ITUD20090140A1 - Dispositivo di erogazione di prodotti fluidi o simili - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO DI EROGAZIONE DI PRODOTTI FLUIDI O SIMILI E RELATIVO PROCEDIMENTO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di erogazione di prodotti fluidi, o simili, come ad esempio prodotti coloranti, prodotti alimentari od altro, e al relativo procedimento di erogazione.

In particolare, il dispositivo di erogazione secondo il presente trovato à ̈ predisposto all'erogazione selettiva di prodotti fluidi o simili quali coloranti di diversa tonalità o colore, atti ad essere dosati e/o aggiunti ad una sostanza di base per formare una vernice, o una pittura, utilizzando pompe di erogazione a soffietto.

STATO DELLA TECNICA

Sono noti i dispositivi di erogazione di prodotti fluidi, semifluidi, paste, gel, creme, come ad esempio prodotti coloranti, prodotti alimentari od altro. I dispositivi di erogazione noti comprendono una pluralità di recipienti di contenimento, o canestri, ciascuno predisposto al contenimento di un predeterminato fluido, colorante o prodotto alimentare, e collegato ad un'associata unità di erogazione, quale una pompa a pistone o a soffietto.

I canestri, e le associate unità di erogazione, sono montati su una tavola rotante predisposta a ruotare in modo da posizionare, secondo una predeterminata sequenza, dette unità di erogazione in corrispondenza di una posizione di erogazione. In tale posizione di erogazione, una specifica unità di erogazione viene selettivamente attivata per dispensare, in quantità desiderata, il fluido del corrispondente canestro di contenimento verso un contenitore di uscita, consentendo il suo riempimento con uno o più di detti fluidi per ottenere un fluido secondo una composizione e/o una formula desiderata.

Ciascun canestro à ̈, inoltre, usualmente provvisto di mezzi di agitazione, come ad esempio una paletta, direttamente o indirettamente collegati ad un organo di movimentazione che determina la rotazione della tavola. In alternativa, i mezzi di agitazione di ciascun canestro sono accoppiati ad un corrispondente attuatore, essendo detti attuatori comandabili in maniera indipendente l'uno dall'altro o a gruppi. Tali mezzi di agitazione sono predisposti al mescolamento dei fluidi, anche durante la movimentazione della tavola rotante stessa, in maniera da mantenerli in condizioni ottimali ed evitare una loro indesiderata sedimentazione o separazione.

Un inconveniente dei dispositivi di erogazione noti — basati, ad esempio, su tecnologia di erogazione mediante pompe a pistone - à ̈ che non hanno una elevata precisione e ripetibilità di erogazione, specialmente nel caso di erogazione di piccole quantità di fluidi, corrispondenti ad esempio a frazioni della quantità erogata per ogni corsa dello stantuffo o del pistone.

Ad esempio, nel caso di erogazioni microvolumiche per la composizione di predeterminate formulazioni di coloranti, à ̈ necessario prevedere una risoluzione di erogazione almeno pari a pochi microlitri, non sempre ottenibile. Inoltre, anche a causa degli scostamenti, o "offset", di erogazione, all'aumentare del numero di cicli macchina effettuati non à ̈ sempre possibile erogare con precisione frazioni di fluido desiderate.

Un ulteriore inconveniente dei dispositivi di erogazione noti à ̈ che sono piuttosto costosi, dovendo prevedere una pluralità di attuatori per l'agitazione del colorante in ciascun canestro. Questo comporta una maggiore probabilità di guasti meccanici e, quindi, maggiori costi di produzione e prolungati periodi di fermo macchina nel caso della rottura di un agitatore.

Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di erogazione di prodotti fluidi che consenta di ottenere una elevata precisione di erogazione in ogni condizione operativa.

Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di erogazione estremamente semplice, sia nella costruzione che nel montaggio, che ancora nel funzionamento, riducendo al minimo le motorizzazioni, gli azionamenti e le trasmissioni e quindi anche le possibili cause di rottura e di usura.

Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo di erogazione che consenta una diminuzione dei suoi costi, anche di manutenzione .

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.

Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un dispositivo di erogazione di prodotti fluidi, secondo il presente trovato, comprende una pluralità di canestri, ciascuno predisposto al contenimento di un predeterminato fluido e collegato ad un'associata unità di erogazione. Ciascuna unità di erogazione comprende una corrispondente pompa a soffietto azionabile alternativamente fra una condizione di aspirazione, o caricamento, del fluido dal corrispondente canestro per riempire un circuito di erogazione ed una condizione di erogazione del fluido.

II dispositivo comprende mezzi attuatori atti a cooperare, direttamente o indirettamente, con ciascuna pompa a soffietto per azionarla fra detta condizione di aspirazione e detta condizione di erogazione .

Secondo un aspetto del presente trovato, i mezzi attuatori comprendono un primo elemento a camma, o camma di attuazione, girevole in maniera alternativa secondo due contrapposti versi di rotazione, e avente un profilo atto a cooperare durante la propria rotazione con la pompa a soffietto, per definire in un primo verso di rotazione detta condizione di aspirazione e nel contrapposto verso di rotazione detta condizione di erogazione.

In altre parole il profilo del primo elemento a camma, ruotando determina una interferenza meccanica con un elemento attuatore della pompa a soffietto determinando il passaggio progressivo dalla condizione di riposo ad una condizione di completa aspirazione, e, ruotando in verso opposto, ad una posizione di completa erogazione.

Secondo una variante del trovato, dette due condizioni sono definite da una rotazione del primo elemento a camma di 180° nel primo verso di rotazione e, successivamente, di 180° nel verso opposto.

Secondo una variante del presente trovato, il primo elemento a camma à ̈ provvisto di una porzione sagomata atta a definire, durante la propria rotazione, una condizione operativa di extra corsa, oltre alla normale corsa di 180°, della pompa a soffietto per l'erogazione di predeterminate frazioni di fluido e/o per compensare scostamenti operativi e/o di esercizio della capacità di erogazione dell'unità di erogazione.

In altre parole, l'extra corsa della camma oltre la sua posizione nominale limite permette di erogare quantità di prodotto fluido corrispondenti ad una predeterminata frazione della quantità erogabile per ogni corsa utile della camma, aumentando in questo modo la flessibilità ed accuratezza in termini di formulazione della ricetta del prodotto finale ottenibile. Questo consente il completamento del dosaggio per piccole frazioni di volume eccedenti il volume nominale della singola corsa soffietto, evitando così di dover eseguire una ulteriore corsa soffietto dedicata al completamento di queste piccole e critiche quantità.

Secondo il presente trovato, il dispositivo di erogazione comprende un supporto rotante sul quale à ̈ montata detta pluralità di canestri. Il supporto ruota, in modo di per sà ̈ noto, per posizionare sequenzialmente, in differenti istanti temporali e secondo una o più sequenze predeterminate, la voluta e selezionata unità di erogazione in una corrispondente posizione di erogazione, in modo da erogare predeterminate quantità di fluido in un contenitore di uscita per ottenere un prodotto finale con una composizione e/o una formula finale desiderata.

Secondo una soluzione del presente trovato, in modo di per sé noto, il dispositivo comprende mezzi di agitazione atti al rimescolamento dei fluidi contenuti nei canestri. Il dispositivo comprende, inoltre, un organo di movimentazione, atto a movimentare i mezzi di agitazione.

Secondo una ulteriore variante, l'organo di movimentazione comprende un secondo elemento a camma, o camma di agitazione, sostanzialmente circolare, concentrico a detto supporto rotante e girevole rispetto ad esso in almeno una condizione reciproca di svincolo fra il supporto rotante e il secondo elemento a camma stesso. Il secondo elemento a camma à ̈ provvisto di almeno una sagomatura atta a cooperare, durante la sua rotazione, con i tutti i mezzi di agitazione di ciascun canestro, sì che la sua attivazione in rotazione determina l'attivazione di tutti i mezzi di agitazione dei prodotti fluidi all'interno di tutti i canestri.

Secondo una variante del trovato, tale attivazione in rotazione del secondo elemento a camma avviene a supporto rotante fermo, mentre quando il supporto rotante viene attivato per il posizionamento dei canestri in posizione di erogazione, la camma viene vantaggiosamente resa solidale ad esso in modo da ruotare assieme.

Secondo una ulteriore variante del presente trovato, detta sagomatura si sviluppa su un bordo periferico esterno, o interno, del secondo elemento a camma.

