ITTO20010594A1 - Metodo per il settaggio di una macchina operatrice per la lavorazionedi una lastra di vetro, e macchina operatrice configurabile secondo ta - Google Patents

Description

D E S C R I Z I O N E

di Brevetto per Invenzione Industriale,

La presente invenzione è relativa ad un metodo per il settaggio o la configurazione di una macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro.

Come è noto, i bordi perimetrali, le superfici estese e/o laterali delle lastre di vetro vengono normalmente sottoposte ad operazioni di molatura, lucidatura, foratura e/o fresatura. Per effettuare tali operazioni vengono utilizzate macchine operatrici con caratteristiche diverse e, ad esempio, macchine comprendenti un basamento, una testa operatrice sulla quale è possibile montare utensili diversi sceglibili tra una pluralità di utensili disposti in un magazzino utensili, una serie di singole ventose di supporto e trattenimento fra loro distinte, una pluralità di riscontri o battute, ed uno o più gruppi di spinta per spingere la lastra da lavorare contro le battute stesse.

Le macchine note attualmente utilizzate, nonostante consentano di effettuare lavorazioni diverse comportano difficoltà e considerevoli perdite di tempo ad ogni cambio di produzione. Infatti, ad ogni cambio di produzione, la macchina deve essere riconfigurata in funzione delle caratteristiche geometriche e dimensionali delle nuove lastre da lavorare. In particolare, ad ogni cambio di produzione, si rende necessario il riposizionamento delle singole ventose di supporto e trattenimento, e dei vari riscontri e dei relativi gruppi di spinta in funzione delle caratteristiche geometriche e dimensionali delle nuova lastra da lavorare. Tali riposizionamenti vengono normalmente effettuati manualmente da un operatore addetto alla macchina, il quale note le caratteristiche e, in particolare, il profilo della lastra che dovrà essere lavorata, posiziona manualmente una ad una le varie ventose, i riscontri ed i gruppi di spinta. E' quindi evidente che, oltre al notevole tempo richiesto, la precisione del posizionamento dipende essenzialmente dalla sensibilità e dall'esperienza dell'operatore. Posizionamenti errati o imprecisi creano sollecitazioni localizzate sulla lastra e/o interferenze assolutamente indesiderate principalmente tra le ventose e l'utensile.

Scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo per il settaggio di una macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro, il quale consenta di risolvere in maniera semplice ed economica i problemi sopra esposti e, in particolare, consenta di ridurre i tempi ed i costi legati ai cambi di produzione e di incrementare la precisione di posizionamento dei vari organi utilizzati a bordo macchina .

Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per il settaggio di una macchina operatrice per la lavorazione di una lastra di vetro presentante un proprio profilo; la macchina comprendendo un telaio, una testa operatrice atta a portare un utensile per la lavorazione della lastra; una pluralità di organi di supporto e trattenimento lastra fra loro indipendenti; una pluralità di organi di posizionamento lastra fra loro indipendenti; il metodo comprendendo le fasi di variare la posizione dei detti organi al variare del profilo della lastra da lavorare, caratterizzato dal fatto che la variazione della posizione dei detti organi viene effettuata accoppiando la detta testa operatrice ai detti organi da movimentare e traslando la testa operatrice stessa sulla base di dati corrispondenti al profilo della detta lastra memorizzati in una memoria della macchina (1).

La presente invenzione è, inoltre, relativa ad una macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro.

Secondo la presente invenzione viene realizzata una macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro; la machina comprendendo un telaio, mezzi di supporto e trattenimento lastra in un piano di giacitura, mezzi di posizionamento lastra nel detto piano di giacitura, ed una testa operatrice motorizzata di movimentazione di un utensile per la lavorazione della lastra; caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di moduli;(12) fra loro distinti; ciascun modulo presentando una propria struttura di supporto accoppiata al detto telaio per spostarsi rispetto al telaio indipendentemente dalle altre strutture di supporto e portante almeno parte dei detti mezzi di posizionamento ed almeno parte dei detti mezzi di supporto e trattenimento, primi mezzi di accoppiamento rilasciabili essendo previsti per accoppiare la detta testa operatrice almeno alle dette strutture di supporto e spostare almeno parte delle dette strutture di supporto rispetto al detto telaio indipendentemente dalla posizione delle altre strutture di supporto.

