ITVI20000111A1 - Pompa a soffietto per la distribuzione di liquidi - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

La presente invenzione è relativa ad una pompa di distribuzione del tipo a soffietto destinata ad essere applicata ad un flacone o contenitore di liquidi, quali saponi, detersivi, etc.

Generalmente le pompe a soffietto di tipo noto sono pompe in cui il liquido aspirato dal contenitore viene mantenuto ne) corpo pompa che è all'esterno del contenitore perché tutta la pompa, ad eccezione del tubo pescante è disposta sopra il tappo di chiusura del contenitore.

Se da una parte questa tecnica di costruzione limita lo spazio perso all’interno del contenitore, in quanto occupato dai dispositivi della pompa e non dal liquido che si vuole erogare, dall’altra il trasferimento del corpo pompa sulla parte esterna del contenitore, provoca inconvenienti non trascurabili.

Uno dei principali inconvenienti consiste nel fatto che dopo aver effettuato l'erogazione, il liquido aspirato per il ritorno del soffietto alla posizione di riposo si mantiene all’interno del corpo pompa, ma esternamente rispetto al contenitore.

Conseguentemente se il contenitore, e quindi anche la pompa ad esso connessa, vengono mossi dalla loro posizione verticale, può accadere che il liquido possa uscire dalla pompa attraverso il condotto di erogazione, senza che ci sia l’espressa volontà di erogare il liquido.

Evidentemente questo è un inconveniente di tutto rilievo che limita le caratteristiche positive della pompa a soffietto, caratteristiche che possono essere evidenziate nel fatto che le pompe a soffietto sono generalmente realizzate in materiale plastico, senza elementi metallici, e perciò perfettamente riciclabili. Inoltre le pompe a soffietto permettono la realizzazione di contenitori più piccoli a parità di liquido contenuto. Ciò in quanto lo spazio prima occupato dalla pompa all’interno del contenitore è ora trasposto sulla testa de! contenitore stesso.

Un altro inconveniente che riguarda le pompe a soffietto, come del resto anche altre pompe per la distribuzione di liquidi da contenitori, consiste nel fatto che involontari urti, forze non desiderate applicate sulla testa del soffietto, provocano l’azionamento della pompa e quindi erogazione di liquido non desiderata.

Nasce quindi l’esigenza di realizzare pompe a soffietto con dispositivi che impediscono sia l’erogazione involontaria del liquido per rovesciamento del contenitore, sia che impediscano anche l’azionamento involontario del soffietto.

Secondo il brevetto giapponese JP 10101 119-A viene prevista una pompa a soffietto che risolve il problema della fuoriuscita involontaria del liquido dal condotto di erogazione attraverso la presenza di una valvola disposta sul condotto stesso di erogazione. Inoltre lo stesso documento brevettuale prevede un ulteriore dispositivo, costituito da una fascia anulare che viene interposta tra il pulsante di movimentazione del soffietto ed il corpo della pompa in modo tale da impedire i movimenti fortuiti del soffietto stesso e quindi l'erogazione di liquido.

L’inconveniente di tale dispositivo è che l’anello di blocco del soffietto deve essere applicato o disinserito ogni qualvolta che si voglia il blocco dell'attività della pompa stessa, il che comporta anche il fastidio di dover mantenere a propria disposizione l’anello come un pezzo separato dalla pompa.

Lo scopo della presente invenzione è quello di superare i limiti e gli inconvenienti prima ricordati.

Uno degli scopi dell’invenzione infatti è quello di realizzare una pompa a soffietto in cui il condotto di erogazione possa essere agevolmente chiuso o aperto a seconda delle necessità.

Un altro scopo che si vuole ottenere è che la chiusura del condotto di erogazione sia a tenuta stagna in modo da garantire l'impossibilità di perdita di liquido dal contenitore all'esterno.

Un altro scopo che si vuole ottenere è quello di realizzare un dispositivo semplice di bloccaggio dell’escursione della pompa che sia sempre a portata di mano.

Un altro scopo è quello di realizzare una pompa a soffietto con ingombro limitato e comunque con ingombro in pianta ricompreso all’interno del diametro del pulsante di manovra o del tappo avvitato sul contenitore.

Ciò allo scopo di facilitare tutte le operazioni di stoccaggio e di imballaggio del contenitore con la pompa dell’invenzione così che gli ingombri siano ridotti al minimo e contemporaneamente venga garantita la tenuta idraulica della pompa.

