IT201900014676A1

IT201900014676A1 - Pedale per biciclette

Info

Publication number: IT201900014676A1
Application number: IT102019000014676A
Authority: IT
Inventors: Gino Favero
Original assignee: Favero Electronics S R L
Priority date: 2019-08-12
Filing date: 2019-08-12
Publication date: 2021-02-12
Also published as: CN114502460B; EP3972892B1; EP3972892A1; WO2021028845A1; ES2930206T3; JP7256301B2; US11718366B2; CN114502460A; US20220411012A1; JP2022544445A

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“PEDALE PER BICICLETTE”

La presente invenzione è relativa ad un pedale per biciclette. In particolare la presente invenzione concerne un pedale per biciclette che è atto a misurare la potenza esercitata da un ciclista durante la pedalata.

È noto l’impiego nelle biciclette, specie quelle da gara/corsa, di sistemi di misura che determinano e visualizzano una serie di parametri/grandezze utili per monitorare l’attività fisica svolta dal ciclista durante la pedalata, generalmente la forza/potenza esercitata sul pedale e la cadenza della pedalata.

I sistemi elettronici di misura comprendono comunemente un apparecchio elettronico misuratore che è disposto sul pedale ed è provvisto di circuiti e schede elettroniche che misurano i parametri sopracitati e trasmettono i parametri misurati sotto forma di dati ad un apparecchio di visualizzazione disposto generalmente nella parte anteriore della bicicletta, che riceve i dati e li visualizza al ciclista.

Alcuni tipi di apparecchi elettronici misuratori sono calzati sul perno-pedale del pedale lateralmente al corpopedale. Un apparecchio elettronico misuratore appartenente a tale tipologia è ad esempio quello descritto nella domanda italiana di brevetto n. TV2015A000010 depositata dalla Richiedente.

Un problema tecnico degli apparecchi elettronici misuratori del tipo sopra citato consiste nel fatto che la loro presenza in corrispondenza del pedale può risultare scomoda ed ingombrante per il ciclista, oltre che essere esposta al rischio di danneggiamento in caso di urti accidentali.

Lo scopo della presente invenzione è quindi quello di mettere a disposizione una soluzione per misurare la potenza esercitata da un ciclista durante la pedalata che sia in grado di superare il problema tecnico sopra descritto.

Questo scopo viene raggiunto dalla presente invenzione in quanto essa è relativa ad un pedale per biciclette realizzato secondo quanto definito nelle rivendicazioni allegate.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la Figura 1 mostra schematicamente una bicicletta provvista di un pedale realizzato secondo i dettami della presente invenzione,

- la Figura 2 è una sezione schematica longitudinale verticale del pedale mostrato nella Figura 1,

- la Figura 3 è la sezione I-I trasversale del pedale mostrato nella Figura 2,

- la Figura 4 è una sezione schematica longitudinale verticale del pedale mostrato nella Figura 1 secondo una prima variante realizzativa,

- la Figura 5 è la sezione II-II trasversale del pedale mostrato nella Figura 4,

- la Figura 6 è una sezione schematica longitudinale verticale del pedale mostrato nella Figura 1 secondo una seconda variante realizzativa,

- la Figura 7 è la sezione III-III trasversale del pedale mostrato nella Figura 6,

- la Figura 8 è una sezione schematica longitudinale verticale del pedale mostrato nella Figura 1 secondo una terza variante realizzativa,

- la Figura 9 è la sezione IV-IV trasversale del pedale mostrato nella Figura 8,

- la Figura 10 è una sezione schematica longitudinale verticale del pedale mostrato nella Figura 1 secondo una quarta variante realizzativa,

- la Figura 11 è la sezione V-V trasversale del pedale mostrato nella Figura 10,

- la Figura 12 è una sezione schematica longitudinale verticale del pedale mostrato nella Figura 1 realizzato secondo una quinta variante realizzativa,

- la Figura 13 è la sezione VI-VI trasversale del pedale mostrato nella Figura 12.

La presente invenzione verrà ora descritta in dettaglio con riferimento alle Figure allegate per permettere ad una persona esperta di realizzarla ed utilizzarla.

Varie modifiche alle forme di realizzazione descritte saranno immediatamente evidenti alle persone esperte ed i generici principi descritti possono essere applicati ad altre forme di realizzazione ed applicazioni senza per questo uscire dall’ambito protettivo della presente invenzione, come definito nelle rivendicazioni allegate. Pertanto, la presente invenzione non deve essere considerata limitata alle forme di realizzazione descritte ed illustrate, ma le si deve accordare il più ampio ambito protettivo conforme ai principi e alle caratteristiche qui descritte e rivendicate.

