatore secondo una diversa modalità. In questa maniera la stes sa cravatta può apparire, in uso sull’utilizzatore, con due sole pale, anziché quattro La stessa cravatta può così venire ad assumere due connotazioni estetiche diversi quando viene annodata al collo dell’utilizzatore.

Analogam|e nte, con riferimento alle figure 3 e 5b, si può rilevare che, nel caso di una cravatta co i|ti sole tre pale, come è preferibile, la larghezza L4 del terzo tratto 4 della prima porzione P è uguale o, preferibilmente, superiore alla larghezza L6a del tratto 6a e alla larghezza L2 del tratto 2 anche per permettere al tratto 4 stesso di coprire entrambi i tratt 6a e 2, come rappresentato in figura 5b, se solamente si annoda la cravatta sul colti o dell’utilizzatore secondo una diversa modalità, A questo plinto la cravatta di cui alla figura 3 può apparire come rappresentato in figura 5b, ovverosia come una crav atta assolutamente tradizionale, anche nel nodo, che presenta, in vista sull’utilizzatorè , una sola pala. La stessa cravatta di cui alla figura 3, configurazione preferibile risp; :tto a quella rappresentata in figura 2, può così venire ad assumere due connotazioni e stetiche diverse quando viene annodata al collo dell’utilizzatore, potendo mostrare, a sec onda delle preferenze dell’ utilizzatore stesso, una sola pala oppure pale.

Nelle f igure 8 e 9 sono rappresentate due ulteriori versioni, rappresentate in esploso, della c j-avatta 1 nelle quali sono visibili chiaramente i già citati tratti 2, 3 e 4 della prima po ione P e 6a, 6b e 6c (quest’ultimo presente solo nella figura 8) della seconda porzio ne 6, che possono essere associati dal produttore della cravatta o dallo stesso utilizzatore, mediante mezzi 7 di accoppiamento, in maniera da realizzare le due porzioni P e 6 già citate che costituiscono la cravatta finale 1.

Come è ben noto, esistono varie modalità per realizzare il nodo 5 di una cravatta, nodo visibile, ed esempio, nelle figure 4a e 5a. Onde permettere all’utilizzatore di una cravatta, costruita conformemente al presente trovato, di potersela annodare secondo la modalità che p<r>eferisce, la cravatta 1 può presentare, disponendola distesa lungo un piano, come m figura 10, le superfici delle pale destinate ad essere in vista, quando la cravatta si trovi annodata al collo deH’utilizzatore, non rivolte tutte verso lo stesso lato: nel caso di figura 10, ad esempio, i tratti 2 e 6a presentano le rispettive superfici Pv2 e Pvóa, cioè le superfici che, per ciascuna delle suddette pale, saranno destinate ad essere in vista sull’utilizzatore, rivolte entrambe verso l’alto; il tratto 4 della prima porzione P, invece, presenta la propria superficie destinata ad essere in vista sull’utilizzatore, indicata con Pv 4, rivolta verso il basso, quindi dal lato opposto rispetto a Pv2 e Pvóa, mentre verso Γ; alto presenta la superficie denominabile come retro Pr4 con la tradizionale linea di giuntura G.

Sempre p;r lo stesso motivo, ovverosia permettere all’utilizzatore di annodarsi la cravatta come è solito fare con una cravatta tradizionale o come preferisce per vari motivi, la cravatta di cui al presente trovato può essere realizzata secondo quanto rappresentato figura 11, dove troviamo una cravatta 1 che prevede il secondo e terzo tratto 3 e 4 del; a prima porzione P realizzati in modalità “doublé face”, modalità già ampiamente nota, ovverosia con entrambe le superfici Pv4 e Pr4 della pala (costituita dai tratti 3 e 4) atte ad essere poste in vista sull’utilizzatore, senza la presenza di linee di giuntura G, presenti invece sul retro di qualsiasi cravatta tradizionale

Le due superfici Pr4 e Pv4 sono rappresentate come uguali nella figura 11, ma, naturalmente, potrebbero anche essere costituite da tessuti e/o motivi cromatici differenti: in qu esto caso lo scopo dalla costruzione “doublé face” dei tratti 3 e 4 della prima porzione P non sarebbe tanto quello di permettere aH’utilizzatore di annodarsi la cravatta second|o la modalità che preferisce, quanto quello di permettere allo stesso di avere una poss iibilità in più per scegliere la combinazione cromatica finale della cravatta stessa.

