IT201800006506A1

IT201800006506A1 - Molla per pastiglie d’attrito in una pinza per freno a disco

Info

Publication number: IT201800006506A1
Application number: IT102018000006506A
Authority: IT
Priority date: 2018-06-20
Filing date: 2018-06-20
Publication date: 2019-12-20
Also published as: EP3810952B1; WO2019243933A1; EP3810952A1

Description

DOMANDA DI BREVETTO PER INVENZIONE

"MOLLA PER PASTIGLIE D’ATTRITO IN UNA PINZA PER FRENO A DISCO"

DESCRIZIONE

[0001] Formano l'oggetto della presente invenzione una molla per trattenere e posizionare elasticamente le pastiglie in una pinza per freno a disco, nonché un freno a disco dotato di una tale molla.

[0002] Sono note molle di espansione a forma di croce per freni a disco a pinza fissa dotate di una trave longitudinale le cui estremità si appoggiano ad esempio contro due perni di sostegno che sostengono le pastiglie ed una trave trasversale le cui estremità si appoggiano contro bordi superiori delle pastiglie al fine di trattenere le pastiglie elasticamente in una posizione "abbassata". Grazie ad una configurazione inclinata della superficie inferiore della trave trasversale, le molle di espansione sollecitano le pastiglie in allontanamento l'una dall'altra per assicurare una separazione delle pastiglie dal disco freno dopo ogni frenatura.

[0003] Solitamente, le estremità della trave longitudinale delle molle di espansione note impegnano da sotto entrambi i perni di sostegno e la trave trasversale delle molle di espansione preme da sopra ed in modo molleggiante sulle piastrine di supporto delle pastiglie.

[0004] Le molle di espansione note sono quindi impiegate per ottenere un triplice effetto:

[0005] - la riduzione delle vibrazioni delle pastiglie,

[0006] - l’allontanamento delle pastiglie dal disco freno per ridurre o eliminare una coppia frenante residuale dovuta a contatti indesiderati tra le pastiglie e il disco freno a freno disattivato,

[0007] - l'ottenimento di un'usura uniforme dei rivestimenti di attrito delle pastiglie.

[0008] Le molle di espansione della tecnica nota si attestano sulle pastiglie con un angolo di applicazione della forza elastica inferiore a 15° rispetto al piano della pastiglia e, di conseguenza, trasmettono alla pastiglia una forza elastica radiale elevata e una forza elastica assiale molto più ridotta. La forza elastica assiale allontana le pastiglie tra loro e dal disco freno lungo una direzione di scorrimento assiale pianificata. In contrasto a ciò, la forza elastica radiale genera, nelle interfacce di appoggio tra le pastiglie e la pinza, ad esempio in interfacce di appoggio tra un perno di supporto e un corrispondente foro della pastiglia, una resistenza di attrito che si oppone alla spinta assiale della molla e quindi all’allontanamento delle pastiglie tra loro.

[0009] Con le molle di espansione della tecnica nota, la forza elastica assiale è insufficiente per vincere, in ogni condizione di operatività del freno, in modo completo ed affidabile la resistenza d’attrito generata dalla forza elastica radiale della molla.

[0010] Ne consegue un distacco spesso incompleto tra pastiglie e disco, a freno disattivato, che risulta in:

[0011] - momenti frenati residuali indesiderati,

[0012] - posizionamenti e orientamenti non pianificati delle pastiglie,

[0013] – un’usura non uniforme delle pastiglie.

[0014] Inoltre, la forza elastica assiale applicata dalle molle di espansione della tecnica nota, varia a seconda dello stato di usura (e quindi a seconda della posizione assiale) della pastiglia d’attrito.

[0015] Di conseguenza, le condizioni di applicazione delle forze elastiche e, quindi, le condizioni di vincolo delle pastiglie sono incerte, difficilmente pianificabili con precisione e variabili nel tempo. L’equilibrio dei momenti agenti sulla pastiglia d’attrito è indesiderabilmente sensibile a (e influenzato dagli) attriti a da variabilità geometriche.

