IT201800001985U1

IT201800001985U1 - Isola per elettrovalvole.

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Publication number: IT201800001985U1
Application number: IT202018000001985U
Authority: IT
Priority date: 2018-02-27
Filing date: 2018-02-27
Publication date: 2019-08-27
Also published as: DE202019000784U1; CN210128096U; US10895272B2; US20190264712A1

Description

“ISOLA PER ELETTROVALVOLE”

Il presente trovato si riferisce ad un’isola per elettrovalvole.

Sono noti sistemi di elettrovalvole o isole di elettrovalvole che comprendono una o più elettrovalvole assemblate su una o più basi fra loro collegate a formare un insieme, il quale insieme è a sua volta collegato ad almeno un elemento o modulo di testa.

I sistemi o isole di elettrovalvole noti possono essere di tipo modulare o di tipo non-modulare.

I sistemi o isole di elettrovalvole noti di tipo modulare comprendono:

- una o più elettrovalvole,

- una o più basi di tipo modulare che sono fra loro fissate in modo removibile,

- almeno un elemento o modulo di testa collegato e fissato in modo removibile a un’estremità della base o dell’insieme di basi e nel quale sono ricavate le connessioni elettriche e le connessioni pneumatiche, - un elemento di estremità disposto all’estremità della base opposta a quella collegata all’elemento di testa.

Ciascuna elettrovalvola è, generalmente, del tipo di un distributore a cassetto contenuto in un involucro scatolare; uno stesso involucro scatolare può contenere anche due distinti distributori a cassetto.

Ciascuna base è costituita da un corpo di base nel quale sono ricavati uno o più alloggiamenti, ciascuno dei quali è configurato per ricevere una rispettiva elettrovalvola. Ciascun alloggiamento è provvisto di condotti di passaggio del fluido in pressione che si collegano con le corrispondenti bocche della rispettiva elettrovalvola. In particolare, ciascun alloggiamento ricavato nella base è provvisto di: almeno un condotto di alimentazione, almeno un condotto di uscita o mandata e almeno un condotto di scarico, i quali si collegano rispettivamente con l’almeno una bocca di alimentazione, l’almeno una bocca di utilizzazione o uscita e l’almeno una bocca di scarico della rispettiva elettrovalvola.

Nella base sono ricavati i condotti principali di alimentazione e raccolta del fluido in pressione che si raccordano, in comunicazione di fluido, con ciascun alloggiamento, rispettivamente con l’almeno un condotto di alimentazione e con l’almeno un condotto di scarico di ciascun alloggiamento.

L’almeno un condotto di uscita o mandata di ciascun alloggiamento della base, invece, è distinto e separato dai condotti di uscita o mandata dei restanti alloggiamenti ricavati nella base e sbocca in una rispettiva apertura di mandata che è accessibile dall’esterno della base e che è collegabile a una rispettiva utenza (per esempio un attuatore pneumatico) asservita alla corrispondente elettrovalvola.

La base è poi provvista di un circuito elettrico o elettronico (per esempio supportato da una scheda) di alimentazione e controllo; tale circuito è provvisto di contatti che si diramano in corrispondenza di una rispettiva apertura ricavata in ciascun alloggiamento per permettere il collegamento elettrico del circuito con i dispositivi di azionamento e/o riposizionamento elettrico o elettro-pneumatico di ciascuna elettrovalvola.

Ciascuna elettrovalvola è fissata in modo removibile alla base con organi di fissaggio di tipo noto, ad esempio del tipo a vite.

Le basi sono generalmente fra loro accoppiate e fissate in modo removibile con organi di fissaggio di tipo noto, come per esempio tiranti.