L'invenzione verrà ora descritta con riferimento alle figure allegate, che ne illustrano un esempio di attuazione, non limitativo, in cui:

la figura 1 è una vista prospettica schematica di una preferita forma di attuazione della macchina secondo la presente invenzione; e

le figure 2 e 3 sono due viste prospettiche schematiche in scala ingrandita di due diversi particolari della macchina di figura 1.

Nella figura 1, con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro, in generale, e di lastre di vetro rivestite, in particolare.

La macchina 1 comprende un basamento 2, due spalle laterali 3 estendentisi verso l'alto dal basamento 2 ed una trave 4 motorizzata estendentesi al disopra del basamento 2 ortogonalmente alle spalle 3, ed accoppiata alle spalle 3 stesse per traslare parallelamente a sé stessa in una direzione Y. Alla trave 4 è accoppiata in maniera assialmente scorrevole in una direzione X una slitta 6 motorizzata portante una testa operatrice 7, la quale è mobile da e verso il basamento 2 in una direzione Z verticale, ed alla quale sono selettivamente accoppiabili una pluralità di utensili 8 ed un organo 9 di innesto, meglio descritto nel seguito, disposti in un magazzino utensili 10 e schematicamente illustrati.

La trave 4, la slitta 6 e la testa operatrice 7 sono comandate e controllate da una unità di comando e controllo 7a (figura 1) presentante una memoria 7b, nella quale sono memorizzate le caratteristiche geometriche e dimensionali delle varie lastre da lavorare oltre che le caratteristiche e le sequenze di alimentazione dei diversi lotti di lastre da lavorare.

Sempre con riferimento alla figura 1, la macchina 1 comprende, inoltre, una pluralità di moduli 11 intermedi (fig.2) ed almeno un modulo 12 laterale o di estremità (fig.3), nel particolare caso descritto sono previsti due moduli laterali. I moduli 11 e 12 sono fra loro indipendenti, sono accoppiati al basamento 2 tra le spalle 3 in maniera regolabile e sono atti ad essere configurati e posizionati rispetto al basamento 2 in modo da consentire la lavorazione di lastre aventi geometrie, dimensioni e pesi qualsiasi.

Sempre con riferimento alla figura 1 e, in particolare, con riferimento alle figure 2 e 3, ciascun modulo 11 e 12 è indipendente dagli altri moduli e comprende un proprio telaio 14 allungato, il quale si estende parallelamente alla direzione Y, ed è accoppiato al basamento 2 per scorrere rispetto al basamento 2 stesso nella direzione X.

Ciascun telaio 14 comprende una porzione di innesto 14a presentante un foro passante atto ad essere impegnato dall'organo 9 di innesto, e porta accoppiata una fila di gruppi 15 a ventosa, di per sé noti, convenientemente in numero di cinque. Ciascuno gruppo 15 si estende lateralmente a sbalzo dal relativo telaio 14 e presenta una propria struttura 16, la quale è accoppiata ad una guida, non illustrata, solidalmente collegata al telaio 14 per scorrere in sensi opposti lungo il telaio 14 stesso in una direzione parallela alla direzione Y, e supporta, a sua volta, una ventosa 18 aspirante motorizzata per traslare, sotto il controllo dell'unità 7a, parallelamente alla direzione Z rispetto alla relativa struttura 16 tra una posizione abbassata di riposo ed una posizione sollevata operativa, nella quale definisce, unitamente alle altre ventose, un piano di appoggio per la lastra da lavorare. Ciascuna struttura 16 comprende una propria porzione 19 di presa provvista di un foro 20 atto ad essere impegnato dall'organo 9 di innesto.

Lateralmente alle ventose 18 e per tutta la lunghezza del telaio 14 si estende un convogliatore 22 a nastro atto a ricevere le lastre in una stazione A di carico ed a trasferirle in una stazione C di scarico spostandole attraverso una stazione B di lavoro disposta al di sopra del basamento. Ciascun convogliatore comprende un proprio telaio 23 accoppiato al telaio 14, in modo noto e non descritto in dettaglio, per traslare parallelamente a sé stesso nella direzione Z sotto il controllo dell'unità 7a tra una posizione abbassata di riposo, in cui un proprio ramo 22a di mandata si estende al di sotto del piano di appoggio delle lastre, ed una posizione sollevata, in cui il ramo 22a di mandata è atto a cooperare con la lastra da movimentare e si estende in posizione sostanzialmente complanare con il piano di appoggio.

