ITVI20130312A1 - Contenitore per un prodotto associabile ad un dispositivo di erogazione di tale prodotto e relativo sistema di erogazione. - Google Patents

Contenitore per un prodotto associabile ad un dispositivo di erogazione di tale prodotto e relativo sistema di erogazione.

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ITVI20130312A1
ITVI20130312A1 IT000312A ITVI20130312A ITVI20130312A1 IT VI20130312 A1 ITVI20130312 A1 IT VI20130312A1 IT 000312 A IT000312 A IT 000312A IT VI20130312 A ITVI20130312 A IT VI20130312A IT VI20130312 A1 ITVI20130312 A1 IT VI20130312A1
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IT
Italy
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container
fluid
collection chamber
volume
dispensing device
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IT000312A
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Evans Santagiuliana
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Taplast Srl
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale avente titolo “CONTENITORE PER UN PRODOTTO ASSOCIABILE AD UN DISPOSITIVO DI EROGAZIONE DI TALE PRODOTTO E RELATIVO SISTEMA DI EROGAZIONE” di
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo tecnico dei sistemi di erogazione di prodotti.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un contenitore per un prodotto cui è associabile un dispositivo per l’erogazione del prodotto, preferibilmente sotto forma di schiuma o di un prodotto nebulizzato o di un prodotto automizzato.
L’invenzione si riferisce altresì ad un sistema o set di erogazione comprendente tale contenitore ed il dispositivo per l’erogazione di tale prodotto.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
E’ noto nel settore dei sistemi di erogazione di prodotti, preferibilmente in forma di fluido o sottoforma di schiuma o come prodotto nebulizzato o automizzato, l’impiego di dispositivi di erogazione che vengono applicati a contenitori, realizzati tipicamente in plastica, che con la pressione della mano consentono l’erogazione del prodotto attraverso tali dispositivi.
Nel seguito ci si riferirà genericamente a prodotti, intendendo preferibilmente prodotti fluidi.
I campi di utilizzo di questi tipi di sistemi di erogazione di prodotti sono i più svariati. Tali prodotti si possono incontrare, ad esempio, nel settore della pulizia di bagni, di vetri, per la pulizia di forni da cucina, per la pulizia di mobili oppure per la distribuzione di saponi, di shampi, oppure di prodotti per la pulizia del viso, prodotti ad esempio per la cura delle mani, dei capelli, della pelle, per la creazione di schiuma da barba, o ancora per la pulizia di animali come cani e gatti.
L’erogazione del prodotto attraverso tali sistemi avviene mediante la opportuna pressione di un elemento mobile del dispositivo di erogazione da parte dell’utilizzatore che determina il prelevamento (aspirazione) di un quantità di fluido e/o e di aria dal contenitore sottostante.
In differenti sistemi di erogazione di tipo noto il dispositivo di erogazione viene applicato ad un contenitore collassabile/deformabile, realizzato tipicamente in plastica, e l’erogazione del prodotto attraverso tale dispositivo avviene mediante la pressione e deformazione del contenitore.
In tali sistemi di tipo noto, il dispositivo di erogazione è applicato ad una zona di estremità del contenitore, o collo, tramite opportuni mezzi di collegamento, ad esempio tramite opportuni profili filettati (avvitamento), o con sistemi a baionetta od a scatto (snap) od a pressione.
Nei sistemi di tipo noto, poi, il dispositivo di erogazione comprende una canna pescante inserita nel contenitore tramite la quale una quantità di fluido viene aspirata per essere erogata.
Nel caso di erogazione di una schiuma, vantaggiosamente, la schiuma viene generata mediante la opportuna miscelazione di detta quantità di fluido con aria, anch’essa preferibilmente aspirata dal contenitore.
In una prima tipologia di sistema di erogazione di tipo noto, la canna pescante è costituita da una cannula che sporge inferiormente dal dispositivo di erogazione. La cannula viene inserita all’interno del contenitore al momento del fissaggio del dispositivo al collo del contenitore.
In una differente tipologia di sistema di erogazione di tipo noto, la canna pescante è realizzata direttamente nel contenitore. La canna pescante è definita tipicamente da un canale realizzato nelle pareti del contenitore che si estende da un foro di ingresso in una zona prossima al fondo fino ad un foro di uscita in una zona del collo del contenitore in corrispondenza della zona di applicazione del dispositivo di erogazione. Il dispositivo di erogazione sarà in tal caso sprovvisto di canna pescante e presenterà invece un foro di ingresso atto ad essere connesso ermeticamente al foro di uscita della canna pescante.
