ITPN960048A1

ITPN960048A1 - Metodo e dispositivo per la depurazione di fluidi

Info

Publication number: ITPN960048A1
Application number: IT96PN000048A
Authority: IT
Inventors: Adriano Marchiori; Giuseppe Innocente; Marco Mastel
Original assignee: Electrolux Zanussi Grandi Impi
Priority date: 1996-08-05
Filing date: 1996-08-05
Publication date: 1998-02-05
Also published as: EP0823277A3; EP0823277A2; IT1289390B1

Description

Descrizione

del brevetto per invenzione industriale avente per titolo: "METODO E DISPOSITIVO PER LA DEPURAZIONE DI FLUIDI"

La presente invenzione riguarda un metodo ed un dispositivo per la depurazione di fluidi contenenti sostanze inquinanti, quali gas, vapori e fumi prodotti in ogni tipo di lavorazione, comprese le cotture di alimenti.

Sono noti molti metodi e dispositivi per l'abbattimento delle emissioni nocive 0 comunque inquinanti ambientali. Tra le soluzioni più diffuse per la depurazione di gas, vapori e fumi vi è quella della separazione per centrifugazione a secco o a umido. Esempi del genere sono descritti nei brevetti anteriori DE-U-89 05 182, DE-A-3122 026, DE-A-3315 477 e FR-A-2071 197.

Una soluzione più recente (brevetto EP-A-0 677 317) descrive un metodo ed un dispositivo in cui il gas inquinato viene immesso in una centrifuga la cui parete è dotata di aperture con sezione profilata a tubo Venturi. La centrifuga è associata ad un ciclone separatore e sono previsti ugelli spruzzatori di acqua sia all'interno che all'esterno della centrifuga. Pertanto le particelle solide inquinanti contenute nel gas vengono sedimentate, centrifugate e scaricate per effetto combinato dell'umidificazione, della centrifugazione e dell'espansione a cui viene sottoposto il gas.

Le soluzioni note e precedentemente richiamate sono efficaci per depurare gas, vapori e fumi dalla maggior parte delle sostanze inquinanti; tuttavia, esse sono costruttivamente piuttosto complicate e, soprattutto, non sono in grado di abbattere completamente gli odori. Questo inconveniente è particolarmente sentito negli impianti associati alla cottura di cibi, che emettono fumi fortemente odorizzati e spesso maleodoranti.

Scopo della presente invenzione è quindi quello di proporre un metodo ed un dispositivo per la depurazione di gas, vapori e fumi, in particolare provenienti da impianti di trattamento di alimenti, che consentano non soltanto di abbattere le particelle solide inquinanti ma anche di deodorizzare completamente detti fluidi.

Tale scopo viene raggiunto procedendo sempre ad un'abbattimento delle particelle inquinanti mediante centrifugazione con acqua dei fluidi, ma eliminando la successiva operazione di separazione mediante ciclone e

sostituendola con una deodorizzazione mediante ossidazione

con sostanze che vengono poi recuperate prima della

liberazione dei fluidi nell'atmosfera.

Per una maggiore flessibilità e facilità di installazione,

l'apparecchiatura per attuare il procedimento viene suddivisa

in due moduli, funzionalmente collegati.

Le caratteristiche dell'invenzione sono precisate nelle

rivendicazioni che concludono il presente brevetto.

Vantaggi e particolari dell'invenzione vengono ora

descritti, a titolo esemplificativo e non limitativo, con

riferimento ai disegni allegati, in cui:

- la figura 1 mostra schematicamente in pianta il modulo . per l'abbattimento delle particelle inquinanti per un'apparecchiatura per la realizzazione,del metodo secondo

l'invenzione;

- la figura 2 mostra schematicamente in sezione verticale secondo la linea II-II il modulo di figura 1;

- la figura 3 mostra schematicamente in pianta il modulo

per la deodorizzazione per un'apparecchiatura per la

realizzazione del metodo secondo l'invenzione;

- la figura 4 mostra schematicamente in sezione verticale secondo la linea IV-IV il modulo di figura 3;

- la figura 5 mostra schematicamente in pianta i moduli di figure 1 e 3 assemblati in una prima configurazione di apparecchiatura secondo l'invenzione; e

- la figura 6 mostra schematicamente in sezione verticale i moduli di figure 2 e 4 assemblati in una seconda configurazione di apparecchiatura secondo l'invenzione.

Con riferimento alle figure 1 e 2, si nota che il fluido da depurare viene aspirato, nel modulo 10 per l'abbattimento delle particelle solide inquinanti secondo la direzione indicata dalla freccia FI per mezzo di una centrifuga 11 di tipo noto (ad esempio come quella descritta nel citato brevetto EP-A-0 677 317), azionata da un motore 12 tramite trasmissione a cinghia.

Nella centrifuga 11 il fluido da depurare viene miscelato con acqua prelevata da. un serbatoio 13, disposto a lato della stessa, mediante una. pompa 14. Il fluido da depurare, miscelato con acqua, viene . inviato, tramite un condotto a tenuta 15 che cambia la sua sezione espandendosi nel senso del moto del fluido, ad un separatore di gocce 16, installato sopra il serbatoio 13. Il cambio di sezione del condotto 15 permette una decelerazione del fluido, in modo da aumentare l'efficacia della separazione. Le particelle inquinanti, trascinate dall'acqua, cadono quindi per gravità nel serbatoio 13 sottostante.

