ITTV20100088A1 - Macchina miscelatrice per produrre conglomerati liquidi bituminosi - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“MACCHINA MISCELATRICE PER PRODURRE CONGLOMERATI LIQUIDI BITUMINOSIâ€

La presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina miscelatrice per produrre conglomerati liquidi bituminosi.

Più in dettaglio, la presente invenzione à ̈ relativa ad una macchina miscelatrice ad asse verticale strutturata per mescolare un liquido a base di bitume con un riempitivo in polvere indicato in seguito con il termine “filler†, e con dei frammenti solidi residui; cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere generalità.

Sono note macchine miscelatrici per produrre conglomerati bituminosi liquidi che comprendono un contenitore cilindrico che si estende coassiale ad un asse verticale ed à ̈ atto a contenere un liquido a base di bitume, del filler, e dei frammenti solidi residui; un sistema per riscaldare la superficie interna della parete laterale e della parete fondo del contenitore cilindrico in modo tale da cedere calore al liquido bituminoso, al filler ed ai frammenti solidi residui; ed un gruppo miscelatore montato in modo assialmente girevole all’interno del contenitore per ruotare attorno all’asse verticale così da far circolare la miscela liquida bituminosa composta dal liquido bituminoso, dal filler e dai frammenti solidi residui, all’interno del contenitore.

In particolare, il gruppo miscelatore comprende una coclea centrale disposta all’interno del contenitore in una posizione coassiale all’asse verticale ed atta a ruotare liberamente attorno all’asse stesso, ed un motore elettrico accoppiato alla coclea per portarla in rotazione attorno all’asse verticale in modo tale da far circolare la miscela liquida bituminosa all’interno del contenitore.

In uso, la rotazione della coclea spinge la miscela liquida bituminosa dall’alto verso il basso così da determinare il riscaldamento della stessa da parte della parete laterale e la parete di fondo del contenitore.

Il riscaldamento della miscela liquida bituminosa determina, da un lato, uno scioglimento dei frammenti solidi residui e, dall’altro, genera un moto convettivo che provvede a spingere la massa liquida bituminosa dal basso verso l’alto determinando in tal modo, assieme al moto forzato generato dalla coclea verso il basso, la miscelazione del materiale bituminoso, del filler e dei frammenti solidi.

Le macchine miscelatrici del tipo sopra descritto presentano i seguenti inconvenienti tecnici.

In primo luogo lo scioglimento dei frammenti solidi residui richiede la generazione di elevate quantità di calore e, di conseguenza, un notevole dispendio di energia, che incide pesantemente sui costi complessivi di produzione della miscela bituminosa.

In particolare, lo scioglimento completo di frammenti solidi e/o delle impurità aventi tenacità elevate à ̈ ottenibile solo attraverso un consistente aumento di energia termica e/o un allungamento dei tempi di omogeneizzazione, ossia dei tempi di intervento della coclea. Purtroppo entrambe queste condizioni determinano dei costi energetici proibitivi.

In aggiunta, in caso di incompleto scioglimento delle impurità solide, si verifica il deposito di queste ultime all’interno della mescola bituminosa, che provoca un indebolimento e quindi un deterioramento della struttura interna della mescola stessa.

Infine, la macchina miscelatrice sopra descritta risulta essere poco efficiente ogni qual volta risulta essere necessario miscelare dei frammenti solidi residui caratterizzati da un peso specifico particolarmente elevato.

In questo caso, infatti, la miscelazione dei frammenti solidi con la restante mescola bituminosa risulta essere difficoltosa in quanto gli stessi, a causa del loro peso, tendono a depositarsi sulla parete di fondo del contenitore, condizione quest’ultima estremamente svantaggiosa in quanto richiede ripetuti interventi di rimozione e di pulizia dei frammenti sedimentati sulla parete di fondo stessa.

