IT201900001969A1 - Macchina e procedimento per erogare automaticamente prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti - Google Patents

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:

"MACCHINA E PROCEDIMENTO PER EROGARE AUTOMATICAMENTE PRODOTTI FLUIDI, IN PARTICOLARE LIQUIDI COLORANTI"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad una macchina e al relativo procedimento per l’erogazione automatica di prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, come ad esempio liquidi coloranti, vernici, smalti, inchiostri, od altre sostanze coloranti fluide, in un contenitore nel quale eventualmente può essere già presente un prodotto di base. Tuttavia il campo di applicazione del presente trovato comprende anche altri settori della tecnica, come quello della erogazione, o distribuzione, di bevande, liquidi detergenti, o altre sostanze fluide, liquide, o gassose.

STATO DELLA TECNICA

Sono note le macchine dispensatrici, o erogatrici, di prodotti fluidi, in particolare, ma non solo, liquidi coloranti, in grado di immettere una quantità dosata di sostanze fluide, ad esempio pigmenti coloranti, in un contenitore nel quale può essere eventualmente già presente un prodotto di base, per ottenere il prodotto colorante desiderato.

Dalla domanda di brevetto intemazionale WO-A-20 12/104723 è nota una macchina per l'erogazione di prodotti fluidi che comprende una struttura di base, un supporto di base, di forma circolare, montato sulla struttura di base e una piattaforma girevole selettivamente rispetto al supporto di base, attorno ad un asse di rotazione centrale e verticale. Sulla piattaforma girevole sono montate sedici unità di erogazione dei prodotti fluidi, disposte in cerchio attorno all’asse di rotazione. Ogni unità di erogazione comprende sia un serbatoio, nel quale è contenuto un corrispondente prodotto da erogare, sia un ugello di erogazione. La selettiva rotazione della piattaforma girevole permette a ciascuna delle unità di erogazione di essere posizionata in una definita posizione angolare, nella quale, sulla struttura di base, è disposta un’unica unità di attuazione, in modo che il prodotto fluido, contenuto nel corrispondente serbatoio possa essere erogato verso un contenitore disposto sulla stessa struttura di base, in corrispondenza della suddetta definita posizione angolare, per il successivo utilizzo, trasporto e stoccaggio. La WO-A-2012/104723 prevede anche mezzi di collegamento rapido per realizzare sia il collegamento amovibile del supporto di base rispetto alla struttura di base, sia il collegamento amovibile del supporto di base rispetto ai mezzi di scorrimento configurati per consentire la rotazione della piattaforma girevole attorno al suddetto asse di rotazione, al fine di ottenere un loro accoppiamento selettivo, ma stabile, e impedire al tempo stesso il loro movimento verticale reciproco parallelamente al suddetto asse di rotazione.

La macchina nota descritta nella WO-A-2012/104723, pur essendo funzionale, ha però l’inconveniente di essere piuttosto complessa e di permettere sì la rimozione in blocco di tutte le unità di erogazione rispetto alla base sottostante, peraltro con un’operazione non semplice da realizzare, in considerazione del peso dellintero insieme, ma non la rimozione e sostituzione individuale di ciascuna delle diverse unità di erogazione, comprensiva di serbatoio e ugello di erogazione.

Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina e mettere a punto il relativo procedimento per l’erogazione automatica di prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, ma non solo, ad esempio verso un contenitore, in cui, a fronte di un numero elevato di singole unità di erogazione presenti nella macchina, per esempio superiore a quindici, ognuna provvista di un serbatoio per contenere un corrispondente prodotto fluido, di un ugello di erogazione e di associati mezzi di pompaggio, sia possibile disporre di mezzi di attuazione molto semplici che collaborino selettivamente con ognuna delle unità di erogazione, per erogare automaticamente il prodotto fluido selezionato. Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina e mettere a punto il relativo procedimento per l’erogazione automatica di prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, ma non solo, ad esempio verso un contenitore, che siano affidabili, funzionali e poco costosi, e che al tempo stesso permettano la rimozione e la sostituzione individuale di ciascuna unità di erogazione di cui è dotata la macchina, con un’operazione semplice, realizzabile anche da parte dell’utente non esperto e senza l’utilizzo di alcun utensile e/o dispositivo.

Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina e mettere a punto il relativo procedimento per l’erogazione automatica di prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, ma non solo, ad esempio verso un contenitore, in cui sia possibile effettuare anche il rimescolamento dei prodotti fluidi all'inteno di ciascun serbatoio, in modo semplice ed automatico, senza che sia necessario motorizzare ciascuna unità di erogazione.

Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina e mettere a punto il relativo procedimento per l’erogazione automatica di prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, ma non solo, ad esempio verso un contenitore, in cui sia anche possibile effettuare il ricircolo dei prodotti fluidi all' interno dei corrispondenti serbatoi, in modo semplice ed automatico, utilizzando sostanzialmente gli stessi organi e componenti, opportunamente comandati, preposti all’ effettuazione dell’erogazione dosata degli stessi prodotti fluidi.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.

Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato, o varianti dell’idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, una macchina secondo il presente trovato, per l’erogazione automatica di uno o più prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, ma non solo, comprende una struttura fissa, una piattaforma girevole selettivamente rispetto alla suddetta struttura fissa, attorno ad un proprio asse centrale, mezzi di supporto montati sulla suddetta piattaforma per ruotare insieme ad essa e supportare una pluralità di unità di erogazione, ciascuna comprendente almeno un serbatoio, nel quale è contenuto il suddetto prodotto fluido da erogare, un ugello di erogazione e mezzi di pompaggio configurati per convogliare selettivamente una voluta quantità di prodotto fluido dal suddetto serbatoio al corrispondente ugello di erogazione e da quest’ultimo ad un mezzo di contenimento esterno.