[0016] Ne consegue che la funzione di allontanamento delle pastiglie dal disco freno non è assicurata durante l’intera durata di vita della pastiglia che man mano si usura.

[0017] Lo scopo della presente invenzione è pertanto quello di mettere a disposizione una molla per pastiglie ed un freno a disco migliorati, aventi caratteristiche tali da ridurre la coppia frenate residuale a freno disattivato e da migliorare e rendere più uniforme la funzione di allontanamento delle pastiglie dal disco freno anche in presenza di usura delle pastiglie e durante l’intera loro durata di vita.

[0018] Nell’ambito dello scopo generale dell’invenzione, ulteriori scopi riguardano una riduzione della sensibilità (o in altre parole: un miglioramento della robustezza) del sistema di vincolo elastico delle pastiglie d’attrito e dell’equilibrio dei momenti agenti sulle pastiglie d’attrito, a tolleranze geometriche, a effetti d’attrito e a variazioni delle condizioni di appoggio tra le pastiglie e la pinza e tra la molla di espansione e la pastiglia.

[0019] Questi e altri scopi vengono conseguiti mediante una molla per pastiglie secondo la rivendicazione 1 e tramite un freno a disco secondo la rivendicazione 10. Le rivendicazioni dipendenti riguardano forme di realizzazione vantaggiose e preferite.

[0020] Per meglio comprendere l'invenzione ed apprezzarne i vantaggi, verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative e non limitative, facendo riferimento alle figure annesse, in cui:

[0021] la figura 1 è una vista in prospettiva di un freno a disco secondo una forma di realizzazione,

[0022] la figura 2 è una vista in sezione radiale (rispetto ad un asse di rotazione di un disco freno) del freno a disco in figura 1,

[0023] la figura 3 è una vista in sezione radiale del freno a disco in configurazione disattivata (con il disco freno rimosso per maggiore chiarezza),

[0024] la figura 4 mostra il freno a disco della figura 3 in una configurazione attivata,

[0025] la figura 5 è una vista dall’alto del freno a disco di figura 1,

[0026] la figura 6 è una vista dal basso del freno a disco di figura 1,

[0027] le figure 7 e 8 sono viste in sezione, assiale e in prospettiva, del freno a disco secondo una forma di realizzazione,

[0028] le figure 9, 10, 11 sono viste di una molla per pastiglia d’attrito secondo una forma di realizzazione,

[0029] le figure 12 e 13 mostrano una pastiglia d’attrito del freno a disco secondo una forma di realizzazione.

[0030] Con riferimento alle figure, un freno a disco, in particolare per l'impiego in veicoli a motore, è globalmente indicato con il riferimento 1. Nel caso specifico si tratta di un freno a disco del tipo a pinza fissa. L’invenzione è tuttavia anche applicabile a cosiddette pinze flottanti e a freni con pinza flottante.

[0031] Il freno a disco 1 comprende una pinza 2 ed un disco freno 3. La pinza 2 è fissabile, ad esempio mediante viti di fissaggio, ad una sospensione di un veicolo, mentre il disco freno 3, dotato di una fascia di frenatura 4 anulare, è collegabile al mozzo ruota del veicolo (non illustrato).

[0032] La pinza 2 comprende due pareti laterali 5 disposte su entrambi i lati del disco freno 3 e collegate tra loro mediante elementi di collegamento che si estendono a cavallo della fascia di frenatura 4 del disco freno 3. Vantaggiosamente, la pinza 2 comprende due ponti d'estremità 6 che delimitano un'apertura centrale 7, nonché almeno o esattamente un tirante 8 disposto nell’apertura centrale 7 e che collega strutturalmente le due pareti laterali 5 in modo tale da limitare la deformazione della pinza 2 durante una frenata. Preferibilmente, il tirante 8 è disposto circa al centro dell'apertura centrale 7 in modo tale da suddividerla in due semi-aperture 9, 10 di estensione circonferenziale (con riferimento all’asse di rotazione 18 del disco freno 3) sostanzialmente uguale.

