ITPN20090070A1 - Dispositivo di fissaggio - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO DI FISSAGGIO"

[001] La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di fissaggio che crea un punto di attacco per qualsiasi tipo di accessorio su pali o travi che ne sono sprovvisti; in particolare, quest’invenzione si riferisce ad un dispositivo di fissaggio per accessori ad un palo nel settore della viticoltura. La presente invenzione si riferisce anche ad un procedimento per il montaggio dello stesso.

[002] In genere, nel campo della viticoltura, le piante vengono disposte allineate ed opportunamente distanziate tra di loro a formare dei filari. La struttura per il supporto delle piante di vite viene realizzata mediante infissione nel terreno di pali distanziati e allineati tra loro per formare una o più file. I pali di ciascuna fila fungono da supporto per il sostegno di fili che si estendono lungo tutto il filare e che sono previsti per sostenere i tralci di vite e disporli secondo una configurazione voluta.

[003] La conformazione di tali strutture à ̈ andata progressivamente evolvendosi nel tempo dando luogo a svariate configurazioni che dipendono fondamentalmente dal tipo di vitigno o altro frutto che si vuole coltivare, dalle operazioni manuali o meccanizzate che si intendono svolgere e da altri fattori.

[004] Anche i materiali impegnati nella costruzione dei pali sono stati via via sostituiti in base alle esigenze di resistenza e di uniformità: inizialmente ricavati da tronchi di legno, vengono oggi prevalentemente realizzati in cemento o metallo di svariate forme e sezioni (circolari, quadrate, rettangolari, poligonali).

[005] Lo stesso si può dire anche per i fili tesi tra i suddetti pali, inizialmente realizzat in ferro zincato, sono stati in seguito sostituiti da fili in acciaio inossidabile opportunamente studiato per l’applicazione nel campo della viticoltura.

[006] Nella conformazione attualmente più diffusa nel settore della viticoltura, il filare à ̈ costituito da una pluralità di pali equidistanziati ed allineati tra loro che risultano interconnessi reciprocamente da un filo orizzontale fisso detto "filo portante†o “filo di mazza" che viene fissato con appositi dispositivi su detti pali ad un'opportuna altezza dalla superficie del terreno.

[007] Inoltre, sui due pali risultanti alle estremità di ogni filare, detti "pali di testata", viene inoltre fissata almeno una coppia di fili fra loro paralleli nonché disposti su rispettivi lati di ciascun palo del filare stesso. Questi fili sono comunemente detti “fili di contenimento†o “fili mobili†, in quanto, durante le varie fasi di coltivazione delle piante, vengono spostati a diverse altezze dal suolo per contenere ed organizzare la vegetazione in crescita secondo una configurazione voluta.

[008] I “pali di testata†vengono anche opportunamente controventati con dei fili di ancoraggio, o tiranti, che sono anch'essi agganciati mediante dei dispositivi di fissaggio alla sezione esterna del palo.

[009] Inoltre, per una gestione sistematica ed efficiente del vigneto, si rende necessario l’utilizzo di un gran numero di accessori cooperanti con detti fili, quali ad esempio rulli ni tendifilo e ammortizzatori, che facilitano e velocizzano le operazioni di tesatura degli stessi e io spostamento dei fili mobili.

[0010] Per questo motivo, si presenta la necessità di realizzare dei dispositivi di fissaggio sui pali, comunemente detti collari, che siano in un certo senso “universali†, ovvero che consentano l'aggancio, in base alle diverse condizioni d'uso, sia dei fili ma anche di qualsivoglia accessorio, sia da un lato del palo che da altro.

[0011] Inoltre, tali dispositivi di fissaggio, in particolare quelli utilizzati in viticoltura, devono risultare resistenti soprattutto per quanto riguarda lo sforzo a trazione cui sono sottoposti: tale sforzo à ̈ assai elevato ma nel contempo anche molto variabile, si pensi ad esempio alla differenza di peso che possono avere le piante dalla stagione di produzione alla stagione invernale in filari lunghi anche centinaia di metri, oppure ancora al rilevante “effetto vela" che può provocare il vento che investe trasversalmente un filare.

