ITRE20110059A1

ITRE20110059A1 - Gruppo filtrante e cartuccia filtrante relativa

Info

Publication number: ITRE20110059A1
Application number: IT000059A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Girondi
Original assignee: Ufi Innovation Ct Srl
Priority date: 2011-07-29
Filing date: 2011-07-29
Publication date: 2013-01-30
Also published as: US20140150388A1; KR101990438B1; US9095797B2; EP2736620A1; BR112014001886B1; CN103702733A; BR112014001886A2; EP2736620B1; KR20140051905A; IN2014DN00071A; CN103702733B; WO2013017921A1

Description

DESCRIZIONE

del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:

"GRUPPO FILTRANTE E CARTUCCIA FILTRANTE RELATIVA"

CAMPO TECNICO

La presente invenzione riguarda un gruppo filtrante e la relativa cartuccia filtrante.

Principalmente l'invenzione riguarda un gruppo di filtrazione per olio lubrificante, aria o carburante in applicazioni motoristiche, più in particolare in applicazioni in cui è richiesta un'elevata portata di tali fluidi da filtrare, come ad esempio camion, bus, veicoli commerciali e macchine da lavoro oppure dove è richiesta una media portata di fluido, come nel settore automobilistico.

TECNICA PREESISTENTE

Come è noto la filtrazione di fluidi lubrificanti in ambito motoristico generalmente è ottenuta mediante un gruppo filtrante che comprende un involucro esterno provvisto di un ingresso del fluido da filtrare e di un'uscita del fluido filtrato, ed una cartuccia filtrante atta a definire una camera, interna od esterna, comunicante con l'ingresso del fluido da filtrare.

In questo modo, il fluido che scorre dall'ingresso verso l'uscita del filtro è costretto ad attraversare il setto filtrante che trattiene le impurità in esso eventualmente presenti.

Una tipica cartuccia filtrante comprende un setto filtrante di forma tubolare e due piattelli di supporto, superiore ed inferiore, che sono fissati alle opposte estremità del setto filtrante.

Almeno uno di questi piattelli di supporto è comunemente provvisto di un'apertura centrale, allineata con l'asse longitudinale del setto filtrante, attraverso la quale il volume interno del setto filtrante è posto in comunicazione con l'ingresso del fluido da filtrare, nel caso in cui il setto filtrante sia configurato per essere attraversato dall'interno verso l'esterno, o con l'uscita del fluido da filtrare, nel caso in cui il setto filtrante sia configurato per essere attraversato dall'esterno verso l'interno.

L'involucro, in tali tipologie di filtri generalmente comprende un corpo di supporto, conformato a bicchiere, il cui fondo è dotato di un foro centrale posto in comunicazione con la camera interna del setto filtrante e una serie di fori periferici posti in comunicazione con la camera esterna; inoltre l'involucro comprende un coperchio, conformato ad esempio anch'esso a bicchiere, atto a chiudere il corpo a bicchiere.

Il gruppo filtrante, come noto, è soggetto a periodici interventi di manutenzione, ad esempio per ripristinare il potere filtrante della cartuccia filtrante o sostituire la stessa una volta che essa si sia intasata.

Per tentare di alleviare i compiti del personale addetto alla rimozione e sostituzione della cartuccia filtrante la tecnica nota fornisce svariate soluzioni per agganciare removibilmente la cartuccia filtrante all'involucro (ad esempio al coperchio o al corpo a bicchiere), in modo che quando si provvede ad aprire l'involucro, nel medesimo istante la cartuccia rimanga fissata, seppure removibilmente, alla parte dell'involucro che viene rimossa, generalmente il coperchio.

Una prima tipologia di tali soluzioni prevede l'utilizzo di un aggancio di tipo a baionetta: questi tipi di aggancio comprendono almeno due protrusioni sagomate rigide definite nella cartuccia filtrante, ognuna delle quali è atta ad essere infilata in un'apposita scanalatura di forma sostanzialmente ad L realizzata nel coperchio, in modo che l'aggancio sia effettuato da una contenuta traslazione assiale della cartuccia filtrante verso la flangia di supporto e da una conseguente contenuta rotazione rispetto all'asse della cartuccia filtrante stessa.

Questi agganci a baionetta, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti dovuti principalmente alla richiesta complessità dell'aggancio, specie per la realizzazione delle scanalature nel coperchio.