In questa soluzione, secondo un'altra variante, il secondo elemento a camma presenta un ingranaggio nel suo bordo interno o su un profilo intermedio atto ad ingranare selettivamente una ruota dentata per attivarne la rotazione indipendentemente dalla rotazione del supporto rotante.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato ap1p1a-ri_ranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista in prospettiva di un dispositivo di erogazione secondo il presente trovato;

- la fig. 2A à ̈ una vista esplosa in prospettiva di una unità di erogazione del dispositivo di fig. 1;

- la fig. 2B à ̈ una vista esplosa in sezione dell'unità di erogazione di fig. 2A; - la fig. 3 à ̈ uno schema a blocchi dell'unità di erogazione di fig. 2 associata ad un gruppo motore;

- la fig. 4 Ã ̈ una vista laterale ingrandita del dispositivo di erogazione di fig. 1; - la fig. 4A Ã ̈ una vista ingrandita di un particolare di fig. 4 in una prima condizione operativa;

- la fig. 4B Ã ̈ una vista ingrandita del particolare di fig. 4A in una seconda condizione operativa;

- la fig. 5 à ̈ una vista ingrandita di un particolare dell'unità di erogazione in una prima condizione operativa; la fig. 6 à ̈ una vista ingrandita del particolare di fig. 5 in una seconda condizione operativa;

la fig. 7 Ã ̈ una vista ingrandita del particolare di fig. 5 in una terza condizione operativa;

la fig. 8A Ã ̈ una vista prospettica in esploso di un gruppo di canestri del dispositivo di fig. 1;

la fig. 8B Ã ̈ una vista laterale di fig. 7A;

la fig. 9A Ã ̈ una vista ingrandita dall'alto di un secondo particolare del dispositivo di erogazione di fig. 1;

la fig. 9B Ã ̈ una vista laterale di fig. 8A.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI

REALIZZAZIONE

Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo di erogazione 10 secondo il presente trovato comprende una tavola 18, o supporto, rotante, ed una pluralità di unità di erogazione 20, distribuite sulla tavola 18, ciascuna provvista di una pompa a soffietto 22 e di una prima camma 30. Il dispositivo di erogazione 10 comprende, inoltre, una pluralità di canestri 40, per il contenimento di un corrispondente colorante da erogare, ciascuno idraulicamente collegato mediante un condotto di alimentazione ad una corrispondente unità di erogazione 20. Il dispositivo 10 comprende, inoltre, una seconda camma 42, predisposta a cooperare con ciascun canestro 40 per l'agitazione del colorante contenuto.

La tavola rotante 18 a forma circolare à ̈ supportata in modo noto da una colonna 14 a sua volta appoggiata o fissata al pavimento mediante una base 15. La tavola 18 à ̈ movimentabile in due contrapposti versi di rotazione, come indicato dalla freccia "R", attorno ad un asse di rotazione ortogonale alla tavola 18 stessa.

La rotazione della tavola 13 viene effettuata mediante un gruppo motore, non illustrato, ad esempio mediante un motore a corrente continua, il cui funzionamento viene comandato da un'unità di controllo ed elaborazione, di tipo noto, in maniera coordinata ad una o più specifiche sequenze di erogazione. Il motore può eventualmente essere associato ad uno o più dispositivi motoriduttori. L'unità di controllo ed elaborazione può imporre la rotazione in un senso o nell'altro allo scopo di diminuire la distanza percorsa dalle singole unità di erogazione 20 selezionate per disporsi nella posizione di erogazione .

Resta inteso che la tavola 18 possa essere movimentata mediante un motore a passo, un motore brushless , un motore lineare o da un altro tipo di motore idoneo .

Su un piano di appoggio della tavola 18 sono disposti i canestri 40 dei coloranti secondo una predeterminata disposizione . Nella fattispecie sono presenti sedici unità di erogazione 20 , ed altrettanti canestri 40.

Vantaggiosamente i canestri 40 sono raggruppati a moduli di quattro, ciascun modulo essendo realizzato per stampaggio in pezzo unico, secondo una disposizione sostanzialmente quadrangolare, in modo che due canestri di ciascun gruppo siano disposti su una prima circonferenza e due canestri di ciascun gruppo siano disposti su una seconda circonferenza, concentrica alla prima e di raggio inferiore ad essa. Tale soluzione consente di ridurre sensibilmente i costi di produzione dei canestri 40 , semplificando le operazioni di installazione e riducendo, pertanto, i relativi tempi e costi di manutenzione .