Con riferimento alle Figure 1, 2 e 3, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un pedale per biciclette atto a misurare grandezze elettriche indicative della pedalata del ciclista. Il pedale 1 comprende un perno-pedale 2 che si estende lungo un asse di riferimento A ed è strutturato per essere accoppiato ad una pedivella 3 di una bicicletta 4 (Figura 1).

Il perno-pedale 2 può presentare una prima estremità 2a, preferibilmente filettata, accoppiata alla corrispondente pedivella 3 della bicicletta 4. Il pernopedale 2 può avere una forma preferibilmente cilindrica allungata e può estendersi a sbalzo dalla pedivella 3 lungo l’asse di riferimento A longitudinale, preferibilmente circa ortogonale alla pedivella 3 e presenta una seconda estremità 2b, assialmente opposta rispetto all’estremità 2a.

Secondo l’esempio mostrato nelle Figure 2 e 3, il pernopedale 2 può comprendere una corona o flangia 17 anulare coassiale all’asse A, che è posizionata circa sul lato interno della porzione filettata dell’estremità 2a, ed è atta a disporsi in battuta contro la pedivella 3, quando il pedale 1 è collegato alla pedivella 3 stessa.

Con riferimento alle Figure 1 e 2, il pedale 1 comprende inoltre un corpo-pedale 5, che è accoppiato in modo liberamente girevole al perno-pedale 2 così da poter ruotare attorno all’asse A rispetto al perno-pedale 2 stesso. Il corpo-pedale 5 comprende un corpo tubolare, ossia un mozzo 6 presentante internamente un’apertura o foro, preferibilmente passante di sezione circolare che si estende lungo l’asse A. Il mozzo 6 è accoppiato tramite una boccola 16, in modo liberamente girevole, al perno-pedale 2 così da poter ruotare attorno all’asse A. Secondo l’esempio mostrato in Figura 2a, la boccola 16 è calzata sul perno-pedale 2 circa in una posizione assialmente centrale.

Nell’esempio illustrato in Figura 2, il corpo-pedale 5 comprende inoltre una porzione di appoggio-piede 7, che è collegata stabilmente/rigidamente al mozzo 6 in modo tale da formare preferibilmente un corpo unico o monolitico con lo stesso, ed è strutturata per formare un corpo di supporto del piede del ciclista. Ad esempio, la porzione di appoggiopiede 7 può comprendere una struttura circa piastriforme che si estende su un piano circa parallelo all’asse A, sulla quale, in uso, si dispone in appoggio il piede del ciclista. Resta inteso che la forma/struttura della porzione di appoggio-piede 7 può essere diversa da quella piastriforme sopra citata e/o rappresentata nelle Figure allegate. Resta inoltre inteso che la porzione di appoggio-piede 7 può essere preferibilmente sagomata/strutturata in modo tale da essere collegata/agganciata ad una calzatura del ciclista tramite tacche/tacchetti (o tacchette) di tipo noto, generalmente utilizzate sui pedali delle bici da corsa o mountain-bike.

Il pedale 1 comprende, inoltre, un circuito elettronico di misura 8, che è accoppiato stabilmente al perno-pedale 2 ed è configurato per fornire dei segnali elettrici di misura indicativi della deformazione del perno-pedale 2 causata dalla forza esercitata dal ciclista sul perno-pedale 2 durante la pedalata. Il circuito elettronico di misura 8 è configurato in modo tale da misurare grandezze fisiche indicative della pedalata del ciclista e le fornisce in uscita, ossia può comunicarle ad altri apparecchi elettronici, sotto forma di dati o segnali. Secondo una preferita forma realizzativa, il circuito elettronico di misura 8 è configurato per misurare una grandezza fisica corrispondente alla potenza/forza meccanica esercitata dal ciclista sul pedale 1.

Preferibilmente, il circuito elettronico di misura 8 è provvisto di una pluralità di componenti/dispositivi elettronici alcuni dei quali possono comprendere preferibilmente dei sensori di deformazione, ad esempio dei circuiti elettrici estensimetri 8a, fissati sul, o nel, perno-pedale 2, ed atti a misurare variazioni di grandezze elettriche indicative delle deformazioni meccaniche causate dal ciclista sul perno-pedale 2 durante la pedalata. Un componente elettronico del circuito elettronico di misura 8 può inoltre comprendere una unità di elaborazione 8b che determina la potenza meccanica generata dal ciclista e trasmessa al pedale 1 sulla base della/e deformazione/i determinata, a sua volta, in funzione delle grandezze elettriche misurate.

Un componente del circuito elettronico di misura 8 può comprendere, inoltre, preferibilmente un modulo di comunicazione 8c, preferibilmente wireless. Il modulo di comunicazione 8c può comunicare le grandezze elettriche e/o fisiche misurate, ad esempio la deformazione e/o la potenza determinata, sotto forma di dati/segnali, ad un pannello di interfaccia utente 9. Preferibilmente, il pannello di interfaccia 9 può essere atto ad essere installato sulla bicicletta 4, preferibilmente sulla parte anteriore (manubrio)(Figura 1). Il pannello di interfaccia utente 9 può essere configurato per comunicare/visualizzare al ciclista dei dati associati alla pedalata. Resta inteso che i dati possono variare e dipendere dalle grandezze fisiche misurate dal circuito elettronico di misura 8.

