ITUD20060060A1 - Dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale quale una porta, un portone, un cancello o simile - Google Patents

Dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale quale una porta, un portone, un cancello o simile Download PDF

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ITUD20060060A1
ITUD20060060A1 IT000060A ITUD20060060A ITUD20060060A1 IT UD20060060 A1 ITUD20060060 A1 IT UD20060060A1 IT 000060 A IT000060 A IT 000060A IT UD20060060 A ITUD20060060 A IT UD20060060A IT UD20060060 A1 ITUD20060060 A1 IT UD20060060A1
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safety device
support elements
pivot axis
rolling elements
axis
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Enrico Breda
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Breda Sistemi Ind S P A
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
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    • E05D13/003Anti-dropping devices
    • E05D13/006Anti-dropping devices fixed to the wing, i.e. safety catches
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
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    • E05Y2900/10Application of doors, windows, wings or fittings thereof for buildings or parts thereof
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"DISPOSITIVO DI SICUREZZA PER UN SERRAMENTO SEZIONALE QUALE UNA PORTA, UN PORTONE, UN CANCELLO O SIMILE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale quale una porta, un portone, un cancello o simile, ovvero un serramento, composto da più sezioni longitudinali, o pannelli, fra loro parallele, incernierate una all'altra e mobili lungo mezzi di guida, fra una posizione di chiusura ed una posizione di apertura. Il trovato interviene automaticamente per bloccare in qualsiasi posizione tale serramento sezionale, nel caso in cui si verifichino rotture dei suoi mezzi di azionamento.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti i dispositivi di sicurezza associati ai serramenti sezionali, quali porte, portoni, cancelli o simili, a sezioni longitudinali, o pannelli, incernierati l'uno all'altro mediante cerniere poste sul lato interno. I suddetti dispositivi di sicurezza sono noti, ad esempio, dalla domanda di brevetto UD 2002 A 000218, depositata dalla Richiedente .
Nei suddetti serramenti, ogni pannello presenta, alle estremità, mezzi cursori atti a scorrere in opportune guide di scorrimento, per passare da una posizione chiusa del serramento, che normalmente è sostanzialmente verticale ed impedisce il transito, ad una posizione aperta del serramento, in cui consente il transito e viceversa.
Uno dei principali inconvenienti di tali serramenti sezionali si verifica quando il cavo metallico si rompe durante le fasi di movimentazione, provocando, così, la caduta per gravità dell'intero serramento, con il conseguente rischio di provocare seri danni agli utilizzatori e/o alle strutture. I dispositivi di sicurezza noti sono disposti in determinate posizioni sui pannelli, in modo che, in caso di rottura del cavo, la corsa del serramento venga arrestata da elementi di fermo dei dispositivi di sicurezza.
Tali dispositivi di sicurezza noti sono costituiti da due elementi di supporto, imperniati tra loro su un asse di imperniamento e sono associati ad elementi di rotolamento, disposti lungo un asse di scorrimento, che scorrono lungo le suddette guide di scorrimento.
Gli elementi di supporto sono atti ad oscillare tra due posizioni in cui si ha, rispettivamente, minima e massima distanza tra l'asse centrale di imperniamento e l'asse di scorrimento degli elementi di rotolamento. Il passaggio tra le due posizioni è determinato dalla rottura dei mezzi di azionamento.
Il dispositivo di sicurezza comprende, inoltre, mezzi di bloccaggio, coassiali all'asse di imperniamento. I mezzi di bloccaggio sono esterni e sporgenti dai mezzi di guida ed agiscono contro una superficie esterna dei mezzi di guida stessi, mentre gli elementi di supporto si spostano dalla posizione di massima distanza alla posizione di minima distanza fra l'asse di imperniamento e l'asse di scorrimento, in modo da agire come fermo, bloccando lo spostamento del serramento sezionale.