Infatti, tali agganci di tipo a baionetta da un lato risultano poco affidabili e poco resistenti nel tempo, specie dopo ripetute sostituzioni della cartuccia filtrante, dall'altro inducono un incremento dei costi di produzione della cartuccia filtrante e dell'involucro, nonché dei costi dovuti all'incremento dei tempi necessari, negli interventi manutentivi, per la sostituzione della cartuccia filtrante, quando ad esempio alla rotazione imposta per aprire l'involucro corrisponde un disinnesto accidentale dei sistemi di aggancio a baionetta stessi.

Una seconda tipologia nota di agganci, alternativa rispetto ai suddetti agganci a baionetta, prevede l'utilizzo di agganci a scatto assiale, i quali, tuttavia, seppure risultando particolarmente efficaci nell'agganciare la cartuccia filtrante al coperchio in modo stabile, non risultano facilmente sganciabili in modo altrettanto rapido e agevole, richiedendo al personale notevoli sforzi e/o l'impiego di attrezzi che possono rovinare le parti meccaniche dell'aggancio che dovrebbero essere riutilizzate, nonché richiedendo di maneggiare e manovrare ripetutamente il setto filtrante sporco. Questo per il fatto che la necessità di assicurare l'aggancio della cartuccia filtrante comporta necessariamente la realizzazione di un aggancio a scatto assiale difficilmente removibile.

Uno scopo della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell'ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.

Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell'invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell'invenzione.

ESPOSIZIONE DELL'INVENZIONE

L'invenzione, particolarmente, rende disponibile un gruppo filtrante che comprende un involucro provvisto di almeno un ingresso, un'uscita e un corpo di supporto dotato di superfici di riscontro atte a supportare, in modo amovibile, una cartuccia filtrante contenuta all'interno dell'involucro e atta a suddivide il volume interno dell'involucro in due camere rispettivamente collegate con l'ingresso e l'uscita in modo da filtrare il fluido che fluisce dall'ingresso verso l'uscita, la cartuccia filtrante comprendendo almeno un elemento di aggancio conformato per agganciarsi a scatto al corpo di supporto a seguito di una prima traslazione assiale di avvicinamento reciproco tra la cartuccia filtrante e il corpo di supporto.

Secondo l'invenzione, il gruppo filtrante comprendere mezzi a camma agenti tra l'elemento di aggancio e il corpo di supporto in modo da flettere radialmente l'elemento d'aggancio in una posizione di rilascio per il disimpegno dell'elemento di aggancio dall'elemento di supporto a seguito di una ulteriore limitata traslazione assiale reciproca tra la cartuccia filtrante e il corpo di supporto, concorde in verso rispetto alla prima traslazione di avvicinamento; i mezzi a camma sono, inoltre, configurati in modo da mantenere in posizione di rilascio l'elemento di aggancio a seguito di una contenuta rotazione reciproca tra la cartuccia filtrante e il corpo di supporto.

Grazie a tale soluzione, vengono agevolate le operazioni di sgancio e aggancio della cartuccia filtrante dal corpo di supporto, per cui è possibile utilizzare elementi di aggancio sufficientemente rigidi, seppure elasticamente cedevoli, e resistenti adatti a supportare cartucce filtranti di notevole peso ed elevate sollecitazioni di utilizzo .

Inoltre, grazie a tale soluzione il gruppo filtrante risulta di sicuro impiego, di costo relativamente contenuto e di semplice realizzazione, rispetto ai sistemi di aggancio a baionetta, comunemente impiegati nel settore e, inoltre, l'installazione della cartuccia filtrante risulta decisamente semplice e veloce.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l'ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.

La figura 1 è una vista in sezione longitudinale di un gruppo filtrante, secondo l'invenzione.

La figura 2 è una vista in sezione longitudinale di cartuccia filtrante in una prima posizione prima dell'aggancio al corpo di supporto realizzato nel coperchio dell'involucro, secondo un prima forma di realizzazione del gruppo filtrante.

La figura 3 è una vista di figura 2 con la cartuccia filtrante in posizione agganciata.

La figura 4 è la vista lungo la traccia di sezione IV-IV di figura 3. La figura 5 è una vista in sezione longitudinale della cartuccia filtrante di figura 2 in una prima posizione di sgancio.

La figura 6 è la vista lungo la traccia di sezione VI-VI di figura 5. La figura 7 è una vista in sezione longitudinale della cartuccia filtrante di figura 2 in una seconda posizione di sgancio.