Nell’esempio illustrato, i componenti/dispositivi elettronici del circuito elettronico di misura 8 sono posizionati preferibilmente sulla superfice esterna del perno-pedale 2 affacciata alla superficie interna del mozzo 6. Resta tuttavia inteso che la presente invenzione non è limitata al posizionamento dei componenti/dispositivi elettronici del circuito elettronico di misura 8 sulla superficie esterna del perno-pedale 2, ma può prevedere, in aggiunta e/o in alternativa, il posizionamento di uno o più componenti elettronici del circuito elettronico di misura 8 in una posizione interna al perno pedale 2, ad esempio sulla parete tubolare interna e/o su incavi/sedi ricavati all’interno del perno-pedale 2 stesso.

Resta inoltre inteso che la presente invenzione non è limitata alla misura della grandezza fisica corrispondente alla potenza/forza meccanica esercitata dal ciclista sul pedale 1, ma può prevedere in alternativa, e/o in aggiunta, la misura/determinazione di altre grandezze fisiche generalmente associate al movimento compiuto dal pedale 1 sotto la spinta del piede. Tali grandezze fisiche possono comprendere, ad esempio, la velocità angolare/cadenza del pedale 1, la coppia, la posizione angolare della pedivella 3, l’accelerazione angolare del pedale 1 e/o similari.

Secondo la presente invenzione, il pedale 1 comprende inoltre un organo meccanico di bloccaggio 10 che è strutturato in modo tale da bloccare assialmente il mozzo 6 del corpo-pedale 5 al perno-pedale 2 in modo tale da impedire che il corpo-pedale 5 si sfili dal perno-pedale 2 lungo l’asse A.

Secondo una forma realizzativa mostrata nella Figura 2, sul perno-pedale 2 è ricavata una sede anulare 11 coassiale all’asse A. La sede anulare 11 presenta internamente una parete di fondo cilindrica e due parete laterali che definiscono sul perno pedale 2 due spallamenti anulari 2c. Secondo la forma realizzativa mostrata in Figura 2, la sede anulare 11, e quindi i relativi spallamenti anulari 2c, sono ricavati sul perno-pedale 2 tra la boccola 16 e la flangia 17 preferibilmente a fianco di quest’ultima.

Secondo la forma realizzativa mostrata nella Figura 2, l’organo meccanico di bloccaggio 10 comprende due elementi di bloccaggio 10a e 10b. L’elemento di bloccaggio 10a si estende radialmente rispetto al perno-pedale 2, ossia lungo una direzione ortogonale all’asse A, così da impegnare la sede anulare 11 in modo tale da poter ruotare attorno all’asse A, ed è disposto lateralmente in battuta contro almeno uno dei due spallamenti 2c del perno-pedale 2.

Nell’esempio illustrato, l’elemento di bloccaggio 10a è strutturato per impegnare la sede anulare 11 in modo tale de essere disposto lateralmente in battuta contro i due spallamenti 2c del perno-pedale 2. Gli spallamenti 2c sono strutturati per svolgere la funzione di un fermo atto ad interferire ossia a bloccare lo spostamento assiale dell’elemento di bloccaggio 10a lungo l’asse A sia verso l’estremità 2b sia verso l’estremità 2a del perno pedale 2.

L’elemento di bloccaggio 10b è strutturato per accoppiare meccanicamente il mozzo 6 all’elemento di bloccaggio 10a in modo tale che il mozzo 6 rimanga assialmente accoppiato al perno-pedale 2 tramite l’elemento di bloccaggio 10a e non possa quindi sfilarsi dal pernopedale 2.

Nell’esempio illustrato in Figura 2, l’elemento di bloccaggio 10a impegna radialmente la sede anulare 11 in modo tale da rimanere intrappolato assialmente nella sede anulare 11 stessa. L’elemento di bloccaggio 10b è strutturato per bloccare radialmente l’elemento di bloccaggio 10a all’interno della sede anulare 11 contro gli spallamenti 2c, e coopera con quest’ultimo per impedire al mozzo 6 di spostarsi lungo l’asse A rispetto al perno-pedale 2.

