IT9021045U1 - Apparecchiatura per la formazione di un portaimpronta dentale personal izzato - Google Patents

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DESCRIZIONE del modello industriale di utilità dal titolo:
"APPARECCHIATURA PER LA FORMAZIONE DI UN PORTAIM-PRONTA DENTALE PERSONALIZZATO"
Il presente trovato ha per oggetto una apparecchiatura per la formazione di un portaimpronta dentale personalizzato.
Nel campo odontoiatrico è noto che la presa di una impronta viene realizzata utilizzando un apposito attrezzo denominato portaimpronta il quale, generalmente metallico e riempito di opportuna sostanza per impronta, viene applicato alla bocca del paziente. Una volta che la sostanza per impronta ha solidificato, il portaimpronta viene asportato e, mediante processi noti, viene realizzato il cosiddetto modello che riproduce totalmente o in parte l'arcata dentale superiore e/o quella inferiore del paziente e che verrà utilizzato per l'approntamento delle protesi di cui quest'ultimo ha bisogno.
E' pure noto che con l'affinamento delle tecniche odontotecniche, questo modo di procedere per realizzare una protesi dentale è stato superato da una tecnica particolare consistente nella preparazione di un portaimpronta denominato "personalizzato" poiché più idoneo a consentire l'ottenimento di un modello più fedele nella conformazione alla dentatura del paziente.
Lo scopo del portaimpronta personalizzato è quello di poter ottenere una seconda impronta più precisa della prima e, conseguentemente, un modello anch'esso più preciso.
Macchine per l'ottenimento di un portaimpronta personalizzato sono note ed esse si avvalgono tutte sostanzialmente della medesima tecnica consistente nel portare a rammollimento un disco di materiale plastico e successivamente nel far aderire lo stesso al modello ottenuto mediante la prima impronta così da ottenere un nuovo portaimpronta che riproduce più fedelmente del primo la conformazione dei denti del paziente.
Le macchine tradizionali di cui sopra differiscono tra di loro per il modo con il quale viene ottenuta l'adesione del disco in plastica sul modello ed è noto che un primo tipo di macchina utilizza l'azione della pressione generata ad esempio da un compressore o da una bombola d'aria compressa, mentre un secondo tipo di macchina impiega l'azione della depressione generata ad esempio da una pompa per vuoto.
Le macchine note di cui sopra presentano evidentemente degli inconvenienti non trascurabili consistenti essenzialmente nel loro costo elevato, nella necessità di frequente manutenzione e nell'usura cui sono soggetti i loro componenti.
Un altro inconveniente deriva dal fatto che la composizione dei dischi in materiale plastico utilizzati in tali macchine è variabile da caso a caso per cui occorre graduare opportunamente sia l'entità della pressione che della depressione e ciò rende ancora più complesso l'impiego di tali macchine. E' stata ora ideata, e costituisce l'oggetto del presente trovato, una apparecchiatura per la formazione di un portaimpronta personalizzato la quale permette di ovviare a tutti gli inconvenienti delle macchine tradizionali.
Le caratteristiche nonché i vantaggi dell'apparecchiatura secondo il presente trovato risulteranno evidenti dalla seguente dettagliata descrizione di una sua forma realizzativa non limitativa, fatta con riferimento alle figure allegate delle quali: la FIGURA 1 è una vista laterale schematica della apparecchiatura secondo il presente trovato; la FIGURA 2 è una vista della apparecchiatura secondo il trovato secondo la sezione II-II della figura 1;
la FIGURA 3 è una vista in sezione longitudinale in scala ingrandita illustrante la fase di formazione del portaimpronta personalizzato.
La FIGURA 4 è una vista laterale schematica della apparecchiatura mostrante la stessa nella fase di stampaggio del portaimpronta.
Con particolare riferimento alle figure 1, 2 e 4, l'apparecchiatura secondo il presente trovato comprende un basamento fisso 10 disposto sul piano di sostegno 12, da una estremità del quale, in posizione sostanzialmente centrale, si estende verso l'alto un montante di sostegno rettilineo 14.
Alla estremità superiore del montante 14, è imperniata l'estremità di una leva di comando 16 provvista di una impugnatura 18 la quale è prevista per comandare l'abbassamento ed il sollevamento dei mezzi dell'apparecchiatura che provvedono alla formazione del portaimpronta.
Sull'altra estremità della leva di comando 16 è incernierata tramite un perno 20, l'estremità di un'asta 22 la quale risulta scorrevole in un manicotto rigidamente collegato al montante 14 tramite una traversa 26. Come si nota in particolare dalle figure 1 e 4 il manicotto 24 si estende in modo essenzialmente verticale ed è quindi parallelo al montante di sostegno 14.