La figura 8 è la vista lungo la traccia di sezione VIII-VIII di figura 7.

La figura 9 è una vista in sezione longitudinale della cartuccia filtrante di figura 2 in configurazione sganciata.

La figura 10 è una vista in sezione longitudinale di cartuccia filtrante in una prima posizione prima dell'aggancio al coperchio, secondo un seconda forma di realizzazione del gruppo filtrante.

La figura 11 è una vista di figura 10 con la cartuccia filtrante in posizione agganciata.

La figura 12 è la vista lungo la traccia di sezione XII-XII di figura 11.

La figura 13 è una vista in sezione longitudinale della cartuccia filtrante di figura 10 in una prima posizione di sgancio.

La figura 14 è la vista lungo la traccia di sezione XIV-XIV di figura 13.

La figura 15 è una vista in sezione longitudinale della cartuccia filtrante di figura 10 in una seconda posizione di sgancio.

La figura 16 è la vista lungo la traccia di sezione XVI-XVI di figura 15.

La figura 17 è una vista in sezione longitudinale della cartuccia filtrante di figura 10 in configurazione sganciata.

La figura 18 è una vista di un particolare relativo all'elemento di aggancio di figura 17.

MODO MIGLIORE PER ATTUARE L'INVENZIONE

Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un gruppo filtrante, ad esempio un filtro per olio lubrificante, aria o carburante, destinato ad essere applicato a motori a combustione interna, in particolare motori Diesel per automobili, camion, veicoli commerciali o macchine semoventi da lavoro .

Il gruppo filtrante 10 comprende un involucro esterno, globalmente indicato con 20, il quale è definito da un corpo 30 inferiore conformato a bicchiere, dotato di una porzione filettata 31 internamente, e da un coperchio 40 superiore, anch'esso conformato a bicchiere ed atto a chiudere il corpo a bicchiere 30, mediante una porzione esterna filettata 41 e l'interposizione tra il coperchio stesso e il corpo a bicchiere 30 di una guarnizione di tenuta inserita in un'apposita sede anulare ricavata nel coperchio 40 e destinata ad essere compressa tra il coperchio e il corpo a bicchiere stessi, in modo da garantire la chiusura ermetica dell'involucro esterno 20 del gruppo filtrante 10.

Il corpo a bicchiere 30, ad esempio, comprende un condotto d'ingresso 32 per il fluido (gasolio, olio lubrificante o aria) da filtrare e un condotto d'uscita 33 per il fluido filtrato.

All'interno dell'involucro 20 è ulteriormente accolta una cartuccia filtrante, globalmente indicata con 50, la quale comprende un piattello di supporto superiore 51 ed un piattello di supporto inferiore 52, i quali sono fissati alle opposte estremità di un setto filtrante 53 di forma tubolare, nella fattispecie un setto pieghettato, ma non si esclude che esso possa essere del tipo di un setto polimerico di profondità, il quale definisce e delimita un volume interno alla cartuccia filtrante 50 sostanzialmente cilindrico.

Il piattello di supporto inferiore 52 presenta un foro centrale allineato e centrato sull'asse longitudinale A del setto filtrante 53.

Il piattello di supporto inferiore 52 comprende inoltre un codolo cavo 54 che si inserisce (ad esempio con interposizione di un anello di tenuta non mostrato) ad esempio direttamente, nel condotto d'uscita 33 del corpo a bicchiere 30 contribuendo, inoltre, al centraggio della cartuccia filtrante 50 all'interno dell'involucro 20 e alla stabilità della stessa una volta che il gruppo filtrante è assemblato.

Grazie alla configurazione sopra descritta, la cartuccia filtrante 50 suddivide il volume interno dell'involucro 20 in una prima camera 21, definita all'esterno del setto filtrante 53, che comunica con il condotto di ingresso 32 del gasolio da filtrare ed in una seconda camera 22, coincidente con il volume interno del setto filtrante 53, che comunica con il condotto d'uscita 33 del gasolio filtrato.

In corrispondenza della superficie superiore del piattello di supporto superiore 51 del setto filtrante 53, che è chiusa, in modo da chiudere l'estremità assiale del setto filtrante 53 e, quindi, della seconda camera 22, è ricavato un elemento di aggancio definente una superficie di aggancio 56, ad esempio, sostanzialmente planare o concava e giacente (negli esempi raffigurati) su un piano sostanzialmente ortogonale rispetto all'asse longitudinale A del setto filtrante 53 (direzione verticale in figura).