Secondo una preferibile forma realizzativa mostrata in Figura 2, il perno-pedale 2 comprende una porzione cilindrica intermedia che si estende circa tra la flangia 17 e la boccola 16 e presenta un diametro esterno minore del diametro interno di una porzione tubolare intermedia del mozzo 6 affacciata alla porzione cilindrica intermedia stessa. Nell’esempio illustrato, il diametro interno della porzione tubolare intermedia del mozzo 6 ed il diametro esterno della porzione cilindrica intermedia del perno-pedale 2 sono dimensionate in modo tale da delimitare uno spazio interno atto ad alloggiare il circuito elettronico di misura 8. Preferibilmente, il circuito elettronico di misura 8 è fissato sulla superficie esterna della suddetta porzione cilindrica intermedia del perno-pedale 2; il suddetto spazio interno è convenientemente dimensionato per far sì che il circuito elettronico di misura 8 non interferisca con la parete interna del mozzo 6 durante la sua rotazione attorno al perno-pedale 2.

Preferibilmente, l’elemento di bloccaggio 10b può comprendere un corpo tubolare cilindrico che è strutturato per essere collegato stabilmente con l’estremità 6b assiale del mozzo 6 affacciata alla flangia anulare 17. Nell’esempio illustrato in Figura 2, l’elemento di bloccaggio 10b comprende una ghiera di bloccaggio 13 di forma sostanzialmente cilindrica che presenta una filettatura avvitata su una corrispondente filettatura ricavata sull’estremità 6b assiale del mozzo 6. La ghiera di bloccaggio 13 è internamente strutturata per circondare l’elemento di bloccaggio 10a in modo tale da mantenerlo radialmente alloggiato nella sede anulare 11. La ghiera di bloccaggio 13 è inoltre strutturata per far si che, quando è collegata al mozzo 6, mantiene l’elemento di bloccaggio 10a in battuta contro gli spallamenti 2c. L’elemento di bloccaggio 10a è strutturato per interferire radialmente con la ghiera di bloccaggio 13 in modo tale bloccare lo spostamento assiale della ghiera di bloccaggio 13 e quindi del mozzo 6 ad essa collegato, lungo l’asse A. A questo scopo la ghiera di bloccaggio 13 può comprendere un gradino o spallamento anulare interno che è disposto in appoggio contro una parete laterale dell’elemento di bloccaggio 10a.

Con riferimento alla forma realizzativa mostrata in Figura 2, l’elemento di bloccaggio 10a comprende un corpo anulare 12 che è disposto nella sede anulare 11 in modo tale da poter ruotare nella stessa attorno all’asse A rispetto al perno-pedale 2. Il corpo anulare 12 è strutturato per poter scorrere nella sede anulare 11 così da poter ruotare liberamente sul perno-pedale 2 attorno all’asse di riferimento A. Il corpo anulare 12 è strutturato per disporsi in battuta preferibilmente contro gli spallamenti 2c in modo tale da rimanere assialmente bloccato così da non potersi spostare rispetto al perno-pedale 2 lungo l’asse A.

Secondo una preferita forma realizzativa mostrata nella Figura 3, il corpo anulare 12 è formato da due corpi semicilindrici 12a e 12b distinti ed indipendenti aventi delle sezioni trasversali a forma di segmenti semicircolari preferibilmente circa complementari uno con l’altro.

Con riferimento alla forma realizzativa mostrata in Figura 2, la ghiera di bloccaggio 13 blocca radialmente i due corpi semi-cilindrici 12a e 12b nella sede anulare 11. I due corpi semi-cilindrici 12a e 12b sono strutturati e dimensionati in modo tale da disporsi in appoggio contro gli spallamenti 2c ed interferire assialmente con la ghiera di bloccaggio 13 così da bloccare lo spostamento assiale della ghiera di bloccaggio 13 stessa e quindi del mozzo 6 ad essa collegato, lungo l’asse A rispetto al perno-pedale 2.

La Richiedente ha trovato che i due corpi semicilindrici 12a e 12b che formano il corpo anulare 12 possono comprendere due semi-boccole calzate radialmente nella sede anulare 11 da bande opposte. I corpi semi-cilindrici 12a e 12b possono essere vantaggiosamente realizzati in un materiale caratterizzato da un coefficiente di attrito ridotto. I corpi semi-cilindrici 12a e 12b possono essere vantaggiosamente realizzati in un materiale metallico, quale bronzo o similari, o a base di materiale polimerico, quale teflon o similari.

Con riferimento alla forma realizzativa mostrata in Figura 2, la boccola 16 è interposta tra il perno-pedale 2 e la parete interna del mozzo 6. Preferibilmente, la boccola 16 può essere calettata sulla porzione cilindrica del pernopedale 2 posizionata centralmente rispetto alla porzione di appoggio piede 7. Resta inteso che la boccola 16 svolge la funzione di supporto e rotazione del mozzo 6 e può essere sostituita da un qualsiasi meccanismo di supporto e rotazione similare di tipo noto, quale ad esempio un cuscinetto a rullini o similari.

