ITRM20000559A1 - Sistema di difesa balistica attiva-passiva, in particolare per armi leggere. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

"Sistema di difesa balistica attiva - passiva, in particolare per armi leggere"

La presente invenzione riguarda un sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere.

Più dettagliatamente, l'invenzione riguarda un sistema del tipo detto che consente di migliorare notevolmente le caratteristiche funzionali e di protezione degli analoghi sistemi attualmente noti.

E' ben noto come le corazzature reattive siano ampiamente applicate nel campo militare, in particolare per la difesa dei carri armati e delle autoblindo.

La soluzioni attualmente note prevedono, in generale elementi (scatole) contenenti esplosivo a bassa reattività in grado di essere attivato solamente in caso di impatto con proiettili superiori per potenza e per calibro.

Dette "scatole" sono disposte all'esterno del carro da proteggere, in modo tale che le schegge provocate dalla loro esplosione e quelle dovute a ciò che rimane del proiettile, vengono arrestate dalle corazze passive poste a difesa del carro.

Le corazze reattive - passive devono avere una soglia di detonazione sufficientemente elevata in quanto potrebbero essere pre-neutralizzate mediante l'impiego di proiettili di piccolo calibro, o, peggio, da urti accidentali, con la conseguenza che i colpi "pesanti" successivi derivanti dall'utilizzo di proiettili più grossi, non troverebbe ostacolo alla perforazione .

Conseguentemente, dette corazze reattive - passive devono essere inerti ai colpi di fucile e devono reagire solamente ai proiettili pesanti di tipo cinetico e termico (carica cava).

Partendo da questo tipo di considerazioni, del resto ben note a tutti gli esperti nel settore, attualmente non è disponibile una soluzione di corazza reattiva - passiva per piccoli calibri, ovvero per proiettili sparati da armi portatili.

Questo tipo di corazza potrebbe inoltre trovare una ottimale applicazione per la difesa personale, potendo essere impiegata per la realizzazione di giubbetti ed elmetti antiproiettile, oltreché per la realizzazione di corazzature di veicoli blindati leggeri, di furgoni, di autovetture, ecc.

Alla luce di quanto sopra, la Richiedente ha studiato e messo a punto una soluzione che consente di realizzare una protezione balistica reattiva -passiva, adatta per contenere colpi sparati da armi leggere .

Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere, comprendente dal lato di impatto verso l'interno, uno strato di materiale ceramico, che determina la prima frantumazione del proiettile, uno strato di materiale esplosivo, avente una soglia dì reattività idonea al tipo di proiettile, e che viene innescato dal proiettile, precedentemente frantumato al momento dell'impatto con lo strato di materiale ceramico, così ,da diminuirne la capacità di perforazione, e uno strato di rivestimento o backing, lo spessore di detti strati essendo calcolato in funzione della specifica utilizzazione del sistema, ovverosia della tipologia dei proiettili .

In una forma preferita del sistema secondo l'invenzione, detto strato di materiale esplosivo è costituito da una pluralità di scaglie sottili.

In particolare, secondo l'invenzione, detto materiale esplosivo avrà caratteristiche di lavorabilità.

Ancora, secondo l'invenzione, detto materiale esplosivo sarà preferibilmente scelto nella famiglia delle dendriti.

Sempre secondo l'invenzione, prima di detto strato di materiale ceramico può essere previsti uno o più strati di materiale di rivestimento, per evitare la proiezione verso l'esterno di schegge di materiale ceramico.

La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 è una vista schematica in sezione di un sistema di difesa balistica di tipo noto; e la figura 2 è una vista schematica in sezione di un sistema di difesa balistica secondo 1'invenzione .

Osservando dapprima la figura 1, è mostrata schematicamente la struttura di un sistema di difesa balistica attualmente utilizzato, ad esempio per la realizzazione di giubbotti antiproiettile.

La struttura tradizionale di protezione prevede uno strato di materiale ceramico 1 dal lato dell'impatto, e un rivestimento posteriore o backing 2.

Al contrario, la soluzione proposta secondo l'invenzione, e che è ben illustrata in figura 2, prevede il tradizionale strato di materiale ceramico 11, dal lato dell'impatto, e il rivestimento posteriore 12, tra cui è disposto uno strato di esplosivo 13, le cui caratteristiche verranno descritte in maggiore dettaglio nel seguito.

Eventualmente, anteriormente allo strato 11 di materiale ceramico, si può predisporre uno strato 14 antischegge, che serve ad impedire la partenza di schegge del materiale ceramico verso il lato dell'impatto.

Per quanto riguarda le caratteristiche dello strato di esplosivo 13, lo studio alla base della presente invenzione è partito dalla conoscenza del fatto che esistono esplosivi per applicazioni reattive la cui soglia di reattività è congruente con le necessità specifiche del tipo di sistema di difesa balistica oggetto della presente invenzione.

