ITRM20110357A1 - Catamarano di pescaggio ridotto alta penetrazione idrodinamica linea di galleggiamento variabile fino alla sommersione totale prua/poppa stabilizzanti per forma carena resistente per forma - Google Patents

Catamarano di pescaggio ridotto alta penetrazione idrodinamica linea di galleggiamento variabile fino alla sommersione totale prua/poppa stabilizzanti per forma carena resistente per forma Download PDF

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ITRM20110357A1
ITRM20110357A1 IT000357A ITRM20110357A ITRM20110357A1 IT RM20110357 A1 ITRM20110357 A1 IT RM20110357A1 IT 000357 A IT000357 A IT 000357A IT RM20110357 A ITRM20110357 A IT RM20110357A IT RM20110357 A1 ITRM20110357 A1 IT RM20110357A1
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Description

2.3 DESCRIZIONE
Le caratteristiche principali del trovato sono
-linea di galleggiamento variabile dell'imbarcazione a mezzo di camere di allagamento
-sua sommergibilità totale anche ben sotto il pelo dell'acqua
-linea ellissoidale o a settore circolare di grande raggio degli scafi di galleggiamento, eh ? permette, a parità di portata con altri sistemi, un ridotto pescaggio
-linea circolare ad arco ribassato della carena
-alloggiamento delle batterie sull'asse degli scafi di galleggiamento, con funzione di zavorra, -alettoni orizzontali mobili
La soluzione del problema esposto nel riassunto si trova esattamente nelle caratteristiche degli scafi che attengono
I)alla speciale forma della carena centrale e degli scafi , tutti di sezione mistilinea formata da segmenti di ellisse ed archi di cerchio.
La forma dei due scafi (2, 6,7, 8 ) di galleggiamento è un cilindroide derivante dall'estrusione di una sezione mistilinea ; esso è formato dalla estrusione(9) , su una direttrice parallela all'asse longitudinale del catamarano, della sezione mistilinea formata da segmenti di circonferenza o di ellisse; gli archi di cerchio e di ellisse sono uniti tra loro e nei punti di unione hanno la stessa tangente, in modo da evitare di creare turbolenze o disturbare flussi laminari. Ciascun scafo ha, nella parte inferiore, una chiglia di irrigidimento (6 ) con funzione di appoggio in caso di trascinamento a riva con o senza ausilio di rulli; quindi questa sezione permette al catamarano la navigazione e l'alaggio a riva in qualsiasi tipadi fondale basso, sabbioso o sassoso, con pendenza dolce o ripida.
Quindi oltre al basso pescaggio si ha la possibilità di tirare l'imbarcazione in secco in qualsiasi cala senza minimamente danneggiare o mettere sotto sforzo gli scafi.
Ovvero, senza variare il carico, ovvero dato il numero di passeggeri a bordo, si può affrontare con gli stessi una situazione di traversata oceanica con adatto pescaggio e , una volta giunti in rada , ad esempio in zone di riserva ecologica, svuotando i serbatoi dell'acqua di zavorra (previamente filtrata), si riporterà l'imbarcazione nelle condizioni di pescaggio minimo che ne consentiranno l'alaggio a riva.
II)Sempre nel tema degli eventi avversi prua e poppa sono conformate in modo da perforare le onde sommergendosi al di sotto di esse, piuttosto che oscillare al di sopra delle stesse. Ciò si deve al fatto che i due estremi di prua e poppa(5) sono tra loro simmetrici e la loro superficie superiore è sagomata secondo un piano inclinato(lO) oppure conformato come settore cilindrico a bassa curvatura (11); questo, con la sua - insellatura negativa(lO), ha la funzione di stabilizzare l'imbarcazione e di permetterle di passare sotto le onde di altezza o semplicemente >dell'onda media di progetto e di resistere, con l' immersione, ad onde tipo tsunami.
Ili) A poppa ed a prua vi sono due traversi con profilo alare , quindi due "alettoni" (14,15), che sono imperniati di un asse cilindrico(16) sul loro bordo di prua. Il bordo di poppa degli alettoni poggia sugli scafi ed è ancorato da due blocchi cuneiformi (17), ciascuno azionato da un sistema a vite senza fine ( 18 ) e cremagliera (19 ) di diverse dimensioni ma di uguale concezione; la componente principale del sistema (22)ha un lato dentato che forma una cremagliera, mentre la vite senza fine è montata su un ruotismo (24) che gira in senso orario od antiorario, permettendo il movimento alternativo ; l'alettone è connesso alla barretta principale (22) con una staffa 21) con perno cilindrico (20) che scorre in un incasso passante oblungo di forma rettangolare con ampiezza costante (23) che ne assicura la movimentazione; il cuneo di fissaggio deli alettone è azionato da una vite senza fine(25) e sul lato inferiore è dentato conformando una cremagliera(26) ; il cuneo si muove in avanti ed indietro trattenuto da una staffa (27) montata a cavallo dell'asse del galleggiante, bloccando e sbloccando l'alettone, attraverso un ruotismo (28) azionato alternativamente in senso orario ed antiorario ; questo permette di combinare la variazione dell'assetto del catamarano derivante dai settori di allagamento con la dinamica delle onde.
