ITPN20110014A1 - Apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili di un filare di piante e relativo procedimento di funzionamento - Google Patents

Apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili di un filare di piante e relativo procedimento di funzionamento Download PDF

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Description

“APPARECCHIATURA PER LO SPOSTAMENTO MECCANIZZATO
DI FILI MOBILI DI UN FILARE DI PIANTE E RELATIVO
PROCEDIMENTO DI FUNZIONAMENTOâ€
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili disposti da parti opposte di un filare di piante, in particolare piante di vite, ed il procedimento di funzionamento di tale apparecchiatura.
In agricoltura, ed in particolare nel settore della viticoltura à ̈ noto predisporre delle strutture di sostegno per le piante costituite da file di pali infissi nel terreno in modo da formare dei filari. I pali sono distanziati tra loro e sono interconnessi nelle loro parti sporgenti dal suolo da un filo orizzontale, detto “filo portante†, che viene fissato su detti pali ad una opportuna altezza dalla superficie del terreno. Sui due pali che si trovano alle estremità di ogni filare, detti “pali di testata†, viene inoltre fissata almeno una coppia di fili fra loro paralleli nonché disposti su rispettivi lati di ciascun palo del filare stesso. Questi fili sono comunemente detti “fili di contenimento†o “fili mobili†, in quanto, durante le varie fasi di coltivazione delle piante vengono spostati a diverse altezze dal suolo per contenere ed organizzare la vegetazione in crescita secondo una configurazione voluta. Nei pali intermedi del filare, compresi tra i pali di testata, sono opportunamente previsti dei sostegni, o ganci, per il fissaggio temporaneo dei fili mobili ad una o più quote rispetto al terreno. Nella stagione invernale quando i tralci di vite hanno lunghezze molto ridotte o sono del tutto assenti, le coppie di fili mobili sono disposte in posizione prossima al terreno. Nelle stagioni primaverile ed estiva quando le piante producono una vegetazione sempre più rigogliosa, ciascuna coppia di fili mobili viene disposta in posizione progressivamente più distante dal terreno secondo la direzione ortogonale al terreno, imbrigliando la vegetazione tra i fili di ciascuna coppia, organizzandone così lo sviluppo secondo una configurazione desiderata.
Secondo la tecnica nota, almeno una delle estremità dei fili mobili veniva fissata ad un palo di testata del filare mediante catene metalliche provviste di un idoneo elemento di aggancio o di opportuni morsetti, che servivano a fissare un anello della catena al palo. Con tale soluzione di fissaggio, quando si deve eseguire uno spostamento di ciascun filo mobile occorre dapprima allentare manualmente il filo sganciando la relativa catena dal palo, poi riposizionare il filo mobile alla quota desiderata ed infine riagganciare la catena sul palo. Queste operazioni manuali, tutte discretamente complesse e defatiganti, richiedono l’impiego di almeno due persone, una per sostenere la catena mantenendo in tensione il filo mobile ed almeno un’altra per spostare il filo mobile in una nuova posizione. E’ pertanto evidente, specie considerando che in un terreno coltivato i filari possono essere piuttosto numerosi e di lunghezza rilevante, che tale configurazione di fissaggio dei fili mobili ad un palo di testata di un filare di piante comporti un notevole lavoro fisico e tempi di intervento relativamente lunghi con costi notevoli.
A parziale miglioramento del fissaggio mediante catena, nella Domanda di Brevetto Internazionale WO 2005/048691 viene divulgato un dispositivo di compensazione elastica che permette ad una sola persona di effettuare manualmente lo spostamento verticale di ciascun filo mobile. Secondo questa forma di realizzazione almeno una estremità di ciascun filo mobile à ̈ associata ad una prima estremità di un dispositivo di compensazione elastica stabilmente fissato al palo di testata del filare. Nonostante il lavoro manuale che l’operatore deve compiere risulti notevolmente ridotto rispetto ai filari in cui i fili mobili erano fissati ai pali di testata con catene, tale lavoro rimane ancora di rilevante entità, considerando che, per ciascuno dei due lati di ogni filare, l’operatore dovrà effettuare lo sgancio del filo mobile precedentemente sistemato ad una prima quota rispetto al terreno ed il suo riaggancio ad una seconda quota diversa dalla prima. Anche in questa situazione, qualora i filari siano piuttosto numerosi e di lunghezza rilevante, le operazioni manuali di spostamento dei fili mobili possono risultare piuttosto defatiganti.
Di recente, sono state proposte soluzioni per il fissaggio dei fili mobili su un filare di piante, che comprendono una o più guide di scorrimento disposte in prossimità dei pali di testata di ciascun filare in modo sostanzialmente verticale rispetto al terreno. Sulle guide sono scorrevolmente montati dei pattini sui quali sono stabilmente fissati i fili mobili. Un esempio di tale allestimento à ̈ mostrato nella Domanda di Brevetto Italiana ITPN2010A000023. Con l’ausilio di tale configurazione, lo spostamento dei fili mobili risulta ancor più semplificato rispetto a quanto sopra descritto, ma rimane ancora caratterizzato da operazioni manuali che comportano l’eventuale sgancio dei fili mobili precedentemente sistemati ad una prima quota rispetto al terreno ed il loro successivo riaggancio ad una seconda quota diversa dalla prima. Si intuisce quindi, come anche in questa situazione le operazioni manuali di spostamento dei fili mobili risultino defatiganti.
Sono altresì note allo stato dell’arte macchine automatiche in grado di spostare i fili mobili di filari di piante, tipicamente piante di vite, mediante elementi rotanti. Un esempio di tali macchine à ̈ descritto nel Brevetto Europeo EP 0318 406. Questo tipo di macchine hanno però un importante difetto che consiste nell’elevato danneggiamento che i corpi rotanti possono impartire alla vegetazione compromettendone la resa in termini di frutti prodotti.
Compito del presente trovato à ̈ dunque quello di fornire una apparecchiatura che effettui uno spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante, in particolare piante di vite, e quello di fornire il procedimento di funzionamento di tale apparecchiatura.
Nell’ambito del compito sopra esposto uno scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante che riduca al minimo l’intervento manuale da parte di un operatore.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante che consenta il rapido e preciso spostamento di detti fili mobili sia in maniera completamente automatizzata che in modo semi-automatico.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante facile da realizzare e semplice da installare in un comune mezzo agricolo, quale ad esempio un trattore.
Non ultimo scopo di questa invenzione consiste nel realizzare una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante che salvaguardi l’integrità della vegetazione durante le operazioni di movimentazione dei fili mobili.
Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di fornire un procedimento di funzionamento di detta apparecchiatura che risulti eseguibile sia in maniera completamente automatica sia in modo semiautomatico.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di realizzare un procedimento di funzionamento di detta apparecchiatura che risulti affidabile e che possa essere facilmente adattato a filari dotati di un qualsivoglia numero di fili mobili e alle loro differenti configurazioni di fissaggio di tali fili mobili sui pali di testa.
Il compito e gli scopi sopra esposti vengono raggiunti da una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante avente le caratteristiche enunciate nella rivendicazione 1 e da un procedimento di funzionamento di detta apparecchiatura secondo la rivendicazione 12. Caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
− La Figura 1 mostra una vista prospettica parzialmente in trasparenza di una prima forma di realizzazione di una apparecchiatura secondo la presente invenzione;
− La Figura 2 mostra un possibile mezzo di connessione per associare una apparecchiatura secondo l’invenzione ad un veicolo agricolo;
− La Figura 3 mostra una leva per l’azionamento di mezzi di blocco dei fili mobili su elementi di presa dell’apparecchiatura di Figura 1; − La Figura 4 mostra mezzi sensori per il controllo di una apparecchiatura secondo l’invenzione;
− La Figura 5 mostra un pannello di controllo per il comando dell’apparecchiatura di Figura 1;
− La Figura 6 mostra una valvola oleodinamica per governare la direzionalità del ciclo di spostamento dei fili mobili;
− La Figura 7 mostra un dettaglio di una seconda forma di realizzazione di una apparecchiatura secondo la presente invenzione;
− La Figura 8 mostra una terza forma di realizzazione di una apparecchiatura secondo la presente invenzione in una vista prospettica anteriore;
− La Figura 9 mostra la macchina di Figura 8 secondo una vista prospettica posteriore;
Con riferimento alla figura 1, una prima forma di realizzazione di una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili disposti da parti opposte di un filare di piante comprende una incastellatura 1 formata da una coppia di montanti 2, 3 paralleli uniti da una traversa 4 in modo da definire un vano 5, inferiormente aperto e superiormente delimitato dalla traversa 4, che può essere fatto scorrere senza sostanziale interferenza lungo la direzione di sviluppo del filare di piante. Sulla traversa 4 sono girevolmente imperniate le prime estremità 8 di bracci 6 di un quadrilatero articolato 7. Le seconde estremità 9 dei bracci 6 sono girevolmente imperniate su staffe 10 fissate su un corpo di sostegno 11 in modo che l’intera incastellatura 1 risulti associata a sbalzo su tale corpo di sostegno 11. Quest’ultimo à ̈ provvisto di un connettore 12, ad esempio nella forma di un elemento tubolare, il quale, come si vede nella Figura 2, potrà essere girevolmente ricevuto in una base 29 prevista in un supporto 28 che rientra nella comune dotazione di un veicolo agricolo, ad esempio un trattore, non rappresentato nelle Figure. Il supporto 28 à ̈ stato rappresentato con linee tratteggiate nella Figura 2 perché non à ̈ necessariamente parte dell’apparecchiatura oggetto dell’invenzione.
Preferibilmente il quadrilatero articolato 7 à ̈ dotato di un elemento smorzatore 13, come ad esempio un ammortizzatore idraulico o pneumatico, disposto tra l’incastellatura 1 ed il corpo di sostegno 11, in modo che le oscillazioni dell’incastellatura 1 rispetto al corpo di sostegno 11 vengano efficacemente e rapidamente smorzate mantenendo l’incastellatura 1 in posizione ortogonale al terreno di coltivazione evitando così che i montanti 2 e 3 sbattano ripetutamente contro la vegetazione ospitata entro il vano 5 durante le operazioni di spostamento dei fili mobili F da una prima ad una seconda quota.