L'elemento di aggancio è atto ad agganciarsi a scatto, a seguito di una deformazione radiale dello stesso, ad un corpo di supporto, destinato a supportare la cartuccia filtrante 50 entro l'involucro 20, a seguito di una prima traslazione di avvicinamento reciproco tra la cartuccia filtrante 50 e il corpo di supporto stesso lungo l'asse longitudinale A.

Particolarmente, la cartuccia filtrante 50 comprende mezzi a camma che sono configuranti in modo da agire tra l'elemento di aggancio e il corpo di supporto in modo da flettere radialmente l'elemento d'aggancio in una posizione di rilascio, in cui la superficie di aggancio 56 si trova libera di scorrere in direzione assiale, per il disimpegno dell'elemento di aggancio stesso dall'elemento di supporto .

In pratica il disimpegno dell'elemento di aggancio avviene a seguito di una ulteriore limitata traslazione reciproca tra la cartuccia filtrante 50 e l'involucro 20 lungo l'asse longitudinale A, tale limitata traslazione reciproca è concorde in verso rispetto alla prima traslazione di avvicinamento.

Inoltre, i mezzi a camma sono configurati in modo da mantenere l'elemento di aggancio nella posizione di rilascio per effetto di una contenuta rotazione reciproca tra la cartuccia filtrante 50 e il corpo di supporto rispetto all'asse A, successiva alla ulteriore limitata traslazione in avvicinamento sopra detta.

L'elemento di aggancio comprende almeno due denti 55 che si derivano dalla superficie superiore del piattello di supporto superiore 51, ad esempio tra loro diametralmente opposti e simmetrici rispetto all'asse longitudinale A, e che sono realizzati in un materiale elasticamente cedevole.

Ciascun dente 55 presenta una sezione in pianta sostanzialmente ad arco di cerchio e sono allineati sostanzialmente lungo una circonferenza immaginaria.

Ciascun dente 55 definisce una delle dette superfici di aggancio 56, ad esempio sostanzialmente piane o concave, che sono rivolte verso il piattello di supporto superiore 51 ed inclinate rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale del dente 55 di un angolo a compreso tra 0° e 90° (si veda il dettaglio di figura 18).

L'angolo a di inclinazione della superficie di aggancio 56 è, quindi, sempre tale da conferire l'ottimale forza di ancoraggio della cartuccia filtrante 50 al corpo di supporto dell'involucro 20.

Infatti si riscontra sovente nella pratica che l'anello di tenuta, che si interpone tra il codolo cavo 54 e il condotto di uscita 33, è soggetto a deterioramento (ad esempio a causa della temperatura o dell'azione chimica esercitata dal fluido da filtrare), il che produce l'accidentale incollaggio tra il codolo cavo 54 e il condotto di uscita stesso. Quando il coperchio 40 viene aperto l'adesione della cartuccia filtrante 50 al corpo a bicchiere 30 (nel caso illustrato) provoca lo sganciamento accidentale dell'elemento di aggancio dal corpo di supporto dell'involucro 20.

L'inclinazione della superficie di aggancio 56, come sopra descritta, è tale da garantire che, una volta aperto l'involucro 20, la cartuccia filtrante 50 rimanga comunque agganciata al corpo di supporto dell'involucro 20, sia esso posto in corrispondenza del corpo a bicchiere 30 che del coperchio 40 (come illustrato).

Inoltre, è possibile prevedere un numero maggiore di denti 55.

Ciascun dente 55 comprende una superficie opposta 57 rispetto alla superficie di aggancio 56, la quale definisce la sommità del dente stesso (la quale, come si vede nelle figure è sostanzialmente piana ed interessa l'intera superfice superiore del dente 55 in modo continuo, senza gradini) ed è inclinata rispetto alla superficie di aggancio 56 sostanzialmente di un angolo acuto.

Ciascun dente 55 comprende, poi, un bordo laterale 58, sostanzialmente appuntito, che può anche essere a punta arrotondata o smussata a seconda delle esigenze, da cui si dipartono la superficie di aggancio 56 e la superficie opposta 57.

Particolarmente, i mezzi a camma sono definiti dalla superficie opposta 57 e dal bordo laterale 58 di ciascun dente 55 e collaborano con il corpo di supporto dell'involucro 20, come meglio apparirà nel seguito, per sganciare la cartuccia filtrante 50 dal corpo di supporto stesso.