Tali soluzioni note non garantiscono una completa sicurezza del serramento, in quanto, in certe condizioni operative, non sono in grado di intervenire
Ad esempio, tali dispositivi di sicurezza noti non funzionano correttamente nella zona curva delle guide, in cui il serramento passa dalla sua posizione chiusa alla sua posizione aperta, in quanto in tale tratto il dispositivo di sicurezza si allontana dalle guide e non riesce ad avere alcuna presa sulle guide stesse, lasciando così una zona in cui il serramento sezionale non é controllabile in caso di rottura del cavo metallico.
Inoltre, tali dispositivi noti sporgono eccessivamente dalle guide in cui sono inseriti e possono, così, essere ostacolati da ulteriori guide supplementari o dispositivi accessori dei suddetti serramenti sezionali .
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale che, in caso di rottura dei mezzi di azionamento del serramento sezionale, sia atto a bloccare immediatamente tale serramento impedendone la corsa, in una qualsiasi posizione esso si trovi. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni secondarie espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, il presente trovato si applica ad un serramento sezionale comprendente una pluralità di sezioni, o pannelli, cooperanti longitudinalmente tra loro. Tale serramento sezionale è movimentato da mezzi di azionamento, del tipo di per sé noto, per consentire selettivamente il passaggio.
In accordo con il suddetto scopo, il dispositivo di sicurezza comprende mezzi cursori, associati ad almeno uno di detti pannelli ed atti a scorrere in coniugati mezzi di guida, lungo un asse di scorrimento. I mezzi cursori comprendono almeno una coppia d'elementi di rotolamento giacenti sull'asse di scorrimento ed una coppia di elementi di supporto, su ognuno dei quali è imperniato un corrispondente elemento di rotolamento. Gli elementi di supporto, a loro volta, sono imperniati fra loro su un primo asse di imperniamento, spostato rispetto all'asse di scorrimento degli elementi di rotolamento e so stanzialmente perpendicolare al piano su cui giacciono i suddetti elementi di rotolamento.
Gli elementi di supporto possono, così, oscillare tra una prima posizione, in cui i suddetti elementi di rotolamento sono avvicinati fra loro, ed una seconda posizione, in cui gli elementi di rotolamento sono distanti fra loro. Il passaggio dalla prima alla seconda posizione è provocato da una rottura dei mezzi di azionamento.
Il dispositivo di sicurezza secondo il presente trovato comprende, inoltre, mezzi elastici cooperanti con i suddetti elementi di supporto per spingere elasticamente questi ultimi, contro l'azione dei mezzi di azionamento, verso la suddetta seconda posizione.
Il dispositivo di sicurezza secondo il trovato comprende, inoltre, mezzi di bloccaggio associati ad almeno uno dei due elementi di supporto, e che sono atti ad agire contro i mezzi di guida, mentre tali elementi di supporto si spostano verso la seconda posizione, in modo da agire come fermo bloccando lo spostamento del serramento sezionale.
In accordo ad un aspetto caratteristico del presente trovato, i mezzi di bloccaggio sono disposti in posizione opposta a detto asse centrale di imperniamento, rispetto a detto asse di scorrimento. I mezzi di bloccaggio sono, così, interni ai mezzi di guida e si aggettano dall'asse di imperniamento degli elementi di rotolamento, verso una superficie interna dei mezzi di guida, su cui operano per bloccare il serramento.
Vantaggiosamente, così, la distanza tra i mezzi di bloccaggio e la superficie interna dei mezzi di guida è sempre inferiore alla distanza tra la superficie esterna dei mezzi di guida e l'asse centrale di imperniamento. Inoltre, un ulteriore vantaggio del dispositivo secondo il presente trovato, è che i mezzi di bloccaggio cooperano efficacemente con i mezzi di guida sia nei tratti verticali, sia nei tratti curvilinei, sia nei tratti orizzontali di questi ultimi, anche quando sono previste doppie rotaie di guida, proprio perché i mezzi di bloccaggio sono interni ai mezzi di guida.
La cooperazione dei mezzi di azionamento con il dispositivo di sicurezza è tale da tenere normalmente i due elementi di supporto nella prima posizione.
