ITRE20110015A1 - Composizione di un impasto per rivestimento di superfici - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
"COMPOSIZIONE DI UN IMPASTO PER RIVESTIMENTO DI SUPERFICI"
La presente invenzione riguarda una composizione di un impasto per rivestimento di superfici, ad esempio pavimentazioni e/o pareti di beni immobili, quali edifici, o superfici di beni mobili, quali elementi di arredo.
Più in particolare l'invenzione riguarda una composizione di un impasto per edilizia ed arredamento ed il suo impiego per la realizzazione di rivestimenti continui, sia verticali che orizzontali, sia per interno che per esterno, sia di beni immobili (edifici) che di beni mobili (arredamento).
È noto rivestire le superfici dei pavimenti di un edificio o simile mediante impasti per l'edilizia atti a formare una superficie continua.
Tali superfici, a differenza dei sistemi classici di rivestimento, quali le piastrelle o il legno, permettono di realizzare superfici ad elevato pregio estetico, prive delle cosiddette "fughe" e applicate in opera per così dire "su misura" all'ambiente da rivestire.
Inoltre, i rivestimenti ottenuti con tali impasti presentano spessori contenuti, ad esempio compresi tra 2 e 5 mm, permettendone l'impiego in molteplici applicazioni, come ad esempio nella ristrutturazione, mediante ricoprimento, di pavimentazioni o rivestimenti già esistenti .
Una prima famiglia di impasti noti per la realizzazione di rivestimenti continui di pavimenti utilizza leganti minerali come gesso, cemento e calce, ai quali generalmente vengono aggiunti inerti, quali polveri di marmo o sabbie, additivi coloranti, ossidi e pigmenti .
In particolare, per la realizzazione di una pavimentazione continua viene effettuata la stesura o la proiezione del conglomerato cementizio, che viene opportunamente livellato o si auto-livella; questa operazione è seguita da una serie di attività intese a realizzare una conveniente finitura superficiale del getto di conglomerato .
Una volta indurito (l'indurimento, generalmente, richiede un periodo più o meno lungo che può durare anche 28 giorni) il conglomerato risulta, dunque, un rivestimento continuo.
Tali rivestimenti continui, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti riconducibili in primo luogo alla scarsa resistenza all'usura e in secondo luogo alla eccessiva vulnerabilità della superficie di rivestimento all'umidità, in particolare all'umidità residua e all'umidità di risalita.
Nei rivestimenti continui a base di leganti minerali, spesso sono presenti alterazioni e lesioni dovute ad una cattiva maturazione del legante minerale, che possono portare a problemi come: fessurazioni, microcavillature, ritiro eccessivo (che comporta crepe, inarcamento o imbarcamento) , distacchi e fragilità.
Inoltre gli strati ottenuti da conglomerati con leganti di origine minerale, sono particolarmente vulnerabili all'attacco dei sali, degli ossidi d'azoto e dell'anidride solforosa che sono presenti nell'atmosfera, specialmente urbana.
Una seconda famiglia di impasti utilizzati per la realizzazione di rivestimenti continui di pavimentazioni utilizza, invece leganti sintetici, ad esempio, a base di resine epossidiche, alle quali vengono aggiunti, anche in questo caso particelle inorganiche coloranti, quali ossidi e/o pigmenti e inerti, quali sabbie e/o polveri di marmo.
Questa seconda famiglia di impasti, una volta che la resina è stata stesa per realizzare la superficie continua di rivestimento ed è indurita, consente di ottenere un rivestimento ad elevate prestazioni meccaniche, nonché resistenza agli olii e agli acidi, superiori rispetto ad un rivestimento a base cementizia.
Tuttavia, i suddetti rivestimenti ottenuti mediante impasti a base di resina presentano un aspetto estetico fortemente legato alla natura sintetica della resina utilizzata, che ne limita fortemente il campo di utilizzo.
