ITTS20000006A1 - Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio - Google Patents

Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio Download PDF

Info

Publication number
ITTS20000006A1
ITTS20000006A1 IT2000TS000006A ITTS20000006A ITTS20000006A1 IT TS20000006 A1 ITTS20000006 A1 IT TS20000006A1 IT 2000TS000006 A IT2000TS000006 A IT 2000TS000006A IT TS20000006 A ITTS20000006 A IT TS20000006A IT TS20000006 A1 ITTS20000006 A1 IT TS20000006A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
ropes
module
rollers
supports
rods
Prior art date
Application number
IT2000TS000006A
Other languages
English (en)
Inventor
Roberto Visintin
Original Assignee
Security Control Srl Controlli
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Security Control Srl Controlli filed Critical Security Control Srl Controlli
Priority to IT2000TS000006A priority Critical patent/ITTS20000006A1/it
Publication of ITTS20000006A0 publication Critical patent/ITTS20000006A0/it
Priority to DE60101435T priority patent/DE60101435D1/de
Priority to AT01830546T priority patent/ATE256075T1/de
Priority to EP01830546A priority patent/EP1186565B1/en
Publication of ITTS20000006A1 publication Critical patent/ITTS20000006A1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66BELEVATORS; ESCALATORS OR MOVING WALKWAYS
    • B66B7/00Other common features of elevators
    • B66B7/12Checking, lubricating, or cleaning means for ropes, cables or guides
    • B66B7/1207Checking means
    • B66B7/1215Checking means specially adapted for ropes or cables
    • B66B7/123Checking means specially adapted for ropes or cables by analysing magnetic variables

Landscapes

  • Investigating Or Analyzing Materials By The Use Of Magnetic Means (AREA)