In accordo con una caratteristica del presente trovato, la macchina comprende, inoltre, un’unica unità di attuazione disposta radialmente rispetto al suddetto asse centrale in una zona di erogazione della suddetta struttura fissa e configurata per attuare selettivamente e autonomamente sia il suddetto ugello di erogazione, sia i suddetti mezzi di pompaggio dell’unità di erogazione selezionata che si trova temporaneamente nella suddetta zona di erogazione, tramite la rotazione della suddetta piattaforma.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la suddetta piattaforma ha una forma sostanzialmente anulare e definisce una cavità centrale passante, la suddetta pluralità di unità di erogazione è disposta a cerchio sulla suddetta piattaforma e la suddetta unità di attuazione comprende sia una parte interna, montata sulla suddetta struttura fìssa nella suddetta cavità centrale passante e configurata per attivare selettivamente i suddetti mezzi di pompaggio, sia una parte esterna montata sulla suddetta struttura fissa, ma all’ esterno della suddetta piattaforma e configurata per attivare selettivamente il suddetto ugello di erogazione dell’unità di erogazione selezionata.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la suddetta parte interna comprende almeno un mandrino configurato per essere portato selettivamente in rotazione attorno ad un proprio asse di rotazione, e provvisto di primi mezzi di impegno configurati per essere accoppiati selettivamente con corrispondenti secondi mezzi di impegno dei suddetti mezzi di pompaggio della suddetta unità di erogazione selezionata.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, i suddetti primi mezzi di impegno comprendono due rotelline disposte nella parte inferiore del suddetto mandrino, da parti diametralmente opposte e simmetriche rispetto al suddetto asse di rotazione di quest’ultimo, i suddetti secondi mezzi di impegno comprendono due alette, parallele fra loro e disposte nella parte superiore di un disco girevole all’intemo di una struttura inferiore della suddetta unità di erogazione, nella quale sono alloggiati anche i suddetti mezzi di pompaggio; inoltre, le suddette due alette definiscono fra loro una cavità configurata per accogliere le suddette due rotelline, quando la suddetta unità di erogazione selezionata si trova in corrispondenza della suddetta unità di attuazione.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, il suddetto disco è montato eccentrico rispetto al suo asse di rotazione e coopera con un pistoncino di attuazione dei suddetti mezzi di pompaggio, per mezzo di un organo di condizionamento che tiene costantemente il suddetto pistoncino di attuazione contro la superficie periferica del suddetto disco.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, il suddetto ugello di erogazione comprende sia una struttura esterna che definisce una cavità assiale avente un orifizio di erogazione nella sua parte terminale inferiore, sia uno stelo assiale disposto all’interno della suddetta cavità assiale e che normalmente è in una condizione di riposo nella quale tiene chiuso il suddetto orifizio di erogazione, e la suddetta parte esterna della suddetta unità di attuazione comprende mezzi di attuazione configurati per cooperare con il suddetto stelo assiale del suddetto ugello di erogazione quando la suddetta unità di erogazione selezionata si trova in corrispondenza della suddetta unità di attuazione, per portarlo selettivamente dalla suddetta condizione di riposo in una condizione operativa, in cui il suddetto stelo assiale è sollevato e tiene aperto il suddetto orifizio di erogazione, e viceversa.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, i suddetti mezzi di attuazione comprendono un carrellino montato scorrevole lungo un proprio asse verticale ed avente due bracci verticali provvisti inferiormente di due denti che giacciono su uno stesso piano orizzontale e hanno le loro punte distanziate fra loro ed equidistanti dal suddetto asse verticale del suddetto carrellino, in modo da permettere l inserimento fra loro di un’estremità superiore del suddetto stelo assiale per cooperare con un elemento orizzontale solidale a quest’ultimo.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la macchina comprende, inoltre, primi mezzi motori configurati per portare selettivamente in rotazione la suddetta piattaforma attorno al suddetto asse centrale, secondi mezzi motori configurati per portare selettivamente in rotazione il suddetto mandrino attorno al proprio asse di rotazione, e terzi mezzi motori configurati per comandare selettivamente i suddetti mezzi di attuazione.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la macchina comprende, inoltre, mezzi di aggancio rapido configurati per permettere il facile e semplice posizionamento di ciascuna delle suddette unità di erogazione sui suddetti mezzi di supporto e l’altrettanto facile e semplice rimozione di ciascuna delle suddette unità di erogazione dai suddetti mezzi di supporto.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, la macchina comprende, inoltre, un’unica unità di rimescolamento, disposta radialmente rispetto al suddetto asse centrale in una zona di rimescolamento della suddetta struttura fissa, angolarmente sfalsata rispetto alla suddetta zona di erogazione e configurata per rimescolare selettivamente e autonomamente il suddetto prodotto fluido contenuto nel suddetto serbatoio dell’unità di erogazione che si trova temporaneamente nella suddetta zona di rimescolamento, tramite la rotazione della suddetta piattaforma.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, è previsto un procedimento per erogare automaticamente almeno un prodotto fluido, in particolare un liquido colorante, mediante una macchina avente una struttura fissa, una piattaforma girevole selettivamente rispetto alla suddetta struttura fissa, attorno ad un proprio asse centrale, e mezzi di supporto montati sulla suddetta piattaforma per ruotare insieme ad essa e supportare una pluralità di unità di erogazione ciascuna avente un serbatoio, nel quale è contenuto il suddetto prodotto fluido da erogare, un ugello di erogazione e mezzi di pompaggio configurati per convogliare selettivamente una voluta quantità del suddetto prodotto fluido dal suddetto serbatoio al suddetto ugello di erogazione e da quest’ultimo ad un mezzo di contenimento esterno, comprende almeno una fase di erogazione del suddetto prodotto fluido che avviene mediante un’unica unità di attuazione configurata per attuare selettivamente e autonomamente sia il suddetto ugello di erogazione, sia i suddetti mezzi di pompaggio dell’unità di erogazione selezionata che si trova temporaneamente in una zona di erogazione, tramite la rotazione della suddetta piattaforma.

In accordo con un’altra caratteristica del presente trovato, il suddetto procedimento comprende, inoltre, almeno una fase di ricircolo del suddetto prodotto fluido nel suddetto serbatoio, che avviene quando la suddetta unità di erogazione selezionata si trova temporaneamente nella suddetta zona di erogazione, azionando selettivamente i suddetti mezzi di pompaggio, mentre il corrispondente ugello di erogazione è mantenuto in una condizione di riposo, con un suo orifizio di erogazione chiuso.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 è una vista prospettica anteriore destra che illustra schematicamente una macchina per erogare automaticamente prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, secondo il presente trovato; - la fig. 2 è una prima vista dall’alto della macchina di fig. 1, in cui alcuni componenti sono stati rimossi per meglio illustrare alcune parti interne della stessa;

- la fig. 3 è una seconda vista dall’alto della macchina di fig. 1, in cui altri ulteriori componenti sono stati rimossi per meglio illustrare alcune parti interne della stessa;

- la fig. 4 è una vista prospettica anteriore di un particolare ingrandito della macchina di fig. 1 ;

- la fig. 5 è una vista frontale di una delle unità di erogazione della macchina di fig. 1;

- la fig. 6 è una vista prospettica di una delle unità di erogazione della macchina di fig. 1, nella quale è stata rimossa la parete cilindrica del relativo serbatoio, per illustrare l’organo di rimescolamento disposto all’ interno di quest’ultimo;

- la fig. 7 è una vista laterale di una delle unità di erogazione della macchina di fig. 1, in una posizione distaccata dal relativo organo di supporto;