Sempre con riferimento alle figure 2 e 3, una porzione piana 24 di ciascun telaio 14 disposta da parte laterale opposta del relativo convogliatore 22 rispetto alle ventose 18 porta accoppiati una pluralità di gruppi accostatori frontali 25, di per sé noti, e schematicamente illustrati; ciascuno gruppo accostatore frontale 25 comprende una propria struttura 25a di supporto, la quale è accoppiata al telaio 14 in maniera scorrevole nella direzione Y, e comprende una porzione 25b di presa provvista di un foro atto ad essere impegnato dall'organo 9 di innesto. La struttura 25b di supporto è bloccata rispetto al relativo telaio 14 in maniera rilasciabile, convenientemente tramite un dispositivo di bloccaggio pneumatico, noto e non illustrato, controllato dall'unità 7a. Ciascun gruppo accostatore 25 comprende, inoltre, un organo accostatone 25c motorizzato, il quale è mobile sotto il controllo dell'unità 7a, tra una posizione abbassata ed una sollevata per spostare, in uso, in modo noto, le lastre nella direzione Y verso un proprio riscontro frontale 26 disposto al termine della fila dei gruppi 15 in posizione allineata alle ventose (figure 2 e 3).

Ciascun riscontro frontale 26 è mobile nella direzione Z sotto la spinta di un proprio attuatore lineare noto controllato dall'unità 7a tra una posizione abbassata di riposo, in cui si estende al di sotto del piano di appoggio, ed una posizione sollevata operativa, ed è accoppiato al relativo telaio 14 in maniera regolabile lungo il telaio 14 stesso nella direzione Y. Ciascun riscontro frontale 26 presenta una porzione 26a di presa atta ad accoppiarsi all'organo di innesto 9, ed è solidalmente collegabile al telaio 14 in maniera rilasciabile tramite un dispositivo pneumatico controllato dall'unità 7a.

Ancora con riferimento alle figure 2 e 3, ciascuna porzione piana 24 porta distribuiti tra i gruppi accostatori frontali 25 ed allineati ai gruppi accostatori frontali 25 stessi, una pluralità di gruppi 27 a ruote pivottanti, anch'essi di per sé noti, ciascuno dei quali comprende un proprio supporto fissato alla porzione piana 24, ed una relativa ruota 28 di supporto e spinta, la quale è girevole attorno ad primo asse parallelo alla direzione X, ed è pivottante attorno ad un proprio asse parallelo alla direzione Y tra una posizione abbassata di riposo, in cui si estende al di sotto del piano di appoggio delle lastre, ed una posizione sollevata, in cui si estende in posizione sostanzialmente tangente al piano di appoggio stesso per trattenere le lastre avanzate dal relativo convogliatore e spingere le lastre stesse parallelamente alla direzione X contro un riscontro laterale 30. Il riscontro 30 è portato da uno dei moduli laterali 12 (fig. 3), è costruttivamente uguale ai riscontri frontali 25, ed è collegato al relativo telaio 14 allo stesso modo dei riscontri frontali 25 stessi .

Ancora con riferimento alla figura 2, ciascun modulo 11 intermedio comprende, inoltre, almeno una coppia di gruppi accostatori laterali 31, di per sé noti, i quali comprendono, ciascuno, una propria struttura 32 di supporto accoppiata al telaio 14 in maniera assialmente scorrevole nella direzione Y e bloccabile rispetto al telaio 14 in maniera rilasciabile allo stesso modo dei gruppi accostatori frontali 25, ed un organo 33 di spinta. L'organo 33 di spinta presenta una testa 34 mobile in una direzione parallela alla direzione X sotto il controllo dell'unità 7a per spingere le lastre contro i riscontri latrali 30, ed è accoppiato alla propria struttura 33 in maniera verticalmente scorrevole da e verso una posizione abbassata, in cui la testa 34 si estende al di sotto del citato piano di appoggio sotto la spinta di un proprio attuatore non visibile nelle figure allegate controllato dall'unità 7a. Come per ì gruppi accostatori 25, anche i gruppi accostatori 32 comprendono rispettive porzioni 36 di presa, con le quali è atto ad accoppiarsi l'organo di innesto 9.

Il settaggio della macchina 1 in funzione dei lotti o delle singole lastre ed in funzione delle caratteristiche geometriche e dimensionali delle lastre stesse viene effettuato nel modo seguente: sulla testa operatrice 7 viene montato l'organo 9 di innesto, dopo di che, sulla base dei dati contenuti nella memoria 7b, la testa 7 viene spostata dall'unità 7a e l'organo 9 di innesto accoppiato alla porzione 14a di presa di un primo telaio 14. Ad accoppiamento avvenuto, la testa 7 viene avanzata in direzione X ed il modulo 11,12 ad essa collegato conseguentemente spostato lungo il basamento 2 fino a raggiungere la posizione desiderata, nella quale viene bloccato, ad esempio, tramite un dispositivo elettro-peneumatico (non illustrato) comandato sempre dall'unità 7a. Le stesse operazioni vengono poi ripetute per tutti gli altri telai 14 dei moduli 11,12.

