IT202000004459A1 - Un freno di stazionamento per un motoveicolo e motoveicolo comprendente il freno di stazionamento - Google Patents

Un freno di stazionamento per un motoveicolo e motoveicolo comprendente il freno di stazionamento Download PDF

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IT202000004459A1
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IT
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disc
parking brake
disk
grooves
centrifugal mass
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IT102020000004459A
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Walter Mariotti
Marcello Fiaccavento
Carlo Magagnini
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Piaggio & C Spa
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Description

UN FRENO DI STAZIONAMENTO PER UN MOTOVEICOLO E
MOTOVEICOLO COMPRENDENTE IL FRENO DI STAZIONAMENTO
DESCRIZIONE
CAMPO TECNICO
[0001] La presente invenzione riguarda perfezionamenti a componenti di motoveicoli, in particolare motoveicoli a due o tre ruote, ad esempio veicoli a sella con una ruota posteriore motrice e una ruota anteriore sterzante, oppure veicoli con due ruote motrici posteriori e una ruota sterzante anteriore. Non si esclude che le innovazioni qui descritte siano applicabili a veicoli a una ruota motrice posteriore e due ruote anteriori sterzanti.
[0002] Forme di realizzazione qui descritte riguardano in particolare perfezionamenti a freni di stazionamento per motoveicoli, in particolare a due o tre ruote.
ARTE ANTERIORE
[0003] I veicoli a motore a quattro ruote sono dotati di un freno di stazionamento, il quale blocca almeno le ruote motrici quando il veicolo ? fermo, per una maggiore sicurezza. Il freno di stazionamento ? azionato a mano. In taluni veicoli pi? moderni e di fascia elevata il freno di stazionamento ? azionato automaticamente quando il guidatore spegne il motore e sfila la chiave dal quadro.
[0004] Veicoli a motore di piccole dimensioni, ad esempio a due o tre ruote, non sono necessariamente dotati di un freno di stazionamento. Sarebbe, tuttavia, utile dotare anche questi veicoli di un freno di stazionamento per maggiore sicurezza, in specie nel caso di veicoli a tre ruote, con due ruote motrici posteriori. Il freno di stazionamento dovrebbe essere sicuro e di basso costo.
SOMMARIO
[0005] Secondo un aspetto, viene descritto un freno di stazionamento per motoveicoli, in specie ma non esclusivamente veicoli a due o tre ruote, che ? sicuro, di costo limitato ed elevata affidabilit?, idoneo sia all?utilizzo su veicoli con una sola ruota motrice, sia su veicoli con due ruote motrici, eventualmente collegate da un differenziale.
[0006] Il freno di stazionamento comprende un organo di bloccaggio azionabile tramite un attuatore, manuale o servo-assistito. L?organo di bloccaggio ? disposto per cooperare con un dispositivo inibitore, la cui funzione ? quella di consentire l?azionamento del freno di stazionamento quando il veicolo ? fermo o sostanzialmente fermo e di impedire l?azionamento del freno di stazionamento quando il veicolo ? in moto. A tale scopo il dispositivo inibitore ? associabile a un albero motore per ruotare con esso, ed ? azionato tramite forza centrifuga. L?organo di bloccaggio ? atto a ingaggiare, cio? ad impegnare meccanicamente, il dispositivo inibitore quando azionato; il dispositivo inibitore ? configurato per impedire l?ingaggio dell?organo di bloccaggio con il dispositivo inibitore quando il dispositivo inibitore ruota ad una velocit? superiore a una velocit? minima, cos? da impedire l?azionamento del freno di stazionamento. Quando il dispositivo inibitore ? ingaggiato con l?organo di bloccaggio, quest?ultimo impedisce la rotazione del dispositivo inibitore e quindi dell?albero, cui il dispositivo inibitore ? associato.
[0007] In pratiche forme di realizzazione, il dispositivo inibitore comprende un primo disco calettabile sull?albero motore, avente un asse di rotazione e comprendente un bordo perimetrale con una serie di primi incavi. Per calettabile si intende un disco che pu? essere montato sull?albero motore in modo da ruotare solidalmente con esso. Non si esclude la possibilit? che il primo disco sia realizzato di pezzo con l?albero motore, se questa soluzione ? tecnicamente appropriata.
[0008] Nel presente contesto, come apparir? chiaro da quanto pi? avanti descritto, per albero motore si intende un qualunque albero che trasferisce coppia e quindi potenza ad una o pi? ruote motrici, e sul quale di conseguenza pu? agire il freno di stazionamento per bloccare il moto delle ruote.