- la fig. 8 è una vista prospettica dell’unità di erogazione di fig. 7, nella stessa posizione distaccata dal relativo organo di supporto;

- la fig. 9 è una vista laterale sinistra dell’unità di erogazione delle figure 7 e 8, in una posizione agganciata al relativo organo di supporto; - la fig. 10 è una vista laterale destra dell’unità di erogazione delle figure 7 e 8, in una posizione agganciata al relativo organo di supporto; - la fig. 11 è una vista frontale dell’organo di supporto delle figure da 7 a 10, con evidenziata la posizione di bloccaggio di un corrispondente organo di bloccaggio, che fa parte della relativa unità di erogazione;

- la fig. 12 è una vista frontale dell’organo di supporto di fig. 11, con evidenziata la posizione di sbloccaggio del corrispondente organo di bloccaggio;

- la fìg. 13 è una vista laterale, leggermente in prospettiva, di una delle unità di erogazione della macchina di fig. 1, posizionata in corrispondenza dell’unica unità di attuazione di quest’ultima;

- la fìg. 14 è una vista prospettiva, presa dalla parte interna della macchina di fig. 1, dell’unità di erogazione di fig. 13, posizionata in corrispondenza dell’unica unità di attuazione;

- la fig. 15 è una vista laterale che illustra solamente l’unica unità attuazione, senza alcuna unità di erogazione;

- la fig. 16 è una vista prospettica dell’unità attuazione di fig. 15;

- la fig. 17 è una vista prospettica che illustra solamente una parte anteriore dell’unità di attuazione di fig. 15, in scala ingrandita;

- la fig. 18 è una vista posteriore, parzialmente sezionata, della parte anteriore dell’unità di attuazione di fig. 17;

- la fig. 19 è una sezione longitudinale di un ugello di un’unità di erogazione della macchina di fig.l, in scala ingrandita e in posizione chiusa, o di ricircolo;

- la fìg. 20 è una sezione longitudinale dell’ugello di fig. 19 in posizione aperta, o di erogazione;

- la fig. 21 è una vista dall’alto dell’unità di erogazione delle figure 7 e 8, dalla quale è stato rimosso il serbatoio;

- la fig. 22 è una vista prospettica di una parte dell’unità di erogazione di fig. 21, che contiene una pompa volumetrica;

- la fig. 23 una vista dall’alto della parte dell’unità di erogazione di

- la fig. 24 è una vista prospettica dell’unica unità di rimescolamento della macchina di fig.1 , in scala ingrandita;

- la fig. 25 è una vista dall’alto dell’unica unità di rimescolamento di fig.24.

Si precisa che nella presente descrizione e nelle rivendicazioni i termini verticale, orizzontale, inferiore, superiore, destra, sinistra, alto e basso, con le loro declinazioni, hanno la sola funzione di illustrare meglio il presente trovato con riferimento alle figure dei disegni e non devono essere in alcun modo utilizzati per limitare la portata del trovato stesso, o l’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate. Ad esempio, con il termine orizzontale si vuole indicare un piano che può essere sia parallelo alla linea dell’orizzonte, sia inclinato, anche di parecchi gradi, ad esempio fino a 30°, rispetto a quest’ultima.

DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE DEL

PRESENTE TROVATO

Con riferimento alla fig. 1, una macchina 10 secondo il presente trovato, per l’erogazione automatica di prodotti fluidi, in particolare, ma non solo, liquidi coloranti, comprende una struttura di base 11 , avente un asse centrale verticale X1 e costituita sostanzialmente da una piastra orizzontale inferiore 12, sulla quale sono fissati quattro montanti verticali 13, sui quali è fissata una piastra orizzontale superiore 14. Ad esempio, i prodotti coloranti fluidi possono essere liquidi coloranti, vernici, smalti, inchiostri, od altre sostanze coloranti fluide, adatti ad essere contenuti in un idoneo contenitore di qualunque tipo e non rappresentato nei disegni, nel quale può essere già presente, opzionalmente, un prodotto di base. A sua volta, ad esempio, il prodotto di base può essere una vernice neutra, trasparente, o di colore bianco, a cui viene poi aggiunto un colorante, formato sostanzialmente da pigmenti coloranti.

La piastra orizzontale superiore 14, in una zona di erogazione 15, disposta nella parte frontale della macchina 10, è provvista di una cavità centrale passante 16, al disotto della quale, in un qualsiasi modo, è adatto a essere posizionato il suddetto contenitore.

Sulla piastra orizzontale superiore 14, centrata rispetto all’asse centrale verticale XI, è montata girevole una piattaforma 17 (figure 3 e 4) avente una forma sostanzialmente anulare, che definisce una cavità centrale passante 18.

Più in particolare, la piattaforma 17 è supportata girevolmente da una serie di dieci rallini 19, i quali sono montati girevoli ognuno su un corrispondente supporto 20 fissato sulla superficie superiore della piastra orizzontale superiore 14. I rallini 19 (fig. 3) sono posizionati angolarmente equidistanti uno dall’altro e coassiali all’asse centrale verticale X1.

La parte inferiore della piattaforma 17 è provvista di una cremagliera dentata circolare 21, concentrica all’asse centrale verticale XI. Un primo pignone dentato 22, collegato all’albero di un primo motore elettrico 23 (figure 3 e 4), è costantemente ingranato con la cremagliera dentata circolare 21, per portare selettivamente in rotazione la piattaforma 17, in senso orario, o antiorario, come sarà descritto in dettaglio più avanti. Sulla parte superiore della piattaforma 17 è fissata una pluralità di organi di supporto 24 (figure 2, 4, 6, 7, 8, 11 e 12), che nell’esempio qui fornito sono sedici, i quali sono disposti concentrici all’asse centrale verticale X1 ed angolarmente equidistanti uno dall’altro.

Ciascun organo di supporto 24 è configurato per supportare, in modo amovibile, una corrispondente unità di erogazione 25 (figure 1 , 2 e da 5 a 8), che comprende un serbatoio 26 (figure 1 e da 5 a 8), configurato per contenere un prodotto fluido, per esempio un liquido colorante, un ugello di erogazione 27, una pompa volumetrica 28, ed un organo di aggancio 29, i quali saranno descritti in dettaglio più avanti. Nell’esempio qui fornito la pompa volumetrica 28 è del tipo a soffietto, ma potrebbe essere sostituita con una pompa a pistone, oppure con una pompa rotativa.

Ciascun serbatoio 26, ad esempio, è di tipo noto e può avere una forma sostanzialmente cilindrica, avente un asse verticale X2, o a doppio cilindro raccordato con una parte centrale di unione, com’è visibile in fig. 1, dove i serbatoi 26 a doppio cilindro raccordato sono quattro e disposti a 90° uno rispetto all’altro.