[0012] . Inoltre à ̈ evidente come i detti dispositivi di fissaggio risultino soggetti ad agenti atmosferici, in particolare all’acqua e a sbalzi termici che possono comportare alterazioni strutturali dei materiale di cui sono costituiti, nonché ad agenti chimici antiparassitari che vengono impiegati nella viticoltura che possono causare la perdita di proprietà essenziali per l'impiego.

[0013] Il brevetto italiano IT 1 217 262 mostra un dispositivo di fissaggio e regolazione per viticoltura costituito essenzialmente da un collare in filo metallico a sezione piena piegato e sagomato secondo una forma sostanzialmente coniugata a quella della superficie periferica esterna del palo, in modo da aderire perfettamente a quest’ultimo. Il collare à ̈ inoltre provvisto di un tratto sporgente formante un vano tra la superficie del palo ed il filo avvolto attorno ad esso, in cui può essere fissato un dispositivo di aggancio sui quale sono montati dei fili. Il dispositivo di aggancio comprende un rullino su cui à ̈ possibile avvolgere i fili del filare per conferire allo stesso la tensione desiderata.

[0014] Allo stato attuale dell’arte si osserva però una grande variabilità di sezioni nei pali che vengono comunemente utilizzati nel settore; una certa variabilità si rileva all’interno di uno stesso vigneto o addirittura di uno stesso filare se ad esempio si à ̈ provveduto alla sostituzione di un palo danneggiato con un palo avente diversa conformazione.

[0015] Considerata l'impossibilità di adattare un collare del tipo mostrato in IT 1 217 262 ad un palo avente una sezione diversa da quella per cui il collare à ̈ stato realizzato, à ̈ svantaggiosamente indispensabile per i produttori di accessori per viticoltura predisporre la produzione di centinaia di collari di diverse forme e dimensioni, con conseguenti ridotte economie di scala, necessità di frequenti variazioni delle impostazioni di lavoro dei macchinari di produzione e incremento dei costi di gestione.

[0016] Un’altra tipologia di collare di fissaggio che viene correntemente applicata consiste in una fascetta metallica o plastica rigida pre-sagomata, avente due estremità lievemente inflesse e dotate di aperture passanti che consentono la chiusura della fascetta attorno alla superficie esterna del palo mediante un sistema a perno.

[0017] Anche questo tipo di collare, seppur dotato di un minimo sistema di regolazione che permette di poter essere associato a pali aventi sezioni di forma identica ma di diametri leggermente variabili, presenta comunque una scarsa adattabilità a causa della limitata lunghezza complessiva della fascetta che costituisce il collare stesso. Inoltre, come per il collare precedentemente descrìtto, permane l'impossibilità di applicazione a pali con sezioni differenti rispetto a quella per cui il collare à ̈ stato sagomato.

[0018] Compito principale della presente invenzione à ̈ quello di superare gli inconvenienti dei dispositivi di fissaggio ad un palo di tipo noto. Inoltre, compito principale di questa invenzione à ̈ anche quello di superare gli inconvenienti dei procedimenti di montaggio di tipo noto degli stessi.

[0019] Nell’ambito di tale compito, uno scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo di fissaggio che crei un punto di punto di attacco per fili o accessori vari su pali o travi che ne sono sprovvisti, in particolare pali di un filare di piante, detto dispositivo essendo sufficientemente flessibile da adattarsi alla forma della superficie esterna di sostegni di qualsiasi forma e dimensione ma che allo stesso tempo offra le caratteristiche di resistenza e durabilità richieste per l’impiego, in particolare, nel settore della viticoltura.

[0020] Un ulteriore scopo della presente invenzione consiste nel fornire un dispositivo di fissaggio ad un palo che risulti semplice da montare anche da un unico operatore ed economico da produrre.