L’incastellatura 1 à ̈ provvista di mezzi di movimentazione 14 che comprendono una coppia di elementi di presa 15 contrapposti, in ciascuno dei quali viene scorrevolmente ricevuto un filo mobile F del filare di piante. Opportuni elementi di scorrimento, quali ad esempio delle pulegge 22, favoriscono lo scorrimento dei fili mobili F impegnati negli elementi di presa 15, mentre superfici di convogliamento 24 sono previste per dirigere i fili mobili F verso gli elementi di presa 15.
Più in particolare, ciascun elemento di presa 15 à ̈ montato su uno dei montanti 2, 3 tramite un pattino 16 scorrevole sul montante 2, 3 che funge da guida. La posizione dell’elemento di presa 15 relativamente al montante 2, 3 sul quale à ̈ montato viene fissata bloccando lo scorrimento del pattino 16 sul rispettivo montante 2, 3 mediante mezzi di arresto 17, costituiti ad esempio da un perno o da viti. Come verrà diffusamente descritto in seguito, in questa prima forma di realizzazione dell’invenzione, il posizionamento degli elementi di presa 15 sui rispettivi montanti 2 e 3 viene stabilito all’inizio delle operazioni di spostamento dei fili mobili F e mantenuto costante durante tutto lo svolgimento di tali operazioni. Lo spostamento nella direzione ortogonale al terreno verrà infatti conferito mediante sollevamento/abbassamento dell’intera incastellatura 1 per mezzo del veicolo agricolo a cui à ̈ associata l’apparecchiatura secondo la presente invenzione.
Gli elementi di presa 15 sono vantaggiosamente provvisti di mezzi di blocco 18 che evitano lo sgancio dei fili mobili F dagli elementi di presa 15. I mezzi di blocco 18 possono essere costituiti da un perno che si interpone in una feritoia entro la quale sono scorrevolmente ricevuti i fili mobili F. Ciascun mezzo di blocco 18 à ̈, ad esempio, attivabile con un comando a leva 19, rappresentato in Figura 3, che agisce su cavi 20A e 20B associati ai mezzi di blocco 18. Il comando a leva 19 può essere vantaggiosamente fissato su un veicolo agricolo sul quale si prevede di montare o incorporare l’apparecchiatura secondo la prima forma di realizzazione dell’invenzione. Naturalmente, anziché una leva, potranno essere equivalentemente impiegati altri tipi di comando meccanico o fluidodinamico di tipo di per sé noto. Un ulteriore esempio di comando sarà descritto in seguito con riferimento ad una seconda forma di realizzazione della presente invenzione.
I mezzi di movimentazione 14 comprendono mezzi attuatori 21, costituiti ad esempio da pistoni oleodinamici, per spostare gli elementi di presa 15 tra una prima posizione in cui questi ultimi sono distanziati l’uno dall’altro (si veda la Figura 1) ed una seconda posizione in cui gli elementi di presa 15 sono reciprocamente accostati. Nella prima posizione degli elementi di presa 15, i fili mobili F si trovano alla massima distanza l’uno dall’altro, mentre nella seconda posizione degli elementi di presa 15 i fili mobili F si trovano alla minima distanza o addirittura in contatto reciproco.
Per consentire lo spostamento degli elementi di presa 15 per effetto dei mezzi attuatori 21, ciascun pattino 16 à ̈ provvisto di una struttura telescopica 23 che à ̈ configurata e disposta in modo da estendersi secondo una direzione sostanzialmente ortogonale allo sviluppo prevalente dei montanti 2 e 3.
L’azionamento dei mezzi attuatori 21, che comporta uno spostamento secondo un asse sostanzialmente orizzontale, ovvero parallelo al terreno di coltivazione, à ̈ comandato tramite un circuito oleodinamico. In particolare, due coppie di condotti 25A, 25B e 26A, 26B sono poste in comunicazione di fluido con una ulteriore coppia di condotti 27A, 27B. I condotti 27A, 27B sono connessi all’impianto oleodinamico previsto nella comune dotazione di un qualunque veicolo agricolo di tipo noto non rappresentato nelle figure tramite una valvola deviatrice 30 illustrata schematicamente in Figura 6 ed azionata tramite una leva 31. Alla valvola 30 sono infatti collegati anche due condotti 32A, 32B, appartenenti all’impianto oleodinamico del veicolo agricolo, che alimentano con fluido un attuatore 34 (Figura 2) per effettuare lo spostamento della base 29 del supporto 28 secondo una direzione “V†sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione. Tramite la leva 31 della valvola 30 à ̈ possibile comandare il senso di movimento (schematicamente indicato nella Figura 6 con le indicazioni “FORW.†(Avanti) e “BACK†(Indietro)) dei mezzi attuatori 21 e, conseguentemente, il movimento dei fili mobili F. Grazie alla valvola 30 che mette in comunicazione idraulica i condotti 27A, 27B del circuito oleodinamico dell’apparecchiatura secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione con i condotti 32A, 32B dell’impianto oleodinamico del veicolo agricolo i movimenti dei mezzi attuatori 21 e dell’attuatore 34 (Figura 2) risultano sequenziali e sincronizzati. Infatti quando gli elementi di presa 15 raggiungono la loro seconda posizione, cioà ̈ sono accostati l’uno all’altro, la pressione del fluido circolante nei condotti 27A, 27B aumenta dando luogo all’attivazione dell’attuatore 34. In questo modo non sarà necessario prevedere particolari controlli elettrici/elettronici per coordinare i movimenti degli elementi di presa 15 secondo due assi reciprocamente ortogonali, l’uno sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione (movimento imposto dai mezzi attuatori 21) e l’altro sostanzialmente perpendicolare a quest’ultimo (movimento imposto all’intera incastellatura 1 dall’attuatore 34 del veicolo agricolo).
Nella Figura 2, il supporto 28 à ̈ provvisto di un ulteriore attuatore 35 alimentato mediante due condotti 33A e 33B dell’impianto oleodinamico del veicolo agricolo. L’attuatore 35, che analogamente all’attuatore 34 può essere costituito da un pistone oleodinamico, serve a spostare la base 29 del supporto 28, e conseguentemente l’intera incastellatura 1 dell’apparecchiatura dell’invenzione, secondo una direzione parallela al terreno di coltivazione ed indicata con “O†in Figura 2. A questo scopo la base 29 à ̈ solidale ad un braccio telescopico 37.
Con riferimento alle Figure 1 e 4, per poter comandare l’apparecchiatura secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione in modo automatico, l’apparecchiatura può essere provvista di mezzi sensori 36A, 36B montati ciascuno su un montante 2, 3 dell’incastellatura 1 per rilevare la presenza di un palo del filare di piante. I sensori 36A, 36B sostanzialmente rilevano il momento in cui l’incastellatura 1 si accinge a ricevere un palo del filare di piante entro il vano 5. Vantaggiosamente i mezzi sensori 36A, 36B sono montati sui montanti 2, 3 dalla parte opposta agli elementi di presa 15, per fare in modo che rilevazione dell’approssimarsi di un palo del filare avvenga prima che gli elementi di presa 15 si trovino in corrispondenza del palo o oltre quest’ultimo. Il montaggio dei mezzi sensori 36A, 36B può essere effettuato in maniera analoga a quanto già descritto con riferimento agli elementi di presa 15, ovvero tramite pattini 38 scorrevolmente ricevuti nei montanti 2, 3. Mezzi di arresto 39, costituiti ad esempio da un perno o da viti, permettono il bloccaggio della posizione dei mezzi sensori 36A, 36B rispetto ai relativi montanti 2 e 3. Superfici di convogliamento 40 sono previste per dirigere la vegetazione in posizioni predeterminate e linee di segnale S1 ed S2 collegano i mezzi sensori 36A, 36B ad un pannello di controllo 42 per il comando dell’apparecchiatura schematicamente illustrato in Figura 5. Le linee di segnale S1 ed S2, unitamente ai condotti 27A, 27B del circuito oleodinamico sono resi disponibili per la connessione, rispettivamente, al pannello di controllo 42 e all’impianto oleodinamico del veicolo agricolo attraverso una cavità del connettore 12.
Con riferimento alla Figura 4, ulteriori mezzi sensori 41A e 41B sono previsti per rilevare la posizione degli elementi di presa 15 tramite il rilevamento della posizione dell’incastellatura 1 secondo una direzione perpendicolare al terreno di coltivazione, ovvero secondo una direzione verticale. Vantaggiosamente, i mezzi sensori 41A e 41B possono essere scorrevolmente montati l’uno di seguito all’altro, e alla distanza desiderata, su una barra 43 attraverso dei pattini 50. La barra 43 andrà applicata nell’area operativa del braccio telescopico 37 del supporto 28 secondo una direzione parallela alla direzione verticale “V†illustrata in Figura 2. La posizione dei mezzi sensori 41A e 41B rispetto alla barra potrà essere regolata mediante mezzi di arresto 44, costituiti ad esempio da un perno o da viti. In particolare, la barra 43 potrà a sua volta essere montata sul veicolo agricolo al quale à ̈ associata o incorporata l’apparecchiatura secondo la presente invenzione. La distanza tra i mezzi sensori 41A e 41B definisce l’avvio e l’arresto del movimento nella direzione “V†di Figura 2 del braccio telescopico 37 e, conseguentemente, della base 29 e dell’intera incastellatura 1.
I mezzi sensori 41A e 41B sono posti in comunicazione di segnale con il pannello di comando 42 (Figura 5) attraverso linee di segnale S3, S4.
Con riferimento alla Figura 5, il pannello di controllo 42, da montare sul veicolo agricolo al quale à ̈ associata o incorporata l’apparecchiatura secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione, oltre alle linee di segnale S1, S2 ed S3, S4 à ̈ collegato elettricamente ad una fonte di energia tramite una linea elettrica “P†e ad opportuni azionamenti elettrici previsti nell’impianto oleodinamico del veicolo agricolo per il comando degli attuatori 34 (Figura 2) e 21 (Figura 1) tramite una linea elettrica “C†.
