ITVI20010235A1 - Centro di lavoro - Google Patents

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ITVI20010235A1
ITVI20010235A1 ITVI20010235A ITVI20010235A1 IT VI20010235 A1 ITVI20010235 A1 IT VI20010235A1 IT VI20010235 A ITVI20010235 A IT VI20010235A IT VI20010235 A1 ITVI20010235 A1 IT VI20010235A1
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IT
Italy
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slide
fact
center
upright assembly
work center
Prior art date
Application number
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English (en)
Inventor
Nicola Sella
Original Assignee
Essetre Spa
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Publication date
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Landscapes

  • Mechanical Treatment Of Semiconductor (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)
  • Grinding Of Cylindrical And Plane Surfaces (AREA)

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente titolo:“CENTRO DI LAVORO”.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne un centro di lavoro particolarmente adatto ad essere utilizzato per il posizionamento degli utensili delle teste operatrici a quote verticali prefissate prima del ciclo di lavoro.
E’ noto che per la realizzazione di manufatti in legno vengono diffusamente utilizzati centri di lavoro automatizzati a controllo numerico costituiti sostanzialmente da uno o più piani di lavoro, comunemente chiamati pallet, sui quali vengono posizionati gli oggetti da lavorare.
In corrispondenza di ciascun piano di lavoro si individuano poi una o più teste operatrici costituite da mandrini portautensili per la lavorazione del pezzo.
Una delle lavorazioni che più frequentemente si effettuano è la fresatura ove l’utensile, costituito da una fresa sagomata rotante, asporta il materiale legnoso dalla superficie dell’oggetto che viene sagomato secondo il profilo coniugato a quello della fresa.
La fresatura è impiegata in particolare per effettuare l’operazione di rivestimento che consiste nell’asportazione di materiale sulle zone perimetrali e centrali di elementi piani, come per esempio porte, antine, tavoli e simili.
Una prima tecnica nota prevede che più teste operatrici tra loro allineate vengano attrezzate con utensili rotanti di profili differenti per effettuare lavorazioni in successione sul pezzo da lavorare.
Il profilo e le caratteristiche dimensionali degli utensili rotanti sono in alcuni casi noti in quanto forniti dal costruttore ed in altri casi vengono rilevate prima del ciclo di lavoro.
A tale scopo sono diffusamente impiegati strumenti chiamati pre-setting, nei quali le misure degli utensili sono ricavate otticamente o meccanicamente per essere introdotte e memorizzate nell’unità centrale che governa la macchina (CNC).
Tali apparecchi di pre-setting sono normalmente posizionati esternamente al centro di lavoro ed il rilevamento dimensionale dell’utensile avviene in una fase che precede il ciclo di lavorazione.
Dopo il rilevamento l’utensile viene montato sul mandrino portautensili che possiede un supporto di accoppiamento identico a quello dello strumento di pre-setting.
Prima del ciclo di lavoro ciascuna testa operatrice ed il relativo utensile rotante vengono disposti verticalmente nella posizione desiderata rispetto alla quota di riferimento costituita, per esempio, dal piano di lavoro ove è disposto il pezzo da lavorare.
Un inconveniente di tale tecnica è costituito dal fatto che per effettuare tale posizionamento è necessario regolare autonomamente ciascuna testa operatrice mediante successive regolazioni meccaniche.
Secondo una prima tecnica nota tali regolazioni vengono effettuate manualmente da un operatore che agisce sugli elementi meccanici che costituiscono le teste operatrici.
Questo comporta tempi e costi elevati che diminuiscono la produttività oraria del centro di lavoro.
Una tecnica nota che consente di ridurre tali inconvenienti prevede l’impiego di mezzi di motorizzazione per ciascuna testa operatrice.
Le regolazioni avvengono in tal caso muovendo ciascuna testa operatrice attraverso opportuni comandi associati all'unità centrale.
L’inconveniente principale di tale tecnica è costituito dalla necessità di utilizzare mezzi di motorizzazione autonomi per ciascuna testa operatrice.