Ciascun canestro 40, di forma sostanzialmente cilindrica (figg. 8A e 8B) à ̈ provvisto di una o più palette di agitazione 46, rotanti attorno ad un asse coincidente con l'asse del canestro stesso, e di un condotto di uscita 47 per l'erogazione di colorante ad una corrispondente unità di erogazione 20. Ciascun canestro 40 à ̈, inoltre, provvisto, ad una sua estremità di un elemento a farfalla 41 predisposto a consentire la rotazione delle palette 46.

Ciascun elemento a farfalla 41 (figg. 9A e 9B) à ̈ provvisto di alette superiori 4la e inferiori 41b, disposte regolarmente in maniera radiale e sfalsate in altezza e predisposte a cooperare con la seconda camma 42 come verrà descritto meglio nel seguito. Le unità di erogazione 20 (fig. 1) sono disposte su un bordo periferico della tavola 18 in modo da essere distribuite sostanzialmente in maniera regolare lungo la corrispondente circonferenza.

II dispositivo 10 comprende, inoltre, una sede di dispensazione avente uno sgabello 16, disposto su una porzione frontale della colonna 14, predisposto ad alloggiare un contenitore, non illustrato, nel quale vengono erogati, secondo dette sequenze, i coloranti.

Ciascuna unità di erogazione 20 à ̈ inoltre provvista (figg. 2A e 2B) di un ugello di erogazione 21 per l'erogazione del colorante e di quattro valvole per regolare l'aspirazione e la mandata del colorante. Nella fattispecie, l'unità di erogazione 20 comprende una valvola di aspirazione 50, per l'aspirazione del colorante nella pompa a soffietto 22, una valvola di mandata 51 per l'erogazione del colorante dalla pompa a soffietto 22, una valvola antigocciolamento 52 predisposta ad evitare gocciolamenti indesiderati al termine di un ciclo di erogazione del colorante ed una valvola antiessiccazione 53, predisposta ad evitare l'addensamento e/o l'essiccazione di eventuale colorante residuo nei circuito di erogazione dell'unità di erogazione. Altri particolari illustrati nelle figg. 2A e 2B, non essendo essenziali per la descrizione e la comprensione del presente trovato, non sono stati indicati e descritti.

Ciascuna pompa a soffietto 22 Ã ̈ azionabile alternativamente fra una condizione di aspirazione, o caricamento, del colorante dal corrispondente canestro 40 e una condizione di erogazione del colorante. Ciascuna pompa 22 Ã ̈ infatti operativamente collegata alla prima camma 30 per consentirne l'azionamento fra dette condizioni di aspirazione e di erogazione.

Nella fattispecie, la prima camma 30, (figg. 5-7) ha una forma sostanzialmente eccentrica ed à ̈ imperniata girevolmente in maniera da essere ruotata alternativamente di 180° fra due contrapposti versi di rotazione, ciascun verso di rotazione realizzando una corrispondente condizione di aspirazione o di erogazione.

La prima camma 30 à ̈, infatti, collegata meccanicamente ad una estremità della pompa a soffietto 22 mediante un elemento di trasmissione 23, mobile assialmente secondo la direzione assiale della pompa a soffietto 22, e provvisto di una ruota 24 atta a cooperare, mediante interferenza meccanica, con un profilo laterale eccentrico della camma 30 durante la sua rotazione. L'elemento di trasmissione 23 à ̈ fissato ad una estremità inferiore del soffietto 22 ed à ̈ inoltre accoppiato ad una molla 26 di contrasto, interposta fra una porzione fissa dell'unità di erogazione 20 e una sua sporgenza 23a periferica che si sviluppa in maniera anulare ad una sua estremità inferiore.

Pertanto, mediante il contatto continuo fra la ruota 24 e il profilo della prima camma 30, l'elemento di trasmissione 23 trasforma il moto rotativo alternativo della camma 30 in un moto lineare alternativo della pompa a soffietto 22 per realizzare dette condizioni operative.