L’elemento o modulo di testa comprende un corpo nel quale sono ricavati:

- almeno un primo condotto di raccordo che si raccorda, a un’estremità, all’almeno un condotto principale di alimentazione della base e che, all’estremità opposta, è raccordabile con una sorgente di fluido in pressione, - almeno un secondo condotto di raccordo che si raccorda, a un’estremità, all’almeno un condotto principale di scarico della base e che, all’estremità opposta, sbocca in un’apertura di scarico,

- un modulo elettrico o elettronico di ingresso provvisto di un connettore di ingresso, che è collegabile con un corrispondente connettore terminale di un cavo di collegamento con un’unità remota di alimentazione e controllo, e un connettore di uscita, che è collegabile al corrispondente connettore di ingresso del circuito elettrico o elettronico della base.

Nel caso in cui la base sia di tipo modulare, ciascun modulo base comprende un connettore di ingresso e un connettore di uscita accoppiabili rispettivamente con il connettore di uscita dell’elemento di testa o del modulo base precedente e con il connettore di ingresso del modulo base successivo per la trasmissione dei segnali di comando dal modulo elettrico o elettronico di ingresso ai circuiti elettrici o elettronici dei vari moduli base.

L’elemento o modulo di testa può a sua volta essere costituito da due corpi: un primo corpo nel quale sono ricavate le connessioni pneumatiche (primo e secondo condotto di raccordo) e un secondo corpo nel quale sono ricavate le connessioni elettriche (connettore di ingresso e connettore di uscita).

Sistemi di elettrovalvole di tipo noto sono per esempio descritti in WO2017/017650A1, WO2017/017653A1 e WO2017/017656A1.

I sistemi o isole di elettrovalvole noti di tipo non-modulare comprendono:

- una o più elettrovalvole,

- un’unica base, nella quale sono ricavati uno o più alloggiamenti, ciascuno dei quali è atto a ricevere una rispettiva elettrovalvola, e i condotti principali di alimentazione e raccolta/scarico che si raccordano, in comunicazione di fluido, con ciascun alloggiamento e che sono provvisti delle connessioni pneumatiche per il collegamento diretto rispettivamente con una sorgente di alimentazione del fluido in pressione e con uno scarico del fluido,

- un elemento o modulo di collegamento elettrico che è fissato in modo removibile sulla base o a fianco di essa e nel quale sono ricavate le connessioni elettriche ed, eventualmente, anche il circuito di alimentazione e controllo delle elettrovalvole qualora esso non sia alloggiato nella base stessa.

Nelle isole di elettrovalvole note, siano esse di tipo modulare e non, le connessioni elettriche - in particolare, il connettore di ingresso atto a essere collegato con il corrispondente connettore terminale di un cavo di collegamento con un’unità remota di alimentazione e controllo – è supportato da un elemento o modulo distinto dalla base e che è accoppiato in modo removibile a quest’ultima, in testa a essa, su essa o a fianco di essa.

La realizzazione delle connessioni elettriche in un elemento o modulo di connessione elettrica separato dalle basi comporta un incremento dei costi di produzione delle isole di elettrovalvole note.

La presenza di un tale elemento o modulo di connessione elettrica separato dalle basi comporta, inoltre, una complicazione delle operazioni di assemblaggio e smontaggio delle isole di elettrovalvole oltre a comportare un incremento degli ingombri complessivi delle stesse.

Scopo del presente trovato è quello di realizzare un’isola per elettrovalvole che superi gli inconvenienti della tecnica nota.

Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un’isola per elettrovalvole che abbia ingombri complessivi contenuti.

Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un’isola per elettrovalvole che sia di costi di produzione limitati.

Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un’isola per elettrovalvole che permetta di semplificare le operazioni di assemblaggio e smontaggio.

Questi ed altri scopi secondo il presente trovato sono raggiunti realizzando un’isola per elettrovalvole come esposto nella rivendicazione 1.

