ITUD960022U1 - Chiavi speciali per aprire, dall'altro lato, serrature chiuse con chiave inserita modificata - Google Patents

Description

Descrizione del Brevetto d'invenzione Industriale avente per titolo:

"CHIAVI SPECIALI PER APRIRE, DALL'ALTRO LATO, SERRATURE CHIUSE CON CHIAVE INSERITA MODIFICATA"

La presente invenzione concerne due chiavi particolarmente modificate in grado di poter aprire o chiudere una serratura pur avendo inserita una chiave sul Iato opposto. La presente soluzione tecnica è indicata per serrature che adottano chiavi di tipo normale ovvero quelle costituite da un cilindro sottile rettilineo longitudinale atto alla rotazione o asta portante quasi all’estremità una diramazione o pettine laterale variamente sagomato atto ad azionare la serratura medesima. Il trovato riguarda principalmente la modifica dell'estremità dell'asta longitudinale o cilindro sottile rettilineo, ricavando idonea sede a femmina o a maschio accoppiabile rispettivamente con sede a maschio o a femmina ricavata sull'analoga parte di una chiave o asta cilindrica speciale, modificata, in grado di intervenire sul lato opposto della serratura agendo direttamente sull'estremità della chiave già inserita nella serratura.

Allo stato attuale della tecnica non esistono soluzioni risolutive senza danni alla serratura, nel caso di impiego di serrature e chiavi tradizionali quali tipo ad asta e pettine laterale di estremità, o alla porta. Infatti, nel caso di chiusura di una porta lasciando erroneamente la chiave inserita nella toppa da un lato, dall'altro lato non è possibile aprire nemmeno con la chiave, poiché la serratura risulta già impegnata.

. Sovente, specialmente nell'uso delle porte interne di abitazione (es.bagno, ecc.) accade che una persona rimanga erroneamente chiusa nel vano e successivamente non riesca ad aprire la porta (es. anziani, bambini, ecc.), per cui è importante riuscire ad aprire dal lato opposto con altra chiave o attrezzo idoneo allo scopo, però il più delle volte ciò non è possibile se non con l'abbattimento della porta medesima in caso di emergenza.

Per superare tali inconvenienti, allo stato attuale, non risulta altro che ampliare lo spessore della serratura per poter ospitare e funzionare contemporaneamente due chiavi una per lato, anche se una è già inserita sul lato opposto. Ciò implica costi maggiori e spessori notevoli delle porte con conseguenti maggiori costi.

Col presente trovato si è pensato di superare gli inconvenienti citati realizzando una. semplice modifica all'estremità dell'asta delle dette chiavi (sia per serrature esistenti che per quelle nuove) ricavando una sede, di qualsiasi- configurazione geometrica, a femmina o a maschio, in grado di accoppiarsi con rispettive, reciproche sedi ( a maschio o a femmina) ricavate all'estremità di un'asta cilindrica, munita di occhiello per favorire la rotazione o semplicemente derivata sul lato opposto di una chiave di tipo universale per dette serrature.

Le sedi di estremità accoppiandosi tra loro all'interno della serratura, ovvero chiave inserita da un lato e asta sull'altro lato, realizzano una continuità solidale, meccanica, per cui azionandone una, ruota l'altra, oppure semplicemente spingendola, facendola fuoriuscire dalla toppa e successivamente impiegare la chiave universale. Ciò risolve il problema dell'apertura della serratura e della porta senza danneggiamenti alle parti interessate. Dette sedi di estremità, a femmina o a maschio, reciprocamente ricavate sulle normali chiavi in dotazione e sulla chiave speciale, universale, sono del tipo semplice a intaglio rettilineo trasversale, oppure sede quadrata, rettangolare, esagonale o altra figura geometrica prismatica.

Ulteriore variante al presente trovato può essere l'impiego di un attrezzo in grado di afferrare e bloccare, dall'altro lato, l'estremità cilindrica o prismatica della chiave inserita nella serratura per poterla azionare, ruotandola sul proprio asse di rotazione e quindi aprire la serratura chiusa (ovviamente può essere fatta anche l'operazione opposta, ossia chiùdere con la chiave speciale la serratura dall'altro lato con chiave normale inserita sul lato opposto).

Le suesposte caratteristiche saranno comunque meglio comprese ed evidenziate ed altre appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di un esempio di realizzazione preferenziale con l'ausilio delle due tavole di disegno allegate, in cui si rileva:

- in Fig.l in vista parziale prospettica una serratura di tipo tradizionale applicata ad una porta con chiave tradizionale, modificata all'estremità da un lato e chiave speciale d'intervento di emergenza in fase di inserimento;

- in Fig.2 in vista di sezione parziale, trasversale, di una serratura con la chiave modificata inserita da un lato e una chiave speciale d'intervento di emergenza dall'altro lato;

- in Fig.3 in vista prospettica la fase di accoppiamento della chiave normale, modificata con scanalatura trasversale di estremità e . la chiave speciale d'intervento con protuberanza di estremità a maschio, più sotto un'altra versione della chiave speciale derivata sul lato opposto di una chiave universale. -Come si -rileva dalle suesposte figure, la serratura (1) montata su porte è del tipo semplice tradizionale utilizzante chiavi (2) con pettine prismatico sagomato, laterale (6).