Scopo della presente invenzione à ̈ quindi quello di realizzare una macchina miscelatrice per omogeneizzare un materiale bituminoso liquido con dei frammenti solidi, che sia in grado di superare gli inconvenienti sopra descritti.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina miscelatrice per omogeneizzare un materiale bituminoso liquido con dei frammenti solidi come licitato nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.

La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:

- la figura 1 Ã ̈ una vista in elevazione frontale con parti in sezione e parti asportate per chiarezza di una macchina miscelatrice per omogeneizzare del materiale bituminoso liquido con dei frammenti solidi realizzata secondo i dettami della presente invenzione;

- la figura 2 Ã ̈ una sezione trasversale I-I della macchina miscelatrice mostrata in figura 1;

- la figura 3 à ̈ vista prospettica dall’alto con parti in sezione e parti asportate per chiarezza della macchina miscelatrice mostrata in figura 1;

- le figure 4, 5, 6 e 7 mostrano schematicamente delle piastre fissabili all’interno del contenitore della macchina mostrata in figura 1 e contenenti altrettante forme realizzative dei listelli di taglio.

Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 à ̈ indicata nel suo complesso una macchina miscelatrice, la quale à ̈ strutturata per omogeneizzare/mescolare tra loro una serie di componenti quali, in particolare, un liquido a base di bitume, del filler, e dei frammenti solidi, in modo tale da produrre una mescola liquida bituminosa omogenea impiegabile per la realizzazione di pellicole isolanti utilizzabili nel settore edile per svolgere funzioni di tipo protettivo e/o isolante e/o impermeabilizzante.

I frammenti solidi possono comprendere, ad esempio, dei granuli di tipo polimerico a base preferibilmente, ma non necessariamente, di resine, e/o di materie plastiche, e/o di materiale gommoso, e/o dei frantumi in materiale abrasivo e/o graniglie in ardesia o basalto o materiali di scarto similari.

Nel corso della miscelazione, la macchina 1 à ̈ in grado inoltre convenientemente, di tagliare e/o frantumare i frammenti solidi così da sminuzzarli e renderli adatti all’omogeneizzazione con i restanti componenti presenti nella mescola bituminosa.

Con riferimento alle figure 1 e 2, la macchina miscelatrice 1 comprende, essenzialmente, un contenitore 2 metallico, che si sviluppa lungo un asse A verticale ed à ̈ strutturato in modo tale da contenere il liquido a base di bitume, il filler, e frammenti solidi; ed un organo di taglio 3 atto a sminuzzare i frammenti solidi.

In particolare, l’organo di taglio 3 comprende: una pluralità di listelli di taglio 4, i quali sono distribuiti sulla superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2 in posizioni sostanzialmente affiancate e distanziate tra loro, e sono provvisti ciascuno di almeno un bordo tagliente 6 che forma una prima lama dell’organo di taglio 3; ed almeno un utensile di taglio 5, il quale à ̈ disposto all’interno del contenitore 2, à ̈ atto a ruotare attorno all’asse A mantenendosi a contatto con la faccia esterna dei listelli di taglio 4 in modo tale da formare una seconda lama dell’organo di taglio 3 che, durante la rotazione dell’utensile di taglio 5, coopera con la prima lama di ciascun listello di taglio 4 in modo tale da sminuzzare/frantumare i frammenti solidi.

Nell’esempio mostrato in figura 1, i listelli di taglio 4 sono distribuiti sulla superficie cilindrica interna 8 e si estendono a partire dalla parete di fondo del contenitore 2 verso la parete superiore opposta lungo una direzione sostanzialmente verticale.

Più in dettaglio, nell’esempio illustrato in figura 1 e 3, ciascun listello di taglio 4 si estende sulla superficie cilindrica interna 8 dal basso, ossia dalla parete di fondo, verso l’alto, seguendo una traiettoria curvilinea quale, ad esempio, una traiettoria parzialmente elicoidale o a spirale, e delimita sulla superficie cilindrica interna 8 stessa con ciascun listello di taglio 4 adiacente un canale di scorrimento 9 atto ad accogliere al proprio interno la mescola bituminosa.

