IT201900019580A1 - Macchina asciuga-lucida posate - Google Patents

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IT201900019580A1
IT201900019580A1 IT102019000019580A IT201900019580A IT201900019580A1 IT 201900019580 A1 IT201900019580 A1 IT 201900019580A1 IT 102019000019580 A IT102019000019580 A IT 102019000019580A IT 201900019580 A IT201900019580 A IT 201900019580A IT 201900019580 A1 IT201900019580 A1 IT 201900019580A1
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IT
Italy
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cutlery
machine
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flat
duct
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Application number
IT102019000019580A
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English (en)
Inventor
Giovanni Tamai
Fabio Tamai
Original Assignee
Tamai S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47LDOMESTIC WASHING OR CLEANING; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47L21/00Polishing of table-ware, e.g. knives, forks, spoons
    • A47L21/02Machines

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  • Finish Polishing, Edge Sharpening, And Grinding By Specific Grinding Devices (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione industriale intitolata:
“MACCHINA ASCIUGA - LUCIDA POSATE”
L’invenzione riguarda una macchina asciuga – lucida posate automatica tramite l’utilizzo di tutoli di mais spezzettati finemente, che scorrono assieme alle posate da asciugare e lucidare entro un percorso chiuso, realizzato da una serie di elementi meccanici uniti fra loro e definenti un corpo centrale interno della macchina, il quale corpo centrale viene sottoposto ad una vibrazione continua, determinando lo scorrimento delle posate e dei tutoli spezzettati attraverso il percorso e, per effetto dello sfregamento dei tutoli contro le posate, queste ultime vengono asciugate e lucidate, e, al termine di queste fasi operative, le posate vengono poi separate dai tutoli ed espulse dal percorso chiuso, mentre i tutoli ritornano in circolo e vengono miscelati con ulteriori posate da asciugare e lucidare in cicli operativi successivi.
Sono note macchine per l’asciugatura e la lucidatura di posate tramite l’utilizzo di tutoli di mais spezzettati finemente ed introdotti, assieme alle posate da asciugare e lucidare, in una vasca alloggiata internamente ad ogni macchina e posta in vibrazione tramite motovibratore, in modo che durante ogni ciclo di asciugatura e lucidatura delle posate la conseguente vibrazione dei tutoli determini uno strofinamento delle posate da parte dei tutoli stessi e che, al termine di ogni ciclo, le posate vengano prima separate dai tutoli e poi scaricate dalla vasca, e che i tutoli possano venire riutilizzati per ulteriori cicli operativi, eventualmente aggiunti ad ulteriori tutoli.
Nelle macchine di questo genere, che sono molto rumorose, le posate vengono caricate manualmente nella relativa vasca vibrante, assieme ai tutoli, attraverso una bocca di carico, e vengono poi scaricate sempre manualmente da tale contenitore dopo ogni ciclo di lavoro.
La presente invenzione si propone lo scopo di realizzare una macchina asciuga-lucida posate con caratteristiche costruttive diverse ed innovative rispetto a quelle delle macchine sopra descritte, tali da migliorare notevolmente le prestazioni funzionali della macchina stessa, mediante riduzione della rumorosità funzionale e funzionamento in modo automatico e continuo, con elevate capacità di contenimento delle posate e conseguenti maggiori quantità di posate lucidate ed asciugate per ogni ciclo operativo, a parità di durata di ciclo e di energia elettrica consumata, rispetto alle prestazioni ottenute con le attuali macchine, e migliori condizioni ambientali di lavoro per le persone presenti. Inoltre, la presente macchina è di tipo versatile, dato che, utilizzando sempre lo stesso corpo centrale interno, essa può venire realizzata in diverse versioni costruttive, ed in particolare in una prima versione in cui le posate vengono introdotte attraverso un ingresso superiore oppure un ingresso frontale ed espulse dal percorso attraverso un’uscita frontale, ed essa può venire installata su un tavolo con piano di lavoro oppure su carrello in posizione fissa ; in una seconda versione costruttiva della macchina, le posate vengono introdotte nel percorso chiuso attraverso un ingresso superiore od un ingresso frontale ed espulse dal percorso attraverso un’uscita frontale, con la macchina che può venire spostata mediante ruote inferiori ; ed in una terza versione le posate vengono introdotte nel percorso chiuso attraverso un ingresso frontale ed espulse dal percorso attraverso un’uscita frontale, con la macchina che può venire installata ad incasso entro mobili e/o arredamenti di vario genere, e/oppure può venire installata in una posizione fissa.