Nel caso in cui i mezzi di azionamento si rompano, non mantengono più i due elementi di supporto nella loro prima posizione, permettendo così ai mezzi elastici di allontanarli fra loro facendo azionare i mezzi di bloccaggio contro i mezzi di guida.
In questo modo, con il dispositivo di sicurezza secondo il presente trovato, nel caso in cui si verifichi la rottura improvvisa dei mezzi di azionamento, il serramento sezionale é immediatamente bloccato, qualsiasi sia la sua posizione rispetto alle guide.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra una vista assonometrica di un dispositivo di sicurezza secondo il presente trovato associato ad un serramento sezionale;
- la fig. 2 illustra schematicamente un particolare ingrandito del dispositivo di sicurezza di fig. 1, in una sua prima condizione operativa;
- la fig. 3 illustra schematicamente un particolare ingrandito del dispositivo di sicurezza di fig. 1 in una sua seconda condizione operativa; e
- la fig. 4 illustra schematicamente un ulteriore particolare ingrandito del dispositivo di sicurezza di fig. 1 in una sua seconda condizione operativa.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un dispositivo di sicurezza 10 per un serramento sezionale secondo il presente trovato è, nel caso di specie, applicato ad un portone 26, ad esempio del tipo atto alla chiusura di un garage, un magazzino o simile.
Il portone 26 comprende una pluralità di elementi modulari, o pannelli 11, accoppiati longitudinalmente a due a due tramite rispettive cerniere, di tipo noto in sé e non illustrate nei disegni. Le cerniere consentono una reciproca rotazione tra i pannelli 11, per far passare il portone 26 da una posizione chiusa, sostanzialmente verticale, ad una posizione aperta, sostanzialmente orizzontale (fig.
1).
Il dispositivo 10 comprende mezzi cursori, o carrelli 12, disposti da parti opposte rispetto ai pannelli 11, e scorrevoli all'interno di rispettive guide 13 coniugate, in modo da permettere al portone 26 di passare dalla posizione chiusa alla posizione aperta, e viceversa.
In accordo al presente trovato, le guide 13 hanno sezione sostanzialmente a "C" e comprendono una porzione piegata 35, sostanzialmente a 90 gradi rispetto all'asse periferico di imperniamento Q, che coopera con il dispositivo di sicurezza, come verrà illustrato nel prosieguo della descrizione (fig-4).
Ogni carrello 12 comprende due ruote 14 (fig. 2), disposte, in opera, lungo un medesimo asse di scorrimento "X", sostanzialmente parallelo alle guide 13 e definenti un comune piano di giacitura. Ognuna delle ruote 14 é imperniata, mediante perni 21, ad un rispettivo elemento di supporto 15 e 16, su assi periferici di imperniamento "Q" (figg. 2 e 3), intersecanti l'asse di scorrimento X e ad esso ortogonali. I due elementi di supporto 15 e 16 sono fra loro imperniati su un asse centrale di imperniamento "P", normalmente disassato o spostato rispetto all'asse di scorrimento "X", cioè non complanare, rispetto all'asse di scorrimento X, (fig.
2 e 3) e sostanzialmente perpendicolare al piano su cui giacciono gli elementi di rotolamento 14. In tal modo, gli elementi di supporto 15, 16 sono oscillabili tra una prima posizione (fig. 2), in cui gli elementi di rotolamento 14 sono avvicinati fra loro e l'asse centrale d'imperniamento P si trova alla massima distanza dall'asse di scorrimento X, ed una seconda posizione (fig. 3), in cui gli elementi di rotolamento (14) sono distanti fra loro e l'asse centrale di imperniamento P si trova alla minima distanza dall'asse di scorrimento X.
Assialmente ad una delle due ruote 14 è fissata un'asta 17, alla quale sono collegati girevolmente, in modo noto, i pannelli 11 (fig. 1).