[0009] Oltre al primo disco, il dispositivo inibitore comprende un secondo disco, coassiale al primo disco e montato in modo da poter compiere movimenti angolari rispetto al primo disco attorno all?asse di rotazione del primo disco. Il secondo disco ? montabile folle rispetto all?albero motore. Inoltre, il secondo disco comprende un bordo perimetrale con una serie di secondi incavi. Opportunamente, i primi incavi e i secondi incavi hanno un passo angolare circa uguale. Per circa uguale si intende un passo che consente di porre gli incavi del primo disco sufficientemente in fase con gli incavi del secondo disco, al fine di far ingranare l?organo di bloccaggio con i dischi, inserendosi in una coppia di un primo e un secondo incavo, tra loro in fase.
[0010] Il dispositivo inibitore comprende, inoltre, una massa centrifuga atta a ruotare alla velocit? angolare del primo disco e collegata al secondo disco in modo tale che, quando la velocit? di rotazione del primo disco, e quindi la velocit? dell?albero motore, ? superiore ad una velocit? minima, la massa centrifuga tiene il secondo disco in una posizione angolarmente sfalsata rispetto al primo disco, cos? che i primi incavi sono angolarmente sfalsati rispetto ai secondi incavi ed impediscono l?ingranamento dell?organo di bloccaggio.
[0011] L?organo di bloccaggio ? sagomato per inserirsi nei primi incavi e nei secondi incavi, quando i primi incavi e i secondi incavi sono in una posizione angolare in fase gli uni rispetto agli altri. L?inserimento dell?organo di bloccaggio nei primi incavi e nei secondi incavi ? impedito quando il secondo disco ? in una posizione angolarmente sfalsata rispetto al primo disco per effetto della velocit? di rotazione del dispositivo inibitore ed in particolare della massa centrifuga che ruota sostanzialmente alla stessa velocit? angolare del primo disco attorno al proprio asse.
[0012] In vantaggiose forme di realizzazione, la massa centrifuga ? incernierata al primo disco attorno ad un asse di oscillazione parallelo all?asse di rotazione del primo disco ed eccentrico rispetto al primo disco. Con questa disposizione, il movimento della massa centrifuga sotto l?effetto della forza centrifuga generata dalla rotazione dell?albero motore e del primo disco ? un movimento di rotazione attorno all?asse di oscillazione. Si ottiene in questo modo un meccanismo semplice ed affidabile per sfalsare angolarmente il primo disco rispetto al secondo disco e quindi per portare fuori fase gli uni rispetto agli altri i primi incavi e i secondi incavi ed impedire l?attivazione del freno di stazionamento.
[0013] Opportunamente, la massa centrifuga pu? essere sollecitata da un organo di richiamo, ad esempio un organo elastico, verso una posizione di riposo, nella quale il primo disco e il secondo disco sono disposti con i primi incavi e i secondi incavi in fase gli uni rispetto agli altri. L?organo di richiamo contrasta la forza centrifuga generata dalla rotazione. La velocit? minima al di sopra della quale il dispositivo inibitore impedisce l?ingaggio dell?organo di bloccaggio con gli incavi del primo disco e del secondo disco ? la velocit? alla quale la forza centrifuga agente sulla massa centrifuga supera la forza applicata dall?organo di richiamo.
[0014] La massa centrifuga pu? essere vincolata al secondo disco in modo tale da provocare una rotazione del secondo disco rispetto al primo disco attorno all?asse di del primo disco, e quindi all?asse di rotazione dell?albero motore su cui ? calettato il primo disco.
[0015] Per ottenere una struttura particolarmente vantaggiosa, il secondo disco pu? essere interposto tra il primo disco e la massa centrifuga. La massa centrifuga pu? essere incernierata al primo disco tramite un primo perno che definisce l?asse di oscillazione. Se il secondo disco ? interposto tra la massa centrifuga e il primo disco, il primo perno pu? essere disposto in modo da attraversare il secondo disco, ad esempio lungo un foro o un incavo passante. Il foro o incavo del secondo disco attraverso cui si estende il primo perno ? di dimensione tale da consentire una rotazione reciproca del secondo disco rispetto al primo disco attorno all?asse del primo disco e del secondo disco, che coincidono con l?asse dell?albero motore su cui ? calettato il primo disco.