[0021] Non ultimo scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un procedimento di montaggio di un dispositivo di fissaggio ad un palo di semplice applicazione e che possa essere effettuato eventualmente solo manualmente,

[0022] Il compito e gli scopi sopra indicati, ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti tramite la realizzazione di un dispositivo di fissaggio in accordo con la rivendicazione 1 e tramite un procedimento per il montaggio dello stesso secondo la rivendicazione 8.

[0023] Per rendere più chiara la spiegazione della presente invenzione e dei suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descrìverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile forma realizzativa non limitativa della presente invenzione.

[0024] Nei disegni:

-la figura 1 Ã ̈ una vista frontale del dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione;

-la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica del dispositivo di fissaggio secondo la presente invenzione applicato ad un palo, e un esploso di un possibile utilizzo dello stesso in cooperazione con dei mezzi accessori per fissare un tirante di ancoraggio;

-la figura 3 mostra il dispositivo di fissaggio della presente invenzione assemblato su un palo e predisposto per ricevere un corpo di aggancio.

[0025] Con riferimento alle figure precedentemente citate, si à ̈ genericamente indicato con il numero di riferimento 1 un dispositivo di fissaggio di uno o più corpi di aggancio 30 ad un palo di sostegno 3 ad esempio appartenente ad un filare di un vigneto [0026] Il dispositivo di fissaggio 1 à ̈ costituito da un elemento di avvolgimento 4 e da un mezzo bloccaggio 6 (figura 1). L’elemento di avvolgimento 4 à ̈ preferibilmente realizzato da una fascetta ad elevata flessibilità, ad esempio realizzata in sottile lamierino metallico o in materiale plastico, in modo da potersi perfettamente adattare alla superficie perimetrica esterna del palo 3 ed à ̈ di per sé nota e disponibile sul mercato avvolta in una spirale di lunghezza standardizzata.

[0027] Il mezzo di bloccaggio 6 à ̈ sostanzialmente una fìbbia, realizzata preferibilmente in materiale metallico o plastico, provvista centralmente di un corpo piano 7, trasversalmente al quale si sviluppano almeno due alette di trattenimento (8), almeno due alette di bloccaggio (18), ed un corpo asolato 9 utilizzabili come verrà spiegato in seguito.

[0028] In fase di montaggio del dispositivo di fissaggio 1, l'operatore posiziona la porzione di estremità libera 5a della fascetta 4 sul corpo piano 7 della fìbbia 6 e, mediante mezzi noti, ad esempio ripiegando l'estremità 5a ad uncino attorno al corpo piano 7, unisce Î ̄ due elementi.

[0029] Successivamente l'operatore blocca la porzione di estremità 5a della fascetta 4 sulla fibbia 6 mediante la piegatura, una verso l’altra, le alette di trattenimento 8 che, una volta effettuata l’operazione, formano un corpo cavo 17 di una fenditura longitudinale passante che permette l'inserimento all'interno di essa, nelle fasi successive del montaggio, di entrambe le estremità della fascetta 4.

[0030] Successivamente la fascetta viene gradatamente svolta dal rotolo trattenendola dalla sua porzione di estremità libera 5a, finché l'operatore, abbozzando l'avvolgimento delia fascetta 4 attorno al palo 3, non ritiene di aver estratto una lunghezza sufficiente all'operazione (ovvero la lunghezza circa equivalente alla circonferenza esterna del palo più una piccola porzione per la chiusura); a questo punto la fascetta 4 viene recisa alla lunghezza scelta, formand quindi una seconda porzione di estremità 5b.

[0031] La fascetta 4 viene allora avvolta attorno al palo 3 facendo compiere un giro all’estremità 5b finché la stessa non viene a trovarsi in prossimità della fibbia 6.