Con riferimento alla forma realizzativa mostrata in Figura 2, il perno-pedale 2 può presentare inoltre preferibilmente una porzione tubolare che delimita all’interno un vano o sede 18 che alloggia un dispositivo di alimentazione elettrica 19 collegato elettricamente al circuito elettronico di misura 8 per alimentarlo elettricamente.

Il perno-pedale 2 e la porzione tubolare possono formare un corpo monolitico. In questo caso la sede 18 è ricavata sul corpo del perno-pedale 2 e si sviluppa a partire dalla seconda estremità 2b per prolungarsi assialmente nel pernopedale 2. Resta inteso che secondo una variante non illustrata, la porzione tubolare può essere un componente aggiuntivo e separato, che è accoppiato, ad esempio avvitato, ad una estremità del perno-pedale 2 così da definire un prolungamento lungo l’asse A all’interno del mozzo 6.

La sede 18 è preferibilmente cilindrica, ha preferibilmente una sezione trasversale all’asse A di forma circolare e presenta una apertura/imboccatura di accesso. Preferibilmente, il dispositivo di alimentazione elettrica 19 comprende una batteria, ad esempio ricaricabile, avente una forma complementare alla sede 18. Preferibilmente, la sede 18 è dimensionata in modo tale da permettere l’innesto della batteria al suo interno attraverso la relativa apertura di accesso. Preferibilmente, il collegamento elettrico tra dispositivo di alimentazione elettrica 19 e il circuito elettronico di misura 18 può comprendere dei fili elettrici disposti nel perno-pedale 2, ad esempio in un condotto passante (non illustrato) ricavato nello stesso.

Preferibilmente, l’estremità 6c del mozzo 6 può essere chiusa da un tappo o coperchio 14 sagomato in modo tale da chiudere anche l’apertura di accesso della sede 18. Preferibilmente, il coperchio 14 può essere accoppiato in modo stabile ma facilmente rimovibile/separabile all’estremità 6c del mozzo 6 ed è atto a proteggere il dispositivo di alimentazione elettrica 19.

In uso il montaggio del pedale 1 può prevedere le seguenti fasi: disporre/fissare stabilmente il circuito elettronico di misura 8 sul/nel perno pedale 2, disporre il dispositivo di alimentazione elettrica 19 nella sede 18 e collegarlo al circuito elettronico di misura 8, calzare la boccola 16 nel perno-pedale 2, calzare assialmente il mozzo 6 del corpo-pedale 5 sul perno-pedale 2, innestare radialmente i due corpi semicilindrici 12a e 12b nella sede anulare 11 da direzioni radiali opposte circa ortogonali all’asse A, calzare la ghiera di bloccaggio 13 innestandola sull’estremità 2a del perno-pedale 2 in corrispondenza della flangia 17, avvitare la ghiera di bloccaggio 13 sull’estremità 6b del mozzo 6 così da stringere assialmente a pacchetto il corpo-pedale 5 contro i corpi semicilindrici 12a e 12b così da effettuare da un lato un bloccaggio assiale del mozzo 6 e dall’altro intrappolare radialmente i due corpi semicilindrici 12a e 12b nella sede anulare 11 mantenendoli liberi di scorrere nella sede anulare 11 stessa attorno all’asse A, e chiudere l’estremità 6c aperta del mozzo 6 tramite il coperchio 14.

In uso, il mozzo 6 può ruotare attorno all’asse A rispetto al perno-pedale 2, grazie alla presenza della boccola 16 e dei corpi semicilindrici 12a e 12b rotanti nella sede anulare 11. I corpi semicilindrici 12a e 12b sono in appoggio contro gli spallamenti 2c del perno-pedale 2 e trattengono assialmente la ghiera di bloccaggio 13 che essendo a sua volta avvitata al mozzo 6 gli impedisce di sfilarsi assialmente dal perno-pedale 2.

È opportuno evidenziare nella forma realizzativa mostrata in Figura 2, in uso, la forza applicata dal ciclista sul pedale 1 sollecita il perno-pedale 2 solo tramite la boccola 16 che svolge la funzione di supporto del mozzo 6, mentre i due corpi semicilindrici 12a e 12b non svolgono alcuna funzione di supporto del mozzo 6 ma solo una funzione di bloccaggio assiale dello stesso.

A questo scopo come mostrato nella Figura 3, il diametro D1 della parete di fondo cilindrica della sede anulare 11 è minore del diametro D2 della parete semicircolare interna dei due corpi semicilindrici 12a e 12b. L’effetto tecnico ottenuto dal suddetto rapporto dimensionale dei diametri, è rappresentato dal fatto che i corpi semicilindrici 12a e 12b, in uso, rimangono leggermente distanziati dalla parete di fondo della sede anulare 11, ossia non sono in battuta sulla stessa e non causano quindi sul perno-pedale 2 delle deformazioni in grado di influenzare la correttezza della misura quando la spinta forza del ciclista è applicata sul corpo-pedale 5 in una zona decentrata rispetto alla boccola 16 di supporto.