Ulteriori caratteristiche di un’isola per elettrovalvole sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

Le caratteristiche ed i vantaggi di un’isola per elettrovalvole secondo il presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:

- la figura 1 è una vista in assonometria e in esploso di un’isola per elettrovalvole secondo il presente trovato;

- le figure 2 e 3 sono viste in assonometria, rispettivamente anteriore e posteriore, dell’isola di elettrovalvole della figura 1;

- le figure 4 e 5 sono viste, rispettivamente posteriore e frontale, dell’isola di elettrovalvole della figura 1;

- le figure 6 e 7 sono viste in pianta, rispettivamente dal basso e dall’alto, dell’isola di elettrovalvole di figura 1;

- le figure 8 e 9 sono viste laterali opposte dell’isola di elettrovalvole di figura 1;

- le figure 10, 11 e 12 sono viste come quelle delle figure 1, 2 e 3 di una possibile alternativa forma di realizzazione dell’isola di elettrovalvole secondo il presente trovato.

Con riferimento alle figure, viene mostrata un’isola per elettrovalvole complessivamente indicata con 10.

L’isola 10 comprende un corpo di base 11 nel quale sono ricavati uno o più alloggiamenti 12 ciascuno per una rispettiva elettrovalvola 13.

Le elettrovalvole 13 sono di tipo noto e, per questo motivo, non ulteriormente descritte.

Ciascuna elettrovalvola 13 è accoppiabile al corpo di base 11 in corrispondenza di un rispettivo alloggiamento 12 per il tramite di organi di fissaggio removibili come, per esempio, viti 14.

Ciascun alloggiamento 12 è provvisto di condotti di passaggio del fluido in pressione che sono ricavati nel corpo di base 11 e si collegano con le corrispondenti bocche della rispettiva elettrovalvola 13. In particolare, ciascun alloggiamento 12 ricavato nel corpo di base 11 è provvisto di: almeno un condotto di alimentazione 15, almeno un condotto di uscita o mandata 16 e almeno un condotto di scarico 17, i quali si collegano rispettivamente con una corrispondente bocca di alimentazione, una corrispondente bocca di utilizzazione o uscita e con una bocca di scarico della rispettiva elettrovalvola 13.

Nel corpo di base 11 sono inoltre ricavati i condotti principali di alimentazione e raccolta del fluido in pressione che si raccordano, in comunicazione di fluido, con ciascun alloggiamento 12, rispettivamente con l’almeno un condotto di alimentazione 15 e con l’almeno un condotto di scarico 17 di ciascun alloggiamento 12.

In particolare, nel corpo di base 11 sono ricavati:

- almeno un condotto principale di alimentazione 150 che è in comunicazione di fluido con ciascun alloggiamento 12, in particolare con l’almeno un condotto di alimentazione 15 di ciascun alloggiamento 12, per l’alimentazione di aria compressa in ingresso alla rispettiva elettrovalvola 13,

- almeno un condotto principale di raccolta 170 che è in comunicazione di fluido con ciascun alloggiamento 12, in particolare con l’almeno un condotto di scarico 17 di ciascun alloggiamento 12, per la raccolta dell’aria in uscita dalla rispettiva elettrovalvola 13.

L’almeno un condotto principale di alimentazione 150 è provvisto di una bocca di ingresso 151 per il collegamento con una sorgente di aria compressa (non raffigurata).

L’almeno un condotto principale di raccolta 170 è provvisto di una bocca di scarico 171 per lo scarico dell’aria raccolta.

I condotti di uscita 16 di ciascun alloggiamento 12 sono separati e distinti dai condotti di uscita 16 dei restanti alloggiamenti 12 e sboccano ciascuno in una rispettiva bocca di mandata 160, nella quale sono inseribili raccordi 18 per il collegamento con una rispettiva utenza (non raffigurata).

Nel corpo di base 11 è inoltre ricavata almeno una sede cava 19 nella quale è alloggiato un circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo delle elettrovalvole 13.

Il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo delle elettrovalvole 13 può essere realizzato su una scheda 20.

Il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo delle elettrovalvole 13 comprende una pluralità di contatti 21 per il collegamento elettrico con una rispettiva elettrovalvola 13.

I contatti 21 sono per esempio realizzati su sporgenze riportate sulla scheda 20.