Il pannello di controllo 42 à ̈ preferibilmente dotato di un primo interruttore di accensione elettrica generale 45 (ON/OFF), un secondo interruttore 46 per il comando dello spostamento dell’incastellatura 1 nei due versi (UP/DOWN) della direzione verticale “V†illustrata in Figura 2 per mezzo dell’attuatore 34, un terzo interruttore 47 per selezionare il funzionamento manuale o automatico dell’apparecchiatura. L’interruttore 47 sostanzialmente esclude/attiva le linee di segnale S1, S2 ed S3, S4 determinando rispettivamente il funzionamento manuale (MAN) o automatico (AUTO) dell’apparecchiatura. Un pulsante 48 (SEMIAUTO) à ̈ previsto sul pannello di controllo 42 per attivare, in modalità di funzionamento manuale (Interruttore 47 posizionato su MAN), il movimento sequenziale e sincronizzato degli elementi di presa 15 secondo due assi ortogonali corrispondenti ad una prima direzione sostanzialmente parallela al terreno di coltivazione e ad una seconda direzione perpendicolare al terreno. Infine, un altro pulsante 49 (TEST) à ̈ previsto per effettuare la prova del predetto movimento sequenziale e sincronizzato per eseguire una verifica di corretto funzionamento dei componenti.
Verrà ora descritto in dettaglio il procedimento di funzionamento dell’apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili F disposti da parti opposte di un filare di piante, in particolare piante di vite, secondo la prima forma di realizzazione della presente invenzione. Per illustrare detto procedimento di funzionamento, si farà riferimento ad una operazione di sollevamento di due fili mobili F da una prima quota ad una seconda quota maggiore della prima rispetto al terreno di coltivazione. Il posizionamento dei fili mobili F alla seconda quota prevede anche il loro impegno su opportuni ganci collocati alla seconda quota in ciascun palo intermedio del filare di piante.
Preliminarmente l’apparecchiatura dell’invenzione, associata o incorporata in un veicolo agricolo in modo da estendersi ortogonalmente a sbalzo rispetto alla direzione di marcia di tale veicolo, viene disposta in modo che l’incastellatura 1 presenti il vano 5 in posizione idonea a ricevere il palo di testa del filare e la prima pianta ad esso attigua senza che si abbia interferenza con i montanti 2 e 3 o con la traversa 4. Il pannello di controllo 42 (Figura 5) viene attivato mediante l’interruttore 45 e l’interruttore 47 viene disposto nella modalità di funzionamento manuale (MAN). La posizione dell’incastellatura 1 viene preliminarmente regolata tramite gli attuatori 34 e 35 del veicolo agricolo. In particolare l’attuatore 34 verrà comandato attraverso l’interruttore 46 del pannello di controllo 42 da un operatore seduto al posto di guida del veicolo agricolo. Successivamente, tenendo conto della posizione dei fili mobili F e della corsa massima nella direzione V di figura 2 che l’incastellatura 1 può compiere, vengono determinate le posizioni dei mezzi di movimentazione 14 rispetto ai montanti 2 e 3 facendo scorrere i pattini 16 ed agendo sui mezzi di arresto 17. I mezzi di movimentazione 14 vengono disposti in posizione contrapposta e alla medesima quota. Le posizioni dei mezzi di movimentazione 14 rispetto ai montanti 2 e 3 rimangono inalterate durante tutte le operazioni di spostamento dei fili mobili F. Se si prevede un funzionamento automatico dell’apparecchiatura, anche la posizione dei mezzi sensori 36A, 36B rispetto ai montanti 2 e 3 nonché quella dei mezzi sensori 41A, 41B sulla barra 43 vengono stabilite in maniera analoga a quanto precedentemente descritto per gli elementi di presa 15, agendo rispettivamente sui pattini 38, 50 e sui mezzi di arresto 39 e 44. Gli elementi di presa 15 dei mezzi di movimentazione 14 si trovano nella loro prima posizione ovvero distanziati l’uno dall’altro in una direzione parallela al terreno di coltivazione.
Dopo aver preliminarmente preparato all’uso l’apparecchiatura secondo la prima forma di realizzazione dell’invenzione, l’incastellatura 1 viene disposta a cavallo del filare di piante in modo da posizionare i mezzi di movimentazione 14 dei fili mobili F da parti opposte del filare e ad una quota inferiore a quella in cui si trovano i fili mobili F. In altre parole, l’incastellatura 1 viene spostata dal veicolo agricolo che avanza tra due filari attigui nella loro direzione di estensione finché il palo di testa del filare viene accolto entro il vano 5. A questo punto, gli elementi di presa 15 vengono portati nella loro seconda posizione cioà ̈ l’uno accostato all’altro ad una quota leggermente superiore a quella iniziale dei fili mobili F. Questi ultimi, grazie alle superfici di convogliamento 24, vengono ricevuti, e ivi associati, agli elementi di presa 15. Tramite i mezzi di blocco 18, attivati dall’operatore con la leva 19 (Figura 3), i fili mobili F rimangono associati agli elementi di presa 15 durante tutte le operazioni di spostamento dei fili mobili F di un filare. Successivamente gli elementi di presa 15 vengono nuovamente distanziati l’uno dall’altro agendo sui mezzi attuatori 21. Ciò comporta un divaricamento dei fili mobili F secondo un asse parallelo al terreno di coltivazione per consentire l’avanzamento dell’incastellatura 1 riducendo al minimo l’interferenza dei mezzi di movimentazione 14 con la vegetazione.
Dopo aver compiuto le suddette operazioni preparatorie, l’apparecchiatura può effettuare lo spostamento meccanizzato dei fili mobili F da una prima ad una seconda quota che in questa descrizione si suppone sia maggiore della prima (sollevamento dei fili mobili F). Evidentemente, se la seconda quota fosse minore della prima, le operazioni che deve compiere l’apparecchiatura secondo l’invenzione saranno facilmente deducibili da un esperto del settore dalla descrizione che segue.
Il veicolo agricolo, e quindi l’incastellatura 1, vengono fatti avanzare nella direzione di sviluppo del filare di piante fino a disporre l’incastellatura 1 in prossimità di un palo intermedio di detto filare mantenendo gli elementi di presa 15, e conseguentemente i fili mobili F, ad una quota leggermente superiore a quella dalla quale li si vuole spostare. In particolare, quando l’incastellatura 1 sta per impegnare uno dei pali intermedi del filare di piante o si trova proprio al si sopra del palo, viene effettuato un sollevamento dei fili mobili F agendo sull’attuatore 34 tramite l’interruttore 46 del pannello di controllo 42. Con tale sollevamento i fili mobili F vengono portati ad una quota di pre-posizionamento leggermente superiore alla quota che detti fili dovranno possedere al termine dell’operazione di spostamento. La quota di pre-posizionamento tiene conto dell’estensione verticale dei ganci predisposti su ciascun palo intermedio del filare e definenti le quote di possibile allocazione dei fili mobili F. La collocazione dei fili mobili F alla quota di pre-posizionamento avviene mediante un primo spostamento sequenziale e sincronizzato degli elementi di presa 15 secondo un asse sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione.
Per semplificare le operazioni di spostamento dei fili mobili F, e per favorire la collocazione di tali fili F alla quota di pre-posizionamento, prima ancora che l’incastellatura 1 venga portata in prossimità del primo palo intermedio del filare di piante, gli elementi di presa 15 associati ai fili F possono essere preliminarmente portati in prossimità della seconda quota alla quale i fili F dovranno essere definitivamente collocati, agendo sull’attuatore 34 tramite l’interruttore 46 posto nel pannello di controllo 42.
La collocazione dei fili mobili F alla loro quota definitiva à ̈ completato facendo avanzare l’incastellatura 1 appena oltre il palo intermedio interessato dallo spostamento di quota dei fili F e premendo il tasto 48 sul pannello di controllo per effettuare un ulteriore spostamento sequenziale e sincronizzato degli elementi di presa 15 secondo due assi tra loro ortogonali ovvero un primo asse sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione ed un secondo asse ortogonale al terreno. In particolare gli elementi di presa 15, che si trovano alla quota di pre-posizionamento, vengono dapprima portati nella loro seconda posizione, cioà ̈ l’uno accostato all’altro, agendo sui mezzi attuatori 21, comportando un corrispondente accostamento dei fili mobili F. Quando gli elementi di presa 21 giungono nella loro seconda posizione, la pressione del fluido circolante nei condotti 27A, 27B aumenta dando luogo all’attivazione dell’attuatore 34 che abbassa gli elementi di presa 15 secondo un asse sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione. Al termine di questo secondo spostamento, i fili mobili F risulteranno agganciati ad un gancio previsto sul palo intermedio e posto alla quota definitiva a cui vanno posti i fili. Terminato l’aggancio dei fili F, gli elementi di presa 15 vengono nuovamente riportati nella loro prima posizione, ovvero vengono distanziati l’uno dall’altro con un movimento secondo un asse sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione operato tramite i mezzi attuatori 21. A questo punto gli elementi di presa 15 si troveranno pronti per effettuare lo spostamento dei fili F sul palo intermedio successivo secondo la sequenza di movimenti precedentemente descritta.
Gli spostamenti sequenziali e sincronizzati degli elementi di presa 15 possono essere compiuti sia operando secondo la modalità manuale (Interruttore 47 posto su MAN), sia operando secondo la modalità automatica (Interruttore 47 posto su AUTO).
Secondo il funzionamento in modalità manuale, l’operatore dovrà spostare il veicolo agricolo lungo il filare di piante compiendo un primo spostamento degli elementi di presa 15 lungo un asse sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione poco prima che l’incastellatura 1 raggiunga il palo intermedio del filare interessato dallo spostamento dei fili F e riducendo la velocità del veicolo agricolo ogniqualvolta l’incastellatura 1 ha raggiunto una posizione leggermente avanzata rispetto a detto palo. In quest’ultima posizione l’operatore potrà premere il tasto 48 per completare il fissaggio dei fili mobili F alla loro quota di destinazione. Questa modalità di funzionamento permette all’operatore di aggiornare manualmente la quota degli elementi di presa 15 sollevando e/o abbassando l’incastellatura 1 mediante l’interruttore 46 sul pannello di controllo 42 che controlla l’attuatore 34. In questo modo l’operatore potrà facilmente tenere conto della non perfetta planarità del terreno di coltivazione.
I periodici rallentamenti del veicolo agricolo in prossimità di ciascun palo intermedio del filare di piante sono invece eliminati nella modalità di funzionamento automatica. In questo caso i mezzi sensori 36A, 36B e 41A, 41B sono attivi e comunicano al pannello di controllo 42 la presenza di un palo intermedio del filare in prossimità dell’incastellatura 1 e la posizione dell’incastellatura 1, e conseguentemente quella degli elementi di presa 15, secondo una direzione perpendicolare al terreno di coltivazione, pertanto l’operatore potrà condurre il veicolo agricolo con continuità facendo passare l’incastellatura 1 lungo tutto il filare. Le operazioni di spostamento dei fili mobili 1 verranno automaticamente eseguite per ciascuno dei pali del filare.