Tali sistemi di erogazione appartenenti allo stato della tecnica presentano tuttavia alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente di tali sistemi o set di erogazione è costituito dalla complessità realizzativa, in particolare nelle fasi di assemblaggio del dispositivo di erogazione al contenitore.
Durante la fase di assemblaggio, infatti, particolare cura dovrà essere posta nell’orientare correttamente il dispositivo di erogazione rispetto al collo del contenitore in modo tale da allineare in modo corretto, e preferibilmente far coincidere, il foro di ingresso del dispositivo di erogazione con il foro di uscita della canna pescante sul contenitore.
Tale allineamento risulta poi particolarmente difficoltoso qualora il collegamento del dispositivo è effettuato sul collo del contenitore tramite avvitamento, per cui l’effettivo orientamento del dispositivo di erogazione rispetto al foro di uscita della canna pescante è dato dalla pozione di fine corsa ottenuta con l’avvitamento.
In ogni caso ed indipendentemente dal tipo di collegamento tra dispositivo di erogazione e contenitore, le operazioni di assemblaggio richiedono una particolare cura, e quindi tempo, per assicurare un allineamento il più corretto possibile tra il foro del dispositivo di erogazione ed il foro di uscita della camera pescante.
Inoltre, in taluni casi, ad esempio nel caso di assemblaggio per avvitamento, il perfetto allineamento è difficilmente ottenibile, andando ad incidere sull’ efficienza del dispositivo di erogazione in relazione alla effettiva quantità di fluido aspirata tramite la canna pescante.
Pertanto appare evidente da quanto detto sopra che esiste la necessità di individuare soluzioni alternative e maggiormente funzionali rispetto a quelle note.
Lo scopo principale della presente invenzione è quindi quello di risolvere od almeno ovviare in parte ai problemi che caratterizzano le soluzioni note nello stato della tecnica.
E’ in particolare un primo scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione che consenta di semplificare le operazioni necessarie al suo assemblaggio.
E’ un altro scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione consenta di ridurre i tempi di assemblaggio. E’ un ulteriore scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione che consenta di ridurre i costi di produzione rispetto ai sistemi di tipo noto.
E’ un ulteriore scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione che consenta di garantire l’ efficienza di erogazione rispetto ai sistemi di tipo noto.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si basa sulla considerazione generale che si possa realizzare un sistema di erogazione di un fluido comprendente un contenitore ed un dispositivo di erogazione applicabile a detto contenitore che possa essere assemblato in modo semplice senza porre particolare attenzione sull’orientamento reciproco del dispositivo di erogazione rispetto al contenitore.
In un suo primo aspetto, pertanto, la presente invenzione ha per oggetto un contenitore di contenimento di un fluido associabile ad un dispositivo di erogazione di detto fluido, detto contenitore comprendendo una prima parte che definisce un volume per il contenimento di detto fluido ed una seconda parte provvista di mezzi di collegamento per la connessione a detto dispositivo di erogazione, detto contenitore comprendendo inoltre almeno un canale avente almeno un ingresso che comunica con detto volume ed almeno una bocca di uscita disposta in corrispondenza di detta seconda parte, in cui detto contenitore comprende una camera di raccolta in cui sfocia detta almeno una bocca di uscita di detto almeno un canale.
Preferibilmente, la camera di raccolta è definita almeno parzialmente dalle pareti del contenitore.
Più preferibilmente, la camera di raccolta è definita almeno parzialmente dalle pareti della seconda parte del contenitore. Opportunamente, la camera di raccolta è atta a comunicare con almeno una via di convogliamento appartenente al dispositivo di erogazione.
In una sua prima forma di esecuzione preferita, la camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione pari a 360°.
In una sua seconda forma di esecuzione preferita, la camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione inferiore a 360°.
In una forma di esecuzione alternativa preferita, la camera di raccolta comprende due o più porzioni che si sviluppano attorno ad un asse principale, almeno una di tali porzioni essendo atta a comunicare con almeno una via di convogliamento appartenente al dispositivo di erogazione. Vantaggiosamente, tali porzioni si sviluppano ciascuna per un’estensione inferiore a 360°.
Preferibilmente, il contenitore comprende una zona di contatto per il dispositivo di erogazione, tale zona di contatto essendo atta a porre in comunicazione il volume definito dal contenitore con almeno una seconda via di convogliamento appartenente al dispositivo di erogazione, in cui detta zona di contatto è distanziata rispetto all’ingresso del canale.