Al fine di permettere il collegamento elettrico fra ciascuna elettrovalvola 13 e il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo, la sede cava 19 comprende almeno un’apertura 22 in corrispondenza ciascun alloggiamento 12. L’apertura 22 di ciascun alloggiamento 12 permette la connessione elettrica della rispettiva elettrovalvola 13 con il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo alloggiato nel corpo di base 11; ciascuna apertura 22 permette infatti l’innesto attraverso di essa dei contatti 21 con corrispondenti contatti 130 della rispettiva elettrovalvola 13.

Secondo il presente trovato, il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo (scheda 20) comprende un connettore 23 di alimentazione elettrica e di trasmissione segnali, di tipo maschio o femmina, che è accoppiabile con un corrispondente connettore terminale 100 (rispettivamente femmina o maschio) di un cavo 101 per la connessione del circuito elettrico o elettronico di alimentazione e di controllo (scheda 20) a un’unità remota di alimentazione e di controllo 102.

Il connettore 23 è direttamente accoppiabile con il connettore terminale 100.

Il connettore 23 è configurato per alimentare il circuito elettrico o elettronico (scheda 20) e per trasmettere segnali fra l’unità remota di alimentazione e controllo 102 e il circuito elettrico o elettronico, i segnali essendo segnali di controllo e potendo includere anche dati diagnostici.

Nel caso in cui il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo sia realizzato su una scheda 20, il connettore 23 è montato sulla scheda 20. In particolare, il connettore 23 è fissato a un’estremità della scheda 20. Ancora più in particolare, il connettore 23 è montato sulla scheda 20 in modo da estendersi su un piano sostanzialmente ortogonale a quello della scheda 20 realizzando una struttura sostanzialmente a “L”.

Il connettore 23 è inoltre provvisto di propri elementi di fissaggio 24 atti ad accoppiarsi in modo removibile con corrispondenti elementi di fissaggio 103 propri del corrispondente connettore terminale 100.

Gli elementi di fissaggio 24 del connettore 23 e i corrispondenti elementi di fissaggio 103 del corrispondente connettore terminale 100 possono essere, per esempio, del tipo a vite.

Nella forma di realizzazione mostrata nelle allegate figure:

- il connettore 23 e il corrispondente connettore terminale 100 sono del tipo noto come “connettori a vaschetta” (D-subminiature) con una pluralità di perni;

- il connettore 23 è di tipo maschio e il corrispondente connettore terminale 100 è di tipo femmina;

- gli elementi di fissaggio 24 comprendono cosiddette “torrette” in cui sono ricavati fori filettati nei quali si impegnano corrispondenti viti formanti gli elementi di fissaggio 103 del connettore terminale 100 e manovrabili dall’esterno per il tramite di rispettive impugnature.

Al fine di permettere l’accesso al connettore 23 dall’esterno dell’isola 10, la sede cava 19 comprende un’apertura 190 che sbocca in corrispondenza di una prima parete 25 del corpo di base 11 e in corrispondenza della quale è disposto il connettore 23. Un elemento di copertura 26 è montato in modo removibile sul corpo di base 11, per esempio per il tramite di viti 27, a copertura dell’apertura 190.

L’elemento di copertura 26 presenta una finestra 28 attraverso la quale il connettore 23 si affaccia all’esterno del corpo di base 11.

L’elemento di copertura 26 è in forma di una piastra o lamina di spessore ridotto dell’ordine di qualche mm.

In una preferita forma di realizzazione, la prima parete 25 è opposta a una seconda parete 29 del corpo di base 11.

La prima parete 25 e la seconda parete 29 sono fra loro sostanzialmente parallele.

Gli alloggiamenti 12 sono ricavati in successione l’uno dopo l’altro fra la prima parete 25 e la seconda parete 29; le estremità dei condotti di alimentazione 15, dei condotti di scarico 17 e dei condotti di uscita 16 di ciascun alloggiamento 12 che si raccordano alle rispettive bocche di alimentazione, scarico e uscita della corrispondente elettrovalvola 13 sono allineati in fila lungo direzioni parallele alla prima parete 25 e alla seconda parete 29. L’almeno un’apertura 22 di ciascun alloggiamento 12 è anch’essa allineata in fila lungo tali direzioni.

