IT201800003886U1 - Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso - Google Patents

Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso

Info

Publication number
IT201800003886U1
IT201800003886U1 IT202018000003886U IT201800003886U IT201800003886U1 IT 201800003886 U1 IT201800003886 U1 IT 201800003886U1 IT 202018000003886 U IT202018000003886 U IT 202018000003886U IT 201800003886 U IT201800003886 U IT 201800003886U IT 201800003886 U1 IT201800003886 U1 IT 201800003886U1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
furniture
panel
main body
respect
development axis
Prior art date
Application number
IT202018000003886U
Other languages
English (en)
Inventor
Stefano Rovoletto
Original Assignee
Car S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Car S R L filed Critical Car S R L
Priority to IT202018000003886U priority Critical patent/IT201800003886U1/it
Publication of IT201800003886U1 publication Critical patent/IT201800003886U1/it

Links

Landscapes

  • Supports Or Holders For Household Use (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITÀ avente per titolo:
“Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso”
CAMPO TECNICO
Il presente trovato è rivolto ad un ferma-schiena per il mantenimento della posizione tra due pannelli di un mobile. In particolare, il trovato si riferisce ad dispositivo ad inserzione interposto tra lo schienale e la base di un mobile per compensare le tolleranze strutturali con cui sono prodotte le componenti del mobile stesso. In dettaglio, il trovato si propone di ridurre il “gap” tra lo schienale e la larghezza della scanalatura ricavata nella base. In aggiunta, il trovato si rivolge ad un mobile su cui è installo il suddetto dispositivo.
STATO DELLA TECNICA
Generalmente, i mobili comunemente utilizzati sono costituiti da due pannelli laterali (che fungono da montanti), un pannello superiore, un pannello inferiore (che funge da base), una o più ante apribili e un pannello posteriore (comunemente chiamato schienale).
Alcuni mobili, come armadi e cassettiere, prevedono che il pannello posteriore sia fatto scorrere in apposite scanalature ricavate su almeno una componente del mobile (solitamente sul pannello inferiore e su quelli laterali) per poi essere bloccato in tale posizione, ad esempio con l’interposizione di una molteplicità di chiodi, lungo almeno un lato del pannello posteriore, solitamente lungo i lati del pannello superiore che si sovrappongono al rispettivo spessore dei pannelli laterali.
Tuttavia, questa procedura non è reversibile e rende praticamente impossibile rimuovere e rimontare il pannello posteriore senza danneggiarlo e senza danneggiare le altre componenti del mobile, ad esempio nel caso in cui si intenda spostare il mobile durante un trasloco. In aggiunta, l’interposizione di chiodi è una procedura lunga, difficoltosa e che tende a rovinare le componenti del mobile.
A tal proposito, quindi, al posto dell’utilizzo dei chiodi, è noto interporre specifici dispositivi di fermo (spessori) tra il pannello posteriore e il pannello inferiore (o quello superiore/laterale) del mobile per conferire una maggior solidità all’intera struttura e mantenere il pannello posteriore in una specifica posizione fissa e solidale rispetto al pannello inferiore (o a quello superiore/laterale), evitando di bucare il mobile stesso.
Questi dispositivi, sono sostanzialmente degli spessori che vengono inseriti in appositi fori o direttamente tra il pannello posteriore e la base per bloccare quest’ultima in posizione.
In altre forme realizzative, invece, i dispositivi sono conformati ad “U” inserita nella scanalatura e presentano una base inferiore configurata per fare in modo che il pannello posteriore sia sovrapposto ad essa. Tuttavia, la presenza di questa base prevede che durante la fase di montaggio il dispositivo sia inserito tassativamente prima del pannello.
In aggiunta, la presenza della base prevede di realizzare un foro cieco fino ad una profondità maggiore rispetto alla scanalatura, andando ad assottigliare ulteriormente il pannello inferiore ed indebolendone la struttura.
Generalmente, inoltre, i dispositivi presentano una linguetta sporgente conformata per rendere agevole all’operatore il loro spostamento da una posizione libera ad una posizione di vincolo.
