ITRM20070657A1 - Impianto e procedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/ resina. - Google Patents

Impianto e procedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/ resina. Download PDF

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ITRM20070657A1
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Davide Brutti
Simone Cherubin
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Davide Brutti
Brutti Filippo
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Description

DESCRIZIONE
"Impianto e procedimento per l'applicazione di pelli-cole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina"
La presente invenzione concerne un impianto e un procedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina.
Più in particolare, l'invenzione si riferisce al campo della produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina a partire da sabbia, quarzo e/o granulati di marmo additivati con coloranti e leganti quali resine indurenti.
Il procedimento di produzione delle lastre in conglomerato, cui si riferisce la presente invenzione, utilizza impianti costituiti essenzialmente da un nastro trasportatore specifico, sul quale viene disposto il materiale per la lavorazione, ovvero la sabbia, il quarzo e/o i granulati di marmo con il legante chimico, da un sistema di compattazione e da un successivo sistema di indurimento.
Secondo detto procedimento, il materiale viene disposto sul nastro trasportatore mediante delle for-me di contenimento, a comporre delle lastre di dimen-sioni variabili in larghezza, lunghezza e spessore. Queste lastre vengono pressate mediante presse sotto-vuoto o in atmosfera controllata, mantenute in vibra-zione (vibrocompattazione) per tempi compresi tra 50 e 90 secondi e successivamente introdotte in un forno dove, a temperature comprese tra 80°C e 120°C, per tempi pari a circa 30-40 minuti, in funzione dello spessore delle lastre e del tipo di materiali utiliz-zati, avviene l'indurimento delle lastre tramite po-limerizzazione della resina che costituisce il legan-te.
Una volta indurita, la lastra esce dal forno e subisce le lavorazioni finali come squadratura, rifi-latura, calibratura e lucidatura, che daranno al ma-nufatto l'aspetto finale.
Il problema insito in questo tipo di procedi-mento consiste nel fatto che, per evitare lo sporca-mente delle apparecchiature dell'impianto con i mate-riali lavorati, particolarmente incollanti è necessario proteggere dette apparecchiature dal contatto diretto con la resina legante.
A tal fine vengono utilizzati degli stampi di gomma, all'interno dei quali vengono disposti la sab-bia e/o i granulati di marmo e/o i quarzi con il le-gante chimico e dai quali al termine della polimeriz-zazione, viene prelevata la lastra, che viene poi sottoposta alle fasi di finitura.
L'impiego degli stampi in gomma permette di ot-timizzare la qualità geometrica del prodotto semila-vorato in lastra e la movimentazione del medesimo du-rante la fase di produzione, fino all'uscita del for-no di polimerizzazione.
Grazie all'utilizzo degli stampi il profilo delle superfici inferiore e superiore della lastra risulta più liscio ed uniforme rispetto a produzioni con altre tecniche, permettendo una minore asporta-zione di materiale polimerizzato durante la calibra-tura della lastra prima della lucidatura e della fi-nitura della stessa.
Tali stampi sono generalmente costituiti da uno spesso foglio di gomma avente particolari e precise caratteristiche: spessore di circa 4mm, lunghezza di circa 3200mm e larghezza di circa 1370mm oppure 1520mm, a seconda dei formati; altre misure potrebbero comunque essere prodotte per ottenere formati spe-ciali o produzioni future.
Lo stampo inferiore, sul quale poi viene immes-so il materiale in miscela informe di marmo o quarzo o sabbie legati con la resina legante, è dotato di bordi piani larghi circa 60 mm, spessore variabile da circa 13 mm a 35 mm a seconda dello spessore della lastra che si vuole ottenere. Lo stampo superiore, che funge da coperchio, è costituito da un uguale fo-glio in gomma, liscio senza bordi.
Secondo l'attuale tecnologia, gli stampi viag-giano in coppia nell'impianto su un apposito nastro trasportatore; essi devono essere innanzitutto spruz-zati con un prodotto chimico, normalmente a base ac-quosa o altro, avente la funzione di pellicolante protettivo e distaccante, e successivamente essere accuratamente asciugati in forno, in modo da elimina-re l'acqua che altrimenti, evaporando nel forno di polimerizzazione, creerebbe fori e crateri nella la-stra. Poi, essi pervengono, sempre su nastro traspor-tatore, in una zona di smistamento ove vengono prele-vati da un telaio mobile dotato di pinze; lo stampo dotato di bordi viene inviato alla stazione di riem-pimento, il coperchio invece viene rovesciato ed in viato alla stazione di copertura dello stampo, che precede la stazione di pressatura.