Description

Descrizione del Brevetto per Invenzione avente per titolo: Dispositivo magnetoinduttivo per il controllo delle funi multiple d’acciaio.
Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d’acciaio. L’invenzione in oggetto è relativa ad un dispositivo che consente il controllo non distruttivo delle funi multiple d’acciaio ed è quindi particolarmente adatto per l’ispezione periodica di quelle degli ascensori, dei montacarichi e di tutti gli impianti dotati di funi multiple d’acciaio.
Stato della tecnica
Il controllo non distruttivo delle funi d’acciaio è una procedura adottata per verificare lo stato delle funi degli impianti di trasporto pubblico di persone (funivie, cabinovie, seggiovie, sciovie, ecc.) o di materiali (montacarichi, gru, argani, paranchi, ecc.)· Queste verifiche periodiche, obbligatorie per legge, hanno lo scopo di individuare precocemente il degrado delle funi, che può essere dovuto a molteplici cause: rotture di fili per fatica o per sfregamenti anomali, corrosioni, distribuzioni anomale delle tensioni per difetti di costruzione o di montaggio, ecc..
Uno dei sistemi di controllo non distruttivo utilizzati, noto da molti anni, è quello che sfrutta l’induzione magnetica. Esso prevede l’inserimento di una singola fune in un dispositivo che utilizza il fenomeno dell’induzione magnetica ed il suo scorrimento entro il dispositivo stesso. Nel caso delle funi fisse il dispositivo viene invece fatto scorrere lungo le stesse.
Tale dispositivo consiste essenzialmente in un induttore a magneti permanenti. La fune viene magnetizzata dal campo magnetico generato dall’induttore. Qualsiasi discontinuità sia interna che esterna alla fune provoca delle perturbazioni del campo magnetico nell’ intorno della fune che vengono rilevate da apposite bobine di misura. Tali perturbazioni, per effetto della legge dell’induzione magnetica, danno origine ad una forza elettromotrice indotta che provoca una corrente elettrica che arriva alle prese di segnale. Da qui la corrente elettrica viene portata tramite cavi ad un registratore analogico, posto a distanza, in grado di amplificarla opportunamente e di stampare su carta continua il relativo diagramma. Dalla lettura di quest’ultimo è possibile individuare tutte le eventuali anomalie della fune, sia esterne (rotture di fili, appiattimenti, deformazioni) che interne (rotture di fili, corrosioni, degrado dell’anima).
I dispositivi oggi esistenti permettono di verificare solo una fune per volta in quanto essi generano un campo magnetico circolare. Qualora si volesse controllare con questi dispositivi più funi parallele sullo stesso piano, la lettura, che rappresenta la somma delle perturbazioni del campo magnetico provocate da tutte le funi nello stesso istante, non risulterebbe corretta in quanto le bobine sono disposte circolarmente rispetto al vano di scorrimento. Infatti le anomalie delle funi più lontane dalle bobine provocano un segnale che è più basso di quello provocato dalle stesse anomalie, eventualmente presenti, sulle funi poste più vicino alle bobine. L’esame del diagramma ottenuto in queste condizioni può indurre ad esprimere affermazioni non veritiere sullo stato delle funi stesse. Negli ascensori viene adottato il sistema con funi multiple, disposte parallelamente e sullo stesso piano, per cui l’impiego di dispositivi magnetoinduttivi con campo circolare non dà risultati attendibili per il motivo sopra descritto.
Di conseguenza il controllo usualmente adottato per le funi di questi impianti di sollevamento è di tipo visivo, accompagnato da sistemi empirici quale l’utilizzo di filacci di cotone o di un’astina di legno per ricercare soltanto eventuali rotture di fili esterni.
Chiaramente questi sistemi empirici di verifica presentano molte lacune, dovute principalmente al limitato campo visivo dell’ occhio umano, al movimento contemporaneo delle diverse funi da controllare ed al mascheramento di queste ultime dovuto al loro lubrificante. Di importanza basilare è poi il fatto che sfuggono al controllo, come già menzionato, le anomalie interne alla fune d’acciaio.
Sommario dell 'invenzione
Lo scopo principale dell’invenzione in oggetto è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un dispositivo in grado di permettere il controllo non distruttivo delle funi multiple d’acciaio negli impianti che ne sono dotati, in particolare quelli degli ascensori.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti dal dispositivo oggetto del presente brevetto, il quale è costituito da due moduli, sostanzialmente speculari internamente, che vengono fissati uno all’altro mediante cerniere o perni ad incastro ed elementi di serraggio quali chiusure a leva.
