ITPI20100099A1 - Innovativo dispositivo a uso chirurgico da impiegare nei trapianti muscolo/tendinei eseguiti in artroscopia - Google Patents

Description

Descrizione a corredo della domanda di breveto per invenzione industriale dal titolo: "INNOVATIVO DISPOSITIVO A USO CHIRURGICO DA IMPIEGARE NEI TRAPIANTI MUSCOLO/TENDINEI ESEGUITI IN ARTROSCOPIA"

DESCRIZIONE

Il trovato in esame riguarda uno specifico dispositivo a uso chirurgico da impiegare nella gestione delle suture e nei trapianti muscolo/tendinei eseguiti per via mini invasiva e, in particolare, per il trasferimento del gran dorsale assistito in endoscopia. Come noto agli esperti del setore gli interventi sopra citati sono al momento molto delicati esponendo il paziente ad alcuni rischi. Il nervo ascellare è sicuramente tra le strutture più vulnerabili. Esso, infati, incrocia lo spazio attraverso il quale viene trasferita l’unità muscolo-tendinea quindi può essere danneggiato, in special modo se non visualizzato e se si utilizzano strumenti chirurgici appuntiti. Altro aspetto cruciale è la gestione delle suture che armano il trapianto: queste andrebbero protete da eventuali abrasioni durante il loro scorrimento e dovrebbero essere mantenute parallele in modo che non si incrocino e quindi non ruotino l’innesto; dovrebbero altresì poter essere rilasciate singolarmente così da fissare la prima coppia mantenendo le seconde (e il trapianto stesso) il più vicino possibile all’area in cui le stesse saranno successivamente assicurate.

Allo scopo della presente domanda di brevetto appare superfluo descrivere i vari rimedi e accessori attualmente utilizzati per ovviare ai problemi citati in quanto il loro funzionamento è familiare a tutti i tecnici del settore, costituendo arte nota, e sono comunque inadeguati a risolvere le difficoltà prospettate. Scopo principale del presente strumento è quello di eliminare o, quanto meno, limitare gli inconvenienti sopra descritti fornendo a tutti i chirurghi del ramo un dispositivo specifico e dedicato, da impiegare nella gestione delle suture e nei trapianti muscolo/tendinei, con particolare riferimento al trasferimento del gran dorsale eseguito per via mini invasiva. A detto risultato si è pervenuti, in conformità dell’invenzione, adottando la soluzione tecnica di realizzare un sistema avente le caratteristiche descritte nelle rivendicazioni indipendenti. Altre particolarità della presente innovazione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.

I vantaggi che derivano dal trovato in esame consistono essenzialmente nel fatto che, adottando l’innovativo attrezzo che andremo a illustrare, si potranno eseguire con più facilità e sicurezza alcune operazioni chirurgiche riguardanti i trapianti muscolo/tendinei (trasferimento del gran dorsale) eseguiti per via mini invasiva. Questi e ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione industriale saranno meglio e in maggior misura compresi da ogni tecnico del ramo dalla descrizione che segue e con l’aiuto degli annessi disegni dati quale esemplificazione del trovato e non vanno considerati in senso limitativo.

- La Tavola 1 ci mostra l’oggetto in esame completo di tutte le parti di cui è composto. Nella Fig. 1 è rappresentato il particolare dispositivo (1) da impiegare nella gestione delle suture e nei trapianti muscolo/tendinei, e più in particolare il trasferimento del gran dorsale eseguito per via mini invasiva, con in primo piano: le cannule forate (2, 2B) solidali all’asta centrale (3), che le separa e raccorda nel contempo, il cui apice è convenientemente smussato così da evitare danni ai muscoli, nervi e vasi sanguigni quando funge da sonda; l’impugnatura sagomata (4) la cui finitura zigrinata migliora la presa anche se si indossano guanti bagnati e di conseguenza scivolosi. Nella Fig. 2 è visibile la superficie posteriore dell’impugnatura (4B) sulla quale sono evidenti due distinte zone cromatiche delle quali una perfettamente levigata (5) e l’altra (5B), invece, opaca così rifinite perché dovranno essere immediatamente identificabili dall’operatore che grazie a questo espediente potrà agevolmente prevenire l’involontaria rotazione dello strumento durante il suo uso impedendo, in questo modo, l’incrocio delle suture e quindi la conseguente rotazione del trapianto stesso. Sempre sulla superficie posteriore dell’impugnatura (4B) si trovano i fori (6, 6B) riconducibili al lume di apertura delle cannule (2C, 2D) - (viste in sezione) e i quattro elementi cilindrici (7, 7B, 7C, 7D) la cui funzione è quella di agganciare i capi di ciascuna sutura, bloccandoli con un sistema definito di “strozzamento”.