All'estremità inferiore dell'asta 22 è fissato in modo noto qualsiasi, un corpo cavo 28, il quale, nella forma esemplificativa considerata, è di forma essenzialmente semisferica. Il corpo cavo 28 presenta la sua base aperta rivolta verso il basso come risulta in particolare dalla figura 3 ed esso è completamente riempito con un opportuno materiale 30 di consistenza sostanzialmente pastosa e malleabile, tale materiale essendo già noto nella tecnica specifica con il termine tecnico di "moldina".
Sempre dalla figura 3 si vede che il bordo 32 della base aperta del corpo cavo 28 è ripiegato all'interno dello stesso così che la sostanza 30 contenuta nel corpo 28 venga trattenuta in quest'ultimo e non possa fuoriuscirne.
Facendo ora riferimento particolare alle figure 1, 2 e 4 si vede che l'apparecchiatura secondo il presente trovato comprende ulteriormente una slitta, indicata nel suo complesso con 34, la quale è spostabile tra la posizione delle figure 1 e 2 e quella della figura 4. Per poter spostare la slitta 34 sono previste note guide di scorrimento, indicate nel complesso con 36, ad esempio guide a coda di rondine, la parte fissa delle quali è solidale ai bordi laterali superiori del basamento 10, mentre la loro parte mobile è solidale ai bordi laterali inferiori corrispondenti della slitta 34.
Come si vede in particolare nelle figure 1 e 3 la slitta 34 è provvista in una sua zona sostanzialmente centrale di una rientranza 38 per accogliere il modello 40 della dentatura del paziente, ad esempio il modello totale o parziale della sua arcata dentale superiore o inferiore. La cavità 38 della slitta 3^ è parzialmente riempita con.un opportuno materiale atto a permettere l'inserimento della base del modello 40 nella rientranza 38 e a sostenere stabilmente la stessa e quindi il modello. Nella forma realizzativa esemplificativa considerata il suddetto materiale è costituito da delle sferette metalliche 42.
Sempre facendo particolare riferimento alle figure 1 e 3, si vede che la parte 40a del modello 40, corrispondente ai modelli dei denti del paziente risulta sporgente dalla rientranza 38 e su di essa viene disposto un disco in materiale plastico 44 che inizialmente è allo stato solido, ma che verrà portato successivamente a rammollimento in una stazione di riscaldamento nota in se stessa e quindi non rappresentata. Questa stazione potrà essere disposta per esempio al di sopra del disco 44 quando la slitta 34 si trova nella posizione estratta rappresentata nelle figure 1 e 2.
L'impiego dell'apparecchiatura secondo il presente trovato viene descritto qui di seguito.
Dopo aver posizionato la slitta 34 all'esterno del basamento 10 si provvede ad inserire il modello 40 nella rientranza 38 in modo che la sua base sia circondata dal materiale 42 e risulti posizionata stabilmente. Come detto più sopra, la parte 40a del modello 40 che riproduce la dentatura del paziente si trova all'esterno della rientranza 38 e su di essa si applica il disco in materiale plastico 44 come mostrato nella figura 1. Si procede ora al riscaldamento sino al rammollimento del disco 44 e, raggiunta questa condizione, la slitta 34 viene portata nella posizione illustrata nella figura 4 in cui essa è completamente sovrapposta al basamento 1 0.
E' ora possibile procedere alla formazione del portaimpronta personalizzato e a tale scopo,grazie alla impugnatura 18 si comanda una rotazione antioraria della leva di comando 16 ottenendo il conseguente abbassamento dell'asta 22 e quindi quello del corpo cavo 28 che va a disporsi come rappresentato più in dettaglio nella figura 3- In questa condizione la sostanza pastosa e malleabile 30 causa una deformazione del disco 44 il quale, nella sua parte a contatto con il modello dei denti del paziente, assume la configurazione di questi ultimi aderendo perfettamente ad essi.
L'azione di pressione della sostanza 30 sul disco 44 viene mantenuta per un certo tempo predeterminato sino a che quest'ultimo ha potuto solidificare. Per evitare che l'operatore debba mantenere abbassata la leva di comando 16 per il tempo suddetto, è prevista una vite di bloccaggio 46 che si avvita nel manicotto 24 per bloccare l'asta 22 nella posizione abbassata di figura 4.
