ITTV980090A1 - Dispositivo di controllo delle oscillazioni del gruppo vasca-cesto di macchine lavatrici, in particolare macchine lavabiancheria domestiche - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale intitolata :

“DISPOSITIVO DI CONTROLLO DELLE OSCILLAZIONI DEL GRUPPO VASCA-CESTO DI MACCHINE LAVATRICI, IN PARTICOLARE MACCHINE LAVABIANCHERIA DOME-STICHE”

L’invenzione si riferisce ad un dispositivo di controllo delle oscillazioni del gruppo vasca-cesto di macchine lavatrici, in particolare macchine lavabiancheria domestiche, atto a smorzare efficacemente le oscillazioni di tale gruppo quando il cesto viene azionato ad elevate velocità di centrifugazione. Sono noti ammortizzatori di diverso genere per smorzare le oscillazioni del gruppo vasca-cesto di queste macchine, prodotte durante la rotazione del cesto alle velocità di centrifugazione, i quali sono collegati fra la parte inferiore di ogni gruppo vasca-cesto ed il basamento inferiore del mobile della rispettiva macchina, e sono generalmente costituiti da un cilindro internamente cavo e da un’asta cilindrica provvista di superfici d’attrito in idoneo materiale, scorrevole alternativamente entro la cavità interna di tale cilindro, durante le oscillazioni di questo gruppo determinate dalla rotazione del cesto alle diverse velocità di lavaggio e di centrifugazione, per produrre con ciò delle azioni frenanti atte a smorzare tali oscillazioni.

Questi ammortizzatori si prestano a venire applicati su macchine lavatrici con velocità di centrifugazione relativamente elevate (fino a circa 900 g/min ), tuttavia risultano critici per l’uso con macchine con velocità di centrifugazioni più elevate che vengono attualmente fabbricare per migliorare l’asciugatura, dato che in queste circostanze risulta difficoltoso smorzare efficacemente le oscillazioni del gruppo vasca-cesto con azioni frenanti della massima intensità.

La presente invenzione si propone lo scopo di superare i limiti applicativi degli attuali ammortizzatori, mediante un dispositivo di controllo delle oscillazioni del gruppo vasca-cesto di tali macchine, realizzato in modo tale da determinare un efficace e sicuro smorzamento delle oscillazioni stesse con qualsiasi , velocità di rotazione del cesto, ed in particolare in presenza di velocità di centrifugazione della biancheria estremamente elevate.

Questo dispositivo di controllo è realizzato con le caratteristiche costruttive sostanzi almentq descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del presente brevetto.

L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo d’esempio non limitati-" vo, e con riferimento agli uniti disegni in cui :

- la fìg. I mostra una vista frontale schematica di una macchina lavatrice provvista di una coppia di ammortizzatori associati col dispositivo di controllo conforme all’invenzione ;

- la fìg. 2 mostra una vista frontale parzialmente sezionata di uno degli ammortizzatori della fìg. 1, in una prima forma di realizzazione ;

- la fìg. 3 mostra una vista in pianta parzialmente sezionata dell’ammortizzatore della fìg. 2 ;

- la fìg. 4 mostra una vista laterale sezionata dell’ ammortizzatore della fìg. 3 ;

- la fìg. 5 mostra una vista frontale parzialmente sezionata di un particolare costruttivo ingrandito di uno degli ammortizzatori della fìg. 1 ;

- la fìg. 6 mostra una vista laterale dell’ ammortizzatore della fìg. 5, sezionato lungo la linea A-A ; - la fìg. 7 mostra una vista frontale parzialmente sezionata di uno degli ammortizzatori della fìg. 1, in una seconda forma di realizzazione, e spostato in una posizione operativa ;

- la fìg. 8 mostra una vista in pianta parzialmente sezionata dell’ ammortizzatore della fìg. 7 ;

- la fìg. 9 mostra una vista frontale dell’ammortizzatore della fìg. 7, spostato in un’altra posizione operativa ;

- la fìg. 10 mostra una vista frontale sezionata di un particolare costruttivo dell’ ammortizzatore della fig. 9.