Nell’esempio mostrato in figura 1, i listelli di taglio 4 si sviluppano nel contenitore 2 in modo tale da coprire una porzione superficiale cilindrica avente un’altezza H1misurata rispetto alla parete di fondo inferiore all’altezza H complessiva del contenitore 2 stesso.

Con riferimento alla figura 2, ciascun listello di taglio 4 presenta sostanzialmente una sezione trasversale rettangolare, ed à ̈ realizzato almeno parzialmente tramite un materiale antiusura quale, ad esempio, un materiale a base di carburi di tungsteno o materiali similari.

I listelli di taglio 4 possono essere vantaggiosamente fissati o ricavati direttamente sulla superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2, oppure, secondo la variante mostrata nelle figure 4, 5, 6 e 7, possono essere ricavati su delle placche o piastre 19 piane in materiale metallico, le quali vengono fissate in posizioni affiancate tra loro sulla superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2, attraverso un processo di calandratura.

Nell’esempio mostrato nelle figure 4, 5, 6 e 7, ciascuna piastra 19 piana ha sostanzialmente la forma di un parallelogramma, mentre i listelli di taglio 4 si estendono paralleli tra loro ed ai lati maggiori del parallelogramma stesso uno a fianco dell’altro e delimitano tra loro i canali di scorrimento 9. Il processo di calandratura provoca una curvatura delle piastre 19 che adattandosi alla superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2 conferisce ai listelli di taglio 4 e, di conseguenza ai corrispondenti canali di scorrimento 9, una geometria curvilinea, almeno parzialmente elicoidale.

Ciascun listello 4 può vantaggiosamente comprendere, inoltre, uno strato interno realizzato nel medesimo materiale della piastra 19 ed uno strato esterno, che svolge la funzione di utensile, realizzato in materiale antiusura del tipo sopra descritto.

Con riferimento alle figure 4, 5, 6 e 7, il bordo tagliente 6 di ciascun listello di taglio 4 può essere sagomato in modo tale da estendersi lungo l’intera lunghezza del listello di taglio 4 stesso seguendo un profilo sostanzialmente rettilineo.

Secondo una possibile variante mostrata nelle figure 5, 6 e 7, il bordo tagliente 6 di ciascun listello di taglio 4 à ̈ sagomato in modo tale da estendersi lungo il listello di taglio 4 seguendo un andamento sostanzialmente curvilineo in modo tale da presentare un profilo sostanzialmente concavo verso l’asse longitudinale del listello di taglio 4 stesso.

Il bordo tagliente 6 può inoltre essere sagomato in modo tale da presentare un profilo dentato, in cui ciascun dente può convenientemente avere una forma sostanzialmente triangolare (mostrata nell’esempio di figura 5 e 6), o semicircolare (mostrato nell’esempio di figura 7).

Con riferimento alla figura 1, il contenitore 2 à ̈ definito da un recipiente metallico, ad esempio in acciaio o qualsiasi altro tipo di metallo similare, ha una forma cilindrica ed integra, all’interno della propria parete laterale 10, un circuito di riscaldamento 11 avente la funzione di trasmettere del calore alla superficie cilindrica interna del contenitore 2 in modo tale da aumentare la temperatura della mescola bituminosa contenuta al suo interno.

Il circuito di riscaldamento 11 à ̈ di tipo noto e non verrà pertanto ulteriormente descritto se non per specificare che esso comprende una serie di condotti di riscaldamento 12 all’interno dei quali circola un fluido riscaldato, ad esempio olio diatermico, atto a cedere una determinata quantità di calore alla superficie cilindrica interna 8 della parete laterale del contenitore 2 così da mantenere la mescola bituminosa omogeneizzata ad una temperatura prestabilita.

Sul corpo del contenitore 2 sono, inoltre, ricavate: un’apertura 17 di scarico per scaricare la mescola bituminosa omogeneizzata verso l’esterno; un’apertura 14 collegata ad un condotto esterno (non illustrato) atto a caricare del filler nel contenitore 2; un’apertura 15 collegata ad un condotto esterno (non illustrato) atto a caricare il liquido a base di bitume nel contenitore 2; ed infine, un’apertura 16 o bocca di carico attraverso la quale vengono caricati i frammenti solidi nel contenitore 2.