E' scopo della presente invenzione realizzare un centro di lavoro che consenta di ridurre i tempi ed i costi necessari al posizionamento verticale degli utensili rotanti prima del ciclo di lavoro.
E’ un altro scopo dell’invenzione aumentare la produttività oraria rispetto a centri di lavoro equivalenti di tipo noto.
E’ un ulteriore scopo dell’invenzione realizzare un centro di lavoro che sia di costruzione più semplice rispetto a centri di lavoro di tipo noto ad esso equivalenti.
E’ un ultimo scopo dell’invenzione ridurre i mezzi di motorizzazione necessari per le operazioni di posizionamento.
Gli scopi detti sono ottenuti attraverso un centro di lavoro che, in accordo con il contenuto della rivendicazione principale, è del tipo comprendente almeno un basamento dal quale si eleva una colonna alla quale sono associati:
- almeno un gruppo montante mobile provvisto di primi mezzi di scorrimento individuanti una prima direzione di spostamento verticale;
- almeno una prima slitta associata a detto gruppo montante mobile tramite secondi mezzi dì scorrimento individuanti una seconda direzione di spostamento verticale;
- almeno una testa operatrice provvista di almeno un utensile rotante associata a detto gruppo montante mobile oppure a detta prima slitta;
- mezzi di motorizzazione associati a detto gruppo montante ed a detta testa operatrice;
- un’unità centrale comprendente mezzi di memorizzazione, di elaborazione e di controllo dello spostamento di detto gruppo montante e della rotazione di detto utensile; e si caratterizza per il fatto di prevedere uno o più fine corsa meccanici cooperanti per contatto con detta almeno una prima slitta per definire una posizione fissa di riferimento di detta prima slitta rispetto a detto basamento.
Secondo una preferita forma di realizzazione il centro di lavoro comprende un solo gruppo montante al quale sono associate una pluralità di prime slitte, ciascuna delle quali è provvista di una testa operatrice con utensile rotante.
Tra il gruppo montante e la colonna è interposta una struttura portante per lo spostamento lungo una direzione orizzontale del gruppo montante stesso.
Secondo un'altra preferita forma di realizzazione il gruppo montante comprende una terza slitta alla quale sono associati una pluralità di quarte slitte tramite quarti mezzi di scorrimento, ciascuna quarta slitta essendo collegata alla terza slitta tramite pistoni.
Ad ogni quarta slitta è associata anche una flangia di riscontro che funge da tastatore ed in prossimità del basamento sono presenti inoltre mezzi ottici di lettura definiti da un dispositivo laser.
Vantaggiosamente è possibile effettuare il posizionamento degli utensili di lavoro rispetto le flange di riscontro per ciascuna testa operatrice senza la necessità di utilizzare strumenti di pre-setting e di operatori dedicati alla regolazione.
Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di preferite forme di realizzazione di un centro di lavoro facendo riferimento alle allegate tavole da disegno in cui:
- la fig. 1 rappresenta una vista frontale del centro di lavoro dell'invenzione;
- le figg. da 2 a 5 rappresentano una vista laterale schematica del centro di lavoro di fig. 1 durante differenti fasi operative;
- la fig. 6 rappresenta una vista frontale di una variante del centro di lavoro di fig. 1 ;
- le figg. da 7 a 15 rappresentano una vista laterale schematica del centro di lavoro di fig. 6 durante differenti fasi operative.
II centro di lavoro dell’invenzione è rappresentato in fig. 1 , ove è complessivamente indicato con 1.
Esso comprende un basamento 2 dal quale si eleva una colonna 3 alla quale sono associati:
- un gruppo montante mobile 4 provvisto di primi mezzi di scorrimento 5 individuanti una prima direzione di spostamento verticale Z1 ;
- prime slitte, complessivamente indicate con 6, associate al gruppo montante mobile 4 tramite secondi mezzi di scorrimento 7 individuanti una seconda direzione di spostamento verticale Z2;
- teste operatrici, complessivamente indicate con 8, provviste di utensile rotante U ciascuna associata ad una rispettiva prima slitta 6;
- mezzi di motorizzazione, non rappresentati in figura e di per sé di tipo noto, associati al gruppo montante 4 per il suo spostamento verticale e mezzi di motorizzazione associati a ciascuna testa operatrice 8 per la rotazione dell'utensile U;
- un’unità centrale, non rappresentata per semplicità in figura, comprendente mezzi di memorizzazione, di elaborazione e di controllo dello spostamento del gruppo montante 4 e della rotazione dell’utensile U.