Tuttavia, tale linguetta può non essere facilmente accessibile durante l’assemblaggio dal momento che i dispositivi noti si trova normalmente dietro al pannello posteriore rivolti verso la parete di installazione in quanto la linguetta, se posta internamente, potrebbe risultare ingombrante per la disposizione degli oggetti personali dell’utilizzatore o potrebbe impigliarsi con i possibili capi di abbigliamento riposti all’interno.
SOMMARIO
In questo contesto, il compito tecnico alla base del presente trovato è quello di proporre un dispositivo del tipo ferma-schiena per il mantenimento (fermo) della posizione di un pannello di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, uno scopo del presente trovato è quello di fornire un dispositivo del tipo ferma-schiena facile da utilizzare in fase di installazione.
In dettaglio, uno scopo del presente trovato è quello di fornire un dispositivo del tipo ferma-schiena conformato in modo tale da definire un fine corsa nel passaggio dalla posizione libera alla posizione di vincolo in cui blocca la posizione reciproca tra due pannelli di un mobile.
Un altro scopo del presente trovato è quello di fornire un dispositivo del tipo ferma-schiena facilmente ruotabile tra la posizione libera e la posizione di vincolo.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di fornire un dispositivo del tipo ferma-schiena privo di appendici esterne sporgenti ed ingombranti che possono causare danneggiamenti al mobile o a ciò che vi viene riposto all’interno.
Uno scopo del presente trovato, è anche quello di fornire un dispositivo di tipo ferma-schiena conformato in modo che esso possa essere disposto e/o rimosso tra due pannelli di un mobile in un qualsiasi momento della fase di assemblaggio (anche prima dell’inserimento del pannello posteriore).
È, inoltre, scopo del presente trovato quello di fornire un mobile in cui tra due pannelli sia interponibile il suddetto dispositivo di tipo ferma-schiena per definirne una struttura salda e resistente.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di tipo ferma-schiena e da un mobile dotato del dispositivo, i quali comprendono le caratteristiche tecniche esposte nelle rispettive rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti corrispondono ad ulteriori aspetti vantaggiosi del trovato.
Occorre apprezzare che questo sommario introduce una selezione di concetti in forma semplificata, i quali saranno ulteriormente sviluppati nella descrizione dettagliata di seguito riportata.
Il trovato è rivolto ad un dispositivo per il mantenimento della posizione di un pannello di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso. Tale dispositivo comprende un corpo principale che si estende lungo un proprio asse di sviluppo per una lunghezza predefinita tra una propria estremità inferiore e una propria estremità superiore tra cui si sviluppa una parete laterale rivolta verso l’esterno.
In dettaglio, la parete laterale presenta una prima porzione ed una seconda porzione disposta consecutivamente alla prima porzione secondo una direzione di rotazione del corpo principale intorno al proprio asse di sviluppo. In maggiore dettaglio, la seconda porzione è, almeno in parte, maggiormente sporgente rispetto alla prima porzione secondo una direzione radiale rispetto all’asse di sviluppo in modo tale che il corpo principale risulti vantaggiosamente ruotabile intorno allo stesso asse di sviluppo tra una prima posizione operativa e una seconda posizione operativa. Nella prima posizione operativa la prima porzione, in uso, è rivolta verso il pannello del mobile, mentre nella seconda posizione operativa la seconda porzione, in uso, è attestata contro il pannello del mobile.
Più precisamente, la parte di seconda porzione della parete laterale è la parte maggiormente sporgente rispetto al resto della seconda porzione almeno in corrispondenza dell’estremità inferiore.
In altre parole, il dispositivo è conformato per essere girevolmente interposto tra un pannello e una base di un mobile, i quali sono generalmente disposti ortogonalmente tra loro. In una sua prima posizione operativa il dispositivo è semplicemente interposto tra il pannello e la base in modo che la propria porzione maggiormente sporgente non sia affacciata verso il pannello. Invece, a seguito della rotazione del dispositivo attorno al proprio asse di sviluppo in una sua seconda posizione operativa, la porzione sporgente si attesta al pannello imprimendo una spinta costante su di esso e mantenendolo in una posizione stabile rispetto alla base. In questo modo, il dispositivo è vantaggiosamente in grado di compensare le tolleranze costruttive con cui sono prodotti il pannello e la base del mobile.
