ITTV970106A1 - Struttura di calzatura sportiva - Google Patents

Description

STRUTTURA DI CALZATURA SPORTIVA"

D E S C R I Z I O N E

La presente domanda ha per oggetto una struttura di calzatura sportiva.

Oggigiorno nella realizzazione di calzature sportive, quali ad esempio i pattini, a rotelle o da ghiaccio, gli scarponi da sci o da snowboard e le calzature da trekking, risulta assai sentito il problema tecnico di conseguire contemporaneamente du caratteristiche contrastanti quali una elevata rigidezza turale, per una ottimale trasmissione degli sforzi, ed una elevata confortevolezza per il piede durante la pratica sportiva.

A tal fine è noto il Brevetto francese n. 1.395.865 nel quale è illustrato un perfezionamento a calzature sportive, in particolare da sci e per il pattinaggio, il quale prevede l'inserimento, all ' interno di una calzatura, di un elemento di irrigidimento costituito essenzialmente da un elemento astiforme, presentante una sezione ad L, posto in corrispondenza dell'estremità posteriore della calzatura; l'estremità inferiore di tale elemento di irrigidimento risulta inserita nel tacco della calzatura, mentre l 'estremità superiore risulta conformata essenzialmente a C per abbracciare il polpaccio in prossimità dell'estremità superiore della calzatura stessa.

Tale soluzione non risolve il problema precedentemente segnalato in quanto l'elemento astiforme non assicura un sostegno continuo e progressivo a tutto il piede, risultando il medesimo attivo esclusivamente nei movimenti verso l' indietro della caviglia; inoltre tale elemento astiforme non offre un ottimale sostegno laterale in quanto esso è sicuramente soggetto a torsione qualora sottoposto a tale carico.

E' anche noto il Brevetto US 3.747.235 nel quale è illustrata una calzatura da sci comprendente un elemento a leva, conformata essenzialmente a L, inferiormente rigidamente connesso alla suola e che risulta superiormente esteso fino alla zona del polpaccio.

Tale soluzione offre un sostegno posteriore alla gamba dell 'utilizzatore e non, anche, un pari appoggio a tutto il piede; inoltre, come nella soluzione precedente, non si ha di fatto un ottimale sostegno laterale, dato che l'elemento a leva è soggetto a torsione in caso di forze laterali applicate al medesimo.

Tali inconvenienti si riscontrano anche nelle ulteriori soluzioni aggiuntive alla prima, con l'ulteriore inconveniente dovuto alla presenza di mezzi interposti tra due componenti, articolati tra loro, per limitare la reciproca flessione in avanti o all 'indietro.

E' anche noto il Brevetto austriaco AT 337.047 nel quale è illustrata una calzatura da sci che prevede un elemento interno di irrigidimento conformato essenzialmente ad L, il quale risulta annegato direttamente nella struttura componente, nel caso illustrato, uno scarpone.

Anche tale soluzione presenta gli inconvenienti precedentemente segnalati, pur presentando l'elemento di irrigidimento una ala più lunga che va ad interessare anche la zona dell’arco plantare del piede.

E' anche noto il Brevetto francese n. 74 01671 nel quale è illustrata una calzatura da sci costituita essenzialmente da uno scafo monoblocco comprendente una tomaia solidale ad una suola ed un gambale posteriore presentante sulla parte superiore due sostegni avvolgenti la gamba, detto gambale essendo articolato mediante una borchia allo scafo.

Si consegue però una struttura rigida che si adatta solo ad alcuni tipi di attività sportive, non risolvendo quindi il problema tecnico inizialmente segnalato.

E' anche noto il Brevetto italiano n. 1.051.302 il quale prevede la realizzazione di uno scarpone composto da due scocche che presentano, viste lateralmente, la forma generale di una L e che si sovrappongono l'una all 'altra secondo linee di giunzione laterali, le stesse essendo mantenute in questa posizione di servizio con mezzi di fissaggio.

Tali due scocche presentano nervature di irrigidimento in predeterminate zone e veli sottostanti che collegano tali nervature; necessariamente quindi le due scocche devono essere dotate di almeno due bordi per la giunzione e la chiusura delle due parti, questo al fine di assicurare il bloccaggio del piede e la tenuta contro le infiltrazioni di acqua.

Ne consegue che le zone prossime a detta giunzione devono essere rigide ed indeformabili per non comprometterne la tenuta; tale fatto però comporta una notevole limitazione della flessione conseguibile in avanti della gamba, a causa della loro posizione avanzata.

Tali zone inoltre impediscono, se rigide ed indeformabili, l ’eventuale flessione laterale della caviglia nel caso ciò sia richiesto dal tipo particolare di pratica sportiva effettuata.