Come si osserva in fig. 1 , le prime slitte 6 sono tre ed indicate rispettivamente con 6a, 6b, 6c così come le teste operatrici 8 indicate con 8a, 8b, 8c e gli utensili rotanti U indicati con Ua, Ub, Uc.
E’ evidente comunque che in differenti realizzazioni tale numero potrà essere diverso e consono al tipo di lavorazioni ed al numero di pezzi da lavorare contemporaneamente.
Tra il gruppo montante 4 e la colonna 3 è interposta una struttura portante 9 provvista di terzi mezzi di scorrimento 10 atti ad individuare una direzione di spostamento orizzontale X per il gruppo montante 4.
I suddetti mezzi di scorrimento 5, 7, 10 sono costituiti preferibilmente, ma non necessariamente, da guide lineari provviste di freni ed è evidente che in differenti realizzazioni essi potranno essere costituiti da mezzi di scorrimento equivalenti di tipo noto.
Secondo l’invenzione il centro di lavoro 1 comprende un fine corsa meccanico 11 che coopera per contatto con ciascuna prima slitta 6a, 6b, 6c per definire una posizione fissa di riferimento per ciascuna di esse rispetto al basamento 2. In particolare tale fine corsa 11 è costituito da un primo elemento di riscontro montante dal basamento 2 che, come detto, coopera meccanicamente con ciascuna prima slitta 6a, 6b, 6c per riceverla in appoggio durante le fasi di regolazione, come verrà dettagliatamente descritto più avanti.
Prima dell'inizio del ciclo di lavoro, ciascuna testa operatrice 8a, 8b, 8c viene attrezzata con un rispettivo utensile Ua, Ub, Uc, scelto in base al tipo di lavorazione da effettuare sul pezzo P.
I tre utensili Ua, Ub, Uc possono corrispondere, per esempio, a tre differenti lavorazioni da effettuare in successione sul pezzo P.
Le prime slitte 6a, 6b, 6c si trovano inizialmente posizionate verso il basso essendo i freni dei secondi mezzi di scorrimento 7a, 7b, 7c sbloccati.
Come precedentemente detto, i valori dimensionali del profilo dell’utensile U sono noti, per esempio tramite rilevamento con uno strumento di pre-setting esterno come precedentemente descritto, e memorizzati nell’unità centrale che può calcolare le quantità con cui ciascun utensile deve essere spostato rispetto la situazione iniziale di fig. 1.
Tale regolazione verrà descritta con riferimento alle figure da 2 a 5 per quanto riguarda l'utensile Ua ed è evidente che tale operazione verrà effettuata successivamente per ciascun utensile U del centro di lavoro 1.
In fig. 2 è rappresentata la situazione di partenza ove la prima slitta 6a si trova posizionata, come detto, verso il basso con il freno dei secondi mezzi di scorrimento 7a sbloccati.
Attraverso la movimentazione del gruppo montante 4 la prima slitta 6a, la testa porta utensile 8a e l'utensile Ua vengono spostati verticalmente verso il basso lungo l’asse Z1 fino alla situazione rappresentata in fig. 3.
In tale situazione la prima slitta 6a è a contatto con il primo elemento di riscontro 11 e la relativa quota del gruppo montante 4 è conosciuta in quanto preventivamente rilevata durante le fasi di taratura del centro di lavoro 1.
Da tale situazione l’unità centrale di controllo sposterà ulteriormente verso il basso il gruppo montante 4, fino alla situazione rappresentata in fig. 4, di una quantità A1 opportunamente calcolata sulla base dei dati memorizzati relativi all'utensile U2 ed alle coordinate delle lavorazioni.