In una sua forma di esecuzione preferita, la zona di contatto comprende un bordo atto a definire un’apertura per l’inserimento di almeno una parte del dispositivo di erogazione comprendente la seconda via di convogliamento.
Preferibilmente, il canale è realizzato di pezzo con il contenitore.
Più preferibilmente, il canale è realizzato nelle pareti del contenitore.
Ancora più preferibilmente, il contenitore è realizzato in materiale plastico ed il canale è realizzato per stampaggio durante la realizzazione del contenitore.
Opportunamente, l’ingresso del canale comunica con il volume interno del contenitore in una zona prossima al fondo della prima parte del contenitore.
Preferibilmente, la prima parte è almeno parzialmente flessibile.
Preferibilmente, i mezzi di collegamento del contenitore al dispositivo di erogazione comprendono una porzione anulare su cui è associabile il dispositivo di erogazione.
In un suo ulteriore aspetto la presente invenzione ha per oggetto un sistema di erogazione di un fluido del tipo comprendente un contenitore di contenimento di detto fluido ed un dispositivo di erogazione associabile a detto contenitore, in cui detto contenitore è realizzato secondo quanto descritto sopra.
Preferibilmente, il dispositivo di erogazione comprende una prima via di convogliamento atta a comunicare con la camera di raccolta.
Preferibilmente, il dispositivo di erogazione comprende una seconda via di convogliamento atta a comunicare con il volume definito da detto contenitore.
Il dispositivo di erogazione comprende preferibilmente almeno una camera di miscelazione ed in una prima posizione di lavoro del sistema di erogazione la prima via di convogliamento è atta a convogliare il fluido dal volume definito dal contenitore alla camera di miscelazione e la seconda via di convogliamento è atta a convogliare aria da detto volume alla camera di miscelazione,
In una seconda posizione di lavoro del sistema di erogazione, viceversa, la prima via di convogliamento è atta a convogliare aria da detto volume alla detta almeno una camera di miscelazione e la seconda via di convogliamento è atta a convogliare il fluido da detto volume alla camera di miscelazione.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definiti nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente, nella quale è fatto riferimento alle tavole di disegno allegate. In particolare, nelle figure:
- la fig. 1 mostra una vista laterale di un dispositivo per l’erogazione di un fluido associato ad un contenitore per realizzare un sistema di erogazione secondo una preferita forma realizzativa dell’invenzione;
- la fig. 2 mostra una vista in esploso del sistema di erogazione di fig. 1 ;
- la fig. 3 mostra una vista in sezione del sistema di erogazione di fig. 1 ;
- la fig. 3A mostra un particolare ingrandito di fig. 3 ;
- la fig. 4 mostra una vista in esploso del sistema di erogazione di fig. 3 ;
- la fig. 5 mostra una vista assonometrica in esploso del sistema di erogazione di fig. 1 ;
- la fig. 6 mostra il sistema di erogazione di fig. 3 in una posizione di impiego rovesciata;
- la fig. 6A mostra un particolare ingrandito di fig. 6;
- la fig. 7 mostra il sistema di erogazione di fig. 3 in una differente configurazione di assemblaggio.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE
INVENZIONE
Mentre nella descrizione seguente relativa alle figure verranno esposte forme di realizzazione particolari della presente invenzione, risulta chiaro che la presente invenzione non è limitata a tali forme particolari di realizzazione ma, piuttosto, le forme particolari di realizzazione di seguito descritte chiariscono diversi aspetti della presente invenzione, lo scopo e la portata della quale sono definiti dalle rivendicazioni.
Gli esempi di attuazione dell’invenzione di seguito descritti si riferiscono in particolare a sistemi di erogazione di un prodotto detergente.
È chiaro che la soluzione proposta potrà essere applicata anche a sistemi per l’erogazione di profumi o prodotti alimentari, o qualsiasi altro fluido in genere, che debba essere prelevato da un contenitore e convogliato verso l’esterno sotto forma preferibilmente di schiuma o nebulizzata od atomizzata.
Un esempio di realizzazione non limitativo di un sistema o set di erogazione oggetto della presente invenzione comprendente un contenitore che forma anch’ esso oggetto della presente invenzione è rappresentato in figura 1.
Più in particolare, il sistema di erogazione, indicato complessivamente con il numero 100, comprende un contenitore 1 ed un dispositivo di erogazione 50 ad esso associato.
