ITUD20080239A1 - Procedimento e impianto per il confezionamento di prodotti alimentari freschi, quali frutta e ortaggi, e prodotto alimentare cosí confezionato - Google Patents

Procedimento e impianto per il confezionamento di prodotti alimentari freschi, quali frutta e ortaggi, e prodotto alimentare cosí confezionato

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ITUD20080239A1
ITUD20080239A1 IT000239A ITUD20080239A ITUD20080239A1 IT UD20080239 A1 ITUD20080239 A1 IT UD20080239A1 IT 000239 A IT000239 A IT 000239A IT UD20080239 A ITUD20080239 A IT UD20080239A IT UD20080239 A1 ITUD20080239 A1 IT UD20080239A1
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Description

"PROCEDIMENTO E IMPIANTO PER IL CONFEZIONAMENTO DI PRODOTTI ALIMENTARI FRESCHI, QUALI FRUTTA E ORTAGGI, E PRODOTTO ALIMENTARE COSI' CONFEZIONATO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un procedimento ed al relativo impianto per il confezionamento di prodotti alimentari freschi, quali frutta e ortaggi. In particolare, il presente trovato à ̈ utilizzato per il confezionamento di frutta e ortaggi freschi, ad esempio mele, pere, arance, carote, banane ed altri, destinati alla distribuzione unitaria in distributori automatici di ambienti pubblici.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti prodotti alimentari freschi, quali frutta e ortaggi, comunemente commercializzati al dettaglio e presso la grande distribuzione, sfusi o disposti su contenitori, o cassette, in materiale plastico, legno o cartone.
Tali prodotti sono generalmente commercializzati completi di buccia che viene eventualmente asportata dall'utente al momento del consumo.
La commercializzazione con la buccia à ̈ necessitata dal fatto di dover garantire una voluta freschezza da banco del prodotto almeno per alcuni giorni.
Infatti, questi prodotti, se conservati con la buccia in luogo fresco e asciutto, mantengono sostanzialmente inalterate le loro proprietà organolettiche per alcuni giorni, mentre, se privi di buccia, si deteriorano nell'arco di qualche ora, per effetto dell'ossidazione degli idrochinoni in essi presenti.
E' sempre più diffusa l'abitudine di effettuare spuntini veloci con prodotti freschi e naturali, anche fuori casa, in alternativa ad un'alimentazione calorica tipica degli snack a lunga conservazione o additivati, prodotti industrialmente .
I prodotti freschi, quali frutta e ortaggi, ad esempio mele, pere, carote o altri, sono però di difficile distribuzione unitaria nei tradizionali distributori automatici di spuntini.
Infatti, dovendo garantire la praticità e velocità di consumo all'utente, considerando anche che tali prodotti naturali devono essere conservati con la loro buccia, una loro distribuzione in distributori automatici richiederebbe la contemporanea distribuzione di utensili per asportare la buccia al momento del consumo.
Inoltre, nel caso di pelatura del prodotto, vi sono problemi relativi al succo che, in quantità più o meno consistente, può fuoriuscire dal prodotto e sporcare le mani o macchiare gli abiti del consumatore.
L'esigenza di una distribuzione unitaria di prodotti freschi quali frutta e verdura, à ̈ ancor più sentita negli istituti scolastici. E' infatti preferibile che la dieta dei bambini comprenda frutta e ortaggi per un corretto apporto di fibre e vitamine e che riduca il consumo di spuntini veloci di derivazione industriale. I bambini, però, non hanno la capacità di utilizzare efficacemente e con la dovuta attenzione utensili da taglio per asportare la buccia di frutta o ortaggi e sono quindi costretti a consumare tali prodotti con la buccia. Molto spesso la buccia, anche se lavata, à ̈ spesso sede di prodotti chimici per l'agricoltura, cera o microrganismi.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di mettere a punto un procedimento, ed il relativo impianto, per distribuire in modo unitario prodotti alimentari freschi mediante distributori automatici, sia garantendo il mantenimento delle proprietà organolettiche del prodotto fresco naturale senza l'utilizzo di conservanti e/o additivi di vario genere, sia la praticità e velocità di consumo sostanzialmente per qualsiasi tipo di utente.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed altri scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo un procedimento per il confezionamento di prodotto alimentare fresco, quale frutta e ortaggi provvisti esternamente di una buccia protettiva, comprende almeno una fase di pelatura, in cui a detto prodotto viene asportata la buccia.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, a valle della fase di pelatura, Ã ̈ prevista almeno una fase di rivestimento, in cui almeno una pellicola di materiale, vantaggiosamente ma non necessariamente totalmente o parzialmente trasparente, viene associata alla superficie esterna del prodotto alimentare, ed una fase di formatura in cui la pellicola viene fatta aderire alla superficie esterna del prodotto alimentare stesso.