Il corpo di supporto, associato all'involucro per supportare la cartuccia filtrante 50, comprende un bussolotto 42 protendentesi longitudinalmente da una superficie interna del coperchio 40 affacciata, in uso, alla cartuccia filtrante 50 e derivantesi da essa.

Il bussolotto 42 è dotato di almeno due recessi 43 perimetralmente chiusi e realizzati nella parete laterale del codolo cavo stesso.

Ciascun recesso 43 comprende una superficie di riscontro 44 sostanzialmente piana, atta a definire un piano di appoggio per la superficie di aggancio 56 del dente 55, e una superficie di strisciamento 45, opposta alla superficie di riscontro 44 e atta a venire a contatto con i mezzi a camma della cartuccia filtrante 50, in particolare con la superficie opposta 57 del dente 55, per il disimpegno dei denti stessi dal bussolotto 42, a seguito del reciproco strisciamento delle due superfici (superficie di strisciamento 45 e superficie opposta 57).

La superficie di strisciamento 45 dei recessi 43 è posizionata ad una certa distanza dalla base del bussolotto 42 definita dalla superficie interna del coperchio 40 da cui si deriva il codolo cavo stesso.

Tra la base e la superficie di strisciamento 45 dei recessi 43 il bussolotto 42 comprende una fascia anulare 46 atta ad accogliere in appoggio il bordo laterale 58 dei denti 55, quando sono nella loro posizione di rilascio e la cartuccia filtrante 50 è premuta, ad esempio al massimo della sua corsa, contro il coperchio 40.

La fascia anulare 46, nella fattispecie, corrisponde alla camicia interna del bussolotto 42 nella zona che va dalla base dello stesso fino alla zona interessata dai recessi 43, i denti 55 infatti sono, nell'esempio raffigurato, atti ad essere infilati assialmente all'interno del codolo cavo stesso, con i bordi laterali 58 atti a strisciare all'interno del codolo cavo stesso fino a che si inseriscono a scatto all'interno dei recessi 43, con la superficie di aggancio 56 appoggiata sulla superficie di riscontro 44 che vincola assialmente la cartuccia filtrante 50 rispetto al coperchio 40.

Il bussolotto 42 comprende, poi, una ulteriore fascia anulare 47 che va dall'estremità libera del codolo cavo stesso fino alla superficie di riscontro 44 dei recessi 43.

Tra le fasce anulari 46 e 47 il bussolotto 42 comprende appendici allungate 48 che uniscono assialmente a ponte dalla fascia anulare 46 alla ulteriore fascia anulare 47 e si sviluppano in direzione circonferenziale tra un recesso 43 e l'altro.

In pratica, la fascia anulare 46 e le appendici allungate 48 (ed eventualmente la ulteriore fascia anulare 47) definiscono una unica superficie, sostanzialmente senza soluzione di continuità, (nella fattispecie interna al bussolotto 42) che contorna i recessi 43.

Il bordo laterale 58 di ciascun dente 55, quando quest'ultimo non è impegnato in uno dei recessi 43, è atto a strisciare lungo la fascia anulare 46 - se azionato in rotazione, a seguito della traslazione assiale che ne permette l'uscita dal recesso 43 - e lungo le appendici allungate 48 - se azionato in traslazione assiale -, mantenendo comunque i denti 55 in posizione di rilascio (ovvero flessi verso l'interno), per lo sgancio della cartuccia filtrante 50 dal bussolotto 42.

Nella fattispecie, ciascun dente presenta un'altezza utile, ad esempio calcolata tra la superficie di aggancio 56 e la base del dente stesso (ovvero la superficie superiore del piattello di supporto superiore 51), che deve essere maggiore rispetto alla distanza tra la superficie di strisciamento 45 del recesso 43 e l'estremità libera del codolo cavo stesso, in modo da permettere al dente 55 in aggancio nel recesso 43 una extra-corsa in avvicinamento al fondo del bussolotto 42 che ne permetta la flessione verso l'interno e lo sgancio dal recesso stesso.

In sostanza, quando il piattello di supporto superiore 51 è a fine corsa, a battuta contro l'estremità libera del bussolotto 42, il bordo laterale 58 di ciascun dente è sostanzialmente l'unica parte del dente stesso che è a contatto con il codolo cavo, in particolare, con la fascia anulare 46 dello stesso.