L'elemento di supporto 15 è provvisto di almeno un fermo 22 in metallo duro che si estende dall'asse periferico di imperniamento "Q" (fig. 2, 3 e 4), ed avente una porzione di contatto 23, ad alto coefficiente di attrito, che si estende sostanzialmente in direziona parallela all'asse periferico di imperniamento Q (fig. 4), quindi piegata sostanzialmente ad angolo retto rispetto all'asse di scorrimento X.
Normalmente, tale fermo 22 è disposto con la sua porzione di contatto 23 in prossimità di una superficie interna 27 della guida 13. La superficie interna 27 è disposta vantaggiosamente sulla porzione piegata 35 (fig. 4). Pertanto, come rappresentato in fig. 4, il fermo 22 aggetta dall'asse periferico di imperniamento Q, in direzione opposta rispetto al primo asse di imperniamento P, verso la superiieie interna 27, in maniera da potere agire su di essa.
Sulla porzione di contatto 23 viene applicato almeno un tagliente 30, che incide la superficie interna 27 della rispettiva guida 13, fino ad incastrarsi. In questo modo, come verrà spiegato in seguito, viene garantito l'arresto del portone 26 in caso di rottura del cavo d'acciaio 20.
Secondo un'altra variante, il fermo 22 è disposto in prossimità di una qualsiasi superficie esterna od interna delle guide 13.
Secondo un'ulteriore variante, possono essere previsti due o più fermi 22 cooperanti con rispettive superfici della guida 13.
L'elemento di supporto 16 comprende un' asola 18 che coopera con un perno di arresto 19 dell'elemento di supporto 15, il quale è atto a definire la posizione limite di chiusura degli elementi di supporto 15 e 16, ed a mantenere questi ultimi adiacenti pur permettendo loro di muoversi l'uno rispetto all'altro.
Il carrello 12 a cui è fissato il pannello 11 terminale inferiore, ossia il pannello che nella posizione di chiusura è più vicino al terreno, è collegato ad un'estremità di un cavo d'acciaio 20 (fig. 1).
Il cavo 20 ha un'estremità ripiegata su se stessa, in modo da definire una parte anulare 28, mediante la quale viene fissato ad una sede circolare 29 coassiale al perno 21 dell'elemento di supporto 15. Il cavo 20 è avvolto anche, come illustrato nelle figg. 2 e 3, attorno ad una sede circolare 29 disposta coassiale al perno 21 dell'elemento di supporto 16. In questo modo, trazionando tale cavo 20 le due ruote 14 tendono ad avvicinarsi fra loro, allontanando così l'asse centrale di imperniamento P dall'asse di scorrimento X, e conseguentemente il fermo 22 dalla superficie interna 27 della guida 13.
Interposta tra i due elementi di supporto 15 e 16 è posizionata una molla 24 provvista di due bracci 31 e 32 che agiscono su rispettive porzioni di spinta dei due elementi di supporto 15 e 16. L'azione di tale molla 24 tende a mantenere le ruote 14 normalmente separate fra loro.
In particolare, il primo braccio 31 della molla 24 ha una estremità agganciata all'elemento di supporto 15 ed un tratto che agisce elasticamente sul perno 21 di quest'ultimo. La posizione della molla 24 non è essenziale ai fini del presente trovato. Tale molla 24 può essere, infatti, posizionata fra i due elementi di supporto 15 e 16 in qualsiasi posizione, purché tenda a mantenere le ruote 14 normalmente separate fra loro. Alternativamente alla molla 24 possono essere impiegati dei sistemi a leva od a cremagliera.
L'altra estremità del cavo 20 è collegata ad un tamburo 33, movimentato da una molla elicoidale 34 con funzione di contrappeso, che recupera il cavo 20 durante il passaggio del portone 26 dalla posizione chiusa alla posizione aperta. Tale movimento del portone 26 avviene mediante qualsiasi mezzo noto, ad esempio mediante un motore elettrico 25, che traziona i pannelli 11 per determinarne il movimento verso l'alto o verso il basso.
II funzionamento del dispositivo di sicurezza 10 fin qui descritto è il seguente.
