ITPD20130358A1 - Struttura di suola, particolarmente per calzature sportive - Google Patents

Struttura di suola, particolarmente per calzature sportive

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ITPD20130358A1
ITPD20130358A1 IT000358A ITPD20130358A ITPD20130358A1 IT PD20130358 A1 ITPD20130358 A1 IT PD20130358A1 IT 000358 A IT000358 A IT 000358A IT PD20130358 A ITPD20130358 A IT PD20130358A IT PD20130358 A1 ITPD20130358 A1 IT PD20130358A1
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IT
Italy
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sole structure
midsole
support layer
upper frame
laminar support
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IT000358A
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English (en)
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Angelo Mason
Moretti Enrico Polegato
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Diadora Sport S R L
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Description

STRUTTURA DI SUOLA, PARTICOLARMENTE PER CALZATURE SPORTIVE
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di suola, particolarmente per calzature sportive. Oggigiorno, nel settore delle calzature sportive, è sentita l'esigenza di proporre calzature in grado di controllare il movimento e di ammortizzare gli impatti del piede con il suolo. A tal proposito, il battistrada di una calzatura sportiva ha la funzione di garantire la trazione su terreno scivoloso come l'asfalto bagnato e deve resistere all'usura. Esso, infatti, in quanto sottoposto a varie sollecitazioni, è tipicamente composto da una mescola di gomme, per le qualità di alta resistenza e di durata, con vari intarsi per adattarsi alla superficie di calpestio e garantire la migliore aderenza possibile con essa. Molto spesso il battistrada presenta nella zona dell'avampiede degli intagli di flessione che ne permettono, nell'ultima fase della rullata, una migliore mobilità, mentre nella parte mediale del famice il battistrada può essere assente, lasciando spazio all'intersuola per ridurre il peso della scarpa.
Per quanto riguarda il livello di ammortizzazione, esso deve essere tale da diminuire adeguatamente l'eccessivo carico nella zona di impatto del piede al suolo e restituire elasticamente parte dell'energia ricevuta per favorire soprattutto la fase di spinta durante la rullata, cercando di diminuire lo stress muscolare e i carichi a danno dell'apparato scheletro muscolare.
Ad oggi, per soddisfare tali esigenze, sono note strutture di intersuole che comprendono uno spessore di materiale elasticamente cedevole ed ammortizzante, atto a conformarsi anatomicamente in funzione degli assetti che assume il piede dell'utente durante la pratica dell'attività sportiva. Le intersuole sono ad oggi convenientemente realizzate in materiale polimerico, in particolare PU ed EVA, acronimi del poliuretano e dell'etilvinilacetato, con rinforzi, detti shank, nella zona del famice in TPU o in PEBAX, acronimi del poliuretano termoplastico e del Polyether Block Amides.
Lo shank posto nella zona mediana della sezione centrale della pianta, garantisce maggiore stabilità torsionale sia in fase di impatto del tallone che in fase di spinta, e soprattutto durante i movimenti laterali.
L'uso dell'etilvinilacetato, da qui in poi abbreviato con il suo acronimo EVA, è molto diffuso in quanto, essendo un materiale espanso, è leggero e in grado di assorbire gli impatti.
Tuttavia, uno dei problemi dell'EVA è che, a causa delle ripetute compressioni durante l'utilizzo, perde nel tempo le proprietà ammortizzanti ed il ritorno elastico della fase di spinta.
La schiuma in poliuretano risolverebbe questo problema ma è più pesante dell'EVA e soggetto a idrolisi in breve tempo.
I produttori di calzature sportive hanno proposto alcune soluzioni a questi problemi che consistono nell'inglobare, in corrispondenza della zona del tallone, dei dispositivi ammortizzanti che consistono di cuscinetti contenenti aria oppure gel o simili, atti a deformarsi assorbendo in parte elasticamente ed in parte plasticamente l'energia dell'impatto con il suolo.
Tuttavia, nel tempo, i cuscinetti si sgonfiano e si rompono facilmente se sottoposti a ripetute compressioni durante lo svolgimento dell'attività sportiva.