Ciascun modulo presenta uno o più magneti, una o più bobine, una presa di segnale, due rulli ed un involucro che supporta e/o protegge tali elementi. L’involucro presenta preferibilmente due lame costituenti i suoi supporti laterali, aventi l’asse parallelo a quello delle funi. Detti supporti sono fissati ad una piastra superiore ed a una piastra inferiore. Con queste due piastre, aventi l’asse ortogonale a quello delle funi, si ottengono le espansioni polari. Una copertura frontale anteriore ed una copertura frontale posteriore, entrambe sagomate ad U, completano l’involucro.
L’induttore è inserito all’interno di ciascun modulo e può essere facilmente rimagnetizzato. Esso è costituito dalle espansioni polari e da uno o più magneti permanenti realizzati con materiali dotati di elevata stabilità. Ogni magnete si sviluppa lungo l’asse delle funi. Qualora siano presenti più magneti, essi sono disposti su uno o più piani paralleli al piano delle funi.
Ciascun modulo ospita anche una o più bobine. Ciascuna bobina può essere avvolta attorno ad uno o più magneti oppure essere posizionata fra il magnete/i e le funi d’acciaio. La bobina/e può essere sostituita da uno o più sensori elettronici con effetto Hall, posizionato/i tra il magnete/i e le funi d’acciaio. La bobina od il sensore è collegato ad una presa di segnale, posta all’esterno del modulo. Qualora siano presenti più bobine o sensori con effetto Hall, esse/i sono collegate/i fra loro in serie e con la predetta presa di segnale.
I magneti sono fissati alle piastre (od espansioni polari) che consentono anche il corretto posizionamento dei magneti per mezzo di apposite guide e tiranti di cui sono dotate.
Le coperture frontali anteriore e posteriore, aventi l’asse parallelo a quello delle fimi, impediscono che i magneti e le bobine entrino a contatto, rispettivamente, con le funi o con le mani dell’operatore.
Ciascun modulo presenta superiormente ed inferiormente (rispetto al senso di avanzamento delle funi) un rullo, disposto ortogonalmente rispetto all’asse delle funi. A ciascun rullo di un modulo corrisponde un rullo sull’altro modulo, formandosi così due coppie di rulli (una superiore e l’altra inferiore) che permettono lo scorrimento delle funi multiple posizionandole al centro del dispositivo fra i due moduli.
Gli alberi dei rulli vengono alloggiati in fori realizzati nei supporti laterali. In alternativa i fori sono realizzati in staffe fissate ai supporti stessi od alle piastre costituenti le espansioni polari.
I due moduli, pur essendo sostanzialmente uguali, si differenziano fra loro per il fatto che uno dei due, definito come principale, presenta i fori alloggiaci gli alberi dei rulli aventi il diametro leggermente maggiore rispetto a quello degli alberi stessi e conseguentemente non è consentita alcuna modifica della loro posizione. In questo caso a funi di un certo diametro dovrà corrispondere un rullo di diametro proporzionale, in modo tale da mantenere le funi stesse al centro del dispositivo, fra i due moduli. In alternativa i due alberi alloggiati sul modulo principale possono essere inseriti entro boccole con foro eccentrico che permettono lo spostamento degli alberi stessi e conseguentemente quello dei rulli rispetto alle funi, allo scopo di utilizzare rulli dello stesso diametro anche se impiegati per fumi di diametro diverso.
Il modulo principale presenta inoltre dei congegni interni atti a tenere le funi multiple al centro del dispositivo rispetto alle lame costituenti i suoi supporti laterali.
I due alberi montati sul modulo secondario sono invece inseriti entro feritoie allungate, che si sviluppano ortogonalmente rispetto all’asse delle funi multiple. Questi rulli, non avendo un centro di rotazione fisso, possono quindi essere avvicinati ai rulli del modulo principale. Il contatto simultaneo di ciascuna coppia di rulli con le funi è ottenuto e mantenuto mediante elementi elastici che vengono applicati fra i relativi alberi, su ambedue i lati.
Sui supporti laterali vengono eseguiti anche dei fori o feritoie per l’inserimento di maniglie o per ancorare il dispositivo nella posizione voluta.
I rulli hanno preferibilmente forma cilindrica, con asse trasversale rispetto a quello delle funi e possono essere lisci e/o scanalati. I rulli possono naturalmente avere anche forme diverse da quella cilindrica purché riescano a compiere la funzione di guidare le funi entro il dispositivo, al centro rispetto ai due moduli. II modulo principale, come sopra descritto, può essere dotato di congegni interni atti a tenere le funi multiple al centro del dispositivo rispetto alle lame costituenti i supporti laterali del modulo stesso.