Sulla piastra orizzontale superiore 14, in una prima posizione fissa, o posizione di erogazione, in corrispondenza della zona di erogazione 15 e in modo da non interferire con la rotazione della piattaforma 17, è montata un’unica unità di attuazione 30 (figure 1, 2 e da 13 a 18) che sarà descritta in dettaglio più avanti. In particolare, l’unità di attuazione 30 è disposta lungo un primo asse radiale Y1 (fig. 2) orizzontale e passante per l’asse centrale verticale X1 .

Inoltre, la macchina 10 comprende anche un’unica unità di rimescolamento 31 (figure 2, 24 e 25), montata sulla piastra orizzontale superiore 14 e disposta nella cavità centrale passante 18 (fig. 2) in una seconda posizione fissa, in modo da non interferire con la rotazione della piattaforma 17. In particolare, l’unità di rimescolamento 31, che sarà anch’essa descritta in dettaglio più avanti, è disposta lungo un secondo asse radiale Y2 orizzontale, passante per l’asse centrale verticale X1 e sfalsato angolarmente, per esempio di 90°, rispetto al primo asse radiale Y1.

SISTEMA DI AGGANCIO RAPIDO

Uno degli aspetti inventivi del presente trovato è il sistema di aggancio rapido, di tipo facilmente installabile e removibile, di ciascuna unità di erogazione 25 su uno degli organi di supporto 24.

Infatti, in particolare, ciascun organo di supporto 24 (figure 7, 8, 11 e 12) comprende una struttura rigida 32, realizzata per esempio per stampaggio, avente una piastra di base 33 fissata sulla piattaforma 17, due montanti laterali 34 e una traversa orizzontale 35, che insieme definiscono una cavità passante 36, sostanzialmente orizzontale. Sulla traversa 35 è presente un elemento di aggancio fisso 37, perpendicolare allo sviluppo di quest’ultima ed avente un’estremità 38 di forma cilindrica e sporgente orizzontalmente verso l’esterno della macchina 10. L’estremità 38 è provvista di un foro passante 39 sostanzialmente cilindrico e parallelo alla traversa 35, che definisce un dente terminale 40.

Ciascuna unità di erogazione 25, al disotto del serbatoio 26, comprende invece una struttura inferiore 41 (figure 7 e 8) di tipo scatolare, avente sostanzialmente la forma di un parallelepipedo a sviluppo orizzontale e nella quale è inserita la corrispondente pompa volumetrica 28. La struttura inferiore 41 è configurata e dimensionata per inserirsi con precisione nella cavità passante 36 dell’organo di supporto 24.

Inoltre, sempre al disotto del serbatoio 26, ciascuna unità di erogazione 25 comprende anche una struttura intermedia 42 a sviluppo verticale, nella quale sono realizzati i condotti di erogazione 43 e di ricircolo 44 (parzialmente visibili nelle figure 19 e 20), che mettono in comunicazione, in modo noto, il serbatoio 26 con la pompa volumetrica 28 e l’ugello di erogazione 27, come sarà descritto in dettaglio più avanti. Nella stessa struttura intermedia 42 è anche presente l’organo di aggancio 29 (figure 11 e 12), che comprende un elemento di attuazione 45, comandabile manualmente e configurato per cooperare selettivamente con l’estremità 38 dell’elemento di aggancio fisso 37. In particolare, l’elemento di attuazione 45 (figure 11 e 12) ha una forma sostanzialmente cilindrica, è disposto mobile assialmente all’interno di una corrispondente cavità cilindrica orizzontale 46 (fig. 7) della struttura intermedia 42 ed ha sia una parte interna 47, che ha il diametro esterno leggermente inferiore al diametro del foro passante 39 dell’estremità 38 dell’elemento di aggancio fisso 37, sia una parte esterna 48, di diametro maggiore, che fuoriesce almeno parzialmente dalla struttura intermedia 42, per essere attuata manualmente. La parte interna 47 è provvista di una cavità trasversale 49 di forma semicilindrica, che ha il raggio di curvatura leggermente maggiore di quello dell’estremità 38 dell’elemento di aggancio fisso 37. Una prima molla elicoidale 50 è disposta attorno alla parte esterna 48 e spinge costantemente l’elemento di attuazione 45 verso l’esterno, in una posizione di riposo, o di bloccaggio, rappresentata schematicamente in fig. 11.

Applicando, anche con un solo dito, una forza sulla parte esterna 48 si può spingere assialmente verso l’interno l’elemento di attuazione 45 (verso sinistra in fig. 12) contro l’azione della prima molla elicoidale 50, per portarlo in una posizione operativa, o di sgancio, nella quale la cavità trasversale 49 si trova coassiale all’estremità 38 dell’elemento di aggancio fisso 37.

L’aggancio rapido di ciascuna unità di erogazione 25 all’organo di supporto 24 avviene in un modo molto semplice e facile da eseguire anche da parte di una persona non esperta, come può essere lo stesso utente della macchina 10.

Infatti, con la macchina 10 ferma, tenendo premuto l’elemento di attuazione 45 verso l’interno nella sua posizione operativa (fig. 12), l’intera unità di erogazione 25 può essere accoppiata con precisione ad un organo di supporto 24, mediante l inserimento preciso della struttura inferiore 41 della stessa unità di erogazione 25 nella cavità passante 36 dell’organo di supporto 24, fino a che la struttura intermedia 42 va in battuta contro la struttura rigida 32 di quest’ultimo. Tale azione causerà anche il contemporaneo inserimento dell’estremità 38 dell’elemento di aggancio fisso 37 nella cavità trasversale 49 dell’ elemento di attuazione 45. A questo punto, semplicemente togliendo la spinta manuale sulla parte esterna 48 dell’elemento di attuazione 45, quest’ultimo si porterà automaticamente nella sua posizione di bloccaggio (fig. 11), per l’azione della prima molla elicoidale 50, ossia con la sua parte interna 47 in cooperazione con il dente terminale 40.

Lo sgancio rapido di ciascuna unità di erogazione 25 dal corrispondente organo di supporto 24 avviene in un modo altrettanto semplice e facile da eseguire. Infatti, con la macchina 10 ferma, è sufficiente premere l’elemento di attuazione 45 verso l' interno nella sua posizione operativa (fig. 12) e rimuovere verso l’esterno l’intera unità di erogazione 25, estraendo la sua struttura inferiore 41 dalla cavità passante 36 dell’organo di supporto 24.

Secondo una variante, non rappresentata nei disegni, ma facilmente comprensibile per runa persona esperta del ramo, l’elemento di attuazione 45 può essere disposto in modo che fuoriesca dalla parte sinistra della struttura intermedia 42, ossia dalla parte opposta a quella rappresentata nei disegni, in particolare con riferimento alla fig. 5.