In tal modo la prima slitta 6a subisce uno spostamento relativo rispetto il gruppo montante 4 della quantità desiderata, come rappresentato in fig. 4.
A questo punto il freno dei secondi mezzi di scorrimento 7a viene bloccato, mediante un opportuno comando dell’unità centrale, in modo che la posizione relativa della prima slitta 6a e del gruppo montante 4 rimanga fissa per le successive fasi di lavoro.
Il gruppo montante 4 viene quindi sollevato, come si osserva in fig. 5, con l’utensile Ua nella posizione desiderata rispetto la situazione iniziale di fig. 1.
Le operazioni descritte verranno quindi effettuate per gli altri utensili Ub, Uc del centro di lavoro 1 , dopo di che il pezzo da lavorare P fissato al pallet porta pezzo 12 verrà posizionato inferiormente alle teste operatrici 8 in zona di lavoro e potrà subire il ciclo di lavorazione desiderato.
Si è raggiunto in tal modo lo scopo di effettuare le regolazioni di tutti gli utensili rotanti utilizzando un unico gruppo di mezzi di motorizzazione che viene anche utilizzato durante gli spostamenti per le lavorazioni del pezzo.
In fig. 6 è rappresentata una variante esecutiva del centro di lavoro ove è complessivamente indicato con 20.
Esso comprende un basamento 21 dal quale si eleva una colonna 22 alla quale sono associati:
- un gruppo montante mobile, complessivamente indicato con 23, provvisto di primi mezzi di scorrimento 24 individuanti una prima direzione di spostamento verticale Z1 a;
- prime slitte, complessivamente indicate con 25, associate al gruppo montante mobile 23 tramite secondi mezzi di scorrimento 26 individuanti una seconda direzione di spostamento verticale Z2a;
- teste operatrici, complessivamente indicate con 27, provviste di utensile rotante U ciascuna associata ad una rispettiva prima slitta 25;
- mezzi di motorizzazione, non rappresentati in figura e di per sé di tipo noto, associati al gruppo montante 23 per il suo spostamento verticale e mezzi di motorizzazione associati a ciascuna testa operatrice 27 per la rotazione dell’utensile U;
- un’unità centrale, non rappresentata per semplicità in figura, comprendente mezzi di memorizzazione, di elaborazione e di controllo dello spostamento del gruppo montante 23 e della rotazione dell’utensile U.
II gruppo montante 23 in tale realizzazione comprende una terza slitta 28 alla quale sono associate quarte slitte, complessivamente indicate con 29, tramite quarti mezzi di scorrimento 30 che individuano una direzione verticale di spostamento Z3a.
Ognuna delle quarte slitte 29 è collegata alla terza slitta 28 mediante un attuatore lineare a fluido 31 costituito da un pistone 32 avente superiormente la camicia 33 collegata alla terza slitta 28 ed inferiormente lo stelo 34 collegato alla quarta slitta 29.
Al gruppo montante 23 ed in particolare a ciascuna delle quarte slitte 29 sono associate rispettive flange, complessivamente indicate con 35, provviste di una superficie di appoggio 36 al pezzo in lavorazione P e di un’apertura 37 per il passaggio dell’utensile rotante U.
Tra il gruppo montante 23 e la colonna 22 è interposta una struttura portante 38 provvista di terzi mezzi di scorrimento 39 atti ad individuare una direzione di spostamento orizzontale Xa per il gruppo montante 23.
Il centro di lavoro 20 comprende mezzi di fine corsa, complessivamente indicati con 40, costituiti da un primo elemento di riscontro 40a montante dal basamento 21 che coopera per contatto con un secondo elemento di riscontro 40b associato a ciascuna prima slitta 25 per definire una posizione fissa di riferimento per ciascuna di esse rispetto al basamento 21 .
In prossimità del basamento 21 sono presenti inoltre mezzi ottici di lettura, complessivamente indicati con 41 , costituti da un dispositivo laser elettricamente connesso all’unità centrale ed atto a definire una linea sensibile di rilevamento 42.