Un'altra soluzione proposta è la realizzazione dell'intersuola con struttura a nido d'ape, tuttavia ancora troppo pesante.
Il compito del presente trovato è quello di realizzare una struttura di suola per calzature sportive leggera e flessibile per conformarsi facilmente ai movimenti del piede dell'utilizzatore e al contempo in grado di ammortizzare efficacemente gli impatti con il suolo durante la pratica delle attività sportive. Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare una struttura di suola in grado di mantenere nel tempo le ricercate caratteristiche di ammortizzazione e spinta.
Un altro scopo del trovato è quello di proporre una struttura di suola semplice e producibile con costi contenuti.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una struttura di suola, particolarmente per calzature sportive, caratterizzata dal fatto di comprendere in successione dal basso:
- una suola battistrada,
- un'intersuola cava in materiale elastico, con un fondo presentante aperture passanti che si affacciano su opposte facce dello stesso, ed almeno una cornice superiore, delimitante una rispettiva apertura rivolta a detto fondo e sollevata da questo mediante elementi di sostegno in corrispondenza almeno del tallone, che definiscono una successione di passaggi laterali di detta intersuola colleganti la sua cavità interna con l'esterno,
- uno strato di supporto laminare per il piede associato perimetralmente a detta cornice superiore a coprire detta apertura,
detto strato di supporto laminare presentando caratteristiche di estensibilità e detta intersuola presentando caratteristiche di flessibilità tali che in combinazione il sistema restituisce una spinta di risposta alla pressione del piede su detto strato di supporto laminare durante l'attività sportiva.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, della struttura di suola secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 è una vista laterale della struttura di suola secondo il trovato nella sua prima forma di realizzazione;
- la figura 2 è una vista in pianta dal basso della struttura di suola secondo il trovato, ancora nella prima forma di realizzazione;
- la figura 3 è una sezione della figura 2 eseguita lungo l'asse III-III;
- la figura 4 è una sezione della figura 2 eseguita lungo l'asse IV-IV;
- la figura 5 è una vista in pianta dall'alto della struttura di suola secondo il trovato sempre nella prima forma di realizzazione;
- la figura 6 è una vista laterale della struttura di suola secondo il trovato nella sua seconda forma di realizzazione;
- la figura 7 è una vista in pianta dal basso della struttura di suola secondo il trovato, ancora nella seconda forma di realizzazione;
- la figura 8 è una sezione della figura 7 eseguita lungo l'asse VIII-VIII;
- la figura 9 è una sezione della figura 7 eseguita lungo l'asse IX-IX;
- la figura 10 è una vista in pianta dall'alto della struttura di suola secondo il trovato sempre nella seconda forma di realizzazione.
Con riferimento alle figure citate, la struttura di suola secondo il trovato, nella sua prima forma di realizzazione, è indicata complessivamente con il numero di riferimento 10.
Come ben visibile nelle sezioni di figura 2 e 3, essa comprende in successione dal basso una suola battistrada 11 in gomma, un'intersuola 12 cava in materiale elastico ed uno strato di supporto laminare 13 per il piede.
In particolare, l’intersuola 12 è realizzata a pezzo unico in materiale elastomerico termoplastico, preferibilmente PEBAX.
La cavità dell’intersuola 12 è ben visibile nelle figure da da 3 a 5, nelle quali si distingue un fondo 14 presentante aperture passanti 15 che si affacciano su opposte facce 16a e 16b dello stesso ed una cornice superiore 17 delimitante un’apertura rivolta al fondo 14 e che si estende lungo tutto il perimetro dell'intersuola 12. Lo strato di supporto laminare 13 è associato perimetralmente alla cornice superiore 17 a coprire l’apertura che essa delimita.
La cornice superiore 17 è sollevata dal fondo 14 mediante elementi di sostegno 18 che si sviluppano lungo il perimetro della struttura di suola 10, risultando maggiormente sollevata da elementi più alti in corrispondenza del tallone 19 rispetto all’avampiede 20 e al famice 21.