Le figure 1 e 2 mostrano inoltre che il serbatoio 13 è dotato di un galleggiante 17 per il controllo del livello dell'acqua e di un troppo-pieno 18 per l'eliminazione a sfioro delle particelle galleggianti sulla superficie dell'acqua. Lo scarico (manuale o temporizzato) del serbatoio 13 si effettua tramite l'elettrovalvola a solenoide 19 ed il condotto 20.

All'uscita del separatore di gocce 16 il fluido depurato viene immesso nel modulo di deodorizzazione 21, mostrato nelle figure 3 e 4. Con riferimento a tali figure, si nota che il fluido viene immesso secondo la direzione indicata dalla freccia F2 in una camera di espansione 24 avente dimensioni tali da rallentarne,la velocità. All'uscita della camera di espansione 24 è previsto un pannello -di lamiera forata 25 avente fori con diametro e passo adeguati a rendere uniforme il flusso di fluido all'entrata della successiva camera di miscelazione 26.

All'interno della camera 26 il fluido, ormai depurato dalle particelle inquinanti solide, viene miscelato con una sostanza ossidante e disinfettante ad alto potere deodorizzante.

La sostanza deodorizzante è preferibilmente una soluzione a base di biossido di cloro C1O2 stabilizzato con una concentrazione pari a 10.000 ppm. Questa sostanza viene normalmente usata nei procedimenti e impianti di potabilizzazione dell'acqua.

La soluzione è contenuta in un serbatoio 27 posto all'interno di un pannello di controllo 28 che viene installato, per comodità, nella zona di lavoro dell'utilizzatore dell'apparecchiatura. La soluzione viene prelevata dal serbatoio 27 mediante una pompa dosatrice 29, posta all'interno del pannello di controllo 28. La pompa 29 è comandata da una sonda 30, posta all'interno del serbatoio-31 situato al di sotto della camera di miscelazione 26, che rileva la concentrazione del biossido di cloro C10 2

Una pompa 32 preleva la soluzione dal serbatoio 31 e la invia agli ugelli di spruzzatura 33. La soluzione incontra in controcorrente il fluido da deodorizzare ed agisce sviluppando una reazione di ossidazione con le particelle di quest'ultimo.

Il fluido, ormai depurato e deodorizzato, viene infine fatto passare attaraverso un separatore di gocce 34 dove avviene la separazione della sostanza deodorizzante miscelata ad acqua, che si raccoglie per gravità nel serbatoio 31.

Le figure 3 e 4 mostrano che il serbatoio 31 è dotato di un galleggiante 35 per il controllo del livello dell'acqua e di un troppo-pieno 36 per l'eliminazione dell'acqua in eccesso e per sicurezza. Lo scarico (manuale o temporizzato) del serbatoio 31 si effettua attraverso l'elettrovalvola a solenoide 37 ed il condotto 38.

La figura 5 mostra schematicamente in pianta una prima configurazione del collegamento fra il modulo abbattitore 10 ed il modulo deodorizzatore 21. Tale collegamento avviene in continuo mediante un condotto rettilineo 22, secondo la direzione indicata dalla freccia.

La figura 6 mostra schematicamente in sezione verticale una seconda configurazione del collegamento fra il modulo abbattitore 10 ed il modulo deodorizzatore 21. Tale collegamento avviene mediante un condotto 23 curvato a 180°.

Ulteriori varianti e modifiche possono essere apportate all'invenzione, come descritta, senza uscire dall' mbito di protezione definito nelle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la depurazione di fluidi contenenti sostanze inquinanti, quali gas, vapori e fumi prodotti da impianti industriali, compresi impianti per la lavorazione di alimenti, comprendente una prima fase di centrifugazione dei fluidi per l'abbattimento delle particelle solide in essi contenute, caratterizzato dal fatto che i fluidi dopo la centrifugazione vengono sottoposti ad una seconda fase di miscelazione con una sostanza ossidante atta a deodorizzare completamente gli stessi prima del loro scarico nell'atmosfera.
2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la fase di miscelazione consiste nell'inviare in controcorrente ai fluidi una soluzione a base di biossido di cloro (C102) stabilizzato.
3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il biossido di -cloro stabilizzato nella soluzione ha una concentrazione pari a 10.000 ppm.
4. Metodo secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che al termine del trattamento di depurazione e deodorizzazione e prima dello scarico nell'atmosfera i fluidi vengono sottoposti ad una fase di separazione della soluzione ossidante.
5. Dispositivo per la depurazione di fluidi contenenti sostanze inquinanti, quali gas, vapori e fumi prodotti da impianti industriali, compresi impianti-per lalavorazione di alimenti, comprendente un dispositivo di centrifugazione dei fluidi (11) per l'abbattimento delle particelle solide in essi contenute, caratterizzato dal fatto che, a valle della centrifuga (11), è disposta una camera di miscelazione (26). in cui una serie di ugelli (33) spruzzano una sostanza ossidante in controcorrente al fluido per deodorizzare il medesimo.
6. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che a monte della camera di miscelazione (26) è prevista una camera di espansione (24) e successivamente un raddrizzatore di filetti fluidi (25) per uniformare il flusso del fluido.
7. Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che a valle della camera di miscelazione (26) è previsto un separatore di gocce (34) per impedire la fuoriuscita della sostanza ossidante.