Questi congegni possono consistere in lame che si sviluppano ortogonalmente rispetto alle funi e che sono fissate ai supporti laterali del modulo principale, una superiormente e l’altra inferiormente rispetto all’induttore. Tali lame sono dotate di feritoie allungate, anch’esse con asse ortogonale rispetto a quello delle funi, nelle quali sono alloggiate delle viti che fissano due aste alle lame stesse. Le aste hanno direzione parallela a quella delle fimi e possono quindi essere fatte traslare, ortogonalmente alle funi, verso l’interno del modulo od in direzione opposta semplicemente agendo sulle sopra menzionate viti.
In alternativa a questo congegno è prevista la presenza di barrette fissate ai supporti laterali del modulo principale. Alle barrette sono collegate per mezzo di perni due aste, aventi direzione parallela a quella delle funi. Le aste possono essere spinte verso le funi o tirate in direzione contraria utilizzando le viti di regolazione. Queste ultime si sviluppano, come i perni, ortogonalmente alle fimi e sono anch’esse montate sulle barrette laterali.
Il dispositivo in oggetto consente di avere una lettura corretta e valida per tutte le funi, in esame contemporaneo, in quanto esso utilizza un campo magnetico parallelo e sullo stesso piano a quello delle funi stesse, cosicché tutte sono equidistanti dal campo così realizzato.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione, preferita ma non esclusiva, del dispositivo illustrato a titolo indicativo ma non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 mostra una vista frontale del dispositivo;
- la figura 2 illustra una vista superiore del dispositivo;
- la figura 3 mostra una vista laterale del dispositivo;
- la figura 4 illustra una sezione trasversale del dispositivo lungo il piano A-A; - la figura 5 mostra una sezione longitudinale del modulo principale lungo il piano B-B;
- la figura 6 illustra una sezione trasversale di un dispositivo, sempre lungo il piano A-A, dotato di una diversa conformazione e disposizione delle bobine; - la figura 7 mostra una sezione longitudinale del modulo principale, con questo secondo tipo di induttore, lungo il piano B-B;
- la figura 8 illustra una sezione longitudinale, lungo il piano C-C, del modulo principale presentante un primo congegno per tenere le funi multiple in guida ed al centro del dispositivo stesso rispetto ai supporti laterali;
- la figura 9 mostra una sezione trasversale, lungo il piano D-D, di quest’ultimo modulo;
- la figura 10 illustra una sezione longitudinale, lungo il piano C-C, di un modulo principale presentante un secondo congegno per tenere le funi multiple in guida ed al centro del dispositivo stesso rispetto ai supporti laterali;
- la figura 11 mostra due sezioni trasversali, lungo i piani E-E ed F-F, di quest’ultimo modulo;
- la figura 12 illustra una vista frontale di un pattino con una superficie liscia e l’altra scanalata;
- la figura 13 mostra una vista laterale di questo pattino;
- la figura 14 illustra una vista frontale di un rullo dotato di scanalature;
- la figura 15 mostra una vista laterale di una boccola con foro eccentrico del modulo principale;
- la figura 16 illustra una sezione trasversale, lungo il piano G-G, di questa boccola;
- la figura 17 mostra una vista laterale di due rulli e dell’anello elastico che, applicato fra i relativi alberi, tiene i due rulli in presa alle funi;
- la figura 18 illustra una vista laterale di due rulli e della molla che, applicata fra i relativi alberi, tiene i due rulli in presa alle funi.
Descrizione di un esempio preferito di esecuzione
Più precisamente, il dispositivo in oggetto è costituito da due moduli 1, 2 speculari, uniti fra loro mediante una cerniera 3 e due chiusure a leva 4. Ciascun modulo 1, 2 contiene dodici magneti 5 permanenti che si sviluppano lungo l’asse delle fimi 6. Essi sono disposti su due piani paralleli all’asse di queste ultime. In ciascun modulo sono inserite anche sei bobine 7, avvolte attorno ad un numero corrispondente di magneti 5. Le bobine 7 di ciascun modulo 1, 2 sono collegate elettricamente fra di loro e fanno capo ad una presa di segnale 8 fissata all’esterno del modulo 1, 2. Può essere presente anche una sola bobina 7.1 in ciascun modulo, posizionata fra i magneti 5 e le funi 6 d’acciaio, come illustrato nelle figure 6 e 7.