In aggiunta, il trovato è rivolto ad un mobile, il quale comprende una base su cui è presente una scanalatura e un foro disposto adiacente e comunicante con la scanalatura, un pannello inserito nella scanalatura ortogonalmente rispetto alla base e il dispositivo di tipo ferma-schiena introdotto precedentemente. Tale dispositivo è disposto nel foro della base nella prima posizione operativa ed è ruotabile nella seconda posizione operativa per mantenere in posizione il pannello rispetto alla base del mobile. Inoltre, il dispositivo, nella sua interezza, è vantaggiosamente disposto affiancato rispetto al pannello.
Generalmente, infatti, la scanalatura presente sulla base del mobile presenta una larghezza leggermente maggiore dello spessore del pannello, in modo da consentire un facile inserimento di quest’ultimo al suo interno. Questo comporta che la posizione del pannello non si completamente stabile e risenta di possibili lievi disallineamenti. L’interposizione del dispositivo è vantaggiosamente in gradi di compensare tali differenze costruttive attestando in modo stabile il pannello alla base, definendo quindi un posizionamento reciproco costante nel tempo. Ancor più vantaggiosamente, il dispositivo è in grado di compensare tolleranze costruttive che raggiungono valori di 1,5 millimetri (ovvero la differenza tra lo spessore del pannello e la larghezza della scanalatura è compensata fino a valori pari a 1,5 millimetri).
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per il mantenimento della posizione di un pannello di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso, come illustrato negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra, secondo una vista prospettica, un dispositivo ferma-schiena interponibile tra due pannelli di un mobile per mantenere il loro posizionamento reciproco;
- la figura 2 illustra, secondo una vista laterale, il dispositivo illustrato in figura 1;
- la figura 3 illustra, secondo un’ulteriore vista prospettica, il dispositivo illustrato in figura 1;
- la figura 4 illustra, secondo una vista dall’alto, il dispositivo illustrato in figura 1;
- la figura 5 illustra, secondo una vista prospettica, il dispositivo interposto tra una base e un pannello del mobile configurato in una prima posizione operativa;
- la figura 6 illustra, secondo una vista dall’alto, il dispositivo interposto tra una base e un pannello del mobile configurato nella prima posizione operativa;
- la figura 7 illustra, secondo una vista prospettica, il dispositivo interposto tra la base e il pannello del mobile configurato in una seconda posizione operativa;
- la figura 8 illustra, secondo una vista dall’alto, il dispositivo interposto tra una base e un pannello del mobile configurato nella seconda posizione operativa.
Con riferimento ai disegni, essi servono unicamente per illustrare modi di realizzazione del trovato al fine di meglio chiarire, in combinazione con la descrizione, i principi inventivi alla base del trovato.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Il presente trovato è diretto ad un dispositivo (ferma-schiena) per il mantenimento della posizione di un pannello di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso.
Con riferimento alle figure, il dispositivo ferma-schiena è stato genericamente indicato con il numero 1.
Gli altri riferimenti numerici si riferiscono a caratteristiche tecniche del trovato che, fatte salve diverse indicazioni o palesi incompatibilità strutturali, il tecnico esperto del ramo saprà applicare a tutte le varianti realizzative descritte.
Eventuali modifiche o varianti che, alla luce della descrizione, risultassero evidenti alla persona esperta del settore devono considerarsi rientranti nell’ambito di tutela stabilito dal presente trovato, secondo considerazioni di equivalenza tecnica.
Nella presente descrizione dettagliata, esplicativa del trovato e pertanto non limitativa, si farà principalmente riferimento all’interposizione del dispositivo ferma-schiena tra un pannello (ad esempio un pannello posteriore) e una base di un mobile. Tuttavia, il dispositivo qui di seguito descritto è conformato per essere interposto tra due pannelli qualsiasi di un mobile.