Con riferimento all’esempio mostrato nelle figure 1 e 2, la macchina miscelatrice 1 comprende quattro utensili di taglio 5, i quali sono collegati ad un mozzo centrale 20 che si estende coassiale all’asse A ed à ̈ collegato ad un albero 22 di trascinamento di una unità motrice 21 comprendente ad esempio un motore elettrico.

In particolare, ciascun utensile di taglio 5 comprende una testa di supporto 24, avente una sezione trasversale preferibilmente, ma non necessariamente, di forma trapezoidale; una lama 25 fissata stabilmente sul vertice della testa di supporto 24 che risulta essere affacciato al contenitore 2, in modo tale da disporsi a contatto e strisciare con il proprio bordo sulla faccia esterna dei listelli di taglio 4 così da tagliare i frammenti solidi ed esercitare contestualmente una spinta verso l’alto della mescola bituminosa contenuta nei canali di scorrimento 9.

Nell’esempio illustrato in figura 1, ciascun utensile di taglio 5 à ̈ dimensionato in modo tale che la testa di supporto 24 e la lama 25 presentino una lunghezza sostanzialmente pari all’altezza H1così da coprire, durante lo scorrimento, l’intera faccia esterna dei listelli di taglio 4, e comprende, inoltre, un leverismo meccanico 26 che collega la testa di supporto 24 al mozzo centrale 20.

In particolare nell’esempio mostrato in figura 1, ciascun leverismo meccanico 26 à ̈ strutturato in modo tale da presentare un braccio 27 radiale di supporto, il quale presenta le rispettive estremità assiali incernierate sulla testa di supporto 24 e, rispettivamente, sul mozzo centrale 20 in modo tale da disporsi complanare alla testa di supporto 24 così da consentire alla lama 25 di spostarsi su un piano radiale passante per l’asse A stesso, da e verso i listelli di taglio 4, ossia verso la superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2.

Con riferimento alla figura 1, la macchina 1 comprende inoltre una coppia di racle o spatole 32 superiori, le quali sono collegate al mozzo centrale 20 in modo tale da essere disposte all’interno del contenitore 20 immediatamente al disopra degli utensili di taglio 5.

In particolare, le spatole 32 sono collegate al mozzo centrale 20 attraverso un leverismo meccanico 36 sostanzialmente simile al leverismo meccanico 26, il quale à ̈ strutturato in modo tale da consentire lo spostamento indipendente di ciascuna spatola 32 su un piano radiale passante per l’asse A, da e verso la superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2.

Nell’esempio illustrato nella figura 1, le spatole 32 sono angolarmente spaziate tra loro attorno all’asse A e comprendono ciascuna una barra 33 che si estende parallela all’asse A in una posizione affacciata alla superficie interna 8 e collegata al mozzo contrale 20 attraverso il leverismo meccanico 36, ed una lama 34 longitudinale, la quale si estende a sbalzo dalla barra 33 verso la superficie cilindrica interna 8 in modo tale da presentare la propria estremità libera aderente a quest’ultima.

La macchina 1 comprende, inoltre, una lama elicoidale 28 realizzata preferibilmente, ma non necessariamente, tramite una piattina in materiale metallico, la quale si estende all’interno del contenitore 2 in una posizione coassiale all’asse A secondo una curva elicoidale in modo tale da presentare un tratto del proprio bordo 29 perimetrale esterno a contatto con la superficie degli listelli di taglio 4 così da poter raschiare, in uso, i frammenti solidi sminuzzati e/o il liquido bituminoso e/o il filler rimasti appiccicati sulla superficie dei listelli di taglio 4 stessi ed il tratto restante immediatamente adiacente alla porzione della superficie cilindrica interna 8 presente al disopra della porzione della superficie cilindrica interna 8 coperta dai listelli di taglio 4.