Non ultimo scopo è quello di realizzare una pompa a soffietto con pochi pezzi e che sia facilmente montabile con macchine automatiche.

Tutti gli scopi prima richiamati ed altri che verranno meglio evidenziati in seguito sono raggiunti da una pompa a soffietto per la distribuzione di un liquido immagazzinato in un contenitore, fissata al collo del contenitore tramite un tappo appartenente alla pompa, presentante le caratteristiche secondo il preambolo della prima rivendicazione, dove tale pompa si caratterizza per il fatto che il canale di distribuzione del liquido collegato alla pompa presenta una prima parte fissa ricavata nel tappo di detta pompa ed una seconda parte basculante attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale, detta seconda parte rotante essendo costituita da un tubetto presentante all’estremità, affacciata alla prima parte fissa, un corpo essenzialmente sferico la cui superficie esterna è atta a chiudere la prima parte fissa di detto canale di distribuzione quando detta seconda parte è sostanzialmente perpendicolare alla prima.

Secondo una preferita forma di esecuzione dell'invenzione la superficie esterna del corpo sferico della seconda parte basculante del canale di distribuzione, è realizzata con materiale morbido adatto ad assicurare la chiusura a tenuta del canale di distribuzione.

Inoltre, quando la seconda parte basculante è disposta in posizione sostanzialmente perpendicolare rispetto alla prima parte, l’estremità libera di detta seconda parte va ad alloggiare sotto, il pulsante di azionamento del soffietto e così impedisce al soffietto stesso di poter essere premuto verso il basso, e quindi di azionare la pompa ed erogare il liquido in modo non voluto.

Secondo l'invenzione si realizza quindi un dispositivo di erogazione che raggiunge contemporaneamente il doppio scopo di chiudere il condotto di erogazione del liquido e di bloccare anche i mezzi di azionamento della pompa.

Ulteriori caratteristiche e particolarità dell'invenzione verranno meglio evidenziate nella descrizione di una preferita forma di esecuzione dell’invenzione data a titolo indicativo ma non limitativo ed illustrata nelle tavole di disegno allegate dove:

- la Fig. 1 rappresenta una vista in sezione longitudinale della pompa oggetto dell’invenzione nella sua posizione di riposo, applicata al collo di un flacone;

- la Fig. 1 a rappresenta in vista prospettica il canale di distribuzione del liquido;

- le Figg. 2 e 3 rappresentano rispettivamente una vista laterale in sezione ed una vista in pianta dei mezzi valvolari presenti nella pompa di fig. 1 ;

- la Fig. 4 rappresenta una vista in scala ingrandita del mezzo valvolare di fig. 2 nella fase di aspirazione;

- la Fig. 5 rappresenta una vista in scala ingrandita del mezzo valvolare di fig. 2 nella fase di erogazione;

- la Fig. 6 rappresenta la pompa di Fig. 1 bloccata nella sua posizione di riposo;

- la Fig. 7 rappresenta la pompa di Fig. 2 nella posizione nella quale viene a trovarsi alla fine della fase di erogazione.

La pompa oggetto dell'invenzione è rappresentata in fig. 1 ed è indicata complessivamente con 1. La pompa è costruita per essere applicata su di un contenitore C onde permettere l’erogazione di un liquido L in esso contenuto, generalmente costituito da sapone o detersivo.

La pompa 1 comprende un corpo cavo costituito nell’esempio da un corpo cilindrico 2 avente una parete verticale 3 che individua una camera di aspirazione/compressione 5 comunicante con l’interno del contenitore C tramite un tubo di aspirazione 6 del liquido. Il tubo 6 è inserito in un foro 11 presente sulla base 4 di detto corpo cilindrico. La camera di compressione 5 della pompa comunica con l’esterno tramite un canale di distribuzione 7 del liquido che, come si vedrà più avanti, è formato da una parte fissa ed una parte rotante.

Un pistone 8 ad azionamento manuale accoppiato al cilindro 2, scorre lungo la parete interna verticale 3 del cilindro 2, muovendosi da una posizione superiore di riposo 9 mostrata in fig. 1 , ad una posizione inferiore di ripristino della posizione di riposo indicata con 10 in fig. 7.