[0033] Almeno due pastiglie 11 aventi una piastra di supporto 12, ad esempio in acciaio, ed un rivestimento di materiale di attrito 13, sono disposte ciascuna su un lato del disco freno 3 in corrispondenza della fascia di frenatura 4 ed accolte in apposite sedi 14 della pinza 2 e sostenute da almeno uno, preferibilmente due perni di sostegno 15. I perni di sostegno 15 presentano dimensioni e resistenza meccanica sufficienti da consentire alle pastiglie 11 di appendersi o appoggiarsi a tali perni di sostegno 15, ad esempio mediante un foro o asola di sostegno 16 formato/a nella piastra di supporto 12, preferibilmente in una porzione d’estremità laterale 17 o in due porzioni d’estremità laterali 17 opposte della piastra di supporto 12, preferibilmente in una metà radialmente interna (rispetto all’asse di rotazione 18 del disco freno 3) e/o in corrispondenza o in vicinanza di un bordo inferiore (vale a dire radialmente interno) 19 della piastra di supporto 12, al fine di evitare spostamenti radiali (riferiti all'asse di rotazione 18 del disco freno 3) delle pastiglie d’attrito 11. È da notare che, generalmente, i perni di sostegno 15 per le pastiglie d’attrito 11 non contribuiscono alla rigidezza complessiva della pinza 2.

[0034] Le pastiglie d’attrito 11 sono spostabili in direzione assiale perpendicolare al piano 23 del disco freno 3 lungo i perni di sostegno 15 e sono influenzabili da mezzi di spinta, quali per esempio uno o più gruppi cilindro-pistone idraulici 20, 21 disposti nella pinza 2, in modo tale da serrare, tramite il rivestimento di attrito 13, un settore della fascia di frenatura 4, la cui superficie e forma corrisponde a quella dei rivestimenti di attrito 13.

[0035] Il freno a disco 1 comprende inoltre almeno una molla 22 per pastiglie che esercita un precarico elastico sulle pastiglie 11 per tenere le pastiglie d’attrito 11 distanziate dal disco freno 3 a freno disattivato. Le medesime una o più molle 22 o una o più ulteriori molle (non illustrate) possono svolgere l’ulteriore funzione di arrestare le pastiglie d’attrito 11 elasticamente nelle sedi 14 e ridurre così l'insorgere di vibrazioni e rumorosità dovute a movimenti delle pastiglie rispetto alla pinza 2, a freno disattivato.

[0036] Generalmente, il freno a disco 1 può comprendere quattro molle 22, rispettivamente due associate a ciascuna pastiglia d’attrito 11.

[0037] La molla 22 comprende una piastra allungata 27 piegata in modo tale da formare un tratto di fissaggio 24, un tratto di appoggio 25 opposto al tratto di fissaggio 24, e un tratto di rinvio 26 arcuato, formato tra il tratto di fissaggio 24 e il tratto di appoggio 25, in cui il tratto di rinvio 26 si sviluppa da una regione di restringimento 29, in cui il tratto di fissaggio 24 e il tratto di appoggio 25 sono localmente avvicinati tra loro, a forma di ansa allargata rispetto alla regione di restringimento 29, fino ad una regione apicale 28 superiore della molla 22.

[0038] Il tratto di fissaggio 24 forma una sede di fissaggio 30 per un fissaggio ad incastro della molla 22 ad una corrispondente porzione di fissaggio 31 formata alla pinza 2.

[0039] Il tratto di appoggio 25 forma una porzione di contatto 32 piastriforme, preferibilmente planare, per un appoggio libero (con possibilità di slittamento) della molla 22 contro una corrispondente superficie di contatto 33 formata alla piastra di supporto 12 della pastiglia d’attrito 11, nonché una porzione intermedia 34 estesa tra la regione di restringimento 29 e la porzione di contatto 32, in cui la porzione di contatto 32 e piegata rispetto alla porzione intermedia 34 in modo tale che, a molla 22 non deformata:

- la porzione intermedia 34 piastriforme si estende, partendo dalla regione di restringimento 29, in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio 24 con un primo angolo di divergenza 36 acuto (inferiore a 90°), e

- la porzione di contatto 32 piastriforme si estende, partendo da un bordo di piegatura 35 formato tra la porzione di contatto 32 e la porzione intermedia 34, in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio 24 con un secondo angolo di divergenza 37 ottuso (superiore a 90°),

- il bordo di piegatura 35 sporge in una stessa direzione di estensione della porzione di fissaggio 31.