- la Tavola 2 riproduce il trovato, oggetto del presente brevetto, in uso al fine di meglio comprenderne il relativo funzionamento. Nella Fig. 3 è di nuovo raffigurato dispositivo (1B) con in sequenza: le cannule forate (2E, 2F) solidali all’asta centrale (3B), che le separa e raccorda nel contempo, il cui apice è convenientemente smussato così da evitare danni ai muscoli, nervi e vasi sanguigni quando funge da sonda; l’impugnatura sagomata (4C) nella cui superficie posteriore sono evidenti due distinte zone cromatiche delle quali una perfettamente levigata (5C) e l’altra (5D), invece, opaca così rifinite perché dovranno essere immediatamente identificabili dall’operatore che grazie a questo espediente potrà agevolmente prevenire l’involontaria rotazione dello strumento durante il suo uso impedendo, in questo modo, l’incrocio delle suture (8, 8B) e quindi la conseguente rotazione del trapianto (9) stesso (tendine del gran dorsale). Sempre sulla superficie esterna dell 'impugnatura (4C) si trovano i fori (6C, 6D) riconducibili al lume di apertura delle già citate cannule (2E, 2F) e i quattro elementi cilindrici (7E, 7F, 7G, 7H) la cui funzione è quella di agganciare i capi di ciascuna sutura (8, 8B), bloccandoli con un sistema definito di “strozzamento”. Nella Fig. 4 è rappresentata la parte terminale del dispositivo (1, 1B) con in dettaglio le cannule forate (2G, 2H) - (viste parzialmente), solidali all’asta centrale (3C), nel cui interno sono inserite le suture (8C, 8D), introdotte mediante speciali fili metallici asolati di uso corrente in chirurgia.

- la Tavola 3 raffigura il trovato in esame ancora in uso così da comprenderne al meglio il relativo funzionamento. Nella Fig. 5 è nuovamente raffigurato lo specifico dispositivo (1C) introdotto attraverso un piccolo foro (10) definito correntemente “portale artroscopico posteriore”. Lo strumento, visualizzato grazie a un comune artroscopio, a sua volta introdotto in un differente “portale” (non visibile in figura), viene sospinto dall’operatore verso l’ascella (11). Questa fase chirurgica, eseguita fino a oggi a cielo aperto (estendendo l’incisione cutanea, muscolare e tendinea per tutto il tratto compreso tra il sito di definitiva fissazione del trapianto e l’ascella medesima), potrà essere evitata grazie ed trovato in oggetto. Esso, infatti, può raggiungere per via mini invasiva l’ascella (11), dove dovrà “caricare” il trapianto (9B), percorrendo l’intero spazio in modo sicuro per le strutture vasculo-nervose (12) che incrocia nel tratto, grazie alla sua particolare forma e all’assenza di margini taglienti, acuminati o abrasivi. Raggiunta l’ascella (11) il dispositivo (1C) emergerà attraverso l’incisione, eseguita in precedenza, per la preparazione dell’unità muscolotendinea del gran dorsale, venendosi a trovare nel medesimo campo chirurgico con il trapianto (9B), opportunamente armato, alla cui estremità emergono i capi delle suture (8E, 8F). Il successivo ed essenziale passo chirurgico vede un contributo fondamentale da parte del dispositivo (1, 1B, 1C) già citato in precedenza. Le suture (8E, 8F) che emergono dall’apice del trapianto (9B) sono facilmente trasportate all’interno delle cannule (21, 2L), con fili metallici asolati di comune impiego in chirurgia, per essere quindi avvolte attorno ai quattro elementi cilindrici (non visibili in figura) presenti sul dorso del manico dello strumento e infine bloccate. In tal modo il trapianto muscolo-tendineo è reso solidale allo strumento, che lo trae all’intemo dello spazio subacromiale (lo spazio non violato dalle incisioni chirurgiche che sono, viceversa, necessarie in chirurgia tradizionale aperta) e lo trascina in avanti fino a raggiungere l’area in cui il trapianto stesso, attraverso le proprie suture (8E, 8F), dovrà essere definitivamente fissato. Raggiunta l’area desiderata tali suture (8E, 8F) sono facilmente rilasciate sempre dai quattro elementi cilindrici (non visibili in figura) a cui erano state in precedenza bloccate.