L’organo di bloccaggio del pedale sopra descritto è estremamente vantaggioso in quanto consente di:

- liberare spazio all’interno del mozzo del corpopedale così da poter installare sia il circuito elettronico di misura sia la batteria,

- utilizzare contestualmente il mozzo del corpo pedale come involucro di protezione esterno del circuito elettronico di misura e della batteria,

- eliminare l’ingombro dei circuiti elettronici e/o della batteria al di fuori del corpo-pedale.

Risulta infine chiaro che al pedale sopra descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.

La forma realizzativa mostrata nelle Figure 4 e 5 è relativa ad un pedale 20, il quale è simile al pedale 1 (mostrato in Figura 2), e le cui parti componenti verranno contraddistinte, ove possibile, con gli stessi numeri di riferimento che contraddistinguono corrispondenti parti del pedale 1.

Il pedale 20 differisce dal pedale 1 in quanto l’elemento di bloccaggio 10a è fissato radialmente in modo stabile e rigido al mozzo 6 tramite l’elemento di bloccaggio 10b stesso. Come mostrato nelle Figure 4 e 5, il pedale 20 è privo della ghiera di bloccaggio 13, e l’elemento di bloccaggio 10b dell’organo di bloccaggio 10 comprende due viti 21 diametralmente opposte, ciascuna delle quali attraversa radialmente il mozzo 6, preferibilmente attraverso un relativo foro ortogonale all’asse A ricavato sul mozzo 6, e presenta l’estremità filettata sporgente dal foro stesso avvitata stabilmente sull’elemento di bloccaggio 10a presente nella sede anulare 11.

Come mostrato nelle Figure 4 e 5 le estremità filettate delle due viti 21 sporgenti dai relativi fori del mozzo 6, sono avvitate su rispettivi fori filettati ricavati radialmente sui due corpi semi-cilindrici 12a e 12b. Convenientemente le due viti 21 possono essere del tipo a brugola.

Il mozzo 6 è quindi radialmente collegato ai due corpi semi-cilindrici 12a e 12b tramite le viti 21 e ruota con gli stessi attorno all’asse A rimanendo bloccato assialmente dagli spallamenti 2c corrispondenti alle pareti laterali della sede anulare 11 del perno-pedale 2 che impediscono lo spostamento dei due corpi semi-cilindrici 12a e 12b stessi e quindi del mozzo 6 lungo l’asse A.

Resta inteso che l’elemento di bloccaggio 10a dell’organo di bloccaggio 10 del pedale 20 mostrato nelle Figure 4 e 5, può comprendere almeno uno o, in alternativa, due corpi semi-cilindrici 12a e 12b nella sede anulare 11, e almeno una, o in alternativa, due viti 21 per collegare uno o rispettivamente entrambi i corpi semi-cilindrici 12a e 12b al mozzo 6.

In uso il montaggio del pedale 20 può prevedere le seguenti fasi: disporre/fissare stabilmente il circuito elettronico di misura 8 sul/nel perno pedale 2, disporre il dispositivo elettrico di alimentazione 19 nella sede 18 e collegarlo al circuito elettronico di misura 8, calzare la boccola 16 nel perno-pedale 2, innestare radialmente i due corpi semicilindrici 12a e 12b nella sede anulare 11 da direzioni radiali opposte circa ortogonali all’asse A, calzare assialmente il mozzo 6 del corpo-pedale 5 sul pernopedale 2 in modo tale da allineare i fori del mozzo ai fori filettati ricavati sui due corpi semicilindrici 12a e 12b, innestare le viti 21 nei fori del mozzo 6 e avvitarle nei fori filettati dei due corpi semi-cilindrici 12a e 12b così da fissare i corpi semi-cilindrici 12a e 12b al mozzo 6 del corpo-pedale 5.

La forma realizzativa mostrata nelle Figure 6 e 7 è relativa ad un pedale 30, il quale è simile al pedale 20 mostrato nelle Figure 4 e 5, e le cui parti componenti verranno contraddistinte, ove possibile, con gli stessi numeri di riferimento che contraddistinguono corrispondenti parti del pedale 20. Il pedale 30 differisce dal pedale 20, in quanto l’organo di ancoraggio 10 anziché essere disposto in prossimità della flangia 17 è disposto circa in una posizione assiale intermedia del mozzo 6, preferibilmente circa centrale ed adiacente alla boccola 16.

La forma realizzativa mostrata in Figura 8 e 9 è relativa ad un pedale 40, il quale è simile al pedale 30 mostrato nelle Figure 6 e 7, e le cui parti componenti verranno contraddistinte, ove possibile, con gli stessi numeri di riferimento che contraddistinguono corrispondenti parti del pedale 30.