Tale linea sensibile di rilevamento 42 è definita dal raggio laser tra il gruppo trasmettitore 43 ed il gruppo ricevitore 44 del dispositivo laser stesso.
Il dispositivo laser 41 ed il primo elemento di riscontro 40a sono vantaggiosamente connessi ad un gruppo di movimentazione 45 atto a spostarli fuori della zona di lavoro per non ostacolare l'inserimento del pallet 46 porta pezzo P. La colonna 22 che si eleva dal basamento 21 può inoltre essere provvista di mezzi di scorrimento ausiliari 47, atti a consentirne lo spostamento lungo la direzione orizzontale Y. In differenti realizzazioni la movimentazione lungo l’asse Y può risultare non necessaria qualora il pallet 46 porta pezzo P sia dotato di un proprio movimento orizzontale lungo l’asse Y.
Con riferimento a tale forma realizzativa del centro di lavoro verrà di seguito descritto un metodo per il posizionamento dell’utensile di lavoro rispetto alle flange di riscontro ma è evidente che differenti metodi potranno essere utilizzati per effettuare tale posizionamento.
Ad inizio ciclo ciascuna testa portautensili 27 viene attrezzata con un rispettivo utensile rotante U che deve essere posizionato rispetto alla superficie di appoggio 36 della flangia di riscontro 35 prima della lavorazione.
Inizialmente tutte le quarte slitte 29 si trovano in posizione sollevata, come si osserva in fig. 7, con il pistone 32 avente lo stelo 34 rientrato nella camera 33.
La struttura portante 38 viene spostata orizzontalmente lungo l’asse Xa e l'utensile rotante U viene allineato superiormente al dispositivo laser 41.
Viene quindi fatta scendere una delle quarte slitte 29 tramite l’allungamento dello stelo 34 del pistone 32.
Tale situazione viene rappresentata in fig. 8 ove la superficie di appoggio 36 della flangia 35 si trova superiormente alla linea sensibile di rilevamento individuata dal raggio laser 42 mentre l’utensile rotante U è disposto al di sopra della flangia di riscontro 35.
Da tale posizione la flangia di riscontro 35 viene spostata verticalmente verso il basso muovendo il gruppo montante 23 lungo la direzione Z1 a.
Quando la superficie di appoggio 36 è allineata con la linea sensibile di rilevamento 42, come si osserva in fig. 9, il valore dello spostamento V1 lungo l’asse Z1 a viene memorizzato dall’unità centrale di memorizzazione, elaborazione e controllo.
La flangia di riscontro 35 viene quindi spostata verticalmente verso l’alto, come si osserva in fig. 10, muovendo il gruppo montante 23 lungo l'asse Z1 a.
L’utensile rotante U viene poi spostato verticalmente verso il basso, come si osserva in fig. 11 , sbloccando il freno dei quarti mezzi di scorrimento 30 che consente alla prima slitta 29 ed alla testa operatrice 27 di passare internamente all’apertura 37 della flangia di riscontro 35.
L'utensile rotante U e la flangia di riscontro 35 vengono spostati contemporaneamente verticalmente verso il basso, come si osserva in fig. 12, tramite lo spostamento del gruppo montante 23 lungo la direzione Z1a.
L’utensile rotante U viene fatto transitare attraverso la linea sensibile di rilevamento 42 mediante movimenti combinati orizzontali lungo l’asse Xa e verticali lungo l’asse Z1a, in modo da effettuare la scansione del suo profilo periferico. La scansione consente di ottenere tutte le coordinate dei punti del profilo dell’utensile rotante U che vengono memorizzate nell’unità centrale che già contiene il dato relativo allo spostamento V1 lungo l’asse Z1a.
In tal modo l’unità centrale può definire il valore della sporgenza S dell'utensile rotante U rispetto alla superficie di appoggio 36 della flangia di riscontro 35.
I valori della sporgenza S, le coordinate del profilo dell’utensile rotante U ed il valore dello spostamento V1 , vengono utilizzate dall’unità centrale per calcolare il valore dello spostamento D1 che l’utensile U deve subire per essere posizionato nella desiderata posizione di lavoro.