Nella fig. 1 viene rappresentata schematicamente una macchina lavatrice, ed in particolare una macchina lavabiancheria domestica 15 comprendente un mobile 16 sostenuto inferiormente sul terreno, e nel quale è contenuto un gruppo lavante formato da una vasca di lavaggio 17 e da un cesto di lavaggio 18 alloggiato internamente a tale vasca, gruppo che è sostenuto nella macchina mediante molle di sospensione superiori 19 fissate fra la parte superiore del mobile 16 e la vasca 17 ed ammortizzatori inferio 20 interposti fra detta vasca ed il basamento 21 del mobile, e formati ciascuno da un involucro interna mente cavo 22 e da un’asta 23 scorrevole alternativamente nella cavità interna di tale involucro, in cui le estremità libere dell’involucro e dell’asta sono rispettivamente articolate con il basamento di mobile 2 1 e con la parte inferiore della vasca 17.

La macchina lavatrice comprende inoltre un dispositivo di controllo conforme all’invenzione, previsto per smorzare, in combinazione con gli ammortizzatori 20, le oscillazioni del gruppo vasca-cesto prodotte durante la rotazione del cesto 18 alle diverse velocità di lavaggio e di centrifugazione della biancheria, tale dispositivo essendo sostanzialmente costituito dagli stessi ammortizzatori, conformati come descritto con particolare riferimento alle fig. 2-6, in cui viene mostrato uno dei due ammortizzatori della macchina in una prima forma di realizzazione, ammortizzatore il cui involucro cavo 22 è formato da due semigusci in materia plastica 24 e 25 di forma scatolare rettilinea ed allungata, simmetrici fra loro, atti a venire uniti reciprocamente in modo noto in sè, delimitando con ciò fra essi una cavità interna (non indicata) per alloggiamento dell’asta 23, e con un’estremità aperta per l’inserimento dell’asta 23 entro tale cavità interna e con un’estremità chiusa provvista di un foro passante trasversale 26 per il passaggio di corrispondenti boccole (non indicate) e di un perno d’articolazione 27 (vedi fig.

1) per il fissaggio di tale involucro 22 contro corrispondenti placche di sostegno 28 fissate al basamento di mobile 21.

Tali semigusci 24 e 25, in particolare, sono sagomati in modo da definire una custodia chiusa internamente cava 30 lungo i loro bordi longitudinali, di spessore maggiore di quello dell’involucro 22, custodia che è conformata di forma circolare e, nell’esempio raffigurato, è ricavata in corrispondenza dell’estremità libera dell’involucro 22, ed un cui bordo esterno 31 risulta complanare e unito col corrispondente bordo esterno 32 di un semiguscio 24 e l’altro cui bordo esterno 33 risulta unito e sporgente rispetto al bordo esterno 34 dell’altro semiguscio 25, detta custodia definendo così una sede interna 35 per l’alloggiamento delle parti componenti che verranno descritte.

A sua volta, l’asta 23 è realizzata con un unico pezzo 36 di forma scatolare rettilinea ed allungata incavata esternamente pressoché per tutta la sua estensione longitudinale, con profilo trasversale a doppio “T”, formando così corrispondenti sedi rientranti 37 atte a contenere un eventuale rinforzo metallico 37’ per irrigidirle.

Tale asta 23 è inoltre provvista alla sua estremità libera di un foro passante trasversale 38 per il passaggio di corrispondenti boccole (non mostrate) e di un perno d’articolazione 39 (vedi fig. 1) per il fissaggio dell’asta stessa contro corrispondenti placche di sostegno 40 fissate inferiormente alla vasca 17, e di una porzione di cremagliera 41 lungo il suo bordo longitudinale rivolto verso la custodia 30 di detti semigusci, i cui denti 42 s’ingranano con corrispondenti denti 43 di un pignone rotante 44 solidale con un perno trasversale 45, sostenuto dai semigusci 24 e 25.