Il pedale 40 differisce dal pedale 30 in quanto la vite 21 dell’elemento di bloccaggio 10b dell’organo meccanico di bloccaggio 10, è sostituita con un dispositivo di fissaggio 41, che presenta una testa esterna 42 fissata stabilmente al mozzo 6 preferibilmente sulla superficie esterna dello stesso, preferibilmente tramite dei mezzi di fissaggio 43, ad esempio viti, ed uno stelo 44 che sporge dalla testa 42 per impegnare una apertura 45, ad esempio una cavità ricavata su un corpo semicilindrico 12a definente l’elemento di bloccaggio 10a. Preferibilmente lo stelo 44 può avere la forma trasversale all’asse A di tipo circa trapezoidale (Figura 9) ed una sezione longitudinale lungo l’asse A (Figura 8) sottile, circa piastriforme o laminare. L’apertura 45 del corpo semicilindrico 12a ha preferibilmente una forma circa complementare allo stelo 44 in modo tale da poterlo alloggiare. Resta inteso che nel pedale 40, lo stelo 44 può svolgere direttamente la funzione di interferenza assiale nella sede anulare 11 contro gli spallamenti 2c, in sostituzione del corpo semicilindrico 12a che può di conseguenza essere convenientemente eliminato, mentre la testa 42 dell’elemento di bloccaggio 41 accoppiata stabilmente al mozzo 6 può svolgere la funzione dell’elemento di bloccaggio 10b in quanto collega stabilmente/rigidamente lo stelo 44 al mozzo 6.

La forma realizzativa mostrata nelle Figure 10 e 11 è relativa ad un pedale 50, il quale è simile al pedale 30 mostrato nelle Figure 6 e 7, e le cui parti componenti verranno contraddistinte, ove possibile, con gli stessi numeri di riferimento che contraddistinguono corrispondenti parti del pedale 30. Il pedale 50 differisce dal pedale 30 in quanto la boccola 16 è formata dai due corpi semicilindrici 12a e 12b che costituiscono l’elemento di bloccaggio 10a e sono calzati radialmente nella sede anulare 11 ricavata centralmente sul perno-pedale 2 contro gli spallamenti 2c. L’elemento di bloccaggio 10b comprende una o due viti 51 colleganti radialmente una porzione intermedia del mozzo 6 ad uno o rispettivamente due corpi semicilindrici 12b o 12a.

La forma realizzativa mostrata nelle Figure 12 e 13 è relativa ad un pedale 60, il quale è simile al pedale 1 mostrato nella Figura 2, e le cui parti componenti verranno contraddistinte, ove possibile, con gli stessi numeri di riferimento che contraddistinguono corrispondenti parti del pedale 1. Il pedale 60 differisce dal pedale 1 in quanto lo spallamento anulare 2c contro cui è disposto in battuta l’elemento di bloccaggio 10a è formato da un fianco laterale di una flangia o risalto anulare 61 presente sul perno-pedale 2. Nella forma realizzativa mostrata nelle Figure 12 e 13, il risalto anulare 61 è coassiale all’asse A, è disposto in corrispondenza della flangia 17 ed impegna radialmente una sede 62 ricavata sulla parete cilindrica interna dell’elemento di bloccaggio 10a. Nella forma realizzativa mostrata nelle Figure 12 e 13, l’elemento di bloccaggio 10a comprende due semi-boccole, la sede 62 corrisponde ad una sede anulare ricavata sulle pareti circolari interne delle due semi-boccole, e il risalto anulare 61 impegna radialmente la sede 62 anulare in modo tale da impedire al mozzo 6 tramite l’elemento di bloccaggio 10b di spostarsi lungo l’asse A.