[0016] La massa centrifuga pu? essere vincolata al secondo disco tramite un secondo perno, preferibilmente circa parallelo al primo perno e distanziato dal primo perno. Il secondo perno pu? essere impegnato in un foro o in un incavo del secondo disco, la cui dimensione ? tale che una rotazione della massa centrifuga provoca una corrispondente rotazione del secondo disco rispetto al primo disco.
[0017] Ad esempio il foro o incavo in cui si impegna il secondo perno pu? essere realizzato lungo il bordo di un foro centrale del secondo disco, tramite il quale il secondo disco ? girevolmente supportato sull?albero motore oppure direttamente sul primo disco. Lungo tale bordo pu? essere realizzato anche l?incavo in corrispondenza del quale passa il primo perno, con il quale la massa centrifuga ? incernierata al primo disco.
[0018] Per un funzionamento pi? regolare e per vincolare in maniera pi? affidabile i vari componenti del dispositivo inibitore, secondo alcune forme di realizzazione la massa centrifuga ? ulteriormente vincolata al primo disco tramite un accoppiamento costituito dal secondo perno (con cui la massa centrifuga ? torsionalmente collegata al secondo disco) e da un?asola. A tale scopo il secondo perno si estende oltre lo spessore del secondo disco per impegnarsi nell?asola realizzata nel primo disco. L?asola consente movimenti rotativi relativi, anche se limitati, tra la massa centrifuga e il primo disco. La forza centrifuga agente sulla massa centrifuga provoca in tal caso uno scorrimento del secondo perno nell?asola. Preferibilmente si pu? prevedere che l?asola abbia una forma curva con centro sull?asse di oscillazione definito dal primo perno che unisce la massa centrifuga al primo disco.
[0019] Secondo un ulteriore aspetto, viene prevista una trasmissione meccanica per trasmettere un moto da un motore ad una o pi? ruote motrici, comprendente un albero motore ed un freno di stazionamento come sopra definito, in cui il primo disco del dispositivo inibitore del freno di stazionamento ? calettato sull?albero motore della trasmissione.
[0020] Viene anche previsto un motoveicolo comprendente; un telaio; un motore; almeno una ruota motrice collegata al motore tramite una trasmissione come sopra definita. Il veicolo pu? essere vantaggiosamente un veicolo a tre ruote, con due ruote motrici posteriori e un differenziale. La trasmissione pu? essere posta a monte del differenziale, in modo tale che l?attivazione del freno di stazionamento provochi il bloccaggio delle due ruote motrici.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
[0021] L?invenzione verr? meglio compresa seguendo la descrizione e gli allegati disegni, che illustrano una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa dell?invenzione. Pi? in particolare, nel disegno mostrano:
la Fig.1 una vista frontale, secondo la linea II-II di Fig.2, di componenti di una trasmissione meccanica comprendente un freno di stazionamento;
la Fig.2 una sezione secondo la linea II-II di Fig.1;
la Fig.3 una sezione secondo la linea III-III di Fig.1;
la Fig.4 una vista secondo IV-IV di Fig.1;
la Fig.5 una vista isometrica dei componenti illustrati nelle Figg.1 a 5; la Fig.6 un ingrandimento di un dettaglio della Fig.1 in una condizione operativa;
la Fig.7 un ingrandimento di una sezione secondo la linea VII-VII di Fig.4; le Figg.8 e 9 ingrandimenti analoghi alle Figg. 6 e 7 in una differente condizione operativa;
le Figg. 10 e 11 ingrandimenti analoghi alle Figg. 6 e 7 in ancora una differente condizione operativa;
le Figg.12 e 13 viste esplose, secondo due differenti angoli di vista, dei componenti del dispositivo inibitore;
la Fig.14 una vista dall?alto del dispositivo inibitore isolato;
le Figg.15, 16 e 17 sezioni secondo le linee XV-XV, XVI-XVI e XVII-XVII di Fig.14;
la Fig.18 una vista secondo la linea XVIII-XVIII di Fig.14;
la Fig.19 una vista isometrica sezionata del dispositivo inibitore isolato; la Fig.20 una vista laterale del carter alloggiante la trasmissione;
laFig.21 una sezione secondo la linea XXI-XXI di Fig.20; e
la Fig.22 un motoveicolo su cui ? montata la trasmissione con il freno di stazionamento della presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
[0022] Le Figg. 1 a 11 mostrano alcuni componenti di una trasmissione di moto da un motore verso una ruota motrice, o una coppia di ruote motrici. La trasmissione comprende, o ? associata a, un freno di stazionamento. Pi? in particolare, la trasmissione meccanica 1 comprende un albero motore 3, di cui con A-A ? indicato l?asse di rotazione. Come sopra osservato, in termini generali, nel presente contesto per albero motore si intende un albero che riceve il moto da un motore del motoveicolo, ad esempio un motore endotermico oppure un motore elettrico. L?albero motore pu? essere un albero su cui ? calettata direttamente la ruota motrice, oppure pu? essere un albero che trasmette direttamente la coppia motrice alla scatola di un differenziale (non mostrato). In alcune forme di realizzazione l?albero motore pu? trasmettere il moto ad un ingranaggio che a sua volta ingrana con altre ruote dentate di un riduttore.