Nelle figure da 2 a 9 è mostrata una prima forma di realizzazione del gruppo filtrante, secondo l'invenzione, in cui la superficie di strisciamento 45 di ciascun recesso 43 presenta un primo tratto 451 periferico sostanzialmente ortogonale all'asse longitudinale A e un secondo tratto 452, concentrico al primo tratto 451 e disposto internamente ad esso, inclinato di un angolo acuto, rispetto al piano di giacitura del primo tratto stesso, che definisce un piano saliente atto a flettere gradualmente il dente 55 quando la sua superfice opposta 57 è premuta contro la superficie di strisciamento stessa. La fascia anulare 46, in tale forma di realizzazione, è di forma cilindrica a sezione sostanzialmente circolare, in cui il diametro interno della fascia anulare 46 è minore del diametro interno della ulteriore fascia anulare 47 (la quale presenta diametro interno sostanzialmente pari al diametro del solo primo tratto 451).

Il funzionamento di tale prima forma di realizzazione dell'invenzione è il seguente.

Per agganciare la cartuccia filtrante 50 al coperchio 40, e quindi al bussolotto 42, è sufficiente infilare i denti 55 all'interno del bussolotto 42 nelle apposite scanalature, in modo che essi a seguito di una traslazione assiale entrino a scatto all'interno dei recessi 43 e le superfici di aggancio 56 vadano in appoggio stabile sulle rispettive superficie di riscontro 44 (vedi figura 2 e 3).

Per procedere a sganciare la cartuccia filtrante 50 è sufficiente muovere in traslazione di mutuo avvicinamento la cartuccia filtrante stessa e il coperchio 40 (nello stesso verso operato per l'aggancio), in questo modo i denti 55, ovvero la superficie opposta 57 degli stessi, viene a contatto con il secondo tratto 452 della superficie di strisciamento 45 (allineato in pianta con la superficie opposta 57 del dente 55), come visibile in figura 3 (è possibile, in alternativa, prevedere che la superfice opposta 57 e il secondo tratto 452 siano già in contatto quando il dente 55 è in posizione di aggancio) ; continuando, poi, a premere la cartuccia filtrante 50 verso la base del bussolotto 42, la superficie opposta 57 del dente striscia sul secondo tratto 452 della superficie di strisciamento 45 flettendo, al contempo, il dente 55 verso l'interno, fino a che il bordo laterale 58 di ciascun dente 55, avendo percorso tutto il secondo tratto 452, si trova in appoggio sulla fascia anulare 46 (come visibile in figura 5).

Quando i denti 55 sono in tale posizione, di fine corsa assiale, è sufficiente azionare in rotazione (indifferentemente in uno o nell'altro verso) di un angolo limitato, nell'esempio raffigurato di 90°, la cartuccia filtrante, in modo che il bordo laterale 58, premuto contro la fascia anulare 46 dall'elasticità del dente stesso, possa strisciare sulla fascia anulare 46 fino ad allinearsi in pianta con una delle appendici allungate 48, come visibile nelle figure 7-9. Da tale ultima posizione i denti 55 sono liberi di scorrere assialmente in allontanamento dal coperchio 40, come visibile in figura 9, per la rimozione della cartuccia filtrante 50 dall'aggancio con il bussolotto 42.

Nelle figure da 10 a 17 è mostrata una seconda forma di realizzazione del gruppo filtrante, secondo l'invenzione, in cui la superficie di strisciamento 45 di ciascun recesso 43 è sostanzialmente piana ed è disposta sostanzialmente ortogonale all'asse longitudinale A.

La fascia anulare 46, in tale forma di realizzazione, è di forma cilindrica con sezione esterna circolare e sezione interna sostanzialmente ellittica, tale da definire zone del codolo cavo a maggiore spessore allineate in pianta con le appendici allungate 48 e zone a minore spessore allineate in pianta con i recessi 43.

In pratica, la fascia anulare 46 presenta bombature 49 radiali allineate in pianta alle appendici allungate 48 (anch'esse bombate in modo analogo per avere una superficie continua a tutto sviluppo del codolo cavo in corrispondenza delle appendici allungate stesse) che sono tali da flettere in direzione radiale i denti 55, maggiormente rispetto alla flessione impartita dalla superficie opposta 57 durante la traslazione assiale di sgancio, quando questi si trovano allineati in pianta con le appendici allungate 48.