Questa macchina è realizzata con le caratteristiche costruttive sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del presente brevetto.
L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo esemplificativo non limitativo, e con riferimento agli uniti disegni:
- la fig. 1 mostra una vista prospettica frontale della macchina asciuga-lucida posate conforme all’invenzione, nella versione installabile su un piano di lavoro su tavolo oppure su un carrello, con l’ingresso delle posate disposto in senso verticale ;
- la fig. 2 mostra una vista prospettica frontale della macchina asciuga-lucida posate conforme all’invenzione, installabile come la macchina di fig. 1 e con l’ingresso delle posate disposto in posizione frontale ;
- la fig. 3 mostra una vista prospettica laterale-frontale e parzialmente esplosa della macchina conforme all’invenzione, con le sue parti componenti interne ;
- la fig. 4 mostra una vista frontale del corpo centrale interno della macchina ;
- la fig. 4 a mostra una vista frontale di alcuni particolari costruttivi della macchina della fig. 4, sezionati lungo la linea A-A ;
- la fig. 5 mostra una vista prospettica posteriore del corpo centrale interno della macchina ;
- la fig. 6 mostra una vista laterale del lato sinistro del corpo centrale interno della macchina ; - la fig.7 mostra una vista laterale del lato destro del corpo centrale interno della macchina ;
- la fig. 8 mostra una vista dal basso del corpo centrale interno della macchina, in cui viene illustrato un meccanismo del motovibratore che determina il movimento vibrante del corpo centrale stesso ; - la fig. 9 mostra una vista in pianta del corpo centrale interno della macchina, senza coperchio di chiusura superiore, in cui viene illustrata una griglia forata piana per la caduta del tutoli verso il sottostante condotto, e la conseguente separazione dei tutoli stessi dalle posate ;
- la fig. 10 mostra, con la stessa vista della fig. 9, soltanto una porzione della griglia forata piana ; - la fig. 11 mostra una vista in pianta del corpo centrale interno della macchina, identica a quella della fig. 10, con evidenziato un particolare costruttivo del corpo centrale stesso.
Nelle suddette figure, viene rappresentata una prima versione della macchina asciuga-lucida posate automatica 5 conforme all’invenzione, pratica da usare e silenziosa, atta ad asciugare e lucidare le posate mediante l’impiego di tutoli di mais spezzettati finemente, che vengono introdotti prima delle posate entro un percorso chiuso, realizzato da una serie di parti componenti metalliche unite fra loro e definenti un corpo centrale interno della macchina (non indicato), il quale corpo centrale viene sottoposto ad una vibrazione continua, determinando lo scorrimento delle posate e dei tutoli attraverso il percorso chiuso e, per effetto dello sfregamento dei tutoli contro le posate, queste ultime vengono asciugate e lucidate, ed i tutoli vengono asciugati mediante un riscaldamento previsto nella macchina con conseguente asciugatura delle posate e, al termine di queste fasi operative le posate vengono poi separate dai tutoli ed estratte dal percorso chiuso, mentre i tutoli vengono miscelati con ulteriori posate da lucidare ed asciugare in cicli operativi successivi.
Nelle fig. 1 e 2 viene mostrata una vista prospettica frontale della presente macchina asciuga-lucida posate 5, rispettivamente con introduzione dall’alto e dal davanti delle posate da lucidare ed asciugare, la quale è realizzata in una prima versione costruttiva, che può venire installata su un tavolo con piano di lavoro oppure su carrello, in posizione fissa. La macchina 5 è costituita sostanzialmente da un mobile scatolare metallico di forma parallelepipeda 6 con dimensioni d’ingombro limitate e di aspetto gradevole, delimitato da una parete frontale piana 7, nella cui parte superiore è applicato in posizione sporgente sul davanti un pannello di comando orizzontale 8, in cui sono inseriti i comandi (non contraddistinti) per il funzionamento dei cicli operativi della macchina, i quali sono collegati con circuiti elettronici interni della macchina, collegati con una o più schede elettroniche con funzionamento digitale (questi componenti non sono mostrati, e sono alimentati dalla rete elettrica esterna). La macchina 5 è inoltre costituita da una parete laterale piana verticale e sinistra 9, una parete laterale piana verticale destra 10, una parete piana verticale posteriore (non indicata) e da un piano di lavoro superiore ed orizzontale 11, che è fissato sulla parte superiore del mobile scatolare 6 e si estende per tutta l’ampiezza della macchina, tranne che sul pannello di comando frontale 8 che, come già specificato, è sporgente sul davanti.