Ridotto alla sua struttura essenziale e con riferimento alle figure degli annessi disegni di uno specifico dispositivo a uso chirurgico da impiegare nella gestione delle suture e nei trapianti muscolo/tendinei eseguiti per via mini invasiva e, in particolare, per il trasferimento del gran dorsale assistito in endoscopia, l'invenzione comprende:

- mezzi per eseguire in modo ottimale, e in tutta sicurezza, la gestione delle suture nei trapianti muscolo/tendinei eseguiti per via mini invasiva e, più in particolare, per il trasferimento del gran dorsale assistito in endoscopia grazie a un specifico dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico progettato per tale specifico scopo; mezzi per dotare lo specifico dispositivo (1, 1B, 1C), oggetto del presente brevetto, con due cannule forate (2, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 2H, 21, 2L) solidali a un’asta centrale (3, 3B, 3C) che le separa e raccorda nel contempo;

mezzi per dotare lo specifico dispositivo (1, 1B, 1C), in esame, con un’asta centrale (3, 3B, 3C) il cui apice è convenientemente smussato così da evitare danni ai muscoli, nervi e vasi sanguigni quando la stessa funge da sonda;

- mezzi per dotare lo specifico dispositivo (1, 1B, 1C), oggetto del presente brevetto, con un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) la cui finitura zigrinata migliora la presa anche se si indossano guanti bagnati e di conseguenza scivolosi; - mezzi per dotare lo specifico dispositivo (1, 1B, 1C), in esame, con un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono evidenti due distinte zone cromatiche delle quali una perfettamente levigata (5, 5C) e l’altra (5B, 5D), invece, opaca (o, in alternativa, adottando differenti colori), perché le medesime dovranno essere immediatamente identificabili dal chirurgo che grazie a questo espediente potrà agevolmente prevenire Γ involontaria rotazione dello strumento durante il suo uso impedendo, in questo modo, Γ incrocio delle suture (8, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F) e quindi la conseguente rotazione del trapianto stesso (9, 9B);

- mezzi per dotare lo specifico dispositivo (1, 1B, 1C), oggetto del presente brevetto, di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono presenti dei fori (6, 6B, 6C, 6D) riconducibili al lume di apertura delle già citate cannule forate (2, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 2H, 21, 2L) parti integranti del sistema;

mezzi per dotare lo specifico dispositivo (1, 1B, 1C), in esame, con un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono presenti quattro elementi cilindrici (7, 7B, 7C, 7D, 7E, 7F, 7G, 7H) aventi la funzione di agganciare i capi di ciascuna sutura (8, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F) bloccandoli con un sistema definito di “strozzamento”;

- mezzi per costruire lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C), oggetto del presente brevetto, adottando materiali di diverso tipo siano questi di natura ferrosa, composita, plastica o di altro genere senza per questo comprometterne il corretto funzionamento.

Vantaggiosamente, grazie allo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) in esame, si potrà eseguire in modo ottimale, e in tutta sicurezza, la gestione delle suture nei trapianti muscolo/tendinei eseguiti per via mini invasiva e, più in particolare, per il trasferimento del gran dorsale assistito in endoscopia.

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) oggetto del brevetto, dispone di due cannule forate (2, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 2H, 21, 2L) solidali a un’asta centrale (3, 3B, 3C) che le separa e raccorda nel contempo.

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) in esame, dispone di un’asta centrale (3, 3B, 3C) il cui apice è convenientemente smussato così da evitare danni ai muscoli, nervi e vasi sanguigni quando la stessa funge da sonda.

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) oggetto del brevetto, dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) la cui finitura zigrinata migliora la presa anche se si indossano guanti bagnati e di conseguenza scivolosi.