In condizioni normali d'utilizzo, in cui il portone 26 si trova in posizione chiusa, si avvia il motore elettrico 25, in modo da recuperare il cavo 20 e determinare il movimento verso l'alto dei pannelli 11. In questo modo, la trazione del cavo esercitata sul carrello 12 porta le due ruote 14 a vincere la forza dei bracci 31 e 32 della molla 24 e ad avvicinarsi fra loro.
Tale avvicinamento reciproco delle ruote 14 porta ad una rotazione reciproca dei due elementi di supporto 15 e 16 (fig. 3), che comporta un allontanamento del loro asse centrale di imperniamento P dall'asse di scorrimento X, e conseguentemente lo scostamento del fermo 22 dalla superficie interna 27. Nel caso in cui la trazione da parte del cavo 20 dovesse venire a mancare, ad esempio per una rottura del cavo 20 stesso, l'azione della molla 24 porta le due ruote 14 ad allontanarsi fra loro. Tale allontanamento reciproco delle due ruote 14 comporta una rotazione dei due elementi di supporto 15 e 16 in direzione opposta a quella precedente.
Si ha, così, un repentino avvicinamento dell'asse centrale di imperniamento P all'asse di scorrimento X, fino a mettere progressivamente in cooperazione il fermo 22 con la superficie interna 27 di tale guida 13. La cooperazione tra fermo 22 e la superficie interna 27 determina l'arresto immediato del portone 26 in qualunque posizione esso si trovi. Vantaggiosamente, il dispositivo di sicurezza 10 così realizzato consente comunque di posizionare l'asse centrale di imperniamento P dei due elementi di supporto 15 e 16 non troppo sporgente dalle guide 13, poiché l'azione di bloccaggio dei mezzi di bloccaggio 22 avviene sulla superficie interna 27 della porzione piegata 35 (fig. 4). In tal modo si evita di dover prevedere dello spazio aggiuntivo tra asse centrale di imperniamento P e guide 13, con notevole economia di spazio (fig. 4).
È chiaro che al dispositivo di sicurezza 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Secondo un'altra variante, la porzione di contatto 23 può essere, in gomma, in fibre d'amianto e fibre d'ottone, tipo ferodo®, od altro, purché garantisca l'arresto del portone 26 in caso di rottura del cavo 20.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con esempi specifici, un esperto del ramo potrà realizzare altre forme equivalenti di dispositivo di sicurezza, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale (26) del tipo avente una pluralità di sezioni, o pannelli (11) cooperanti longitudinalmente tra loro e movimentato da mezzi di azionamento (20), comprendente mezzi cursori (12) associati ad almeno uno di detti pannelli (11) ed atti a scorrere, lungo un asse di scorrimento (X), in coniugati mezzi di guida (13), in cui detti mezzi cursori (12) comprendono: - una coppia di elementi di rotolamento (14), giacenti lungo detto asse di scorrimento (X); - una coppia di elementi di supporto (15, 16), su ognuno dei quali è imperniato un corrispondente elemento di rotolamento (14), detti elementi di supporto (15, 16) essendo imperniati fra loro su un primo asse di imperniamento (P) spostato rispetto a detto asse di scorrimento (X), e sostanzialmente perpendicolare al piano su cui giacciono detti elementi di rotolamento (14), e potendo oscillare fra una prima posizione in cui detti elementi di rotolamento (14) sono avvicinati fra loro, ed una seconda posizione in cui detti elementi di rotolamento (14) sono distanti fra loro, detto passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione essen do provocato dalla rottura di detti mezzi di azionamento (20); - mezzi elastici (24) cooperanti con detti elementi di supporto (15, 16) per spingere questi ultimi, contro l'azione di detti mezzi di azionamento (20), verso detta seconda posizione; - mezzi di bloccaggio (22), associati ad almeno uno di detti elementi di supporto (15, 16) ed atti ad agire contro una superficie interna (27) di detti mezzi di guida (13) quando detti elementi di supporto (15, 16) sono in detta seconda posizione, per bloccare lo spostamento del serramento sezionale ( 26 ) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (22) sono disposti in posizione sostanzialmente opposta a detto primo asse di imperniamento (P), rispetto a detto asse di scorrimento (X).