Con riferimento alla figura 2, la lama elicoidale 28 à ̈ sagomata inoltre in modo tale da presentare il proprio bordo 30 perimetrale interno distanziato dall’asse A in modo tale da delimitare con lo stesso, nel corso della rotazione, un volume interno cilindrico di non interferenza tra la lama elicoidale 28 e la mescola bituminosa contenuta nel contenitore 2.

Nell’esempio mostrato in figura 2 e 3, la lama elicoidale 28 si sviluppa lungo l’asse A in modo tale da coprire sostanzialmente l’intera altezza H del contenitore 2, misurata verticalmente lungo l’asse A, e presenta una larghezza D1 inferiore al raggio R del contenitore 2 stesso.

Più in dettaglio, nell’esempio mostrato in figura 3, la lama elicoidale 28 comprende una pluralità di piattine o segmenti 31 piani, i quali sono disposti uno di seguito all’altro secondo una curva elicoidale, sono uniti stabilmente tra loro in corrispondenza delle relative estremità e sono intercalati tra le teste di supporto 24 degli utensili di taglio 5 e le barre 33 delle spatole 32.

Nell’esempio mostrato in figura 1, la superficie di fondo del contenitore 2 à ̈ piana e complanare ad un piano ortogonale all’asse A, mentre la macchina 1 comprende una pala raschiante 35, che à ̈ collegata stabilmente con una propria estremità sull’estremità inferiore del mozzo centrale 20 ed à ̈ disposta in appoggio sulla parete di fondo del contenitore 2 così da poter attuare una raschiatura della mescola bituminosa e/o dei componenti depositati sulla parete di fondo stessa.

Nell’esempio mostrato in figura 1 la pala raschiante 35 comprende una piastra preferibilmente, ma non necessariamente, metallica di forma sostanzialmente rettangolare disposta ortogonale all’asse A in una posizione inclinata di un angolo prestabilito rispetto al piano di giacitura della parete di fondo del contenitore 2.

La macchina 1 comprende inoltre una unità elettronica di controllo (non illustrata) atta a controllare, secondo la modalità descritta in seguito, l’unità motrice 21 ed il circuito di riscaldamento 11.

In uso, i componenti della mescola bituminosa, ossia il liquido bituminoso, il filler ed i granuli solidi vengono caricati all’interno del contenitore 2.

In seguito al caricamento, l’unità elettronica di controllo comanda l’azionamento del circuito di riscaldamento 4 e contestualmente dell’unità motrice 21.

In particolare, il circuito di riscaldamento 4 provvede a generare il calore che riscalda la superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2 così da portare i componenti ad una determinata temperatura di fusione/scioglimento.

Per quanto riguarda l’unità motrice 21, essa ruota il mozzo centrale 20 così da trascinare in rotazione la lama elicoidale 34, gli utensili di taglio 5, le spatole 32 e la pala raschiante 35.

La lama elicoidale 34 durante la propria rotazione, sposta la miscela bituminosa dal basso verso l’alto lungo sia la faccia esterna dei listelli di taglio 5 sia la superficie interna 8 del contenitore 2. Durante la rotazione la lama elicoidale 34 genera una forza centrifuga che spinge parte della miscela bituminosa all’interno dei canali di scorrimento 9.

In questa fase, la rotazione degli utensili di taglio 5, genera una spinta sui frammenti solidi presenti all’interno dei canali di scorrimento 9 contro i bordi taglienti 6 dei listelli di taglio 4 determinando in tal modo lo sminuzzamento degli stessi. Nella fattispecie, ciascun utensile di taglio 5 svolge la funzione di una prima lama di una “forbice†la cui seconda lama à ̈ definita dal bordo tagliente 6 di un listello di taglio 4.

Da quanto sopra descritto à ̈ opportuno precisare che un organo di taglio 3 provvisto di quattro utensili di taglio 5 e novanta listelli di taglio 4 svolge vantaggiosamente un’azione di sminuzzamento equivalente a quella realizzata tramite 360 “forbici†. In questo caso, imprimendo ad esempio una velocità di 50 giri/minuto al mozzo centrale 20, si ottengono convenientemente 18000 tagli al minuto.