Il funzionamento di tale seconda forma di realizzazione dell'invenzione è il seguente.

Per agganciare la cartuccia filtrante 50 al coperchio 40, e quindi al bussolotto 42, è sufficiente infilare i denti 55 all'interno del bussolotto 42 nelle apposite scanalature, in modo che essi a seguito di una traslazione assiale entrino a scatto all'interno dei recessi 43 e le superfici di aggancio 56 vadano in appoggio stabile sulle rispettive superficie di riscontro 44, in modo del tutto analogo a quanto visto per la prima forma di realizzazione.

Per procedere a sganciare la cartuccia filtrante 50 è sufficiente muovere con una traslazione di mutuo avvicinamento la cartuccia filtrante stessa e il coperchio 40, nello stesso verso operato per l'aggancio; in questo modo i denti 55, ovvero la superficie opposta 57 degli stessi, viene in contatto con la superficie di strisciamento 45 (in pratica lo spigolo interno della stessa che è allineato in pianta con la superficie opposta 57 del dente 55), come visibile in figura il (è possibile, in alternativa, prevedere che la superfice opposta 57 e la superfice di strisciamento 45 siano già in contatto quando il dente 55 è in posizione di aggancio); continuando a premere la cartuccia filtrante 50 verso la base del bussolotto 42, la superficie opposta 57 del dente 55 striscia sulla superficie di strisciamento 45 (lo spigolo della stessa) e il dente 55 flette leggermente verso l'interno, fino a che il bordo laterale 58 di ciascun dente 55, avendo percorso tutta la superficie di strisciamento 45, scavalca lo spigolo della superficie di strisciamento stesso e si trova in appoggio sulla fascia anulare 46 (come visibile in figura 13).

Quando i denti 55 sono in tale posizione, di fine corsa assiale, è sufficiente azionare in rotazione di un angolo limitato la cartuccia filtrante 50, nell'esempio raffigurato di 90° (figure 14 e 16), in modo che il bordo laterale 58, premuto contro la fascia anulare 46 dall'elasticità del dente stesso, possa strisciare sulla fascia anulare 46 fino ad allinearsi in pianta con una delle appendici allungate 48 (come visibile nelle figure 16 e 17) percorrendo in senso circonferenziale le bombature 49 e continuando, quindi, a flettersi radialmente, in modo continuo, verso l'interno.

Da tale ultima posizione, in cui i denti 55 sono ad esempio alla sommità delle bombature 49 e allineati in pianta alle appendici allungate 48, i denti stessi sono liberi di scorrere assialmente in allontanamento dal coperchio 40, come visibile nelle figura 15 e 17, percorrendo il dorso assiale della bombatura 49 fino all'estremità libera del bussolotto 42, per la rimozione della cartuccia filtrante 50 dall'aggancio con il codolo cavo stesso.

L'invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo, ad esempio il codolo cavo può, in alternativa, essere realizzato in corrispondenza del fondo del corpo a bicchiere, nonché in alternativa il codolo cavo può essere configurato per essere infilato all'interno dell'area (circolare) definita dai denti, o altra variante tecnicamente equivalente.

Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti .

In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni .

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Gruppo filtrante (10) che comprende un involucro (20) provvisto di almeno un ingresso (32), un'uscita (33) e un corpo di supporto (42) dotato di superfici di riscontro (44) atte a supportare, in modo amovibile, una cartuccia filtrante (50) contenuta all'interno dell'involucro (20) e atta a suddivide il volume interno dell'involucro (20) in due camere (21,22) rispettivamente collegate con l'ingresso (32) e l'uscita (33) in modo da filtrare il fluido che fluisce dall'ingresso (32) verso l'uscita (33), la cartuccia filtrante (50) comprendendo almeno un elemento di aggancio (55) conformato per agganciarsi a scatto al corpo di supporto (42) a seguito di una prima traslazione assiale di avvicinamento reciproco tra la cartuccia filtrante (50) e il corpo di supporto (42), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi a camma (57,58) agenti tra l'elemento di aggancio (55) e il corpo di supporto (42) in modo da flettere radialmente l'elemento d'aggancio (55) in una posizione di rilascio per il disimpegno dell'elemento di aggancio (55) dall'elemento di supporto (42) a seguito di una ulteriore limitata traslazione assiale reciproca tra la cartuccia filtrante (50) e il corpo di supporto (42), concorde in verso rispetto alla prima traslazione di avvicinamento, i mezzi a camma (57,58) essendo configurati in modo da mantenere in posizione di rilascio l'elemento di aggancio (55) a seguito di una contenuta rotazione reciproca tra la cartuccia filtrante (50) e il corpo di supporto (42).
2. Gruppo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la cartuccia filtrante (50) comprende un setto filtrante (53) toroidale, un piattello di supporto superiore (51) e un piattello di supporto inferiore (52) fissati alle opposte estremità del setto filtrante (53), l'elemento di aggancio comprendendo almeno due denti (55), realizzati in un materiale elasticamente cedevole, che si derivano dal piattello di supporto superiore (51), ciascun dente (55) definendo una superficie di aggancio (56) sostanzialmente piana rivolta verso il piattello di supporto superiore stesso.
3. Gruppo (10) secondo la rivendicazione 2, in cui ciascuno dei denti (55) comprende: una superficie opposta (57) rispetto alla superficie di aggancio (56) definente la sommità del dente (55) ed inclinata rispetto alla superficie di aggancio stessa di un angolo acuto, ed un bordo laterale (58) sostanzialmente appuntito.
4. Gruppo (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo di supporto comprende un bussolotto (42) protendentesi longitudinalmente da una superficie interna dell'involucro (20) affacciata, in uso, alla cartuccia filtrante (50) e dotato di almeno due recessi (43) perimetralmente chiusi e realizzati nella parete laterale del bussolotto (42), ciascun recesso (43) definendo una superficie di riscontro (44) sostanzialmente piana, atta a definire un piano di appoggio per la superficie di aggancio (56) del dente (55), e una superficie di strisciamento (45,451,452), opposta alla superficie di riscontro (44) e atta a venire a contatto almeno con la superficie opposta (57) della cartuccia filtrante (50) per il disimpegno dell'elemento di aggancio (55) dal corpo di supporto (42), detta superficie di strisciamento (45,451,452) e detta superficie opposta (57) definendo detti mezzi a camma.
5. Gruppo (10) secondo la rivendicazione 4, in cui il bussolotto (42) comprende una fascia anulare (46) interposta tra la superficie interna dell'involucro (20) e i recessi (43) e atta ad accogliere in appoggio il bordo laterale (58) dei denti (55) in posizione di rilascio, detta fascia anulare (46) comprendendo appendici allungate (48) sviluppantesi tra un recesso e l'altro fino all'estremità libera del bussolotto (42), detto bordo laterale (58) essendo atto a strisciare lungo la fascia anulare (46) e le appendici allungate (48), mantenendo i denti (55) in posizione di rilascio, per lo sgancio della cartuccia filtrante (50) dal corpo di supporto (42), detta fascia anulare (46) e il bordo laterale (58) definendo ulteriormente i mezzi a camma.
6. Gruppo (10) secondo la rivendicazione 5, in cui almeno la fascia anulare (46) presenta bombature (49) radiali allineate in pianta alle appendici allungate in modo da flettere in direzione radiale maggiormente i denti (55) quando si trovano allineati in pianta con le appendici allungate (48) rispetto a quando si trovano allineati in pianta con i recessi (43).
7. Cartuccia filtrante (50) comprendente un setto filtrante (53) toroidale e almeno un piattello di supporto (51) fissato ad un'estremità del setto filtrante (53), il piattello di supporto (51) comprendendo un elemento di aggancio (55) atto ad agganciarsi a scatto entro un involucro (20) di un gruppo filtrante (10) caratterizzato dal fatto che l'elemento di aggancio comprende almeno due denti (55) realizzati in un materiale elasticamente cedevole che si derivano dal piattello di supporto superiore (51), ciascuno dei quali definisce una superficie di aggancio (56) rivolta verso il piattello di supporto e che è inclinata rispetto alla direzione di sviluppo longitudinale del dente di un angolo compreso tra 0° e 90°.
8. Cartuccia (50) secondo la rivendicazione 7, in cui ciascuno dei denti (55) comprende: una superficie opposta (57) rispetto alla superficie di aggancio (56) definente la sommità del dente (55) ed inclinata rispetto alla superficie di aggancio stessa di un angolo acuto, ed un bordo laterale (58) sostanzialmente appuntito.
9. Cartuccia (50) secondo la rivendicazione 8, in cui il piattello di supporto (51) chiude assialmente l'estremità del setto filtrante (53) .