Gli stessi elementi di sostegno 18, come indicato in figura 1, definiscono una successione di passaggi laterali 22 dell’intersuola 12 colleganti la sua cavità interna con l’esterno.
Essi si sviluppano dalla cornice verso il basso inclinati verso il tallone 19 o verso l'avampiede 20 fino a congiungersi al fondo 14.
In generale, lo strato di supporto laminare 13 presenta caratteristiche di estensibilità e l'intersuola 12 caratteristiche di flessibilità tali che in combinazione il sistema restituisce una spinta in risposta alla pressione del piede sullo strato di supporto laminare 13 durante l'attività sportiva.
In particolare, esso può presentare caratteristiche di elasticità minori rispetto a quelle dell'intersuola 12.
Più in particolare, in questo caso lo strato di supporto laminare 13 ha una struttura a rete inestensibile preferibilmente in materia plastica, del tipo poliuretano termoplastico, in breve TPU. Nella quinta figura esso è illustrato solo parzialmente nella zona del tallone 19 per rendere visibile l'intersuola 12.
Nel caso illustrato lo strato di supporto laminare 13 presenta caratteristiche di estensibilità limitate in modo tale da far flettere avvicinandosi pareti laterali 23 trasversalmente opposte dell'intersuola 12 quando sottoposto alla pressione del piede. Convenientemente l'intersuola è realizzata in questo caso in materiale elasticamente cedevole. In figura 4 è riportata una sezione trasversale effettuata in corrispondenza della zona del tallone 19, in cui è indicata con A la direzione di spostamento dello strato di supporto laminare 13 a seguito della pressione esercitata su di esso dal piede e con B le direzioni verso cui lo strato di supporto laminare 13 sostanzialmente inestensibile, curvando verso il basso, porta a flettere le pareti laterali 23 dell'intersuola 12.
In alternativa, lo strato di supporto laminare 13 può comprendere una rete inestensibile accoppiata ad un film in materia plastica di rinforzo, per garantire leggerezza e flessibilità. La materia plastica del film è costituita anch'essa preferibilmente da TPU.
Per garantire la spinta di risposta alla pressione del piede sullo strato di supporto laminare 13, questo può presentare, in un'altra versione, caratteristiche di elasticità maggiori rispetto a quelle dell'intersuola 12 e può consistere ad esempio di una rete elasticamente cedevole in materia plastica, ancora in TPU. In tal caso la deformazione dello stesso non porta a flettere le pareti laterali 23 dell'intersuola 12, il cui materiale è meno elastico, ma si deforma lui stesso verso il basso in modo elastico.
Lo strato di supporto laminare 13 può essere incollato alla cornice superiore 17, oppure preferibilmente, come nel caso descritto, è associato perimetralmente alla cornice superiore 17 per termosaldatura di due film 24 in materia plastica, tra cui esso risulta interposto in corrispondenza della sua zona perimetrale, con la cornice superiore 17.
Lo strato di supporto laminare 13 può essere equivalentemente associato alla cornice superiore 17 dell’intersuola 12 per incollaggio.
Come ben visibile nelle figure in pianta dall’alto e dal basso, le aperture passanti 15 sono determinate dall'incrocio di una successione di traversi 25 con una spina longitudinale 26.
I traversi 25 sono sagomati, sostanzialmente paralleli tra loro e si sviluppano dall’estremità inferiore degli elementi di sostegno 18 tra le due opposte pareti laterali 23 dell’intersuola 12 collegandole.
La suola battistrada 11 sostanzialmente riveste i traversi 25 dal lato di contatto con il suolo, in corrispondenza del tallone 19 e dell’avampiede 20. In corrispondenza del famice 21 i traversi 25 sono convenientemente più sottili rispetto a quelli delle zone del tallone 19 e dell’avampiede 20, costituendo sostanzialmente un prolungamento degli elementi di sostegno 18 sotto la pianta del piede. Nella seconda forma di realizzazione, la struttura di suola è indicata complessivamente con il numero di riferimento 110 ed è illustrata nelle figure da 6 a 10.