È opportuno precisare che l’elemento di bloccaggio 10a si dispone in battuta contro almeno uno spallamento 2c definito da un fianco laterale del risalto anulare 61 affacciato alla flangia 17. Nell’esempio illustrato le due semi-boccole sono accoppiate al risalto anulare 61 tramite la sede 62 in modo liberamente girevole attorno all’asse A. La sede 62 delle due semi-boccole è strutturata in modo tale da presentare le pareti laterali interne in battuta contro gli spallamenti 2c definiti dai due fianchi laterali opposti del risalto anulare 61 così da bloccare assialmente le semiboccole al risalto anulare 61 lungo l’asse A. La ghiera di bloccaggio 13 nel pedale 60 è strutturata per mantenere le semi-boccole impegnate radialmente contro il risalto anulare 61 e per collegare il mozzo 6 alle semi-boccole stesse.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Pedale per biciclette comprendente: un perno-pedale (2) che si estende lungo un asse di riferimento (A) e presenta una prima estremità (2a) assiale strutturata per essere accoppiata ad una pedivella (3) di una bicicletta (4), un corpo-pedale (5) che comprende un mozzo (6) accoppiato in modo liberamente girevole sul detto perno-pedale (2) così da poter ruotare attorno al detto asse di riferimento (A), mezzi elettronici di misura (8), che sono accoppiati stabilmente al perno-pedale (2) e sono configurati per fornire dei segnali elettrici di misura indicativi della deformazione del perno-pedale (2) causata dalla forza esercitata dal ciclista sul perno-pedale (2) stesso durante la pedalata, un organo meccanico di bloccaggio (10) che è strutturato in modo tale da bloccare assialmente il detto mozzo (6) del corpo-pedale (5) al detto perno-pedale (2), caratterizzato dal fatto che: detto perno-pedale (2) presenta almeno uno spallamento anulare (2c) coassiale all’asse di riferimento (A), detto organo meccanico di bloccaggio (10) comprende: un primo elemento di bloccaggio (10a) che è disposto sul detto perno-pedale (2) in modo tale da poter ruotare attorno all’asse di riferimento (A) ed è posizionato in battuta contro almeno il detto spallamento (2c) così da rimanere assialmente bloccato lungo detto asse (A), ed un secondo elemento di bloccaggio (10b) che accoppia stabilmente detto mozzo (6) al detto primo elemento di bloccaggio (10a) in modo tale che detto mozzo (6) rimanga assialmente bloccato al perno-pedale (2).
2. Pedale secondo la rivendicazione 1, in cui sul detto perno-pedale (2) è ricavata una sede anulare (11) coassiale al detto asse (A), che presenta due pareti laterale interne formanti ciascuna un relativo spallamento anulare (2c) del detto perno-pedale (2); detto primo elemento di bloccaggio (10a) è disposto nella detta sede anulare (11) in modo tale da scorrere nella stessa così da poter ruotare liberamente sul perno-pedale (2) attorno all’asse di riferimento (A) e rimane intrappolato assialmente nella sede anulare (11) in battuta contro ad almeno uno dei detti spallamenti anulari (2c).
3. Pedale secondo la rivendicazione 1, in cui detto perno-pedale (2) comprende un risalto anulare (61) coassiale al detto asse (A), che presenta due pareti laterali formanti ciascuna un relativo spallamento (2c) del detto perno-pedale (2); detto primo elemento di bloccaggio (10a) è accoppiato al detto risalto anulare (61) in modo tale da poter ruotare liberamente sul perno-pedale (2) attorno all’asse di riferimento (A) e rimane in battuta almeno ad uno dei detti spallamenti anulari (2c).
4. Pedale secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui detto primo elemento di bloccaggio (10A) comprende almeno un corpo semi-cilindrico (12a)(12c); detto secondo elemento di bloccaggio (10b) comprende mezzi di fissaggio, strutturati per fissare il detto mozzo (6) ad almeno uno dei corpi semicilindrici (12a)(12b).
5. Pedale secondo la rivendicazione 4, in cui sul detto corpo semi-cilindrico (12a) è ricavata una apertura radiale; detti mezzi di fissaggio comprendono uno stelo che attraversa radialmente il detto mozzo (6) e sporge dallo stesso per impegnare radialmente detta apertura del detto corpo semicilindrico (12a).
6. Pedale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui detto secondo elemento di bloccaggio (10b) comprende una ghiera di bloccaggio (13) che è disposta sul detto perno-pedale (2) in corrispondenza di almeno un detto spallamento (2c), è collegata ad una prima estremità (6b) del mozzo (6), ed è accoppiata radialmente al detto primo elemento di bloccaggio (10a) in modo tale da mantenerlo in battuta contro almeno un detto spallamento (2c) del perno pedale (2).
7. Pedale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una boccola di supporto e rotazione (16) che è interposta tra una porzione approssimativamente centrale del detto perno-pedale (2) ed il detto mozzo (6).
8. Pedale secondo la rivendicazione 7, in cui detto spallamento (2c) è ricavato su una porzione del detto pernopedale (2) compresa tra detta prima estremità (2a) del detto perno-pedale (2) e detta boccola di rotazione (16).
9. Pedale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi elettronici di misura (8) sono disposti su una porzione intermedia del detto pernopedale (2) che è posizionata all’interno del detto mozzo (6) ed è dimensionata per far sì che detti mezzi elettronici di misura (8) non interferiscano con il detto mozzo (6) durante la sua rotazione.
10. Pedale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto perno-pedale (2) comprende, o è accoppiato ad, una porzione tubolare che si estende all’interno del detto mozzo (6) ed è provvista internamente di sede (18) che si estende coassiale all’asse (A) ed è atta ad accogliere mezzi di alimentazione elettrica (19) collegati elettricamente ai detti mezzi elettronici di misura (8) per alimentarli.