IT201700012198A1 - Dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO DI STIRO-SOFFIAGGIO IN ASETTICO PER UNA

PREFORMA IN MATERIALE TERMOPLASTICO”

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, ad esempio impiegabile in una giostra di stiro-soffiaggio per la formatura di contenitori. Come è noto, una giostra di stiro-soffiaggio comprende una pluralità di postazioni di lavoro, in ciascuna delle quali è presente uno stampo di formatura. Al di là delle varianti progettuali, ogni stampo è costituito da due semi-stampi che riproducono la sagoma dei fianchi del contenitore e da un fondello che riproduce la sagoma della base del contenitore da ottenere. La preforma, preventivamente riscaldata, viene introdotta all’interno dello stampo e l’imbocco viene sigillato da un elemento di chiusura – il “sigillo” appunto, o ugello di soffiaggio - attraverso il quale viene insufflata aria compressa all’interno della preforma stessa.

Nella fase iniziale del processo di formatura, il sigillo invia all’interno della preforma aria a media pressione (massimo 15 bar) e, contemporaneamente, un’asta di stiro viene progressivamente introdotta all’interno della preforma fino a raggiungerne il fondo. Dopo aver toccato il fondo, l’asta di stiro prosegue ulteriormente la sua corsa lineare per stirare la preforma fino a quando la stessa raggiunge circa la lunghezza del contenitore da ottenere.

Successivamente, il sigillo insuffla aria ad alta pressione (circa 40 bar) in modo da espandere la preforma fino a farla aderire alle pareti interne dei semi-stampi e del fondello. Contemporaneamente, l’asta di stiro si retrae fino a fuoriuscire dal contenitore.

Il settore di riferimento per la presente invenzione è l’imbottigliamento di prodotti alimentari cosiddetti “sensibili”, prodotti cioè che risultano essere particolarmente sensibili alla contaminazione batteriologica ed all’ossidazione, quali ad esempio bevande isotoniche, succhi, nettari, soft drinks, tè, bevande a base latte, bevande a base di caffè, ecc., per i quali diventa fondamentale evitare, durante tutte le fasi di confezionamento, eventuali contaminazioni microbiologiche.

La Richiedente ha sviluppato un apparato di formatura in asettico in cui la giostra rotante di formatura è protetta da un isolatore microbiologico atto a definire un ambiente a contaminazione controllata, mentre i mezzi di movimentazione della giostra e degli stampi si trovano all’esterno di tale isolatore (si veda il brevetto europeo EP2246176).

La fase preliminare di sterilizzazione coinvolge tutti i dispositivi che entrano in contatto con la preforma soggetta a formatura per stirosoffiaggio. Tra questi, l’attenzione è qui concentrata sull’asta di stiro.

Poiché l’ugello di soffiaggio costituisce un canale di passaggio per contaminanti all’interno della preforma, la Richiedente ha dovuto progettare un dispositivo di stiro-soffiaggio che fosse integrabile nell’isolatore microbiologico.

In tale dispositivo, protetto dal brevetto europeo EP2340157, l’asta di stiro è delimitata da un involucro che definisce una camera chiusa a tenuta rispetto all’ambiente esterno (contaminato) ed è movimentabile dall’esterno.

In particolare, la movimentazione dell’asta è ottenuta grazie all’accoppiamento di due gruppi magnetici: un primo gruppo magnetico, esterno all’involucro e azionabile ad esempio tramite un cilindro pneumatico o un motore elettrico, ed un secondo gruppo magnetico, solidale all’asta di stiro.

Tuttavia, la soluzione appena descritta non è esente da problematiche, principalmente legate alla complessità strutturale, che rende laboriosi e lunghi gli interventi di manutenzione.

Inoltre, per evitare ingombri eccessivi il primo gruppo magnetico viene disposto parallelamente all’asta di stiro. Ciò richiede una accurata gestione dei momenti generati dalle forze in gioco, ovvero un corretto allineamento dei vari assi.

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale plastico, che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, è scopo della presente invenzione rendere disponibile un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, che consenta di sterilizzare efficacemente l’asta di stiro e la sua camera di alloggiamento.