[0023] Nella forma di realizzazione illustrata, l?albero motore 3 ? un albero che ruota a velocit? elevata, e dal quale il moto ? trasmesso ad un albero condotto 5, il quale a sua volta lo trasmette, direttamente o indirettamente, ad una ruota motrice oppure alla scatola di un differenziale.
[0024] La trasmissione pu? comprendere un variatore continuo di velocit? (CVT), un cambio, o un altro dispositivo per cambiare il rapporto di trasmissione tra motore e ruota o ruote motrici. Tale dispositivo non ? illustrato e non ? rilevante al fine della presente descrizione.
[0025] Nella forma di realizzazione illustrata, tra l?albero motore 3 e l?albero condotto 5 ? disposto un treno di ingranaggi 7 per realizzare un rapporto di trasmissione fisso tra l?albero motore 3 (ruotante ad elevata velocit?) e l?albero condotto 5 (ruotante a bassa velocit?). Con 9 ? indicato un albero folle intermedio.
[0026] Il treno di ingranaggi 7 visibile in particolare in Fig.3. Con riferimento specifico a tale figura, nella forma di realizzazione illustrata l?albero motore 3 ? supportato da cuscinetti 11 e 13, mentre l?albero condotto 5 ? supportato da cuscinetti 12 e 14. L?albero intermedio 9 ? supportato da cuscinetti 15 e 16. Sull?albero motore 3 ? calettata (o ? realizzata di pezzo) una ruota dentata 19 che ingrana con una ruota dentata 21 calettata sull?albero folle intermedio 9, o realizzata di pezzo con esso. Sull?albero 9 ? calettata, o ? realizzata di pezzo, una ruota dentata 23, la quale ingrana con una ruota dentata 25 calettata sull?albero condotto, o realizzata di pezzo con essa. Il treno di ruote dentate 19, 21, 23, 25 definisce un rapporto di riduzione tra l?albero motore 3 e l?albero condotto 5.
[0027] All?albero motore 3 ? associato un freno di stazionamento complessivamente indicato con 30, il quale ha la funzione di impedire la rotazione dell?albero motore 3 quando il veicolo ? fermo. Per motivi di sicurezza, il freno di stazionamento 30 ? configurato in modo tale da non poter essere inserito quando l?albero motore 3 ? in rotazione. Pi? specificamente, come apparir? chiaro in seguito, l?inserimento (cio? l?attivazione) del freno di stazionamento 30 ? possibile solo quando la velocit? di rotazione dell?albero motore 3 ? inferiore ad un valore minimo. Poich? l?albero condotto 5, che trasmette il moto alla o alle ruote motrici, ha una velocit? di rotazione sostanzialmente inferiore alla velocit? di rotazione dell?albero motore 3, la velocit? minima dell?albero motore 3 alla quale si pu? innestare il freno di stazionamento 30 corrisponde ad una velocit? ancora pi? bassa, e pressoch? trascurabile, del veicolo su cui ? montata la trasmissione 1.
[0028] Il freno di stazionamento comprende un dispositivo inibitore 31, che inibisce l?azionamento del freno di stazionamento quando l?albero motore 3 ruota ad una velocit? superiore ad una velocit? minima di sicurezza. Il freno di stazionamento comprende, inoltre, un organo di bloccaggio 33 che, quando la velocit? di rotazione dell?albero motore 3 ? inferiore alla velocit? minima di sicurezza, si innesta su un componente del dispositivo inibitore 31 solidale all?albero motore 3, impedendo la rotazione di quest?ultimo.