Nella figura 12, poi, troviamo la rappresentazione in esploso di una cravatta, costruita confoimemente al presente trovato, costituita da quattro porzioni A, B, C e D, a loro volta costituite dai soliti tratti 2, 3 e 4 della porzione P (costituita a sua volta, in questo caso, dalle porzioni A e B) e dai tratti 6a, 6b e 6c della porzione 6 (costituita a sua volta, in questo caso, dalle porzioni C e D). La particolarità di questa ulteriore variante costruì tiva di cravatta secondo il presente trovato risiede nel fatto che ciascuna porzione A, B, C e D (o solo alcune) è costruita secondo la modalità “doublé face” e viene abbinata alle altre, tramite mezzi 7 di accoppiamento, secondo le preferenze dell’ utilizzatore, che può quindi scegliere, per ciascuna delle porzioni A, B, C ed eventualmente D, quale lato porre in vista, determinando così la combinazione estetica finale della cravatta.

Per finire, si può avere il caso di ima cravatta realizzata conformemente al presente trovato, nella qjuale la prima porzione P sia costituita dalla già citata porzione B e la le 6 sia costituita dalle già citate porzioni D, A ed, eventualmente, C (nel caso di una era inatta con quattro pale), associate, in maniera irresolvibile dal produttore o resolvibile dii l’utilizzatore, tutte una sopra l’altra (vedi figure 17 e 18). Annodando suddetta crava itta i in maniera tradizionale, ovverosia in maniera tale che il cosiddetto codino Co rim ^nga sotto tutti gli altri tratti a cravatta annodata e in vista sull’utilizzatorè :, avremo la formazione di rispettivi nodi 5” (vedi figure 19 e 20), formato da q uattro strisce diverse di tessuto in vista St6, St7, St8, St9, per la cravatta con quattro pale di cui alla figura 17, e 5’” (vedi figure 21 e 22), formato da tre strisce diverse di tessuto in vista St3, St4e St5, per la cravatta con tre pale di cui alla figura 18.

La cravatta 1 ottenuta tramite sovrapposizione delle due porzioni P e 6 viene trattenuta in questa configurazione con i suddetti mezzi 7 di accoppiamento, i quali possono essere di tipo irreversibile (vedi in particolare la figura 2), ed agire tra due superfici cor traffacciate, non in vista, delle due porzioni P e 6. Nel caso illustrato, ed a solo titolo esemplificativo, le due porzioni P e 6 sono trattenute da una serie di cuciture C realizzate [ungo il perimetro della seconda porzione 6.

In un’ altra soluzione, la seconda porzione 6 è associabile alla prima porzione P tramite dei mezzi 7 di accoppiamento di tipo reversibile, i quali risultano sempre agenti tra due superfici Ps e 6s contraffacciate delle due porzioni P e 6. A puro titolo esemplificativo, i suddetti mezzi 7 di accoppiamento possono essere costituiti da una pluralità di bottoni 8 di tipo automatico uniformemente disposti tra le due superfici Ps e 6s contraffacciate delle due porzioni P e 6 (vedi figura 1).

Una variante realizzati va dei suddetti mezzi 7 di accoppiamento reversibile (vedi sempre figuri 1) può essere quella di realizzare una pluralità di strisce 9 di materiale applicate sul e relative superfici Ps e 6s contraffacciate delle due porzioni P e 6, e provviste di una relativa superficie 10 di attacco e distacco, a strappo, reciproci (ad esempio tale materiale potrebbe essere costituito da quello denominato commercialmente “Velcro”).