La figura 1 illustra un dispositivo 1 per il mantenimento della posizione di un pannello 101 di un mobile rispetto ad una base 102 del mobile stesso. Tale dispositivo 1 comprende un corpo principale 2 che si estende lungo un proprio asse di sviluppo A (verticale) per una lunghezza predefinita tra una propria estremità inferiore 3 e una propria estremità superiore 4 tra cui si sviluppa una parete laterale 5 rivolta verso l’esterno. In particolare, la parete laterale 5 presenta una prima porzione 6 ed una seconda porzione 7 disposta consecutivamente alla prima porzione 6 secondo una direzione di rotazione G del corpo principale 2 intorno al proprio asse di sviluppo A. Nel dettaglio, la seconda porzione 7 è, almeno in parte, maggiormente sporgente rispetto alla prima porzione 6 secondo una direzione radiale R rispetto all’asse di sviluppo A in modo tale che il corpo principale 2 risulti ruotabile intorno allo stesso asse di sviluppo A tra una prima posizione operativa, in cui la prima porzione 6, in uso, è rivolta verso il pannello 101 del mobile, e una seconda posizione operativa, in cui la seconda porzione 7, in uso, è attestata contro il pannello 101 del mobile. Più precisamente, la parte di seconda porzione della parete laterale 5 è la parte maggiormente sporgente rispetto al resto della seconda porzione 7, almeno in corrispondenza dell’estremità inferiore 3. Durante l’uso del dispositivo 1, la parte di seconda porzione della parete laterale 5 si estende entro (in modo da sporgere) il volume interno di una scanalatura 103 del mobile descritta in seguito.
Preferibilmente, la prima porzione 6 della parete laterale 5 è sostanzialmente planare. In questo modo, quando il dispositivo 1 si trova nella prima posizione operativa, la prima porzione 6 si affaccia al pannello 101 senza indurre particolari impedimenti (ad esempio un attrito eccessivo) alla successiva eventuale rotazione del corpo principale 2 nella seconda posizione operativa. Preferibilmente, la prima porzione 6 è parallela al pannello 101.
Preferibilmente, la seconda porzione 7 della parete laterale 5 è sostanzialmente convessa e, ancor più preferibilmente, per l’intera estensione della seconda porzione 7 compresa tra l’estremità inferiore 3 e l’estremità superiore 4 del corpo principale 2.
Quando il dispositivo 1 si trova nella seconda posizione operativa, vantaggiosamente, la seconda porzione 7 si attesta contro il pannello 101 imprimendo su di esso una forza tale da stabilizzarne il posizionamento sostanzialmente ortogonale con la base 102 del mobile.
Come visibile nelle figure 1, 2, 3, 4, la prima porzione 6 e la seconda porzione 7 sono tra loro angolate di un angolo sostanzialmente retto secondo la direzione di rotazione del corpo principale intorno all’asse di sviluppo. In questo modo, quando il dispositivo 1 è nella prima posizione operativa, la prima porzione 6 è affacciata al pannello 101 del mobile e la seconda porzione 7 è sostanzialmente ortogonale al medesimo pannello 101. Diversamente, quando il dispositivo 1 è nella seconda posizione operativa, la prima porzione 6 è disposta ortogonalmente al pannello 101 del mobile mentre la seconda porzione 7 si attesta contro il medesimo pannello 101.
In questo modo, per un operatore è sufficiente imprimere una rotazione del dispositivo 1 di un angolo retto circa per poter attestare la seconda porzione 7 della parete laterale 5 contro il pannello 101 e definire una posizione stabile di quest’ultimo con la base 102.
Preferibilmente, il corpo principale 2 del dispositivo 1 comprende una pluralità di sporgenze 8 disposte su almeno una parte della parete laterale 5 e almeno in corrispondenza della seconda porzione 7 in modo da definire su quest’ultima la suddetta parte di maggior sporgenza. Ancor più preferibilmente, ciascuna sporgenza 8 è sostanzialmente anulare e si estende intorno al corpo principale 2.
Come visibile nelle figure 1, 2, 3, le sporgenze 8 sono parallele tra loro (verticalmente distanziate) e si estendono lungo una direzione che giace su un piano ortogonale rispetto all’asse di sviluppo A.
In altre parole, le sporgenze 8 circondano quasi completamente la parete laterale 5, infatti non sono presenti sulla prima porzione 6, in modo da definire diversi punti di trattenimento per rendere l’interposizione del dispositivo 1 tra il pannello 101 e la base 102 maggiormente stabile.
Preferibilmente, ciascuna sporgenza 8 presenta una superficie inferiore 9 ortogonale all’asse di sviluppo A e una superficie superiore 10 inclinata verso la superficie inferiore in allontanamento dalla parete laterale 5. In questo modo, ciascuna sporgenza 8 risulta avere una forma asimmetrica, e più precisamente una sezione verticale, rispetto ad un proprio piano di giacenza ortogonale all’asse di sviluppo A.