I magneti 5 di ciascun modulo 1, 2 sono protetti da un involucro. Esso è formato da due lame costituenti i suoi supporti 9 laterali, da una piastra superiore 10, da una piastra inferiore 11, da una copertura frontale anteriore 12 e da una copertura frontale posteriore 13. I supporti 9 laterali hanno l’asse parallelo a quello delle funi 6. La piastra superiore 10 e quella inferiore 11 hanno l’asse ortogonale a quello delle funi 6. La copertura frontale anteriore 12 quella posteriore 13 sono sagomate ad U. I magneti 5 sono fissati alla piastra superiore 10 ed a quella inferiore 11, aventi funzione di espansioni polari. Esse, assieme ai magneti 5 permanenti, costituiscono l’induttore magnetico. Alle piastre 10, 11 sono fissati anche i supporti 9 laterali, aventi l’asse parallelo a quello delle funi 6. La copertura frontale anteriore 12 e quella posteriore 13 impediscono i contatti accidentali delle funi 6 o delle mani dell’operatore con i magneti 5 e le bobine 7.
Ciascun modulo 1 , 2 presenta superiormente ed inferiormente (rispetto al senso di avanzamento delle funi 6) un rullo 14 disposto ortogonalmente rispetto all’asse delle funi 6. A ciascun rullo 14 del modulo 1 corrisponde un rullo 14 sull’altro modulo 2, formandosi così due coppie di rulli 14 (una superiore e l’altra inferiore) che posizionano le funi 6 multiple al centro del dispositivo, fra i due moduli 1, 2. Gli alberi 14.1 dei rulli 14 del modulo 1 vengono alloggiati in fori realizzati nei supporti 9 laterali. Tali fori hanno il diametro leggermente maggiore rispetto a quello degli alberi 14.1 dei rulli 14 e conseguentemente la posizione di questi ultimi non è modificabile.
Gli alberi 14.1 dei rulli 14 del modulo 2 vengono invece alloggiati entro feritoie 9.1 allungate che si sviluppano nei supporti 9 ortogonalmente rispetto all’asse delle funi 6 multiple. Questi rulli 14 possono quindi essere avvicinati ai rulli 14 del modulo 1 (ed alle funi 6) e trattenuti nella posizione voluta mediante molle 15 od anelli elastici 16 applicati fra i rispettivi alberi 14.1.
Questa conformazione dei fori che alloggiano gli alberi 14.1 del modulo 1 obbliga l’ utilizzatore a sostituire i rulli 14 del modulo 1 ogni qual volta vari il diametro delle funi 6, in modo tale da mantenere le funi 6 stesse al centro del dispositivo rispetto ai due moduli 1, 2. Per evitare questa sostituzione i due alberi 14.1 dei rulli 14 del modulo 1 vengono inseriti entro quattro boccole 17 con foro eccentrico, montate su appositi fori realizzati nei supporti 9 laterali del modulo 1. Ogni boccola 17 viene bloccata in posizione con una vite. Il movimento rotatorio di queste boccole 17 permette lo spostamento degli alberi 14.1 stessi e conseguentemente quello dei rulli 14 rispetto alle funi 6, allo scopo di utilizzare rulli 14 dello stesso diametro pur in presenza di funi 6 aventi diametro diverso. Nei supporti 9 vengono eseguiti dei fori 9.2 per inserimento di maniglie o per ancorare il dispositivo nella posizione voluta. I rulli 14 possono essere lisci (come illustrato nelle figure 1, 2, 3, 5) o scanalati (come illustrato nella figura 14). Ciascuna scanalatura 14.2 ospita una fune 6. I rulli 14 possono essere sostituiti da pattini, come illustrato nelle figure 12 e 13.
Il modulo 1 principale è dotato inoltre di congegni interni atti a tenere le funi 6 multiple al centro del dispositivo rispetto alle lame costituenti i suoi supporti 9 laterali in modo tale da consentire una loro corretta valutazione. Un primo congegno consiste in due lame 18, una posta superiormente e l’altra inferiormente rispetto all’induttore, che si sviluppano ortogonalmente rispetto alle funi 6 e che sono fissate ai supporti 9 laterali del modulo 1. Tali lame 18 sono dotate di feritoie 18.1 allungate, anch’esse con asse ortogonale rispetto al quello delle funi 6, nelle quali sono alloggiate quattro viti 19 che fissano due aste 20 alle lame 18 stesse. Le aste 20 hanno direzione parallela a quella delle funi 6 e possono essere fatte traslare, ortogonalmente alle funi 6, verso l’interno del dispositivo od in direzione opposta, semplicemente facendo scorrere le viti 19 nelle sopra menzionate feritoie 18.1, sino al momento in cui la distanza fra le due aste 20 è leggermente maggiore alla somma dei diametri delle funi 6, comprensiva degli spazi esistenti fra fune 6 e fune 6, consentendo così il loro corretto posizionamento.