Due ulleriori soluzioni alternative dei suddetti mezzi 7 di accoppiamento sono illustrate nelle figure 6 e 7: nella figura 6 la seconda porzione 6 è sovrapposta alla prima porzione P e trattenuta alla stessa per il tramite di una pluralità di bandelle 10 trasversali, associate alla prima porzione P, ed atte ad essere impegnate dalla seconda

porzione 6, c he potrà essere sostituita tramite sfilamento della stessa dalla prima porzione P; nella figura 7 i suddetti mezzi 7 di accoppiamento sono costituiti da una serie di cuciture C’ che associano la seconda porzione 6, nel secondo e terzo tratto 6b e 6c, alla prima porzione P, mentre il primo tratto 6a viene associato stabilmente al tratto 2 tramite, ad esempio, uno o più dei suddetti bottoni automatici 8 oppure tramite una catenina 11 (vedi figure 3, 5 e 5a), associata alla prima porzione P, che, quando la cravatta è in uso sull’utilizzatore, provvede ad associare il tratto 6a al tratto 2 ed entrambi, a loro volta, al tratto 4. Nel caso, meno preferibile, di una cravatta con quattro pale anziché tre, la stessa catenina 11 associata al tratto 4 della prima porzione P (vedi figura 4 e 4a) può associare, quando la cravatta è stata annodata sul collo

dell’ utilizzai are, tutti i tre tratti 6a, 2 e 6c al suddetto tratto 4.

Una cravatta così strutturata raggiunge gli scopi prefissati grazie ad una realizzazione estremamente semplice e tale da permettere all’utilizzatore, in particolare nella soluzione a porzioni intercambiabili , di poter scegliere in modo rapido e semplice abbinamenti bramatici e di disegno delle porzioni della cravatta in funzione delle esigenze del restante abbigliamento che ha deciso di indossare.

Questo ampliamento di scelta e la particolare composizione della cravatta non alterano, comunque, le caratteristiche estetiche della cravatta stessa, ma anzi esaltano maggiormerte la capacità di personalizzazione del capo di abbigliamento in riferimento all’utilizzatore finale.

La possibilità di aumentare gli abbinamenti cromatici e di disegno della crav rende la sol lezione più economica, in quanto con una porzione di base e un certo

numero di pj rzioni sovrapponibili, o viceversa, si possono ottenere un numero elevato di abbinarne iti, senza dover ricorrere aH’acquisto di molte cravatte di tipo tradizionale, e tale econo: inicità e convenienza costruttiva rimangono sia che i mezzi di unione delle

varie porzioni che costituiscono la cravatta finale siano risolvibili o meno: per citare un solo un esempio, infatti, basti ricordare come sia possibile, attenendosi al presente trovato, realizzare una cravatta avente più tinte, e quindi più facilmente abbinabile con diverse tipo ogie di abbigliamento, anche partendo da semplici pezze di tessuto a tinta unita, spesso le sole che si possano reperire sul mercato “pronte a magazzino”, senza dover fare ingenti ordinativi ed attendere i relativi tempi di consegna.

Naturi lmente la cravatta potrà anche essere costruita “su misura” per meglio esaltarne l’as petto estetico finale dato dalla sovrapposizione di più pale.