[0032] A questo punto l’estremità 5b viene ricevuta all’interno della fenditura del corpo cavo 17, formato dalle alette di trattenimento 8 piegate, dal lato longitudinalmente opposto a quello di ingresso dell’estremità 5a da dove invece viene poi estratta. La fascetta 4 così disposta può essere stretta saldamente attorno alla superficie esterna del palo 3 fino a farla aderire perfettamente semplicemente tirando l’estremità 5b e facendo leva sul corpo cavo 17. Questa operazione può essere eseguita a mano o, preferibilmente, tramite l'utilizzo di un apposito attrezzo noto.

[0033] Una volta che la fascetta 4 ha raggiunto il grado di tensionamento desiderato, l’estremità 5b viene ripiegata all’indietro fino a poggiarsi sulla parte esterna del corpo cavo 17; l’estremità rivoltata viene quindi bloccata irremovibilmente in questa posizione mediante la piegatura una verso l'altra delle alette di bloccaggio 18.

[0034] A questo punto la fascetta formante il dispositivo di fissaggio si presenta saldamente associata al palo di sostegno 3. La fase successiva consiste nel creare un punto di aggancio per un filo o un accessorio al dispositivo di fissaggio 1 : ciò può essere effettuato agendo opportunamente sul corpo asolato 9 della fibbia 6, che, una volta montato il dispositivo di fissaggio 1 nella maniera precedentemente descritta, si presenta come un'asola attraversata dalla fascetta 4 bloccata dalle alette di bloccaggio 18, a formare quindi due lobi cavi 10a, 10b aderenti alla superficie esterna del palo 3 e disposti da parti opposte rispetto alla fascetta 4.

[0035] Ripiegando i due lobi opposti 10a, 10b del corpo asolato 9 l'uno verso l'altro facendo leva sul corpo cavo 17, come à ̈ indicato in figura 2 dalle frecce A e B, si viene a formare un passaggio 12 attraverso le cavità dei due lobi 10a, 10b sovrapposti (come rappresentato in figura 2 in tratteggio) che permette

di un corpo di aggancio 30, ad esempio facendo passare l’estremità di un elemento filiforme 2 da fissare direttamente all’interno del passaggio 12 a formare una seconda asola, oppure nella forma di un mezzo di aggancio metallico 11 sostanzialmente a forma di U, atto ad impegnarsi con il corpo asolato 9 ripiegato che fornisce in questo modo un idoneo e saldo supporto su cui fissare qualsiasi accessorio o filo che si voglia collegare al palo di supporto 3. La configurazione definitiva assunta dal dispositivo di fissaggio à ̈ mostrata in figura 3, in cui si notano ì due lobi 10a, 10b predisposti per impegnare un qualsiasi corpo di aggancio (30).

[0036] Nella forma realizzativa rappresentata a scopo illustrativo e non limitativo in figura 2, il mezzo di aggancio 11 à ̈ provvisto di aperture passanti 15 opportunamente disposte e configurate per permettere l’inserimento ed il fissaggio di un elemento filiforme 2, ad esempio un tirante di ancoraggio. Detto elemento filiforme 2 à ̈ costituito da uno spezzone di filo metallico di lunghezza idonea da un lato fissato al suolo con mezzi e procedimenti noti e dall’altro associato al mezzo di aggancio 1 1.

[0037] Vantaggiosamente, sul mezzo di aggancio 11 potrebbe essere girevolmente associato in maniera removibile un opportuno rullino 13 noto sul quale vengono avvolti gli elementi filiformi 2 come mostrato in figura 2. Sulla superficie laterale di detto rullino 13 Ã ̈ provvisto un foro 14 per l'inserimento di un braccio leva, quale ad esempio una chiave a tubo, per facilitare la rotazione del rullino 13 stesso e quindi l'avvolgimento degli elementi filiformi 2 attorno a detta superficie ai fine di conferire la giusta tensione.