Più precisamente la camera di aspirazione 5 è delimitata dalle pareti del corpo cilindrico 2, dal pistone 8 e dalla base forata 4 il cui foro è indicato con 11 in fig. 1.

II pistone 8 viene mosso attraverso il pulsante di manovra 83 che è collegato a detto pistone tramite il tubetto 82 facente parte del pulsante di manovra. Il pulsante di manovra 83 è provvisto anche di un blocco che impedisce a detto pulsante di distaccarsi dal corpo pompa, ad esempio a causa di un sollevamento di tutto il contenitore pieno di liquido facendo presa solo su detto pulsante. Il disaccoppiamento viene evitato da un rilievo anulare 85 presente nell’aggetto cilindrico 81 appartenente al pulsante 83. Questo rilievo anulare 85 coopera con un corrispondente rilievo anulare 34 presente sul bordo esterno del corpo cilindrico cavo 2. In fase di montaggio del pulsante 83 sul corpo pompa 2, l’elasticità dei materiali permette l’accoppiamento tra pulsante 83 e corpo cilindrico 2. Una volta che il pistone 8 raggiunge la posizione di massima compressione come indicato in 10 in fig. 7, il ritorno del pistone nella posizione di riposo 9 è ottenuto attraverso l’azione elastica esercitata dal soffietto elastico 12. Tale soffietto di forma tronco-conica è del tipo descritto nel brevetto US 5.924.603 dello stesso depositante, o di tipo equivalente.

Nell’esempio la base maggiore del tronco di cono del soffietto 12 viene ancorata al pulsante 83, mentre la parte più ristretta è libera di scorrere lungo una gola cilindrica creata e presente tra la superficie esterna del corpo cilindrico cavo 2 ed il tappo 23 che, nell'esempio, sono realizzati in un unico pezzo in materiale elastico.

Primi mezzi valvolari indicati con 13 disposti a monte della camera di aspirazione/compressione 5 sono atti a aprire/chiudere il tubo di aspirazione 6 mettendo in comunicazione o chiudendo la camera di aspirazione/compressione 5 rispetto all'interno del contenitore C durante le fasi rispettivamente di aspirazione e di erogazione del liquido.

Detti primi mezzi valvolari 13 sono costituiti da una prima porzione centrale 18 visibile nelle figg. 2 e 3 e da una seconda porzione 19 perimetrale.

La prima porzione 18 è destinata a prendere appoggio sul bordo di delimitazione 11 a del foro 11 per assicurare la chiusura a tenuta del tubo di aspirazione 6, sia nella posizione di riposo sia nella fase di erogazione. La seconda porzione 19 è costituita da linguette elastiche radiali 20 che si collegano alla corona circolare 21 e consentono alla porzione centrale 18 di sollevarsi durante la fase di aspirazione del liquido.

Secondi mezzi valvolari, indicati complessivamente con 14, sono disposti a monte del canale di distribuzione 7 e sono atti a mettere in comunicazione la camera 5 con il canale di distribuzione 7 durante la fase dì compressione della pompa in modo da permettere l'erogazione del liquido.

Detti secondi mezzi valvolari 14 sono costituiti da un elemento deformabile e sostanzialmente cilindrico 15, mostrato in dettaglio nelle figg. 2 e 3 che comprende un labbro anulare 16 aggettante ed elastico, il quale coopera a tenuta, come mostrato in fig. 4, con la parete verticale 3 durante la fase di aspirazione del liquido L. Durante la fase di compressione, il labbro anulare 16 cede a causa della pressione del liquido contenuto nella camera 5 e si allontana dalla parete 3, come mostrato in dettaglio in fig. 5, in modo da definire una via di comunicazione 17 con il canale di distribuzione 7.

Il labbro radiale circolare 16 assicura perciò la tenuta della camera di aspirazione/compressione 5 rispetto alla parete 3 del cilindro 2 sia nella fase di aspirazione, sia quando la pompa 1 è in posizione di riposo, mentre permette il passaggio del liquido nel canale di distribuzione durante la fase di compressione.

Nella realizzazione dell’esempio i primi mezzi valvolari 13 ed i secondi mezzi valvolari 14 sono vantaggiosamente realizzati in un solo pezzo in materiale elastomerico, come anche in materiale elastomerico è il pistone 8.

