ITTV20010113A1 - Dispositivo liberamente snodato di protezione contro gli urti della schiena - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale

titolo : “Dispositivo liberamente snodato di protezione contro gli urti della schiena”

La presente invenzione riguarda un dispositivo per la protezione contro gli urti della schiena di una persona, in particolare, anche se non esclusivamente, gli urti dovuti a caduta durante la pratica di uno sport - ad esempio lo sci da discesa, il motociclismo, il ciclismo, lo slittino - che comporta movimenti a velocità anche molto afta ma non prevede la presenza di strutture esterne di protezione (abitacoli, tettucci e simili).

La domanda di brevetto WO-A-99 04661 si occupa dei rischi che possono insorgere in queste circostanze e presenta un dispositivo di protezione, fissato sulla schiena dell'utilizzatore mediante bretelle, cinture o simili, comprendente due supporti, allineati verticalmente e uniti fra loro con un bottone di incernieramento perpendicolare alla spina dorsale. Entrambi i supporti sono costituiti sull'esterno da una pluralità di placche sostanzialmente rìgide aventi una struttura a nido d'ape e sull'interno (cioè a contatto con la schiena) da uno strato continuo di materiale espanso, nonché da uno strato intermedio dell'utilizzatore continuo di materiale morbido in grado di assorbire quella quota parte di energia dovuta agii urti che non è assorbita da una deformazione permanente della struttura a nido d'ape. In ciascuno dei due supporti le placche sono collegate Cuna con l'altra da cerniere a libro, il cui asse ha una direzione perpendicolare all'asse longitudinale della protezione, che di fatto coincide con la spina dorsale dell’utilizzatore, in modo da seguire la curvatura della stessa senza che ci siano discontinuità fra una placca e la successiva.

Questo noto dispositivo di protezione non è tuttavia in grado di risolvere la totalità dei problemi menzionati qui sopra dal momento che :

a) la struttura a nido d'ape delle placche è in grado di assorbire, deformandosi, solo urti diretti perpendicolarmente alle placche stesse;

b) a causa della deformazione permanente delle placche, il dispositivo di protezione diventa inservibile dopo un solo urto;

c) la sua efficacia è comunque limitata dal momento sia perché l'unico grado di libertà fra una e l'altra delle placche in ciascuno dei due supporti è la rotazione attorno all'asse delle cerniere sia perché, nelle pur strette fasce costituite dalle stesse cerniere, manca il rinforzo a nido d'ape;

d) in caso di urto esattamente in corrispondenza del bottone di incemieramento fra i due supporti, che di fatto si trova al livello delle vertebre lombari, esiste la possibilità che lo stesso bottone, che ha una sezione trasversale decisamente ridotta, eserciti sulla schiena dell’utilizzatore una pressione (schiacciamento) localizzata che può anche essere alta.

Forma quindi lo scopo principale della presente invenzione presentare un dispositivo di protezione privo delle suddette criticità, che è in grado di proteggere l'utilizzatore anche in caso di urti particolarmente violenti e concentrati su un qualsiasi punto della schiena e in qualsiasi direzione.

Un dispositivo di protezione con le caratteristiche delle successive rivendicazioni consente di ottenere questo e altri scopi, come sarà confermato dalla seguente descrizione, fornita soltanto a titolo di esempio, di una forma di esecuzione dell'invenzione, con riferimento all'allegato disegno nel quale :

- figura 1 è mostra il dispositivo di protezione in una vista frontale dall'esterno;

- figura 2 mostra l'assieme delle sole parti strutturali del dispositivo in una vista frontale dal lato rivolto verso la schiena dell'utilizzatore;

- figura 3 è analoga a figura 2 ma mostra alcune delle dette parti strutturali staccate dalle altre e inoltre l'elemento che le mantiene unite l'una con l'altra in un assieme;

- figura 4 mostra le stesse parti strutturali delle figure 2 e 3 in due viste laterali diversamente angolate rispetto all'asse longitudinale della protezione;

- figura 5 e figura 6 mostrano in una scala maggiorata, rispettivamente dal davanti e dal retro, i particolari racchiusi in un cerchio in figura 1 :

- figura 7 è una variante di figura 4 che mostra, oltre che alcune delle già menzionate parti strutturali della protezione, anche altre parti in materiale più morbido.