Le nervature di irrigidimento , inoltre, si estendono in tutta la superficie esterna, prolungandosi anche nelle zone anteriori dove queste ultime possono limitare la flessione in avanti della gamba, creando nel contempo punti di pressione sul piede e sulla gamba e limitando il comfort di utilizzo dello scarpone.

E’ anche noto il Brevetto italiano domanda n. 41654 A/82 concernente un procedimento per la realizzazione di calzature sportive, le quali sono essenzialmente costituite da una calzatura priva di suola la quale viene inserita in corrispondenza di uno scafo rigido il quale interessa la pianta del piede, i lati del piede, nonché parte della punta ed avvolge posteriormente il solo tallone.

La calzatura cosi ottenuta non risolve ancora i problemi tecnici evidenziati, in quanto essa non permette un adeguato irrigidimento e sostegno del piede, ad esempio per la pratica dello sci o del pattinaggio ed inoltre, a causa della presenza dello scafo avvolgente la punta del piede, vi possono essere problemi in termini di flessione del piede stesso.

In ogni caso in tale soluzione non si possono avere ottimali trasmissioni degli sforzi laterali , nè una ottimale tenuta laterale ed inoltre nel caso lo scafo dovesse interessare parte della gamba dell 'utilizzatore , esso necessiterebbe della preventiva realizzazione di scarichi e/o tagli in più punti per permettere l ' agevole introduzione del piede, questo a discapito ancora una volta sia della tenuta laterale che della flessibilità della calzatura.

E' anche noto il Brevetto Europeo EP 0 484 845 nel quale è illustrato uno scarpone da sci composto da uno scafo e da un gambetto rigidi a cui sono associabili lembi realizzati in buona parte da materiale morbido, quale cuoio, tessuto o altro.

Nelle zone laterali del gambetto sono previsti due elementi di irrigidimento, atti alla trasmissione degli sforzi dalla gamba allo scarpone.

Entrambi gli elementi di irrigidimento risultano girevolmente connessi allo scafo, in corrispondenza circa della zona dei malleoli, per mezzo di opportune borchie.

Anche tale soluzione presenta degli inconvenienti dovuti alla complessità di realizzazione sia dello sca£o che del gambetto, ottenuti in materiali differenti; il successivo assemblaggio mediante borchie si rivela una ulteriore complicazione costruttiva che incrementa i costi finali del prodotto.

E’ anche noto il Brevetto Europeo EP 0 582 551 inerente una calzatura da sci in materia plastica in cui è previsto uno scafo a cui è articolato un gambale posteriore in corrispondenza dei quali è posto un elemento di irrigidimento connesso in corrispondenza circa della zona del tallone e composto da un primo corpo inferiore ad una estremità connesso ad un secondo corpo che abbraccia la parte superiore/posteriore dello scarpone.

Anche tale soluzione presenta gli svantaggi di cui alla tecnica nota già citata e non risolve quindi il problema tecnico evidenziato.

Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando una calzatura per la pratica sportiva che permetta di conseguire contemporaneamente sia la caratteristica della ottimale trasmissione degli sforzi del piede, sia una ottimale confortevolezza per il medesimo.

Nell'ambito del compito sopra esposto un altro importante scopo è quello di realizzare una calzatura sportiva che possa trovare un impiego in varie discipline quali pattinaggio, sci, trekking, arrampicata, mantenendo al contempo le caratteristiche precedentemente segnalate.

Ancora un importante scopo è quello di realizzare una calzatura sportiva che avvolga in modo ottimale e progressivo il piede .

Un altro importante scopo è quello di realizzare una calzatura sportiva che risulti semplice dal punto di vista costruttivo.

Un altro scopo è quello di realizzare una calzatura sportiva che permetta di razionalizzare il numero dei componenti la medesima e quindi contenere e semplificare il numero dei relativi stampi ed attrezzature necessarie per l 'ottenimento della calzatura stessa.

Non ultimo scopo è quello di realizzare una calzatura sportiva che risulti affidabile e sicura nell'uso, la medesima consentendo di ottenere una diminuzione nei costi di produzione.

Il compito e gli scopi sopra accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di calzatura sportiva che si caratterizza per il fatto di essere costituita da almeno un elemento rigido e portante, avvolgente la pianta ed i lati del piede e, almeno parzialmente, la parte posteriore ed i lati della gamba, a detto almeno un elemento rigido e portante essendo stabilmente associata una tomaia morbida.

Vantaggiosamente la struttura comprende uno o più mezzi di chiusura per i lembi della tomaia i quali risultano associati, alle estremità, a detto almeno un elemento rigido portante e/o a detta tomaia stessa.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune particolari, ma non esclusive, forme di realizzazione, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegni in cui:

la fig. 1 illustra, in un esploso, i componenti una struttura di calzatura sportiva;

la figg. 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 illustrano, in viste laterali, delle forme realizzative ulteriori per la struttura di calzatura sportiva.

Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicata con il numero 1 una struttura di calzatura Sportiva utilizzabile per la pratica del pattinaggio a rotelle o da ghiaccio, per lo sci o per lo snow-board, per il trekking o l'arrampicata, o comunque per un'attività sportiva che richieda una ottimale trasmissione degli sforzi dal piede alla calzatura stessa.

Come illustrato in figura 1 la calzatura sportiva risulta essere costituita da un elemento rigido e portante, indicato con il numero 2, realizzato preferibilmente in un monoblocco e presentante una conformazione che assume, in una vista laterale, una conformazione essenzialmente ad L.

Tale elemento rigido e portante 2 presenta una struttura scatolare e risulta interessare, avvolgendoli, la zona 3 della pianta del piede, le zone 4 dei lati del piede e dell ’avampiede e, parzialmente, la zona posteriore 5 e le zone 6 laterali della gamba dell 'utilizzatore.

A costituire la struttura di calzatura sportiva concorre inoltre una tomaia 7 morbida, la quale risulta associata a detto elemento rigido e portante 2 mediante tecnologie note quali l 'incollaggio, la cucitura, la sovrainiezione od altre.

Vantaggiosamente, come illustrato in figura 1, la tomaia 7 risulta parzialmente avvolgente esternamente l'elemento rigido e portante 2, cosi da inglobare parte della zona attigua il bordo perimetrale 8 dell 'elemento rigido e portante 2.

La tomaia 7 presenta eventualmente una fodera interna e vantaggiosamente un linguettone 9 centrale per agevolare l ' inserimento del piede, detto linguettone 9 definendo dei lembi 10 per la tomaia 8 serrabili mediante predisposti mezzi di chiusura quali, ad esempio, fasce 11, leve 12 o lacci 13.

Opportunamente tali mezzi di chiusura risultano , in particolare per quanto concerne preferibilmente le fasce e le leve, alle estremità associate in corrispondenza dell 'elemento rigido e portante 2.

Quest'ultimo presenta naturalmente dimensioni adatte alle specifiche esigenze legate alla pratica sportiva; cosi, ad esempio, in figura 1 è illustrata una struttura di calzatura sportiva al cui elemento rigido e portante 2 risulta inferiormente associabile una suola costituita, ad esempio, da un puntale 14 ed una talloniera 15 entrambi normalizzati per la pratica dello sci alpino, oppure una suola 16 da snow-board o da trekking oppure un telaio 17 tra cui risultano fulcrate folli una pluralità di ruote 18 disposte in linea o meno tra loro.

All ' elemento rigido e portante 2 possono essere resi solidali ulteriori elementi rigidi portanti quali, ad esempio, uno spoiler 19 atto ad incrementare la rigidità di una parte specifica quale ad esempio la zona 5 posteriore della gamba.

Per quanto riguarda inoltre la tomaia 7 morbida essa potrà comprendere una imbottitura interna 20 stabilmente associata all’elemento rigido e portante 2 oppure alla tomaia stessa oppure amovibilmente associabile all'elemento rigido e portante 2 e/o alla tomaia 7, in modo da risultare estraibile costituendo cosi una convenzionale scarpetta interna imbottita ad esempio per uno scarpone da sci od un pattino.

L’elemento rigido e portante 2 potrà naturalmente presentare forma, dimensioni e spessori legati alle specifiche esigenze e quindi alla specifica attività sportiva svolta con la struttura di calzatura oggetto della presente domanda.

Anche la metodologia di interconnessione del puntale, talloniera, suola, telaio in corrispondenza della zona 3 dell'elemento rigido e portante 2 potrà essere quella ritenuta più pertinente in funzione della specifica attività sportiva svolta e quindi mediante mezzi stabili di collegamento quali incollaggio, cucitura, sovrainiezione o mediante mezzi di collegamento amovibile quali viti, incastri o altri.

Si è cosi constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di calzatura sportiva che permette di conseguire contemporaneamente sia una ottimale trasmissione degli sforzi dal piede, sia una ottimale confortevolezza per il piede stesso cosi da trovare impiego nelle più varie discipline sportive.

Tale struttura di calzatura sportiva risulta quindi avvolgere in modo ottimale e progressivo il piede, risultando la medesima realizzabile in modo semplice dal punto di vista costruttivo ed essendo costituita da un numero limitato di componenti così da consentire la realizzazione di stampi ed attrezzature in numero limitato per l'ottenimento della struttura stessa, che può essere costituita da elementi di base di tipo universale, quale l'elemento rigido e portante 2, e da tomaie morbide 7 specifiche per ottenere le diverse destinazioni d'uso della calzatura in funzione delle caratteristiche richieste dalle diverse discipline sportive.

Si consegue quindi anche una struttura di calzatura sportiva che presenta costi realizzativi contenuti.

Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.