Il contenitore 1 comprende, preferibilmente, un recipiente non rigido del tipo almeno parzialmente flessibile, cioè collassabile e/o deformabile, adatto a contenere un fluido detergente F da erogare.
Il contenitore 1 individua un volume V di contenimento per il fluido F da erogare.
Il contenitore 1 è provvisto di mezzi di collegamento 10 per il dispositivo di erogazione 50. Nella forma realizzativa qui illustrata, i mezzi di collegamento 10 comprendono un elemento tubolare 1 1 , o collo, su cui è presente un bordo sporgente 12. Tale bordo sporgente 12 è adatto ad accoppiarsi ad un corrispondente bordo sporgente 51 appartenente al dispositivo di erogazione 50, cosicché il dispositivo di erogazione 50 potrà essere associato a scatto (snap) al sottostante contenitore 1. E’ chiaro, tuttavia, che i suddetti mezzi di collegamento 10 potranno essere realizzati in forme diverse e compatibili alla conformazione reciproca della zona di collegamento tra contenitore e dispositivo di erogazione, Ad esempio, i profili sporgenti potranno essere sostituiti da qualsiasi tipologia di sistema di collegamento di tipo noto, come sistemi ad avvitamento, a baionetta o a pressione.
Per quanto concerne il dispositivo di erogazione 50 esso è, in questa realizzazione, provvisto di mezzi atti ad erogare detto fluido detergente F sotto forma di schiuma, vale a dire l’erogazione del fluido F previa miscelazione con aria A.
Più in particolare il dispositivo di erogazione 50 comprende innanzitutto mezzi di collegamento 52 al contenitore 1. Nella forma realizzativa descritta e come detto precedentemente, i mezzi di collegamento 52 comprendono un bordo sporgente 51.
Il bordo sporgente 51 è vantaggiosamente realizzato in un bordo anulare 54, o ghiera. E’ chiaro, analogamente a quanto detto sopra, che i mezzi di collegamento 52 potranno essere realizzati in forme diverse e compatibili alla conformazione reciproca della zona di collegamento tra contenitore e dispositivo di erogazione, ad esempio sistemi ad avvitamento, a baionetta o a pressione.
Il dispositivo di erogazione 50 comprende un corpo principale 55 su cui è definita, tra l’altro, detta ghiera 54 ed una bocca di erogazione 56 del fluido F sotto forma di schiuma.
Il dispositivo di erogazione 50 comprende poi, preferibilmente, un coperchio (non illustrato) atto ad intercettare la bocca di erogazione 56.
II dispositivo di erogazione 50 comprende una camera di miscelazione 58 ove una certa quantità di fluido F viene miscelata con aria A prima della sua erogazione.
La camera di miscelazione 58 comunica poi con una seconda camera 82a attraverso un foro di erogazione 80 realizzato in un elemento circolare 81 , o diffusore. La seconda camera 82a è definita da un elemento di chiusura 82 (mesh) comprendente preferibilmente una elemento cilindrico cavo con la superficie superiore provvista di microfori 82b, meglio visibili in figura 5, per la comunicazione verso la bocca di erogazione 56.
L’elemento circolare 81 (diffusore) e l’elemento di chiusura 82 (mesh) sono preferibilmente bloccati in posizione per interferenza.
La miscelazione di fluido F ed aria A nella camera di miscelazione 58, il successivo passaggio nella seconda camera 82a ed il successivo passaggio per i microfori 82b consentono la corretta miscelazione di fluido F ed aria A in forma di schiuma prima della loro erogazione 56.
La camera di miscelazione 58 è definita nel corpo principale 55 e comprende almeno due vie di ingresso 60, 61 per il convogliamento di fluido F ed aria A. La camera di miscelazione 58 comprende poi almeno una via di uscita, costituita dal foro di erogazione 80 del diffusore 81.
Nella forma realizzativa qui illustrata la camera di miscelazione 58 è confinata superiormente dall’elemento circolare 81 ed è pertanto realizzata in due pezzi.
In varianti realizzative, tuttavia, la camera di miscelazione 58 può essere realizzata differentemente, tramite assemblaggio di più pezzi o eventualmente in un unico pezzo.
Nella configurazione di utilizzo del sistema di erogazione in posizione diritta, vale a dire quella mostrata ad esempio nelle figure 3 e 3A, la prima via di ingresso 60 consente il convogliamento del fluido F e la seconda via di ingresso 61 consente il convogliamento di aria A nella camera di miscelazione 58.