Nella parte inferiore di entrambe le macchine 5 sono fissati dei piedini di appoggio 12, mentre nella sola macchina della fig. 2 è montato un supporto metallico inferiore 13 porta-cesto, per sostenere oggetti, il quale è leggermente inseribile ed estraibile dal davanti della macchina. Entrambe le versioni della macchina 5 si distinguono per la diversa posizione d’introduzione delle posate nel suddetto percorso chiuso, ed in particolare nella fig. 1 le posate vengono introdotte dall’alto, attraverso un’apertura d’ingresso superiore 14 praticata attraverso tutto il piano di lavoro superiore 11, ad esempio nella zona compresa fra il bordo laterale sinistro del piano di lavoro ed il bordo posteriore sinistro dello stesso piano di lavoro. A sua volta, nella macchina della fig. 2 le posate vengono introdotte nel percorso chiuso attraverso un’apertura d’ingresso frontale 15 praticata attraverso tutto il pannello di comando frontale 8, nella parte sinistra dello stesso, ed in tale pannello di comando è inoltre praticata, in entrambe le macchine, un’apertura passante destra 16, che nel caso della macchina della fig. 2 è scostata rispetto all’apertura d’ingresso 15, ed è prevista per l’estrazione dalla macchina delle posate lucidate ed asciugate. Riferendosi ora alla fig. 3, si nota la macchina 5 che è realizzata in una seconda versione costruttiva in cui essa può venire spostata mediante ruote inferiori (non indicate), ed essa è costituita internamente da un corpo centrale interno e metallico 17 realizzato in acciaio inox, delimitante un percorso chiuso (non indicato) per l’introduzione prima dei tutoli di mais e poi delle posate da lucidare ed asciugare (non visibili), per il trattamento di tali posate e per la successiva estrazione delle posate lucidate ed asciugate. Il corpo centrale 17 è costituito da una zona incavata posteriore e sinistra 18, aperta superiormente e coincidente con la suddetta apertura d’ ingresso superiore 14, quando il piano di lavoro con tale apertura d’ingresso 14 è applicato sulla macchina, come nella fig. 1, per introdurre così le posate nel percorso chiuso del corpo centrale 17. Tale zona incavata 18 serve anche, se del caso, ad accedere manualmente nell’interno del percorso chiuso per entrare in contatto con le posate introdotte e scorrevoli lungo tale percorso, qualora le posate non dovessero scorrere correttamente attraverso il percorso stesso, e per spostare così le posate nella corretta posizione di scorrimento lungo il percorso chiuso. Inoltre, attraverso tale zona incavata possono anche venire introdotti all’occorrenza i tutoli spezzettati. Il corpo centrale 17 è inoltre costituito da una bocca d’ingresso frontale 19, di forma allargata e con un fondo piano 20, la quale è aperta frontalmente e comunica con l’estremità di una prima porzione di condotto 21 formante una prima parte del percorso chiuso ed avente un fondo piano 22 pendente dal basso verso l’alto e raccordato col precedente fondo piano 20, per lo scorrimento verso l’alto delle posate introdotte nel percorso chiuso. Tale bocca d’ingresso 19 risulta comunicante con l’apertura d’ingresso frontale 15 della macchina, quando in questa macchina viene applicato lo stesso pannello di comando frontale 8 della versione di macchina della fig. 2. Tale corpo centrale 17 è inoltre provvisto di una bocca d’uscita frontale ed aperta 23, per l’estrazione delle posate lucidate ed asciugate, la quale è scostata in senso orizzontale rispetto alla bocca d’ingresso 19 e rispetto a quest’ultima si trova ad un livello più alto, e tale bocca d’uscita 23 è sagomata con un fondo piano 24 e si raccorda con l’estremità della porzione terminale di condotto 25 del percorso chiuso, il quale condotto è dotato di un fondo piano 26, ed in questa posizione tale fondo piano 26 si raccorda col precedente fondo piano 24. La bocca d’uscita 23 e l’estremità della porzione terminale di condotto 25 sono realizzate leggermente allungate sul davanti e, quando il pannello comandi frontale 8 è applicato in posizione, esse penetrano attraverso l’apertura passante destra 16 sopra specificata, attraverso la quale quindi vengono estratte le posate asciugate e lucidate, dopo lo scorrimento delle posate stesse attraverso sia tutti i condotti interni del percorso chiuso e sia la porzione terminale di condotto 25 e la bocca d’uscita 23.