Altro scopo della presente invenzione è proporre un dispositivo di stirosoffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, che sia strutturalmente più semplice e compatto rispetto alla soluzione appena citata, e quindi agevoli le operazioni di manutenzione.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, comprendente:

- un ugello di soffiaggio applicabile all’imbocco della preforma, l’ugello di soffiaggio trovandosi almeno parzialmente in un ambiente a contaminazione controllata in cui la preforma viene formata per stirosoffiaggio, tale ambiente a contaminazione controllata essendo isolato da un ambiente esterno;

- mezzi per iniettare aria compressa nella preforma attraverso l’ugello di soffiaggio;

- un’asta di stiro scorrevolmente montata entro l’ugello di soffiaggio in modo tale che una sua prima porzione possa penetrare all’interno della preforma attraverso l’imbocco;

- un motore lineare comprendente uno statore cilindrico e un rotore o stelo magnetico linearmente scorrevole nello statore, il rotore essendo solidalmente fissato ad una seconda porzione dell’asta di stiro;

- un involucro scatolare formato dallo statore e da una pluralità di pareti che complessivamente delimitano una camera di alloggiamento del rotore e della seconda porzione dell’asta di stiro, la camera di alloggiamento essendo chiusa a tenuta rispetto all’ambiente esterno, l’involucro scatolare avendo un ingresso per introdurre un fluido di sanificazione all’interno della camera ed una uscita per evacuare il fluido dalla camera,

caratterizzato dal fatto che il motore lineare presenta almeno una superficie scanalata che si affaccia all’interno della camera per facilitare il passaggio del fluido di sanificazione.

In una prima forma realizzativa, la superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale interna di un elemento di guida interposto tra lo statore e il rotore. Preferibilmente, la superficie laterale interna dell’elemento di guida presenta almeno una scanalatura avente uno sviluppo elicoidale. Più preferibilmente, la superficie laterale interna dell’elemento di guida presenta una pluralità di scanalature, ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.

In particolare, tali scanalature hanno sviluppi elicoidali per tutta la lunghezza dell’elemento di guida.

Preferibilmente, gli sviluppi elicoidali delle scanalature sono distinti, cioè non si intersecano.

In una seconda forma realizzativa, la superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale del rotore. Preferibilmente, la superficie laterale del rotore presenta almeno una scanalatura avente uno sviluppo elicoidale. Più preferibilmente, la superficie laterale del rotore presenta una pluralità di scanalature, ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.

In una terza forma realizzativa, la superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale solo di una prima porzione del rotore che è solidalmente fissata alla seconda porzione dell’asta di stiro.

Preferibilmente, la superficie scanalata presenta almeno una scanalatura avente uno sviluppo elicoidale.

Più preferibilmente, la superficie scanalata presenta almeno una pluralità di scanalature, ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- le figure 1(a), 1(b) e 1(c) illustrano una prima forma realizzativa di un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, in diverse fasi di funzionamento, in vista laterale sezionata;

- la figura 2 illustra una seconda forma realizzativa di un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, in una fase di funzionamento, in vista laterale sezionata;

- le figure 3(a), 3(b) e 3(c) illustrano una parte (elemento di guida) del dispositivo delle figure 1(a)-1(c), rispettivamente in vista prospettica, in sezione trasversale e in sezione longitudinale;

- la figura 3(d) illustra schematicamente i percorsi elicoidali delle scanalature realizzate nello statore di figura 3(a)-3(c);

- le figure 4(a) e 4(b) illustrano una parte (rotore con scanalature longitudinali) del dispositivo della figura 2, rispettivamente in vista prospettica e in sezione trasversale;

- la figura 4(c) illustra una variante del rotore delle figure 4(a) e 4(b), con scanalature elicoidali, in vista prospettica;

- le figure 5(a) e 5(b) illustrano una terza forma realizzativa di un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale plastico, rispettivamente in una fase di sanificazione e in un fase di funzionamento, in vista laterale sezionata;

- la figura 6 illustra una parte (rotore) del dispositivo delle figure 5(a)-5(b), in vista prospettica.