Tale conformazione di ciascuna sporgenza 8 ha il vantaggio di impedire che il dispositivo 1 venga involontariamente estratto durante la sua rotazione attorno al proprio asse di sviluppo A. Ancor più vantaggiosamente, sia che il dispositivo sia ruotato nel primo verso di rotazione V1 sia che sia ruotato nel secondo verso di rotazione V2, il dispositivo 1 tende a traslare verso il basso lungo il proprio asse di sviluppo A, mantenendosi in una posizione interposta tra le componenti del mobile.
Secondo un aspetto del trovato, il dispositivo 1 comprende un organo di finecorsa 11 disposto almeno in corrispondenza della seconda porzione 7 della parete laterale 5. In questo modo, l’organo di finecorsa 11 definisce la massima apertura angolare utile per la rotazione del corpo principale 2 tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa.
Vantaggiosamente, quindi, una volta che il dispositivo 1 è interposto nella prima posizione operativa tra il pannello 101 e la base 102 del mobile, l’organo di finecorsa 11 definisce la rotazione massima che un operatore deve indurre per portare il dispositivo 1 nella seconda posizione operativa. Infatti, la conformazione del dispositivo 1 vantaggiosamente impedisce una rotazione di una angolo maggiore rispetto a quello necessario.
A tal proposito, l’organo di finecorsa 11 comprende un primo tratto piano 12 e un secondo tratto piano 13 disposto adiacente e trasversalmente al primo tratto piano 12, in modo tale che sia il primo che il secondo tratto piano 12,13 definiscano, rispettivamente, il finecorsa della rotazione del corpo principale 2 tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa. In dettaglio, il primo tratto piano 12 è disposto in corrispondenza dell’estremità superiore 4 del corpo principale 2 superiormente alla prima porzione 6 della parete laterale 5, mentre il secondo tratto piano 13 è disposto in corrispondenza dell’estremità superiore 4 del corpo principale 2 superiormente alla seconda porzione 7. Preferibilmente, il secondo tratto piano 13 si estende a sbalzo oltre la seconda porzione 7 secondo una direzione di contro-rotazione. Nelle allegate figure, il secondo tratto piano 13 risulta essere meno sporgente (rientrante) della seconda porzione 7. Secondo il presente trovato, come meglio visibile nelle figure 1, 2, 3, 4, il dispositivo 1 comprende un organo a cappello 14 disposto in corrispondenza dell’estremità superiore 4 del corpo principale 2. Più precisamente, l’organo a cappello 14 si estende su un piano ortogonale all’asse di sviluppo A, risultando aggettante oltre almeno una terza porzione 15 della parete laterale 5. Nello specifico, la terza porzione 15 è disposta consecutivamente alla seconda porzione 7 lungo la direzione di rotazione G del corpo principale 2 intorno all’asse di sviluppo A, risultando compresa tra la stessa seconda porzione 7 e la prima porzione 6.
Vantaggiosamente, l’organo a cappello 14 definisce un ulteriore elemento di finecorsa secondo una direzione di inserimento del dispositivo 1 in un foro 104 ricavato sulla base 102 del mobile in modo da allineare il dispositivo 1 rispetto al foro 104 stesso. Infatti, nel caso in cui il foro 104 sia ricavato erroneamente con una profondità maggiore del necessario, l’organo a cappello 14, in quanto aggettante, attestandosi contro la base 102 definisce un impedimento verso una traslazione verticale eccessiva lungo l’asse di sviluppo A.
In aggiunta, l’organo a cappello 14 presenta inferiormente una sede 16 preferibilmente ricavata in corrispondenza di un terzo tratto curvo dell’organo a cappello 14 compreso tra il secondo tratto piano 13 e il primo tratto piano 12. La sede 16 è conformata per accogliere un apposito utensile, come ad esempio un cacciavite a punta piatta, utile ad estrarre il dispositivo 1 dal foro 104 in cui è posizionato.
Preferibilmente, come meglio visibile in figura 2 e in figura 4, il corpo principale 2 presenta una cavità 17 sagomata per accogliere un utensile di movimentazione dello stesso corpo principale 2 lungo la direzione di rotazione G intorno all’asse di sviluppo A.