Come mostrato in figura 1 , un dispositivo di protezione conforme all'invenzione è sostanzialmente costituito da un sottile scudo indicato complessivamente col riferimento numerico 10, e da una pluralità di placche, che sono fissate alla faccia rivolta verso l'esterno dello scudo. L'assieme di dette placche viene indicato col riferimento numerico 30 ed è ottenuto grazie all'impiego di un elemento 20 di collegamento esteso secondo l'asse longitudinale X del dispositivo.

Lo scudo 10 è fabbricato con un materiale traspirante, flessibile e resistente aH'abrasione, per es. pelle naturale o sintetica ed ha un bordo perimetrale 18 di forma oblunga e rastremata verso il basso. Anche se è in un unico pezzo lo scudo 10 consta di una parte superiore 12 che si estende dalla linea trasversale 11, posizionata all'altezza delle vertebre cervicali inferiori, fino a circa metà delle vertebre toraciche, una parte intermedia 14 al livello delle ultime vertebre toraciche e delle prime vertebre lombari, e una parte inferiore 16 che si estende fino al coccige. Opportuni mezzi di fissaggio come cinture e/o bretelle (non mostrati) consentono allo scudo 10 di essere fissato al corpo dell'utilizzatore, al di sopra della schiena.

Le dette placche, essendo le parti strutturali della protezione, sono fabbricate con un materiale termoplastico stampabile e resistente agli urti, per es. polietilene o poliuretano. Con riferimento anche alle figure da 2 a 4, le tre placche superiori 30A, 30B e 30C sono posizionate sulla parte 12, al di sopra di due placche intermedie 30D e 30E posizionate sulla parte 14 al di sopra delle due placche inferiori 30F e 30G, che sono a loro volta posizionate sulla parte 16 dello scudo 10, tutte le placche trovandosi a una certa distanza dal bordo perimetrale 18 dello scudo. Coerentemente con la forma di quest'ultimo, le placche superiori hanno una larghezza maggiore delle placche intermedie e inferiori. Tutte le placche, fatta eccezione per la placca 30G posta più in basso, hanno invece, la stessa altezza secondo l'asse X.

Poiché la configurazione generale è sostanzialmente la stessa per le placche 30A, .... 30F, per semplicità viene qui descritta solo quella posta più in alto indicata col riferimento numerico 30A, che è anche quella più compiutamente mostrata nell'allegato disegno.

La placca 30A ha una forma concava dalla parte dello scudo 10, ossia verso la schiena dell'utilizzatore, sia parallelamente all'asse longitudinale X del dispositivo di protezione - com'è evidenziato nella duplice rappresentazione di figura 4 - sia trasversalmente allo stesso asse. La placca consiste infatti in una metà superiore 40 e una metà inferiore 50, separate da una nervatura trasversale 32 dove la concavità è massima.

La metà superiore 40 della placca 30A è sostanzialmente continua, fatta eccezione per alcune teme di ganci, distribuiti lungo il bordo esterno 42 e aperti dalla parte dello scudo 10. In ogni tema, i due ganci laterali 44 e 46 sono orientati verso l'asse longitudinale X -vedere anche figura 5 - mentre il gancio centrale 48 è orientato verso il detto bordo esterno 42 - vedere anche figura 6. In questo modo, nelle varie teme di ganci viene trattenuto un cordino 60 che si estende lungo su tutto lo scudo 10, naturalmente a una certa distanza dal bordo perimetrale 18 e, passando sotto una pluralità di elementi passacavo 17 fissati alla superficie esterna dello scudo 10, consente il fissaggio dell'assieme 30 delle placche allo stesso scudo 10. Sulla stessa metà superiore 40 della placca sono provvisti fori 41 di aerazione e di alleggerimento nonché una sede rastremata 43 per l'accoppiamento a scatto del già menzionato elemento di collegamento longitudinale 20. Questo elemento sostanzialmente consiste in una sorta di cintura (fabbricata anch'essa con un materiale plastico stampabile e resistente agli urti, dove si alternano lungo l'asse X parti più larghe 22, che sono atte a accoppiarsi a scatto con le varie placche, e parti più strette 24 e che terminano con due parti larghe 26, 28 di forma diversa da quella delle suddette parti 22 -vedere figure 1 e 3.