Nel seguito verranno discusse in modo partico-lareggiato le operazioni di preparazione degli stampi in ciclo di produzione dopo che sono stati separati dalla lastra del ciclo precedente.
È necessaria innanzitutto una buona pulizia ge-nerale poiché sui bordi dello stampo e del coperchio si formano croste di materiale polimerizzato più o meno fortemente aggrappate alle gomme. La pulizia è ottenuta automaticamente, anche se spesso deve inter-venire l'operatore per completarla, attraverso spaz-zole metalliche rotanti, che asportano il materiale aggrappato. Tale operazione, però, comporta anche una leggera asportazione della gomma costituente lo stam-po o coperchio, asportazione che diventa sempre più evidente con le successive fasi cicliche di pulizia. Inoltre, la polvere di gomma così finemente asportata finisce sui macchinari e sull'ambiente di lavoro.
La seconda fase del procedimento è la spruzza-tura del pellicolante, sia sullo stampo che sul co-perchio, in un'apposita cabina di spruzzatura, nella quale l'eccesso di pellicolante spruzzato viene recu-perato.
Successivamente, le gomme spruzzate entrano in un tunnel, della lunghezza di circa 20 metri, riscal-dato attraverso lampade infrarosso ad energia elet-trica, il cui compito è quello di ottenere temperatu-re sulla superficie da pellicolare di 400-500 °C. Ta-le operazione si completa in 2-3 minuti ed è necessa-ria per eliminare l'acqua dal pellicolante. Le tempe-rature così elevate "stressano" notevolmente la su-perficie delle gomme, riducendone di molto la durata. L'operazione di asciugamento deve essere fatta per eccesso, al fine di asciugare perfettamente anche gli angoli interni dello stampo, ove si raccoglie più protettivo durante la fase di spruzzatura, per cui successivamente le gomme possono venire anche raf-freddate attraverso getti d'aria. Tali operazioni, specialmente quella di asciugatura del pellicolante, sono molto onerose dal punto di vista energetico.
Alla fine del tunnel di asciugamento, le gomme pervengono nella stazione di smistamento.
Per risolvere questi problemi, nel brevetto italiano N. 1323399, a nome Franco Brutti, viene pro-posto di coprire gli stampi con una pellicola di ma-teriale idrosolubile, in particolare alcol polivini-lico, privo di acqua. L'applicazione di queste pelli-cole sugli stampi di gomma presenta una serie di van taggi, tra cui in particolare quelli di eliminazione della fase di spruzzatura del pellicolante (prodotto di difficile gestione costituito da una miscela di tre o quattro componenti da preparare in loco), eli-minazione della fase di asciugatura del pellicolante (che richiede una grande quantità di energia elettri-ca), eliminazione della possibilità di incendio degli stampi (e quindi dell'impianto) dovuti a malfunziona-mento possibile del nastro all'interno del tunnel di asciugatura del pellicolante, limitazione dell'usura degli stampi nella fase di pulizia, in quanto la pel-licola depositata sugli stampi è facilmente asporta-bile durante la fase di scasseratura, dal momento che rimane attaccato alla lastra prodotta.
Un problema collegato con questo tipo di tecno-logia, conseguente al fatto di utilizzare pellicole molto sottili, che in genere presentano uno spessore di circa 20μπι e hanno una grammatura di circa 25g/m<2>, consiste nel rischio che le pellicole si pieghino du-rante l'applicazione, formando dei solchi sulla su-perficie delle lastre che vengono formate e conse-guentemente richiedendo un lavoro di calibratura del-le lastre con maggiore asportazione di materiale.
Per cercare di superare questo inconveniente, sono stati proposti, secondo il brevetto italiano N.