Ultimato il posizionamento ed il bloccaggio dei telai 14 sul basamento 2, seguendo, per ciascun modulo 11,12 le stesse fasi prima descritte, ossia accoppiando l'organo 9 di innesto alle diverse porzioni di presa 19, 25b, 26a e 36, i relativi gruppi 15 a ventosa, i riscontri frontali 26 e laterali 30 ed i gruppi accostatori 25 e 31 vengono spostati lungo il relativo telaio 14 e portati, ciascuno, in una propria posizione che è funzione delle caratteristiche delle lastre, e nella stessa posizione bloccati rispetto al relativo telaio 14 dall'unità 7a che comanda i rispettivi dispositivi di bloccaggio automatici.

Ultimato il settaggio della macchina 1, i convogliatori 22 ed i riscontri frontali 26 e laterali 30 vengono portati nelle loro posizioni sollevate, mentre le ventose 18, i gruppi accostatori 25 e 31 e le ruote pivottanti 28 vengono mantenuti nelle loro posizioni abbassate di riposo. A questo punto, la lastra da lavorare viene avanzata da una caricatrice (non illustrata) nella stazione A di carico (fig.l) e disposta al disopra dei convogliatori 22 che la spostano nella stazione B di lavoro. Raggiunta la stazione B di lavoro, i convogliatori 22 vengono arrestati e, contemporaneamente, le ruote 28 portate nella loro posizione sollevata. Durante lo spostamento delle ruote 28 verso la loro posizione sollevata, le stesse ruote 28 supportano progressivamente la lastra indipendentemente dal peso della lastra stessa. A questo punto, i convogliatori 22 vengono abbassati ed i gruppi accostatori 25 e 31 portati nella loro posizione sollevata ed azionati in modo da forzare la lastra contro i riscontri frontali e laterali. Dopo di che, le ventose 18 vengono sollevate e portate a contatto della lastra che viene, quindi, trattenuta per depressione. Una volta bloccata la lastra, i gruppi accostatori 25 e 31, i gruppi 27 a ruote pivottanti, ed i riscontri 26 e 30 vengono abbassati e portati nelle loro posizioni di riposo al di sotto del piano di appoggio liberando il bordo della lastra che può, pertanto, essere lavorato dalla testa 7 che, nel frattempo, ha prelevato dal magazzino utensili l'utensile 8 previsto per la lavorazione da effettuare.

Ultimata la lavorazione della lastra, i convogliatori 22 vengono riportati nelle loro posizioni sollevate e la lastra liberata dal vincolo con ventose 18 avanzata verso la stazione C di uscita.

Terminata la lavorazione delle lastre di uno stesso lotto, la macchina 1 viene nuovamente settata sulla base delle caratteristiche della nuova lastra da lavorare seguendo le stesse operazioni prima descrìtte.

Al fine di incrementare la produzione, la macchina 1 descritta comprende due serie complete di moduli 11,12 disposti fra loro accostati sul basamento 2, e scelti in modo da definire due stazioni B di lavoro fra loro accostate ed indipendenti l'una dall'altra. Ciascuna stazione B ospita un proprio modulo laterale 12 e più moduli intermedi 11 e può cosi essere caricata con una nuova lastra da lavorare quando nell'altra stazione B sta ancora lavorando. In questo modo il flusso di lastre lavorate uscenti dalla stazione C di uscita sarà un flusso continuo di lastre fra loro uguali o diverse.

Da quanto precede appare evidente che la macchina 1 descritta presenta, rispetto alle soluzioni note l'indubbio vantaggio di essere una macchina completamente automatica e di non richiedere interventi manuali dell'operatore neppure nei cambi di produzione. Quanto appena esposto è essenzialmente imputabile al fatto che nella macchina 1 è prevista una pluralità di moduli di posizionamento, supporto e trattenimento lastra, ciascuno dei quali può, di volta in volta, essere liberamente posizionato rispetto al basamento 2 della macchina e configurato in funzione delle caratteristiche della lastra da lavorare memorizzate nella memoria 7b. Questo è reso possibile dal fatto che per ciascuno dei moduli 11,12 può essere liberamente scelta la posizione relativa degli organi dì riferimento, di posizionamento, di supporto e di trattenimento lastra. Ne consegue che la macchina 1 descritta risulta essere estremamente versatile ed adatta ad effettuare qualsiasi lavorazione, su lastre di geometria, materiale e peso qualsiasi e soprattutto su lastre rivestite, dal momento che durante tutte le lavorazioni la lastra viene spostata e trattenuta agendo su di una sola superficie della lastra stessa, quella rivolta verso il basamento, e quella opposta non viene mai interessata.