[0040] La particolare configurazione della molla 22 permette un suo fissaggio ad incastro, ad esempio tramite una vite di fissaggio 38 inserita nella sede di fissaggio 30, ed un appoggio libero (con possibilità di slittamento e di orientamento) tramite la porzione di contatto 32 piastriforme, nonché un allargamento elastico della distanza tra il tratto di fissaggio 24 e il tratto di appoggio 25, contro la resistenza elastica generata dalla deformazione elastica dell’ampia ansa formata dal tratto di rinvio 26. Grazie all’allargamento dell’ansa del tratto di rinvio 26 rispetto alla regione di restringimento 29, il tratto di rinvio 26 mette a disposizione una forza elastica sufficientemente intensa e in direzione di avvicinamento dei tratti di fissaggio 24 e di appoggio 25 in modo da efficacemente spingere le pastiglie d’attrito 11 in allontanamento dal disco freno 3.

[0041] Secondo un aspetto dell’invenzione, la molla 22 è fissata nel freno a disco 1 con: - il tratto di rinvio 26 rivolto verso un lato superiore (o radialmente esterno) 47 della pinza 2 e esteso almeno parzialmente, possibilmente completamente, al di sopra 11 di (o in altre parole, radialmente più all’esterno rispetto a) la porzione d’estremità laterale 17 della pastiglia d’attrito, e

- il tratto d’appoggio 25 esteso sporgente verso un lato inferiore 46 della pinza 2, vale a dire radialmente verso l’interno, e

- il tratto di fissaggio 24 esteso in una direzione trasversale, ad esempio ortogonale, al piano 23 del disco freno 3 (o, in altre parole, in una direzione parallela all’asse di rotazione 18 del disco freno 3).

[0042] Con ulteriore vantaggio, in configurazione montata, la porzione intermedia 34 si estende in direzione quasi parallela al piano disco 23 (freno disattivato e pastiglie allontanate dal disco freno) e può raggiungere un angolo di inclinazione rispetto al piano disco 23 inferiore a 25° , preferibilmente inferiore a 15°, mentre la porzione di contatto 32 si estende con un angolo di inclinazione, rispetto al piano disco 23, inferiore a 55°, preferibilmente inferiore a 50°, ancora più prefer ibilmente inferiore o uguale a 45° (figure 3, 4).

[0043] Vantaggiosamente, la porzione di contatto 32 ha una lunghezza L32 inferiore ad una lunghezza L34 della porzione intermedia 34 (figure 10, 11). Preferibilmente, la lunghezza L32 della porzione di contatto 32 è nell’intervallo da 0,4 * L34 a 0,6 * L34, preferibilmente circa 0,5 * L34.

[0044] Per la predisposizione dello spazio necessario per il posizionamento delle molle 22, le pastiglie d’attrito 11 formano due rientranze d’estremità laterali 39 al di sopra delle suddette porzioni d’estremità laterali 17.

[0045] Le porzioni d’estremità laterali 17 si estendono in una zona inferiore, vale a dire radialmente interna, della pastiglia d’attrito 11, e un bordo superiore 40 delle porzioni d’estremità laterali 17 (che forma la suddetta superficie di contatto 33) è posizionato in una regione radialmente centrale avente estensione radiale di un terzo dell’estensione radiale totale della pastiglia d’attrito 11. Preferibilmente, il bordo superiore 40 delle porzioni d’estremità laterali 17 si estende a circa metà dell’estensione radiale totale della pastiglia d’attrito 11 (figura 13).