La metà inferiore 50 della placca 30A è costituita, simmetricamente all'asse X, da due teme di lamine 52A, 52B, 54A, 54B, 56A, 56B che si estendono a sbalzo verso il basso a partire dalla nervatura trasversale 32 di separazione fra le due metà 40 e 50. Le due teme di lamine sono inoltre separate da un incavo 58 avente una larghezza un poco maggiore delle sedi rastremate 43 provviste sulla prima metà 40 della placca.

La placca 30G posta più in basso di tutte non comprende alcuna lamella ma presenta, oltre che fori 41 di aerazione e alleggerimento e teme di ganci come già detto più sopra, una sede rastremata 57 per l'estremità inferiore 28 dell'elemento longitudinale di collegamento 20 - vedere figura 3, che mostra come viene realizzato l'assieme 30 delle varie placche 30A . 30G.

Le lamine 52A, ..., 56B di ogni placca vengono a trovarsi al di sotto della metà superiore 40 della placca successiva e sempre più distanziate dalla stessa man mano che d si allontana dalla nervatura 32 verso la loro estremità libera, come mostrato anche nelle figure 4 e 7. Ne consegue che su tutta l'altezza deH'assieme di placche 30, fatta eccezione per la metà superiore della placca 30A posta più in alto di tutte, ci sono due placche sovrapposte e distanziate con la possibilità di reciproci spostamenti in tutte le direzioni. La figura 7 mostra inoltre che fra le placche, in una posizione più vicina dell'elemento longitudinale di collegamento 20 rispetto allo scudo 10, è opzionalmente possibile interporre una striscia fustellata o termoformata 70 di un materiale morbido, ad es. un materiale plastico espanso, che coopera con le placche nell'assorbimento dell'urto senza subire una deformazione plastica.

Il dispositivo di protezione può essere completato da un involucro (non mostrato) avente unicamente una funzione di copertura, fissato allo scudo 10, al di sopra dell'assieme 30 delle placche.

Il dispositivo di protezione qui descritto presenta le seguenti caratteristiche funzionali. L'elemento di collegamento longitudinale 20 consente a ciascuna delle varie placche di ruotare liberamente (anche se, ovviamente, con una escursione limitata) in tutte le direzioni rispetto alle altre placche. Per questo è ritenuto appropriato definire liberamente snodato il dispositivo di protezione della presente invenzione, tenendo fra l'altro conto che ogni placca può inoltre deformarsi elasticamente indipendentemente dalle altre placche.

I vantaggi offerti dall'invenzione sono quindi non solo il fatto che le dette rotazioni reciproche permettono al dispositivo di protezione di seguire perfettamente la curvatura della schiena dell'utilizzatore ma, soprattutto, il fatto che il dispositivo è in grado di assorbire ogni urto col terreno dovuto a una caduta accidentale dell'utilizzatore. Infatti, qualunque sia la direzione dell'urto rispetto all'asse X, una o più delle lamine della metà inferiore di almeno una delie placche subisce una deformazione elastica, cioè una deformazione non permanente, (in effetti una flessione intorno alla nervatura trasversale 32 che tende ad annullare la naturale concavità della placca), con una certa somiglianza funzionale con una sospensione a balestra in un autoveicolo. A seconda della direzione dell'urto una placca può alternativamente, ma anche contemporaneamente, ruotare in tutte le direzioni rispetto alle altre placche del dispositivo di protezione. In tutti i casi, viene effettivamente evitato il rìschio che l'energia dovuta all'urto si scarichi sulla schiena ed assicurata la più completa salvaguardia dell'utilizzatore anche senza un intervento funzionale della strìscia 70 di materiale morbido che, come già detto, è da considerare opzionale.