A sua volta, tale pignone rotante 44 è realizzato integrale con una coppia di espansioni allungate 46 e 47, identiche fra loro ed alloggiate nel semiguscio più spesso 25 della custodia 30, le quali sono distanziate fra loro lungo il perno 45 e si estendono ortogonalmente e radialmente dallo stesso, formando con ciò due rispettive semiporzioni rettilinee 48, 49 e 50, 51 che sono simmetriche fra loro e che si raccordano con una rispettiva porzione centrale ingrossata 52 e 53 di forma circolare.

Queste espansioni allungate 46 e 47, inoltre, si estendono in misura tale che le loro relative estremità libere ed incurvate 54, 55 e 56, 57 siano leggermente distanziate dalle contrapposte pareti interne circolari della sede interna 35 della custodia stessa (vedi fig. 5 e 6), in modo che queste estremità non facciano contatto con tali pareti interne durante la rotazione di dette espansioni allungate.

Nell’interspazio compreso fra le semiporzioni delle rispettive espansioni allungate 46 e 47 è inoltre alloggiata almeno una corrispondente massa pesante 58 e 59 in materiale speciale con elevato coeffidente d' attrito, che può spostarsi in diverse posizioni d’espansione lungo l’interspazio stesso per tutta la lunghezza delle semiporzioni rettilinee 48, 49 e 50, 51, in dipendenza della velocità di rotazio ne di dette espansioni allungate e quindi della forza centrifuga esercitata sulle masse durante il funzio namento della macchina lavatrice.

Queste masse centrifughe 58 e 59, inoltre, sono vincolate alle espansioni allungate tramite una corri spondente molla di compressione 60 e 61, calibrata in modo tale da sollecitarle radialmente el senso C contro una campana metallica 62, applicata internamente alla custodia 30 e sagomata con una porzione verticale 63 fissata lungo tutta la parete anteriore 64 di detta custodia mediante viti 65o simili, e di una porzione orizzontale 66 di forma circolare ricoprente le pareti interne circolari della sede 35 della custodia per tutta la loro estensione, porzione contro cui ogni massa viene spinta dalla relativa molla.

Queste molle di compressione, in particolare, sono calibrate in modo tale da mantenere le associate masse sempre spinte contro la campana metallica 62, con una forza di compressione prestabilita, sia quando la macchina non funziona sia quando essa è in funzione, nella condizione in cui tali masse non si espandono radialmente, determinando con ciò un’azione frenante continua per effetto dell’attrito prodotto dalla compressione di dette masse contro la campana.

In questo modo, lo scorrimento alternato dell’asta 23 prodotto dalle oscillazioni del gruppo vascacesto durante il funzionamento della macchina determina una rotazione del pignone 44 causata dallo spostamento della porzione di cremagliera 41 vincolata a detta asta, con conseguente rotazione delle espansioni allungate 46 e 47 e delle masse centrifughe in esse alloggiate.

In queste circostanze, allora, finché non si determinano delle oscillazioni del gruppo vasca-cesto con intensità tali da produrre lo scorrimento dell’asta 23 nell’involucro cavo 22, a causa di una distribuzione bilanciata della biancheria nell’interno del cesto, oppure dell’azionamento del cesto con velocità di centrifugazione relativamente elevate, non vengono azionati in rotazione il pignone 44 e le espansioni allungate 46 e 47, mentre le masse centrifughe 58 e 59 non si espandono, per cui tali masse vengono mantenute compresse dalle relative molle contro la campana 62, svolgendo pertanto la loro normale azione frenante.

Viceversa, quando tali oscillazioni vengono prodotte, a causa di una distribuzione sbilanciata della biancheria nel cesto oppure dell’ azionamento dello stesso a velocità di centrifugazione molto elevate, superiori a 900 g/min., il conseguente scorrimento alternato dell’asta 23 nell’involucro cavo 22 determina la rotazione del pignone 44, delle espansioni allungate 46 e 47 e delle masse centrfugh 58 e 59, e pertanto queste ultime si espandono radialmente con forze di compressione diverse e proporzionali alle forze centrifughe prodotte nelle espansioni stesse, dipendemente dalle intensità di queste oscillazioni e dalle velocità di rotazione del cesto, condizione in cui tali masse vengono ulteriormente compresse contro la campana, determinando cosi un’azione frenante supplementare contro la campana stessa che è sufficiente a smorzare efficacemente le oscillazioni del gruppo vasca-cesto.