Con riferimento alle figure, con il numero 1 è stato indicato un dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma 100 in materiale termoplastico.

Il dispositivo 1 comprende un ugello di soffiaggio 2 applicabile all’imbocco 100a della preforma 100. Nel settore, l’ugello di soffiaggio è anche noto come “sigillo”. L’ugello di soffiaggio 2 si trova almeno parzialmente in un ambiente a contaminazione controllata 3 in cui avviene la formatura della preforma 100 per stiro-soffiaggio.

Nelle forme realizzative qui descritte ed illustrate, l’ugello di soffiaggio 2 si trova interamente nell’ambiente a contaminazione controllata 3. Tuttavia, sono previste alternative in cui una parte dell’ugello di soffiaggio 2 (ad esempio il suo azionamento) sono situate all’esterno dell’ambiente a contaminazione controllata 3.

L’ambiente a contaminazione controllata 3 è isolato, cioè fisicamente separato, rispetto ad un ambiente esterno 4 (contaminato) mediante un dispositivo di isolamento. Tale dispositivo di isolamento non è oggetto della presente invenzione, pertanto non sarà ulteriormente descritto e neppure illustrato. A titolo di esempio, come dispositivo di isolamento è impiegabile quello descritto e illustrato nel brevetto EP2246176.

Nelle figure 1 e 2, la separazione tra l’ambiente a contaminazione controllata 3 e l’ambiente esterno è rappresentata schematicamente tramite una linea L.

Il dispositivo 1 comprende mezzi (non illustrati) per iniettare aria compressa nella preforma 100 attraverso l’ugello di soffiaggio 2.

In particolare, tali mezzi sono configurati per iniettare nella preforma 100 aria a media pressione (massimo 15 bar) e ad alta pressione (circa 40 bar).

Il dispositivo 1 comprende un’asta di stiro 5 sviluppantesi lungo una direzione d e scorrevolmente montata entro l’ugello di soffiaggio 2 in modo tale che una sua prima porzione 5a possa penetrare all’interno della preforma 100 attraverso l’imbocco 100a.

La prima porzione 5a si estende fino ad una estremità dell’asta di stiro 5 e comprende tale estremità.

Come illustrato nelle figure 1, 2 e 5, l’asta di stiro 5 si muove attraverso un’apertura p ricavata nella linea L di separazione tra l’ambiente a contaminazione controllata 3 e l’ambiente esterno 4.

La movimentazione dell’asta di stiro 5 relativamente all’ugello di soffiaggio 2 (e quindi alla preforma 100 sottostante) è governata da un motore lineare 6.

Il motore lineare 6 comprende uno statore 7 cilindrico (primario) ed un rotore o stelo magnetico 8 (secondario) linearmente scorrevole nello statore 7.

Come in tutti i motori lineari, lo statore 7 alloggia gli avvolgimenti mentre il rotore 8 alloggia una pluralità di magneti permanenti.

Il rotore 8 ha uno sviluppo cilindrico e lo statore 7 ha la forma di un cilindro cavo, coassiale al rotore 8 e posto ad una distanza prestabilita da quest’ultimo.

Tra il rotore 8 e lo statore 7 è interposto un elemento di guida 70 (anche detto “boccola”) avente sostanzialmente la forma di un cilindro cavo.

Ad esempio, la distanza prestabilita tra la superficie laterale interna dello statore 7 e la superficie laterale del rotore 8 è compresa tra 0.5-3 mm. Tale distanza consente appunto l’interposizione dell’elemento di guida 70. Il rotore 8 ha una lunghezza maggiore rispetto allo statore 7. Preferibilmente, il rotore 8 ha una lunghezza all’incirca doppia di quella dello statore 7.

Il rotore 8 è solidalmente fissato ad una seconda porzione 5b dell’asta di stiro 5.

In particolare, la seconda porzione 5b dell’asta di stiro 5 si estende fino a (e comprende) l’estremità dell’asta di stiro 5 opposta a quella che penetra nella preforma 100.