1335268, depositato il 4 novembre 2002 a nome di Franco Brutti, un impianto e un procedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi in gomma utilizzati per la produzione di lastre di gra-nulati di marmo o quarzo o sabbia legati con resina induribile a caldo, atto ad evitare la formazione di pieghe ed imperfetti posizionamenti, in accordo ai quali sui bordi degli stampi viene applicata una col-la speciale con la quale la pellicola protettiva vie-ne fissata sui bordi stessi, la stesura di detta pel-licola protettiva essendo effettuata durante l'avanzamento dello stampo sul nastro trasportatore, mantenendolo così ben teso. Secondo questo brevetto, lungo il nastro trasportatore è prevista una stazione di spruzzatura di detta colla speciale sui bordi e sui lati degli stampi, sopra la quale è posizionata una bobina di pellicola, da cui la pellicola viene sbobinata e fissata sui bordi degli stampi mediante incollatura, durante l'avanzamento degli stampi sul nastro trasportatore. Per migliorare l'adesione della pellicola sul bordo degli stampi e dei relativi co-perchi, a valle della bobina è presente un cilindro basculante, atto a pressare la pellicola sul bordo degli stampi e dei coperchi, durante il loro avanza-mento.
Un problema di questo tipo di tecnologia è strettamente collegato con il fatto che, per deposi-tare ed incollare la pellicola di materiale idrosolu-bile sugli stampi e sui relativi coperchi viene sfruttato l'avanzamento degli stampi e dei coperchi trasportati dal nastro trasportatore. La leggerezza degli stampi e soprattutto dei coperchi e lo sforzo per sbobinare la pellicola comporta infatti uno slit-tamento degli stessi sul nastro trasportatore, con conseguente perdita del corretto posizionamento.
Per risolvere questo problema viene proposto secondo la presente invenzione un impianto e un pro-cedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina in cui la pellicola viene depositata ed incollata sugli stampi e sui re-lativi coperchi mantenendo fermi gli stampi e i coperchi.
Inoltre, per assicurare al meglio il rispetto della posizione degli stampi e dei coperchi, l'impianto e il procedimento secondo la presente in-venzione prevedono la sostituzione del cilindro ba-sculante pressore con una barra portaventose che, ol-tre a garantire la stessa funzione di pressore per mette un controllo e un bloccaggio della pellicola in modo da operare solo a stampi fermi.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare un impianto che permetta di superare i limiti degli impianti secondo la tecnologia nota e di ottenere i risultati tecnici precedentemente descrit-ti.
Ulteriore scopo dell'invenzione è che detto im-pianto possa essere realizzato con costi sostanzial-mente contenuti, sia per quanto riguarda i costi di produzione che per quanto concerne i costi di gestio-ne e lavorazione.
Non ultimo scopo dell'invenzione è quello di realizzare un impianto che sia sostanzialmente sem-plice, sicuro ed affidabile.
Forma pertanto un primo oggetto specifico della presente invenzione un impianto per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina, che comprende mezzi per l'avanzamento a passo di det-ti stampi e dei relativi coperchi e mezzi per l'applicazione di una pellicola protettiva su detti stampi e coperchi, detti mezzi per l'applicazione della pellicola eseguendo il proprio ciclo di lavoro mentre detti mezzi per l'avanzamento a passo sono fermi.
Secondo l'invenzione, detti mezzi per l'avanzamento a passo di detti stampi e dei relativi coperchi comprendono un nastro trasportatore e detti mezzi per l'applicazione della pellicola protettiva comprendono un ponte mobile scorrevole su due guide longitudinali su tutta la lunghezza di detti stampi o coperchi, sul quale sono alloggiati due erogatori di colla, una barra portaventose, un rullo stesore e un disco di taglio motorizzato, montato su una guida li-neare motorizzata trasversale.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, su detto ponte mobile è ulteriormente alloggiata una bobina di pellicola protettiva.
Preferibilmente, secondo l'invenzione, detti erogatori di colla comprendono un erogatore di colla fisso e un erogatore di colla mobile, montato su una guida lineare trasversale.
Ulteriormente, secondo l'invenzione, detto im-pianto comprende una barra di allineamento trasversa-le degli stampi e dei coperchi, montata su una barra trasversale, e un dispositivo di bloccaggio della po-sizione degli stampi o coperchi.