[0029] Nella forma di realizzazione illustrata, l?organo di bloccaggio 33 comprende una leva oscillante 34, terminante con un dente 34A. La leva oscillante 34 ? solidale ad una leva di azionamento 35, che pu? essere collegata, ad esempio tramite un cavo (non mostrato) ad un attuatore, manuale o servo-assistito. Un perno 37 collega rigidamente la leva oscillante 34 alla leva di azionamento 35. Una molla torsionale 37 riporta l?organo di bloccaggio 33 in posizione disattiva quando la leva di azionamento 35 non ? attivata.
[0030] Il blocco contro la rotazione dell?albero motore 3 si ottiene per cooperazione tra l?organo di bloccaggio 33 e un primo disco 41 calettato sull?albero motore 3. Il primo disco 41 presenta un asse coincidente con l?asse di rotazione dell?albero motore 3.
[0031] Il primo disco 41 (vedasi anche Figg.12 a 19) ? provvisto di primi incavi perimetrali 41A disposti secondo un passo angolare costante attorno all?asse A-A dell?albero motore 3. Gli incavi 41A hanno una forma e una dimensione tali da accogliere il dente 34A della leva oscillante 34 del freno di stazionamento 30.
[0032] Al primo disco 41 ? associato un secondo disco 43, montato coassiale anch?esso all?albero motore 3. Mentre il primo disco 41 ? calettato sull?albero motore 3 e ruota solidalmente ad esso, il secondo disco 43 ? folle rispetto all?albero motore 3 e rispetto al primo disco 41.
[0033] Il secondo disco 43 presenta una serie di secondi incavi 43A perimetrali, di forma e passo uguali ai primi incavi 41A formati sul primo disco 41.
[0034] Il secondo disco 43 ? montato in modo da poter eseguire movimenti angolari attorno all?asse A-A dell?albero motore 3 e quindi da potersi muovere angolarmente rispetto al primo disco 41. A tale scopo ? previsto un accoppiamento di rotazione tra il secondo disco 43 e l?albero motore 3 oppure tra il secondo disco 43 e il primo disco 41. Nella forma di realizzazione illustrata, l?accoppiamento di rotazione ? ottenuto con un collare 41B solidale al primo disco 41, visibile in particolare nell?esploso delle Figg.12 e 13. Il secondo disco 43 ? montato sul collare 41B e a tale scopo presenta un foro centrale 43B di diametro circa uguale al diametro esterno del collare 41B.
[0035] Un meccanismo ad azionamento centrifugo ? previsto per ruotare il secondo disco 43 rispetto al primo disco 41 attorno all?asse A-A. Il meccanismo ad azionamento centrifugo comprende una massa centrifuga, che ruota con l?albero motore 3 e con il primo disco 41. Sulla massa centrifuga agisce una forza centrifuga che ? funzione della velocit? di rotazione dell?albero motore 3. La disposizione ? tale che quando la forza centrifuga agente sulla massa centrifuga supera un certo valore (e quindi quando la velocit? angolare dell?albero motore 3 supera un valore minimo), la massa centrifuga ? spinta verso una posizione di massima energia, e massima distanza dall?asse di rotazione A-A dell?albero motore. Il movimento della massa centrifuga provoca un movimento angolare reciproco tra il primo disco 41 e il secondo disco 43, tale da modificare la posizione relativa tra i primi incavi 41A e i secondi incavi 43A. Maggiori dettagli sul meccanismo centrifugo sono descritti qui di seguito.
[0036] Nella forma di realizzazione illustrata, il meccanismo centrifugo comprende una massa centrifuga 47, preferibilmente di forma arcuata, cui sono associati un primo perno 49 e un secondo perno 51. Nella forma di realizzazione illustrata, la massa centrifuga 47, il primo disco 41 e il secondo disco 43 sono disposti in una sequenza tale, lungo l?asse di rotazione dell?albero motore 3, tale che il secondo disco 43 si trova in una posizione intermedia tra la massa centrifuga 47 e il primo disco 43.
[0037] Il primo perno 49 attraversa il secondo disco 43 in corrispondenza di un incavo 43C, formato lungo il bordo del foro centrale 43B, ed ? inserito in un foro circolare 41C del primo disco 41 (cfr. in particolare Figg. 12 e 13) formando una cerniera per la rotazione della massa centrifuga 47 rispetto al primo disco 41.