L'utilizzo della testa operatrice 7 e di un unico elemento di innesto portato dalla testa come mezzi di posizionamento a controllo numerico consentono, innanzitutto, di ridurre i costi realizzativi della macchina in quanto vengono utilizzati componenti già presenti a bordo macchina e non componenti aggiuntivi, ma soprattutto di posizionare i telai 14 ed i vari organi portati dagli stessi telai 14 con estrema precisione ed in tempi particolarmente brevi anche nel caso in cui il nuovo settaggio richieda lo spostamento e la riconfigurazione di tutti i moduli.

Da quanto precede appare evidente che alla macchina 1 descritta possono essere apportate modifiche e varianti che non esulano dal campo di protezione della presente invenzione. In particolare, i vari moduli potrebbero essere realizzati in maniera diversa da quella descritta a titolo di esempio e/o comprendere componenti diversi da quelli indicati sia in numero che in tipologia e/o accoppiati al telaio in modo diverso da quello descritto per lavorare lastre particolari e non necessariamente di vetro.

Infine, la macchina 1 potrebbe comprendere una testa operativa aggiuntiva distinta ed indipendente dalla testa 7 ma sempre controllata dall'unità 7a per spostare i moduli 11,12 ed i relativi componenti nelle posizioni desiderate. La presenza dì tale testa aggiuntiva consentirebbe, nel caso di due o più stazioni di lavoro accostate di effettuare il nuovo settaggio di una delle stazioni quando le altre stanno ancora lavorando, riducendo ulteriormente i tempi improduttivi .

Claims (18)