Si tratta in definitiva di alzare l’utensile U per un valore pari allo spostamento calcolato rispetto alla flangia di riscontro 35.
Tale operazione viene ottenuta attraverso il movimento relativo della prima slitta 25 rispetto alla quarta slitta 29. Come si osserva in fig. 13, tale operazione viene effettuata disponendo il secondo elemento di riscontro 40b associato alla prima slitta 25 in battuta con il primo elemento di riscontro 40a.
In tal modo la prima slitta 25, la testa operatrice 27 e l'utensile U vengono bloccati verticalmente mentre la flangia di riscontro 35 viene fatta scendere verso il basso tramite la movimentazione del gruppo montante 23 lungo l’asse Z1 a per il valore dello spostamento calcolato D1.
Alla fine di tale operazione si avrà il posizionamento voluto dell'utensile rotante U rispetto alla superficie di appoggio 36 della flangia di riscontro 35.
In tale situazione viene azionato il freno dei secondi mezzi di scorrimento 26 in modo da mantenere fissa la posizione relativa dell’utensile rotante U e la flangia di riscontro 35 nelle successive fasi.
La flangia di riscontro 35 e l’utensile rotante U vengono quindi spostati verticalmente verso l’alto, come si osserva in fig. 14, e tramite il gruppo di movimentazione 45 il dispositivo laser 41 ed il primo elemento di riscontro 40a vengono quindi spostati per consentire il passaggio del pallet 46 con il pezzo da lavorare P, come si osserva in fig.
E’ evidente per quanto detto che il centro di lavoro dell’invenzione nelle forme realizzative descritte raggiunge tutti gli scopi previsti.
In fase esecutiva, al centro di lavoro dell’invenzione potranno essere apportate ulteriori varianti non descritte e non rappresentate nelle figure.
Tali varianti potranno essere costituite, per esempio, da un diverso tipo e disposizione dei mezzi ottici di lettura oppure da una diversa realizzazione e disposizione dei mezzi di fine corsa.
E’ inteso che tali ed ulteriori varianti, descritte e non descritte, qualora rientranti nel contenuto delle rivendicazioni che seguono, sono tutte da ritenersi protette dal presente brevetto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Centro di lavoro (1 , 20) del tipo comprendente almeno un basamento (2, 21 ) dal quale si eleva una colonna (3, 22) alla quale sono associati: - almeno un gruppo montante (4, 23) mobile provvisto di primi mezzi di scorrimento (5, 24) individuanti una prima direzione di spostamento verticale (Z1 , Z1 a); - almeno una prima slitta (6; 6a; 6b; 6c; 25) associata a detto gruppo montante (4, 23) mobile tramite secondi mezzi di scorrimento (7; 7a; 7b; 7 c ; 26) individuanti una seconda direzione di spostamento verticale (Z2, Z2a); - almeno una testa operatrice (8; 8a; 8 b ; 8c; 27) provvista di almeno un utensile rotante (U, Ua, Ub, Uc) associata a detto gruppo montante (4, 23) mobile oppure a detta prima slitta (6; 6a; 6b; 6c; 25); - mezzi di motorizzazione associati a detto gruppo montante (4, 23) ed a detta testa operatrice (8; 8a; 8 b ; 8c; 27); - un’unità centrale comprendente mezzi di memorizzazione, di elaborazione e di controllo dello spostamento di detto gruppo montante (4, 23) e della rotazione di detto utensile (U, Ua, Ub, Uc); caratterizzato dal fatto di prevedere uno o più fine corsa meccanici (1 1 , 40) cooperanti per contatto con detta almeno una prima slitta (6; 6a; 6b; 6c; 25) per definire una posizione fissa di riferimento di detta prima slitta (6; 6a; 6 b ; 6c; 25) rispetto a detto basamento (2, 21 ).