Preferibilmente, la cavità 17 è una cavità cieca che si sviluppa a partire dall’estremità superiore 4 del corpo principale 2 lungo l’asse di sviluppo A. Vantaggiosamente, il foro 17 presenta una sezione trasversale all’asse di sviluppo A di forma esagonale, in modo da accogliere una tipica chiave a brugola utile ad un operatore per ruotare il dispositivo 1 tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa. Ancor più vantaggiosamente, aver ricavato un tale foro 17 consente di non dover applicare al dispositivo 1 una linguetta o un’appendice fissa necessaria per imprimere la rotazione del corpo principale 2. L’utilizzo di un utensile, in questo caso di una chiave a brugola di facile reperibilità, permette inoltre all’operatore di raggiungere più facilmente il dispositivo 1 nel caso in cui lo spazio di lavoro per l’operatore sia ridotto al minimo, ad esempio nel caso in cui il mobile sia accostato al muro già durante il proprio assemblaggio per mancanza di spazio ulteriore.
Le figure 5, 6, 7, 8 mostrano una porzione del mobile a cui è rivolta il presente trovato. Il mobile comprende la base 102, il pannello 101 e il dispositivo 1 precedentemente descritto.
Nel dettaglio, sulla base 102 è presente una scanalatura 103 conformata per ricevere una porzione del pannello 101, così da disporre quest’ultimo ortogonalmente rispetto alla base 102. La base 102, inoltre, presenta il foro 104 disposto adiacente e comunicante con la scanalatura 103. Generalmente, il foro 104 è ricavato nella parte della base 102 compresa tra la scanalatura 103 e la parete contro cui verrà attestato il mobile una volta assemblato.
All’interno del foro 104 è disposto il dispositivo 1 nella prima posizione operativa (FIG.5 e FIG.6), il quale è ruotabile nella seconda posizione operativa (FIG.7 e FIG.8) per mantenere in posizione il pannello 101 rispetto alla base 102 del mobile.
Preferibilmente, il dispositivo 1, nella sua interezza, è disposto completamente affiancato al pannello 101. In altre parole, quando inserito nel foro 104, l’intero corpo principale 2 del dispositivo 1 si sviluppa lateralmente al pannello 101. Vantaggiosamente, quindi, il dispositivo 1 durante il suo utilizzo è disposto all’interno del foro 104 della base 102 e lateralmente al pannello 101. Conseguentemente, il dispositivo 1 è removibile dal foro 104 anche nel caso in cui il pannello 101 non sia separabile dalla base 102.
Preferibilmente, quindi, il foro 104 e la scanalatura 103 sono ricavati sulla base 102 con la medesima profondità. In questo modo, il dispositivo 101 è inseribile alla giusta profondità nel foro 104 anche nel caso in cui non presenti l’organo a cappello 14 che svolge la funzione di finecorsa verticale.
Preferibilmente, il foro 104 presenta una sezione trasversale all’asse di sviluppo A sostanzialmente uguale ad una sezione trasversale del corpo principale 2 del dispositivo 1 in modo che il dispositivo 1, una volta inserito nel foro 104, rimanga stabile in posizione grazie all’attrito che si instaura tra la pluralità di sporgenze 8 e le pareti interne del foro 104.
Un esempio di applicazione del dispositivo 1 durante l’assemblaggio di un mobile deriva direttamente da quanto sopra descritto e viene qui di seguito richiamato.
Inizialmente, si predispone la base 102 su cui sono state ricavate la scanalatura 103 e il foro 104 in una posizione adiacente e comunicante con la scanalatura 103. In altre parole, tra il foro 104 e la scanalatura 103 non viene interposta alcuna porzione della base, come ad esempio una lamina non rimossa, mentre deve invece essere lasciato libero un passaggio diretto.
Successivamente, una volta predisposto il pannello 101, si inserisce quest’ultimo all’interno della scanalatura 103 in modo da disporlo sostanzialmente in modo ortogonale rispetto alla base 102.
Infine, il dispositivo 1 è inseribile nel foro 104 nella prima posizione operativa in modo che risulti interamente affiancato al pannello 101 per poter poi essere ruotato nella seconda posizione operativa così che la seconda porzione si attesti contro il pannello 101 al fine di mantenere la posizione ortogonale di quest’ultimo rispetto alla base 102.