Si noti che, in considerazione del peso non eccessivo di ciascuna l’unità di erogazione 25, che con il serbatoio 26 pieno di prodotto fluido è, ad esempio, dell’ordine di circa qualche chilogrammo, e delle dimensioni della struttura intermedia 42 e dell’ugello di erogazione 27, l’aggancio e lo sgancio rapido di ciascuna unità di erogazione 25 all’ /dall’ organo di supporto 24 può essere effettuato impegnando una sola mano di una persona adulta, che può essere un operatore, o lo stesso utente della macchina 10, in particolare la stessa mano con la quale la persona sorregge l’unità di erogazione 25. Infatti, grazie alla vantaggiosa conformazione della sua struttura inferiore, l’operatore, o lo stesso utente, può premere l’elemento di attuazione 45 con un solo dito, ad esempio il pollice, della stessa mano con la quale sta sorreggendo l’unità di erogazione 25. Questo è vantaggioso perché l’operazione di aggancio e sgancio risulta comoda da eseguire, all’occorrenza lasciando all’operatore, o all’utente, una mano libera per altre necessità.

UNITA’ DI ATTUAZIONE

Un altro degli aspetti inventivi del presente trovato è rappresentato dall’unità di attuazione 30 (figure da 13 a 18), che è configurata per cooperare selettivamente con un’unità di erogazione 25 alla volta, quando quest’ultima, tramite la rotazione della piattaforma 17 attorno all’asse centrale verticale X1, è portata dal primo motore elettrico 23 (fig. 3) in corrispondenza della zona di erogazione 15.

In particolare, l’unità di attuazione 30 è composta da una parte interna 51 (fig. 2), fissata sulla piastra orizzontale superiore 14, all’intemo della cavità centrale passante 18, e da una parte esterna 52, fissata sulla piastra orizzontale superiore 14, ma all’ esterno della piattaforma 17 girevole, per non interferire con quest’ultima.

La parte interna 5 1 è configurata per attivare selettivamente la pompa volumetrica 28 (figure 13 e 14), mentre la parte esterna 52 è configurata per attivare selettivamente l’ugello di erogazione 27 dell’unità di erogazione 25 che si trova temporaneamente nella zona di erogazione 15. La parte interna 51 comprende un primo montante verticale 53, che è fissato sulla piastra orizzontale superiore 14 (fig. 15) e sostiene un primo supporto orizzontale 54, che ha una prima estremità 55 sulla quale è montato un secondo motore elettrico 56, con il relativo riduttore di velocità 57. Alla parte inferiore dell’albero del riduttore di velocità 57 (fig. 14) è calettata una prima puleggia dentata 58, la quale è configurata per trasmettere il moto rotatorio, tramite una prima cinghia dentata 59, ad una seconda puleggia dentata 60, che è imperniata su una seconda estremità 61 del primo supporto orizzontale 54. Gli assi di rotazione verticali X3 e X4 delle due pulegge dentate 58 e 60 intersecano il primo asse radiale Yl.

Nella parte inferiore della seconda puleggia dentata 60 è fissato un mandrino 62, avente, nella sua superficie inferiore, due rotelline 63 (fig.

16) disposte da parti diametralmente opposte e simmetriche rispetto all’asse di rotazione verticale X4 della stessa seconda puleggia dentata 60.

Il mandrino 62, nella sua parte superiore, è provvisto di un’aletta radiale 64, sporgente verso l’esterno e configurata per cooperare con un primo sensore di posizione 65, supportato da una piastrina verticale 66 fissata alla parte inferiore del primo supporto orizzontale 54. In una posizione di riposo il mandrino 62 ha le sue rotelline 63 disposte perpendicolari al primo asse radiale Y1.

Le due rotelline 63 del mandrino 62 sono configurate per cooperare con la parte interna di due alette verticali 67 (figure 13, 21, 22 e 23) di un disco eccentrico 68, disposto nella struttura inferiore 41 dell’unità di erogazione 25. In particolare, le due alette verticali 67 sono parallele fra loro e disposte equidistanti da un asse di rotazione verticale X5 del disco eccentrico 68. Inoltre, le due alette verticali 67, in una loro posizione angolare di riposo, si trovano perpendicolari al primo asse radiale Y1 (figure 21 e 23), per intercettare le rotelline 63 del mandrino 62, che si dispongono nella cavità definita fra le stesse due alette verticali 67, senza interferire con queste ultime, quando l’unità di erogazione 25 va nella posizione di erogazione, ossia in corrispondenza dell’unità di attuazione 30.

A sua volta il disco eccentrico 68 coopera con un pistoncino 69, il quale è mobile assialmente lungo il primo asse radiale Y1 ed è configurato per azionare in modo noto un soffietto 70 della pompa volumetrica 28. Una seconda molla elicoidale 71 è disposta attorno al pistoncino 69 per tenere quest’ultimo costantemente contro il disco eccentrico 68. Inoltre, il soffietto 70 è in comunicazione con il corrispondente serbatoio 26 tramite un condotto di aspirazione 72, parzialmente visibile in fig. 21.

Inoltre, sulla parte più interna della struttura inferiore 41 è presente un’aletta orizzontale 73, sporgente verso l’intemo della macchina 10, per cooperare con un secondo sensore di posizione 74 (figure 13, 15 e 16), montato sulla piastrina verticale 66 al disotto del primo sensore di posizione 65.

La parte esterna 52 dell’unità di attuazione 30 (figure da 13 a 18) comprende una staffa di supporto 75 avente sia una parte orizzontale 76, fissata sulla piastra orizzontale superiore 14 (fig. 15) e provvista di una cavità passante 77 (fig. 14) disposta in corrispondenza della cavità passante 16 (fig. 1), sia una parte verticale 78 (figure da 13 a 18), all’estremità superiore della quale è montato un meccanismo di sollevamento 79, configurato per cooperare selettivamente con l’ugello di erogazione 27 dell’unità di erogazione 25, quando quest’ultima si trova nella sua posizione di erogazione, in corrispondenza dell’unità di attuazione 30.