  2. 2) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detti fine corsa meccanici (11 , 40) comprendono almeno un primo elemento di riscontro (11 , 40a) montante da detto basamento (2, 21 ) che coopera per contatto con detta prima slitta (6; 6a; 6b; 6c; 25).
  3. 3) Centro di lavoro (20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detti fine corsa meccanici (40) comprendono almeno un primo elemento di riscontro (40a) montante da detto basamento (21 ) che coopera con un secondo elemento di riscontro (40b) associato a detta prima slitta (25).
  4. 4) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta almeno una testa operatrice (8; 8a; 8 b ; 8c; 27) è associata a detta prima slitta (6; 6a; 6b; 6c; 25).
  5. 5) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta almeno una testa operatrice è associata a detto gruppo montante.
  6. 6) Centro di lavoro (20) secondo la rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto di comprendere una o più flange di riscontro (35) ognuna associata a detto gruppo montante (4, 23) e provvista di una superficie di appoggio (36) al pezzo in lavorazione (P) e di un’apertura (37) per il passaggio di detto utensile rotante (U).
  7. 7) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto di comprendere una o più flange di riscontro ognuna associata a detta prima slitta e provvista di una superficie di appoggio al pezzo da lavorare e di un’apertura per il passaggio di detto utensile rotante.
  8. 8) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una struttura portante (9, 38) interposta tra detto almeno un gruppo portante (4, 23) e detta colonna (3, 22) alla quale è collegata tramite terzi mezzi di scorrimento (10, 39) individuanti una direzione di spostamento orizzontale (X, Xa).
  9. 9) Centro di lavoro (1 ) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detto gruppo montante (4) mobile è costituito da una slitta.
  10. 10) Centro di lavoro (20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detto gruppo montante (23) comprende una terza slitta (28) alla quale sono associate una o più quarte slitte (29) tramite quarti mezzi di scorrimento (30) che individuano una direzione verticale di spostamento (Z3a), ciascuna di dette quarte slitte (29) essendo collegata a detta terza slitta (28) mediante un attuatore lineare a fluido (31 ). 1 1 ) Centro di lavoro (20) secondo la rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detto attuatore lineare a fluido (31 ) è costituito da un pistone (32) avente superiormente la camicia (33) collegata a detta terza slitta (28) ed inferiormente lo stelo (34) collegato a detta quarta slitta (29). 12) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi ottici di lettura (41 ) elettricamente connessi a detta unità centrale ed atti a definire una linea sensibile di rilevamento (42). 13) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 12) caratterizzato dal fatto che detti mezzi ottici di lettura (41 ) sono disposti in prossimità di detto basamento (21 ). 14) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 12) caratterizzato dal fatto che detti mezzi ottici di lettura sono definiti da un dispositivo laser (41 ) che definisce un raggio laser (42). 15) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 14) caratterizzato dal fatto che detto dispositivo laser (41 ) comprende un gruppo trasmettitore (43) disposto affacciato ad un gruppo ricevitore (44). 16) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 8) o 10), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di scorrimento (5; 7; 10, 24; 26; 30; 39) sono costituiti da guide lineari. 17) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 16) caratterizzato dal fatto che dette guide lineari sono provviste di freno. 18) Centro di lavoro (1 , 20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di motorizzazione sono costituiti da un motore elettrico. 19) Centro di lavoro (20) secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detta colonna (22) insiste su detto basamento (21 ) tramite mezzi di scorrimento ausiliari (47) atti a consentire per detta colonna (22) lo spostamento lungo una direzione orizzontale (Y). 20) Centro di lavoro (20) secondo le rivendicazioni 2) o 3) caratterizzato dal fatto che detto almeno un primo elemento di riscontro (40a) appartiene ad un gruppo di movimentazione (45) per il suo posizionamento al di fuori della zona di lavoro del pallet (46) porta pezzo (P). 21 ) Centro di lavoro (20) secondo la rivendicazione 12) caratterizzato dal fatto che detti mezzi ottici di lettura (41 ) appartengono ad un gruppo di movimentazione (45) per il loro posizionamento al di fuori della zona di lavoro del pallet (46) porta pezzo (P).
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