Secondo una variante, la pellicola à ̈ di materiale termoformabile .
Con questo procedimento, si ottiene un prodotto naturale in cui la pellicola sostituisce la buccia nelle sue funzioni di protezione e conservazione del prodotto stesso, ma, al contrario della buccia, à ̈ facilmente asportabile senza l'ausilio di utensili. Inoltre, l'ingombro della confezione à ̈ sostanzialmente uguale a quello del prodotto non confezionato, e quindi adatto alle ridotte dimensioni degli scomparti dei distributori automatici.
Secondo una variante, la fase di rivestimento prevede una prima sottofase di sagomatura, in cui una prima pellicola viene sagomata a definire una sede, avente forma correlata al prodotto, una seconda sottofase di posizionamento in cui il prodotto viene deposto in tale sede, ed una terza sottofase di copertura in cui una seconda pellicola viene sovrapposta alla prima pellicola in modo da coprire l'intera superficie del prodotto.
In questo modo, Ã ̈ possibile confezionare anche prodotti di forma sostanzialmente sferica evitando che la pellicola formi sulla superficie del prodotto pieghe e sovrapposizioni.
Secondo una variante, nel caso di pellicola di materiale termoformabile, a valle della fase di formatura, Ã ̈ prevista una fase di termoretrazione in cui la pellicola viene fatta ritirare per aderire ulteriormente alla superficie del prodotto. Questa soluzione permette di aumentare ulteriormente l'aderenza della pellicola al prodotto, con un risultato finale di simulazione della buccia.
Secondo una variante, il presente trovato comprende, a monte della fase di rivestimento, una fase di trattamento antiossidante, in cui il prodotto sbucciato viene trattato con una soluzione antiossidante per ritardarne 1'imbrunimento ed aumentarne la durata.
Secondo una variante, la fase di formatura prevede una sottofase di effettuazione del vuoto, in cui viene aspirata l'aria presente tra pellicola e prodotto.
Questa operazione, eliminando o riducendo la presenza di ossigeno a contatto con il prodotto, rinforza l'effetto del trattamento antiossidante permettendo di allungare ulteriormente la durata del prodotto.
Secondo un'ulteriore variante, la fase di formatura comprende, a valle della fase di effettuazione del vuoto, una fase di sigillatura in cui la pellicola viene solidarizzata in una zona di chiusura ed una sottofase di rifilatura in cui la pellicola viene rifilata lungo la linea di solidarizzazione stessa.
La solidarizzazione rende ermetica la confezione impedendo così la contaminazione del prodotto da parte di agenti esterni e l'ingresso di aria.
Secondo una variante, a monte della fase di trattamento antiossidante, il procedimento comprende una fase di taglio, in cui il prodotto viene pretagliato in porzioni di forma predefinita, ad esempio spicchi o rondelle, che vengono mantenute associate a formare la sagoma originaria del prodotto.
Questa soluzione risulta particolarmente vantaggiosa nel caso di prodotti destinati alla distribuzione in ambienti pubblici, quali, ad esempio, ospedali, case di riposo e scuole, frequentati da consumatori con l'esigenza di poter consumare il prodotto a pezzi facilmente prelevabili con la mano e non a morsi.
Secondo un'ulteriore variante, la pellicola ha una colorazione che riproduce l'aspetto del prodotto alimentare confezionato. In questo modo, il prodotto à ̈ più facilmente riconoscibile da parte del consumatore ed esteticamente più appetibile.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra schematicamente un impianto per il confezionamento secondo il presente trovato;
la fig. 2 à ̈ una vista laterale schematica di un particolare dell'impianto di fig. 1; la fig. 3a à ̈ una vista laterale di un prodotto durante la fase di confezionamento con l'impianto di fig. 1;
la fig. 3b à ̈ una vista assonometrica di una parte di fig. 3a;
la fig. 4 Ã ̈ una vista prospettica del prodotto confezionato realizzato con l'impianto di fig. 1;
la fig. 5 Ã ̈ uno schema a blocchi di un procedimento di confezionamento secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un impianto 10 secondo il presente trovato à ̈ utilizzabile per 11 confezionamento di prodotti freschi alimentari, nella fattispecie mele.