I rivestimenti a base di resine sintetiche qui descritti, presentano l'inconveniente di essere totalmente impermeabili sia all'acqua che al vapore per cui impediscono la traspirazione della pavimentazione a cui sono applicati, limitandone l'applicazione su superfici che siano completamente e perfettamente asciutte.
I rivestimenti ottenuti mediante la suddetta prima famiglia di impasti, con leganti minerali, non sono invece impermeabili e necessitano di una protezione finale che renda la pavimentazione idrorepellente e oleorepellente per facilitarne la pulizia quotidiana.
Uno scopo della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti degli impasti per edilizia di tipo noto.
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di raggiungere tale obiettivo nell'ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell'invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell'invenzione.
In particolare, l'invenzione rende disponibile una composizione di un impasto per edilizia comprendente almeno un legante sintetico ed almeno una sostanza granulare ad elevata capacità igroscopica.
Per sostanza granulare si intende, particolarmente, una sostanza in polvere .
Il termine "comprendente" comprende anche "incluso" oltre a "costituito", ad es. una composizione "comprendente" X può essere costituita esclusivamente da X o può includere altre sostanze addizionali, ad esempio X+Y.
Tale impasto, vantaggiosamente, è impiegato come rivestimento continuo di pavimentazioni, ad esempio stendendone uno strato sulla pavimentazione da rivestire.
La sostanza granulare ad elevata capacità igroscopica è tale, inoltre, da permettere una buona permeabilità al vapor acqueo.
In una preferita forma di realizzazione, la sostanza granulare comprende almeno un'argilla o una miscela d'argille d'estrazione da bacini geologici lacustri oppure d'estrazione collinare da depositi geologici di ambiente marino profondo, a composizione essenzialmente caolinitica-illitica, che presentano in natura una granulometria compresa tra 0,1 a 500 pm e vengono polverizzate con mulini meccanici per l'ottenimento di una granulometria compresa tra 100 pm e 300 pm, e preferibilmente non superiore a 250 pm.
Le argille conferiscono all'impasto un'elevata lavorabilità per la realizzazione di strati a spessore contenuto.
Inoltre, l'impiego di argille, ovvero una miscela di materie prime naturali, conferisce all'impasto una colorazione naturale, stabile all'esposizione alla luce e nel tempo, che inoltre è difficilmente riproducibile mediante le tecniche di colorazione di materiale neutro .
Un ulteriore vantaggio imputabile all'impiego di argille nell 'impasto, secondo l'invenzione, risiede nel fatto che queste non comportano rischi di tossicità, sia nella fase di utilizzo dell 'impasto che di preparazione dello stesso.
Vantaggiosamente, la composizione di un impasto, secondo una preferita forma di realizzazione dell'invenzione, comprende anche almeno un materiale inerte, il quale è atto ad essere anch'esso disperso nella sostanza granulare ad elevata capacità igroscopica, al fine di: aumentare la resistenza meccanica e all'abrasione dell 'impasto, diminuire il numero di strati applicati, le cosiddette "mani di applicazione", necessari per arrivare agli stessi spessori dei prodotti similari e permettere spessori di posa differenziati e aumentati di molte volte secondo richiesta (ad esempio fino a 10 volte) .
Il materiale inerte, è anch'esso generalmente in granuli e presenta granulometria variabile, a seconda delle necessità di impiego dell 'impasto e degli effetti visivi desiderati, ad esempio compresa tra 0,06 mm a 2 mm.
Ad esempio, il materiale inerte è selezionato tra polveri di marmo, sabbie silicee, sabbie derivate da macinazione di quarziti e carbonati .
In particolare, si usa uno di questi materiali inerti in un impasto, in funzione dell'effetto desiderato o dello spessore o della funzione dello strato di impasto da realizzare, ad esempio il tipo di inerte utilizzato, nonché la granulometria dello stesso varierà a seconda che lo strato di impasto costituisca un primer per successivi strati, sia uno strato di fondo, uno strato di rasatura o di finitura.
Inoltre, nella composizione dell'impasto è presente una quantità d'acqua atta a conferire plasticità e lavorabilità all'argilla.