Infatti, oltre ad una variazione generale della pendenza della nave in avanti o all' indietro, si può aggiungere una variazione nella posizione dell'alettone, prevista fino a 45 gradi, quindi con decomposizione del vettore d'impatto dell'onda o della massa d'acqua nella quale la componente che mantiene bassa la prua sia quella dominante.
Infine immediatamente sotto la barra di rotazione degli alettoni si trova una barra sagomata (29,30) che è ancorata in senso orizzontale ai galleggianti, impedendo che gli stessi, aprendosi, in senso perpendicolare all'asse longitudinale, trasmettano alla carena centrale ulteriori momenti IV)Tutto nel catamarano collabora a resistere alla pressione , alle varie sollecitazioni meccaniche, ai carichi usuali in caso di calma. La carena tra i due galleggianti ha la forma di un mezzo settore di cilindroide vuoto (2 ) , a sezione ellittica(12) od ellissoidale, formato ad esempio dalla somma di tre settori circolari, sempre con una stessa tangente nei punti di unione, in modo da evitare di creare turbolenze o disturbare i flussi laminari; la carena si unisce ai galleggianti laterali formando un tutto unico; la sua forma permette<->di aumentare, a parità di spessore del materiale, la luce libera tra i due scafi, permettendo una maggiore ampiezza del ponte principale; si ha quindi maggiore spazio per accesso e servizi per disabili e per i passeggeri in genere; in caso di aumenti del carico utile l'abbassamento della linea di galleggiamento farà -sommergere le parti laterali della carena centrale permettendo al tempo la continuità dei flussi laminari paralleli tra i galleggianti-destro e sinistro.
Quindi, nelle varie configurazioni che si potranno assumere rimane costante il principio del funzionamento ad arco delle varie sezioni di carena, appoggiate su galleggianti la cui apertura trasversale è contrastata dagli elementi 29,30
V)AI fine della stabilità e sicurezza è importante lo studio dell'impatto del moto ondoso sulla prua e sulla poppa, ovvero assicurare lo scorrimento dei flussi laminari senza perturbazioni in uscita ed entrata del canale a forma di cilindroide formato dalla carena centrale; le parti a forma di vela cilindrica che a prua e poppa collegano (13) la carena (2) e i settori terminali del ponte principale con i galleggianti permettono la massima stabilità quale che sia l'altezza delia linea di galleggiamento, stabilizzano la nave senza aumento di resistenza al moto, assorbendo anche l'impatto delle onde con la minima possibile resistenza.
All'assenza di vortici e alla continuità dei flussi laminari collaborano anche l'assenza di spigoli e cuspidi, oltre alla finitura delle superfici.
VI) Stabilità e sommergibilità sono connesse alla disposizione delle camere di allagamento. Le camere stagne ai lati dei comparti dr alloggiamento delle batterie, a loro volta ubicate sull'asse di simmetria dei galleggianti, permettono di abbassare la linea di galleggiamento. Vi sono inoltre comparti esterni nella carena centrale che possono assolvere a tale funzione (3), facilitando così la sommersione anche totale del catamarano, in modo da permettergli di sopravviver·; ad eventi meteorologici altrimenti catastrofici (onde negative, tsunami, altre simili).
Il profilo inferiore degli scafi è un ellissoide a bassa curvatura (8) , che quindi, a parità di tonnellaggio, affonda meno di qualsiasi altra forma nell'acqua, mentre garantisce una elevata resistenza per forma alla pressione esterna in caso di immersione. La linea di galleggiamento è variabile, in quanto sia gli scafi laterali, che inoltre contengono le batterie, sia la parte inferiore della chiglia sono allagabili (3), raggiungendo la sommersione completa e quindi potendo affrontare eventi atmosferici anche distruttivi.
Come usuale sui catamarani le derive sono mobili (4) ed assicurano stabilità in ogni condizione atmosferica. Su ognuno dei due galleggianti sono presenti due derive mobili ( 4 ) e scomparsa totale inserite sull'asse degli stessi, con il fine di stabilizzare il catamarano offrendo maggiore o minore resistenza allo scarroccio, a seconda delle condizioni del mare e con possibilità di assumere varie posizioni. Le derive sono movimentate con usuali sistemi pneumatici o a cremagliera e vite senza fine .
Il trovato può così navigare in acque eccezionalmente basse, anche nel caso di quel· e tempeste che, sommando il proprio effetto alle maree, diano origine ad acque eccezionalmente alte, con onde e venti di grandi dimensioni, anche tipo tsunami. Questo fenomeno è usuale in molti estuari normalmente non più profondi di uno-due metri, e le caratteristiche di questa imbarcazione consentono una elevata navigabilità in ogni condizione meteorologica.
Inoltre il particolare disegno, solo con un aumento delle dimensioni, può essere adatto alle traversate oceaniche.

