ITBO20010756A1 - Traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti - Google Patents

Traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti Download PDF

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Description

Titolo: TRASLATORE A NASTRO PER LA RIPARTIZIONE DI PRODOTTI
D E S C R I Z I ON E
Forma oggetto del presente trovato un traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti.
Nel particolare settore dell’ automazione industriale, sono diffusi mezzi a nastro per l’alimentazione di un flusso di prodotti, ad esempio in ingresso ad una macchina automatica. Tali mezzi a nastro, di larghezza spesso elevata, possono presentare più file di avanzamento parallele, definite da apposite pareti divisorie fisse che intercettano il flusso in ingresso dei prodotti, ripartendo tale flusso tra le diverse file.
Il flusso di prodotti giunge abitualmente convogliato su una linea di trasporto, immettendosi direttamente sui mezzi a nastro per essere ripartito in file. Il frazionamento del flusso tramite pareti divisorie è spesso poco efficiente, mal prestandosi, ad esempio, a mantenere l’orientamento corretto di prodotti non simmetrici; inoltre esso non è in grado di garantire una ripartizione sufficientemente accurata dei prodotti tra le file.
Compito tecnico del presente trovato è quello di mettere a punto un traslatore a nastro che, posizionato a valle di una linea di trasporto di un flusso di prodotti, consenta di ripartire tale flusso tra più file parallele.
Nell’ambito di tale compito, costituisce uno scopo del presente trovato realizzare un traslatore a nastro che permetta di ripartire tale flusso di prodotti in modo accurato secondo le modalità desiderate.
Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un traslatore a nastro che garantisca il mantenimento dell 'orientamento spaziale dei prodotti dopo il suo attraversamento.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare in traslatore a nastro che permetta di convogliare prodotti provenienti da più file parallele su una unica linea di trasporto.
Non ultimo scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito precedente con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Tale compito e tali scopi vengono raggiunti dal presente traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti, caratterizzato dal fatto di comprendere un nastro chiuso su se stesso ad anello con il ramo superiore attivo, avente un’estremità fìssa ed una estremità mobile, essendo previsti mezzi di traslazione atti a trascinare detta estremità mobile tra due posizioni terminali contrapposte in direzione sostanzialmente perpendicolare a quella di avanzamento di detti prodotti, detto nastro essendo del tipo atto ad assumere configurazioni curvilinee per collegare detta estremità fissa a detta estremità mobile, sfalsata rispetto a detta estremità fìssa.
Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:
la fìg.1 illustra una vista prospettica del traslatore a nastro secondo il trovato;
la fig.2 rappresenta in vista prospettica un dettaglio del nastro e dei mezzi di traslazione;
la fìg.3 mostra in alzato laterale un dettaglio parzialmente sezionato dei mezzi di traslazione;
la fig.4 illustra in vista prospettica un dettaglio costruttivo dei mezzi di traslazione;
la fig.S rappresenta una vista prospettica in dettaglio del traslatore in due differenti configurazioni funzionali.
Con particolare riferimento a tali figure, è indicato globalmente con 1 un traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti secondo il trovato.
Il traslatore comprende un nastro 2 chiuso su se stesso ad anello esteso orizzontalmente, girevolmente supportato su un basamento 3 ed avente un’estremità fissa 4, un’estremità mobile 5 ed un ramo superiore attivo 6 di un flusso di prodotti.
Tale nastro costituisce abitualmente la parte terminale di una linea di trasporto ed immette in mezzi a nastro, non rappresentati nelle figure, di larghezza generalmente superiore e posti a valle dell’estremità mobile 5, atti ad esempio ad alimentare in ingresso una macchina automatica: in tali mezzi a nastro sono definite più file parallele di flusso dei prodotti.
Il nastro 2, di tipo sostanzialmente noto, si compone di una pluralità di elementi trasversali 7 allungati e tra loro articolati in successione con mezzi elastici di accoppiamento, ad esempio costituiti da perni impegnati in asole; tali elementi sono atti a realizzare una struttura ad anello chiuso su se stesso, essenzialmente elastica e resistente anche a sollecitazioni flettenti 'che agiscono nel piano orizzontale. .
Il basamento 3 comprende una prima coppia di montanti 8 connessi da un primo architrave 9 e una seconda coppia di montanti 10 di lunghezza maggiore, collegati da un secondo architrave 11 e da un traverso 12, posto inferiormente al secondo architrave 11 e ad esso parallelo. Il primo architrave 9 ed il traverso 12 sono connessi, sostanzialmente in mezzeria, da un longherone 13. Ciascuno dei montanti della prima e della seconda coppia 8, 10 è provvisto, alla base 14, di un piede 15 registrabile in altezza, costituito da un piattello 16 in materiale sintetico antiscivolo solidale ad un gambo 17 impanato nella base 14 stessa.