In particolare, nella forma di realizzazione qui illustrata a titolo di esempio, ciascun ugello di erogazione 27 (figure 19 e 20) comprende una struttura esterna 80, sostanzialmente tubolare ed avente un asse verticale X6. Internamente alla struttura esterna 80 è presente una cavità assiale 81, nella quale arriva il condotto di erogazione 43 e che nella sua parte inferiore termina in un orifizio di erogazione 82 di erogazione, dal quale può uscire selettivamente il fluido contenuto nel corrispondente serbatoio 26. Uno stelo assiale 83 è disposto nella cavità assiale 81 e comprende sia un’estremità inferiore 84, svasata e configurata per cooperare con l’orifizio di erogazione 82, sia un otturatore intermedio 85 configurato per cooperare con l’estremità inferiore di un cannotto 86 inserito con precisione nella cavità assiale 8 1 ed avente a sua volta una propria cavità assiale 87, dalla quale parte il condotto di ricircolo 44, che termina all’intemo del corrispondente serbatoio 26. Inoltre, ciascuno stelo assiale 83 ha un’estremità superiore 88 che fuoriesce dalla struttura esterna 80 ed è solidale ad un disco orizzontale 89.

Una terza molla elicoidale 90, disposta della parte superiore della struttura esterna 80, spinge costantemente verso il basso lo stelo assiale 83, in modo che quest’ultimo, in una condizione di riposo, rappresentata in fig. 19, con la sua estremità inferiore 84 mantenga chiuso l’orifizio di erogazione 82. Inoltre, in questa condizione di riposo, l’otturatore intermedio 85 è staccato dall’estremità inferiore del cannotto 86, per cui il condotto di erogazione 43 è in comunicazione fluidica con il condotto di ricircolo 44.

Il meccanismo di sollevamento 79 comprende un carrellino 91 mobile verticalmente lungo un asse verticale X7 all’ interno di un elemento scatolare di guida 92, fissato all’estremità superiore della parte verticale 78 della staffa di supporto 75. In una condizione operativa dell’unità di attuazione 30, l’asse verticale X6 dell’ugello di erogazione 27 coincide con asse verticale X7 del carrellino 91 (fig. 13).

Il carrellino 91 comprende una traversina orizzontale 93 (figure da 15 a 18) e due bracci verticali 94 che terminano ognuno con un dente inferiore 95. I due denti 95 giacciono su uno stesso piano orizzontale e hanno le loro punte distanziate fra loro ed equidistanti dall’asse verticale X7, in modo da permettere l' inserimento fra loro dell’estremità superiore 88 dello stelo assiale 83. Inoltre, in una condizione di riposo del meccanismo di sollevamento 79, la posizione verticale dei due denti inferiori 95, rispetto alla piastra orizzontale superiore 14 (fig. 15) e all’ugello di erogazione 27 (fig. 13), è tale per cui il disco orizzontale 89 di quest’ultimo andrà a disporsi leggermente al di sopra dei due denti inferiori 95.

Il meccanismo di sollevamento 79 comprende anche un terzo motore elettrico 96 (figure da 16 a 18) avente un albero motore 97 sul quale è fissata eccentricamente, ad una distanza C (fig. 18), una rotellina centrale 98, disposta girevolmente al disotto della traversina orizzontale 93 del carrellino 91. Una quarta molla elicoidale 99 (figure da 16 a 18), disposta all’interno dell’elemento scatolare di guida 92, spinge costantemente verso il basso il carrellino 91. Due rotelline laterali 100 sono supportate girevolmente dall’elemento scatolare di guida 92 per guidare dall’ interno il carrellino 91.

Il carrellino 91 è anche provvisto di un’aletta laterale 101 configurata per cooperare con un terzo sensore di posizione 102 montato sulla staffa di supporto 75.

UNITA’ DI RIMESCOLAMENTO

Un altro degli aspetti inventivi del presente trovato è rappresentato dall’unità di rimescolamento 31 (figure 2, 24 e 25), che è configurata per cooperare selettivamente con un’unità di erogazione 25 alla volta, quando quest’ultima, tramite la rotazione della piattaforma 17 attorno all’asse centrale verticale X1, è portata dal primo motore elettrico 23 (fig. 3) in corrispondenza di una zona di rimescolamento 103 (fig. 2), disposta lungo il secondo asse radiale Y2.

L’unità di rimescolamento 31 comprende un secondo montante verticale 104, che è fissato sulla piastra orizzontale superiore 14 (fig. 24) e sostiene un secondo supporto orizzontale 105, che ha una prima estremità 106 sulla quale è montato un quarto motore elettrico 107, coassiale ad un asse verticale X8 (fig. 25) ed avente il proprio albero motore 108 sul quale è calettata una terza puleggia dentata 109, la quale è configurata per trasmettere il moto rotatorio, tramite una seconda cinghia dentata 1 10, ad una quarta puleggia dentata 111, che è imperniata su una seconda estremità 112 del secondo supporto orizzontale 105. Gli assi di rotazione verticali X8 e X9 delle due pulegge dentate 109 e 111 intersecano il secondo asse radiale Y1.

Sulla parte superiore dell’albero di rotazione della quarta puleggia dentata 111 è calettato un secondo pignone dentato 113, il quale è configurato per ingranare selettivamente con una prima ruota dentata 114 (fig. 7, 21, 25) montata girevole al di sotto di ciascun serbatoio 26, coassialmente all’albero verticale X2 di quest’ultimo. La prima ruota dentata 114 è calettata ad un primo albero assiale 115 (fig. 6) del corrispondente serbatoio 26, provvisto di palette radiali 116 configurate per effettuare il rimescolamento del prodotto fluido contenuto nello stesso serbatoio 26, mediante la rotazione dell’albero assiale 115.

Inoltre, nell’esempio qui fornito, ognuno dei quattro serbatoi 26 a doppio cilindro raccordato (fig. 1) è anche provvisto inferiormente di seconda ruota dentata 117 (fig. 2), uguale e complanare alla prima ruota dentata 114, ma girevole attorno a un proprio asse verticale X1 0, sulla quale è calettato un secondo albero assiale, non rappresentato nei disegni ma uguale al primo albero assiale 115 e anch’esso provvisto di alette radiali.

Affinché le ruote dentate 114 e 117 (fig. 25) non interferiscano con i denti di ingranamento del secondo pignone dentato 113, quando ciascuna unità di erogazione 25 si porta in corrispondenza della, o passa attraverso l’unità di rimescolamento 31, lo stesso secondo pignone dentato 113 ha due settori circolari 118, diametralmente opposti, i quali sono privi di denti di ingranamento. L’ampiezza angolare di ciascun settore circolare 118 è tale da permettere comunque al secondo pignone dentato 113, ruotando, di ingranare con i propri denti di ingranamento i denti di ingranamento della prima ruota dentata 114 e, quando è presente, anche quelli della seconda ruota dentata 117.

Inoltre, un quarto sensore di posizione 119 è montato sulla seconda estremità 112 del secondo supporto orizzontale 105 per rilevare la posizione angolare del secondo pignone dentato 113.