Il corpo centrale 17 è realizzato con dimensioni di ingombro limitate, ed applicato su una piastra metallica piana orizzontale di supporto 27, di forma quadrangolare, che è sostenuta in posizione orizzontale da quattro molle metalliche 28, identiche fra loro e fissate con una loro estremità nella superficie inferiore della piastra 27, e con l’altra loro estremità con un telaio di sostegno metallico 29, formato da profilati 30 fissati ad una struttura portante metallica 31 di forma parallelepipeda, formata da una serie di profilati metallici 32 uniti fra loro, e racchiusa dal suddetto mobile scatolare 6, che può venire dotato inferiormente di ruote di scorrimento, oppure che può essere installato sul pavimento in una posizione fissa. Sulla superficie superiore della piastra 27 sono fissate quattro staffe a L 33, poste rispettivamente su ogni lato della piastra stessa, alle quali è fissato detto corpo centrale interno 17 che è realizzato come verrà descritto in seguito. La macchina è inoltre provvista di almeno una resistenza elettrica (non mostrata) collegata col circuito elettrico della macchina ed applicata mediante adesivo a contatto esterno con la parte inferiore del percorso chiuso di tale corpo centrale, per determinare il riscaldamento per asciugare i tutoli dall’umidità assorbita dalle posate bagnate, con conseguente asciugatura anche delle posate stesse. La macchina è anche provvista di un motovibratore a basso consumo energetico ad asse verticale (non indicato) e di tipo noto in sé, che viene montato e sostenuto nella macchina, e le cui parti componenti verranno di seguito illustrate e contraddistinte, il quale motovibratore è alimentato dalla rete elettrica e comandato dai relativi comandi del pannello 8, ed atto a produrre un movimento rotatorio eccentrico intorno all’asse verticale, che viene trasmesso al corpo centrale interno 17 grazie alle molle 28, con conseguente vibrazione di tale corpo centrale per determinare l’avanzamento sia delle posate introdotte internamente al suddetto percorso chiuso, e sia dei tutoli già contenuti nel percorso chiuso, lungo un’unica direzione, in modo che soltanto le posate vengano spostate dall’ingresso all’uscita di tale corpo centrale 17, mentre i tutoli vengano spostati solo per una parte di tale percorso chiuso, e poi ricadano nuovamente nel percorso chiuso stesso.
In riferimento alle fig. 3-11, si nota che il percorso chiuso ricavato nell’interno del corpo centrale interno 17 è realizzato con dimensioni tali da permettere il passaggio attraverso esso sia delle posate da asciugare e lucidare e sia dei tutoli di mais durante ogni ciclo di lavoro, ed è composto da più parti componenti in metallo, particolarmente di acciaio inox, che verranno descritte di seguito, le quali sono unite fra loro mediante saldature ed altri elementi di fissaggio di tipo tradizionale. La conformazione strutturale del corpo centrale interno 17 appare visibile, oltre che dalla suddetta fig. 3, anche dalle fig. 4, 6 e 7 che mostrano con viste frontali le pareti periferiche esterne di detto corpo centrale 17, dalla fig. 5 che mostra con vista prospettica sia le pareti periferiche esterne e sia una parte del percorso chiuso interno, ed inoltre anche dalle fig. 9 e 10 che mostrano con viste in pianta sia le pareti periferiche e sia una parte del percorso chiuso interno con delle parti componenti non visibili dalla fig. 5. Il corpo centrale interno 17 è identico per tutte le versioni di macchine, ed in particolare il corpo centrale mostrato nelle suddette figure è atto a venire montato nelle macchine delle fig. 1 e 2, che sono cioè installabili su un tavolo con piano di lavoro oppure su carrello, in posizione fissa.
Nella fig. 4, in particolare, si nota il corpo centrale interno 17 in vista frontale, il quale è delimitato da una parete piana verticale 34, nella quale appaiono visibili l’ingresso frontale 19, nella sua parte sinistra inferiore, una staffa 33 in posizione centrale ed inferiore e la bocca d’uscita 23 nella parte destra superiore di tale parete verticale 34.