Quando lo spostamento dei fili mobili F à ̈ stato ultimato sull’intera lunghezza del filare, i fili F vengono rilasciati dagli elementi di presa 15 azionando i mezzi di blocco 18 con la leva 19 (Figura 3) separando così l’apparecchiatura dal filare.
Per conferire maggiore praticità e facilità di utilizzo dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, specie in modalità di funzionamento automatica, à ̈ possibile apportare alcune modifiche ai componenti precedentemente descritti secondo quanto divulgato qui di seguito.
Più in dettaglio, una variante realizzativa dell’apparecchiatura secondo l’invenzione prevede che il corpo di sostegno 11 comprenda uno snodo, o articolazione meccanica, che sostanzialmente lo divide in due porzioni. Tali porzioni si estendono lungo il medesimo asse, o lungo assi paralleli, e sono girevolmente accoppiate in modo che una di dette porzioni possa ruotare attorno all’asse di estensione dell’altra porzione. Analogamente a quanto mostrato in Figura 2, una di dette porzioni à ̈ provvista di un connettore 12 che potrà essere girevolmente ricevuto in una base 29 prevista in un supporto 28 il quale rientra nella comune dotazione di un veicolo agricolo, come ad esempio un trattore. Una seconda porzione del corpo di sostegno 11 supporta le staffe 10 del quadrilatero articolato 7 rappresentato in Figura 2. Lo snodo tra le due porzioni del corpo di sostegno potrà essere dotato di un elemento elastico che favorisce la rotazione della seconda porzione rispetto alla prima verso una posizione di equilibro predefinita. Inoltre, la posizione relativa delle due porzioni del corpo di sostegno 11 potrà essere regolata mediante un opportuno attuatore oleodinamico comandabile manualmente con un ulteriore interruttore disposto nel pannello di controllo 42 oppure in modo automatico.
Questa variante realizzativa del corpo di sostegno 11 permette all’incastellatura 1 di ruotare secondo un asse sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione e ortogonale alla direzione di estensione del filare di piante. Così à ̈ possibile mantenere l’incastellatura 1 il più possibile ortogonale al terreno compensando eventuali irregolarità di quest’ultimo (in particolare dislivelli di quota nella direzione di estensione del filare di piante) che il veicolo agricolo sul quale l’attrezzatura à ̈ associata o incorporata si trovasse a percorrere.
Secondo una ulteriore variante di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, per semplificarne il funzionamento in modalità automatica, i mezzi sensori 36A e 36B anziché essere installati sui montanti 2 e 3 dell’incastellatura 1, possono essere disposti l’uno di seguito all’altro nella direzione di estensione del filare di piante su un elemento fissabile sul telaio di un veicolo agricolo. Le posizioni dei mezzi sensori 36A e 36B sono tali per cui un primo sensore 36A sia posto anteriormente all’incastellatura 1 ed il secondo sensore 36B si trovi collocato posteriormente a quest’ultima, ovvero i mezzi sensori 36A e 36B sono collocati in parti opposte rispetto all’incastellatura 1. Con tale realizzazione quando il veicolo agricolo porta l’apparecchiatura in prossimità di un palo intermedio del filare di piante, ed à ̈ operativo il funzionamento in modalità automatica, un primo sensore 36A rileva la presenza di detto palo e attiva l’attuatore 34 che sposta gli elementi di presa 15 in modo sequenziale e sincronizzato secondo un asse sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione, portando i fili mobili F ad una quota di pre-posizionamento descritta in precedenza. L’attivazione del secondo sensore 36B da parte del palo intermedio del filare per effetto dell’avanzamento dell’incastellatura 1 nella direzione di estensione del filare, indica che l’incastellatura 1 stessa ha oltrepassato il palo e che quindi può essere completato il fissaggio dei fili mobili F alla loro quota definitiva. Il completamento del fissaggio dei fili sul palo intermedio del filare avviene secondo quanto già descritto in precedenza, ovvero spostando gli elementi di presa 15 in modo sequenziale e sincronizzato mediante due movimenti in versi opposti secondo un asse sostanzialmente parallelo al terreno e ortogonale alla direzione di estensione del filare, detti due movimenti essendo intervallati da un ulteriore spostamento degli elementi di presa 15 secondo un asse sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione.
In una ulteriore variante di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione la traversa 4 può essere fissata sul corpo di sostegno 11 in maniera girevole tramite un semplice perno attorno al quale ruota l’intera l’incastellatura 1. In questo modo il quadrilatero articolato 7 viene eliminato riducendo il peso dell’apparecchiatura favorendo quindi la trasportabilità dell’apparecchiatura.
Secondo ancora un’altra variante realizzativa, per compensare i dislivelli del terreno di coltivazione in maniera dinamica e favorire così il funzionamento dell’apparecchiatura secondo la modalità automatica, à ̈ possibile installare un attuatore oleodinamico sulla barra 43 che sostiene i secondi mezzi sensori 41A e 41B per il rilevamento della posizione degli elementi di presa 115 attraverso il rilevamento della posizione dell’incastellatura 1 secondo una direzione perpendicolare al terreno di coltivazione. L’attuatore, comandato da un opportuno interruttore sul pannello di controllo 42, permette ad un operatore di spostare in direzione verticale la barra 43 per regolarne la posizione rispetto al terreno di coltivazione in funzione dell’andamento della superficie di quest’ultimo.
Un ulteriore miglioramento dell’apparecchiatura secondo l’invenzione prevede di realizzare un pannello di controllo 42 dotato di un controllore logico programmabile (PLC) che elabora i segnali provenienti dai mezzi sensori 36A, 36B, 41A e 41B ed esegue un programma di azionamento degli attuatori installati nell’apparecchiatura ovvero gli attuatori 21 degli elementi di presa 15 (Figura 1), gli attuatori 34 e 35 rispettivamente per lo spostamento verticale ed orizzontale dell’incastellatura 1 (Figura 2), l’attuatore posto sulla barra 43 per la regolazione verticale della posizione dei secondi mezzi sensori 41A e 41B che rilevano la posizione verticale degli elementi di presa 115 tramite il rilevamento della posizione verticale dell’incastellatura 1, e l’attuatore collocato sullo snodo presente sul corpo di sostegno 11 per regolare la posizione relativa delle due porzioni girevolmente accoppiate che lo compongono. In particolare l’azionamento degli attuatori 21 e 34 sarà sequenziale, ovvero rispondente ad una predefinita sequenza, e sincronizzato, cioà ̈ opportunamente cadenzato nel tempo. Per mezzo del controllore PLC gli attuatori 34, 35 e/o 21 potranno anche essere comandati manualmente attraverso uno o più joystick installati sul pannello di controllo 42.
Facendo ora riferimento alla Figura 7, si descrive una seconda forma di realizzazione di una apparecchiatura secondo la presente invenzione che può essere associata ad un supporto 28 (Figura 2) di un veicolo agricolo in maniera analoga a quanto descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione dell’invenzione. In questa seconda forma realizzativa gli elementi comuni alla prima forma di realizzazione verranno indicati con i medesimi riferimenti numerici o con riferimenti numerici corrispondenti e la descrizione delle loro funzionalità nonché quella della loro struttura non verranno ripetute.
L’apparecchiatura in conformità con la seconda forma di realizzazione, in maniera sostanzialmente analoga a quanto illustrato in Figura 1 con riferimento alla prima forma di realizzazione, comprende una incastellatura 1 provvista di una coppia di montanti 2, 3 uniti da una traversa in modo da definire un vano 5, inferiormente aperto e superiormente delimitato dalla traversa, che può essere fatto scorrere senza sostanziale interferenza lungo la direzione di sviluppo del filare di piante. In questa seconda forma di realizzazione l’incastellatura 1 à ̈ provvista di mezzi di movimentazione 114 che comprendono una coppia di elementi di presa 115 contrapposti, in ciascuno dei quali viene scorrevolmente ricevuto un filo mobile F del filare di piante. Nella Figura 7, per semplicità di rappresentazione, à ̈ mostrato solo uno dei due mezzi di movimentazione 114 essendo l’altro sostanzialmente identico e montato specularmente a quello rappresentato. Superfici di convogliamento 24 sono previste per dirigere i fili mobili F verso gli elementi di presa 115.
Più in particolare, ciascun elemento di presa 115 à ̈ montato su uno dei montanti 2, 3 tramite un pattino 116 scorrevole sul montante 2, 3 che funge da guida. La posizione di ciascun elemento di presa 115 relativamente al montante 2, 3 sul quale à ̈ montato viene fissata azionando una catena 160 che à ̈ parzialmente avvolta su carrucole 161 (solo una di queste carrucole 160 à ̈ visibile in Figura 7) disposte alle estremità di ciascun montante 2, 3 e i cui estremi sono fissati al pattino 116. La movimentazione della catena può essere effettuata, ad esempio, mediante un motore elettrico montato sull’incastellatura 1 e provvisto di un pignone che ingrana la catena 160. Gli elementi di presa 115 sono vantaggiosamente provvisti di mezzi di blocco 18 che evitano lo sgancio dei fili mobili F dagli elementi di presa 115. I mezzi di blocco 18 possono essere costituiti da un perno che si interpone in una feritoia entro la quale sono scorrevolmente ricevuti i fili mobili F.
In questa seconda forma di realizzazione, ciascun mezzo di blocco 18 à ̈, ad esempio, attivabile in direzione trasversale all’estensione dei fili mobili F mediante un attuatore 162 pneumatico provvisto di una coppia di condotti aeraulici 163A, 163B per il suo azionamento. L’attuatore 162 à ̈ montato su un supporto 164 che sostiene le superfici di convogliamento 24 dei fili mobili F e che à ̈ a sua volta solidale ad una superficie di convogliamento 140 prevista per dirigere la vegetazione in posizioni predeterminate.