Nelle forme realizzative qui descritte ed illustrate, il rotore 8 è fissato a tale estremità dell’asta di stiro 5.

Il dispositivo 1 comprende un involucro scatolare 9 che delimita una camera 10 di alloggiamento della seconda porzione 5b dell’asta di stiro 5 e del rotore 8.

L’involucro scatolare 9 è formato da una pluralità di pareti 9a e dallo statore 7 stesso. In altre parole, lo statore 7 rappresenta una parte dell’involucro scatolare 9 delimitante tale camera 10.

Preferibilmente, le pareti 9a dell’involucro scatolare 9 sono realizzate in materiale non magnetico, ad esempio in acciaio inossidabile.

L’involucro scatolare 9 è interamente situato nell’ambiente esterno 4 ed è configurato in modo tale che la camera 10 sia chiusa a tenuta rispetto a all’ambiente esterno 4.

In tal modo, si impedisce che l’asta di stiro 5 venga a contatto con l’ambiente esterno 4, quindi con possibili contaminanti.

Rispetto all’ambiente a contaminazione controllata 3, la camera 10 può essere a tenuta oppure no.

Preferibilmente, l’involucro scatolare 9 è sagomato come un tubo avente sviluppo longitudinale lungo la medesima direzione di sviluppo d dell’asta di stiro 5.

Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende un cannotto 11 che circonda l’apertura p e sporge parzialmente nell’ambiente a contaminazione controllata 3 (dove è fissato all’ugello di soffiaggio 2) e parzialmente nell’ambiente esterno 4 (dove è fissato direttamente o indirettamente all’involucro scatolare 9).

L’asta di stiro 5 passa attraverso tale cannotto 11.

L’involucro scatolare 9 presenta un ingresso 12 per introdurre un fluido di sanificazione all’interno della camera 10 ed una uscita 13 per evacuare tale fluido dalla camera 10.

Preferibilmente, l’ingresso 12 e l’uscita 13 per il fluido di sanificazione si trovano a due estremità opposte dell’involucro scatolare 9, con l’ingresso 12 situato nell’estremità più lontana dall’ugello di soffiaggio 2 (nel seguito indicata come “estremità superiore” dell’involucro scatolare 9) e l’uscita 13 situata nell’estremità più vicina all’ugello di soffiaggio 2 (nel seguito indicata come “estremità inferiore” dell’involucro scatolare 9). In tal modo, l’ingresso 12 si trova ad una altezza maggiore rispetto all’uscita 13 e il fluido di sanificazione, una volta entrato, attraversa la camera 10 (e gli elementi in essa contenuti) per tutta la sua estensione longitudinale, fino ad essere evacuato attraverso l’uscita 13.

Vantaggiosamente, il motore lineare 6 presenta almeno una superficie scanalata 14, 15, 18 che si affaccia all’interno della camera 10 per facilitare il passaggio del fluido di sanificazione.

In una prima forma realizzativa, illustrata nelle figure 1(a), 1(b) e 1(c), la superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale interna 14 dell’elemento di guida 70. Per superficie laterale interna 14 dell’elemento di guida 70 si intende lo sviluppo superficiale interno del cilindro cavo che costituisce l’elemento di guida 70.

Ad esempio, la superficie laterale interna 14 dell’elemento di guida 70 presenta almeno una scanalatura 16a avente uno sviluppo elicoidale.

Preferibilmente, la superficie laterale interna 14 dell’elemento di guida 70 presenta una pluralità di scanalature 16a, ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.

Ad esempio, le figure da 3(a) a 3(d) illustrano un elemento di guida 70 avente sei scanalature 16a che originano da una base 70a dell’elemento di guida 70 e hanno sviluppo elicoidale per tutta la lunghezza di quest’ultimo (nella superficie laterale interna 14) fino a terminare alla base 70b opposta dell’elemento di guida 70stesso.

Ciascuna di tali scanalature 16a è indipendente dalle altre, cioè le scanalature 16a si sviluppano lungo percorsi elicoidali distinti, vale a dire che non si intersecano. Ad esempio, la figura 3(d) illustra schematicamente i percorsi elicoidali (indicati con la lettera E) delle sei scanalature 16a.