Si tratta di esplosivi lavorabili, quali ad esempio quelli appartenenti alla famiglia delle dendriti.

Questi esplosivi possono essere stampati, in scaglie sottili il cui spessore è oggetto di dimensionamento specifico in funzione della minaccia obiettivo, cioè della tipologia dei proiettili cui è destinato il prodotto finale.

Le piastrine che costituiscono lo strato 13 di esplosivo possono avere di superficie più o meno estesa in funzione delle caratteristiche richieste di "multihit", ovverosia della possibilità di essere in grado di assorbire più colpi.

Dette piastrine vanno a ricoprire il backing 12 balistico previsto anche nelle soluzioni tradizionali (elemento 2 di figura 1).

Tali backing 2 (12) sono realizzati tramite sovrapposizioni di tessuti o di vari materiali (polietilene, aramidico, nylon, vetro) polimerizzati con resine termoindurenti e/o termoplastiche.

Davanti al backing 2 si riportano le piastrelle in ceramica di varia formulazione, spessore e dimensione che costituiscono lo strato 1.

La ceramica 11 del sistema secondo l'invenzione è la prima barriera al proiettile e si frantumerà al momento dell'impatto. Tale frantumazione permette l'innesco della detonazione dell'esplosivo dello strato 13, che rappresenta l'elemento critico per la destabilizzazione del proiettile con la conseguente diminuzione della capacità di perforazione.

Il successivo backing 13 raccoglierà, analogamente a quanto accade con la soluzione tradizionale di figura 1 le schegge di ceramica e di ciò che rimane del proiettile.

Come già detto, eventualmente lo strato di ceramica 11 può essere protetto con alcuni strati di materiale 14 tipo il backing 12, per limitare la proiezione esterna delle schegge da esso prodotte, e del proiettile.

Lo strato di materiale ceramico 11 è funzionale nella soluzione secondo 1'invenzione, in quanto in sua assenza o sostituendolo con uno strato di metallo non si raggiungerebbe lo scopo desiderato, in quanto il proiettile passerebbe attraverso di esso, e l'esplosivo non avrebbe tempo di reagire con il proiettile, a meno di elevare la sua soglia di sensibilità alla detonazione, così però rendendo pericoloso e ingestibile praticamente il sistema di difesa balistica .

Con la soluzione proposta secondo la presente invenzione, l'effetto della reazione esplosiva dello strato 13 si aggiunge alla reazione passiva dello strato 11 di materiale ceramico che, frantumandosi, destabilizza il proiettile.

L'esplosione dello strato 13 destabilizza ulteriormente il proiettile, analogamente a quanto avviene nelle già sperimentate corazze dei carri armati.

Il proiettile sollecita lo strato di materiale ceramico 11 che dà una "martellata" più estesa e meno penetrante sullo strato di esplosivo 13, provocandone l'innesco. Questo tipo di azione è a tutto vantaggio in primo luogo della diminuzione di peso, riducendo inoltre il costo in funzione dei materiali impiegati.

La riduzione di peso rispetto ad una soluzione secondo la tecnica anteriore (figura 1) a parità di utilizzo di materiali è calcolata intorno al 30%.

In pratica, per una soluzione che prevedeva, con la tecnica nota, un peso di 40 Kg/mq, la soluzione secondo la presente invenzione consente di arrivare ad un peso di ca. 28 Kg/mz.

La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti nel ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere, caratterizzato dal fatto di comprendere, dal lato di impatto verso l'interno, uno strato di materiale ceramico, che determina la prima frantumazione del proiettile, uno strato di materiale esplosivo, avente una soglia di reattività idonea al tipo di proiettile, e che viene innescato dal proiettile, precedentemente frantumato al momento dell'impatto con lo strato di materiale ceramico, così da diminuirne la capacità di perforazione, e uno strato di rivestimento o backing, lo spessore di detti strati essendo calcolato in funzione della specifica utilizzazione del sistema, ovverosia della tipologia dei proiettili.
2. 2. Sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto strato di materiale esplosivo è costituito da una pluralità di scaglie sottili.
3. 3. Sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere, secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale esplosivo avrà caratteristiche di lavorabilità.
4. 4 . Sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere, secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto materiale esplosivo è scelto nella famiglia delle dendriti.
5. 5. Sistema dì difesa balìstica attiva passiva, in particolare per armi leggere, secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che prima di detto strato di materiale ceramico è previsto uno o più strati di materiale di rivestimento, per evitare la proiezione verso l'esterno di schegge di materiale ceramico.
6. 6. Sistema di difesa balistica attiva passiva, in particolare per armi leggere, secondo ognuna delle rivendicazioni precedenti, sostanzialmente come illustrato e descritto.