Risulta così evidente come il dispositivo di controllo conforme all’invenzione realizzi sempre azioni frenanti soddisfacenti per qualsiasi velocità di rotazione del cesto e condizione di sbilanciamento del gruppo vasca-cesto, grazie all’espansione centrifuga delle masse 58 e 59 ed alla loro conseguente azione frenante supplementare contro la custodia 30 degli ammortizzatori.

Esaminando ora le fig. 7-10, viene mostrato il dispositivo di controllo conforme all’invenzione in una seconda forma di realizzazione, in cui si nota che tale dispositivo è ancora composto dagli stessi componenti del dispositivo precedentemente descritto, che pertanto vengono contraddistinti con gli stessi riferimenti numerici, e se ne differenzia per il fatto che in questo caso ogni ammortizzatore 20 è provvisto di due aste identiche 67 e 68, di spessore ridotto rispetto a quello dell’asta precedente, le quali sono inserite nell’involucro cavo 22 nelle sue rispettive estremità libere, in modo da scorrere alternativamente entro tale involucro in contrapposizione fra loro, dette aste essendo provviste ad una loro estremità di un rispettivo foro passante 69 e 70 per il fissaggio alla macchina come in precedenza e di una rispettiva porzione di cremagliera 71 e 72 rivolte l’una verso l’altra, per potersi impegnare con l’interposto pignone rotante 44 imperniato internamente nella custodia 30, che in questo caso è fissata centralmente lungo l ammortizzatore e costituisce la campana metallica.

Tale pignone 44 è solidale con una coppia di espansioni allungate 73 e 74, alloggiate intemamente alla custodia-campana 30 e sagomate opportunamente per ricevere una corrispondente massa centrifuga 75 e 76 in materiale metallico, vincolata ad esse mediante un’eventuale molla di compressione (non indicata) agente sulla massa stessa per comprimerla cosi come in precedenza contro un rispettivo settore circolare 77 e 78 ad essa contrapposto, in idoneo materiale antifrizione come ad esempio poliuretano ingrassato, applicato contro la superficie interna della custodia-campana, svolgendo in tal modo le stesse funzioni di frenatura supplementare precedentemente descritte. Tale molla può venire anche eliminata, realizzando ogni settore circolare di spessore adeguato per mantenere sempre il contatto contro la campana e la corrispondente massa centrifuga. Nelle fig. 7 e 8 viene mostrato il dispositivo così realizzato in posizione di riposo, in presenza di oscillazioni del gruppo vasca-cesto che non superano una determinata intensità, in cui le due aste contrapposte 67 e 68 non risultano scorrevoli e pertanto sono completamente retratte nell’involucro cavo nella condizione in cui le masse centrifughe 75e 76 non si espandono e risultano sempre compresse contro i settori frenanti 77 e 78 con una forza di compressione prestabilita. Nelle fig. 9 e 10, invece, viene mostrato il presente dispositivo in posizione di lavoro, in presenza di oscillazioni del gruppo vasca-cesto che superano tale intensità, in cui le due aste 67 e 68 scorrono alternativamente nell’involucro cavo 3⁄4e sono estratte dallo stesso, nella condizione in cui le masse centrifughe 75 e 76 si espandono in misura diversa dipendentemente dall’intensità di tali oscillazioni, e vengono con ciò ulteriormente compresse contro i settori frenanti 77 e 78 (vedi fig. 10). Per impedire qualsiasi rotazione della custodia-campana a causa delle elevate forze frenanti sviluppate durante l’espansione delle masse centrifughe 75 e 76, il presente dispositivo di con

trollo è inoltre provvisto di idonei fermi 79, 80, 81 e 82 fissati alla campana e leggermente sporgenti da essa, atti a fare battuta contro la superficie esterna dell’involucro cavo 22.