In alternativa a questo congegno è stato ideato un altro congegno dove delle barrette 21 sono fissate ai supporti 9 laterali che costituiscono i fianchi del modulo 1. Tali barrette 21 sono collegate per mezzo di perni 22 e di viti 23 di regolazione a due aste 24. Le aste 24 sono parallele alle funi 6, mentre i perni 22 e le viti 23 di regolazione sono ortogonali a queste ultime. Agendo sulle viti 23 di regolazione è possibile avvicinare le aste 24 alle funi 6 sino al momento in cui la distanza fra le due aste 24 è leggermente maggiore alla somma dei diametri delle funi 6, comprensiva degli spazi esistenti fra fune 6 e fune 6.
Al momento dell’utilizzo si sostituiscono oppure si regola per mezzo delle boccole 17 la posizione dei rulli 14 del modulo 1 principale in funzione del numero e del diametro delle funi 6 multiple da controllare. Si regolano poi i congegni interni del modulo 1 agendo sulle viti 19, 23 sino al momento in cui le aste 20, 24 si trovano ad una distanza leggermente maggiore alla somma dei diametri delle funi 6, comprensiva degli spazi esistenti fra fune 6 e fune 6. 1 due moduli 1, 2 vengono quindi richiusi sulle funi 6 in maniera tale che queste ultime scorrano fra ciascuna coppia di rulli 14 e fissati uno all’altro tramite le chiusure a leva 4. Si avvicinano poi i rulli 14 dell’altro modulo 2 alle funi 6 facendo scorrere i loro alberi 14.1 entro le feritoie 9.1; il contatto simultaneo fra i rulli 14 del modulo 1, le funi 6 ed i rulli 14 del modulo 2 è assicurato dalle molle 15 o dagli anelli elastici 16 applicati fra i relativi alberi 14.1, su ambedue i lati. Si fissa quindi il dispositivo in una corretta posizione tramite elementi di fissaggio agenti sui fori 9.2. Infine si fanno scorrere le funi 6 entro il vano interno del dispositivo delimitato dalle coperture frontali anteriori 12, fronteggiantisi, dei due moduli 1, 2.
Qualsiasi discontinuità sia interna che esterna alle funi 6 in movimento provoca delle perturbazioni del campo magnetico nell’intorno delle funi 6 stesse che vengono rilevate dalle bobine 7, 7.1 di misura collegate con le prese di segnale 8. Tali perturbazioni danno origine ad una forza elettromotrice indotta che genera una corrente elettrica che arriva alle prese di segnale 8. Questa viene portata, tramite cavi, sino ad un conosciuto registratore analogico. Quest’ultimo, separato dal dispositivo, è in grado di amplificare la corrente elettrica e di stampare su carta il diagramma dello stato delle funi 6. Dalla lettura di quest’ultimo è possibile individuare tutte le eventuali anomalie delle funi 6, sia esterne che interne.
L’invenzione, così concepita, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre tutti i particolari sono sostituibili con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle fumi multiple d’acciaio, caratterizzato dal fatto di essere costituito da due moduli (1, 2) sostanzialmente speculari, di cui uno principale (1) e l’altro secondario (2), uniti fra loro mediante cerniere (3) o perni ad incastro ed elementi di serraggio quali chiusure a leva (4); ciascun modulo (1, 2) presenta uno o più magneti (5) permanenti realizzati con materiali dotati di elevata stabilità e facilmente rimagnetizzati, una o più bobine (7, 7.1), una presa di segnale (8), due rulli (14) ed un involucro che supporta e/o protegge tali elementi; detto involucro presenta preferibilmente due lame costituenti i suoi supporti (9) laterali, una piastra superiore (10), una piastra inferiore (11), una copertura frontale anteriore (12) ed una copertura frontale posteriore (13); detti supporti (9), aventi l’asse parallelo a quello delle funi (6), sono fissati alla piastra superiore (10) ed alla piastra inferiore (11); dette piastre (10, 11) hanno l’asse ortogonale a quello delle funi (6); la copertura frontale anteriore (12) e quella posteriore (13), entrambe sagomate ad U, hanno l’asse parallelo a quello delle fimi (6); i magneti (5) permanenti, fissati alla piastra superiore (10) ed a quella inferiore (11), formano con queste ultime o espansioni polari l’induttore magnetico; ogni magnete (5) si sviluppa lungo l’asse delle fimi (6) e qualora siano presenti più magneti (5) essi sono disposti su uno o più piani paralleli al piano delle fimi (6) stesse; le predette bobine (7) sono avvolte attorno ad uno o più magneti (5), sono collegate elettricamente fra di loro in serie e fanno capo ad ima presa di segnale (8) fissata all’esterno del modulo (1, 2); ciascun modulo (1, 2) presenta superiormente ed inferiormente (rispetto al senso di avanzamento delle fimi (6)) un rullo (14) disposto ortogonalmente rispetto all’asse delle fimi (6); a ciascun rullo (14) del modulo (1) principale corrisponde un rullo (14) sull’altro modulo (2), formandosi cosi due coppie