In un preferito aspetto dell'invenzione, il legante sintetico comprende almeno una resina filmogena e/o reticolante, ad esempio: le resine acriliche, le resine poliuretaniche e le resine epossidiche. La resina filmogena e/o reticolante permette all'impasto, una volta posto in opera, essiccato ed indurito, di avere elevate proprietà meccaniche .
L'argilla, trattenuta dalla resina filmogena e/o reticolante, permette all'impasto posato in opera ed indurito, di avere un'elevata capacità igroscopica e un grado di permeabilità ai vapori, che conferiscono al rivestimento continuo della pavimentazione un elevato grado di traspirazione.
La composizione dell'impasto, secondo l'invenzione, comprende anche almeno un agente catalizzatore di indurimento della resina che ha la funzione di abbreviare i tempi di essicazione dell'impasto e di aumentarne la resistenza all'abrasione, una volta che esso sia posto in opera.
L'elemento catalizzatore, in particolare, varia in funzione del tipo di resina utilizzata.
E' poi possibile prevedere che la composizione dell'impasto secondo l'invenzione comprenda uno o più additivi selezionati tra agenti distendenti della resina utilizzata, agenti sospensivanti, agenti ritardanti o acceleranti del tempo durante il quale l'impasto è lavorabile, cosiddetto "tempo di apertura".
In generale, l'argilla è presente in quantità compresa tra il 10% e il 60%, il materiale inerte è presente in quantità compresa tra il 5% e il 55%, la resina filmogena e/o reticolante è presente in quantità compresa tra il 20% e il 40% e l'acqua è presente in quantità tra 1% e 15%.
Tutte le percentuali sono % in peso riferito al peso totale della composizione .
Nel seguito si riportano due esempi di possibili e preferite forme di attuazione della composizione secondo il trovato.
ESEMPIO 1
Un primo esempio di un impasto a grana grossolana, secondo l'invenzione, è preparato a partire dalla seguente composizione:
- argilla in polvere in quantità pari al 48,9%;
- materiali inerti comprendenti sabbia silicea con una distribuzione granulometrica compresa tra 0 mm e 0,3 mm ed in quantità pari al 24,4%;
- resina del tipo di una resina poliuretanica alifatica, esente da etichettatura, in quantità pari a 23.5%;
- acqua in quantità pari a 2,2%;
- elemento catalizzatore del tipo di un isocianato in quantità pari allo 0,7%;
- e additivo distendente della resina poliuretanica in quantità pari allo 0,3%.
ESEMPIO 2
Un secondo esempio di un impasto a grana fine, secondo l'invenzione, è preparato a partire dalla seguente composizione:
- argilla in polvere in quantità pari al 21,9%;
- materiali inerti comprendenti sabbia silicea con una distribuzione granulometrica compresa tra 0 mm e 0,25 mm ed in quantità pari al 43,9%;
- resina del tipo di una resina poliuretanica alifatica, esente da etichettatura, e presente in quantità pari a 26,4%;
- acqua in quantità pari al 6,6%;
- elemento catalizzatore del tipo di un isocianato presente in quantità pari allo 0,7%;
- e un additivo distendente della resina poliuretanica in quantità pari allo 0,5%.
Un aspetto non meno importante della invenzione è un procedimento per la preparazione di una composizione dell'invenzione che comprende le fasi di dosare la quantità in peso, ad esempio mediante bilance, delle polveri dei vari componenti sopra elencati secondo, ad esempio, la ricetta sopra esposta in uno degli esempi.
Le polveri così dosate vengono poi caricate in un mescolatore per la miscelazione dei vari componenti.
In pratica, le polveri di argilla e materiali inerti vengono mescolate insieme (a secco) secondo ricetta in un impianto dotato di celle di carico, e poi confezionate in sacchetti monodose (da 12 a 15 kg) . La resina (liquida o viscosa) viene confezionata in bottiglie o taniche monodose (ad esempio da 3 a 5 litri). Il catalizzatore (liquido) viene confezionato in bottiglie monodose (da 250 a 500 mi). II sacchetto, la tanica e la bottiglia vengono poi messi in uno stesso contenitore definente un kit predosato.