Forma inoltre un secondo oggetto specifico dell'invenzione un procedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina, che comprende le seguenti fasi cicliche:
- disporre detto stampo o il relativo coperchio in corrispondenza di mezzi per l'applicazione di det-ta pellicola protettiva,
- allineare trasversalmente detto stampo o co-perchio, e bloccarlo in posizione,
- spruzzare colla sul bordo trasversale di te-sta dello stampo o coperchio,
- spruzzare colla sui bordi laterali dello stampo o coperchio,
- avvicinare un lembo della pellicola protetti-va, opportunamente trattenuto, al bordo trasversale di testa dello stampo o coperchio, e premerlo su di esso,
- premere la pellicola sui bordi laterali dello stampo o coperchio, su cui si è precedentemente ap-plicata colla,
- spruzzare colla sul bordo trasversale di coda dello stampo o coperchio,
- premere la pellicola protettiva sul bordo trasversale di coda dello stampo o coperchio,
tagliare la pellicola
- liberare lo stampo o coperchio.
La soluzione secondo la presente invenzione permette di ottenere alcuni importanti vantaggi, in-fatti, non solo il deposito e l'incollaggio della pellicola con stampi fermi permette di superare il problema dello slittamento degli stampi e dei coper-chi sul nastro trasportatore, con conseguente perdita del corretto posizionamento, ma il montaggio degli erogatori della colla a bordo macchina permette di determinare in maniera precisa tramite encoder le po-sizioni corrette di lavoro.
Inoltre, il sistema di taglio della pellicola effettuato a mezzo disco di taglio, e non a filo cal-do, supera i problemi del taglio a filo caldo, che seppur più veloce nella sua funzione rispetto il di-sco è di per sé meccanicamente debole ed ha anche il grosso difetto di impastarsi di residui di pellicole precedentemente tagliate, con evidenti difficoltà di pulizia.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo una sua forma preferita di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 mostra una vista laterale dell'impianto per l'applicazione di pellicole protet-tive su stampi per la produzione di lastre in conglo-merato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo la pre-sente invenzione, e
- la figura 2 mostra una vista frontale dell'impianto della figura 1.
Facendo riferimento alle figure, un impianto per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di mar-mo/quarzo/sabbia/resina secondo la presente invenzio-ne è indicato complessivamente con il riferimento nu-merico 10 e comprende un nastro trasportatore il, che scorre tra due guide longitudinali 12. Sulle guide è montato un ponte mobile 13 sul quale sono alloggiati i diversi dispositivi di applicazione e fissaggio di una pellicola protettiva sugli stampi o coperchi per la produzione di lastre in conglomerato di mar-mo/quarzo/sabbia/resina secondo la presente invenzio-ne. In particolare, le figure mostrano una bobina 14 di pellicola protettiva, montata, su un apposito so-stegno, sulla sommità del ponte mobile 13, un eroga-tore di colla fisso 15, un erogatore di colla mobile 16, montato su una guida lineare trasversale 17, do-tata di un motore 18 che permette lo spostamento dell'erogatore di colla mobile 16 sulla guida 17, una barra portaventose 19, ovvero una barra trasversale dotata di una pluralità di bocchette di aspirazione, un rullo stesore 20, ovvero un rullo che svolge con-temporaneamente la funzione di pressore e stenditore della pellicola, e un disco di taglio motorizzato 21, montato su una guida lineare motorizzata trasversale 22. L'impianto comprende inoltre una barra in allumi-nio trasversale 23, che viene mossa in verticale da un gruppo di sollevamento 24, sulla quale è montata una barra allineatrice trasversale (non mostrata) e un dispositivo 25 di bloccaggio della posizione dello stampo o coperchio. Infine, l'impianto comprende an-che mezzi per il controllo della movimentazione e della posizione dei dispositivi dell'impianto, quali ad esempio encoder e relativo quadro di comando e di controllo.
Nel seguito è descritto il procedimento di fun-zionamento dell'impianto per l'applicazione di pelli-cole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo la presente invenzione.
Gli stampi avanzano sul nastro trasportatore il con movimento a passo, ossia con un tempo di trasfe-rimento ed un tempo di attesa fra un passo l'altro; durante il tempo di attesa l'impianto esegue il suo ciclo di lavoro.