[0038] Inoltre, sulla faccia de! palo 3 diametralmente opposta a quella dove à ̈ presente la fìbbia 6, la fascetta 4 del dispositivo di fissaggio 1 può essere associata ad un altro dispositivo accessorio, ad esempio ad un tensionatore di fili di filare, svolgendo così due funzioni con un unico dispositivo di fissaggio.

[0039] Si à ̈ quindi ottenuto un dispositivo di fissaggio che comporta un’ottimizzazione dell’uso delle risorse per i produttori di accessori per viticoltura permettendo l’impiego di un'unica linea produttiva per la realizzazione di un solo dispositivo di fissaggio, atto a creare un punto di aggancio per elementi filiformi o accessori vari, adattabile senza difficoltà a qualsiasi conformazione del palo, eliminando quindi la necessità di produrre una vasta serie di modelli diversi e conseguentemente raggiungendo convenienti economie di scala ed evitando di prevedere notevoli posizioni di magazzino, con notevole risparmio di materiali e personale.

[0040] Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto di necessitare di un numero ridotto di operazioni per il montaggio del suddetto dispositivo di fissaggio, conducibili con facilità da un unico operatore anche solo manualmente.

[0041] Naturalmente la presente invenzione à ̈ suscettibile di numerose applicazioni, modifiche o varianti senza con ciò uscire dall'ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

[0042] Inoltre ì materiali e le attrezzature utilizzati per la realizzazione della presente invenzione, nonché le forme e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (9)

1. "DISPOSITIVO DI FISSAGGIO " RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di fissaggio (1) di un corpo di aggancio (30) ad un palo (3) comprendente: - un elemento di avvolgimento (4) comprendente una fascetta flessibile, e - un mezzo di bloccaggio (6) adatto a ricevere una coppia di regioni di estremità (5a, 5b) dell’elemento di avvolgimento (4), caratterizzato dal fatto che detto mezzo di bloccaggio (6) comprende un corpo asolato (9) che si estende trasversalmente rispetto allo sviluppo longitudinale di detta fascetta flessibile (4).
2. 2. Dispositivo di fissaggio (1), secondo la rivendicazione 1, in cui il mezzo di bloccaggio (6) comprende un corpo piano (7), almeno due alette di trattenimento (8), almeno due alette di bloccaggio (18), e il corpo asolato (9).
3. 3. Dispositivo di fissaggio (1), secondo la rivendicazione 2, in cui dette due alette di trattenimento (8) sono adatte ad essere ripiegate l’una verso l’altra a formare un corpo cavo (17).
4. 4. Dispositivo di fissaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo asolato (9) comprende due lobi (10a, 10b) posizionati da lati opposti rispetto al corpo piano (7) del mezzo di bloccaggio (6).
5. 5. Dispositivo di fissaggio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti lobi (10a, 10b) del corpo asolato (9) sono pieghevoli l’uno verso l’altro a formare un passaggio (12) atto ad essere associato con un corpo di aggancio (30).
6. 6. Dispositivo di fissaggio (1) secondo ia rivendicazione 5, in cui il corpo di aggancio (30) comprende un mezzo di aggancio (11), sostanzialmente a forma di U, previsto per essere inserito nel passaggio (12).
7. 7. Dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 5, in cui II corpo di aggancio (30) comprende un’asola formata da un elemento filiforme (2) inserito nel passaggio (12).
8. 8. Procedimento per il montaggio di un dispositivo di fissaggio secondo una delle rivendicazioni da 1 a 7 caratterizzato dal fatto di prevedere le seguenti fasi: a) avvolgere un elemento di avvolgimento (4) attorno ad un palo (3); b) serrare l’elemento di avvolgimento (4) mediante un mezzo di bloccaggio (6); c) piegare l’uno s altro lobi (10a,10b) provvisti sul corpo asolato (9) per ottenere un passaggio (12).
9. 9. Procedimento per il montaggio di un dispositivo di fissaggio (1) secondo la rivendicazione 8 in cui la fase c) consiste nell’impegnare nel passaggio (12) un corpo di aggancio (30).