Per mettere in opera l'impasto per la realizzazione di rivestimenti continui di superfici di edifici e di oggetti d'arredo, infine, è sufficiente stendere uno strato più o meno omogeneo dell'impasto sulla superficie da rivestire (opportunamente ed eventualmente preparata) , attenderne la solidificazione e procedere con lisciature e/o ulteriori trattamenti (operazioni di sgrossatura con levigatrici, pulitura, lavaggio, stuccatura, ove necessario, delle superficie, nonché lucidatura con mole abrasive, trattamento protettivo) fino a raggiungere l'aspetto e le prestazioni desiderate.
Si intende che l'invenzione non è limitata agli esempi sopradescritti e che varianti e perfezionamenti potranno esservi apportati senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione di un impasto per rivestimento di superfici comprendente almeno un legante sintetico, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una sostanza granulare ad elevata capacità igroscopica .
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui detta sostanza granulare comprende almeno un'argilla.
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui detta sostanza granulare comprende granuli presentanti granulometria compresa tra 100 pm e 300 pm.
  4. 4. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di comprendere anche almeno un materiale inerte atto ad essere disperso in detto legante sintetico e detta sostanza granulare.
  5. 5. Composizione secondo la rivendicazione 4, in cui detto materiale inerte è selezionato tra polveri di marmo, sabbie silicee, sabbie derivate da macinazione di quarziti e carbonati.
  6. 6. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui il legante sintetico comprende almeno una resina filmogena e/o reticolante.
  7. 7. Composizione secondo la rivendicazione 6 che detta resina è selezionata tra una resina acrilica, una resina poliuretanica e una resina epossidica.
  8. 8. Composizione secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un elemento catalizzatore di indurimento della resina.
  9. 9. Composizione secondo le rivendicazioni 2, 4 e 6, caratterizzata dal fatto che detta almeno un'argilla è presente in quantità compresa tra il 10% e il 60%, il materiale inerte è presente in quantità compresa tra il 5% e il 55% e la resina è presente in quantità compresa tra il 20% e il 40% (tutte le percentuali sono in peso riferito al totale della composizione).
  10. 10. Composizione secondo la rivendicazione 9, in cui è presente una quantità d'acqua compresa tra 1% e il 15% in peso, riferito al totale della composizione.
  11. 11. Composizione secondo la rivendicazione 8 e 9, caratterizzata dal fatto che - l'argilla è in polvere ed è presente in quantità pari al 48,9%; - i materiali inerti comprendono sabbia silicea con granulometria non superiore a 0,3 mm ed in quantità pari al 24,4%; - la resina è resina poliuretanica ed è presente in quantità pari a 23.5%; - l'acqua è presente in quantità pari a 2,2%; - l'elemento catalizzatore è un isocianato è presente in quantità pari allo 0,7%; - e comprende un additivo distendente della resina poliuretanica in quantità pari allo 0,3% (tutte le percentuali sono in peso riferito al totale della composizione) .
  12. 12. Composizione secondo la rivendicazione 8 e 9, caratterizzata dal fatto che - l'argilla è in polvere ed è presente in quantità pari al 21,9%; - i materiali inerti comprendono sabbia silicea con granulometria non superiore a 0,25 mm ed in quantità pari al 43,9%; - la resina è resina poliuretanica ed è presente in quantità pari a 26,4%; - l'acqua è presente in quantità pari a 6,6%; - l'elemento catalizzatore è un isocianato è presente in quantità pari allo 0,7%; - e comprende un additivo distendente della resina poliuretanica in quantità pari allo 0,5% (tutte le percentuali sono in peso riferito al totale della composizione) .
  13. 13. Uso di una composizione di un impasto, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti come rivestimento continuo di superfici di edifici e/o di elementi d'arredo.
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