Claims (7)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di controllo delle oscillazioni del gruppo vasca-cesto di una macchina lavatrice, in particolare macchina lavabiancheria domestica con cesto azionato ad elevate velocità di centrifugazione, comprendente un mobile sostenente detto gruppo vasca-cesto mediante molle di sospensione superiori ed ammortizzatori inferiori, interposti fra detta vasca ed il basamento di detto mobile, e costituiti rispettivamente da almeno un involucro internamente cavo e da almeno un’asta scorrevole alternativamente entro detto involucro cavo, caratterizzato dal fatto che detti ammortizzatori (20) sono associati con mezzi di frenatura supplementari ad azione centrifuga (58, 59 ; 75, 76), per determinare una frenatura supplementare, oltre a quella prodotta da detti ammortizzatori (20), su detto gruppo vasca-cesto, dipendentemente dall'intensità delle oscillazioni del gruppo stesso.
2. 2. Dispositivo di controllo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto involucro cavo (22) è formato da un primo ed un secondo semiguscio (24, 25) in materia plastica, di forma scatolare rettilinea ed allungata, simmetrici fra loro, atti a venire uniti reciprocamente in modo noto in sé, e con una od entrambe le estremità aperte per l'inserimento di una corrispondente asta (23 ; 67, 68) nella cavità interna definita fra essi, detti primo e secondo semiguscio (24, 25) essendo sagomati incavati e definendo almeno una custodia (30) lungo i loro bordi longitudinali, in cui è ricavata almeno una sede interna (35).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo semiguscio (24, 25) sono provvisti delfaltra estremità chiusa dotata di un foro passante trasversale (26) per il passaggio di corrispondenti boccole e di almeno un perno d’articolazione (27) per il fissaggio di detto involucro cavo (22) contro detto basamento di mobile (21 ).
4. 4. Dispositivo di controllo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta asta (23 ; 67, 68) è realizzata con un unico pezzo (36) di forma scatolare rettilinea ed allungata, incavata esternamente pressoché per tutta la sua estensione longitudinale, con profilo trasversale a doppio “T”, detta asta (27) essendo inoltre provvista alla sua estremità libera di un rispettivo foro passante trasversale (38 ; 69, 70) per il passaggio di corrispondenti boccole e di almeno un perno d’articolazione (39) per il fissaggio dell’asta stessa tra detta vasca ( 17) e detto basamento di mobile (21), detta asta (23 ; 67, 68) essendo inoltre provvista di almeno una porzione di cremagliera (41 ; 71, 72) lungo il suo bordo longitudinale rivolto verso detta custodia (30).
5. 5. Dispositivo di controllo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di frenatura supplementari ad azione centrifuga comprendono almeno una coppia di espansioni allungate (46, 47 ; 73, 74) identiche fra loro ed alloggiate imperniate entro detta custodia (30), nonchè realizzate integrati con almeno un pignone rotante (44) impegnato con detta porzione di cremagliera (41 ; 71, 72), dette espansioni allungate (46, 47 ; 73, 74) essendo distanziate assialmente fra loro ed etendendosi ortogonalmente e radialmente, in modo che le loro estremità libere ed incurvate (54, 55 ; 56, 57) siano leggermente distanziate dalle contrapposte pareti interne circolari di detta custodia (30) ed alloggiando fra loro almeno una massa centrifuga (58, 59 ; 75, 76) in materiale speciale con elevato coefficiente d’attrito, sollecitata da mezzi elastici (molla 60, 61) contro almeno una campana metallica (62) fissata lungo le pareti interne di detta custodia (30), e atta ad espandersi per forza centrifuga con forze diverse, venendo così compressa contro detta campana (62), ed esercitando con ciò un’azione di frenatura supplementare, dipendentemente dall’intensità delle oscillazioni di detto gruppo vascacesto durante la rotazione di detto cesto (18).
6. 6. Dispositivo di controllo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detta massa centrifuga (75, 76) è sollecitata contro almeno un corrispondente settore circolare (77, 78) ad essa contrapposto, in materiale antifrizione come ad esempio poliuretano ingrassato, applicato contro la superficie interna di detta campana, svolgente anche la funzione di custodia (30).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta campana-custodia (10) è provvista di mezzi di fermo (79, 80, 81, 82) leggermente sporgenti da essa e atti ad impedirne la rotazione mediante battuta contro detto involucro cavo (22).