Secondo l’invenzione, il canale di distribuzione 7 presenta una prima parte fissa 71 , che è un condotto ricavato nel tappo 23 della pompa, e da una seconda parte 30 basculante attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale. Questa seconda parte 30 è costituita essenzialmente da un tubetto 31 che si collega alla parte fissa tramite un’estremità sostanzialmente sferica 32 la cui superficie esterna consente di chiudere il canale di distribuzione 7 quando questa seconda parte 30 è sostanzialmente perpendicolare alla prima. In fig. 1 si osserva il canale di distribuzione 7 pronto per erogare il liquido durante la fase di compressione, mentre nella fig. 6 si osserva che la seconda parte 30 del canale di distribuzione 7 è sostanzialmente perpendicolare alla prima parte 71 e la superficie sferica 32 chiude il condotto di erogazione.

Vantaggiosamente secondo una forma di realizzazione dell’invenzione, e come si osserva in fig. 1 a, la superficie esterna 35 del corpo sferico 32 è rivestita di materiale morbido tale da permettere la chiusura ermetica a tenuta del canale di distribuzione 7 quando la seconda parte 30 di detto canale viene posta in posizione verticale o vicino alla verticale, come si osserva in fig. 6.

Secondo la tecnica nota la parte morbida 35 può essere ottenuta con il processo di co-iniezione del materiale morbido, ad esempio una gomma, durante lo stampaggio in materiale plastico della seconda parte 30 del canale di distribuzione 7.

Vantaggiosamente secondo l'invenzione, nella posizione verticale mostrata in fig. 6, la parte terminale 33 del canale di distribuzione 7 alloggia nello spazio 84 ricavato sulla parte inferiore del pulsante di manovra 83.

E’ evidente che in tali condizioni una fortuita pressione sul pulsante di manovra impedisce al pulsante stesso di azionare il pistone 8 poiché l'abbassamento del pulsante è impedito dalla presenza del canale di distribuzione 7.

Si ottiene così in tal modo il duplice vantaggio e cioè quello che nella posizione verticale della parte basculante 30 del canale di distribuzione 7 si abbia la chiusura del condotto di erogazione ed il blocco del movimento della pompa.

Un ulteriore beneficio è quello che in tale posizione si riduce anche notevolmente l’ingombro della pompa poiché il canale di erogazione non costituisce ingombro in senso trasversale. Ciò è particolarmente vantaggioso sia nell’imballaggio che nell'esposizione dei contenitori presentanti la pompa dell’invenzione dato che l’ingombro costituito dal condotto erogatore che fuoriesce dalla sagoma del contenitore o dal pulsante, viene annullato dalla posizione verticale dello stesso. Questo fatto è particolarmente apprezzabile quando il diametro del contenitore del liquido è pressoché paragonabile al diametro del tappo della pompa. In questo caso infatti un canale di distribuzione di tipo tradizionale sporgerebbe senz’altro dalla sagoma del contenitore provocando i problemi di ingombro prima richiamati.

L’articolazione della seconda parte 30 rispetto al tappo 23 viene realizzata tramite due aggetti sostanzialmente cilindrici, indicati con 36, che si impegnano su corrispondenti cavità presenti nel tappo 23 e non visibili nei disegni.

Per quanto riguarda la necessaria compensazione della depressione creata nel contenitore C dall'aspirazione di liquido, questa può essere ottenuta, ad esempio, attraverso un piccolo canale di presa d’aria 26 visibile in fig. 1 e fig. 7, ricavato nel canale di distribuzione 7.

Più precisamente, come si osserva in fig. 1 , il canale di presa d’aria 26 è realizzato al di sotto del canale di distribuzione 7 ed anch’esso presenta una prima parte fissa 261 ricavata nel tappo 23 ed una seconda parte mobile 262 appartenente alla seconda parte rotante 30 del canale di distribuzione 7. Anche in questo caso quando il canale di distribuzione 7 è disposto in posizione orizzontale e quindi in posizione di erogazione del liquido, il canale 26 mette in comunicazione l’ambiente esterno con l'ambiente interno del contenitore C e quindi durante il ritorno del pistone 8 nella posizione di riposo 9, avviene il reintegro dell’aria all'interno del contenitore C. Invece quando il canale di distribuzione 7 è disposto in posizione verticale, anche il canale di presa d’aria 26 risulta chiuso, risultando la prima parte del canale 261 chiusa dal corpo sferico 32 della seconda parte rotante 30. La chiusura è realizzata sempre a tenuta per il contatto sul bordo del foro della zona 35 costruita in materiale morbido ed adatto alla tenuta.