Gli stampi viaggiano sempre in coppia con i re-lativi coperchi, che li seguono sul nastro trasporta-tore. Le tipologie di stampi utilizzati possono avere misure variabili e generalmente sono tre, a seconda delle misure della lastra finita (12-20-30 mm), men-tre i coperchi sono tutti uguali. L'impianto consente di lavorare alternativamente su stampo e coperchio, non solo con stampi delle misure indicate, ma con qualsiasi tipologia di stampo, quali quelli che po-trebbero presentarsi in futuro sul mercato.
Per la descrizione del ciclo di lavoro la pre-sente descrizione assume come momento iniziale quello in cui lo stampo o il coperchio si fermano in posi-zione sul nastro trasportatore 11. La pellicola pro-tettiva da incollare è raccolta sulla bobina 14 mon-tata su un apposito sostegno sulla sommità del ponte mobile 13.
La barra in alluminio trasversale 23 viene fat-ta scendere dal gruppo di sollevamento 24 fino ad as-sumere la posizione di altezza corretta in funzione dell'arrivo di uno stampo o di un coperchio. Quindi, dalla barra trasversale 23 su cui è montata, una bar-ra allineatrice trasversale (non mostrata) scorre fino ad allineare e posizionare correttamente lo stampo o il coperchio sul nastro trasportatore il, ovvero fino a portare uno dei bordi laterali dello stampo o coperchio direttamente sotto ad un erogatore di colla fisso 15. Quindi, lo stampo o coperchio vengono bloc-cati nella posizione che hanno assunto sul nastro trasportatore il, attraverso un apposito dispositivo 25 di bloccaggio.
La prima delle fasi di spruzzatura della colla comporta in particolare la spruzzatura sul bordo tra-sversale di testa dello stampo o coperchio, ottenuto tramite movimentazione di un apposito erogatore di colla mobile 16, montato su una guida lineare moto-rizzata trasversale 17. L'erogatore di colla mobile 16 si sposta da una posizione prossima a quella dell'erogatore di colla fisso 15 fino al bordo oppo-sto dello stampo o coperchio, ovvero fino ad arrivare in prossimità della barra allineatrice trasversale.
Successivamente, il ponte mobile 13 viene fatto avanzare fino alla posizione iniziale di deposito della pellicola protettiva. In questo avanzamento gli erogatori di colla sono operativi, in questo modo spruzzando colla sui bordi laterali dello stampo o coperchio.
Quando il ponte mobile 13 ha raggiunto la posi-zione iniziale di deposito della pellicola protetti-va, viene fatta scendere la barra portaventose 19 che, aspirando dalle bocchette, sostiene la pellicola protettiva, in modo da ottenere l'incollaggio di te-sta della pellicola sullo stampo o sul coperchio. Ta-le barra portaventose 19 ha anche la funzione di pressore, in modo da garantire l'incollaggio della pellicola su tutta la superficie trasversale di testa dello stampo o coperchio.
Successivamente, il rullo stesore 20 della pel-licola viene fatto scendere fino ad appoggiarsi sullo stampo o coperchio, e viene interrotta l'aspirazione dalle bocchette di aspirazione della barra portaven-tose 19, in modo da lasciare libera la pellicola ap-pena incollata. A questo punto, la pellicola è mante-nuta in posizione dal rullo stesore 20 e la barra portaventose 19 può essere alzata.
Successivamente, il ponte mobile 13 viene fatto avanzare sulle guide longitudinali 12, mentre l'ero-gatore di colla fisso 15 e l'erogatore di colla mobi-le 16 spruzzano colla sui bordi laterali dello stampo o coperchio e il rullo stesore 20 che li segue preme la pellicola in modo che aderisca sulla colla.
Raggiunta la posizione di erogazione della col la sul bordo trasversale di coda dello stampo o co-perchio, il ponte mobile 13 si ferma, e la pistola mobile 16 si sposta trasversalmente spruzzando colla lungo tutto il bordo trasversale di coda.
La barra allineatrice trasversale (montata sul-la barra in alluminio trasversale 21) viene arretrata e torna in posizione di partenza inattiva.
Il ponte mobile 13 avanza fino ad una posizione di arresto, in cui viene eseguita una pressata atta ad ottenere l'incollaggio della pellicola protettiva sul bordo trasversale di coda dello stampo o coper-chio.