di rulli (14), una superiore e l’altra inferiore, che posizionano le funi (6) multiple al centro del dispositivo, fra i due moduli (1, 2); gli alberi (14.1) dei rulli (14) del modulo (1) principale vengono alloggiati in fori, di diametro leggermente maggiore rispetto a quello degli alberi (14.1), realizzati nei supporti (9) laterali; gli alberi (14.1) dei rulli (14) del modulo (2) secondario vengono invece alloggiati entro feritoie (9.1) che si sviluppano nei supporti (9) ortogonalmente rispetto all’asse delle funi (6) multiple; detti rulli (14) del modulo (2) secondario possono quindi essere avvicinati ai rulli (14) del modulo (1) principale ed alle funi (6); il contatto simultaneo di ciascuna coppia di rulli (14) con le funi (6) è ottenuto e mantenuto mediante elementi elastici quali molle (15) od anelli elastici (16) che vengono applicati fra i relativi alberi (14.1), su ambedue i lati; nei supporti (9) vengono eseguiti dei fori (9.2) o feritoie per l’inserimento di maniglie o per ancorare il dispositivo nella posizione voluta; detti rulli (14) hanno preferibilmente forma cilindrica, con asse trasversale rispetto a quello delle funi (6) e possono essere lisci e/o scanalati; il modulo (1) principale è dotato inoltre di un congegno interno atto a tenere le funi (6) multiple al centro del dispositivo rispetto alle lame costituenti i suoi supporti (9) laterali; detto congegno consiste in due lame (18), una posta superiormente e l’altra inferiormente rispetto all’induttore, che si sviluppano ortogonalmente rispetto alle funi (6) e che sono fissate ai supporti (9) laterali del modulo (1) principale; dette lame (18) sono dotate di feritoie (18.1) allungate, anch’esse con asse ortogonale rispetto al quello delle funi (6), nelle quali sono alloggiate delle viti (19) che fissano due aste (20) alle lame (18) stesse; le predette aste (20) hanno direzione parallela a quella delle funi (6) e possono essere fatte traslare, ortogonalmente alle funi (6), verso l’interno del dispositivo od in direzione opposta, facendo scorrere le viti (19) nelle sopra menzionate feritoie (18.1), sino al momento in cui la distanza fra le due aste (20) è leggermente maggiore alla somma dei diametri delle funi (6), comprensiva degli spazi esistenti fra fune (6) e fune (6), consentendo così il loro corretto posizionamento. 2 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in ciascun modulo (1, 2) la/e bobina/e (7.1) può/possono essere posizionata/e fra il magnete/i (5) permanente/i e le funi (6) d’acciaio. 3 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in ciascun modulo (1, 2) la/e bobina/e (7.1) può/possono essere sostituita/e da uno o più sensori elettronici con effetto Hall, posizionato/i fra il magnete/i (5) permanente/i e le funi (6) d’acciaio. 4 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i fori e le feritoie (9.1) ospitanti gli alberi (14.1) dei rulli (14) ed i fori (9.2) o feritoie per l’inserimento di maniglie o per ancorare il dispositivo sono realizzati in staffe fissate ai supporti (9) od alle piastre (10, 11) costituenti le espansioni polari. 5 - Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 e 3, caratterizzato dal fatto che gli alberi (14.1) dei rulli (14) presenti sul modulo (1) principale possono essere inseriti entro boccole (17) con foro eccentrico, bloccate in posizione con viti, che permettono lo spostamento degli alberi (14.1) stessi. 6 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i rulli (14) possono essere sostituiti da pattini. 7 - Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il congegno interno al modulo (1) principale atto a tenere le funi (6) multiple al centro del dispositivo rispetto alle lame costituenti i suoi supporti (9) laterali è costituito da barrette (21) fissate ai supporti (9) laterali stessi, collegate per mezzo di perni (22) e di viti (23) di regolazione a due aste (24); dette aste (24) sono parallele alle funi (6), mentre i perni (22) e le viti (23) di regolazione sono ortogonali a queste ultime; agendo sulle viti (23) di regolazione è possibile spingere le aste (24) verso le funi (6) o tirarle in direzione contraria sino al momento in cui la distanza fra le due aste (24) è leggermente maggiore alla somma dei diametri delle funi (6), comprensiva degli spazi esistenti fra fune (6) e fune (6). 8 - Dispositivo, secondo le rivendicazioni precedenti, il tutto come precedentemente descritto ed illustrato negli allegati disegni.
IT2000TS000006A 2000-08-22 2000-08-22 Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio ITTS20000006A1 (it)