[0038] La disposizione ? tale che la massa centrifuga 47 pu? ruotare, rispetto al primo disco 41 e quindi rispetto all?albero motore 3, attorno ad un asse di oscillazione definito dall?asse longitudinale del perno 49. Inoltre, il secondo disco 43 pu? ruotare rispetto al primo disco attorno all?asse del primo disco, coincidente con l?asse dell?albero motore. A tale scopo l?incavo 43C pu? vantaggiosamente avere una dimensione in direzione tangenziale tale da consentire un movimento di rotazione attorno all?asse dell?albero motore, nonostante la presenza del perno 49.
[0039] Il secondo perno 51 attraversa il secondo disco 43 in corrispondenza di un incavo 43D, anch?esso formato nel bordo delimitante il foro centrale 43B, e si estende fino in un?asola 41D realizzata nel primo disco 41. L?asola 41D ha preferibilmente una forma arcuata, con una curvatura avente il centro di curvatura sull?asse del primo perno 49. La dimensione in direzione tangenziale dell?incavo 43D rispetto al diametro del secondo perno 51 ? tale che una rotazione della massa centrifuga 47 attorno all?asse del perno 49 trascina in rotazione il secondo disco 43 rispetto al primo disco 41 attorno all?asse del primo disco 41.
[0040] La dimensione dell?asola 41D rispetto al diametro del secondo perno 51 ? tale da consentire una rotazione limitata della massa centrifuga 47 rispetto al primo disco 41 attorno all?asse del primo perno 49.
[0041] La massa centrifuga 47 ? sollecitata verso una posizione di riposo da un organo elastico 53. Nella forma di realizzazione illustrata, l?organo elastico 53 ? una molla torsionale di forma elicoidale che presenta un primo estremo 53A curvo che abbraccia la massa centrifuga attorno al secondo perno 51. Un secondo estremo 53B della molla elicoidale 53 attraversa il secondo disco 43 in corrispondenza di un incavo 43E e si impegna in un foro 41E del primo disco 41. La posizione di riposo in cui la massa centrifuga 47 ? sollecitata elasticamente dalla molla 53 ? una posizione di minima distanza dall?asse A-A dell?albero motore 3. In tale posizione di riposo la massa centrifuga 47 pu? essere appoggiata all?albero motore 3.
[0042] Quando l?albero motore 3 ruota attorno al proprio asse A-A solidalmente al primo disco 41, la massa centrifuga 47 viene anch?essa portata in rotazione attorno all?asse A-A per effetto del vincolo fornito dai perni 49, 51. La forma della massa centrifuga ? asimmetrica rispetto all?asse di rotazione A-A, cos? che, per effetto della rotazione dell?albero motore 3, sulla massa centrifuga 47 agisce una coppia che tende a far ruotare la massa centrifuga 47 attorno alla cerniera formata dal primo perno 49. Il movimento della massa centrifuga 47 ? guidato e limitato dall?accoppiamento tra asola 41D e secondo perno 51. L?accoppiamento tra il secondo perno 51 e l?incavo 43D fa s? che il secondo disco 43 ruoti attorno all?asse A-A rispetto al primo disco 41 spinto dalla massa centrifuga 47 che ruota attorno al perno 49. La forza elastica generata dalla molla 53 si oppone alla forza centrifuga. Quando la velocit? angolare dell?albero motore 3 scende sotto un valore minimo, la forza elastica della molla 53 vince la forza centrifuga e riporta la massa centrifuga 47 nella posizione di minima distanza dall?asse di rotazione A-A dell?albero motore 3.
[0043] La forma del primo disco 41 e del secondo disco 43 sono tali che, quando la massa centrifuga 47 si trova nella posizione di minima distanza dall?asse di rotazione A-A, i primi incavi 41A sono in fase con i secondi incavi 43A. Questo assetto ? mostrato in particolare nelle Figg.10 e 11. In questa posizione ? possibile attivare il freno di stazionamento e provocare l?inserimento del dente 34A negli incavi 41A, 43A che si trovano in fase gli uni rispetto agli altri, cio? l?ingaggio dell?organo di bloccaggio 33 con il dispositivo inibitore 31.
[0044] Viceversa, quando la velocit? di rotazione dell?albero motore 3 ? tale che la forza centrifuga agente sulla massa centrifuga 47 vince la forza della molla 53, i due dischi 41 e 43 si trovano in una posizione angolarmente sfalsata, tale che gli incavi 41A e 43A non sono pi? in fase gli uni con gli altri. Questo assetto ? mostrato in particolare nelle Figg. 6, 7 e 8, 9. Poich? lo spessore del dente 34A, cio? la sua dimensione nella direzione dell?asse A-A, e la sua posizione sono tali che esso deve inserirsi simultaneamente negli incavi di entrambi i dischi 41, 43, come visibile ad esempio in Fig.4, quando i due dischi 41 e 43 sono angolarmente sfalsati e gli incavi 41A non sono in fase con gli incavi 43A, il dente 34A non pu? penetrare negli incavi stessi.