In una posizione di riposo dell’unità di rimescolamento 31, rappresentata nelle figure 2, 24 e 25, i due settori circolari 118 del secondo pignone dentato 113 giacciono sul secondo asse radiale Y2, in modo che la rotazione della piattaforma 17 possa avvenire senza alcuna interferenza con la stessa unità di rimescolamento 31. In una posizione operativa dell’ unità di rimescolamento 31, il secondo pignone dentato 113 viene fatto ruotare azionando il quarto motore elettrico 107, che pone in movimento la terza puleggia dentata 109, la seconda cinghia dentata 110 e la quarta puleggia dentata 111. In tale posizione operativa, non raffigurata, il secondo pignone dentato 113, ruotando, ingrana con la prima ruota dentata 114 ed eventualmente, se presente, con la seconda ruota dentata 117 per azionare in rotazione i rispettivi alberi assiali così da ottenere il rimescolamento del prodotto fluido.

Infine, la macchina 10 comprende anche un’unità elettronica di controllo 120, schematizzata in fig. 1 e che può essere di qualunque tipo noto, o che sarà sviluppato in futuro, la quale è configurata per comandare opportunamente i quattro motori elettrici 23, 56, 96 e 107, in risposta ai segnali provenienti almeno dai sensori di posizione 65, 74, 102 e 119 e da una consolle di comando, non rappresentata nei disegni. II funzionamento della macchina 10 fin qui descritta, che corrisponde sostanzialmente al procedimento per l’erogazione automatica di prodotti fluidi secondo il presente trovato, è il seguente.

In una condizione iniziale, rappresentata in fig. 1, la macchina 10 si trova con la piattaforma 17 ferma.

In questa posizione è possibile eseguire una fase di installazione e/o una eventuale fase rimozione di una qualsiasi delle unità di erogazione 25 che non si trova temporaneamente in corrispondenza dell’unità di attuazione 30, mediante il semplice azionamento manuale dell’elemento di attuazione 45, come descritto in precedenza.

Segue quindi una fase di erogazione del prodotto fluido contenuto in un determinato serbatoio 26 di una delle unità di erogazione 25. Tale fase di erogazione comprende innanzitutto una sotto-fase di posizionamento angolare, in cui l’unità di erogazione 25 selezionata viene portata in corrispondenza dell’unità di attuazione 30 mediante la selettiva rotazione della piattaforma 17 (fig. 3) ad opera del primo motore elettrico 23.

In questa posizione, per l’erogazione di una voluta quantità di prodotto fluido, si mantiene fermo il primo motore elettrico 23, e conseguentemente la piattaforma 17, e si aziona il terzo motore elettrico 96 (figure 16, 17 e 18), che effettua una rotazione di 180° del suo albero motore 97; quest’ultimo, tramite la rotellina centrale 98, causa il sollevamento del carrellino 91, che, con i suoi denti inferiori 95, solleva il disco orizzontale 89 (fig. 13) e lo stelo assiale 83 (fig. 20) ad esso solidale, per cui si apre così l’orifizio di erogazione 82, che è in comunicazione con il condotto di erogazione 43, mentre, contemporaneamente, l’otturatore intermedio 85 va a battuta sulla parte inferiore del cannotto 86 e chiude ed isola il condotto di ricircolo 44. Inoltre, si aziona selettivamente anche il secondo motore elettrico 56 (fig. 13), che effettua l’azionamento della pompa volumetrica 28, tramite la rotazione del mandrino 62, che ha le sue rotelline 63 in impegno con le alette verticali 67 del disco eccentrico 68.

Si fa notare che, in questa posizione, anziché l’erogazione di una voluta quantità di prodotto fluido, si può effettuare anche un ricircolo di quest’ultimo, semplicemente azionando solamente il secondo motore elettrico 56, mantenendo fermo il terzo motore elettrico 96 nella sua posizione iniziale. Infatti, in questa condizione l’orifizio di erogazione 82 rimane chiuso e l’azionamento della pompa volumetrica 28 causerà un ricircolo del prodotto fluido nel serbatoio 26, attraverso il circuito che si crea mediante il condotto di aspirazione 72, la pompa volumetrica 28, il condotto di erogazione 43, le cavità assiali 81 e 87 dell’ugello di erogazione 27 e il condotto di ricircolo 44 (figure 19 e 21).

Quando si vuole effettuare un rimescolamento del prodotto fluido contenuto all’intemo di uno dei serbatoi 26, si esegue una fase di rimescolamento, portando la corrispondente unità di erogazione 25 nella zona di rimescolamento 103 (fig. 3), mediante l’azionamento del primo motore elettrico 23 (fig. 3) che fa ruotare la piattaforma 17 fino a quando la prima ruota dentata 114 (figure 24 e 25) ed eventualmente anche la seconda ruota dentata 117, se presente, vanno in corrispondenza del secondo pignone dentato 113 dell’unità di rimescolamento 31. Si aziona quindi il quarto motore elettrico 107 per portare in rotazione l’albero assiale 1 15 (fig. 6), che con le sue palette radiali 117 effettua il rimescolamento del prodotto fluido, per impedirne l’essiccazione.

Da quanto sopra esposto risulta chiaro che tutte le fasi del ciclo operativo sopra descritte possono essere gestite automaticamente dall’unità elettronica di controllo 120 e che l’eventuale rimozione e/o sostituzione di ciascuna delle unità di erogazione 25 può essere effettuata facilmente e con molta semplicità anche da una persona non specializzata.

E' anche chiaro che alla macchina 10 e al relativo procedimento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire daH'ambito del presente trovato.