Ciascun alloggiamento 12 ha una larghezza massima A misurata lungo una direzione sostanzialmente ortogonale alla prima parete 25.

Il condotto principale di alimentazione 150 e il condotto principale di raccolta 170 si estendono fra la prima parere 25 e la seconda parete 29 in direzioni sostanzialmente ortogonali a esse.

Ciascun condotto principale di alimentazione 150 e ciascun condotto principale di raccolta 170 è cieco, l’estremità di esso rispettivamente opposta alla bocca di ingresso 151 e alla bocca di scarico 171 è chiusa.

Ciascun condotto principale di alimentazione 150 e ciascun condotto principale di raccolta 170 è in pratica costituito da un rispettivo foro cieco che è ricavato nel corpo di base 11 e il cui asse longitudinale si estende ortogonalmente alla prima parete 25 e alla seconda parete 29.

In sostanza, il condotto principale di alimentazione e ciascun condotto principale di raccolta 170 non attraversano il corpo principale 11 dalla prima parete 25 alla seconda parete 29, sboccando in corrispondenza di ciascuna di esse, ma sboccano solo in corrispondenza della prima parete 25 rispettivamente con la bocca di ingresso 151 e la bocca di scarico 171.

La seconda parete 29 è continua, non presentando aperture in corrispondenza del condotto principale di alimentazione e di ciascun condotto principale di raccolta 170.

La sede cava 19 è anch’essa a fondo cieco; l’estremità di essa opposta all’apertura di accesso 191 è cioè chiusa.

La sede cava 19 ha uno sviluppo prevalentemente longitudinale che si estende fra la prima parete 25 e la seconda parete 29.

La sede cava 19 è ricavata a fianco dei condotti principali di alimentazione 150 e raccolta 170.

La seconda parete 29 è, quindi, continua, cioè non attraversata nel suo spessore dai condotti principali di alimentazione 150 e raccolta 170, né dalla sede cava 19.

Il corpo di base 11 ha, complessivamente, forma di un parallelepipedo sostanzialmente retto a meno di arrotondamenti e smussi di angoli e spigoli, di opzionali piedini di appoggio e fissaggio a una struttura di supporto o di rilievi quali, per esempio, collari che circondano le bocche di ingresso 151 e di uscita 171.

Come si nota dalla figura 8, lo spessore massimo B della prima parete 25 è inferiore alla larghezza massima A di ciascun alloggiamento 12; il connettore 23 è scelto e disposto in modo tale che la somma dello spessore massimo B della prima parete 25 e della porzione del connettore 26 che sporge in aggetto da essa, complessivamente indicata con C, sia inferiore alla larghezza massima A di ciascun alloggiamento 12.

Il corpo di base 11 è, vantaggiosamente, realizzato di pezzo.

Il corpo di base 11 è, vantaggiosamente, realizzato di pezzo in un corpo unico in materiale polimerico (tecno-polimero) ottenuto per esempio per stampaggio.

In una preferita forma di realizzazione (figure da 1 a 9), il corpo di base 11 è privo di piedini di fissaggio che sporgono in aggetto da una o più delle sue pareti laterali, il che permette di contenerne gli ingombri complessivi.

In tal caso, il corpo di base 11 può essere provvisto di organi di fissaggio 30 a una struttura di supporto che sono ricavati in corrispondenza della sua parete inferiore, senza sporgere dalle sue pareti laterali.

Gli organi di fissaggio 30, per esempio, possono essere costituiti da un alloggiamento 31 ricavato nella parete inferiore del corpo di base 11 e nel quale è inseribile una piastra di aggancio 32 a sezione trasversale ad omega (si veda la figura 6). La piastra di aggancio 32 è trattenuta ferma in posizione da una molla 33 interposta fra un suo fianco e una sponda dell’alloggiamento 31. La porzione della piastra di aggancio 32 che sporge inferiormente alla parete inferiore del corpo di base 11 è inseribile in un corrispondente alloggiamento ricavato nella struttura di supporto e non mostrato nelle allegate figure.