Gli utensili di taglio 5, scorrendo sulle superfici in vista dei listelli di taglio 4, creano inoltre un “effetto pompa†all’interno di ciascun canale di scorrimento 9 che genera una spinta verso l’alto del materiale contenuto in quest’ultimo.

Nella fattispecie, gli utensili di taglio 5 ruotando, creano una variazione parziale e temporanea dello spazio presente all’interno di ciascun canale di scorrimento 9 che determina un effetto simile a quello di una pompa a volume variabile. In questa fase, i frammenti solidi sminuzzati presenti nei canali di scorrimento 9 si spostano progressivamente verso la parte superiore del contenitore 2 ossia verso la superficie cilindrica interna 8 liscia, dove vengono raschiati dalle spatole 32 e miscelati dalle stesse con il liquido a base di bitume ed il filler.

I frammenti solidi ed il filler presenti nello spazio centrale del contenitore 2 si spostano per gravità verso il basso ovvero verso la parete di fondo del contenitore 2 stesso e vengono spinti nuovamente dalla lama elicoidale 34 e dalla pala raschiante 35 verso i listelli di taglio 4.

Secondo una variante non illustrata, la macchina 1 può comprendere almeno una coppia di rulli pressori atti a frantumare i frammenti solidi contro la superficie dei listelli di taglio e/o contro la superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2.

Nella fattispecie, almeno un primo rullo pressore (non illustrato) può essere interposto tra gli utensili di taglio 5 ed essere collegato alla porzione inferiore del mozzo centrale 20 attraverso uno o più bracci radiali in modo tale da disporsi in battuta sulla faccia esterna dei listelli di taglio 4 così da frantumare meccanicamente i frammenti solidi che si dispongono in corrispondenza della faccia esterna degli stessi.

Almeno un secondo rullo pressore (non illustrato) può invece essere interposto tra le spatole 32 al disopra degli utensili di taglio 5 ed essere collegato alla porzione superiore del mozzo centrale 20 attraverso uno o più bracci radiali in modo tale da disporsi in battuta sulla porzione superiore della superficie cilindrica interna 8 del contenitore 2 così da frantumare meccanicamente i frammenti solidi che si dispongono in corrispondenza della superficie 8 stessa.

La macchina miscelatrice 1 sopra descritta presenta diversi vantaggi.

In primo luogo, l’azione combinata degli utensili e dei listelli di taglio consente di attuare uno sminuzzamento omogeneo dei frammenti solidi indipendentemente dalla tenacità degli stessi determinando in tal modo da un lato, una elevata omogeneizzazione della mescola bituminosa e quindi una ottima qualità della stessa e, dall’altro, una riduzione dell’energia termica richiesta per lo scioglimento dei componenti.

Nella fattispecie, prove di laboratorio hanno dimostrato che l’impiego di un organo di taglio comprendente gli utensili ed i listelli di taglio consente di ridurre pesantemente la potenza elettrica complessiva impiegata dalla macchina.

In secondo luogo la presenza della lama elicoidale, e delle spatole, oltre a mantenere costantemente pulita la superficie interna del contenitore, con ovvi vantaggi in termini di riduzione delle operazioni di manutenzione e pulizia del contenitore, aumenta il grado di omogeneizzazione dei componenti.

È opportuno aggiungere che l’azione di raschiamento attuata dalla lama elicoidale e dalle spatole à ̈ vantaggiosa anche sul fronte della riduzione dei consumi energetici, dal momento che impedisce la formazione di uno strato superficiale di carbone sulla superficie interna.

Lo strato di carbone agirebbe, infatti, come un isolante termico riducendo quindi lo scambio termico per conduzione tra la superficie interna e la mescola determinando quindi una pesante riduzione dell’efficienza della macchina.