Nella configurazione di utilizzo del sistema di erogazione 100 in posizione rovesciata, vale a dire quella mostrata nelle figure 6 e 6A e che costituisce la configurazione di utilizzo preferita per il sistema 100 oggetto della presente invenzione, le funzioni di tali vie di ingresso si invertono, vale a dire che la prima via di ingresso 60 consente il convogliamento di aria A e la seconda via di ingresso 61 consente il convogliamento di fluido F nella camera di miscelazione 58, come verrà meglio descritto in seguito.
Al corpo principale 55 è connessa una unità di convogliamento 65 atta a convogliare il fluido F e l’aria A dall’interno del contenitore 1 verso le corrispondenti vie di ingresso 60, 61 della camera di miscelazione 58.
L’unità di convogliamento 65 comprende, preferibilmente, un elemento tubolare a sviluppo sostanzialmente longitudinale attorno ad un asse principale X, su cui è definita una prima via di convogliamento 66 che mette in comunicazione l’interno del contenitore 1 (volume V) con la prima via di ingresso 60 ed una seconda via di convogliamento 67 che mette in comunicazione l’interno del contenitore 1 con la seconda via di ingresso 61.
Per quanto detto sopra, nella configurazione di utilizzo del sistema di erogazione in posizione diritta, la prima via di convogliamento 66 consente il convogliamento del fluido F e la seconda via di convogliamento 67 consente il convogliamento di aria A nella camera di miscelazione 58. Nella configurazione di utilizzo del sistema di erogazione in posizione rovesciata, viceversa, le funzioni di tali vie di convogliamento si invertono, vale a dire che la prima via di convogliamento 66 consente il convogliamento di aria A e la seconda via di convogliamento 67 consente il convogliamento di fluido F nella camera di miscelazione 58.
La prima via di convogliamento 66 comprende una porzione cilindrica 68 che comunica in una prima parte 68a con la prima via di ingresso 60 e comunica in una seconda parte 68b con una camera di raccolta 70.
Tra la prima parte 68a della porzione cilindrica 68 e la camera di miscelazione 58 è preferibilmente interposto un elemento di raccordo 71 ove è realizzata la prima via di ingresso 60.
La seconda parte 68b comunica con la camera di raccolta 70 tramite aperture radiali 72. Nella forma realizzativa qui illustrata, le aperture radiali 72 sono in numero di 3 angolarmente equispaziate. In varianti realizzative, tuttavia, il numero e la posizione di tali aperture potrà essere qualsiasi, anche eventualmente una unica apertura.
La seconda via di convogliamento 67 comprende una camera anulare cilindrica 73, concentricamente esterna a detta porzione cilindrica 68, che comunica in una prima parte 73a con la seconda via di ingresso 61 e comunica in una seconda parte 73b con l’interno del contenitore 1.
La seconda parte 73b della seconda via di convogliamento 67 comprende preferibilmente una porzione di estremità cilindrica 90 su cui è definita la bocca di ingresso 91 per il fluido F, o per l’aria A.
Secondo la presente invenzione, il contenitore 1 comprende una prima parte 2 ed una seconda parte 3. In particolare, la prima parte 2 comprende pareti laterali 5 ed un fondo 6 del contenitore 1 mentre la seconda parte 3 costituisce la parte superiore del contenitore 1.
Va osservato, in particolare, che la prima parte 2 individua detto volume V di contenimento per il fluido F da erogare. Le pareti laterali 5 ed il fondo 6 che costituiscono la prima parte 2 del contenitore 1 , sono preferibilmente realizzate in un materiale collassabile/deformabile preferibilmente plastico, adatto a contenere il fluido F.
La seconda parte 3 del contenitore 1 è provvista dei mezzi di collegamento 10 per il dispositivo di erogazione 50, come descritto precedentemente.
Secondo un primo aspetto della presente invenzione, la prima parte 2 del contenitore 1 comprende un canale 20 che si estende da un ingresso 21 che comunica con detto volume V ad una bocca di uscita 22 disposta in corrispondenza della seconda parte 3 .
L’ingresso 21 del canale 20 comunica con detto volume V preferibilmente in una zona prossima al fondo 6 del contenitore.
Ciò garantisce il prelevamento ed il passaggio di tutto fluido F dal fondo 6 del contenitore 1 quando il sistema di erogazione 100 lavora in posizione diritta.
Il canale 20 è preferibilmente realizzato di pezzo con le pareti laterali 5 del contenitore 1, più preferibilmente realizzato di pezzo durante lo stampaggio di un materiale plastico che realizza il contenitore 1.