Vantaggiosamente, l’inserimento del dispositivo 1 nel foro 104 può avvenire sia prima sia dopo l’inserimento del pannello 101 all’interno della scanalatura 103 dal momento che non sono presenti elementi inferiori inseriti sotto al pannello 101 stesso. In questo modo, un operatore è in grado di posizionare il dispositivo anche in un secondo momento nel caso in cui ci sia stata una dimenticanza in fase di assemblaggio.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il mantenimento della posizione di un pannello (101) di un mobile rispetto ad una base (102) del mobile stesso, comprendente: un corpo principale (2) estendentesi lungo un proprio asse di sviluppo (A) per una lunghezza predefinita tra una propria estremità inferiore (3) e una propria estremità superiore (4) tra cui si sviluppa una parete laterale (5) esterna; detta parete laterale (5) presentando una prima porzione (6) ed una seconda porzione (7) consecutiva a detta prima porzione (6) secondo una direzione di rotazione (G) di detto corpo principale (2) intorno all’asse di sviluppo (A); detta seconda porzione (7) essendo, almeno in parte, maggiormente sporgente rispetto a detta prima porzione (6) secondo una direzione radiale (R) rispetto all’asse di sviluppo (A) in modo tale che il corpo principale (2) risulti ruotabile intorno a detto asse di sviluppo (A) tra una prima posizione operativa, in cui detta prima porzione (6), in uso, è rivolta verso il pannello (101) del mobile, e una seconda posizione operativa, in cui detta seconda porzione (7), in uso, è attestata contro il pannello (101) del mobile; detta parte di seconda porzione (7) essendo la parte maggiormente sporgente rispetto al resto di detta seconda porzione (7) almeno in corrispondenza di detta estremità inferiore (3).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta prima porzione (6) di detta parete laterale (5) è sostanzialmente planare.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta seconda porzione (7) di detta parete laterale (5) è sostanzialmente convessa, preferibilmente per l’intera estensione compresa tra detta estremità inferiore (3) e detta estremità superiore (4) del corpo principale (2).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detta prima porzione (6) e detta seconda porzione (7) sono tra loro angolate di un angolo sostanzialmente retto secondo la direzione di rotazione (G) di detto corpo principale (2) intorno all’asse di sviluppo (A) in modo che detta prima porzione (6) sia affacciata al pannello (101) del mobile nella prima posizione operativa e sia ortogonale al pannello (101) del mobile nella seconda posizione operativa.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto corpo principale (2) presenta una pluralità di sporgenze (8) disposte su almeno parte di detta parete laterale (5) almeno in corrispondenza di detta seconda porzione (7) per definire su quest’ultima detta parte di maggior sporgenza.
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5, in cui dette sporgenze (8) sono parallele tra loro ed estendentesi su almeno una parte di detta parete laterale (5) lungo una direzione giacente su un piano ortogonale rispetto a detto asse di sviluppo (A).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui ciascuna sporgenza (8) presenta una superficie inferiore (9) ortogonale a detto asse di sviluppo (A) e una superficie superiore (10) inclinata verso detta superficie inferiore (9) in allontanamento da detta parete laterale (5), in modo che ciascuna sporgenza (8) sia asimmetrica rispetto ad un proprio piano di giacenza ortogonale rispetto a detto asse di sviluppo (A).
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente un organo di finecorsa (11) disposto almeno in corrispondenza di detta seconda porzione (7) della parete laterale (5) in modo da definire un’apertura angolare predefinita per la rotazione del corpo principale (2) tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detto organo di finecorsa (11) comprende almeno un tratto piano (12, 13) disposto in corrispondenza dell’estremità superiore (4) del corpo principale (2) superiormente a detta seconda porzione (7), in cui detto tratto piano (12,13) si estende a sbalzo oltre la seconda porzione (7) secondo una direzione di contro-rotazione in modo da definire il finecorsa della rotazione del corpo principale (2) nella seconda posizione operativa per contatto con il pannello (101).