In particolare, nella sezione di figura 8, si nota come essa comprende, come nella precedente forma di realizzazione, in successione dal basso una suola battistrada 111 in gomma, un'intersuola 112 cava in materiale elastico ed uno strato di supporto laminare 113 per il piede.
La cavità dell’intersuola 112 è ben visibile nelle figure da 8 a 10, nelle quali si distingue un fondo 114 presentante aperture passanti 115 che si affacciano su opposte facce 116a e 116b dello stesso ed una cornice superiore 117 delimitante un’apertura rivolta al fondo 114 e che si estende lungo tutto il perimetro dell'intersuola 112. Lo strato di supporto laminare 113 è associato perimetralmente alla cornice superiore 117 a coprire l’apertura che essa delimita. In figura 10 lo strato di supporto laminare 113 è disegnato solo in parte come per la precedente forma di realizzazione, per lasciare in vista il resto dell'intersuola 112.
A differenza della precedente forma di realizzazione, l’intersuola 112 è realizzata in due parti, con cornice superiore 117 realizzata separatamente dalla porzione cava 127 dell’intersuola 112.
Anche in questa forma di realizzazione, la cornice superiore 117 è sollevata dal fondo 114 mediante elementi di sostegno 118 che si sviluppano lungo il perimetro della struttura di suola 110, risultando maggiormente sollevata da elementi più alti in corrispondenza del tallone 119 rispetto all’avampiede 120 e al famice 121.
In particolare, gli elementi di sostegno 118 si presentano all'esterno come elementi sostanzialmente tubolari, di sezione quadrilatera nell'esempio e con spigoli arrotondati, realizzati a pezzo unico con il fondo 114 dell’intersuola 112. La serie di questi elementi, affiancati lungo il perimetro dell’intersuola 112 come indicato in figura 6, definisce una successione di passaggi laterali 122 colleganti la cavità interna dell’intersuola 112 con l’esterno.
In realtà gli elementi di sostegno 118 sono realizzati a pezzo unico non solo con il fondo 114 ma anche tra di loro e dalla stessa figura si nota come essi, nella forma descritta, sono alternati dall'esterno da elementi separatori 128.
Inoltre gli elementi di sostegno 118 affiancati lungo il perimetro sostanzialmente costituiscono la parete della porzione cava 127.
La suola battistrada 111 è realizzata in gomma e riveste, almeno parzialmente, il fondo 114 dal lato di contatto con il suolo.
La cornice superiore 117 e gli elementi separatori 128 sono realizzati in materiale elastomerico termoplastico, preferibilmente due tipologie di PEBAX, e la porzione cava 127 è realizzata in materiale polimerico, preferibilmente EVA.
Anche in questa forma di realizzazione, una peculiarità della struttura di suola 110 sta nel fatto che lo strato di supporto laminare 113 presenta caratteristiche di estensibilità e l'intersuola 112 presenta caratteristiche di flessibilità tali che in combinazione il sistema restituisce una spinta di risposta alla pressione del piede sullo strato di supporto laminare 13 durante l'attività sportiva. I materiali dello strato di supporto 113 e dell'intersuola 112 possono essere gli stessi descritti nella precedente forma di realizzazione, così come le loro rispettive caratteristiche, le une relativamente alle altre, possono essere dello stesso tipo già descritte.
Dalla decima figura si può notare che lo strato di supporto laminare 113 consiste di una rete.
Esso può presentare caratteristiche di estensibilità limitate in modo da far flettere avvicinandosi pareti laterali 129 trasversalmente opposte dell'intersuola 12 quando sottoposto alla pressione del piede, come precedentemente descritto e illustrato in figura 4 per la prima forma di realizzazione.
Ancora, in questo caso lo strato di supporto laminare 113 è associato perimetralmente alla cornice superiore 117 per termosaldatura di due film 124 in materia plastica, tra cui esso risulta interposto in corrispondenza della sua zona perimetrale, con la cornice superiore 17.