La prima camma 30 Ã ̈ provvista, inoltre, di una porzione sagomata 32 predisposta a definire, durante la propria rotazione, una condizione operativa di extra corsa della pompa a soffietto 22.

In questo à ̈ possibile erogare predeterminate frazioni di fluido, ad esempio eccedenti la capacità nominale della pompa 22 stessa senza dover effettuare un nuovo ciclo completo di aspirazione e l'erogazione della frazione mancante, e/o compensare eventuali scostamenti operativi e/o di esercizio dell'unità di erogazione 20 stessa. Tali scostamenti sono dovuti, ad esempio, ad invecchiamento dei componenti dopo un elevato numero di cicli operativi o a variazioni delle condizioni operative ambientali. Ciò consente di mantenere sempre la stessa capacità e precisione di erogazione del colorante anche dopo molti cicli di erogazione .

La prima camma 30 à ̈, inoltre, accoppiabile operativamente (fig. 3) ad un motore 34 di azionamento quando la corrispondente unità di erogazione 20 viene posizionata, mediante la rotazione della tavola 18, in corrispondenza dello sgabello 16.

Nella fattispecie la camma 30 Ã ̈ provvista di un elemento di ingranaggio 27, solidale ad essa, e atto a cooperare con bracci di attuazione 36 movimentati dal motore 34 per essere movimentato e quindi determinare la rotazione della camma 30.

L'elemento di ingranaggio 27, sostanzialmente oblungo ed avente una forma ad "U", à ̈ disposto orizzontalmente quando la camma 30 à ̈ in una posizione di riposo, o, comunque, la sua unità di erogazione 20 non à ̈ in una fase di erogazione di colorante, in maniera da non interferire con i bracci di attuazione 36 durante la rotazione della tavola 18 per il posizionamento di una predeterminata unità 20 nella sua posizione di erogazione.

Vantaggiosamente il motore 34 Ã ̈ un motore elettrico a passi (fig. 3) accoppiato ad una trasmissione ad ingranaggi 28 a sua volta associata alla camma 30.

In una soluzione realizzativa il volume nominale della pompa a soffietto 22 à ̈ di circa 5 cc e la sua corsa lineare à ̈ di circa 6 min. I l rapporto di riduzione della trasmissione ad ingranaggi à ̈ di 8:1 che con un motore a passi con controllo di 400 mezzi passi consente di ottenere una risoluzione di erogazione di circa 5cc / 1600 1⁄2 passi pari a 0,003125 cc, almeno doppia rispetto alla risoluzione di erogazione delle pompe a soffietto standard comunemente utilizzate.

La seconda camma 42, avente forma sostanzialmente anulare, Ã ̈ disposta concentrica alla tavola rotante 18, inferiormente al un piano di appoggio sul quale vengono disposti i canestri 40. La seconda camma 42 Ã ̈ girevole assieme alla tavola 18, anche in maniera indipendente ad essa mediante un organo di attuazione, non illustrato.

Vantaggiosamente, la seconda camma 42 Ã ̈ provvista di un ingranaggio, non illustrato, previsto su un suo bordo interno, atto ad essere selettivamente collegato con detto organo di attuazione, quando, ad esempio, la tavola rotante 18 Ã ̈ ferma.

Con riferimento alle figure 9A, 9B, in cui per chiarezza di illustrazione sono disegnate solo la camma 42 e le farfalle 41, il bordo esterno della seconda camma 42 à ̈ provvisto di una sagomatura che si sviluppa lungo tutta la sua circonferenza secondo un andamento curvilineo circolare avente porzioni alternate concave e convesse atte a cooperare con le alette 41a, 41b degli elementi a farfalla 41 dei canestri 40 disposti più esternamente .

Nella fattispecie, la sagomatura à ̈ provvista di una sagomatura superiore 43a, atta a cooperare con le alette superiori 4la e una sagomatura inferiore 43b atta a cooperare con le alette inferiori 41b. Tali sagomature 43a, 43b, quando la seconda camma 42 viene messa in rotazione, consentono di trasmettere un moto rotatorio, mediante le alette 41a, 41b a ciascun elemento a farfalla 41, e, quindi, a ciascuna paletta di agitazione 46.