  10. 10. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente un organo a cappello (14) disposto in corrispondenza di detta estremità superiore (4) del corpo principale (2) ed estendentesi su un piano ortogonale rispetto a detto asse di sviluppo (A) e aggettante oltre almeno una terza porzione (15) di detta parete laterale (5) consecutiva a detta seconda porzione (7) secondo detta direzione di rotazione (G) di detto corpo principale (2) intorno all’asse di sviluppo (A); detta terza porzione (15) essendo compresa tra detta seconda porzione (7) e detta prima porzione (6).
  11. 11. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui detto corpo principale (2) presenta una cavità (17) sagomata per accogliere un utensile di movimentazione del corpo principale (2) secondo detta direzione di rotazione (G) intorno a detto asse di sviluppo (A).
  12. 12. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 11, in cui detta cavità (17) è una cavità cieca che si sviluppa a partire da detta estremità superiore (4) lungo detto asse di sviluppo (A).
  13. 13. Mobile comprendente: una base (102) su cui è presente una scanalatura (103) e un foro (104) adiacente e comunicante con detta scanalatura (103); un pannello (101) inserito in detta scanalatura (103) ortogonalmente rispetto a detta base (102); un dispositivo (1) secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 12, disposto in detto foro (104) nella prima posizione operativa e ruotabile nella seconda posizione operativa per mantenere in posizione detto pannello (101) rispetto a detta base (102) del mobile; detto dispositivo (1) essendo disposto completamente affiancato rispetto a detto pannello (101).
  14. 14. Mobile secondo la rivendicazione 13, in cui detto foro (104) e detta scanalatura (103) presentano la medesima profondità.
IT202018000003886U 2018-12-05 2018-12-05 Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso IT201800003886U1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT202018000003886U IT201800003886U1 (it) 2018-12-05 2018-12-05 Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT202018000003886U IT201800003886U1 (it) 2018-12-05 2018-12-05 Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201800003886U1 true IT201800003886U1 (it) 2020-06-05

Family

ID=73698408

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT202018000003886U IT201800003886U1 (it) 2018-12-05 2018-12-05 Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201800003886U1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
IT201800010821A1 (it) Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso e procedimento di assemblaggio del mobile
ITMI20130158A1 (it) Dispositivo per il fissaggio regolabile di un pannello frontale di un cassetto o simile, e cassetto provvisto dei dispositivi di fissaggio stessi
TWI621415B (zh) 滑軌總成及其滑軌套件
IT201800003886U1 (it) Dispositivo ferma-schiena di un mobile rispetto ad una base del mobile stesso
ES2796326T3 (es) Cerradura con sistema de bloqueo mejorado
KR200476766Y1 (ko) 핸들어셈블리 조립용 지그
AU2014200412A1 (en) Door Assembly
JP4465317B2 (ja) ハウジング開口をカバーするフロントフレームを備えたハウジング
JP6580369B2 (ja) 手摺棒の端部取付構造
JP4863198B2 (ja) 部材取付構造及びテーブル
ITMI20120672A1 (it) Dispositivo di chiusura
KR200462175Y1 (ko) 폴딩 도어용 경첩
IT202000005086A1 (it) Dispositivo di giunzione perfezionato per parti di mobili e complementi di arredo
KR101139929B1 (ko) 돌출되지 않게 설치되는 경첩
IT201800003996A1 (it) Componente rotante per attivare o disattivare un elemento di sicurezza di una serratura a cilindro e metodo di realizzazione di un componente rotante
JP2015172314A (ja) 建具枠
IT201600103879A1 (it) Sistema di regolazione della profondità per mezzi di fissaggio di una traversa a forma di gola ad uno scasso di un mobile
JP6754649B2 (ja) 踏板拘束用楔と該楔を用いた踏板の固定構造
JP6262538B2 (ja) 建築構造体
JP7051587B2 (ja) ドア構造およびその施工方法
ITMI20120620A1 (it) Dispositivo di giunzione a scomparsa per pannelli di un mobile o simile
JP6072664B2 (ja) エレベータかご内手摺およびその取付方法
ITTO20130192A1 (it) Dispositivo di collegamento per fissare due elementi, in particolare per costruzioni edili
ITPD20090032A1 (it) Sistema di accoppiamento testa a testa per elementi profilati
IT201900005188A1 (it) Dispositivo di supporto per ripiani di mobili