I mezzi di movimentazione 114 comprendono mezzi attuatori 121, costituiti da pistoni pneumatici, per spostare gli elementi di presa 115 tra una prima posizione in cui questi ultimi sono distanziati l’uno dall’altro ed una seconda posizione in cui gli elementi di presa 115 sono reciprocamente accostati. Nella prima posizione degli elementi di presa 115, i fili mobili F si trovano alla massima distanza l’uno dall’altro, mentre nella seconda posizione degli elementi di presa 115 i fili mobili F si trovano alla minima distanza o addirittura in contatto reciproco. L’azionamento di detti pistoni pneumatici à ̈ effettuato mediante una coppia di condotti aeraulici 165A, 165B. Una prima estremità 168 dei pistoni pneumatici costituenti i mezzi attuatori 121 à ̈ montata in un elemento di supporto 166 il quale, come verrà meglio spiegato in seguito, à ̈ solidale ad un pattino 170 scorrevole su una guida 167 che si estende nella direzione di sviluppo dei fili mobili F ed à ̈ stabilmente fissata al pattino 116. Una seconda estremità 169, corrispondente all’estremità dello stelo scorrevole dei pistoni pneumatici, à ̈ associata alla superficie di convogliamento 140 in modo tale che quest’ultima risulti mobile solidalmente agli elementi di presa 115.
Per consentire il contestuale spostamento degli elementi di presa 115 e della superficie di convogliamento 140 per effetto dei mezzi attuatori 121, un pattino 171 associato alla superficie 140 à ̈ montato scorrevole su una guida 172 formata sull’elemento di supporto 166 in modo da estendersi in direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di estensione dei fili mobili F.
Un limitatore di corsa 173 definisce l’entità della corsa del pattino 171 che permette lo scorrimento contemporaneo degli elementi di presa 115, della superficie di convogliamento 140 della vegetazione, delle superfici di convogliamento 24 dei fili mobili F e del relativo supporto 164 che sostiene l’attuatore 162 in una direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di sviluppo dei fili mobili F e sostanzialmente parallela al terreno su cui si estende il filare di piante. Il limitatore di corsa 173 à ̈ fissato sul pattino 171 ed à ̈ preferibilmente costituito da una barra scorrevolmente ricevuta entro un sostegno 174 fissato al pattino 170 che permette la traslazione dell’elemento di supporto 166 in direzione sostanzialmente parallela ai fili mobili F. Il limitatore di corsa 173 à ̈ ulteriormente provvisto di due fermi 175A, 175B i quali, spostandosi in direzione sostanzialmente ortogonale alla direzione di sviluppo dei fili mobili F unitamente al pattino 171, intercettano una sporgenza 176 formata sull’elemento di supporto 166 in prossimità del pattino 170 e si arrestano su detta sporgenza 176 determinando così il fine corsa del pattino 171 e conseguentemente degli elementi di presa 115. Nella Figura 7 il fermo 175B à ̈ rappresentato nella posizione di contatto con la sporgenza 176 dal momento che l’elemento di presa 115 si trova nella prima posizione in cui i fili mobili F sono disposti alla massima distanza l’uno dall’altro.
Sul pattino 171 che permette lo scorrimento degli elementi di presa 115 à ̈ associata una staffa 177 che si estende in una direzione sostanzialmente parallela all’estensione dei fili mobili F e ortogonale al pattino 171. La staffa 177 si estende inoltre nel verso opposto a quello indicato dalla freccia “A†in Figura 7 che corrisponde al verso di avanzamento dell’apparecchiatura secondo l’invenzione durante le operazioni di spostamento dei fili mobili F.
Preferibilmente, sull’estremità della staffa 177 opposta all’estremità fissata sul pattino 171 à ̈ imperniata una aletta 178 girevolmente mobile tra una prima posizione di riposo (mostrata in Figura 7) in cui l’aletta 178 à ̈ parallela ai montanti 2, 3 e alla direzione di avanzamento dell’apparecchiatura indicata dalla freccia “A†durante le operazioni di spostamento dei fili mobili F, ed una seconda posizione di esercizio in cui l’aletta 178 si dispone trasversalmente a detta direzione di avanzamento “A†spostandosi verso il montante 3. Il verso della rotazione dell’aletta 178 attorno al perno 179 à ̈ indicata dalla freccia “B†in Figura 7. Specularmente, l’aletta prevista nel mezzo di movimentazione 114 disposto sul montante 3, e non rappresentato in Figura 7, ruoterà verso il montante 2 accostandosi all’altra aletta 178. Come verrà descritto in seguito, le pareti 178 servono a mantenere i fili F impegnati negli elementi di presa 115 accostati al palo intermedio del filare durante il loro spostamento da una prima ad una seconda quota rispetto al terreno di coltivazione in cui si estende il filare di piante.
La rotazione dell’aletta 178 attorno al perno 179 à ̈ conferita mediante un attuatore 180, preferibilmente nella forma di un pistone pneumatico provvisto di una coppia di condotti aeraulici 181A, 181B per la sua movimentazione. Il movimento delle alette 178 previste sui mezzi di movimentazione 114 à ̈ coordinato sequenzialmente con il movimento degli elementi di presa 115.
Come accennato in precedenza, l’elemento di supporto 166 à ̈ solidale ad un pattino 170 il quale scorre su una guida 167 che si estende nella direzione di sviluppo dei fili mobili F. Mediante corpi di fissaggio 182A e 182B la guida 167 à ̈ stabilmente fissata al pattino 116 scorrevole sul montante 2. La guida 167 si estende prevalentemente nel verso opposto a quello indicato dalla freccia “A†in Figura 7 che corrisponde al verso di avanzamento dell’apparecchiatura secondo l’invenzione durante le operazioni di spostamento dei fili mobili F. Lo spostamento dell’intero elemento di supporto 166 e quindi degli elementi di presa 115 nella direzione di estensione dei fili mobili F à ̈ operata mediante un attuatore 183, preferibilmente costituito da un pistone pneumatico provvisto di condotti aeraulici 184A e 184B per la sua movimentazione. L’attuatore 183 à ̈ comandabile mediante i condotti aeraulici 184A e 184B per allontanare e successivamente avvicinare gli elementi di presa 115 rispetto ai montanti 2, 3. La corsa di allontanamento dell’intero elemento di supporto 166 e quindi degli elementi di presa 115 dai montanti 2, 3 à ̈ limitata dalla massima estensione dell’attuatore 183 mentre la corsa di avvicinamento ai montanti 2, 3 à ̈ limitata da un fermo 185 fissato sulla guida 167.
Pertanto, in questa seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura gli elementi di presa 115, oltre ai movimenti già descritti con riferimento alla prima forma realizzativa dell’invenzione, possono anche essere spostati lungo la direzione di estensione dei fili mobili F mantenendoli impegnati entro la feritoia che li accoglie. Questo ulteriore movimento migliora in maniera significativa la possibilità di automatizzare le operazioni di spostamento dei fili mobili F da una prima ad una seconda quota rispetto al terreno di coltivazione su cui si estende il filare di piante. Infatti, la corsa degli elementi di presa 115 nel verso di allontanamento dai montanti 2 e 3 permette di mantenere detti elementi di presa 115 in prossimità del palo intermedio del filare sul quale vanno posizionati i fili mobili F per un tempo maggiore mentre l’intera incastellatura 1 che accoglie il filare di piante nel vano 5 avanza senza soste nella direzione “A†di Figura 7.
Va inoltre notato che in questa seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, lo spostamento degli elementi di presa 115 in una direzione sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione può essere effettuata in due modi. Una prima modalità corrisponde a quella già descritta con riferimento alla prima forma realizzativa dell’apparecchiatura, ovvero mantenendo costante la posizione di ciascun elemento di presa 115 rispetto al relativo montante 2, 3 che lo supporta e sollevando l’intera incastellatura 1 mediante l’attuatore 34 illustrato in Figura 2 e con l’eventuale ausilio dei mezzi sensori 41A e 41B mostrati in Figura 4. Una seconda modalità prevede invece di spostare gli elementi di presa 115 facendoli scorrere lungo i rispettivi montanti 2, 3 attraverso l’azionamento di ciascuna catena 160 associata al relativo pattino 116, mantenendo la posizione dell’incastellatura 1 costante rispetto al terreno di coltivazione.
La seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura à ̈ provvista di mezzi sensori 136 che sostanzialmente rilevano il momento in cui l’incastellatura 1 ha appena oltrepassato un palo del filare di piante. Vantaggiosamente i mezzi sensori 136 sono montati su un elemento 186 fissabile sul telaio di un veicolo agricolo. L’elemento 186 può consentire la regolazione della posizione dei mezzi sensori 136 in direzione ortogonale a quella di estensione dei fili mobili in modo tale che un palo del filare che si dispone tra i montanti 2, 3 venga sempre intercettato dalla porzione sensibile dei mezzi sensori 136. Inoltre, i mezzi sensori 136 si dispongono in una posizione posteriore all’incastellatura 1 considerando il suo verso di avanzamento indicato dalla freccia “A†in Figura 7. I mezzi sensori 136 sono provvisti di una linea di segnale S101 che segnala la presenza di un palo intermedio del filare dando così avvio allo spostamento dei fili mobili F da una prima ad una seconda quota rispetto al terreno di coltivazione come verrà descritto qui di seguito.
Verrà ora descritto in dettaglio il procedimento di funzionamento della seconda forma di realizzazione dell’apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili F disposti da parti opposte di un filare di piante, in particolare piante di vite. Analogamente a quanto già descritto con riferimento alla prima forma di realizzazione, per illustrare detto procedimento di funzionamento, si farà riferimento ad una operazione di sollevamento di due fili mobili F da una prima quota ad una seconda quota maggiore della prima rispetto al terreno di coltivazione. Il posizionamento dei fili mobili F alla seconda quota prevede anche il loro impegno su opportuni ganci collocati alla seconda quota in ciascun palo intermedio del filare di piante. Evidentemente, se la seconda quota fosse minore della prima, le operazioni che deve compiere l’apparecchiatura secondo l’invenzione saranno facilmente deducibili da un esperto del settore dalla descrizione che segue.
Per semplicità di trattazione, nella descrizione che segue lo spostamento degli elementi di presa 115 in una direzione ortogonale al terreno di coltivazione su cui à ̈ installo il filare di piante avviene spostando l’intera incastellatura 1 per mezzo dell’attuatore 34 (Figura 2) e controllando l’entità di detto spostamento tramite i mezzi sensori 41A e 41B mostrati in Figura 4.