Sostanzialmente nella mezzeria del secondo architrave 11 è fissato, ad esempio per imbullonatura sulla faccia posteriore, un supporto 18 per un rullo terminale 19 di rinvio del nastro 2, in corrispondenza dell’estremità fissa 4. Il supporto 18 è costituito da una parete verticale 20, collegata al secondo architrave 11, e da due pareti laterali 21 contrapposte, conformate sostanzialmente a triangolo rettangolo, avente ciascuna un rispettivo cateto 22 fissato lungo i corrispondenti lati verticali opposti della parete verticale 20 stessa. Ciascuna delle pareti laterali 21 è provvista di una prima coppia di asole verticali 23, disposte affiancate lungo il cateto orizzontale e di un foro passante 24 localizzato al vertice del triangolo. Le pareti laterali 21 sono tra loro collegate da una prima piastra orizzontale 25 di irrigidimento.
Due mensole 26 sono fissate, registrabili in altezza, alle facce interne delle rispettive pareti laterali 21, tramite coppie di perni paralleli, filettati e prolungantisi da un lato, impegnati nelle rispettive prime coppie di asole 23.
Ciascuna delle mensole 26 termina, all’estremità libera, con una rispettiva appendice 27 con tre rilievi longitudinali e paralleli; inoltre ciascuna mensola 26 è sormontata, nella zona contigua alla rispettiva parete laterale 21 , da una relativa prima guida 28 di scorrimento per il nastro 2, costituita da una placchetta allungata di sezione trasversale sostanzialmente ad L, con il dorso a contatto con la rispettiva parete laterale 21 stessa.
Il nastro 2 è girevolmente supportato, in corrispondenza dell’estremità mobile 5, su una intelaiatura 29 associata al basamento 3, ed in particolare al primo architrave 9, tramite mezzi di traslazione 30 trasversale, atti a trascinare l’estremità mobile stessa tra due posizioni terminali contrapposte, in direzione sostanzialmente ortogonale a quella del flusso dei prodotti. L’intelaiatura 29 è costituita da una parete di fondo 31, dai cui lati si prolungano, in verticale, rispettivamente un primo fianco 32 ed un secondo fianco 33, realizzando una struttura sostanzialmente scatolare aperta superiormente, anteriormente e posteriormente. Su ciascuno dei fianchi 32, 33 sono previsti una seconda coppia di asole 34 verticali e parallele, nonché un’asola orizzontale 35, un primo foro 36, un secondo foro 37 ed un terzo foro 38, di cui il secondo di diametro maggiore. Nella seconda coppia di asole 34 sono infilate rispettive coppie di perni filettati prolungantisi dai lati contrapposti di una seconda piastra 39 orizzontale, registrabile in altezza, che collega il primo fianco 32 al secondo fianco 33.
Una corsia di scorrimento 40, orientata in direzione del flusso dei prodotti, è fissata sostanzialmente in mezzeria della seconda piastra 39 e presenta una sezione trasversale essenzialmente a C ribaltato, nella quale le relative ali 41 verticali sono provviste, internamente, di rispettivi rilievi semicircolari 42 prospicienti, definenti pertanto all’interno una scanalatura 43 a T rovesciata. Sul primo fianco 32 e sul secondo fianco 33 sono collegate, sulle facce interne lungo i lati superiori ad esempio con viti, rispettive seconde guide 44 di scorrimento per il nastro 2, costituite da placchette allungate con sezione trasversale sostanzialmente ad L, aventi il dorso a contatto con le rispettive facce interne dei fianchi 32, 33.
Alla parete di fondo 31 sono solidali, inferiormente, una prima lastrina 45 ed una seconda lastrina 46 allungate, orientate trasversalmente al flusso e fra loro parallele, in ciascuna delle quali sono girevolmente supportate, sostanzialmente in mezzeria, rispettivamente una prima coppia di rotelle 47 ed una seconda coppia di rotelle 48, ciascuna delle quali presentante una gola anulare 49 sulla superfìcie laterale.
In ciascun primo foro 36 dei fianchi 32, 33 è girevolmente supportato (fig.3), con porzioni terminali contrapposte di minore diametro, un primo rullo 50 di rinvio disposto sostanzialmente alla stessa quota del rullo terminale 19, ivi bloccato ad esempio con dadi; in ciascuna asola orizzontale 35 è girevolmente supportato, con porzioni terminali di minore diametro, un secondo rullo 51 di rinvio, ivi bloccato ad esempio con dadi. In ciascun terzo foro 38 è invece girevolmente supportato un terzo rullo 52 di rinvio, disposto sostanzialmente alla stessa quota del secondo rullo 51.