A questo punto l'applicazione della pellicola protettiva sullo stampo o coperchio è terminata e re-sta da tagliare la pellicola, per separarla dal na-stro continuo di pellicola che si srotola dalla bobi-na 14.
Per compiere quest'ultima operazione, il ponte mobile 13 viene fatto ancora avanzare fino ad una nuova posizione di arresto, in cui non sovrasta lo stampo o coperchio, e viene nuovamente attivata la barra portaventose 19, che scende a contatto con il nastro di pellicola protettiva e, azionando le boc chette di aspirazione, blocca la pellicola sulle boc-chette.
Dal momento che la pellicola è efficacemente bloccata dalla barra portaventose 19, è possibile procedere al taglio della pellicola protettiva, che viene attuato attraverso il disco di taglio motoriz-zato 21, che viene fatto scorrere trasversalmente lungo la guida lineare motorizzata trasversale 22.
Il dispositivo di bloccaggio dello stampo o co-perchio può quindi essere sbloccato, la barra porta-ventose 19 torna nella posizione di partenza (solle-vata) continuando a trattenere la pellicola sulle sue bocchette di aspirazione, il rullo stesore 20 viene fatto salire e il ponte mobile 13 torna nella posi-zione di partenza.
Infine, viene fatta salire anche la barra in alluminio trasversale 24 e vengono inseriti i tamponi per la posizione di altezza corretta della barra di alluminio trasversale 24 al ciclo successivo.
La presente invenzione è stata descritta a ti-tolo illustrativo, ma non limitativo, secondo una sua forma preferita di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apporta-te dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (7)

  1. Rivendicazioni 1. Impianto (10) per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi per l'avanzamento a passo di detti stampi e dei relativi coperchi e mezzi per l'applicazione di una pellicola protettiva su detti stampi e coperchi, detti mezzi per l'applicazione della pellicola eseguendo il proprio ciclo di lavoro mentre detti mezzi per l'avanzamento a passo sono fermi.
  2. 2. Impianto (10) per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'avanzamento a passo di detti stampi e dei relativi coperchi comprendono un nastro trasportatore (11).
  3. 3. Impianto (10) per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi per l'applicazione della pellicola protettiva comprendono un ponte mobile (13) scorrevole su due guide longitudinali (12) su tutta la lunghezza di detti stampi o coperchi, sul quale sono alloggiati due erogatori di colla, una barra portaventose (19), un rullo stesore (20) e un disco di taglio motorizzato (21), montato su una guida lineare motorizzata trasversale (22).
  4. 4. Impianto (10) per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che su detto ponte mobile (13) è ulteriormente alloggiata una bobina (14) di pellicola protettiva.
  5. 5. Impianto (10) per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che detti erogatori di colla comprendono un erogatore di colla fisso (15) e un erogatore di colla mobile (16), montato su una guida lineare trasversale (17).
  6. 6. Impianto (10) per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una barra di allineamento trasversale degli stampi e dei coperchi, montata su una barra trasversale (23), e un dispositivo (25) di bloccaggio della posizione degli stampi o coperchi.
  7. 7. Procedimento per l'applicazione di pellicole protettive su stampi per la produzione di lastre in conglomerato di marmo/quarzo/sabbia/resina, caratte-rizzato dal fatto che comprende le seguenti fasi ci-cliche: - disporre detto stampo o il relativo coperchio in corrispondenza di mezzi per l'applicazione di det-ta pellicola protettiva, - allineare trasversalmente detto stampo o co-perchio, e bloccarlo in posizione, - spruzzare colla sul bordo trasversale di te-sta dello stampo o coperchio, - spruzzare colla sui bordi laterali dello stampo o coperchio, - avvicinare un lembo della pellicola protetti-va, opportunamente trattenuto, al bordo trasversale di testa dello stampo o coperchio, e premerlo su di esso, - premere la pellicola sui bordi laterali dello stampo o coperchio, su cui si è precedentemente ap-plicata colla, - spruzzare colla sul bordo trasversale di coda dello stampo o coperchio - premere la pellicola protettiva sul bordo trasversale di coda dello stampo o coperchio, - tagliare la pellicola, - liberare lo stampo o coperchio.
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