Tuttavia, lo strato di supporto laminare 113 può essere equivalentemente associato alla cornice superiore 117 dell’intersuola 112 per incollaggio. In altre varianti realizzative, l'intersuola 12 o 112 può presentare più cornici superiori 17, ad esempio una nella zona del tallone ed una nella zona dell'avampiede, le cui aperture vengono coperte da rispettivi strati di supporto laminari 13 o 113.
Vantaggiosamente, nella realizzazione di una calzatura, l'impiego di una struttura di suola 10 o 110 secondo il trovato, in particolare con strato di supporto laminare 13 o 113 a rete da accoppiare ad altri elementi traspiranti del sottopiede, permette di ottenere una calzatura con caratteristiche di traspirabilità, creandosi un polmone di ventilazione nella cavità dell'intersuola 12 o 112.
È da notare che durante l'impiego di una calzatura comprendente una struttura di suola 10 secondo il trovato, con strato di supporto laminare 13 presentante caratteristiche di elasticità minori rispetto a quelle dell'intersuola 12, la pressione del piede dell'utente causa un abbassamento dello strato di supporto laminare 13 che provoca la deformazione elastica delle opposte pareti laterali 23 che sostanzialmente flettono in direzione B avvicinandosi nel modo già descritto e illustrato in figura 4.
Durante la rullata, si verifica il rilascio della compressione a cui è stata appena sottoposta la parte di suola e lo strato di supporto laminare 13, cooperando con l'intersuola 12, riprende la sua posizione iniziale rilasciando l'energia incamerata con un effetto "trampolino" di spinta contro il piede.
Lo strato di supporto laminare 13 favorisce sensibilmente la fase di spinta durante la pratica dell'attività sportiva.
Le stesse osservazioni si possono ripetere per la seconda forma di realizzazione della struttura di suola 110.
Per entrambe le forme di realizzazione l'effetto "trampolino" di spinta si ottiene anche nel caso in cui lo strato di supporto laminare presenti caratteristiche di elasticità maggiori rispetto a quelle dell'intersuola, ed è dovuto in tal caso al ritorno elastico dello stesso strato di supporto laminare.
È da notare che la cavità dell'intersuola permette di realizzare una struttura flessibile per conformarsi anatomicamente agli assetti del piede, e leggera grazie alla ridotta quantità di materiale impiegato.
Inoltre, l'uso di uno strato di supporto laminare, del tipo descritto, permette di mantenere inalterate nel tempo le caratteristiche di resa elastica e di spinta, così come la cavità all'interno dell'intersuola perrmette, contenendo al contempo il peso della struttura, di ammortizzare l'impatto con il suolo riducendo la dipendenza di tale proprietà dal materiale impiegato.
È anche da notare che in entrambe le forme di realizzazione gli elementi di sostegno 18 e 118 non solo distanziano la cornice superiore 17 o 117 dal fondo 14 o 114 dell'intersuola 12 o 112, ma anche sono preposti ad ammortizzare gli impatti con il suolo e a restituire almeno in parte l'energia in fase di spinta.
Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti realizzando una struttura di suola in grado di conformarsi facilmente al piede durante l'uso della calzatura e di ammortizzare efficacemente gli impatti con il suolo garantendo al contempo il ritorno elastico necessario in fase di spinta.
Inoltre la struttura mantiene più a lungo nel tempo le caratteristiche iniziali di ammortizzazione e spinta.
Un altro vantaggio della struttura di suola secondo il trovato risiede nel particolare effetto estetico dovuto al fatto che le aperture passanti sul fondo dell'intersuola e i passaggi laterali rendono visibili l'interno della cavità e lo strato di supporto laminare dal basso.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Struttura di suola (10, 110), particolarmente per calzature sportive, caratterizzata dal fatto di comprendere in successione dal basso: - una suola battistrada (11, 111), - un'intersuola (12, 112) cava in materiale elastico, con un fondo (14, 114) presentante aperture passanti (15, 115) che si affacciano su opposte facce (16a, 16b) dello stesso, ed almeno una cornice superiore (17, 117), delimitante una rispettiva apertura rivolta a detto fondo (14, 114) e sollevata da questo mediante elementi di sostegno (18, 118) in corrispondenza almeno del tallone (19, 119), che definiscono una successione di passaggi laterali (22, 122) di detta intersuola (12, 112) colleganti la sua cavità interna con l'esterno, - uno strato di supporto laminare (13, 113) per il piede associato perimetralmente a detta cornice superiore (17, 117) a coprire detta apertura, detto strato di supporto laminare (13, 113) presentando caratteristiche di estensibilità e detta intersuola (12, 112) presentando caratteristiche di flessibilità tali che in combinazione il sistema restituisce una spinta di risposta alla pressione del piede su detto strato di supporto laminare (13, 113) durante l'attività sportiva.