In aggiunta a quanto sopra esposto, l’utilizzo della pala raschiante consente vantaggiosamente di sagomare il contenitore con una parete di fondo piana, anziché conica presente nelle macchine miscelatrici note, permettendo quindi di svincolare le dimensioni del contenitore in termini di diametro e di altezza, ed ottenendo comunque un volume avente la capacità standard richiesta dal mercato.

In particolare, grazie all’uso della pala raschiante, il contenitore può essere dimensionato in modo tale da avere un diametro interno di circa 2000 mm ed una altezza di 3500 mm e quindi una capacità di circa 10 metri cubi corrispondente appunto alle capacità standard richiesta dal mercato. Prove di laboratorio hanno dimostrato che riducendo le suddette dimensioni del contenitore ed aumentando il rapporto tra altezza e diametro dello stesso si determina una maggiore efficienza termica e una miscelazione più efficace.

Risulta infine chiaro che alla macchina qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.

Claims (10)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Macchina miscelatrice (1) atta a mescolare un liquido a base di bitume con dei frammenti solidi in modo tale da ottenere una mescola bituminosa liquida omogenea; detta macchina essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: un contenitore cilindrico (2) disposto coassiale ad un asse (A) verticale ed à ̈ atto a contenere un liquido a base di bitume e detti frammenti solidi; ed un organo di taglio (3) atto a sminuzzare i detti frammenti solidi e comprendente: - una pluralità di listelli verticali (4), i quali sono distribuiti sulla superficie cilindrica interna del detto contenitore (2) in posizioni parallele, affiancate, e distanziate tra loro rispetto al detto asse (A), e sono provvisti ciascuno di almeno un bordo tagliente (6) formante una prima lama del detto organo di taglio (3); - ed almeno un utensile di taglio (5), il quale à ̈ atto a ruotare attorno al detto asse verticale (A) mantenendosi a contatto con la faccia esterna di detti listelli di taglio (4), e forma una seconda lama di detto organo di taglio (3) che, durante la rotazione di detto utensile di taglio (5), coopera con ciascuna detta prima lama in modo tale da sminuzzare detti frammenti solidi.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detto bordo tagliente (6) Ã ̈ sagomato in modo tale da estendersi lungo il detto listello di taglio (4) seguendo un profilo sostanzialmente rettilineo.
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detto bordo tagliente (6) Ã ̈ sagomato in modo tale da estendersi lungo detto listello di taglio (4) seguendo un profilo sostanzialmente curvo.
4. 4. Macchina secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui detto bordo tagliente (6) Ã ̈ sagomato in modo tale da presentare un profilo dentato, in cui ciascun dente presenta una forma triangolare o semicircolare.
5. 5. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun listello di taglio (4) si estende sulla superficie cilindrica interna (8) di detto contenitore (2) a partire dalla parete di fondo verso l’alto seguendo una traiettoria inclinata rispetto al detto asse (A) e delimita con un listello di taglio (4) adiacente un canale di scorrimento (9) di detta mescola bituminosa liquida.
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, in cui ciascun listello di taglio (4) presenta una sezione trasversale rettangolare, ed à ̈ realizzato almeno parzialmente tramite un materiale antiusura.
7. 7. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti listelli di taglio (4) sono fissati o ricavati direttamente sulla superficie cilindrica interna (8) del detto contenitore (2).
8. 8. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detti listelli di taglio (4) sono ricavati su piastre (19) piane in materiale metallico atte ad essere fissate stabilmente in posizioni affiancate tra loro sulla superficie cilindrica interna (8) del detto contenitore (2).
9. 9. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun detto utensile di taglio (5) comprende una testa di supporto (24) ed una lama (25), la quale à ̈ accoppiata alla testa di supporto (24) in modo tale da disporsi a contatto con il proprio bordo sulla faccia esterna dei listelli di taglio (4).
10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, in cui la lama (25) di ciascun utensile di taglio (5) à ̈ dimensionata in modo tale da disporsi a contatto con l’intera faccia esterna di ciascun listello di taglio (4).