Secondo un’altro aspetto della presente invenzione, il contenitore 1 definisce detta camera di raccolta 70. Sulla camera di raccolta 70 sfocia la bocca di uscita 22 del canale 20.
Nella forma realizzativa preferita qui illustrata, la camera di raccolta 70 è definita almeno in parte dalle pareti laterali 26 della seconda parte 3 del contenitore 1. Le pareti laterali 26 della seconda parte 3 del contenitore 1 delimitano esternamente la camera di raccolta 70.
La camera di raccolta 70 è poi delimitata internamente dall’unità di convogliamento 65, in particolare dalla superficie eterna della camera anulare cilindrica 73.
La camera di raccolta 70, come descritto precedentemente, comunica con la prima via di convogliamento 66 dell’unità di convogliamento 65, tramite le aperture radiali 72.
Preferibilmente, la camera di raccolta 70 si estende circonferenzialmente per 360° e definisce una camera anulare cilindrica.
Nella seconda parte 3 del contenitore 1 è definito inoltre un bordo 30 di ricevimento della estremità 90 della seconda via di convogliamento 67. Il bordo 30 presenta preferibilmente una forma coniugata a tale estremità 90. Più preferibilmente il bordo 30 presenta una forma circolare atta a riceve la estremità 90 configurata come una porzione di estremità cilindrica 90.
Vantaggiosamente, quando il dispositivo di erogazione 50 viene associato al contenitore 1 , nel caso di specie a scatto, le aperture radiali 72 si posizionano all’interno della camera di raccolta 70.
Ancora vantaggiosamente, poiché la camera di raccolta 70 si estende circonferenzialmente per 360°, le aperture radiali 72 comunicano totalmente e liberamente con la camera di raccolta 70 indipendentemente da come viene connesso/orientato il dispositivo di erogazione 50 sul contenitore 1.
Pertanto, il flusso del fluido F o dell’aria A proveniente dal canale 20 verso la prima via di convogliamento 66 è sempre garantito con la massima efficienza, senza ostruzioni, indipendentemente da come il dispositivo di erogazione 50 è connesso al contenitore 1 ed indipendentemente quindi dal tipo di mezzi di collegamento reciproci (a scatto come nel presente caso, ad avvitamento, a baionetta, a pressione, etc.). A titolo di esempio, in figura 7 è mostrata una situazione in cui il dispositivo di erogazione 50 è connesso al contenitore 1 in posizione diametralmente opposta, vale a dire in posizione angolarmente sfalsata di 180°, come si osserva confrontando la posizione dell’apertura 72 di figura 7 rispetto alla figura 3. Il sistema di erogazione 100 presenta anche in tale configurazione di montaggio, opposta alla precedente, il medesimo funzionamento ed efficienza in termini di flusso proveniente dal canale 20.
In varianti realizzative preferite, la camera di raccolta potrebbe non estendersi circonferenzialmente e completamente per 360°. Si potrebbe prevedere, infatti, una estensione della camera di raccolta per un settore di circonferenza, cioè una estensione inferiore ai 360°. Ancora, la camera di raccolta potrebbe comprendere due o più porzioni comunicanti tra loro disposte circonferenzialmente una accanto all’altra, ciascuna porzione avente una estensione inferiore ai 360°. Preferibilmente, il canale 20 in tal caso sfocia in una di dette porzioni. In varianti realizzative, il canale 20 sfocia in almeno due porzioni o eventualmente in tutte le porzioni.
In tali varianti realizzative, seppure la camera di raccolta 70 non si estende circonferenzialmente per 360°, è comunque vantaggiosamente garantita una certa libertà di connessione tra il dispositivo di erogazione ed il contenitore, estendendosi la camera per almeno un settore.
Il flusso del fluido F o dell’aria A proveniente dal canale 20 verso la prima via di convogliamento sarà comunque sempre garantito con la massima efficienza, cioè senza ostruzioni, qualora il dispositivo di erogazione venga connesso al contenitore aH’interno di detto settore predefinito.
Ciò determina comunque quindi un vantaggio rispetto all’arte nota ove per ottenere la massima efficienza di erogazione, senza alcuna ostruzione, è necessaria una attenta connessione tra le parti o addirittura una perfetta coincidenza tra i mezzi di connessione (come ad esempio una perfetta realizzazione dei profili filettati che consentano di ottenere un ben preciso punto di fine corsa).