Un albero 53 di azionamento del nastro 2, di sezione sostanzialmente quadrata, è girevolmente supportato, con porzioni terminali cilindriche contrapposte, in ciascun secondo foro 37; sull’albero sono calettati equidistanziati una pluralità di pignoni 54 provvisti di denti 55 per il trascinamento del nastro 2. L’albero 53 si prolunga oltre il primo fianco 32, deve è coassialmente e rìgidamente collegato all’asse di uscita di un motore 56 con relativa scatola ad ingranaggi 57, fìssati sulla faccia esterna del primo fianco 32.
Il nastro 2 è avvolto, all’estremità mobile 5, al primo rullo 50 di rinvio, proseguendo, con il proprio ramo inferiore, al di sotto dell’albero 53, dove si avvolge inferiormente ai pignoni 54, ingranando con i denti 55 con corrispondenti vani ricavati negli elementi 7; il nastro si appoggia poi sul secondo e sul terzo rullo 51, 52 di rinvio, conformando tra essi una ripiegatura 58 di lunghezza dipendente dalla posizione dell’estremità mobile 5.
I mezzi di traslazione 30 comprendono una carteratura 59 portante di conformazione sostanzialmente parallelepipeda allungata ed aperta inferiormente, fissata, con la propria faccia posteriore, lungo il primo architrave 9; la carteratura 59 presenta sulla faccia superiore e nella zona centrale, un recesso 60 esteso sostanzialmente da un’estremità all’altra. In tale recesso giace una guida 61 , trasversale al flusso dei prodotti, costituita da un profilato di sezione trasversale essenzialmente a C ribaltato, le cui ali 62 presentano, esternamente, delle costole longitudinali 63 semicircolari contrapposte.
Alle estremità contrapposte del recesso 60 sono previste due finestrelle 64 verticali prospicienti e comunicanti con la cavità della carteratura 59. La carteratura comprende mezzi di azionamento lineare alternativo 65 di detta estremità mobile 5, costituiti da una puleggia motrice 66 ed una puleggia di rinvio 67, ad assi paralleli e supportate girevolmente alle estremità opposte della carteratura 59, sulle quali è avvolta una cinghia 68, avente il tratto superiore passante attraverso le finestrelle 64 e scorrevolmente impegnato lungo la guida 61. La puleggia motrice 66 è calettata sull’asse di uscita di un gruppo motoriduttore 69, fissato sulla faccia anteriore della carteratura 59. Il tratto superiore della cinghia 68 è vincolato rigidamente inferiormente alla parete di fondo 31 dell’intelaiatura 29, mentre la prima e la seconda coppia di rotelle 47, 48 si impegnano in rotolamento, con le gole anulari 49, sulle rispettive costole semicircolari 63 della guida 61, supportando scorrevole l’intelaiatura 29 stessa.
Il supporto 18, fìsso e solidale al secondo architrave 11 e l’intelaiatura 29, mobile trasversalmente sulla relativa guida 61, sono collegati da due longheroni elasticamente flessibili 70 paralleli, che si estendono longitudinalmente dalle mensole 26 alla seconda piastra 39. Ciascuno dei due longheroni 70 è costituito da una coppia di stecche 71 sovrapposte, in materiale sintetico a basso coefficiente di attrito, per sostenere ed accompagnare lo scorrimento del nastro 2.
Ciascuna stecca 71 presenta una superficie di scorrimento 72 superiore, una superficie laterale 73 provvista di un solco longitudinale 74 ed una superficie di appoggio 75 inferiore. Le stecche 71 sono disposte con le relative superfici di appoggio 75 affacciate, in modo che le superfici di scorrimento 72 siano orientate rispettivamente verso l’alto e verso il basso. Le due stecche 71 di ciascun longherone 70 sono reciprocamente collegate da una pluralità di graffe 76 laterali aventi tre rilievi 77, che si impegnano nei solchi 74 e nelle fessure longitudinali 78 presenti tra le stecche 71. Sul lato opposto rispetto alle graffe 76 sono previsti distanziali laminari 79, che sono applicati lungo le stecche 71 ed ivi fissati con bulloni 80 passanti nelle graffe 76 stesse.
Il collegamento reciproco tra i longheroni 70 è ottenuto, alle estremità opposte, con un primo elemento a croce 81 ed un secondo elemento a croce 82 tra essi disposti, i cui rispettivi braccetti 83 si prolungano con staffe di fissaggio 84 ai longheroni 70 stessi, aventi asole parallele 85 di imbullonamento ad altezza registrabile.
Il primo elemento a croce 81 (fig.4), che si collega per imbullonamento con le staffe 84 ai longheroni 70 con l’ausilio di relative contropiastre 86 a tre rilievi simili a quelli delle graffe 76 e delle appendici 27, realizza anche un vincolo di scorrimento con la seconda piastra 39, recando solidale inferiormente uno zoccolo 87, dal quale si prolunga verso il basso un pattino sagomato 88; il pattino si impegna lungo la corsia di scorrimento 40, consentendo il movimento trasversale dell’estremità mobile 5 del nastro 2. Il secondo elemento a croce 82 permette invece l 'imbullonamento a pacco fra le relative staffe 84, i longheroni elasticamente flessibili 70 e le appendici 27, in corrispondenza del supporto 18.