L'esempio che segue prevede l'utilizzo di pellicola di materiale termoformabile.
Con particolare riferimento alla fig. 1, l'impianto 10 comprende una stazione di caricamento 11, una vasca di lavaggio 12, una stazione di pelatura 13, una stazione di cernita 14, una vasca di trattamento antiossidante 15, una stazione di asciugatura 16 ed una stazione di confezionamento 17.
La stazione di caricamento 11, la vasca di lavaggio 12, la stazione di pelatura 13, la stazione di cernita 14, la vasca di trattamento antiossidante 15 e la stazione di asciugatura 16 sono sostanzialmente di tipo noto.
In particolare, nella stazione di caricamento 11 le mele 20 vengono caricate e fatte scivolare nella vasca di lavaggio 12 in cui vengono lavate, generalmente con acqua.
La vasca di lavaggio 12 comprende mezzi sollevatori che prelevano le mele 20 e le convogliano verso la stazione di pelatura 13.
La stazione di pelatura 13 comprende un dispositivo orientatore che ruota le mele 20 affinché l'asse picciolo-sepalo risulti in direzione verticale, e mezzi di pelatura che sbucciano le mele 20, ad esempio per tornitura, ed eventualmente le privano del torsolo.
Nella stazione di cernita 15, comprendente, ad esempio, un nastro trasportatore, vengono individuate e scartate le mele 20 non conformi, manualmente o in modo automatico.
Le mele 20 conformi vengono immerse per un determinato intervallo temporale nella vasca di trattamento antiossidante 15, contenente una soluzione antiossidante, ad esempio una soluzione di acido ascorbico, e vengono successivamente asciugate nella stazione di asciugatura 16 mediante, ad esempio, ventilatori.
Con particolare riferimento alla fig. 2, la stazione di confezionamento 17 comprende mezzi di sagomatura 21, mezzi di avanzamento 28, mezzi di copertura 22, un gruppo di sigillatura 23 e mezzi di termoretrazione 27.
La stazione di confezionamento 17 comprende inoltre un primo rullo svolgitore 33, disposto a monte dei mezzi di sagomatura 21, ed atto ad alimentare nei mezzi di sagomatura 21 una prima pellicola 31 di materiale termoformabile, sottoforma di nastro, ed un secondo rullo svolgitore 34, associato ai mezzi di copertura 22, ed atto ad alimentare nei mezzi di copertura 22 una seconda pellicola 32 di materiale plastico termoformabile, sottoforma di nastro.
I mezzi di sagomatura 21 comprendono uno stampo la cui sagoma à ̈ correlata con la sagoma di parte della mela 20 da confezionare, atto a preformare la prima pellicola 31.
Nella fattispecie, lo stampo à ̈ sagomato per preformare la prima pellicola 31 in modo tale che questa rivesta più di metà della mela 20, ad esclusione di una calotta superiore.
Mediante lo stampaggio, si viene a formare sul nastro una sede 30 (figg. 3a e 3b) in cui viene collocata la mela manualmente all'uscita dai mezzi di sagomatura 21.
Immediatamente a valle dei mezzi di sagomatura 21 sono previsti i mezzi di avanzamento 28.
Nella fattispecie, i mezzi di avanzamento 28 comprendono due catene disposte parallele ad una distanza pari alla larghezza della prima pellicola 31, ciascuna delle quali à ̈ disposta anularmente su due pulegge. Le pulegge, che non sono visibili in figura, sono disposte, rispettivamente, una immediatamente a monte dei mezzi di sagomatura 21, ed una immediatamente a valle del gruppo di sigillatura 23.
A ciascuna catena à ̈ associato un bordo della prima pellicola 31 per farla avanzare verso il gruppo di sigillatura 23.
In questo modo la prima pellicola 31 funge anche da nastro trasportatore per le mele 20.
Secondo una variante, a valle dei mezzi di sagomatura 21, lungo la direzione di avanzamento della prima pellicola 31, sono previsti mezzi di posizionamento, atti a collocare la mela 20 nella sede 30 in modo automatizzato.