Il trovalo così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Cravatta pluristrato, cravatta (1) del tipo costituito da almeno una porzione (P) di tessuto de finita da tre tratti (2, 3, 4) uniti tra loro senza soluzione di continuità a definire: un primo tratto (2) una pala di detta cravatta (1), disposta, in uso ed in una configurazione più consueta, in vista su un utilizzatore; un secondo tratto (3) la parte avvolgern e il collo dell’utilizzatore; mi terzo tratto (4) una seconda pala, larga quanto o iiù della prima pala costituita dal primo tratto (2), e disposta, in uso, in vista, almeno parziale, su un utilizzatore; tutti e tre i tratti (2, 3, 4) essendo poi atti a realizzare, in uso, un nodo (5) alla cravatta, disposto sulla parte anteriore del collo defi’utilùzatore, caratterizzata dal fatto di prevedere una seconda porzione di tessuto (6), sovrapposta alla detta prima porzione (P) di tessuto, associata od associabil e alla stessa prima porzione, tramite relativi mezzi (7), e presentante, detta seconda porzione (6), uno sviluppo (SI) pari, o quasi, allo sviluppo (S”) di detti primo e secondo tratto (2, 3) e dimensioni in larghezza (L6a, L6b) uguali o, preferibilmente, inferiori alle larghezze (L2, L3) presentate dai detti primo e secondo tratto (2, 3), in modo da ottenere una parziale copertura, in larghezza, ed eventualmente anche in lunghezza, degli stessi primo e secondo tratto (2, 3) di detta prima porzione (P).
2. Cravatta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (5) presenta imo sviluppo (S) pari, o quasi, allo sviluppo (S’) di detto primo tratto (2) c i detta prima porzione (P) ed una dimensione in larghezza (L6a) uguale o, preferibilmente, inferiore alla larghezza (L2) presentata dal detto primo tratto (2), in modo da ottenere una parziale copertura, in larghezza, ed eventualmente anche in lunghezza dello stesso primo tratto (2) di detta prima porzione (P).
3. Cravatta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione 16) presenta uno sviluppo (S2) pari, o quasi, allo sviluppo (S”’) del detto terzo tratt a (4) di detta prima porzione (P) e dimensione in larghezza (L6c) uguale o, preferibilmente, inferiore alla larghezza (L4) presentata da detto terzo tratto (4), in modo da ottenere una parziale copertura, in larghezza, ed eventualmente anche in lunghezza, dello stesso terzo tratto (4) di detta prima porzione (P).
4. Cravatta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (6) presenta uno sviluppo (S3) pari, o quasi, allo sviluppo (S””) dei detti secondo e terzo tratto (3, 4) di detta prima porzione (P) e dimensioni in larghezza (L6b, L6c) uguali o, preferibilmente, inferiori alla larghezza (L4) presentata da detto terzo tratto (4), in modo da ottenere una parziale copertura, in larghezza, ed eventualmente anche in lunghezza, dello stesso terzo tratto (4) di detta prima porzione (P).
5. Cravatta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda porzione (6) definisce tre tratti (6a, 6b, 6c), analoghi ai detti primo, secondo terzo tratto (2, 3, 4) di detta prima porzione (P), dimensionalmente inferiori, di preferenza ai corrispondenti detti tre tratti di detta prima porzione (P), in modo da ottenere uaa parziale copertura, in larghezza, dei detti tre tratti (2, 3, 4) di detta prima porzione (P).
6. Crava tta secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti primo, secondo e terzo tratto (6a, 6b, 6c) di detta seconda porzione (6) presentano una lunghezza (Lu) inferiore rispetto alla lunghezza (Lu’) dei corrispondenti tre tratti (2, 3, 4) di detta prima porzione (P).
7. Cravatta secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto di mostrare, una volta annodata in vista sull’utilizzatore in modo che si vedano, almeno