Da questa vista si nota inoltre il motore elettrico 35 del motovibratore, il quale è unito ad un disco di sostegno inferiore 36, fissato in posizione centrale sulla superficie superiore della piastra di supporto 27, e l’albero rotante 37 del motore elettrico 35 è unito al rotore 38 del motore stesso (vedi fig. 4 a e 8), e passa attraverso un foro passante 39 della piastra di supporto 27, e sull’estremità inferiore di tale albero rotante 37 è fissata una camma rotante 40, per creare il movimento eccentrico durante la rotazione del motore, e nell’esempio illustrato tale camma rotante 40 è di forma semicilindrica ed è situata sotto alla superficie inferiore della piastra di supporto 27.
Tutto l’assieme del corpo centrale interno 17, della piastra 27 e delle molle 28 è sostenuto da una piastra rettilinea piana 41, della stessa ampiezza della piastra 27 e sottostante alla stessa, e costituente il fondo dell’assieme, che viene racchiuso dal mobile scatolare metallico (non mostrato) della macchina, e sotto a tale piastra risultano fissati i piedini di appoggio 12. Sulla superficie superiore del motore elettrico 35 è fissata una calotta di protezione metallica 42 di forma cilindrica o semicircolare. La macchina della fig. 2 realizzata con le parti componenti appena descritte nelle fig. 4, 4 a e 8 può anche venire realizzata in una terza versione costruttiva, che può venire installata ad incasso entro mobili e/o arredamenti di vario genere, ed in questo caso le posate da asciugare e lucidare vengono introdotte nel corpo centrale interno 17 attraverso la bocca d’ingresso frontale 19. Nella fig. 6 si nota in vista frontale il lato laterale sinistro del corpo centrale interno 17, in cui appare visibile la suddetta bocca d’ingresso frontale 19 raccordata con la prima porzione di condotto 21, delimitata da una parete verticale esterna 43 raccordata con la parete esterna 44 delimitante detta zona incavata 18, ed il fondo (non indicato) di tale prima porzione di condotto 21 è pendente dal basso verso l’alto, come descritto in precedenza, e termina in corrispondenza della suddetta zona incavata 18. Il lato laterale sinistro è inoltre sagomato con una parete verticale piana 45, situata in posizione scostata dietro alla parete esterna 43 e raccordata ad un’estremità con la suddetta parete verticale 34 tramite due pareti piane piegate fra loro 46 e 47 (vedi fig. 3), ed all’altra estremità raccordata con una parete esterna 48 pure delimitante la zona incavata 18. Riferendosi ora alla fig. 7, si nota in vista frontale il lato destro del corpo centrale interno 17 della macchina, che è costituito da una parete verticale piana 49, nella cui parte superiore sinistra si raccorda la bocca d’uscita 23 opportunamente sagomata. Infine, come si nota dalle fig. 3 e 5, il corpo centrale interno 17 è sagomato con una parete posteriore piana 50, la cui altezza è la stessa altezza del corpo centrale interno 17, e la quale si raccorda ad una sua estremità con detta parete esterna 48 ed all’altra sua estremità con la parete verticale piana 49 tramite due pareti piane piegate fra loro 51 e 52. Riferendosi ancora alle fig. 3 e 5, ed anche alle fig. 9-11, si nota che il corpo centrale interno 17 è aperto nella sua parte superiore ed è provvisto anche di una parete continua superiore 53 sagomata con una serie di corte pareti piane (non indicate) piegate ed unite fra loro, con una forma chiusa, e tale parete continua 53 è racchiusa dalle pareti esterne 34, 45, 46, 47, 48, 50, 51, 52, 49 e da un’ulteriore parete piana 54, raccordata ad un’ estremità con la parete piana 34 ed all’altra estremità con la parete continua superiore 53. Tale parete continua superiore 53 è distanziata dalle suddette pareti esterne, delimitando così una porzione di condotto continuo circolare 55 avente un fondo inclinato dal basso verso l’alto 56 (visibile nelle fig. 9-11) che risulta raccordato come verrà descritto con la prima porzione di condotto 21 e con la porzione terminale di condotto 25, per consentire lo scorrimento delle posate da lucidare ed asciugare.