In maniera analoga il bordo interno della seconda camma 42 à ̈ provvisto di una sagomatura che si sviluppa lungo tutta la sua circonferenza secondo un andamento curvilineo circolare avente porzioni alternate concave e convesse atte a cooperare con le alette 41a, 41b degli elementi a farfalla 41 dei canestri 40 disposti più internamente sulla tavola 18.

Nella fattispecie, la sagomatura à ̈ provvista di una sagomatura superiore 44a, atta a cooperare con le alette superiori 4la e una sagomatura inferiore 44b atta a cooperare con le alette inferiori 41b in maniera analoga a quanto precedentemente descritto.

Questo consente di realizzare un meccanismo di agitazione efficiente del colorante ed economico in maniera indipendente dalla rotazione della tavola stessa.

Il funzionamento del dispositivo di erogazione 10 fin qui descritto à ̈ il seguente.

Dopo aver posizionato un contenitore sullo sgabello 16, in base al tipo di formula o composizione di colorante da ottenere e, quindi, ad una specifica sequenza di dosaggi prelevati da un predeterminato insieme di canestri fra quelli disponibili, la tavola 13 viene fatta ruotare in uno dei due versi indicati da "R" fino a posizionare l'unità di erogazione 20 predeterminata in corrispondenza dello sgabello 16.

Durante la rotazione della tavola, i bracci 36 sono ruotati e disposti uno sopra l'altro (fig. 4B) in maniera da non interferire meccanicamente con gli elementi di ingranaggio 27 delle unità di erogazione 20. Quando la specifica unità di erogazione 20 à ̈ disposta in prossimità dello sgabello 16, i bracci 36 vengono ruotati in modo da essere disposti allineati orizzontalmente ed impegnarsi con l'elemento di ingranaggio 27 (fig.

4A) della prima camma 30 in maniera coordinata all'arresto della tavola 38.

L'erogazione del colorante, già caricato nella pompa a soffietto 22, secondo una predeterminata e voluta quantità viene, effettuata facendo ruotare i bracci 36 e quindi la prima camma 30 dalla sua posizione di riposo (fig. 4) fino ad una posizione voluta, ad esempio facendola ruotare di 180° (fig.

5).

La rotazione della camma 30 determina il sollevamento assiale dell'elemento di trasmissione 23 per effetto del contatto della ruota 24 con il profilo eccentrico della camma 30 e, quindi, la compressione della pompa a soffietto 22 e l'erogazione del colorante attraverso l'ugello di erogazione 21.

L'elemento di trasmissione viene sempre mantenuto a contatto con la camma 30 per effetto della molla 26 di contrasto.

È possibile effettuare una erogazione ulteriore di colorante facendo ruotare ulteriormente la prima camma 30 (fig. 6) fino ad un valore angolare, ad esempio, di 202° in maniera da impegnare la sporgenza 23a con la ruota e comprimere ulteriormente il soffietto 22. La sporgenza 23a à ̈ progettata in maniera tale da definire una predeterminata porzione o frazione nota di colorante da erogare, consentendo sia di aumentare nominalmente la portata del soffietto 22 stesso che di compensare eventuali offset o scostamenti di portata dell'unità di erogazione 20 che possono determinarsi dopo numerosi cicli di erogazione.

Al termine dell'erogazione, la prima camma 30 viene fatta ruotare alternativamente in senso opposto, bloccando l'erogazione di colorante e riportando la camma 30 verso la sua posizione di riposo illustrata in fig. 4. In questa fase à ̈ possibile aspirare e caricare il colorante nel soffietto 22 per una successiva fase di erogazione. Tali fasi di aspirazione ed erogazione si ripetono, facendo ruotare alternativamente la camma 30 nei due versi, fino all'erogazione della quantità di colorante desiderata.

Per mantenere in condizioni efficienti ed ottimali il colorante contenuto nei canestri, vengono attivate le palette di agitazione 46. Infatti, quando la tavola rotante 18 Ã ̈ ferma, la seconda camma 42 viene fatta ruotare mediante l'associato organo di attuazione in maniera da far ruotare ciascun elemento a farfalla 41 meccanicamente collegato all'asse di rotazione delle palette 46. Infatti, le alette superiori 4la ed inferiori 41b contattando rispettivamente le sagomature superiori 43a ed inferiori 43b del profilo esterno 43 e le sagomature superiori 44a ed inferiori 44b del profilo esterno 44, a seconda della posizione dei relativi canestri 40, determinano la rotazione contemporanea di tutte le palette 46.