parzialmeite, tre pale, un nodo (5) nel quale si possono distinguere almeno due

porzioni Riverse di tessuto (Stl, St2).
8. Cravà iitta secondo le rivendicazioni 5 e 6, caratterizzata dal fatto di mostrare, una volta annodata in vista sull’ utilizzatore in modo che si vedano, almeno parzialmejn tle, quattro pale, un nodo (5) nel quale si possono distinguere almeno due porzioni Riverse di tessuto (Stl, St2).
9. Cravà i<1>ta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di mostrare, una volta anrl( odata in vista sull’utilizzatore in modo che si vedano, almeno parzialmente, tre pale, un nodo (5’”) nel quale si possono distinguere tre porzioni diverse di tessuto (ii t3, St4, St5), essendo formata da una seconda porzione (6) composta da due porz} oni (D, A) sovrapposte, già a cravatta distesa e non annodata, ad una porzione (B) rappresentante la suddetta prima porzione (P).
10. Crav; atta secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di mostrare, una volta ann|< odata in vista sull’utilizzatore in modo che si vedano, almeno parzialmente, quattro pile , un nodo (5”) nel quale si possono distinguere quattro porzioni diverse di tessute (St6, St7, St8, St9), essendo formata da ima seconda porzione (6) composti L da tre porzioni (D, A, C) sovrapposte, già a cravatta distesa e non annodata! ad una porzione (B) rappresentante la suddetta prima porzione (P).
11. (pravatta secondo le rivendicazioni 1 , 2 e 7, caratterizzata dal fatto di mostrare, una volta annodata in vista al collo deU’utilizzatore, una sola pala (4), come tradizionale cravatta, ed un nodo tradizionale (20) formato da un unico tipo di ;>suto.
12. (pravatta secondo le rivendicazioni 5 e 6, caratterizzata dal fatto di poter mostrare una volta in vista sull’utilizzatore, due sole pale (6c, 4).
13 Cravatta secondo le rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzata dal fatto che guardando la cravatta distesa su un piano con l’asse longitudinale corrente dalla

sinistra Jilla destra dell’osservatore, le superfici destinate ad essere in vista delle pale di sinistra (Pv6a, Pv2) possono trovarsi rovesciate rispetto alle superfici destinate ad essere in vista delle pale opposte (Pv4, ed eventualmente Pv6c).
14. Cravatta secondo le rivendicazioni da 1 a 13, caratterizzata dal fatto di avere almeno una porzione (P) costruita in modalità “double-face” e poter pertanto mostrare una volta annodata in una determinata maniera al collo dell’utilizzatore, una sola baia come una tradizionale cravatta ed un nodo tradizionale (20) formato da un’unica porzione di tessuto.
15. Cravatta secondo le rivendicazioni da 1 a 14, caratterizzata dal fatto di avere almeno una delle porzioni associabili (B, A, C ed eventualmente D) costruita in modalità “double-face”.
16. Cravatta secondo le rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzata dal fatto che detta sec onda porzione (6) è associata alla detta prima porzione (P) tramite mezzi (7) di ac coppiamento irreversibile agenti tra le due dette porzioni (P, 6).
17. Cnr vatta secondo le rivendicazioni da 1 a 15, caratterizzata dal fatto che detta sec (frnda porzione(6) è associata alla detta prima porzione (P) tramite mezzi (7) di acc oppiamento reversibile agenti tra le due dette porzioni (P, 6).
18. Cri vatta secondo le rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzata dal fatto che tutte o p 'airte delle varie porzioni (D, A, C oppure 6a, 6b, 6c) costituenti la seconda porzione (6) sono associate fra loro tramite mezzi (7) di accoppiamento irreversibile.
19 Crii vatta secondo le rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzata dal fatto che tutte o •ajrte delle varie porzioni (D, A, C oppure 6a, 6b, 6c) costituenti la seconda porzione (6) sono associate fra loro tramite mezzi (7) di accoppiamento reversibile 20. vatta secondo le rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzata dal fatto che
tutte o pa|rte delle varie porzioni (A, B oppure 2, 3, 4) che compongono la prima porzione (P) sono associate fra loro tramite mezzi (7) di accoppiamento irreversibile. 21. Cvà ilvatta secondo le rivendicazioni da 1 a 19, caratterizzata dal fatto che tutte o p ai rt ei delle varie porzioni (A, B oppure 2, 3, 4) che compongono la prima porzione (P) sono associate fra loro tramite mezzi (7) di accoppiamento reversibile, 22. Cfrr ivatta secondo le rivendicazioni da 1 a 21, caratterizzata dal fatto che detti me z: z i (7) di accoppiamento reversibile sono costituiti da una pluralità di strisce (9) di ma ijt!eriale, applicate su relative superfici (Ps, 6s) contraffacciate di dette prima e seconda porzione (P, 6) e provviste di una relativa superficie (10) di attacco e distacco a strappo, reciproci.
21. Crè vatta secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi. Bologna, 07.02.2002