Preliminarmente l’apparecchiatura dell’invenzione, associata o incorporata in un veicolo agricolo in modo da estendersi ortogonalmente a sbalzo rispetto alla direzione di marcia di tale veicolo, viene disposta in modo che l’incastellatura 1 presenti il vano 5 in posizione idonea a ricevere il palo di testa del filare e la prima pianta ad esso attigua senza che si abbia interferenza con i montanti 2 e 3 o con la traversa posta tra i montanti 2 e 3. La posizione dell’incastellatura 1 viene preliminarmente regolata tramite gli attuatori 34 e 35 del veicolo agricolo. Successivamente, tenendo conto della posizione dei fili mobili F e della corsa massima nella direzione V di figura 2 che l’incastellatura 1 può compiere, vengono determinate le posizioni dei mezzi di movimentazione 114 rispetto ai montanti 2 e 3 facendo scorrere i pattini 116 agendo sulle catene 160 mediante un motore elettrico provvisto di un pignone che si impegna sulla relativa catena 160. I mezzi di movimentazione 114 vengono disposti in posizione contrapposta e alla medesima quota. Come detto precedentemente, per semplicità descrittiva, le posizioni dei mezzi di movimentazione 114 rispetto ai montanti 2 e 3 rimangono inalterate durante tutte le operazioni di spostamento dei fili mobili F. Viene inoltre regolata la posizione dei mezzi sensori 136 in direzione ortogonale all’estensione dei fili mobili F affinché la parte sensibile dei mezzi sensori 136 intercetti un palo del filare non appena l’incastellatura l lo oltrepassa. Anche la posizione dei mezzi sensori 41A, 41B sulla barra 43 (Figura 4) vengono regolate agendo rispettivamente sui pattini 50 e sui mezzi di arresto 44. Gli elementi di presa 115 dei mezzi di movimentazione 114 si trovano nella loro prima posizione ovvero distanziati l’uno dall’altro in una direzione parallela al terreno di coltivazione.
Dopo aver compiuto le predette operazioni, l’incastellatura 1 viene disposta a cavallo del filare di piante in modo da posizionare i mezzi di movimentazione 114 dei fili mobili F da parti opposte del filare e ad una quota inferiore a quella in cui si trovano i fili mobili F. In altre parole, l’incastellatura 1 viene spostata dal veicolo agricolo che avanza tra due filari attigui nella loro direzione di estensione finché il palo di testa del filare viene accolto entro il vano 5. A questo punto, gli elementi di presa 115 vengono portati nella loro seconda posizione cioà ̈ l’uno accostato all’altro ad una quota leggermente superiore a quella iniziale dei fili mobili F. Questi ultimi, grazie alle superfici di convogliamento 24, vengono ricevuti, e ivi associati, agli elementi di presa 115. Tramite i mezzi di blocco 18, attivati dall’operatore per mezzo dell’attuatore 162, i fili mobili F rimangono associati agli elementi di presa 115 durante tutte le operazioni di spostamento dei fili mobili F di un filare. Successivamente gli elementi di presa 115 vengono nuovamente distanziati l’uno dall’altro agendo sui mezzi attuatori 121. Ciò comporta un divaricamento dei fili mobili F secondo un asse parallelo al terreno di coltivazione per consentire l’avanzamento dell’incastellatura 1 riducendo al minimo l’interferenza dei mezzi di movimentazione 114 con la vegetazione.
A questo punto gli elementi di presa 115, e conseguentemente i fili mobili F, vengono portati ad una quota leggermente superiore a quella dalla quale li si vuole spostare. Questa quota viene regolata manualmente, in corrispondenza del primo palo intermedio del filare incontrato dall’incastellatura 1, agendo sull’attuatore 34 (Figura 2) fino a portare il braccio telescopico 37 del supporto 28 in prossimità del sensore 41B (Figura 4). Questa quota corrisponde alla quota di pre-posizionamento sopra menzionata, cioà ̈ una quota leggermente superiore alla quota che i fili mobili dovranno possedere al termine dell’operazione di spostamento. La quota di pre-posizionamento tiene conto dell’estensione verticale dei ganci che sono applicati o formati su ciascun palo intermedio del filare e definenti le quote di possibile allocazione dei fili mobili F.
A questo punto, facendo avanzare l’incastellatura 1 lungo il filare di piante mediante la conduzione del veicolo agricolo nel verso indicato dalla freccia “A†in Figura 7, il passaggio dell’incastellatura 1 oltre un palo intermedio attiva i mezzi sensori 136 che danno avvio all’esercizio dell’apparecchiatura attraverso la linea di segnale S101.
Gli elementi di presa 115 che impegnano i fili mobili F vengono portati nella loro seconda posizione, cioà ̈ l’uno accostato all’altro, mediante uno spostamento sequenziale e sincronizzato secondo un asse sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione ottenuto azionando ciascuno degli attuatori 121. A seguito di questo movimento, che avviene alla quota di pre-posizionamento sopra menzionata, gli elementi di presa 115 si dispongono tra i montanti 2, 3 ed il palo intermedio appena oltrepassato dall’incastellatura 1. Inoltre, le alette 178 di ciascun mezzo di movimentazione 114 si avvicinano l’una all’altra. Contestualmente all’azionamento degli attuatori 121, o immediatamente dopo che gli elementi di presa 115 hanno iniziato a muoversi, vengono pure attivati gli attuatori 180 che comportano la rotazione delle alette 178 l’una verso l’altra, serrando così i fili F in prossimità del palo su cui vanno fissati.
Non appena gli elementi di presa 115 hanno raggiunto la loro seconda posizione (il fermo 175A attesta contro la sporgenza 176 formata sull’elemento di supporto 166), e continuando ad avanzare con il veicolo agricolo mantenendo gli elementi di presa 115 in detta seconda posizione, vengono attivati gli attuatori 183 di ciascun mezzo di movimentazione 114 per spostare ciascun elemento di supporto 166 e dunque gli elementi di presa 115 nel verso opposto a quello di avanzamento dell’incastellatura 1 secondo un asse parallelo al terreno di coltivazione. Grazie a questo movimento contrario al senso di marcia dell’incastellatura 1 rispetto al filare di piante, gli elementi di presa 115, trascinati dal veicolo agricolo che continua ad avanzare senza soste e ad una velocità superiore a quella massima raggiungibile per il corretto funzionamento della prima forma di realizzazione dell’apparecchiatura, possono rimanere in prossimità del palo intermedio sul quale vanno riposizionati i fili mobili F per un intervallo di tempo sufficiente a completare il loro spostamento.
Contestualmente all’attivazione degli attuatori 183, o immediatamente dopo che gli elementi di presa 115 hanno iniziato il loro movimento, viene anche attivato l’attuatore 34 (Figura 2) per spostare l’incastellatura 1, e gli elementi di presa 115 ad essa solidali, dalla quota di pre-posizionamento alla quota di destinazione dei fili mobili F, cioà ̈ la nuova quota a cui vanno ricollocati i fili F. Lo spostamento comandato dell’attuatore 34 avviene secondo un asse ortogonale al terreno di coltivazione, ovvero lungo la direzione “V†indicata in Figura 2, ed in questa descrizione esemplificativa, il movimento degli elementi di presa 115 à ̈ diretto verso il terreno di coltivazione.
Pertanto l’attivazione sostanzialmente contemporanea degli attuatori 183 e 34 comporta uno spostamento sequenziale e sincronizzato degli elementi di presa (115) lungo due assi, l’uno sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione e l’altro perpendicolare a detto terreno. Tali spostamenti completano il fissaggio dei fili mobili F alla loro quota di destinazione su un palo intermedio del filare.
Successivamente, l’apparecchiatura à ̈ operata in modo da riportare gli elementi di presa 115 nella loro posizione iniziale che à ̈ schematicamente rappresentata in Figura 7. Questo viene ottenuto con lo spostamento degli elementi di presa 115 dalla loro seconda posizione alla loro prima posizione, ovvero portando gli elementi di presa 115 alla loro massima distanza sempre mantenendo impegnati i fili mobili F del filare. Lo spostamento reciproco dei due mezzi di presa 115 à ̈ effettuato mediante una nuova attivazione degli attuatori 121 secondo un asse parallelo al terreno di coltivazione. Contestualmente all’attivazione degli attuatori 121 vengono pure attivati gli attuatori 180 in modo da allontanare reciprocamente le alette 178 mediante una rotazione attorno ai rispettivi perni 179.
Dopo che gli elementi di presa 115 hanno raggiunto la loro prima posizione, o in prossimità del raggiungimento di tale posizione, vengono nuovamente attivati gli attuatori 183 che avvicinano gli elementi di presa 115 ai montanti 2, 3 spostandoli nel verso indicato dalla freccia “A†in Figura 7. Contestualmente all’attivazione degli attuatori 183, o immediatamente dopo che à ̈ iniziato lo spostamento degli elementi di presa 115 per avvicinarli ai montanti 2, 3, viene attivato anche l’attuatore 34 che riporta gli elementi di presa 115 alla quota di pre-posizionamento partendo dalla quota di destinazione dei fili mobili F.
Terminati questi spostamenti, l’apparecchiatura à ̈ predisposta per ripetere il ricollocamento dei fili mobili F spostandoli da una prima quota rispetto al terreno di coltivazione e riagganciandoli ai pali intermedi del filare di piante ad una seconda quota diversa dalla prima.
Naturalmente il comando coordinato degli attuatori 34, 121, 180, 183, sarà sovrainteso da un controllore logico programmabile (PLC) o altro idoneo sistema di comando come ad esempio un gruppo di controllo elettromeccanico, inoltre gli attuatori 121, 180, 183 e 162 costituiscono porzioni di un circuito pneumatico alimentato da opportuni mezzi di pompaggio.
Facendo ora riferimento alle Figure 8 e 9, si descrive una terza forma di realizzazione di una apparecchiatura secondo la presente invenzione che può essere associata ad un supporto 28 (Figura 2) di un veicolo agricolo in maniera analoga a quanto descritto con riferimento alle due precedenti forme di realizzazione dell’invenzione. Questa terza forma di realizzazione à ̈ particolarmente adatta ad effettuare lo spostamento di fili mobili da una prima ad una seconda quota rispetto al terreno di coltivazione in maniera completamente automatica. In ogni caso, se lo si desidera, la terza forma di realizzazione dell’apparecchiatura può effettuare lo spostamento dei fili tramite un ripetitivo comando manuale. In questa terza forma realizzativa gli elementi comuni alla prima e/o alla seconda forma di realizzazione verranno indicati con i medesimi riferimenti numerici o con riferimenti numerici corrispondenti e la descrizione delle loro funzionalità nonché quella della loro struttura non verranno ripetute.