[0046] Vantaggiosamente, il tratto di fissaggio 24 della molla 22 è bloccato alla parete laterale 5 della pinza 2 su un lato posteriore della pastiglia d’attrito 11 rivolto via dal disco freno 3 e la porzione di contatto 32 della molla 22 si attesta da sopra (vale a dire da un lato radialmente esterno in direzione radialmente interna) contro il bordo superiore 40 della porzione d’estremità laterale 17 della piastra di supporto 12 della pastiglia d’attrito 11 (figure 3, 4, 7, 8).

[0047] Più precisamente, la porzione di contatto 32 della molla 11 si estende in modo inclinato da sopra la porzione d’estremità laterale 17 assialmente verso l’interno (in avvicinamento al disco freno 3) e radialmente verso il basso o verso il lato radialmente interno 46 della pinza 2, e si appoggia a contatto libero e con possibilità di slittamento contro uno spigolo assialmente interno 41 del bordo superiore 40.

[0048] La porzione di contatto 32 esercita sulla pastiglia d’attrito 11 una forza elastica assiale in direzione di allontanamento dal disco freno 3 e una forza elastica radiale (di intensità inferiore) verso il lato radialmente interno 46 della pinza 2. Infatti, l’angolo di inclinazione 42 (figure 3, 4) della porzione di contatto 32 rispetto al piano 23 del disco freno 3 è inferiore a 60°, preferibilmente inferiore o uguale a 50°, ad esempio approssimativamente 45°, in modo tale da trasmettere principalmente una forza assiale (allontanamento delle pastiglie 11 dal disco freno) e in subordine una forza radiale (appoggio anti-vibrazione delle pastiglie sui perni di sostegno 15). Il tratto di fissaggio 24 della molla 22 esercita sulla parete laterale 5 della pinza 2 una forza elastica assiale in direzione di avvicinamento al disco freno 3 e una forza elastica radiale (di entità inferiore) verso il lato superiore (radialmente esterno) 47 (figure 3, 4).

[0049] Secondo una forma di realizzazione, le porzioni di fissaggio 31 per le molle 22 sono formate radialmente più all’esterno dei perni di sostegno 15 e delle superfici di contatto 33 delle pastiglie d’attrito 11. Vantaggiosamente, le porzioni di contatto 32 e le superfici di contatto 33 sono posizionate ad una distanza da un rispettivo perno di sostegno 15 inferiore a due volte il diametro del perno di sostegno 15 (in corrispondenza del foro di sostegno 16), preferibilmente inferiore o uguale al diametro del perno di sostegno 15 (in corrispondenza del foro di sostegno 16).

[0050] Con l’ulteriore vantaggio, le superfici di contatto 33 e le porzioni di contatto 32 sono disallineate rispetto ai fori di sostegno 16 e spostate rispetto a questi ultimi verso una zona circonferenzialmente centrale 43 della pastiglia d’attrito 11.

[0051] Vantaggiosamente sia i fori di sostegno 16 delle pastiglie d’attrito 11 sia le superfici di contatto 33 impegnate dalle rispettive posizioni di contatto 32 sono formate in appendici d’estremità inferiori, vale a dire radialmente interne, e/o laterali 17, vale a dire circonferenzialmente più esterne, della piastra di supporto 12 infilata sui perni di sostegno 15.

[0052] Nella forma di realizzazione illustrata in figura 7, l’appendice d’estremità inferiore e laterale 17 ha un’estensione radiale uguale o inferiore a due terzi, preferibilmente uguale o inferiore a metà dell’estensione radiale (altezza) totale della pastiglia d’attrito 11, nonché un’estensione circonferenziale uguale o inferiore ad un quarto, preferibilmente uguale o inferiore ad un quinto, dell’estensione circonferenziale (larghezza) totale della pastiglia 11.

[0053] Secondo una forma di realizzazione (figura 7) la piastra di supporto 12 e, possibilmente, anche il rivestimento d’attrito 13 della pastiglia d’attrito 11 possono formare una o più cavità superiori 44 formate in un bordo radialmente esterno 45 della pastiglia 11 per consentire il fissaggio di una o più sonde per la segnalazione di usura del materiale d’attrito.

[0054] In accordo con una forma di realizzazione (figura 9) la sede di fissaggio 30 può comprendere un foro passante 48 formato nel tratto di fissaggio 24 e adatto per ricevere una vite di fissaggio 38 avvitabile in un foro filettato 49 della porzione di fissaggio 31 (figura 3).