Appena il disco 44 ha solidificato si sblocca la vite 46 liberando quindi l'asta 22 che può essere fatta risalire con il corpo cavo 28 ad essa solidale grazie ad una rotazione oraria della leva di comando 16. Il disco 44 deformato generalmente resta applicato alla sostanza 30 contenuta nel corpo cavo 28 ma può agevolmente essere asportato da essa sia in quanto ora il disco così modellato 44 è essenzialmente rigido, sia poiché la sostanza 30 è malleabile.
L'operatore ha ora a disposizione un elemento discoidale in materiale plastico rigido il quale riproduce perfettamente in negativo la dentatura del modello 40. Tale elemento realizza pertanto un portaimpronta di forma più fedele alla dentatura del paziente che permette pertanto di prendere una nuova impronta che consentirà l'ottenimento di un nuovo modello più fedele alla dentatura del paziente dell 'attuale modello 40.
E' evidente che procedendo in questo modo il nuovo modello riprodurrà tutte le caratteristiche della dentatura del paziente, comprese quelle che con la prima impronta non era stato possibile riprodurre.
Va ulteriormente notato che i movimenti di abbassamento e sollevamento dell'asta 22 non possono essere perfettamente rettilinei a causa del fatto che l'asta suddetta è imperniata alla leva di comando 16. Per poter permettere entrambi questi movimenti,peraltro di lunghezza contenuta, sarà sufficiente che l'asta 22 scorra con un certo gioco nel manicotto 24 così da poter muoversi lungo un asse che si discosta leggermente da un asse perfettamente rettilineo. Questo movimento dell'asta 22 si ripercuote evidentemente sul corpo cavo 28 e costituisce un fattore positivo di assestamento dello stesso, e quindi della sostanza 30 in esso contenuta, sul disco 44. Tale azione di assestamento sarà tale da permettere l'ottenimento di una perfetta adesione del disco 44 rammollito sul modello 40.
Da quanto sopra descritto risultano evidenti i vantaggi derivanti dall'impiego dell'apparecchiatura secondo il presente trovato consistenti principalmente, anche se non esclusivamente, in una estrema semplicità costruttiva in un basso costo di produzione, e praticamente nell'assenza di manutenzione.
Va ulteriormente notato che l'operazione di formazione del portaimpronta è semplicemente semplice e pertanto non richiede una particolare esperienza dell'operatore che compie questa lavorazione.
E' chiaro infine che varianti e/o modifiche potranno essere apportate alla apparecchiatura per la formazione di un portaimpronta personalizzato secondo il presente trovato senza per questo uscire dall'ambito di protezione del trovato stesso.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la formazione di un portaimpronta personalizzato, del tipo comprendente una sede atta a ricevere un modello di dentatura, la parte di quest'ultimo corrispondente ai modelli dei denti sporgendo da detta sede per poter permettere l'applicazione su di essi di un disco in materiale plastico portato a rammollimento, essendo previsti mezzi per far aderire detto disco ai denti del modello, caratterizzata dal fatto che detti mezzi comprendono un corpo cavo 28 aperto su una base e riempito di una sostanza sostanzialmente pastosa 30 il quale è portato da mezzi che ne permettono l'applicazione al disco 44 così che detta sostanza pastosa 30 provochi la deformazione del disco 44 sui denti 40a del modello 40 sino a che la parte del disco 44 a contatto con i denti 40a del modello 40 assuma la conformazione degli stessi.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta sostanza 30 è di tipo plasmabile.
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il corpo, cavo 28 presenta la sua base aperta rivolta verso il basso e il bordo 32 di detta base è ripiegato verso l'interno del corpo 28.
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il corpo cavo 28 è sostenuto da un'asta 22 scorrevole in un manicotto essenzialmente verticale 24 solidale ad un montante fisso di sostegno 14 tramite una traversa 26, detta asta 22 essendo imperniata alla sua estremità superiore, alla estremità di una leva di comando 16 imperniata a sua volta,all'altra estremità, all'estremità superiore del montante di sostegno 14.
  5. 5- Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che l'asta 22 si muove con un gioco limitato all'interno del manicotto 24.
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la rientranza 38 che alloggia parzialmente in modello dei denti 40 è ricavata in una slitta 34 spostabile trasversalmente alla direzione di avanzamento e/o arretramento del corpo cavo 28.
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che al manicotto 24 è applicata una vite di bloccaggio 46 dell'asta 22 nella posizione abbassata così da mantenere in tale posizione il corpo cavo 28 sino alla avvenuta formazione del portaimpronta.
  8. 8. Apparecchiatura per la formazione di un portaimpronta personalizzato, sostanzialmente come sopra descritta e rappresentata nelle figure allegate .
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