Claims (4)

  1. .4 RIVENDICAZIONI i rivendicano 1) La forma dei due scafi (2, 6,7,8 ) di galleggiamento è un cilindroide derivante dall'estrusione di una sezione mistilinea ; esso è formato dalla estrusione(9) , su una direttrice parallela all'asse longitudinale del catamarano, della sezione mistilinea formata da segmenti di circonferenza o di ellisse; gli archi di cerchio e di ellisse sono uniti tra loro e nei punti di unione hanno la stessa tangente, in modo da evitare di creare turbolenze o disturbare i flussi laminari. Ciascun scafo ha, nella parte inferiore, una chiglia di irrigidimento (6 ) con funzione di appoggio in caso di trascinamento a riva con o senza ausilio di rulli; quindi questa sezione permette al catamarano la navigazione e l'alaggio a riva in qualsiasi tipo di fondale basso, sabbioso o sassoso, con pendenza dolce o ripida.
  2. 2) I due estremi di prua e poppa(5) sono tra loro simmetrici e la loro superficie superiore è sagomata secondo un piano inclinato(lO) oppure conformato come settore cilindrico a bassa curvatura(ll); questo, con la sua insellatura negativa(lO),.ha la funzione di stabilizzare l'imbarcazione e di permetterle di passare sotto le onde di altezza >> o semplicemente >dell'onda media di progetto e di resistere, con l' immersione, ad onde-tipo tsunami.
  3. 3) I due "alettoni" (14,15), che sono imperniati di un asse cilindrico(16) sul loro bordo di prua. Il bordo di poppa degli alettoni poggia sugli scafi ed- è ancorato da due blocchi cuneiformi (17), ciascuno azionato da un sistema a vite senza fine ( 18 ) e cremagliera (19 ) di diverse dimensioni ma di uguale concezione; la componente principale del sistema (22) un lato dentato che forma una cremagliera, mentre la vite senza fine è montata su un ruotismo (24) che gira in senso orario od antiorario, permettendo il movimento alternativo ; l'alettone è connesso alla barretta principale (22) con una staffa (21) con perno cilindrico (20) che scorre in un incasso passante oblungo di forma rettangolare con ampiezza costante (23) che ne assicura la movimentazione; il cuneo (17) di fissaggio dell'alettone è azionato da una vite senza fine(25) e sul lato inferiore è dentato conformando una cremagliera(26) ; il cuneo si muove in avanti ed indietro trattenuto da una staffa (27) montata a cavallo dell'asse dei galleggiante, bloccando e sbloccando l'alettone, attraverso un ruotismo (28) azionato alternativamente in senso orario ed antiorario ; questo permette di combinare la variazione dell'assetto del catamarano derivante dai settori di allagamento con la dinamica delle onde.
  4. 4) La carena tra i due galleggianti ha la forma di un mezzo settore di cilindroide vuoto (2 ) , a sezione ellittica(12) od ellissoidale, formato ad esempio dalla somma di tre settori circolari, sempre con una stessa tangente nei punti di unione, in modo da evitare di creare turbolenze o disturbare i flussi laminari; la carena si unisce ai galleggianti laterali formando un tutto unico; la sua forma permette di aumentare, a parità di spessore del materiale, la luce libera tra i due scafi, permettendo una maggiore ampiezza del ponte principale; si ha quindi maggiore spazio per accesso e servizi per i disabili e per i passeggeri in genere in caso di aumenti del carico utile l'abbassamento della linea di galleggiamento farà sommergere le parti laterali della carena centrale permettendo al tempo la continuità dei flussi laminari paralleli tra i galleggianti destro e sinistro; 5) le parti a forma di vela cilindrica che a prua e poppa collegano (13) la carena (2) e i settori terminali del ponte principale con i galleggianti permettono la massima stabilità quale che sia l' altezza della linea di galleggiamento, stabilizzano la nave senza aumento di resistenza al moto, assorbendo anche l'impatto delle onde con la minima possibile resistenza. 6) Le camere stagne (3) ai lati dei comparti di alloggiamento delle batterie(7), a loro volta ubicate, sull'asse di simmetria dei galleggianti, permettono di abbassare la linea di galleggiamento. Vi sono inoltre· comparti esterni nella carena centrale che possono assolvere a tale funzione (3), facilitando così la sommersione anche totale del catamarano, in modo da permettergli di sopravvivere ad eventi meteorologici altrimenti catastrofici (onde negative, tsunami, altre simili).
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