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) in esame, dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono evidenti due distinte zone cromatiche delle quali una perfettamente levigata (5, 5C) e l’altra (5B, 5D), invece, opaca (o, in alternativa, adottando differenti colori), perché le medesime dovranno essere immediatamente identificabili dal chirurgo che grazie a questo espediente potrà agevolmente prevenire Γ involontaria rotazione dello strumento durante il suo uso impedendo, in questo modo, l’incrocio delle suture (8, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F) e quindi la conseguente rotazione del trapianto stesso (9, 9B).

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) oggetto del brevetto, dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono presenti dei fori (6, 6B, 6C, 6D) riconducibili al lume di apertura delle già citate cannule forate (2, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 2H, 21, 2L) parti integranti del sistema.

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C), in esame, dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono presenti quattro elementi cilindrici (7, 7B, 7C, 7D, 7E, 7F, 7G, 7H) aventi la funzione di agganciare i capi di ciascuna sutura (8, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F) bloccandoli con un sistema definito di “strozzamento”.

Vantaggiosamente, lo speciale dispositivo (1, 1B, 1C) oggetto del brevetto, potrà essere costruito adottando materiali di diverso tipo siano questi di natura ferrosa, composita, plastica o di altro genere senza per questo comprometterne il corretto funzionamento.

In pratica i particolari di esecuzione possono comunque variare in maniera equivalente nella forma, dimensioni, disposizione degli elementi, natura dei materiali impiegati, senza peraltro uscire dall’ambito dell’idea di soluzione adottata e perciò restando nei limiti della tutela accordata dal presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico caratterizzato dal fatto ch adottandolo si potrà eseguire in modo ottimale, e in tutta sicurezza, la gestione dell suture nei trapianti muscolo/tendinei eseguiti per via mini invasiva e, più in particolare, per il trasferimento del gran dorsale assistito in endoscopia.
2. 2) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dispone di due cannule forate (2, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 2H, 21, 2L) solidali a un’asta centrale (3, 3B, 3C) che le separa e raccorda nel contempo.
3. 3) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, 2, caratterizzato dal fatto che dispone di un’asta centrale (3, 3B, 3C) il cui apice è convenientemente smussato così da evitare danni ai muscoli, nervi e vasi sanguigni quando la stessa funge da sonda.
4. 4) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, 2, 3, caratterizzato dal fatto che dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) la quale finitura zigrinata migliora la presa anche se si indossano guanti bagnati e di conseguenza scivolosi.
5. 5) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, 2, 3, 4, caratterizzato dal fatto che dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono evidenti due distinte zone cromatiche delle quali una perfettamente levigata (5, 5C) e l’altra (5B, 5D), invece, opaca (o, in alternativa, adottando differenti colori), perché le medesime dovranno essere immediatamente identificabili dal chirurgo che grazie a questo espediente potrà agevolmente prevenire Γ involontaria rotazione dello strumento durante il suo uso impedendo, in questo modo, l’incrocio delle suture (8, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F) e quindi la conseguente rotazione del trapianto stesso (9, 9B).
6. 6) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, 2 3, 4, 5, caratterizzato dal fatto che dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono presenti dei fori (6, 6B, 6C, 6D) riconducibili al lume di apertura delle già citate cannule forate (2, 2B, 2C, 2D, 2E, 2F, 2G, 2H, 21, 2L) parti integranti del sistema.
7. 7) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, 2, 3, 4, 5, 6, caratterizzato dal fatto che dispone di un’impugnatura sagomata (4, 4B, 4C) nella cui parte posteriore sono presenti quattro elementi cilindrici (7, 7B, 7C, 7D, 7E, 7F, 7G, 7H) aventi la funzione di agganciare i capi di ciascuna sutura (8, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F) bloccandoli con un sistema definito di “strozzamento”.
8. 8) Innovativo dispositivo (1, 1B, 1C) a uso chirurgico di cui alla rivendicazione 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, caratterizzato dal fatto che lo stesso potrà essere costruito adottando materiali di diverso tipo siano questi di natura ferrosa, composita, plastica o di altro genere senza per questo comprometterne il corretto funzionamento.