In questo modo à ̈ possibile realizzare un mescolamento efficace di tutti i coloranti contenuti nei canestri, utilizzando un unico organo di attuazione, pertanto riducendo i costi del dispositivo e la probabilità di eventuali guasti meccanici .

È chiaro che al dispositivo di erogazione 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di erogazione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (19)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di erogazione di prodotti fluidi, o simili, comprendente una pluralità di canestri (40), ciascuno atto al contenimento di un predeterminato fluido, e collegato ad un'associata unità di erogazione (20), ciascuna unità di erogazione (20) comprendendo una pompa a soffietto (22), azionabile alternativamente fra una condizione di aspirazione del fluido dal corrispondente canestro (40) ed una condizione di erogazione del fluido, detto dispositivo di erogazione comprendendo, inoltre, mezzi attuatori atti a cooperare, direttamente o indirettamente, con ciascuna pompa a soffietto (22) per azionarla fra detta condizione di aspirazione e detta condizione di erogazione, caratterizzato dal fatto che detti mezzi attuatori comprendono un primo elemento a camma (30), girevole in maniera alternativa secondo due contrapposti versi di rotazione, e avente un profilo atto a cooperare durante la propria rotazione con la pompa a soffietto (22), per definire in un primo verso di rotazione detta condizione di aspirazione e nel contrapposto verso di rotazione detta condizione di erogazione.
2. 2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta condizione di aspirazione e detta condizione di erogazione sono definite rispettivamente da una rotazione di 180° del primo elemento a camma (30) nel primo verso di rotazione e da una successiva rotazione di 180° nel verso di rotazione opposto.
3. 3. Dispositivo come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il primo elemento a camma (30) comprende una porzione sagomata (32) atta a definire, durante la propria rotazione, una condizione operativa di extra corsa della pompa a soffietto (22) per l'erogazione di predeterminate frazioni di fluido e/o per compensare scostamenti operativi e/o di esercizio della capacità di erogazione dell'unità di erogazione (20).
4. 4. Dispositivo come nella rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che comprende un supporto rotante (18), sul quale à ̈ montata detta pluralità di canestri (40) e dette unità di erogazione (20), atto a posizionare in differenti istanti temporali e secondo una o più sequenze predeterminate, una o più volute e selezionate unità di erogazione (20) in una corrispondente posizione di erogazione, in modo da erogare predeterminate quantità di fluido in un contenitore di uscita per ottenere un prodotto finale con una composizione e/o una formula finale desiderata.
5. 5. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di agitazione (46) atti al rimescolamento dei fluidi contenuti nei canestri (40) e un organo di movimentazione (42), atto a movimentare i mezzi di agitazione (46).
6. 6. Dispositivo come nella rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto organo di movimentazione comprende un secondo elemento a camma (42), sostanzialmente circolare, concentrico a detto supporto rotante (18) e girevole rispetto ad esso, in almeno una condizione reciproca di svincolo fra il supporto rotante (18) e detto secondo elemento a camma (42) e che detto secondo elemento a camma (42) à ̈ provvisto di almeno una sagomatura atta a cooperare, durante la sua rotazione, con i tutti i mezzi di agitazione (46) di ciascun canestro (40), sì che la sua attivazione in rotazione determina l'attivazione di tutti i mezzi di agitazione (46) dei prodotti fluidi all'interno di tutti i canestri (40).
7. 7. Dispositivo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il secondo elemento a camma (42) Ã ̈ attivabile a supporto rotante fermo (18), mentre quando il supporto rotante (18) viene attivato per il posizionamento dei canestri (40) in posizione di erogazione, il secondo elemento a camma (30) Ã ̈ solidale al supporto rotante (18) per ruotare con esso.
8. 8. Dispositivo come nella rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che detta sagomatura si sviluppa su un bordo periferico esterno, o interno, o su entrambe i bordi, di detto secondo elemento a camma (42).
9. 9. Dispositivo come nelle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzato dal fatto che detta sagomatura comprende un andamento curvilineo circolare avente porzioni alternate concave e convesse atte a cooperare con i mezzi di agitazione (46).