È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad un esempio specifico di una forma di realizzazione, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchine e procedimenti per erogare automaticamente prodotti fluidi, in particolare liquidi coloranti, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (10) per erogare automaticamente almeno un prodotto fluido, in particolare un liquido colorante, comprendente una struttura fissa (11, 14), una piattaforma (17) girevole selettivamente rispetto a detta struttura fissa (11, 14), attorno ad un proprio asse centrale (XI), e mezzi di supporto (24) montati su detta piattaforma (17) per ruotare insieme ad essa e supportare una pluralità di unità di erogazione (25), ciascuna comprendente almeno un serbatoio (26), nel quale è contenuto detto prodotto fluido da erogare, un ugello di erogazione (27) e mezzi di pompaggio (28) configurati per convogliare selettivamente una voluta quantità di detto prodotto fluido da detto serbatoio (26) a detto ugello di erogazione (27) e da quest’ultimo ad un mezzo di contenimento esterno, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, un’unica unità di attuazione (30) disposta radialmente rispetto a detto asse centrale (XI) in una zona di erogazione (15) di detta struttura fissa (11, 14) e configurata per attuare selettivamente e autonomamente sia detto ugello di erogazione (27), sia detti mezzi di pompaggio (28) dell’unità di erogazione (25) selezionata che si trova temporaneamente in detta zona di erogazione (15), tramite la rotazione di detta piattaforma (17).
2. 2. Macchina (10) come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta piattaforma (17) ha una forma sostanzialmente anulare e definisce una cavità centrale passante (16), che detta pluralità di unità di erogazione (25) è disposta a cerchio su detta piattaforma (17) e che detta unità di attuazione (30) comprende sia una parte interna (51), montata su detta struttura fissa (11, 14) in detta cavità centrale passante (16) e configurata per attivare selettivamente detti mezzi di pompaggio (28), sia una parte esterna (52) montata su detta struttura fissa (11, 14) ma all’esterno di detta piattaforma (17) e configurata per attivare selettivamente detto ugello di erogazione (27) di detta unità di erogazione (25) selezionata.
3. 3. Macchina (10) come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta parte interna (51) comprende almeno un mandrino (62) configurato per essere portato selettivamente in rotazione, attorno ad un proprio asse di rotazione (X4) e provvisto di primi mezzi di impegno (63) configurati per essere accoppiati selettivamente con corrispondenti secondi mezzi di impegno (67) di detti mezzi di pompaggio (28) di detta unità di erogazione (25) selezionata.
4. 4. Macchina (10) come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di impegno comprendono due rotelline (63) disposte nella parte inferiore di detto mandrino (62), da parti diametralmente opposte e simmetriche rispetto a detto asse di rotazione (X4) di quest’ultimo, che detti secondi mezzi di impegno comprendono due alette (67), parallele fra loro e disposte nella parte superiore di un disco (68) girevole all’ interno di una struttura inferiore (41) di detta unità di erogazione (25), nella quale sono alloggiati anche detti mezzi di pompaggio (28), e che dette due alette (67) definiscono fra loro una cavità configurata per accogliere dette due rotelline (63) quando detta unità di erogazione (25) selezionata si trova in corrispondenza di detta unità di attuazione (30).
5. 5. Macchina (10) come nella rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto disco (68) è montato eccentrico rispetto al suo asse di rotazione (X5) e coopera con un pistoncino di attuazione (69) di detti mezzi di pompaggio (28), per mezzo di un organo di condizionamento (70) che tiene costantemente detto pistoncino di attuazione (69) contro la superficie periferica di detto disco (68).
6. 6. Macchina (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 5, caratterizzata dal fatto che detto ugello di erogazione (27) comprende sia una struttura esterna (80) che definisce una cavità assiale (81) avente un orifizio di erogazione (82) nella sua parte terminale inferiore, sia uno stelo assiale (83) disposto aU’intemo di detta cavità assiale (81) e che normalmente è in una condizione di riposo nella quale tiene chiuso detto orifìzio di erogazione (82), e che detta parte esterna (52) di detta unità di attuazione (30) comprende mezzi di attuazione (79) configurati per cooperare con detto stelo assiale (83) di detto ugello di erogazione (27), quando detta unità di erogazione (25) selezionata si trova in corrispondenza di detta unità di attuazione (30), per portarlo selettivamente da detta condizione di riposo in una condizione operativa, in cui detto stelo assiale (83) è sollevato e tiene aperto detto orifizio di erogazione (82), e viceversa.
7. 7. Macchina (10) come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attuazione (79) comprendono un carrellino (91) montato scorrevole lungo un proprio asse verticale (X7) ed avente due bracci verticali (94) provvisti inferiormente di due denti (95) che giacciono su uno stesso piano orizzontale e hanno le loro punte distanziate fra loro ed equidistanti da detto asse verticale (X7) di detto carrellino (91), in modo da permettere l'inserimento fra loro di un’estremità superiore (88) di detto stelo assiale (83) per cooperare con un elemento orizzontale (89) solidale a quest’ultimo.
8. 8. Macchina (10) come nelle rivendicazioni 3 e 6, caratterizzata dai fatto che comprende, inoltre, primi mezzi motori (23) configurati per portare selettivamente in rotazione detta piattaforma (17) attorno a detto asse centrale (XI), secondi mezzi motori (56) configurati per portare selettivamente in rotazione detto mandrino (62) attorno a detto asse di rotazione (X4), e terzi mezzi motori (96) configurati per comandare selettivamente detti mezzi di attuazione (79).
9. 9. Macchina (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di aggancio rapido (29, 37-40, 45-50) configurati per permettere il facile e semplice posizionamento di ciascuna di dette unità di erogazione (25) su detti mezzi di supporto (24) e l’altrettanto facile e semplice rimozione di ciascuna di dette unità di erogazione (25) da detti mezzi di supporto (24).
10. 10. Macchina (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, un’unica unità di rimescolamento (31), disposta radialmente rispetto a detto asse centrale (XI) in una zona di rimescolamento (103) di detta struttura fissa (11, 14), angolarmente sfalsata rispetto a detta zona di erogazione (15), e configurata per rimescolare selettivamente e autonomamente detto prodotto fluido contenuto in detto serbatoio (26) dell’unità di erogazione (25) che si trova temporaneamente in detta zona di rimescolamento (103), tramite la rotazione di detta piattaforma (17).
11. 11. Procedimento per erogare automaticamente almeno un prodotto fluido, in particolare un liquido colorante, mediante una macchina (10) avente una struttura fissa (11, 14), una piattaforma (17) girevole selettivamente rispetto a detta struttura fissa (11, 14), attorno ad un proprio asse centrale (XI), e mezzi di supporto (24) montati su detta piattaforma (17) per ruotare insieme ad essa e supportare una pluralità di unità di erogazione (25) ciascuna avente un serbatoio (26), nel quale è contenuto detto prodotto fluido da erogare, un ugello di erogazione (27) e mezzi di pompaggio (28) configurati per convogliare selettivamente una voluta quantità di detto prodotto fluido da detto serbatoio (26) a detto ugello di erogazione (27) e da quest’ultimo ad un mezzo di contenimento esterno, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una fase di erogazione di detto prodotto fluido che avviene mediante un’unica unità di attuazione (30) configurata per attuare selettivamente e autonomamente sia detto ugello di erogazione (27), sia detti mezzi di pompaggio (28) dell’unità di erogazione (25) selezionata che si trova temporaneamente in una zona di erogazione (15), tramite la rotazione di detta piattaforma (17).
12. 12. Procedimento come nella rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che comprende, inoltre, almeno una fase di ricircolo di detto prodotto fluido in detto serbatoio (26), che avviene quando detta unità di erogazione (25) selezionata si trova temporaneamente in detta zona di erogazione (15), azionando selettivamente detti mezzi di pompaggio (28), mentre il corrispondente ugello di erogazione (27) è mantenuto in una condizione di riposo, con un suo orifìzio di erogazione (82) chiuso.