Le pareti piane piegate della parete continua superiore 53 delimitano fra loro un’apertura passante 57, attraverso la quale passa la calotta di protezione metallica 42 sopra descritta. Una delle pareti della parete continua superiore 53 è unita con le contrapposte pareti esterne sopra citate mediante un sottile elemento di rinforzo metallico 58, soprastante la porzione di condotto 55, ed altre pareti di tale parete continua superiore 53 sono unite fra loro da un ulteriore elemento di rinforzo metallico 59, soprastante detta porzione di condotto 55 e ricoprente parzialmente quest’ultima, il quale è piegato alle sue estremità, nonché fissato anche con le pareti esterne 48, 50 e 51 del corpo centrale interno 17. Nell’interno del corpo centrale 17 della macchina sono inoltre ricavati ulteriori condotti inclinati dal basso verso l’alto e la cui larghezza è delimitata dalle pareti periferiche esterne della macchina e dalla suddetta parete continua superiore 53, e questi condotti hanno un andamento a spirale e comprendono una seconda porzione di condotto 60 (vedi fig. 5), una terza porzione di condotto 55 (vedi fig. 5) ed una quarta porzione di condotto 25, costituente la suddetta porzione terminale di condotto (vedi fig. 3). La seconda porzione di condotto 60 è formata da un fondo inclinato 61, che si raccorda da un lato col fondo (non visibile) della zona incavata 18, e dall’altro lato giunge in corrispondenza della parete piana 54 (vedi fig. 3, 5 e 7), ed il fondo inclinato 61 di questa porzione di condotto 60 passa sotto il bordo di fondo 62 della parete piana 54 e si raccorda col fondo inclinato 56 della porzione di condotto 55, costituente la terza porzione di condotto.
Riferendosi ora alle fig. 9, 10 e 11, si notano con viste in pianta la terza porzione di condotto 55 (non indicata) col relativo fondo inclinato 56 e la quarta e ultima porzione di condotto 25, e da queste figure si nota che in una parte di queste porzioni di condotto 55 e 25 è applicata una griglia forata piana 63, che è sostenuta da guide laterali 64 interne alla parete periferica 49 ed alla parete piana 54, e questa griglia forata 63 è dotata di fori passanti verticali 65 per tutta la sua estensione, ed è piegata ortogonalmente e si estende (vedi fig. 9, dalla quale è stato asportato l’elemento di rinforzo 59) per una parte della relativa porzione di condotto 55 e 25, ed è disposta in queste porzioni di condotto in posizione soprastante alla seconda porzione di condotto 60. In questo modo, le vibrazioni della macchina determinano l’avanzamento unidirezionale (frecce B) delle posate e dei tutoli di mais fino in corrispondenza della parte iniziale della griglia forata 63, in cui i tutoli di mais si separano dalle posate, cadendo verso il basso attraverso i fori passanti 65 della griglia stessa, pervenendo nuovamente nella sottostante porzione di condotto 60, per miscelarsi con ulteriori posate circolanti attraverso i condotti a spirale, mentre le posate scorrono sulla superficie superiore della griglia forata 63, ed escono in condizione lucidata ed asciugata dall’umidità in corrispondenza della bocca d’uscita 23. In tutte le versioni della macchina asciuga-lucida posate conforme alla presente invenzione, sulla parte superiore del corpo centrale interno 17 viene applicata una piastra di copertura piana (non visibile), fissata al corpo centrale stesso, e ricoprente la terza e la quarta porzione di condotto 55 e 25, la griglia forata 63, l’apertura passante 57, la calotta di protezione 42, il disco di sostegno 36 del motore e l’elemento di rinforzo 59, e su tale piastra di copertura viene poi applicato in posizione distanziata e parallela il piano di lavoro superiore 11.
Infine, nella fig. 11 si nota una serie di intagli 66 che sono praticati vantaggiosamente nel fondo di ciascuna porzione di condotto, per impedire che le posate possano scivolare all’indietro durante il loro scorrimento sui fondi di tali porzioni di condotti, agevolando e rendendo così più veloce l’avanzamento delle posate su questi fondi.
Occorre inoltre specificare che prima dei cicli operativi della macchina, i tutoli di mais vengono introdotti nei suddetti condotti a spirale attraverso le bocche d’ingresso e, dopo svariati cicli, essi possono venire aspirati da tali condotti mediante aspiratore esterno, e sostituiti con ulteriori tutoli di mais.