Secondo la presente invenzione, invece, la realizzazione dei mezzi di connessione risulta semplificata e non necessita di particolare attenzione nel loro dimensionamento.
Ciò determina una riduzione dei tempi e/o costi di realizzazione dei componenti del sistema di erogazione.
Inoltre, anche le fasi di montaggio non richiedono particolare attenzione per il perfetto allineamento tra le parti da connettere, contribuendo ulteriormente alla riduzione dei tempi e/o costi di assemblaggio del sistema.
Un ulteriore aspetto vantaggioso conferito dalla camera di raccolta 70 è descritto nel seguito con riferimento alle due differenti configurazioni di utilizzo già menzionate precedentemente, vale a dire nella configurazione di utilizzo del sistema di erogazione in posizione diritta ed in posizione rovesciata, quest’ultima essendo la posizione di utilizzo preferibile per il sistema 100.
Nell’utilizzo in posizione diritta del sistema 100, l’utilizzatore preme sulle pareti laterali 5 del contenitore 1. La pressione su tali pareti 5 determina la spinta del fluido F che passa attraverso il canale 20, la camera di raccolta 70, la prima via di convogliamento 66 dell’unità di convogliamento 65 e giunge quindi alla camera di miscelazione 58. Contemporaneamente, la pressione sulle pareti 5 determina la spinta dell’aria A che passa attraverso la via di convogliamento 67 dell’unità di convogliamento 65 e giunge quindi alla camera di miscelazione 58. Nella camera di miscelazione 58 e nella successiva seconda camera 82a avviene la corretta miscelazione di fludo F e aria A e quindi l’erogazione verso l’esterno della miscela (schiuma) così ottenuta.
Al rilascio delle pareti laterali 5 da parte dell’utilizzatore viene ripristinata la situazione iniziale e il sistema 100 è pronto per una nuova erogazione.
In particolare, al termine dell’erogazione, almeno parte del canale 20 rimane riempito di fluido F.
Nel caso in cui poi il sistema 100 venga rovesciato per il suo utilizzo in posizione rovesciata, come si osserva in figura 7, le vie per il convogliamento di fluido F ed aria A vengono invertite.
La pressione sulle pareti laterali 5 del contenitore determina la spinta del fluido F che passa attraverso la seconda via di convogliamento 67 dell’unità di convogliamento 65 e giunge quindi alla camera di miscelazione 58. Contemporaneamente, la pressione sulle pareti laterali 5 determina la spinta dell’aria A che passa attraverso il canale 20, la camera di raccolta 70, la prima via di convogliamento 66 dell’unità di convogliamento 65 e giunge quindi alla camera di miscelazione 58.
In tale posizione rovesciata del sistema di erogazione 100, la camera di raccolta svolge la sua funzione vantaggiosa. Infatti, la quantità di fluido residua che era presente all’interno del canale 20 prima di disporre il sistema sotto sopra, mostrata a titolo indicativo con L in figura 6, si deposita vantaggiosamente per gravità all’interno della camera di raccolta 70, come mostrato indicativamente in figura 6 dalla quantità del fluido Ld depositato.
Tale quantità di fluido Ld depositata nella camera di raccolta 70, vantaggiosamente, non interessa le aperture radiali 72 e non viene pertanto convogliato alla camera di miscelazione 58, mentre alla stessa camera di miscelazione 58 viene convogliata solo e vantaggiosamente aria A per la corretta miscelazione con il fluido F.
Qualora poi il sistema 100 venga disposto nuovamente in posizione diritta, il fluido Ld andrà ad occupare il canale 20, pronto per essere nuovamente erogato.
Preferibilmente, il volume della camera 70 è vantaggiosamente dimensionato in modo tale da accogliere agevolmente la quantità di liquido residua all’interno del canale 20 ed in modo tale che il suo deposito aH’interno della camera di raccolta 70 non ostruisca le aperture 72. Preferibilmente, pertanto, il volume della camera di raccolta 70 è maggiore del volume totale definito dal canale 20.
Mentre la forma realizzativa qui mostrata è del tutto esemplificativa, in varianti realizzative il contenitore potrà essere realizzato differentemente. Ad esempio, si potranno prevedere più canali dislocati perifericamente al contenitore comunicanti da una parte col volume interno del contenitore e dall’altra parte sfocianti nella camera di raccolta.