  2. 2. Dispositivo di sicurezza come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (22) aggettano da un secondo asse di imperniamento (Q) di uno di detti elementi di rotolamento (14), ortogonale a detto asse di scorrimento (X), in direzione opposta rispetto a detto primo asse di imperniamento (P), verso detta superficie interna (27) di detti mezzi di guida (13), in maniera agire su detta superficie interna (27) quando detti elementi di supporto (15, 16) sono in detta seconda posizione.
  3. 3. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detta seconda posizione, detto asse di imperniamento (P) si trova alla minima distanza da detto asse di scorrimento (X).
  4. 4. Dispositivo di sicurezza come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (22) sono sostanzialmente coassiali a detto secondo asse di imperniamento (Q).
  5. 5. Dispositivo di sicurezza come nella rivendicazione 2 o 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (22) sono disposti in prossimità di detto secondo asse di imperniamento (Q).
  6. 6. Dispositivo di sicurezza come nella rivendicazione 2 o 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (22) comprendono una porzione di contatto (23) che si estende sostanzialmente in direzione parallela a detto secondo asse di imperniamento (Q), verso l'interno di detti mezzi di guida (13).
  7. 7. Dispositivo di sicurezza come alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta porzione di contatto (23) comprende, inoltre, mezzi di incisione (30) atti a incidere detta superficie interna (27) di detti mezzi di guida (13) quando detti elementi di supporto (15, 16) si trovano in detta seconda posizione.
  8. 8. Dispositivo di sicurezza come alla rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che in detta prima posizione detta porzione di contatto (23) è disposta in prossimità di detta superficie interna (27).
  9. 9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla dalla 6 alla 8, caratterizzato dal fatto che detta porzione di contatto (23) è in materiale ad alto coefficiente d'attrito.
  10. 10. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 6 alla 9, caratterizzato dal fatto che detta porzione di contatto (23) comprende almeno un tratto zigrinato in metallo duro.
  11. 11. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 6 alla 9, caratterizzato dal fatto che detta porzione di contatto (23) è in materiale polimerico.
  12. 12. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 6 alla 9, caratterizzato dal fatto che detta porzione di contatto (23) è in un materiale costituito da fibre d'amianto e fibre d 'ottone, tipo ferodo<®>.
  13. 13. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in detta prima posizione, detto primo asse di imperniamento (P) si trova alla massima distanza da detto asse di scorrimento (X).
  14. 14. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è associato ad un pannello (11) terminale.
  15. 15. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di azionamento (20) sono di tipo flessibile, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento (20) sono associati a detti elementi di rotolamento (14), l'azione di detti mezzi di azionamento (20) mantenendo normalmente detti elementi di supporto (15, 16) in detta prima posizione.
  16. 16. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di azionamento (20) hanno una prima estremità avvolta attorno a sedi circolari (29) coassiali a detti elementi di rotolamento (14), in modo che la trazione determini l'avvicinamento reciproco di detti elementi di rotolamento (14).
  17. 17. Dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 2 alla 16, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici comprendono almeno una molla (24) provvista di un primo braccio (31) che coopera con un perno (21) disposto lungo detto secondo asse di imperniamento (Q) di detto elementi di supporto (15), un secondo braccio (32) che preme su detto elementi di supporto (16), in maniera da allontanare fra loro tendenzialmente detti elementi di rotolamento (14).
  18. 18. Serramento sezionale quale una porta, un portone, un cancello o simile, comprendente un dispositivo di sicurezza come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  19. 19. Dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale sostanzialmente come descritto, con riferimento agli annessi disegni.
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FR1174900A (fr) * 1957-05-10 1959-03-17 Monnier Ets Perfectionnements aux dispositifs de sécurité pour portes basculantes et autres
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ITUD20020218A1 (it) * 2002-10-24 2004-04-25 Breda Sistemi Ind S P A Dispositivo di sicurezza per un serramento sezionale

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