Priority Applications (4)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2000TS000006A ITTS20000006A1 (it) 2000-08-22 2000-08-22 Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio
DE60101435T DE60101435D1 (de) 2000-08-22 2001-08-21 Gerät für magnetisch-induktive Kontrole von mehreren Stahlseilen
AT01830546T ATE256075T1 (de) 2000-08-22 2001-08-21 Gerät für magnetisch-induktive kontrole von mehreren stahlseilen
EP01830546A EP1186565B1 (en) 2000-08-22 2001-08-21 Magnetic-inductive device for the control of multiple steel-wire ropes

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT2000TS000006A ITTS20000006A1 (it) 2000-08-22 2000-08-22 Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITTS20000006A0 ITTS20000006A0 (it) 2000-08-22
ITTS20000006A1 true ITTS20000006A1 (it) 2002-02-22

Family

ID=11459656

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT2000TS000006A ITTS20000006A1 (it) 2000-08-22 2000-08-22 Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio

Country Status (4)

Country Link
EP (1) EP1186565B1 (it)
AT (1) ATE256075T1 (it)
DE (1) DE60101435D1 (it)
IT (1) ITTS20000006A1 (it)

Families Citing this family (12)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1847501B1 (de) * 2006-04-18 2014-10-01 Inventio AG Aufzugsanlage mit einer Tragmittelüberwachungseinrichtung zur Überwachung des Zustandes des Tragmittels und Verfahren zur Prüfung des Tragmittels
ATE478821T1 (de) * 2006-10-18 2010-09-15 Thyssenkrupp Aufzugswerke Gmbh Verfahren und vorrichtung zur tragmittelprüfung von hebezeugen
JP5427918B2 (ja) * 2012-05-30 2014-02-26 東芝エレベータ株式会社 エレベータのロープ清掃冶具
JP2015166697A (ja) * 2014-03-04 2015-09-24 三菱電機株式会社 ロープ探傷装置
JP6145573B2 (ja) 2014-04-28 2017-06-14 東京製綱株式会社 ワイヤロープの検査装置
US10539533B2 (en) 2015-08-19 2020-01-21 Mitsubishi Electric Corporation Wire rope flaw detection device and adjustment jig
JP6520989B2 (ja) * 2017-07-12 2019-05-29 三菱電機ビルテクノサービス株式会社 エレベーターのロープ外れ防止治具及びエレベーターのロープ取替方法
US10549953B2 (en) * 2017-07-17 2020-02-04 Thyssenkrupp Elevator Ag Elevator belt position tracking system
CN208833707U (zh) * 2018-09-20 2019-05-07 江苏多维科技有限公司 一种检测钢丝绳损伤的无损检测装置
CN112147212B (zh) * 2020-09-21 2023-04-11 淮南泰隆机械制造有限公司 钢绞线断丝固定监测装置
CN114084767B (zh) * 2021-11-18 2022-09-13 浙江大学 基于钢丝绳卸载和变阻力减震结构的电梯缓冲监测装置
CN114084766B (zh) * 2021-11-18 2022-09-20 浙江大学 一种用于钢丝绳的卸载和变阻力减震结构

Family Cites Families (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
JPS56148052A (en) * 1980-04-21 1981-11-17 Hitachi Elevator Eng & Serv Co Ltd Electromagnetic flaw detector for continuous magnetic material
US5828213A (en) * 1996-10-21 1998-10-27 Hickman; Jack R. Method and apparatus for magnetically sampling the uniformity of an elongate object

Also Published As

Publication number Publication date
DE60101435D1 (de) 2004-01-22
ITTS20000006A0 (it) 2000-08-22
EP1186565A3 (en) 2002-10-30
EP1186565B1 (en) 2003-12-10
ATE256075T1 (de) 2003-12-15
EP1186565A2 (en) 2002-03-13

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITTS20000006A1 (it) Dispositivo magneto-induttivo per il controllo delle funi multiple d'acciaio
JP5031528B2 (ja) ワイヤーロープの探傷装置
JPH0149897B2 (it)
KR20120091724A (ko) 와이어로프 결함 탐지장치
TWI251634B (en) Rope and method for detecting damage thereof
JP2556957Y2 (ja) ワイヤロープの損傷検出器
EP1676806A4 (en) WIRE SENSOR DETECTOR FOR LIFT
DE50110600D1 (de) Fensterrollo mit Zentriereinrichtung für den Zugstab
NO20025462L (no) Fremgangsmåte, anordning og sikkerhetssystem for autentisering av et kjennemerke
DE60336178D1 (de) Herzklappensystem
FR2875304B1 (fr) Sonde de mesure de caracteristiques d'un courant d'excitation d'un plasma, et reacteur a plasma associe
FR2877486B1 (fr) Tore nanocristallin pour capteur de courant, compteurs d'energie a simple et a double etage et sondes de courant les incorporant
JP2005089172A (ja) ロープテスタ
ES2562628T3 (es) Procedimiento de prueba y dispositivo de prueba para el examen de objetos alargados por medio de una bobina
KR20190089027A (ko) 자성 선상체의 손상 평가 방법 및 손상 평가 장치
CN111037532B (zh) 管道中轴线标注绘制方法
KR100874491B1 (ko) 레일의 면틀림 및 줄틀림 측정장치
KR900002079A (ko) 프로우브 장치
BRPI0411745A (pt) método para monitorar uma estrutura alongada flexìvel com uma superfìcie geralmente cilìndrica, e, aparelho para monitorar uma estrutura alongada flexìvel
CN105931799B (zh) 带恒定梯度的永磁体结构
JP5510301B2 (ja) エレベーター用ロープ巻き取り補助具
KR102621957B1 (ko) 포터블 슬링벨트 손상진단장치
CA1048296A (en) Measurement of the change in longitudinal force in a rail
EP3462143A1 (de) Radiometrisches messgerät und radiometrisches messsystem
SE8505972L (sv) Anordning vid langrevar