In alternativa, il corpo di base 11 può essere provvisto di sedi in cui sono inseribili piedini di fissaggio costituiti da elementi separati. In ogni caso, non si esclude la possibilità che il corpo di base 11 sia provvisto di piedini di fissaggio 34 che sporgono in aggetto dalle sue pareti laterali, come mostrato nelle figure da 10 a 13.

L’isola 10 può costituire in sé sola un’isola di elettrovalvole di tipo non-modulare oppure può essere utilizzata come modulo di testa di un’isola di elettrovalvole di tipo modulare. In quest’ultimo caso, il corpo di base 11 è vincolato, in modo noto (per esempio con viti o tiranti), ad almeno un corpo modulare di base (non raffigurato nelle allegate figure) provvisto di almeno un rispettivo alloggiamento per una corrispondente elettrovalvola e di connessioni elettriche e pneumatiche al corpo di base 11 e a eventuali successivi corpi modulari di base.

L’isola per elettrovalvole oggetto del presente trovato ha il vantaggio di avere ingombri complessivamente contenuti rispetto a isole di elettrovalvole note, sia di tipo modulare che di tiponon modulare, a parità di dimensioni dei rispettivi alloggiamenti per elettrovalvole.

Tale riduzione, pari a circa il 30%, è conseguente all’aver disposto il connettore elettrico di alimentazione e trasmissione segnali per il collegamento con il corrispondente connettore terminale del cavo di connessione con l’unità remota di alimentazione e controllo all’interno del corpo di base e non, invece, in un elemento o modulo separato montato o accoppiato al corpo di base.

L’eliminazione dell’elemento o modulo di connessione elettrica come elemento separato montato o accoppiato al corpo di base comporta, evidentemente, anche una riduzione dei costi di produzione e una semplificazione della struttura complessiva dell’isola di elettrovalvole e delle operazioni di assemblaggio della stessa.

Secondo il presente trovato, il corpo di base è configurato per contenere al suo interno sia le connessioni pneumatiche (i.e. i condotti principali di alimentazione e raccolta), sia tutte le connessioni elettriche di alimentazione e controllo necessarie al funzionamento dell’isola, intendendo con ciò sia il circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo delle elettrovalvole sia il connettore di alimentazione e trasmissione dei segnali per il collegamento di tale circuito con un’unità remota di alimentazione e controllo.

Il corpo di base costituisce, quindi, un blocco unico.

La realizzazione del corpo di base come corpo unico ottenuto per esempio per stampaggio di materiale plastico permette di ridurre ulteriormente i costi di produzione (fino a circa il 40%) in particolare rispetto a isole di elettrovalvole di tipo non-modulare note. Il corpo di base di queste ultime, infatti, è generalmente ottenuto per estrusione di alluminio ed è attraversato da fori passanti che definiscono i condotti principali di alimentazione e raccolta. Un’estremità di questi ultimi deve essere necessariamente chiusa con appositi tappi, con evidenti svantaggi in termini di complicazione e costi complessivi dell’isola di elettrovalvole.

Secondo il presente trovato, invece, una parete del corpo di base può essere realizzata come parete continua (cioè priva di aperture passanti e completamente chiusa). In particolare, nel caso in cui l’apertura di accesso alla sede cava di contenimento del circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo sia ricavata nella stessa prima parete in corrispondenza della quale boccano le bocche di ingresso e di scarico dei condotti principali di alimentazione e raccolta, è possibile realizzare la parete a essa opposta (seconda parete) come un corpo continuo privo di aperture passanti e completamente chiuso.