Si è quindi dimostrato che la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati. In particolare permette la realizzazione di un sistema per l’erogazione di un fluido che consente di semplificare le operazioni necessarie al suo assemblaggio e che garantisce una efficiente erogazione rispetto ai sistemi di tipo noto. Mentre la presente invenzione è stata descritta con riferimento alla forma di realizzazione particolare rappresentata nelle figure, va notato che la presente invenzione non è limitata alla particolare forma di realizzazione rappresentata e descritta; al contrario, ulteriori varianti della forma di realizzazione descritta rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Contenitore (1) di contenimento di un fluido (F) associabile ad un dispositivo di erogazione (50) di detto fluido (F), detto contenitore (1) comprendendo una prima parte (2) che definisce un volume (V) per il contenimento di detto fluido (F) ed una seconda parte (3) provvista di mezzi di collegamento (10) per la connessione a detto dispositivo di erogazione (50), detto contenitore (1) comprendendo inoltre almeno un canale (20) avente almeno un ingresso (21 ) che comunica con detto volume (V) ed almeno una bocca di uscita (22) disposta in corrispondenza di detta seconda parte (3), caratterizzato dal fatto che detto contenitore (1) comprende una camera di raccolta (70) in cui sfocia detta almeno una bocca di uscita (22) di detto almeno un canale (20).
  2. 2) Contenitore (1) secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta (70) è definita almeno parzialmente dalle pareti di detto contenitore (1).
  3. 3) Contenitore ( 1) secondo la rivendicazione 1) o 2), caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta (70) è definita almeno parzialmente dalle pareti (26) di detta seconda parte (3) di detto contenitore (1 ).
  4. 4) Contenitore (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta (70) è atta a comunicare con almeno una prima via di convogliamento (60, 61) appartenente a detto dispositivo di erogazione (50).
  5. 5) Contenitore (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta (70) si sviluppa attorno ad un asse principale (X) per un’estensione pari a 360°.
  6. 6) Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione inferiore a 360°.
  7. 7) Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta comprende due o più porzioni che si sviluppano attorno ad un asse principale, almeno una di dette porzioni essendo atta a comunicare con almeno una via di convogliamento appartenente a detto dispositivo di erogazione (50).
  8. 8) Contenitore (1) secondo la rivendicazione 7), caratterizzato dal fatto che dette due o più porzioni si sviluppano ciascuna per un’estensione inferiore a 360°.
  9. 9) Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, caratterizzato dal fatto di comprendere una zona di contatto (30) per detto dispositivo di erogazione (50), detta zona di contatto (30) essendo atta a porre in comunicazione detto volume (V) con almeno una seconda via di convogliamento (61 , 60) appartenente a detto dispositivo di erogazione (50), detta zona di contatto (30) essendo distanziata rispetto a detto almeno un ingresso (21) di detto almeno un canale (20). 10)Contenitore (1) secondo la rivendicazione 9), caratterizzato dal fatto che detta zona di contatto comprende un bordo (30) atto a definire un’apertura per l’inserimento di almeno una parte di detto dispositivo di erogazione (50) comprendente detta almeno una seconda via di convogliamento (61 , 60). 1 1 )Contenitore (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un canale (20) è realizzato di pezzo con detto contenitore (1). 12)Contenitore ( 1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un canale (20) è realizzato nelle pareti (5) di detto contenitore (1). 13)Contenitore (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un ingresso (21) di detto almeno un canale (20) comunica con detto volume (V) in una zona prossima al fondo (6) di detta prima parte (2) di detto contenitore (1). 14) Sistema ( 100) di erogazione di un fluido (F) del tipo comprendente un contenitore ( 1) di contenimento di detto fluido (F) ed un dispositivo di erogazione (50) associabile a detto contenitore (1), caratterizzato dal fatto che detto contenitore ( 1) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti. 15)Sistema (100) secondo la rivendicazione 14), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di erogazione (50) comprende almeno una camera di miscelazione (58, 82a) e dal fatto che detta prima via di convogliamento (60, 61) è atta a convogliare detto fluido (F) da detto volume (V) a detta almeno una camera di miscelazione (58, 82a) e detta seconda via di convogliamento (61 , 60) è atta a convogliare aria (A) da detto volume (V) a detta almeno una camera di miscelazione (58, 82a) oppure detta prima via di convogliamento (60, 61) è atta a convogliare aria (A) da detto volume (V) a detta almeno una camera di miscelazione (58, 82a) e detta seconda via di convogliamento (61 , 60) è atta a convogliare detto fluido (F) da detto volume (V) a detta almeno una camera di miscelazione (58, 82a).
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