Una funzionalità del genere non è evidentemente nemmeno paragonabile con quella offerta dalla protezione dello stato della tecnica descrìtto all'inizio della presente descrizione.

Anche se la descrizione qui fornita si riferisce alla forma di esecuzione dell'invenzione che è per ora la preferita, resta fin d'ora inteso che potranno essere sviluppate altre forme di esecuzione nel campo di protezione assicurato dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di protezione contro gli urti della schiena che comprende uno scudo allungato (10) corredato da mezzi di fissaggio al corpo dell'utilizzatore e una pluralità di placche (30A, 30G), fabbricate con un materiale plastico fissate alla faccia verso l'esterno delio scudo, che sono collegate fra loro e fissate sullo scudo (10), caratterizzato dal fatto che ciascuna placca (30A, .... 30G) è sovrapposta per circa metà della sua lunghezza alla placca adiacente ed è tenuta assieme a tutte le altre placche da un unico elemento (20) che si estende lungo l'asse longitudinale (X) del dispositivo e che è provvisto di mezzi integrali di collegamento (22) con le varie placche (30A, .... 30G) che consente a ciascuna placca (30A, .... 30G) di ruotare limitatamente ma liberamente in tutte le direzioni.
2. 2. Dispositivo di protezione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tutte le placche (30A, .... 30F), esclusa quella posta più in basso (30G), sono concave dalla parte dello scudo (10) e comprendono in un unico pezzo una metà superiore (40), una metà inferiore (50) e una nervatura trasversale (32) di separazione fra le due metà (40, 50) in corrispondenza della linea di massima concavità.
3. 3. Dispositivo di protezione secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che una delle dette metà, preferibilmente la metà inferiore (50), di ciascuna placca (30A . 30F), esclusa quella posta più in basso (30G), consiste sostanzialmente in una pluralità di lamine (52A, ..., 56B) sporgenti a sbalzo a partire dalla detta nervatura trasversale (32) di separazione e sempre più distanziate dalla metà superiore (40) della placca adiacente man mano che ci si allontana dalla stessa nervatura trasversale (32).
4. 4. Dispositivo di protezione secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che l'altra delle dette metà di tutte le altre placche (30A . 30G), preferibilmente la metà superiore (40) è sostanzialmente continua e provvista di una pluralità di fori di aerazione e di alleggerimento (41).
5. 5. Dispositivo di protezione secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che l'altra delle dette metà di tutte le altre placche (30A, .... 30G), preferibilmente la metà superiore (40), è provvista una pluralità di elementi di aggancio (44, 46, 48) distribuiti lungo il suo bordo (42) per i mezzi di fissaggio allo scudo (10) dell'assieme (30) delle placche.
6. 6. Dispositivo di protezione secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i mezzi di fissaggio alla faccia rivolta verso l'esterno dello scudo (10) dell'assieme (30) delle placche (30A, ..., 30G) consistono in un elemento flessibile (60), ad esempio un cordino.
7. 7. Dispositivo di protezione secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il detto elemento di collegamento (20) comprende un'alternanza di parti più larghe (22, 26, 28) per l'accoppiamento a scatto con corrispondenti sed-i (43, 57) provviste sulle varie placche (30A, ..., 30G) e parti più strette (24).
8. 8. Dispositivo di protezione secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto fra le varie placche (30A, .... 30G) e in una posizione più vicina dell'elemento di collegamento (20) rispetto allo scudo (10) è interposto un elemento piatto (70), fabbricato con un materiale morbido.
9. 9. Dispositivo di protezione secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto di comprendere anche un involucro protettivo, posto al di sopra dell'assieme (30) delle placche, avente una funzione di mera copertura.
10. 10. Dispositivo di protezione secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che lo scudo (10) è fabbricato con un materiale traspirante, flessibile e resistente all'abrasione.