1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Metodo per il settaggio di una macchina operatrice (1) per la lavorazione di una lastra di vetro presentante un proprio profilo; la macchina (1) comprendendo un telaio (2), una testa operatrice (7) atta a portare un utensile (8) per la lavorazione della lastra; una pluralità di organi (15)(27) di supporto e trattenimento lastra fra loro indipendenti; una pluralità di organi (26)(30)(25) (31) di posizionamento lastra fra loro indipendenti; il metodo comprendendo le fasi di variare la posizione dei detti organi (15)(27) (26)(30) (25)(31) al variare del profilo della lastra da lavorare, caratterizzato dal fatto che la variazione della posizione dei detti organi (15)(27) (26)(30) (25)(31) viene effettuata accoppiando la detta testa operatrice (7) ai detti organi (15)(27) (26)(30) (25)(31) da movimentare e traslando testa operatrice (7) stessa sulla base di dati corrispondenti al profilo della detta lastra memorizzati in una memoria (7b) della macchina (1).
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la variazione della posizione dei detti organi (15) (27)(26) (30)(25)(31) viene effettuata accoppiando in successione i detti organi (15)(27) (26)(30) (25)(31) alla detta testa operatrice (7) .
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che l'accoppiamento della detta testa operatrice (7) ai detti organi (15) (27)(26) (30)(25) (31) viene effettuata innestando nei detti organi (15)(27) (26)(30)(25) (31) un elemento (9) di innesto comune a tutti gli organi portato dalla detta testa operatrice (7).
4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la variazione della posizione dei detti organi (15)(27) (26)(30) (25)(31) viene effettuata raggruppando parte dei detti organi (15) (27)(26) (30)(25) (31) al di sopra di rispettivi supporti (14) mobili rispetto al detto telaio (2) e fra loro indipendenti e spostando i detti supporti comuni tramite la detta testa operatrice (7).
5. 5. Macchina (1) operatrice per la lavorazione di lastre di vetro; la machina (1) comprendendo un telaio (2), mezzi (15)(27) di supporto e trattenimento lastra in un piano di giacitura, mezzi (26)(30) (25)(31) di posizionamento lastra nel detto piano di giacitura, ed una testa operatrice (7) motorizzata di movimentazione di un utensile (8) per la lavorazione della lastra; caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di moduli (11);(12) fra loro distinti; ciascun modulo (11)(12) presentando una propria struttura (14) di supporto accoppiata al detto telaio (2) per spostarsi rispetto al telaio (2) indipendentemente dalle altre strutture (14) di supporto e portante almeno parte dei detti mezzi (26)(30)(25)(31) di posizionamento ed almeno parte dei detti mezzi (15)(27) di supporto e trattenimento, primi mezzi di accoppiamento (9) rilasciabili essendo previsti per accoppiare la detta testa operatrice (7) almeno alle dette strutture (14) di supporto e spostare almeno parte delle dette strutture (14) di supporto rispetto al detto telaio (2) indipendentemente dalla posizione delle altre strutture (14) di supporto.
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (15)(27) di supporto e trattenimento comprendono, per ciascun detto modulo (11);(12), almeno un elemento (18)(28) di supporto e trattenimento accoppiato alla relativa detta struttura (14); secondi mezzi di accoppiamento (9) rilasciabili essendo previsti per accoppiare la detta testa operatrice (7) al detto elemento (18)(28) di supporto .
7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, primi mezzi attuatori motorizzati distinti dalla detta testa operatrice (7) per variare la posizione del detto elemento (18)(28) di supporto e trattenimento rispetto alla relativa struttura (14).
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che ciascun detto modulo (11);(12) comprende una pluralità di detti elementi (18)(28) di supporto e trattenimento accoppiati alla relativa detta struttura (14) e fra loro indipendenti; la detta testa operatrice (7) essendo atta a variare la posizione dei detti elementi (18)(28) di supporto e trattenimento spostando ciascun detto elemento di supporto e trattenimento indipendentemente dagli altri elementi di supporto e trattenimento.
9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che i detti elementi (18)(28) di supporto e trattenimento sono fra loro allineati e regolabili in una direzione (Y) trasversale ad una direzione (X) di spostamento della rispettiva struttura (14) di supporto.
10. 10. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9 caratterizzata dal fatto che i detti mezzi (15)(27) di supporto e trattenimento comprendono, per ciascun detto modulo (11)(12) almeno un corpo volvente (28) atto a cooperare a rotolamento con la detta lastra e pivottante per supportare la detta lastra; ulteriori mezzi di accoppiamento (9) rilasciabili essendo previsti per accoppiare la detta testa operatrice (7) al detto corpo volvente (28).
11. 11. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 9, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi (26)(30) (25)(31) di posizionamento comprendono, per ciascun detto modulo (11);(12), almeno un elemento (26) (30) di riscontro accoppiato alla rispettiva detta struttura (14) di supporto in maniera regolabile, terzi mezzi di accoppiamento (9) rilasciabili essendo previsti per accoppiare la detta testa operatrice (7) al detto elemento (26)(30) di riscontro .
12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere, inoltre, secondi mezzi attuatori motorizzati distinti dalla detta testa operatrice (7) essendo previsti per variare la posizione del detto elemento di riscontro (26)(30) rispetto alla relativa detta struttura (14).
13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 11 o 12, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi (26)(30) (25)(31) dì posizionamento comprendono, per ciascun detto modulo (11);(12), almeno un elemento (25)(31) di spinta per spostare la detta lastra nel detto piano di giacitura verso i detti elementi (26) (30) di riscontro e mobile sotto la spinta della dette stata operatrice (9).
14. 14. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 13, caratterizzata dal fatto che ciascun detto modulo comprende, inoltre, propri mezzi convogliatori (22) portati dalla relativa detta struttura (14) per trasferire la detta lastra da una zona (A) di ingresso della macchina (1) ad una zona (C) di uscita della macchina (1) attraverso una stazione (B) di lavoro della lastra.
15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi convogliatori comprendono un convogliatore (22) a nastro un cui ramo (23) di mandata si estende in una direzione (Y) ortogonale ad una direzione (X) di movimentazione dei detti moduli (11); (12) rispetto al detto telaio (14).
16. 16. Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 15, caratterizzata dal fatto che i detti moduli (11);(12) sono raggruppati in almeno due gruppi di moduli fra loro affiancati per definire rispettive stazioni (B) di lavoro fra loro accostate; mezzi (7a) di comando e controllo essendo previsti per comandare ciascun gruppo di moduli (11);(12) indipendentemente dall'altro gruppo di moduli.
17. 17. Metodo per il settaggio di una macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro, sostanzialmente come descritto con riferimento alle figure allegate.
18. 18. Macchina operatrice per la lavorazione di lastre di vetro, sostanzialmente come descritta con riferimento alle figure allegate.