Claims (5)

  1. Descrizione dell’invenzione industriale intitolata: “MACCHINA ASCIUGA - LUCIDA POSATE” RIVENDICAZIONI 1. Macchina asciuga-lucida posate automatica (5) costituita sostanzialmente da un mobile scatolare metallico (6) di forma parallelepipeda con dimensioni d’ingombro limitate, delimitato da una parete frontale piana (7), nella cui parte superiore è applicato sul davanti un pannello di comando orizzontale (8), da una parete laterale piana verticale (9), da una parete posteriore verticale piana, e da un’altra parete laterale piana verticale (10) e costituita inoltre da un piano di lavoro superiore ed orizzontale (11), che è fissato sulla parte superiore del mobile scatolare (6) e si estende per tutta l’ampiezza della macchina, la macchina utilizzando tutoli di mais spezzettati finemente per la lucidatura delle posate bagnate da lucidare che vengono introdotte nella macchina e comprendendo inoltre almeno un motovibratore, atto a determinare durante ogni ciclo operativo la vibrazione della macchina, con conseguente lucidatura ed asciugatura delle posate mediante strofinamento delle posate da parte dei tutoli di mais, ed estrazione delle posate lucidate al termine di ogni ciclo operativo, caratterizzata da almeno un corpo centrale interno metallico (17), montato entro detto mobile (6) e ricoperto da almeno una piastra di copertura, sulla quale è poi applicato in posizione distanziata e parallela detto piano di lavoro superiore (11), detto corpo centrale interno (17) essendo realizzato da una serie di parti componenti metalliche unite fra loro e definente un percorso chiuso, in cui vengono introdotti detti tutoli di mais prima dello svolgimento dei cicli operativi, e poi vengono introdotte le posate da asciugare e lucidare, detto corpo centrale interno (17) essendo applicato su una piastra metallica piana orizzontale di supporto (27), che è sostenuta in posizione da una serie di molle metalliche (28), fissate inferiormente su una struttura portante metallica (31) oppure su almeno una piastra rettilinea piana (41), le quali sono racchiuse da detto mobile scatolare (6), detto corpo centrale interno (17) comunicando con detto motovibratore che, durante ogni ciclo operativo, determina un movimento rotatorio eccentrico intorno al suo asse verticale, che viene trasmesso al corpo centrale stesso grazie a dette molle (28), con conseguente vibrazione di detto corpo centrale ed avanzamento entro detto percorso chiuso sia delle posate introdotte e sia dei tutoli già contenuti, lungo un’unica direzione (B), in modo che soltanto le posate che vengono introdotte da almeno un ingresso (14 ; 15) vengano spostate fino ad almeno un’uscita (23) di detto percorso chiuso, mentre i tutoli vengano spostati solo per una parte di tale percorso chiuso, e poi ricadano nuovamente nel percorso chiuso stesso, detta macchina (5) essendo provvista di almeno una resistenza elettrica di riscaldamento collegata col circuito elettrico della macchina stessa ed applicata per una determinata parte inferiore del percorso chiuso, per determinare il riscaldamento per asciugare i tutoli dall’umidità assorbita dalle posate bagnate, con conseguente asciugatura anche delle posate ; caratterizzato dal fatto che detto corpo centrale interno (17) è costituito da almeno una zona incavata posteriore (18) aperta superiormente e comunicante con detto percorso chiuso e coincidente con un’ apertura di ingresso superiore (14), praticata attraverso detto piano di lavoro superiore (11), detto corpo centrale (17) essendo inoltre costituito da almeno una bocca d’ingresso frontale (19) aperta frontalmente e comunicante con un’apertura d’ingresso frontale (15), praticata attraverso detto pannello di comando frontale (8), detto corpo centrale (17) essendo inoltre costituito da una bocca d’uscita frontale ed aperta (23), per l’estrazione delle posate lucidate ed asciugate ; caratterizzata dal fatto che detto percorso chiuso è formato da una serie di condotti con un andamento a spirale comprendenti una prima, una seconda, una terza ed una quarta porzione di condotto (21, 60, 55, 25), in cui la prima porzione di condotto (21) ha un fondo inclinato, pendente dal basso verso l’alto e si raccorda da un lato con detta bocca d’ingresso frontale (19) e dall’altro lato con detta zona incavata (18), detta seconda porzione di condotto (60) essendo formata da un fondo inclinato (61), che si raccorda da un lato col fondo di detta zona incavata (18) e dall’altro lato giunge in corrispondenza di una parete piana (54) del corpo