In un’alternativa (non illustrata), la superficie laterale interna 14 dell’elemento di guida 70 presenta una o più scanalature che seguono lo sviluppo longitudinale dell’elemento di guida 70.

In una seconda forma realizzativa, illustrata nella figura 2, la superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale 15 del rotore 8. Per superficie laterale 15 del rotore 8 si intende lo sviluppo superficiale del cilindro che costituisce il rotore 8.

Ad esempio, la superficie laterale 15 del rotore 8 presenta almeno una scanalatura 17a che segue lo sviluppo longitudinale del rotore 8.

Preferibilmente, la superficie laterale 15 del rotore 8 presenta una pluralità di scanalature 17a parallele che seguono lo sviluppo longitudinale del rotore 8 (si veda la figura 4a).

Tali scanalature 17a sono parallele alla direzione di sviluppo d dell’asta di stiro 5.

In un’alternativa, illustrata in figura 4c , la superficie laterale 15 del rotore 8 presenta una o più scanalature 17a aventi uno sviluppo elicoidale.

In una terza forma realizzativa, illustrata nelle figure 5(a) e 5(b), la superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale 18 solo di una prima porzione 8a del rotore 8.

Come illustrato in figura 6, il rotore 8 è formato da due porzioni: una prima porzione 8a ed una seconda porzione 8b. La seconda porzione 8b alloggia un primo gruppo di magneti permanenti e presenta una superficie laterale liscia, cioè non scanalata. La prima porzione 8a alloggia un secondo gruppo di magneti permanenti, aventi diametro inferiore rispetto ai magneti permanenti del primo gruppo. Come detto sopra, la prima porzione 8a del rotore 8 ha una superficie laterale 18 scanalata.

La prima porzione 8a del rotore 8 è solidalmente fissata alla seconda porzione 5b dell’asta di stiro 5.

In particolare, la superficie scanalata 18 presenta almeno una scanalatura 19a avente uno sviluppo elicoidale.

Preferibilmente, la superficie scanalata 18 presenta una pluralità di scanalature 19a, ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale (si veda la figura 6).

In un’alternativa (non illustrata), la superficie scanalata 18 presenta una o più scanalature che seguono lo sviluppo longitudinale del rotore 8.

Il funzionamento del dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, secondo la presente invenzione, è descritto nel seguito.

La preforma 100, precedentemente riscaldata, viene inserita in uno stampo 20 situato nell’ambiente a contaminazione controllata 3 e posto al di sotto del corrispondente dispositivo di stiro-soffiaggio 1.

L’ugello di soffiaggio 2 viene applicato all’imbocco 100a della preforma 100, come illustrato ad esempio nella figura 1(a). Il rotore 8 si trova in una configurazione di minima distanza rispetto all’estremità superiore dell’involucro scatolare 9.

L’aria a media pressione viene insufflata nella preforma 100 attraverso l’ugello di soffiaggio 2, determinando un progressivo aumento del diametro della preforma 100.

Contemporaneamente, il campo elettromagnetico prodotto dalla corrente che scorre negli avvolgimenti dello statore 7 determina lo scorrimento del rotore 8 in allontanamento dall’estremità superiore dell’involucro scatolare 9. Essendo solidale al rotore 8, l’asta di stiro 5 viene gradualmente inserita all’interno della preforma 100 per l’intera lunghezza di quest’ultima. Pertanto, la preforma 100 viene stirata lungo la direzione di sviluppo d dell’asta di stiro 5.

Dalla media pressione si passa all’iniezione di aria in alta pressione nella preforma 100, che determina un gonfiaggio della preforma 100 tale per cui quest’ultima tende progressivamente ad aderire alle pareti interne dello stampo 20.