A valle dei mezzi di sagomatura 21 e a monte del gruppo di sigillatura 23, sono disposti i mezzi di copertura 22, comprendenti una pluralità di rulli tensionatori 35 ed un dispositivo di posizionamento 29, che posizionano gradualmente la seconda pellicola 32 sopra le mele 20, durante l'avanzamento della prima pellicola 31 e delle mele 20 dai mezzi di sagomatura 21 al gruppo di sigillatura 23.
La seconda pellicola 32 avanza solidalmente alla prima pellicola 31 verso il gruppo di sigillatura 23.
Il gruppo di sigillatura 23 comprende un dispositivo di effettuazione del vuoto 24 che aspira l'aria presente tra le due pellicole 31 e 32 e la superficie della mela 20.
Il gruppo di sigillatura 23 comprende inoltre mezzi di sigillatura 25 che saldano tra loro le due pellicole 31 e 32 nella zona perimetrale della mela 20. La saldatura delle pellicole viene effettuata con metodi noti, ad esempio per fusione, per pressione, al laser o altro.
Il gruppo di sigillatura 23 comprende mezzi di rifilatura 26, disposti a valle dei mezzi di sigillatura 25, che tagliano le due pellicole 31 e 32 lungo il bordo della porzione sigillata 37 (fig.
4).
Vantaggiosamente, i mezzi di rifilatura 26 sagomano una linguetta 36, comprendente una porzione di ugual forma e dimensioni di ciascuna delle due pellicole 31 e 32. Sulla linguetta 36 viene eseguito un taglio 40 longitudinale per un'apertura facilitata della confezione.
Il gruppo di sigillatura 23 alimenta i mezzi di termoretrazione 27.
I mezzi di termoretrazione 27 comprendono una vasca di termoretrazione 38 contenente acqua calda, ad una temperatura tale da provocare il ritiro delle pellicole 31 e 32, ed una piattaforma 39 forata, disposta movimentabile verticalmente all'interno della vasca di termoretrazione 38.
Le mele 20 rivestite vengono caricate, manualmente o mediante dispositivi automatici, sulla piattaforma 39 quando questa à ̈ ad un livello superiore al pelo dell'acqua della vasca di termoretrazione 38. Successivamente, la piattaforma 39 si muove verso il basso fino ad un livello in cui le mele 20 risultano completamente immerse nell'acqua. La piattaforma 39 rimane in tale posizione per il tempo necessario al ritiro delle pellicole 31 e 32, per poi ritornare al livello iniziale, sopra al pelo dell'acqua.
I fori della piattaforma 39 sono atti a scolare le mele 20 dall'acqua residua dopo l'immersione. Secondo una variante, la stazione di confezionamento 17 prevede un dispositivo di recupero degli sfridi di rifilatura delle pellicole 31 e 32, associato ai mezzi di sagomatura 23.
Tale dispositivo di recupero degli sfridi à ̈, ad esempio, del tipo ad aspirazione, e comprende una pluralità di tubi aspiratori disposti in corrispondenza dei mezzi di rifilatura 26.
E<1>chiaro comunque che all'impianto 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
E' anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad un esempio specifico, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di impianto per il confezionamento di prodotti freschi alimentari, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per il confezionamento di prodotto (20) alimentare fresco, quale frutta e ortaggi, provvisto esternamente di una buccia protettiva, comprendente almeno una fase di pelatura, in cui a detto prodotto (20) viene asportata la buccia, caratterizzato dal fatto che a valle della fase di pelatura, comprende almeno una fase di rivestimento, in cui almeno una pellicola di rivestimento viene associata alla superficie esterna di detto prodotto (20), ed una fase di formatura in cui detta pellicola di rivestimento viene fatta aderire alla superficie esterna di detto prodotto (20).
  2. 2. Procedimento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di formatura comprende una sottofase di sigillatura in cui la pellicola di rivestimento viene solidarizzata in corrispondenza di una predefinita zona di chiusura ed una sottofase di rifilatura in cui detta pellicola di rivestimento viene rifilata lungo il bordo della porzione solidarizzata (37).
  3. 3. Procedimento come nelle rivendicazioni 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la fase di formatura comprende una sottofase di effettuazione del vuoto, in cui viene aspirata l'aria presente tra detta pellicola di rivestimento e detto prodotto (20).
  4. 4. Procedimento come nelle rivendicazioni 1 o 3, caratterizzato dal fatto che detta fase di rivestimento prevede una prima sottofase di sagomatura, in cui una prima pellicola (31) viene sagomata a definire una sede (30) avente forma correlata al prodotto (20), una seconda sottofase di posizionamento in cui detto prodotto (20) viene deposto in detta sede (30), ed una terza sottofase di copertura in cui una seconda pellicola (32) viene sovrapposta alla prima pellicola (31) in modo da coprire l'intera superficie del prodotto (20).