In questa terza forma di realizzazione, l’incastellatura 301 à ̈ provvista di una coppia di montanti 302, 303 scorrevolmente associati alle estremità di una struttura di telaio 387 che si estende trasversalmente ai montanti 302, 303 formando così un vano 305 che può essere fatto scorrere senza sostanziale interferenza lungo la direzione di sviluppo di un filare di piante. La struttura di telaio 387 comprende una travatura 388 sostanzialmente composta da due elementi di guida 389 sui quali sono scorrevolmente accoppiati i montanti 302 e 303 ed una coppia di staffe trasversali 389A, 389B le cui estremità sono fissate agli elementi di guida 389. La struttura di telaio 387 à ̈ girevolmente imperniata su un corpo di fissaggio 390 mediante un perno 391 che si estende parallelamente alla coppia di staffe trasversali 389A, 389B, ovvero trasversalmente, ed in particolare perpendicolarmente, alla coppia di montanti 302 e 303. Grazie al perno 391, l’incastellatura 301 può ruotare attorno ad esso e compensare eventuali irregolarità del terreno che si estendono nella direzione di avanzamento di un veicolo agricolo (Freccia “A†in Figura 8) a cui l’apparecchiatura può essere associata, e/o compensare eventuali imbrigliamenti della vegetazione nelle parti operative della macchina durante il suo avanzamento lungo un filare di piante. La rotazione dell’incastellatura attorno al perno 391 à ̈ contrastata da smorzatori a fluido 392A ed elementi elastici 392B interposti tra la travatura 388 ed il corpo di fissaggio 390. In particolare, in Figura 8 gli smorzatori fluidodinamici 392A comprendono una coppia di ammortizzatori a gas, mentre gli elementi elastici 392B sono costituiti da una coppia di molle a spirale aventi una prima estremità fissata alla staffa trasversale 389B ed una seconda estremità fissata al corpo di fissaggio 390.
Il corpo di fissaggio 390 à ̈ a sua volta girevolmente associato ad un corpo di sostegno 311 mediante un perno 393 ed una staffa 394 solidale al corpo di sostegno 311. Il perno 393 si estende nella direzione in cui l’apparecchiatura viene fatta avanzare (Freccia “A†in Figura 8), in questo modo l’incastellatura 301 può oscillare trasversalmente all’estensione del filare di piante compensando così le irregolarità del terreno incontrate dal veicolo agricolo sul quale à ̈ montata l’apparecchiatura. Per attenuare l’oscillazione dell’incastellatura 301 à ̈ previsto un attuatore di smorzamento 394 interposto tra il corpo di fissaggio 390 ed il corpo di sostegno 311.
Alla struttura di telaio 387 sono associati una coppia di elementi convogliatori 395 comprendenti una coppia di nastri 396A e 396B trascinati da rulli 397 di cui almeno uno à ̈ motorizzato mediante un motore 398, ad esempio di tipo elettrico, pneumatico o idraulico. Gli elementi convogliatori 395 si estendono anteriormente all’incastellatura 301 considerando il verso di avanzamento di quest’ultima sopra il filare di piante quando viene spostata da un veicolo agricolo (freccia “A†in Figura 8).
Gli elementi convogliatori 395 interagiscono con la vegetazione quando l’incastellatura 301 viene spostata lungo il filare di piante favorendone lo spostamento ed evitando così che essa sia di intralcio per lo spostamento dei fili mobili. Lo scorrimento dei nastri 396A e 396B può avvenire nei due sensi consentendo così un’adeguata movimentazione della vegetazione senza danneggiarla. Inoltre, i rulli 397 possono presentare assi di rotazione reciprocamente inclinati al fine di svergolare l’estensione del nastro.
Sulla struttura di telaio 387 à ̈ montato un motore elettrico 399 (Figura 8) che aziona una coppia di ruote dentate 400 (solo una di esse à ̈ visibile in Figura 8) impegnate in una cremagliera, o in una catena, prevista in ciascuno dei due montanti 302, 303. Questo accoppiamento meccanico serve ad effettuare lo spostamento dei montanti 302, 303 rispetto alla struttura di telaio 387 in una direzione sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione. Questo spostamento, che si aggiunge a quello che può essere impartito all’intera incastellatura 301 per mezzo dell’attuatore 34, come già descritto più sopra con riferimento alle prime due forme di realizzazione, à ̈ utile nelle fasi preliminari di allestimento dell’apparecchiatura quando i fili mobili da movimentare vengono associati ad essa.
Su ciascuno dei due montanti 302, 303 à ̈ montato un attuatore pneumatico, rispettivamente 401, 402, provvisto di una coppia di condotti aeraulici, rispettivamente 401A, 401B; 402A, 402B, per il suo azionamento. Ciascuno degli attuatori 401, 402 à ̈ interposto tra il rispettivo montante 302, 303 ed il mezzo di movimentazione 314 montato su ciascuno dei due montanti 302, 303 per effettuarne lo spostamento lungo il montante. In questa terza forma di realizzazione, lo spostamento sequenziale e sincronizzato dei mezzi di movimentazione 314 secondo una direzione ortogonale al terreno di coltivazione al fine di effettuare lo spostamento dei fili mobili di un filare di piante, à ̈ operato facendo traslare i mezzi di movimentazione 314 lungo i montanti 302, 303 senza necessità di sollevare o abbassare l’intera incastellatura 301. In tal modo si riduce vantaggiosamente il peso delle masse in movimento.
Pertanto, in questa terza forma di realizzazione, nella direzione ortogonale al terreno di coltivazione à ̈ possibile: spostare l’intera incastellatura 301 agendo sull’attuatore 34 (Figura 2), spostare i montanti 302, 303 rispetto alla struttura di telaio 387 azionando il motore elettrico 399, spostare i mezzi di movimentazione 314 rispetto ai montanti 302, 303 azionando gli attuatori 401, 402.
La struttura ed il funzionamento dei mezzi di movimentazione 314 sono sostanzialmente identici a quelli indicati con il riferimento numerico 114 nella precedente descrizione della seconda forma di realizzazione dell’invenzione. In particolare, lo spostamento degli elementi di presa 315 nella direzione di estensione dei fili mobili F à ̈ operata mediante un attuatore 383, preferibilmente costituito da un pistone pneumatico provvisto di condotti aeraulici 384A e 384B per la sua movimentazione. L’attuatore 383 à ̈ comandabile mediante i condotti aeraulici 384A e 384B per allontanare e successivamente avvicinare gli elementi di presa 315 rispetto ai montanti 302, 303. Inoltre la rotazione attorno al perno 379 di ciascuna delle alette 378 previste sui mezzi di movimentazione 314 à ̈ conferita mediante un attuatore 380, preferibilmente nella forma di un pistone pneumatico provvisto di una coppia di condotti aeraulici 381A, 381B per la sua movimentazione. Il movimento delle alette 378 à ̈ coordinato sequenzialmente con il movimento degli elementi di presa 315.
Le fasi operative del ciclo di spostamento dei fili mobili operata dalla terza forma di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione à ̈ identica a quella precedentemente descritta con riferimento alla seconda forma di realizzazione dell’invenzione. Naturalmente, come si à ̈ accennato in precedenza, in questa terza forma di realizzazione lo spostamento in direzione ortogonale al terreno degli elementi di presa 315 previsti sui mezzi di movimentazione 314 verrà effettuato tramite gli attuatori 401, 402 anziché tramite l’attuatore 34 che sposta l’intera incastellatura 301. L’azionamento dell’attuatore 34 e quello del motore elettrico 399 vengono operati nelle fasi preparatorie di installazione dell’apparecchiatura sopra un filare di piante e di associazione dei fili mobili F agli elementi di presa 315.
Lo spostamento lungo i montanti 302 e 303 degli elementi di presa 315 previsti sui mezzi di movimentazione 314 Ã ̈ limitato da una coppia di mezzi sensori 341A e 341B scorrevolmente associati al montante 302. In pratica, ogni qualvolta lo spostamento degli elementi di presa 315 lungo i montanti 302, 303 intercetta uno dei mezzi sensori 341A, 341B lo spostamento degli elementi 315 ha termine. La funzione dei mezzi sensori 341A, 341B Ã ̈ identica a quella dei mezzi sensori 41A, 41B descritti con riferimento alla prima e alla seconda forma di realizzazione.
Il ciclo di spostamento dei fili mobili di un filare di piante à ̈ avviato tramite mezzi sensori 336 che sostanzialmente rilevano il momento in cui l’incastellatura 301 ha appena oltrepassato un palo del filare di piante. Vantaggiosamente i mezzi sensori 336 sono montati su un elemento 386 fissabile sul telaio di un veicolo agricolo o sul corpo di sostegno 311 come rappresentato in Figura 9. L’elemento 386 può consentire la regolazione della posizione dei mezzi sensori 336 in direzione ortogonale a quella di estensione dei fili mobili in modo tale che un palo del filare che si dispone tra i montanti 302, 303 venga sempre intercettato dai mezzi sensori 336. Inoltre, i mezzi sensori 336 si dispongono in una posizione posteriore all’incastellatura 301 considerando il suo verso di avanzamento indicato dalla freccia “A†in Figura 8. I mezzi sensori 336 sono provvisti di una linea di segnale S301 che segnala la presenza di un palo intermedio del filare dando così avvio allo spostamento dei fili mobili F da una prima ad una seconda quota rispetto al terreno di coltivazione. Grazie ad un attuatore pneumatico 403, i mezzi sensori 336 possono essere ritratti in modo da non interferire con i pali del filare quando sia necessario spostare l’incastellatura 301 sopra il filare senza eseguire il ciclo di spostamento dei fili mobili F.