Tali fasi sono illustrate nelle figure 1(b)-1(c). In particolare, nella figura 1(c) si vede che il rotore 8 ha raggiunto una configurazione di massima distanza rispetto all’estremità superiore dell’involucro scatolare 9, per cui l’asta di stiro 5 è arrivata in prossimità del fondello 21 dello stampo 20. Per quanto riguarda la prima e la seconda forma realizzativa, la camera 10 alloggiante l’asta di stiro 5 e il rotore 8 può essere sanificata introducendo un fluido di sanificazione attraverso l’ingresso 12 dell’involucro scatolare 9 durante il normale ciclo di funzionamento del dispositivo 1.

La sanificazione può anche essere eseguita come fase distinta rispetto al normale funzionamento del dispositivo 1.

In tal caso, durante la sanificazione, il rotore 8 può eventualmente subire dei rallentamenti e delle soste durante la sua movimentazione, per poi riprendere la sua corsa. In tal modo, si favorisce la sanificazione delle superfici a contatto.

Per quanto riguarda la terza forma realizzativa, invece, durante il normale funzionamento del dispositivo 1 la seconda porzione 8b del rotore 8 entra ed esce dallo statore 7, mentre la prima porzione 8a del rotore 8 (quella scanalata) resta sempre all’esterno dello statore 7, come illustrato ad esempio nella figura 5(b).

In tal modo, le performance del motore lineare 6 durante il funzionamento normale (stiro-soffiaggio) sono ottimali in quanto la seconda porzione 8b del rotore 8 presenta magneti permanenti di maggiore dimensione non avendo scanalature.

In questa forma realizzativa, il ciclo di sanificazione viene svolto separatamente rispetto al normale funzionamento del dispositivo 1.

Durante la sanificazione, infatti, la prima porzione 8a del rotore 8 (quella scanalata) viene portata all’interno dello statore 7, come illustrato nella figura 5(a).

Con riferimento alla prima forma realizzativa, il fluido di sanificazione lambisce il rotore 8 e, attraverso le scanalature 16a (ad esempio a sviluppo elicoidale) ricavate nella superficie laterale interna 14 dell’elemento di guida 70, raggiunge l’asta di stiro 5.

Con riferimento alla seconda forma realizzativa, il fluido di sanificazione lambisce il rotore 8 e, attraverso le scanalature 17a (ad esempio a sviluppo elicoidale) ricavate nella superficie laterale 15 del rotore 8, raggiunge l’asta di stiro 5.

Con riferimento alla terza forma realizzativa, il fluido di sanificazione lambisce la prima porzione 8a del rotore 8 e, attraverso le scanalature 19a (ad esempio a sviluppo elicoidale) ricavate nella superficie laterale 18 della prima porzione 8a del rotore 8, raggiunge l’asta di stiro 5.

Il fluido sanificante viene quindi scaricato attraverso l’uscita 13 dell’involucro scatolare 9.

Dalla descrizione effettuata risultano chiare le caratteristiche del dispositivo di stiro-soffiaggio in asettico per una preforma in materiale termoplastico, secondo la presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi.

In particolare, l’impiego di un motore lineare per movimentare l’asta di stiro consente di realizzare una pilotaggio diretto del carico, evitando di predisporre organi di trasformazione del moto, con conseguente vantaggi in termini di precisione.

Grazie all’integrazione del motore lineare nell’involucro di protezione dell’asta di stiro, il dispositivo è idoneo all’impiego asettico.

La realizzazione di scanalature nel motore lineare, in particolare in una delle superfici che si affacciano nella camera alloggiante l’asta di stiro, facilita il passaggio del fluido di sanificazione e la pulitura delle superfici del motore che sono soggette a sfregamento.

La forma elicoidale delle scanalature dell’elemento di guida (prima forma realizzativa) oppure del rotore (seconda forma realizzativa) rappresenta la scelta ottimale per la sanificazione

In particolare, l’elemento di guida con scanalature elicoidali (prima forma realizzativa) consente una sanificazione completa del rotore anche nel caso in cui la sua corsa non sia doppia rispetto alla lunghezza dello statore. Il rotore con scanalature elicoidali (seconda forma realizzativa) consente la sanificazione completa dell’elemento di guida.

D’altra parte, la realizzazione di scanalature longitudinali nell’elemento di guida (prima forma realizzativa) o nel rotore (seconda forma realizzativa) rappresenta una soluzione tecnicamente più facile ed economica.