Si osserva che la chiusura del canale 26 offre la sicurezza che il liquido L contenuto all’interno del contenitore C non venga mai versato, indipendentemente dalla posizione che assume il contenitore C, essendo chiusi sia il canale 26 che il canale 7 dal quale il liquido può uscire.

Soluzioni alternative per la compensazione della depressione dell'aria, possono essere costituite dallo stesso contenitore C realizzato in materiale cedevole, o semplicemente da una porzione cedevole ricavata nella parete di tale contenitore, la cedevolezza di tale materiale permettendo di compensare appunto la depressione.

Come detto, nel modo di realizzazione preferito della pompa conforme alla presente invenzione, il tappo di chiusura che si avvita sul contenitore C indicato con il numero 23, è realizzato in un solo pezzo con il cilindro 2.

In particolare sulla parete interna del tappo 23 è ricavata una filettatura 50 che permette di avvitare il tappo, e quindi la pompa con cui esso è solidale, sul collo O del contenitore C.

In più, un labbro circolare 51 , che protrude verso il basso a partire dal tappo 23, assicura la tenuta rispetto al bordo del contenitore C sul quale tale labbro 51 viene compresso alla fine deU’avvitamento del tappo 23 intorno al collo O del contenitore C.

Operativamente l’utilizzatore, esercitando manualmente una pressione sul pulsante di manovra 83, fa scorrere verso il basso il pistone 8 dalla posizione di riposo 9 mostrata in Fig. 1 , alla posizione di ripristino 10 mostrata in Fig. 7. Così facendo si chiude il tubo di aspirazione 6, e si comprime il liquido L contenuto nella camera di aspirazione/compressione 5.

L’aumento della pressione all'interno della camera 5 fa cedere elasticamente il labbro 16, apre la via di distribuzione 17 e quindi consente l’afflusso del liquido nel canale di distribuzione 7 e quindi l’erogazione del liquido L, Ad erogazione avvenuta l'utilizzatore rilascia il pulsante di manovra 83 consentendo ai soffietto elastico 12, precedentemente caricato, di riportare il pistone 8 nella posizione di riposo 9.

Tale movimento del pistone 8 genera all’interno della camera di aspirazione/compressione 5 una depressione la quale chiude la via di distribuzione 17 ed innalza la porzione centrale 18 della valvola 13 aprendo il tubo di aspirazione 7. Il liquido L affluisce nella camera di aspirazione/compressione 5 e la pompa 1 è pronta per una successiva erogazione.

Finite le operazioni di prelievo, o nel caso si voglia effettuare il trasporto del contenitore con la pompa, si procede alla rotazione del canale di distribuzione verso l’alto, come mostrato in fig. 6, ottenendo così sia il blocco di tutte le vie d’uscita del liquido, sia il blocco dell’escursione del soffietto 12 della pompa.

Come la descrizione ha mostrato, con la pompa dell'invenzione si ottengono tutti i benefici relativi alla costruzione di una pompa del tipo a soffietto e cioè sostanzialmente una pompa con materiale solamente plastico o comunque non metallico.

Si ottengono anche gli scopi dell’invenzione che consistono appunto nel disporre di un contenitore dotato di pompa di facile uso e di sicura tenuta in cui il canale di distribuzione viene messo in posizione di chiusura tramite una semplice rotazione dello stesso.