  2. 2) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) presenta caratteristiche di estensibilità limitate in modo tale da far flettere avvicinandosi pareti laterali (23, 123) trasversalmente opposte di detta intersuola (12, 112) quando sottoposto alla pressione del piede, detta intersuola (12, 112) essendo realizzata in materiale elasticamente cedevole.
  3. 3) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) presenta caratteristiche di elasticità minori rispetto a quelle di detta intersuola (12, 112).
  4. 4) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) comprende almeno una rete inestensibile.
  5. 5) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) comprende almeno una rete sostanzialmente inestensibile accoppiata con almeno un film in materia plastica.
  6. 6) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detta rete sostanzialmente inestensibile è realizzata in materia plastica.
  7. 7) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) presenta caratteristiche di elasticità maggiori rispetto a quelle di detta intersuola (12, 112).
  8. 8) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) comprende una rete elasticamente cedevole.
  9. 9) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detta rete elasticamente cedevole è realizzata in materia plastica.
  10. 10) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta cornice superiore (17, 117) si estende lungo tutto il perimetro di detta intersuola (12, 112).
  11. 11) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto strato di supporto laminare (13, 113) è associato perimetralmente a detta cornice superiore (17, 117) per termosaldatura di due film (24, 124) in materia plastica, tra cui esso risulta interposto in corrispondenza della sua zona perimetrale, con detta cornice superiore (17, 117).
  12. 12) Struttura di suola, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta intersuola (12) è realizzata a pezzo unico in materiale elastomerico termoplastico.
  13. 13) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elementi di sostegno (18) si sviluppano dalla cornice superiore (17) verso il basso inclinati verso detto tallone (19) o verso detto avampiede (20), fino a congiungersi a detto fondo (14).
  14. 14) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che dette aperture passanti (15) di detto fondo (14) sono determinate dall’incrocio di una successione di traversi (25) con una spina longitudinale (26), detti traversi (25) essendo sostanzialmente paralleli tra loro e sviluppandosi dall’estremità inferiore di detti elementi di sostegno (18) tra dette due pareti laterali (23) di detta intersuola (12).
  15. 15) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detta suola battistrada (11) riveste detti traversi (25) dal lato di contatto con il suolo adattandosi alla loro sagoma, in corrispondenza di detto tallone (19) e di detto avampiede (20).
  16. 16) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti elementi di sostegno (118) si presentano all'esterno sostanzialmente tubolari e con spigoli arrotondati, realizzati a pezzo unico con detto fondo (114) di detta intersuola (112).
  17. 17) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che una successione di detti elementi di sostegno (118), affiancati lungo il perimetro di detta intersuola (112), definisce una successione di detti passaggi laterali (122) colleganti la cavità interna di detta intersuola (112) con l’esterno.
  18. 18) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che detti elementi di sostegno (118) sono alternati nella loro successione, dal lato esterno, da elementi separatori (128).
  19. 19) Struttura di suola, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta intersuola (112) è realizzata in due parti, con cornice superiore (117) realizzata separatamente dalla porzione cava (127) di detta intersuola (112).
  20. 20) Struttura di suola, secondo le rivendicazioni 18 e 19, caratterizzata dal fatto che detta cornice superiore (117) e detti elementi separatori (128) sono realizzati in materiale elastomerico termoplastico e detta porzione cava (127) è realizzata in materiale polimerico.
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