Nella seconda forma realizzativa, la realizzazione di scanalature elicoidali nel rotore rappresenta la soluzione più efficiente per la sanificazione dal momento che il rotore trasla rispetto allo statore durante il funzionamento del dispositivo. Il fluido di sanificazione riesce quindi a lambire un’area più estesa.

La terza forma realizzativa, poi, coniuga il vantaggio di facilitare la sanificazione senza compromettere le performance del motore lineare durante il normale funzionamento del dispositivo (stiro-soffiaggio).

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) in asettico per una preforma (100) in materiale termoplastico, comprendente: un ugello di soffiaggio (2) applicabile all’imbocco (100a) della preforma (100), detto ugello di soffiaggio (2) trovandosi almeno parzialmente in un ambiente a contaminazione controllata (3) in cui la preforma (100) viene formata per stiro-soffiaggio, detto ambiente a contaminazione controllata (3) essendo isolato da un ambiente esterno (4); mezzi per iniettare aria compressa nella preforma (100) attraverso detto ugello di soffiaggio (2); un’asta di stiro (5) scorrevolmente montata entro detto ugello di soffiaggio (2) in modo tale che una sua prima porzione (5a) possa penetrare all’interno della preforma (100) attraverso l’imbocco (100a); un motore lineare (6) comprendente uno statore (7) cilindrico e un rotore o stelo magnetico (8) linearmente scorrevole in detto statore (7), detto rotore (8) essendo solidalmente fissato ad una seconda porzione (5b) dell’asta di stiro (5); un involucro scatolare (9) formato dallo statore (7) e da una pluralità di pareti (9a) che complessivamente delimitano una camera (10) di alloggiamento del rotore (8) e della seconda porzione (5b) dell’asta di stiro (5), detta camera (10) di alloggiamento essendo chiusa a tenuta rispetto a detto ambiente esterno (4), detto involucro scatolare (9) avendo un ingresso (12) per introdurre un fluido di sanificazione all’interno di detta camera (10) ed una uscita (13) per evacuare il fluido da detta camera (10), caratterizzato dal fatto che il motore lineare (6) presenta almeno una superficie scanalata (14, 15, 18) che si affaccia all’interno di detta camera (10) per facilitare il passaggio del fluido di sanificazione.
2. 2. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale interna (14) di un elemento di guida (70) interposto tra lo statore (7) e il rotore (8).
3. 3. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 2, in cui la superficie laterale interna (14) di detto elemento di guida (70) presenta almeno una scanalatura (16a) avente uno sviluppo elicoidale.
4. 4. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 3, in cui la superficie laterale interna (14) di detto elemento di guida (70) presenta una pluralità di scanalature (16a), ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.
5. 5. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 4, in cui dette scanalature (16a) hanno sviluppi elicoidali per tutta la lunghezza dell’elemento di guida (70).
6. 6. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui gli sviluppi elicoidali di dette scanalature (16a) sono distinti, cioè non si intersecano.
7. 7. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale (15) del rotore (8).
8. 8. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detta superficie laterale (15) del rotore (8) presenta almeno una scanalatura (17a) avente uno sviluppo elicoidale.
9. 9. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detta superficie laterale (15) del rotore (8) presenta una pluralità di scanalature (17a), ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.
10. 10. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una superficie scanalata corrisponde alla superficie laterale (18) solo di una prima porzione (8a) del rotore (8).
11. 11. Dispositivo di stiro soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detta superficie scanalata (18) presenta almeno una scanalatura (19a) avente uno sviluppo elicoidale.
12. 12. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo la rivendicazione 11, in cui detta superficie scanalata (18) presenta almeno una pluralità di scanalature (19a), ciascuna delle quali ha uno sviluppo elicoidale.
13. 13. Dispositivo di stiro-soffiaggio (1) secondo le rivendicazioni da 10 a 12, in cui la prima porzione (8a) del rotore (8) è solidalmente fissata alla seconda porzione (5b) dell’asta di stiro (5).