[0045] In Figg.6 e 7 ? mostrata una condizione in cui il freno di stazionamento non ? attivato e i dischi 41 e 43 sono tra loro sfalsati angolarmente per effetto della forza centrifuga agente sulla massa centrifuga 47.
[0046] Se il freno di stazionamento viene azionato nella condizione delle Figg. 6 e 7, con i due dischi 41 e 43 sfalsati angolarmente, il freno di stazionamento non pu? innestarsi: come mostrato nelle Figg.7 e 8, il dente 34A rimane appoggiato sulla periferia esterna dei due dischi 41 e 43 essendo impedito dal penetrare negli incavi 41A, 43A per effetto dello sfalsamento angolare reciproco di detti incavi e non ingaggia il dispositivo inibitore. L?albero motore 3 rimane libero di ruotare attorno al proprio asse.
[0047] Con questo meccanismo, quindi, si garantisce in modo semplice e affidabile, con un dispositivo a basso costo, che il freno di stazionamento possa essere attivato solo quando il veicolo ? fermo o quasi fermo.
[0048] Ponendo il dispositivo inibitore 31 sull?albero motore 3, che ruota a velocit? elevata rispetto alla velocit? della o delle ruote motrici, si ottiene un dispositivo particolarmente sensibile, che inibisce l?attivazione del freno di stazionamento anche a bassissime velocit? del veicolo.
[0049] Le Figg. 20 e 21 illustrano la posizione degli organi descritti con riferimento alle Figg. 1 a 19 in un carter 61 montato sul veicolo. La Fig.22 illustra una vista assonometrica di un veicolo 100 che pu? essere equipaggiato con il freno di stazionamento qui descritto. Il veicolo 100 comprende un telaio 103, una ruota anteriore sterzante 105 e una coppia di ruote motrici posteriori 107. Con 111 ? indicato un motore. La trasmissione tra il motore 111. Tra il motore 111 e le ruote motrici 107 pu? essere interposto un differenziale, non mostrato, cui il moto viene trasmesso tramite la trasmissione di Fig.20 e 21, in cui ? inserito il freno di stazionamento.

Claims (17)

  1. UN FRENO DI STAZIONAMENTO PER UN MOTOVEICOLO E MOTOVEICOLO COMPRENDENTE IL FRENO DI STAZIONAMENTO Rivendicazioni 1. Un freno di stazionamento per un veicolo motorizzato (100), comprendente: un dispositivo inibitore (31), associabile a un albero motore (3) per ruotare con esso, il dispositivo inibitore (31) essendo azionato tramite forza centrifuga; e un organo di bloccaggio (33) atto a ingaggiare il dispositivo inibitore (31) quando azionato, il dispositivo inibitore (31) essendo configurato per impedire l?ingaggio dell?organo di bloccaggio con il dispositivo inibitore quando il dispositivo inibitore ruota ad una velocit? superiore a una velocit? minima, cos? da impedire l?azionamento del freno di stazionamento.
  2. 2. Il freno di stazionamento della rivendicazione 1, in cui il dispositivo inibitore (31) comprende: (a) un primo disco (41) calettabile sull?albero motore (3), avente un asse di rotazione e comprendente un bordo perimetrale con una serie di primi incavi (41A); (b) un secondo disco (43), coassiale al primo disco (41), montato in modo da poter compiere movimenti angolari rispetto al primo disco (41) attorno all?asse di rotazione del primo disco (41), e montabile folle rispetto all?albero motore (3); in cui il secondo disco (43) comprende un bordo perimetrale con una serie di secondi incavi (43A), i primi incavi (41A) e i secondi incavi (43A) avendo un passo angolare circa uguale; (c) una massa centrifuga (47) atta a ruotare alla velocit? angolare del primo disco (41) e collegata al secondo disco (43) in modo tale che quando la velocit? di rotazione del primo disco ? superiore ad una velocit? minima, la massa centrifuga tiene il secondo disco (43) in una posizione angolarmente sfalsata rispetto al primo disco (41), cos? che i primi incavi (41A) sono angolarmente sfalsati rispetto ai secondi incavi (43A); in cui l?organo di bloccaggio (33) ? sagomato per inserirsi nei primi incavi (41A) e nei secondi incavi (43A), quando i primi incavi e i secondi incavi sono in una posizione angolare in fase gli uni rispetto agli altri; in cui l?inserimento dell?organo di bloccaggio (33) nei primi incavi (41A) e nei secondi incavi (43A) ? impedito quando il secondo disco (43) ? in una posizione angolarmente sfalsata rispetto al primo disco (41).