[0055] La distanza del foro passante 48 dalla regione di restringimento 29 (nella quale inizia il tratto di rinvio 26) è inferiore a due volte il diametro del foro passante 48, preferibilmente inferiore o uguale a 1,5 volte il diametro del foro passante 48. Ciò assicura, a molla 22 montata alla pinza 2, un’elevata rigidezza del tratto di fissaggio 24 e una concentrazione delle deformazioni elastiche della molla 22 principalmente nel tratto di rinvio 26.

[0056] In accordo con una forma di realizzazione (figure 4, 5), il foro filettato 49 è formato in una nicchia di appoggio 50 che accoglie il tratto di fissaggio 24 della molla 22 in modo tale da impedire rotazioni della molla 22 intorno alla vite di fissaggio 38. L’impegno di serraggio tra la nicchia di appoggio 50, il tratto di fissaggio 24 e una testa della vite di fissaggio 38 impediscono le ulteriori rotazioni e le traslazioni del tratto di fissaggio 24 rispetto alla pinza 2.

[0057] Le porzioni di fissaggio 31 sono formate in corrispondenza dell’apertura centrale 7 oppure delle semi aperture 9, 10 e il tratto di fissaggio 24 della molla 22 è appoggiato nella nicchia di appoggio 50 dal lato radialmente esterno 47 della pinza 2 verso il lato radialmente interno 46. Anche la vite di fissaggio 38 è inseribile nel foro filettato 49 e accessibile e avvitabile dal lato radialmente esterno 47 attraverso dette semi aperture 9, 10 o attraverso detta apertura centrale 7.

[0058] Vantaggiosamente, la molla 22 è formata in un unico pezzo, preferibilmente in materiale metallico piastriforme o nastriforme sagomato in modo tale da presentare solo curvature intorno ad assi sostanzialmente paralleli tra loro e sostanzialmente paralleli al piano del disco freno 3, a molla 22 montata nella pinza 2.

[0059] Dalla descrizione fin qui fornita, l’esperto del settore apprezzerà che la molla 22 per pastiglia d’attrito 11 e il freno a disco 1 secondo l’invenzione mantengono, a freno disattivato, le pastiglie distaccate dal disco freno, riducendo in questo modo la coppia frenante residuale a freno disattivato.

[0060] Inoltre il freno a disco 1 e la molla 22 secondo l’invenzione risultano essere meno sensibili a tolleranze geometriche, a effetti d’attrito e a variazioni delle condizioni di appoggio tra le pastiglie 11 e la pinza 2 e tra la molla 22 e la pastiglia 11. Di conseguenza, le molle 22 forniscono una sollecitazione elastica assiale più intensa e più uniforme, anche in presenza di una progressiva usura del rivestimento d’attrito 13 delle pastiglie 11.

[0061] Inoltre, la molla 22 secondo l’invenzione è agevolmente montabile alla pinza e alla pastiglia d’attrito e la sua posizione non comporta una violazione di spazio con altri componenti funzionali del freno, permettendo un collocamento e un dimensionamento ottimizzato e mirato per ciascuno dei componenti funzionali.