centrale (17), e detto fondo inclinato (61) passando sotto il bordo di fondo (62) di detta parete piana (54) e raccordandosi col fondo inclinato (56) di detta terza porzione di condotto (55), che è racchiusa fra le pareti esterne (34, 45, 46, 47, 48, 50, 51, 52, 49) del percorso chiuso ed una parete continua superiore (53) sagomata con una serie di corte pareti piane piegate ed unite fra loro, con una forma chiusa, detta terza porzione di parete (55) essendo raccordata con detta quarta porzione terminale di condotto (25) ; caratterizzato dal fatto che in una parte di dette porzioni di condotto (55, 25) è applicata una griglia forata piana (63), sostenuta da guide laterali (64) interne a dette parete periferica (49) e detta parete piana (54), ed è situata in posizione soprastante detta seconda porzione di condotto (60), in modo che i tutoli di mais passino attraverso i fori passanti (65) di detta griglia (63) e ricadano nella sottostante porzione di condotto (60), per miscelarsi con ulteriori posate circolanti attraverso i condotti a spirale, mentre le posate scorrano sulla superficie superiore della griglia forata (63) ed escano in condizione lucidata ed asciugata dall’umidità in corrispondenza di detta bocca d’uscita (23), che le pareti piane piegate di detta parete continua superiore (53) delimitano fra loro un’apertura passante (57) ; e caratterizzata dal fatto che la macchina (5) è realizzabile in una prima, oppure una seconda od una terza versione costruttiva, in cui nella prima versione costruttiva essa può venire installata su un tavolo con piano di lavoro oppure su carrello, con le posate che vengono introdotte attraverso detto ingresso superiore oppure detto ingresso frontale, ed in cui detto corpo centrale (17), detta piastra di supporto (27) e dette molle (28) sono sostenuti da una piastra rettilinea piana (41), sottostante a detta piastra di supporto (27) e costituente il fondo, che vengono racchiusi dal mobile esterno (6) e sotto a detta piastra (41) risultano fissati i piedini di appoggio (12), nella detta seconda versione costruttiva il corpo centrale (17) è sostenuto da detta struttura portante (31) e può venire spostata mediante ruote inferiori, mentre le posate vengono introdotte attraverso detto ingresso superiore o detto ingresso frontale, e nella detta terza versione costruttiva le posate vengono introdotte attraverso detto ingresso frontale e la macchina può venire installata ad incasso entro mobili e/o arredamenti di vario genere, e/oppure può venire installata in una posizione fissa.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che nel detto pannello di comando (8) sono inseriti i comandi per il funzionamento dei cicli operativi della macchina, i quali sono collegati con circuiti elettronici interni della macchina, collegati con una o più schede elettroniche con funzionamento digitale, ed alimentati dalla rete elettrica esterna.
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto motovibratore comprende un motore elettrico (35), che è unito ad un disco di sostegno inferiore (36), fissato in posizione centrale sulla superficie superiore della piastra di supporto (27), e l’albero rotante (37) del motore elettrico (35) è unito al rotore (38) del motore stesso e passa attraverso un foro passante (39) della piastra di supporto (27), e sull’estremità inferiore di tale albero rotante (37) è fissata una camma rotante (40), per creare il movimento eccentrico durante la rotazione del motore, detta camma rotante (40) essendo preferibilmente di forma semicilindrica e situata sotto alla superficie inferiore della piastra di supporto (27), e sulla superficie superiore del motore elettrico (35) essendo fissata una calotta di protezione metallica (42), passante attraverso detta apertura passante (57).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che sul fondo di ciascuna porzione di condotto sono praticati vantaggiosamente degli intagli (66), per impedire che le posate possano scivolare all’indietro durante il loro scorrimento sui fondi di tali porzioni di condotti, agevolando e rendendo così più veloce l’avanzamento delle posate su questi fondi.
  5. 5. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, prima dei cicli operativi della macchina, i tutoli di mais vengono introdotti nei suddetti condotti a spirale attraverso le bocche d’ingresso e, dopo svariati cicli, essi possono venire aspirati da tali condotti mediante aspiratore esterno, e sostituiti con ulteriori tutoli di mais.
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