Così, ad esempio, nella figura 2 è illustrata una struttura di calzatura sportiva in cui in corrispondenza della zona 3 della pianta del piede dell'elemento rigido e portante 2 risultano associati un puntale 14 ed una talloniera 15 normalizzati a conseguire l’ottenimento di uno scarpone da sci.

Nella figura 3 è illustrata una struttura di calzatura sportiva in cui, diversamente da quanto illustrato nella soluzione precedente, l'elemento rigido e portante risulta essere costituito da un primo componente, indicato con il numero 2a, interessante le zone 3 della pianta del piede, 4 dei lati del piede, nonché la zona 21 del tallone, in corrispondenza della zona 4 dei lati del piede essendo rigidamente associato un secondo componente 22, anch'esso rigido e portante, il quale interessa le zone 6 laterali e parzialmente la zona 5 posteriore della gamba.

Nella figura 4 è illustrata una struttura di calzatura sportiva in cui l'elemento rigido e portante 2 interessa quote parti maggiori delle zone 3 della pianta, 4 dei lati del piede, 5 posteriore e 6 dei lati della gamba.

Cosi, nella figura 5, è illustrata un'altra conformazione per l'elemento rigido e portante 2 interessante maggiormente o meno una o più delle citate zone indicate con il numero 3, 4, 5 e 6.

Analogamente per quanto concerne la figura 6 nella quale la tomaia 7 morbida risulta inglobare maggiori superfici dell'elemento rigido e portante 2.

La figura 7 illustra una struttura di calzatura sportiva come la figura precedente in cui in corrispondenza della zona 3 della pianta risulta associata una suola 16 da snowboard o da trekking.

Nella figura 8 è illustrata una ulteriore struttura di calzatura sportiva in cui l'elemento rigido e portante 2 presenta ancora una ulteriore e diversa conformazione.

La figura 9 illustra una struttura di calzatura sportiva come alla figura precedente in cui al posto del puntale 14 e della talloniera 15 normalizzati risulta associata, in corrispondenza della zona 3 della pianta del piede, una suola 16 da snovboard o da trekking.

Naturalmente i materiali impiegati , cosi come pure conformazioni di cui all 'elemento rigido e portante 2 potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (11)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Struttura di calzatura sportiva che si caratterizza per il fatto di essere costituita da almeno un elemento rigido e portante, avvolgente la pianta ed i lati del piede e, almeno parzialmente, la parte posteriore ed i lati della gamba, a detto almeno un elemento rigido e portante essendo stabilmente associata una tomaia morbida.
2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di comprendere uno o più mezzi di chiusura per i lembi di detta tomaia, detti mezzi essendo associati , alle estremità, a detto almeno un elemento rigido e portante e/o a detta tomaia morbida.
3. 3) Struttura come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento rigido e portante realizzato preferibilmente in un monoblocco e presenta, in una vista laterale, una conformazione essenzialmente ad L.
4. 4 ) Struttura come ad una o più del le rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento rigido e portante presenta una struttura scatolare e risulta interessare, avvolgendoli , la zona della pianta del piede, le zone dei lati del piede e dell ’avampiede e, parzialmente, la zona posteriore e le zone laterali della gamba dell'utilizzatore.
5. 5) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta tomaia morbida avvolge parzialmente ed esternamente detto almeno un elemento rigido e portante ad inglobare parte della zona attigua il bordo perimetrale di detto almeno un elemento rigido e portante.
6. 6) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che a detto almeno un elemento rigido e portante è inferiormente associabile una suola costituita da un puntale ed una talloniera, eventualmente entrambi normalizzati, o una suola per la pratica dello snow-board o del trekking o un telaio tra cui risultano fulcrate folli una pluralità di ruote disposte in linea o meno tra loro.
7. 7) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che a detto almeno un elemento rigido e portante sono resi solidali ulteriori elementi rigidi portanti quali almeno uno spoiler atto ad incrementare la rigidità di una parte specifica quale la zona posteriore della gamba.
8. 8) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detta tomaia morbida comprende una imbottitura interna stabilmente associata a detto almeno un elemento rigido e portante o a detta tomaia morbida stessa o amovibilmente associabile a detti elemento rigido e portante e/o tomaia mòrbida.
9. 9) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento rigido e portante è costituito da un primo componente, interessante dette zone della pianta del piede, dei lati del piede e dell'avampiede e la zona del tallone, in corrispondenza di detta zona dei lati del piede e dell'avampiede essendo rigidamente associato un secondo componente, anch'esso rigido e portante, il quale interessa dette zone laterali del piede e, parzialmente, detta zona posteriore della gamba.
10. 10) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto almeno un elemento rigido e portante interessa parzialmente o totalmente dette zone della pianta, dei lati del piede e dell'avampiede, posteriore e dei lati della gamba.
11. 11) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.