In questa terza forma di realizzazione à ̈ possibile collegare i circuiti aeraulici che alimentano i condotti 365A, 365B per il comando dei mezzi attuatori 321, costituiti da pistoni pneumatici, i quali spostano gli elementi di presa 315 tra una prima posizione in cui questi ultimi sono distanziati l’uno dall’altro ed una seconda posizione in cui gli elementi di presa 315 sono reciprocamente accostati. Il collegamento dei circuiti aeraulici serve per consentire un immediato trasferimento di fluido da un attuatore 321 all’altro permettendo così agli elementi di presa 315 che si trovano accostati l’uno all’altro, cioà ̈ nella predetta seconda posizione, di spostarsi contemporaneamente in uno stesso verso della direzione di movimento imposta dagli attuatori 321 senza discostarsi l’uno dall’altro. Questa funzionalità à ̈ particolarmente utile per compensare spostamenti imprevisti dell’incastellatura 301 e/o del veicolo agricolo che la muove in una direzione trasversale all’estensione del filare di piante, per effetto, ad esempio, di irregolarità presenti nel terreno. In tal modo si evita che i fili mobili F, impegnati sugli elementi di presa 315, vengano trascinati trasversalmente al filare in solido con l’incastellatura 301.
Si à ̈ così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendo stata realizzata una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante con la quale l’operatore può organizzare la vegetazione di piante disposte in filari di notevole lunghezza restando a bordo di un veicolo agricolo sul quale l’apparecchiatura à ̈ removibilmente montata o incorporata. L’apparecchiatura si può estendere su un fianco della macchina secondo una direzione ortogonale alla direzione di marcia del veicolo agricolo. In alternativa, l’apparecchiatura potrà essere fissata sulla parte anteriore o posteriore del veicolo agricolo mediante opportuni sistemi di fissaggio eventualmente già predisposti sul veicolo stesso. In questo modo il veicolo agricolo potrà passare tra due filari di piante attigui sovrastando il filare in trattamento con l’incastellatura 1. Mediante opportuni sistemi di fissaggio, l’apparecchiatura secondo l’invenzione potrà anche essere associata a veicoli agricoli la cui carreggiata (larghezza del veicolo) à ̈ definita da una struttura a ponte in grado di estendersi al di sopra di un filare di piante; le ruote di detto veicolo percorrendo le due porzioni di terreno che si estendono tra due filari attigui di una terna di filari nella direzione di sviluppo degli stessi. In questo caso l’apparecchiatura potrà essere semplicemente appesa alla struttura a ponte limitando l’entità degli spostamenti oscillatori dell’apparecchiatura dovuti alle irregolarità del terreno che il veicolo agricolo percorre.
Grazie all’apparecchiatura e al procedimento secondo l’invenzione, la vegetazione interessata dallo spostamento dei fili mobili non riceve alcun danno garantendo così il suo naturale accrescimento. Vantaggiosamente, l’apparecchiatura secondo il trovato può funzionare sia in modo automatico ovvero effettuando tutte le operazioni necessarie allo spostamento dei fili mobili ogni qualvolta l’apparecchiatura si trova in prossimità di un palo del filare di piante, sia in modo semi automatico in cui l’operatore avvia manualmente il ciclo di spostamento dei fili mobili dopo aver portato l’apparecchiatura in prossimità di un palo del filare di piante. L’apparecchiatura potrà essere vantaggiosamente realizzata in modo da ripiegarsi almeno in parte su se stessa al fine di occupare il minimo spazio quando non in uso e per agevolare la marcia del veicolo agricolo nei trasferimenti su strada.
Il procedimento di funzionamento di una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare potrà essere facilmente adattato a filari aventi differenti modalità di arrangiamento e numero di fili mobili, il medesimo procedimento risultando ugualmente efficace. A questo scopo la sequenza di movimenti sincronizzati compiuti dagli elementi di presa 15, 115, 315 lungo un asse parallelo al terreno di coltivazione ed un asse perpendicolare a quest’ultimo, può essere cadenzata, a seconda delle esigenze, in differenti modi in relazione allo spostamento dell’incastellatura 1 lungo il filare di piante. Si à ̈ inoltre constatato come l’apparecchiatura secondo l’invenzione possa non solo compiere operazioni di sollevamento dei fili mobili ma anche operazioni di abbassamento degli stessi fili rispetto al terreno di coltivazione senza danneggiare la vegetazione.
Le forme di realizzazione di una apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato dei fili mobili di un filare di piante, in particolare piante di vite, secondo la presente invenzione non sono certo limitate a quelle mostrate negli allegati disegni ma potranno consistere in molteplici forme realizzative, tutte rientranti nell’ambito delle rivendicazioni allegate. Inoltre, i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il trovato potranno essere i più adatti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (16)

  1. “APPARECCHIATURA PER LO SPOSTAMENTO MECCANIZZATO DI FILI MOBILI DI UN FILARE DI PIANTE E RELATIVO PROCEDIMENTO DI FUNZIONAMENTO†RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per lo spostamento meccanizzato di fili mobili (F) disposti da parti opposte di un filare di piante, in particolare piante di vite, comprendente una incastellatura (1, 301) adatta ad essere removibilmente montata su un mezzo agricolo, detta incastellatura (1, 301) essendo provvista di mezzi (14, 114, 314) per la movimentazione di detti fili mobili (F), caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (14, 114, 314) comprendono una coppia di elementi di presa (15, 115, 315) contrapposti, ciascuno dei quali à ̈ adatto a ricevere scorrevolmente uno di detti fili mobili (F), detti elementi di presa (15, 115, 315) essendo mobili in maniera sequenziale e sincronizzata secondo almeno due assi ortogonali per effettuare uno spostamento di detti fili mobili (F) da una prima quota ad una seconda quota.
  2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 in cui detta incastellatura (1, 301) comprende una coppia di montanti (2, 3; 302, 303) uniti da una struttura traversale (4, 387) per formare un vano (5, 405) che può essere fatto scorrere senza sostanziale interferenza lungo la direzione di sviluppo del filare di piante, ciascuno di detti elementi di presa (15, 115, 315) essendo scorrevolmente associato ad uno dei montanti (2, 3; 302, 303) e provvisto di mezzi (17, 160; 401, 402) di regolazione della posizione dell’elemento di presa (15, 115, 315) rispetto al montante (2, 3; 302, 303).
  3. 3. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui detti mezzi di movimentazione (14, 114, 314) comprendono mezzi attuatori (21, 121, 321) adatti a spostare gli elementi di presa (15, 115, 315) tra una prima posizione in cui gli elementi di presa (15, 115, 315) sono distanziati l’uno dall’altro ed una seconda posizione in cui gli elementi di presa (15, 115, 315) sono accostati l’uno all’altro.
  4. 4. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendente primi mezzi sensori (36A, 36B; 136; 336) per la rilevazione di presenza di un palo di detto filare di piante, e secondi mezzi sensori (41A, 41B; 341A, 341B) per la rilevazione dello spostamento degli elementi di presa (15, 115, 315) secondo uno di detti assi di spostamento di detti elementi di presa (15, 115, 315).
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4 in cui detti primi mezzi sensori (36A, 36B) sono disposti da parti opposte rispetto a detta incastellatura (1).
  6. 6. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 2 e 4 in cui i primi mezzi sensori (36A, 36B) e gli elementi di presa (115) sono disposti in parti rispettivamente opposte rispetto a detti montanti (2, 3).
  7. 7. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni 2 e 4 in cui i primi mezzi sensori (136, 336) e gli elementi di presa (15, 315) sono disposti dalla stessa parte rispetto a detti montanti (2, 3; 302, 303).
  8. 8. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4 o secondo la rivendicazione 7 in cui detti elementi di presa (115, 315) sono mobili secondo una direzione parallela alla direzione di estensione di detti fili mobili (F).
  9. 9. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 8 in cui detti secondi mezzi sensori (41A, 41B; 341A, 341B) sono montati su mezzi di supporto (43, 302) in modo che la loro posizione sia regolabile rispetto al terreno di coltivazione in cui si estende detto filare di piante.
  10. 10. Apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti comprendente un circuito fluidodinamico (25A, 25B; 27A, 27B; 165A, 165B, 181A, 181B, 184A, 184B; 365A, 365B, 381A, 381B, 384A, 384B) per lo spostamento degli elementi di presa (15, 115, 315) secondo almeno uno di detti assi.
  11. 11. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 10 in cui detto circuito fluidodinamico comprende porzioni (365A, 365B) per il comando di mezzi attuatori (321) adatti a spostare gli elementi di presa (315) tra una prima posizione in cui detti elementi (315) sono distanziati tra loro ed una seconda posizione in cui sono reciprocamente accostati, dette porzioni (365A, 365B) essendo in comunicazione di fluido per permettere un trasferimento di fluido da un primo di detti mezzi attuatori (321) ad un secondo.
  12. 12. Procedimento di funzionamento di una apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 11 per lo spostamento meccanizzato di fili mobili (F) da una prima ad una seconda quota, detti fili (F) essendo disposti da parti opposte di un filare di piante, in particolare piante di vite, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: a) Disporre una incastellatura (1, 301) a cavallo del filare di piante per posizionare mezzi di movimentazione (14, 114, 314) di fili mobili (F) da parti opposte di detto filare; b) Associare i fili mobili (F) ad una coppia di elementi di presa (15, 115, 315) prevista su detti mezzi di movimentazione (14, 114, 314) e disporre detta incastellatura (1, 301) in prossimità di un palo intermedio di detto filare; c) Spostare gli elementi di presa (15, 115, 315) ad una quota di pre-posizionamento mediante uno spostamento sequenziale e sincronizzato secondo almeno un asse sostanzialmente ortogonale al terreno di coltivazione in cui si estende detto filare; d) Disporre i fili mobili (F) alla seconda quota mediante uno spostamento sequenziale e sincronizzato di detti elementi di presa (15, 115, 315) lungo due assi, l’uno sostanzialmente parallelo al terreno di coltivazione e l’altro perpendicolare a detto terreno;
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 12 in cui le fasi c) e d) sono effettuate mentre l’incastellatura (1, 301) viene spostata lungo la direzione di estensione del filare di piante.
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 13 in cui le fasi c) e d) sono comandate da mezzi sensori (36A, 36B; 41A, 41B; 136; 336, 341A, 341B).
  15. 15. Procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni da 12 a 14 in cui le fasi c) e d) comprendono lo spostamento di detti elementi di presa (115, 315) secondo una direzione parallela alla direzione di estensione di detti fili mobili (F).
  16. 16. Veicolo agricolo comprendente una apparecchiatura secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 11 operante in conformità con il procedimento secondo una qualunque delle rivendicazioni da 11 a 15.
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