  5. 5. Procedimento come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che in detta fase di formatura, detta seconda pellicola (32) viene disposta in modo da assumere una forma correlata al prodotto (20).
  6. 6. Procedimento come nelle rivendicazioni 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detta fase di formatura comprende una sottofase di sigillatura in cui detta prima pellicola (31) e detta seconda pellicola (32) vengono solidarizzate fra loro lungo una porzione perimetrale predefinita ed una sottofase di rifilatura in cui detta prima pellicola (31) e detta seconda pellicola (32) vengono rifilate lungo il bordo della porzione solidarizzata (37).
  7. 7. Procedimento come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende, a monte della fase di rivestimento, una fase di trattamento antiossidante di detto prodotto (20).
  8. 8. Procedimento come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che comprende, a monte della fase di trattamento antiossidante, una fase di taglio, in cui detto prodotto (20) viene pretagliato in porzioni di forma predefinita che vengono mantenute associate a formare la sagoma originaria del prodotto (20).
  9. 9. Procedimento come in una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che a valle della fase di formatura, Ã ̈ prevista una fase di termoretrazione in cui detta pellicola di rivestimento viene fatta ritirare per aderire ulteriormente alla superficie del prodotto (20).
  10. 10. Impianto per il confezionamento di prodotto (20) alimentare fresco, quale frutta e ortaggi, provvisto esternamente di una buccia protettiva, comprendente almeno una stazione di pelatura (13), atta ad asportare la buccia a detto prodotto (20), caratterizzato dal fatto che comprende una stazione di confezionamento (17) provvista almeno di un gruppo di rivestimento, atto a posizionare almeno una pellicola di rivestimento sulla superficie esterna di detto prodotto (20) , e di un gruppo di sigillatura (23), atto a far aderire detta pellicola di rivestimento alla superficie di detto prodotto (20).
  11. 11. Impianto come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di sigillatura (23) comprende un dispositivo di effettuazione del vuoto (24), disposto a valle di detto gruppo di rivestimento, ed atto ad aspirare l'aria presente tra detta pellicola di rivestimento e detto prodotto (20).
  12. 12. Impianto come nelle rivendicazioni 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di sigillatura (23) comprende mezzi di sigillatura (25), atti a solidarizzare detta pellicola di rivestimento in corrispondenza di una predefinita zona di chiusura e mezzi di rifilatura (26), disposti a valle di detti mezzi di sigillatura (25), e atti a rifilare detta pellicola di rivestimento lungo il bordo della porzione solidarizzata.
  13. 13. Impianto come nelle rivendicazioni 10 o 11, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di rivestimento comprende mezzi di sagomatura (21), atti a sagomare una prima pellicola (31) a definire una sede (30) avente forma correlata al prodotto (20) ed in cui detto prodotto (20) viene deposto, e mezzi di copertura (22), cooperanti con detti mezzi di sagomatura (21), ed atti a sovrapporre una seconda pellicola (32) alla prima pellicola (31) in modo da coprire l'intera superficie del prodotto (20) .
  14. 14. Impianto come in una o l'altra delle rivendicazioni da 10 a 13, caratterizzato dal fatto che detta stazione di confezionamento (17) comprende mezzi di termoretrazione (27), disposti a valle di detto gruppo di sigillatura (23), ed atti a far ritirare detta pellicola di rivestimento.
  15. 15. Prodotto alimentare fresco, quale frutta e ortaggi, privato della buccia protettiva, caratterizzato dal fatto che à ̈ confezionato mediante un procedimento di confezionamento comprendente almeno una fase di rivestimento, in cui almeno una pellicola di rivestimento viene associata alla superficie esterna di detto prodotto (20), ed una fase di formatura in cui detta pellicola di rivestimento viene fatta aderire alla superficie esterna di detto prodotto (20).
  16. 16. Prodotto come nella rivendicazione 15 caratterizzato dal fatto che alla superficie esterna di detto prodotto (20) sono associate una prima pellicola (31), sagomata a definire una sede (30) avente forma correlata al prodotto (20), ed una seconda pellicola (32), sovrapposta alla prima pellicola (31) in modo da coprire l'intera superficie del prodotto (20).
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