10. 10. Dispositivo come nelle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzato dal fatto che il secondo elemento a camma (30) comprende un ingranaggio nel suo bordo interno, o su un suo profilo intermedio, atto ad ingranare selettivamente una ruota dentata per attivarne la rotazione indipendentemente dalla rotazione del supporto rotante (18).
11. 11. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i canestri (40) sono realizzati in moduli, ciascun modulo avendo un predeterminato numero di canestri (40) e ciascun modulo essendo realizzato per stampaggio in pezzo unico.
12. 12. Procedimento per l'erogazione di prodotti fluidi, o simili, in cui, mediante una pluralità di canestri (40), ciascuno atto al contenimento di un predeterminato fluido, e collegato ad un'associata unità di erogazione (20) provvista di una pompa a soffietto (22), detto pompa a soffietto (22) essendo azionabile alternativamente fra una condizione di aspirazione del fluido dal corrispondente canestro (40) ed una condizione di erogazione del fluido, e mediante mezzi attuatori ciascuna pompa a soffietto (22) viene azionata fra detta condizione di aspirazione e detta condizione di erogazione per erogare predeterminate quantità di fluido, caratterizzato dal fatto che un primo elemento a camma (30) di detti mezzi attuatori viene fatto ruotare in maniera alternativa secondo due contrapposti versi di rotazione, in maniera che un suo profilo cooperi durante la propria rotazione con la pompa a soffietto (22), per definire in un primo verso di rotazione detta condizione di aspirazione e nel contrapposto verso di rotazione detta condizione di erogazione.
13. 13. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta condizione di aspirazione e detta condizione di erogazione sono definite rispettivamente da una rotazione di 180° del primo elemento a camma (30) nel primo verso di rotazione e da una successiva rotazione di 180° nel verso di rotazione opposto.
14. 14. Procedimento come nella rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che il primo elemento a camma (30) à ̈ ruotabile fino ad una condizione operativa di extra corsa della pompa a soffietto (22) per l'erogazione di predeterminate frazioni di fluido e/o per compensare scostamenti operativi e/o di esercizio della capacità di erogazione dell'unità di erogazione (20).
15. 15. Procedimento come nelle rivendicazioni da 12 14, caratterizzato dal fatto che i canestri (40) e le unità di erogazione (20) sono montati su un supporto rotante (18) per posizionare in differenti istanti temporali e secondo una o più sequenze predeterminate, una o più volute e selezionate unità di erogazione (20) in una corrispondente posizione di erogazione, in modo da erogare predeterminate quantità di fluido in un contenitore di uscita per ottenere un prodotto finale con una composizione e/o una formula finale desiderata.
16. 16. Procedimento come nelle rivendicazioni da 12 15, caratterizzato dal fatto che i fluidi contenuti nei canestri (40) vengono mescolati mediante mezzi di agitazione (46), essendo detti mezzi di agitazione (46) movimentati mediante un organo di movimentazione .
17. 17. Procedimento come nella rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che detto organo di movimentazione comprende un secondo elemento a camma (42), sostanzialmente circolare, concentrico a detto supporto rotante (18) e girevole rispetto ad esso, in almeno una condizione reciproca di svincolo fra il supporto rotante (18) e detto secondo elemento a camma (42) e che detto secondo elemento a camma (42) à ̈ provvisto di almeno una sagomatura atta a cooperare, durante la sua rotazione, con i tutti i mezzi di agitazione (46) di ciascun canestro (40), sì che la sua attivazione in rotazione determina l'attivazione di tutti i mezzi di agitazione (40) dei prodotti fluidi all'interno di tutti i canestri (40).
18. 18. Procedimento come nella rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il secondo elemento a camma (42) Ã ̈ attivabile a supporto rotante fermo (18), mentre quando il supporto rotante (18) viene attivato per il posizionamento dei canestri (40) in posizione di erogazione, il secondo elemento a camma (30) Ã ̈ solidale al supporto rotante (18) per ruotare con esso.
19. 19. Procedimento come nella rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il secondo elemento a camma (30), mediante ingranaggio selettivo con una ruota dentata, viene messo in rotazione indipendentemente dalla rotazione del supporto rotante (18).