[0062] Ovviamente, alla molla 22 per pastiglie 11 ed al freno a disco 1 secondo la presente invenzione, un esperto del settore, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare ulteriori modifiche e varianti, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione dell’invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Molla (22) per pastiglie d’attrito (11) associabile ad una pinza (2) di un freno a disco (1) per sollecitare le pastiglie d’attrito (11) elasticamente in allontanamento da un disco freno (3) del freno a disco (1), detta molla (22) comprendente una piastra allungata (27) piegata in modo tale da formare: - un tratto di fissaggio (24), - un tratto di appoggio (25) opposto al tratto di fissaggio (24), e - un tratto di rinvio (26), formato tra il tratto di fissaggio (24) e il tratto di appoggio (25), in cui il tratto di rinvio (26) si estende da una regione di restringimento (29), in cui il tratto di fissaggio (24) e il tratto di appoggio (25) sono almeno parzialmente localmente avvicinati tra loro, fino ad una regione apicale (28) superiore della molla (22), in cui il tratto di fissaggio (24) forma una sede di fissaggio (30) per un fissaggio ad incastro della molla (22) ad una corrispondente porzione di fissaggio (31) della pinza (2), in cui il tratto di appoggio (25) forma: - una porzione di contatto (32) piastriforme per un appoggio libero della molla (22) contro una corrispondente superficie di contatto (33) della pastiglia d’attrito (11), e - una porzione intermedia (34) piastriforme, estesa tra la regione di restringimento (29) e la porzione di contatto (32), - un bordo di piegatura (35) formato tra la porzione di contatto (32) e la porzione intermedia (34), in cui la porzione di contatto (32) e piegata rispetto alla porzione intermedia (34) in modo tale che, a molla (22) non deformata: - la porzione intermedia (34) si estende, partendo dalla regione di restringimento (29), in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio (24) con un primo angolo di divergenza (36), e - la porzione di contatto (32) piastriforme si estende, partendo dal bordo di piegatura (35), in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio (24) con un secondo angolo di divergenza (37), - detti primo angolo di divergenza (36) e detto secondo angolo di divergenza (37) essendo di ampiezza differente tra loro, e - il bordo di piegatura (35) sporge in una stessa direzione di estensione della porzione di fissaggio (31).
2. Molla (22) secondo la rivendicazione 1, in cui il tratto di rinvio (26) si estende dalla regione di restringimento (29) a forma di ansa allargata rispetto alla regione di restringimento (29) e la porzione di contatto (32) ha una lunghezza (L32) inferiore ad una lunghezza (L34) della porzione intermedia (34).
3. Molla (22) secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione intermedia (34) si estende, partendo dalla regione di restringimento (29), in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio (24) in cui detto primo angolo di divergenza (36) è di ampiezza minore rispetto a detto secondo angolo di divergenza (37).
4. Molla (22) secondo la rivendicazione 1, in cui la porzione intermedia (34) si estende, partendo dalla regione di restringimento (29), in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio (24) con un primo angolo di divergenza (36) acuto e - la porzione di contatto (32) piastriforme si estende, partendo dal bordo di piegatura (35), in modo divergente rispetto al tratto di fissaggio (24) con un secondo angolo di divergenza (37) ottuso.
5. Molla (22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la sede di fissaggio (30) comprende un foro passante (48) adatto per ricevere una vite di fissaggio (38) avvitabile in un foro filettato (49) della porzione di fissaggio (31).
6. Freno a disco (1) comprendente: - una pinza (2) con due pareti laterali (5) disposte su entrambi i lati di un piano disco (23) e formanti sedi per pastiglie (14), in cui le due pareti laterali (5) sono collegate tra loro mediante ponti d'estremità (6) che delimitano un'apertura centrale (7), - una coppia di pastiglie d’attrito (11) disposte in dette sedi per pastiglie (14) e ed aventi una piastra di supporto (12) recante un rivestimento d’attrito (13) e formante fuori di sostegno (16), - uno o più perni di sostegno (15) sporgenti dalle pareti laterali (5) e inseriti nei fori di sostegno (16) per sostenere le pastiglie d’attrito (11); - una o più molle (22) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la molla (22) è fissata nel freno a disco (1) con: - il tratto di rinvio (26) rivolto verso un lato radialmente esterno (47) della pinza (2), e - il tratto d’appoggio (25) sporgente verso un lato radialmente interno (46) della pinza (2), e - il tratto di fissaggio (24) esteso in una direzione trasversale al piano (23) del disco freno