Detta chiave (2), modificata rispetto alle attuali conosciute, presenta all'estremità dell'asta o sottile cilindro una scanalatura trasversale (5) a -femmina- in grado di ricevere l'accoppiamento di una parte a maschio (4) di altra chiave (3) di tipo speciale senza pettine laterale.

Ciò realizza una unione solidale, meccanica, tra chiave modificata (2) e chiave speciale (3) idonea a trasmettere un'azione di rotazione.

Infatti, se la chiave normale, modificata (2) risulta inserita in una serratura chiusa (1), per esempio di porta, dall'altro lato mediante la chiave speciale* (3) è possibile accoppiarsi alla (2) unendo le due estremità (5 e 4) rispettivamente a femmina e maschio. Quindi azionando per rotazione la chiave speciale (3) si ruota nel senso voluto la chiave normale modificata (2). :

In un'altra versione la chiave speciale (3) (ovvero senza pettine laterale, e con sagomatura a maschio di estremità dell'asta) può essere costruita sul lato opposto di una normale chiave universale (7) con pettine prismatico laterale (8) sagomato idoneo ad aprire normalmente le serrature.

Le sedi di accoppiamento di estremità delle chiavi normali modificate e delle chiavi speciali, rispettivamente a femmina e a maschio e viceversa, potranno assumere qualsiasi configurazione geometrica purché idonea a trasmettere un'azione di rotazione.

Claims (1)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1- Chiavi speciali per aprire, dall'altro lato, serrature chiuse con chiave inserita modificata caratterizzate dal fatto che si prevedono contemporaneamente due elementi fondamentali cooperanti congiuntamente tra loro per raggiungere la detta finalità: a) le normali chiavi (2) in dotazione delle serrature (1) (di tipo asta cilindrica con pettine (6) prismatico laterale) presentano all'estremità dell'asta cilindrica una modifica a sede a femmina (5) o a maschio in grado di accoppiarsi ad incastro con reciproche parti delle chiavi speciali; b) in dotazione una chiave speciale (3), senza pettine laterale avente all'estremità una sede rispettivamente a maschio (4) o a femmina in grado di accoppiarsi in modo solidale meccanicamente con la corrispondente sede delle chiavi normali modificate. La chiave normale (2), modificata solo all'estremità (5) se inserita nella serratura, in posizione allineata alla toppa o ruotata leggermente, impedisce a normali chiavi di operare dall'altro lato, mentre la chiave speciale (3), senza pettine laterale con estremità sagomata (4) in modo da accoppiarsi all'estremità ad incastro alla detta chiave (2), è in grado di operare direttamente sulla stessa girandola e azionando così la serratura medesima. Pertanto, la chiave normale (2) modificata e lasciata inserita ad un lato della serratura, sia essa aperta che chiusa, con la chiave speciale (3), dall'altro lato, è possibile mediante accoppiamento delle estremità, all'interno della serratura, azionare la serratura medesima nella posizione desiderata. 2- Chiavi modificate secondo la prima rivendicazione caratterizzate dal fatto che esse presentano all'estremità della parte cilindrica dell'asta porta pettine una sede a femmina o a maschio. La forma di dette sedi può avere qualsiasi configurazione geometrica, purché idonea ad effettuare un accoppiamento ad incastro di tipo solidale azionabile manualmente. Per esempio tali sedi potrebbero essere del tipo a scanalatura trasversale diritta (5) oppure , del tipo a sezione trasversale quadrata, rettangolare, esagonale o altre forme geometriche regolari o irregolari. .3- Chiave modificata (2) secondo la prima rivendicazione caratterizzata dal fatto che essa può essere azionata con altra chiave speciale (3), senza pettine laterale, dall'altro lato della serratura, proprio per il fatto che quest'ultima è munita all'estremità dell'asta di apposita sede accoppiabile a quella della suddetta chiave normale modificata (2). La detta sede sarà di forma opposta a quella della chiave modificata, ossia a maschio se la sede della modificata è femmina, e viceversa. E' preferibile rispettare la medesima forma per favorire accoppiamenti migliori. 4- Chiave speciale secondo la prima rivendicazione costituita da asta senza pettine laterale, con estremità a sede d'incastro di forma appropriata per accoppiarsi con la chiave normale modificata (2), ricavata sul lato opposto di una chiave di tipo universale (7)(passe-partout).