Inoltre lo stesso canale di distribuzione in posizione di chiusura assicura l’impossibilità di movimenti della pompa non voluti.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1 ) Pompa di distribuzione (1 ) di un liquido presente in un contenitore (C), collegata al collo di detto contenitore tramite un tappo (23) appartenente a detta pompa, comprendente: - un corpo cilindrico cavo (2) individuante una camera di aspirazione/compressione (5) comunicante con l'interno di detto contenitore (C) tramite un tubo di aspirazione (6) inserito in un foro presente sulla base (4) di detto corpo cilindrico, e con l’esterno tramite un canale di distribuzione (7) del liquido; - un pistone (8) ad azionamento manuale, scorrevolmente accoppiato a detto corpo cavo (2) e mobile da una posizione superiore di riposo (9), ad una posizione inferiore (10) di ripristino di tale posizione di riposo (9); - mezzi elastici (12) cooperanti con un pulsante (83) connesso a detto pistone e atti a ripristinare la posizione di riposo di detto pistone; - primi mezzi valvolari (13) disposti a monte di detta camera di aspirazione/compressione (5) atti a mettere in comunicazione detta camera di aspirazione (5) con detto tubo di aspirazione (6) durante l’erogazione di detto liquido (L); - secondi mezzi valvolari (14) disposti a monte di detto canale di distribuzione (7) atti a mettere in comunicazione detta camera di aspirazione/compressione (5) con detto canale di distribuzione (7) durante la fase di erogazione; caratterizzata dal fatto che detto canale di distribuzione (7) presenta una prima parte fissa (71 ) ricavata nel tappo (23) di detta pompa ed una seconda parte (30) basculante attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale, detta seconda parte rotante (30) essendo costituita da un tubetto (31 ) presentante all’estremità affacciata alla prima parte fissa (71 ) un corpo essenzialmente sferico (32) la cui superficie esterna è atta a chiudere la prima parte fissa di detto canale di distribuzione quando detta seconda parte è sostanzialmente perpendicolare alla prima.
2. 2) Pompa secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detto corpo sostanzialmente sferico di detta seconda parte rotante (30) presenta almeno una zona (35) della superficie esterna realizzata in materiale morbido adatto ad assicurare la chiusura a tenuta del canale di distribuzione quando detta seconda parte rotante è sostanzialmente perpendicolare alla detta prima parte del canale di distribuzione.
3. 3) Pompa secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dai fatto che la parte terminale (33) del tubetto (31 ) appartenente alla seconda parte rotante (30) del canale di distribuzione (7) alloggia in uno spazio (84) ricavato sulla parte inferiore del pulsante di manovra (83) così da impedire l’azionamento della detta pompa quando detta seconda parte rotante è disposta perpendicolare rispetto a detta prima parte.
4. 4) Pompa secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto pulsante di manovra (83) presenta un risalto anulare (85) cooperante con un corrispondente risalto (34) presente sul bordo esterno del corpo cilindrico dì detta pompa, tale da evitare il disaccoppiamento tra detto pulsante e detto corpo pompa.
5. 5) Pompa (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi valvolari (13) sono costituiti da un elemento essenzialmente piatto avente una prima porzione centrale (18) circolare ed una seconda porzione perimetrale (19) presentante linguette elastiche radiali (20) che si congiungono ad una parte periferica anulare (21 ).
6. 6) Pompa (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi valvolari (14) sono costituiti da un' elemento deformabile sostanzialmente cilindrico (15), comprendente un labbro anulare (16) aggettante ed elastico cooperante a tenuta con detta parete verticale (3) durante la fase di aspirazione di detto liquido (L), detto labbro anulare (16) allontanandosi da detta parete verticale (3) durante la fase di compressione ed erogazione per definire una via di comunicazione (17) con il canale di distribuzione (7) di detto liquido.
7. 7) Pompa (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi valvolari (13) e detti secondi mezzi valvolari (14) sono realizzati in un unico pezzo.
8. 8) Pompa (1 ) secondo la rivendicazione 8) caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di compensazione (26) della depressione creata nel contenitore (C) dall’aspirazione di detto liquido (L).
9. 9) Pompa (1 ) secondo le rivendicazione 8) caratterizzata dal fatto che detti mezzi di compensazione della depressione sono costituiti da un canale di aerazione (26) ricavato in detto canale di distribuzione (7).
10. 10) Pompa (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che detto corpo sostanzialmente sferico (32) di detta seconda parte rotante (30) chiude detto canale (26) di passaggio dell’aria nel contenitore quando detta seconda parte si dispone sostanzialmente perpendicolare alla prima.
11. 11 ) Pompa (1 ) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto tappo di chiusura (23) è realizzato in un solo pezzo con detto cilindro (2).
12. 12) Pompa (1 ) secondo la rivendicazione 6) caratterizzata dal fatto che detto elemento valvolare deformabile (14) è costituito da una membrana elastomerica.
13. 13) Pompa secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzata dal fatto che i mezzi elastici cooperanti con il mezzo di manovra (83) sono costituiti da un soffietto (12).
14. 14) Pompa secondo la rivendicazione 13) caratterizzata dal fatto che detto soffietto ha forma essenzialmente tronco-conica con la base maggiore a contatto con detto pulsante di manovra.