Il funzionamento del traslatore a nastro secondo il trovato è il seguente: i prodotti, da ripartire su più file parallele, vengono convogliati sul nastro 2 grazie all’azionamento ottenuto tramite il motore 56, che comanda l’albero 53 con i relativi pignoni 54, per il trascinamento del nastro stesso. In relazione alla fila da alimentare, il gruppo motoriduttore 69 aziona la cinghia 68, la quale trascina in moto l’intelaiatura 29, imprimendole uno spostamento tale da posizionare selettivamente l’estremità mobile 5 nella voluta via di flusso dei prodotti.
Il nastro assume configurazioni sostanzialmente curvilinee, grazie alle articolazioni tra gli elementi trasversali 7 e i longheroni elasticamente flessibili 70 si flettono pertanto nel verso di spostamento dell’estremità mobile 5; nell’ambito degli spostamenti dell’intelaiatura 29, il pattino sagomato 88 può scorrere entro la relativa corsia 40, mantenendo il collegamento tra i longheroni 70 e l’intelaiatura 29 stessa. Inoltre la ripiegatura 58 del nastro 2 tra il secondo rullo 51 ed il terzo rullo 52 ha una lunghezza variabile in relazione al funzionamento, essendo massima con nastro sostanzialmente rettilineo e minima nelle due posizioni terminali contrapposte, quando il nastro si allunga assumendo configurazione curvilinea.
Si fa notare che il traslatore può anche essere posto in funzionamento con i mezzi a nastro collocati a valle dell’estremità fissa 4, ricevendo selettivamente il flusso di prodotti in ingresso da più file parallele, che si immettono nel traslatore in corrispondenza dell’estremità mobile 5: per ottenere quest’ultima condizione di funzionamento, è sufficiente invertire il senso di rotazione del motore 56 e quindi dell’albero 53, che trascina il nastro 2.
Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Traslatore a nastro per la ripartizione di prodotti, caratterizzato dal fatto di comprendere un nastro chiuso su se stesso ad anello con il ramo superiore attivo, avente un'estremità fissa ed un’estremità mobile, essendo previsti mezzi di traslazione atti a trascinare detta estremità mobile tra due posizioni terminali contrapposte in direzione sostanzialmente perpendicolare a quella di avanzamento di detti prodotti, detto nastro essendo del tipo atto ad assumere configurazioni curvilinee per collegare detta estremità fìssa a detta estremità mobile, sfalsata rispetto a detta estremità fìssa.
  2. 2. Traslatore a nastro secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta estremità fissa è di ingresso per detti prodotti e che detta estremità mobile è atta a ripartire selettivamente detti prodotti su una pluralità di file parallele.
  3. 3. Traslatore a nastro secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta estremità fissa è di uscita per detti prodotti e che detta estremità mobile è atta ad essere attraversata da detti prodotti provenienti selettivamente da una pluralità di file parallele.
  4. 4. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di traslazione comprendono una guida orizzontale e sostanzialmente trasversale rispetto alla direzione di avanzamento di detti prodotti, lungo la quale è scorrevolmente impegnata detta estremità mobile, associata a mezzi di azionamento lineare alternativo.
  5. 5. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento lineare comprendono un gruppo motoriduttore con relativa puleggia motrice ed una puleggia di rinvio, sulle quali è avvolta una cinghia avente un tratto superiore vincolato rigidamente e sostanzialmente in mezzeria ad una intelaiatura di supporto girevole di detta estremità mobile.
  6. 6. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su detta intelaiatura è supportato girevole un motore con relativa scatola ad ingranaggi, collegata in uscita ad un albero di azionamento di detto nastro.
  7. 7. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto nastro è costituito da una pluralità di elementi trasversali allungati e tra loro articolati in successione con mezzi elastici di accoppiamento, atti a realizzare una struttura ad anello chiuso su se stesso, sostanzialmente elastica e flessibile.
  8. 8. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che su detto albero sono calettati una pluralità di pignoni provvisti di denti ingrananti con detti elementi trasversali, per il trascinamento in rotazione di detto nastro.
  9. 9. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta guida ha sezione trasversale sostanzialmente a C e presenta lateralmente due costole longitudinali contrapposte per lo scorrimento di due rispettive coppie di rotelle ad asse verticale presentanti sulla superficie laterale una gola complementare a dette costole e girevolmente supportate inferiormente a detta intelaiatura.
  10. 10. Traslatore a nastro secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.
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