7. Freno a disco (1) secondo la rivendicazione 6, in cui le pastiglie d’attrito (11) formano due porzioni d’estremità laterali (17) estese in una zona radialmente interna della pastiglia d’attrito (11), dette porzioni d’estremità laterali (17) formanti un bordo superiore (40) posizionato in una regione radialmente centrale della pastiglia d’attrito (11) avente estensione radiale inferiore a un terzo dell’estensione radiale totale della pastiglia d’attrito (11), in cui dette porzioni di contatto (32) delle molle (22) sono appoggiate contro i bordi superiori (40) di dette porzioni d’estremità laterali (17) delle pastiglie d’attrito (11).
8. Freno a disco (1) secondo una delle rivendicazioni 6 e 7, in cui il tratto di fissaggio (24) della molla (22) è bloccato alla parete laterale (5) su un lato posteriore della pastiglia d’attrito (11) rivolto via dal disco freno (3) e la porzione di contatto (32) della molla (22) si attesta da un lato radialmente esterno in direzione radialmente interna e in direzione assialmente esterna contro il bordo superiore (40) della porzione d’estremità laterale (17) della pastiglia d’attrito (11).
9. Freno a disco (1) secondo la rivendicazione 8, in cui la porzione di contatto (32) della molla (11) si estende in modo inclinato da sopra la porzione d’estremità laterale (17) assialmente verso il disco freno (3) e radialmente verso il lato radialmente interno (46) della pinza (2) e si appoggia a contatto libero e con possibilità di slittamento contro uno spigolo assialmente interno (41) del bordo superiore (40).
10. Freno a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 9, in cui la porzione di contatto (32) della molla (22) trasmette alla pastiglia d’attrito (11) una forza e la assiale in direzione di allontanamento dal disco freno (3) e il tratto di fissaggio (24) della molla (22) esercita sulla parete laterale (5) della pinza (2) una forza elastica assiale in direzione di avvicinamento al disco freno (3)
11. Freno a disco (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 10, in cui: - le porzioni di fissaggio (31) per le molle (22) sono formate radialmente più all’esterno dei perni di sostegno (15) e delle superfici di contatto (33) delle pastiglie d’attrito (11), - le porzioni di contatto (32) delle molle (22) e le corrispondenti superfici di contatto (33) delle pastiglie d’attrito (11) sono posizionate ad una distanza da un rispettivo perno di sostegno (15) inferiore a due volte il diametro del perno di sostegno (15) in corrispondenza del foro di sostegno (16).
12. Freno a disco (1) secondo la rivendicazione 11, in cui le superfici di contatto (33) e le porzioni di contatto (32) sono disallineate e spostate rispetto ai fori di sostegno (16) verso una zona circonferenzialmente centrale (43) della pastiglia d’attrito (11).
13. Freno a disco (1) secondo una delle rivendicazioni 11 e 12, in cui i fori di sostegno (16) sono formati in dette porzioni d’estremità (17), e dette porzioni d’estremità (17) hanno ciascuna un’estensione radiale uguale o inferiore a due terzi, oppure uguale o inferiore a metà dell’estensione radiale totale della pastiglia d’attrito (11) e un’estensione circonferenziale inferiore ad un quarto o ad un quinto dell’estensione circonferenziale totale della pastiglia d’attrito (11).
14. Freno a disco (1) secondo una delle rivendicazioni da 6 a 13 in quanto dipendenti dalla rivendicazioni 4, in cui il foro filettato (49) è formato in una nicchia di appoggio (50) che accoglie il tratto di fissaggio (24) della molla (22) in modo tale da impedire rotazioni della molla (22) intorno alla vite di fissaggio (38) e in cui un impegno di serraggio tra la nicchia di appoggio (50), il tratto di fissaggio (24) e una testa della vite di fissaggio (38) impediscono le ulteriori rotazioni e le traslazioni della sede di fissaggio (30) rispetto alla pinza (2).
15. Freno a disco (1) secondo la rivendicazione 14, in cui: - le porzioni di fissaggio (31) sono formate in corrispondenza di una o più aperture radialmente esterne (7, 9, 10) della pinza (2), - il tratto di fissaggio (24) della molla (22) è appoggiato nella nicchia di appoggio (50) dal lato radialmente esterno (47) della pinza (2) verso un suo lato radialmente interno (46), - la vite di fissaggio (38) è inseribile nel foro filettato (49) e accessibile dal lato radialmente esterno (47) attraverso dette aperture radialmente esterne (9, 10).