È chiaro, infine, che l’isola per elettrovalvole così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del trovato; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Isola per elettrovalvole (10) comprendente un corpo di base (11) che comprende: - almeno un alloggiamento (12) per una rispettiva elettrovalvola (13), - almeno un condotto principale di alimentazione (15) che è in comunicazione di fluido con detto almeno un alloggiamento (12) per l’alimentazione di aria compressa in ingresso a detta elettrovalvola (13), in cui detto almeno un condotto principale di alimentazione (150) è provvisto di una bocca di ingresso (151) per il collegamento con una sorgente di aria compressa, - almeno un condotto principale di raccolta (170) che è in comunicazione di fluido con detto almeno un alloggiamento (12) per la raccolta dell’aria in uscita da detta elettrovalvola (13), in cui detto almeno un condotto principale di raccolta (170) è provvisto di una bocca di scarico (171) per lo scarico dell’aria raccolta, - almeno una sede cava (19) nella quale è alloggiato un circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo di detta elettrovalvola (13), in cui detta sede cava (19) comprende almeno un’apertura (22) in corrispondenza di detto almeno un alloggiamento (12) per la connessione elettrica attraverso di essa di detta almeno una elettrovalvola (13) con detto circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo, caratterizzata dal fatto che detto circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo comprende un connettore (23) di alimentazione e trasmissione segnali, di tipo maschio o femmina che è almeno parzialmente alloggiato in detta sede di detto corpo di base e che è accoppiabile con un corrispondente connettore terminale (100) di un cavo (101) per la connessione di detto circuito elettrico o elettronico di alimentazione e controllo a un’unità remota di alimentazione e controllo (102), detto corrispondente connettore terminale (100) essendo rispettivamente femmina o maschio.
2) Isola per elettrovalvole (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto connettore (23) di alimentazione e trasmissione segnali è provvisto di propri elementi di fissaggio (24) atti ad accoppiarsi in modo removibile con corrispondenti elementi di fissaggio (103) propri di detto corrispondente connettore terminale (100).
3) Isola per elettrovalvole (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto corpo di base (11) comprende una prima parete (25) in corrispondenza della quale è ricavata un’apertura di accesso (191) a detta sede cava (19) e in corrispondenza della quale è disposto detto connettore (23) di alimentazione e trasmissione segnali.
4) Isola per elettrovalvole (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto corpo di base (11) comprende una seconda parete (29) opposta a detta prima parete (25), in cui fra detta prima parete (25) e detta seconda parete (29) si estendono detto almeno un condotto principale di alimentazione (150), detto almeno un condotto principale di raccolta (170) e detta sede cava (19), in cui detta bocca di ingresso (151) e detta bocca di scarico (171) sono ricavate in detta prima parete (25).
5) Isola per elettrovalvole (10) secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che comprende un elemento di copertura (26) che è montato in modo removibile su detto corpo di base (11) in corrispondenza di detta apertura di accesso (191) a copertura di essa e che è provvisto di una finestra (28) attraverso la quale detto connettore (23) di alimentazione e trasmissione segnali si affaccia verso l’esterno di detto corpo di base (11).
6) Isola per elettrovalvole (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che lo spessore massimo (B) di detta prima parete (25) è minore della larghezza massima (A) di detto almeno un alloggiamento (12) misurata lungo una direzione sostanzialmente ortogonale a detta prima parete (25).
7) Isola per elettrovalvole (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che lo spessore massimo (C) di detta prima parete (25) comprensivo della porzione di detto connettore di alimentazione e trasmissione segnali da essa sporgente è minore della larghezza massima (A) di detto almeno un alloggiamento (12) misurata lungo una direzione sostanzialmente ortogonale a detta prima parete (25).
8) Isola per elettrovalvole (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto corpo di base (11) è costituito da un corpo unico in materiale polimerico.
9) Isola per elettrovalvole (10) secondo una o più delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzata dal fatto che detto almeno un condotto principale di alimentazione (150) e detto almeno un condotto principale di raccolta (170) sono ciechi.
10) Isola per elettrovalvole (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo di base (11) comprende organi di fissaggio che sono ricavati in corrispondenza della sua parete inferiore.
11) Isola per elettrovalvole (10) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che comprende almeno un corpo modulare di base provvisto di almeno un rispettivo alloggiamento per una rispettiva elettrovalvola e accoppiabile in modo removibile a detto corpo di base (11), detto corpo di base (11) formando il modulo di testa di detta isola.