  3. 3. Il freno di stazionamento della rivendicazione 2, in cui la massa centrifuga (47) ? incernierata al primo disco (41) attorno ad un asse di oscillazione parallelo all?asse di rotazione del primo disco (41) ed eccentrico rispetto al primo disco (41).
  4. 4. Il freno di stazionamento della rivendicazione 3, in cui la massa centrifuga (47) ? sollecitata da un organo di richiamo (53), in specie un organo elastico, verso una posizione di riposo, nella quale il primo disco (41) e il secondo disco (43) sono disposti con i primi incavi (41A) e i secondi incavi (43A) in fase gli uni rispetto agli altri.
  5. 5. Il freno di stazionamento della rivendicazione 3 o 4, in cui la massa centrifuga (47) ? vincolata al secondo disco (43) in modo tale da provocare una rotazione del secondo disco (43) rispetto al primo disco (41) attorno all?asse di rotazione del primo disco, quando la massa centrifuga (47) ruota attorno all?asse di oscillazione.
  6. 6. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni 3 a 5, in cui la massa centrifuga (47) ha una distribuzione di massa asimmetrica rispetto all?asse del primo disco (41), tale che una rotazione del primo disco (41) e della massa centrifuga (47) genera sulla massa centrifuga una forza centrifuga che sollecita la massa centrifuga (47) a ruotare attorno all?asse di oscillazione allontanandosi dall?asse del primo disco (41).
  7. 7. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni 3 a 6, in cui il secondo disco (43) ? interposto tra il primo disco (41) e la massa centrifuga (47).
  8. 8. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni 3 a 7, in cui la massa centrifuga (47) ? incernierata al primo disco (41) tramite un primo perno (49) che definisce l?asse di oscillazione.
  9. 9. Il freno di stazionamento della rivendicazione 8, in cui la massa centrifuga (47) ? vincolata al secondo disco (43) tramite un secondo perno (51), preferibilmente circa parallelo al primo perno (49) e distanziato dal primo perno.
  10. 10. Il freno di stazionamento della rivendicazione 9, in cui la massa centrifuga (47) ? ulteriormente vincolata al primo disco (41) tramite un accoppiamento che limita lo sfalsamento angolare reciproco tra il primo disco (41) e il secondo disco (43).
  11. 11. Il freno di stazionamento della rivendicazione 10, in cui l?accoppiamento tra la massa centrifuga (47) e il primo disco (41) comprende il perno (51) e un?asola (41D), in cui ? impegnato a scorrimento il secondo perno (51), la forza centrifuga agente sulla massa centrifuga (47) provocando uno scorrimento del secondo perno (51) nell?asola (41D); in cui preferibilmente l?asola ha una forma curva con centro sull?asse di oscillazione.
  12. 12. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni 11, in cui l?asola (41D) ? formata nel primo disco (41) e il secondo perno (51) ? solidale alla massa centrifuga (47).
  13. 13. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni 9 a 12, in cui il primo perno (49) e il secondo perno (51) sono in posizioni contrapposte rispetto all?asse di rotazione del primo disco (41).
  14. 14. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni 9 a 13, in cui il primo perno (49) e il secondo perno (51) attraversano il secondo disco (43).
  15. 15. Il freno di stazionamento di una o pi? delle rivendicazioni precedenti, in cui l?organo di bloccaggio (33) comprende una leva oscillante (34) comandata da un attuatore di bloccaggio.
  16. 16. Una trasmissione meccanica (1) per trasmettere un moto da un motore (111) ad una o pi? ruote motrici (107), comprendente un albero motore (3) ed un freno di stazionamento come da una o pi? delle rivendicazioni precedenti e un treno di ingranaggi, in cui il primo disco (41) del dispositivo inibitore del freno di stazionamento ? calettato sull?albero motore (3) della trasmissione (1).
  17. 17. Un motoveicolo (100) comprendente; un telaio (103); un motore (111); almeno una ruota motrice (107) collegata al motore tramite una trasmissione come da rivendicazione 16.
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