ITPD20110309A1 - Benna per la vagliatura e la frantumazione di materiale inerte - Google Patents

Description

BENNA PER LA VAGLIATURA E LA FRANTUMAZIONE DI MATERIALE INERTE

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad una benna per la vagliatura e la frantumazione di materiale inerte del tipo comprendente le caratteristiche menzionate nel preambolo della rivendicazione principale.

Nell’ambito tecnico di riferimento, sono note benne, applicabili all’estremità del braccio di una macchina operatrice, comprendenti una carcassa esterna, configurata per la raccolta di materiale inerte, quale pietrisco, materiale di risulta da demolizioni di strutture edilizie, al cui interno sono montati mezzi per la frantumazione del materiale raccolto.

Un esempio di tale tipologia di benne à ̈ descritto nel brevetto europeo EP 1532321, in cui la benna presenta forma di corpo a cucchiaio ed i mezzi di frantumazione sono realizzati tramite una coppia di mascelle che agiscono sul materiale da frantumare con un movimento alternato.

In tali benne à ̈ normalmente definita un’apertura per il materiale da frantumare, all’interno della quale il materiale viene inserito facendo effettuare una funzione di pala di raccolta alla benna, tramite un’apposita movimentazione del braccio della macchina operatrice.

I pezzi di materiale raccolto in questo modo presenteranno dimensioni eterogenee, con detriti di grandi dimensioni, che devono essere soggetti a frantumazione, associati a pietrisco, sabbia e altri oggetti di piccole dimensioni che, al contrario, possono essere utilizzati direttamente come materiale di recupero.

Deve però essere compreso che la presenza di tale materiale di piccole dimensioni mescolato ai detriti da frantumare nei mezzi di frantumazione non solo limita la capacità di lavoro della macchina, facendo agire le mascelle anche su parti di materiale già riciclabili, ma soprattutto compromette la durata ed il funzionamento della benna.

In particolare, la presenza di sabbia à ̈ particolarmente dannosa per i mezzi di frantumazione, sia per l’effetto abrasivo sulla loro superficie, sia poiché la sabbia può penetrare all’interno dei loro componenti meccanici limitandone la durata. Per contenere la presenza di materiale di piccole dimensioni nel materiale da frantumare sono utilizzati dei cesti vagliatori applicabili al braccio della macchina operatrice analogamente alle benne suddette, come ad esempio descritto nella domanda di brevetto EP 1177 839.

Il materiale così vagliato sarà scaricato a terra e successivamente caricato nella benna di frantumazione. È evidente che tale operazione diminuisce la produttività del sistema richiedendo due distinte fasi di lavorazione.

In alternativa a tale soluzione, la domanda di brevetto internazionale WO 2006/105864 propone di predisporre sulla carcassa, oltre ai mezzi di frantumazione, anche dei mezzi di vagliatura all’ingresso della benna.

I mezzi di vagliatura sono realizzati tramite una piastra forata che forma il fondo della bocca di ingresso del materiale da frantumare e sulla quale il materiale viene adagiato dopo essere stato raccolto. La piastra à ̈ associata ad un sistema vibrante per porla in vibrazione e lasciar cadere il materiale di piccole dimensioni.

Dopo tale vagliatura iniziale, la benna viene sollevata, lasciando cadere il materiale nella zona di frantumazione in maniera concettualmente analoga alle altre benne note.

Tale sistema di vagliatura non consente però di ottenere una velocità di vagliatura paragonabile con i dispositivi di vagliatura dedicati e, inoltre, richiede una certa coordinazione tra le fasi di raccolta, vagliatura e frantumazione, in quanto un tempo sosta insufficiente sopra la piastra forata potrebbe inficiare l’efficienza della vagliatura.

Pertanto, il problema tecnico che à ̈ alla base della presente invenzione à ̈ quello di fornire un benna per la vagliatura e la frantumazione di materiale inerte che consenta di ovviare agli svantaggi sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.

Tale problema à ̈ risolto dalla benna secondo la rivendicazione 1.

La presente invenzione presenta alcuni rilevanti vantaggi. Il vantaggio principale consiste nel fatto che la benna secondo la presente invenzione à ̈ in grado di effettuare una vagliatura preliminare alla frantumazione del materiale in maniera rapida ed efficiente, aumentando quindi la produttività del sistema rispetto ai sistemi noti.

Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità d’impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:

- la figura 1Ã ̈ una vista laterale in sezione di una benna secondo la presente invenzione;

- le figure 2 e 2A sono una vista prospettica ed un relativo dettaglio della benna di figura 1, a cui sono state rimosse alcune parti esterni allo scopo di illustrarne la componentistica interna;

- la figura 3 Ã ̈ una vista frontale di una prima variante realizzativa della benna secondo la presente invenzione;

- la figura 4 Ã ̈ una sezione laterale in dettaglio della benna di figura 3;

- la figura 5 Ã ̈ una vista laterale di una seconda variante realizzativa della benna secondo la presente invenzione;

- la figura 6 à ̈ una vista dall’alto della benna di figura 5;

- le figure 7 e 7A sono una vista in sezione laterale ed un relativo dettaglio della benna di figura 5;

- la figura 8 ed 8A sono una vista secondo una sezione frontale parziale ed un relativo dettaglio della benna di figura 5;

- la figura 9 Ã ̈ una vista prospettica della benna di figura 5;

- la figura 10 à ̈ un’ulteriore vista prospettica della benna di figura 5 a cui sono state rimosse alcune parti esterni allo scopo di illustrarne la componentistica interna;

- le figure 11 ed 11A sono una vista laterale in sezione ed un relativo dettaglio di una terza variante realizzativa della benna secondo la presente invenzione; e

- le figure 12 e 12A sono una vista prospettica ed un relativo dettaglio della benna di figura 11.

Con riferimento inizialmente alla figura 1, una benna per la frantumazione di materiale inerte, quale ad esempio materiale di scarto proveniente da demolizioni di strutture edilizie o escavazioni, à ̈ indicata complessivamente con il numero di riferimento 100. Tale benna à ̈ del tipo adatto ad essere montata su un braccio mobile di una macchina operatrice, non illustrata in figura, tramite una piastra di collegamento 5 o altri mezzi di aggancio equivalenti.

La benna 100 comprende una carcassa esterna 1, all’interno della quale sono predisposti dei mezzi di frantumazione 3, illustrati schematicamente.

I mezzi di frantumazione 3 sono disposti all’interno di un canale di avanzamento 101 del materiale da frantumare lungo il quale à ̈ definita una direzione di avanzamento A, sostanzialmente parallela alla direzione di sviluppo longitudinale della benna.

Inoltre, secondo una forma di realizzazione preferita, i mezzi di frantumazione 3 sono del tipo a mascelle, e comprendono almeno una ganascia mobile 31, preferibilmente associata ad una ganascia fissa 32, che si sposta con moto alternato lungo una direzione di frantumazione C perpendicolare alla direzione di avanzamento A del materiale. Peraltro, il movimento della ganascia 31 può essere combinato, con una componente nella direzione C ed una componente parallela alla direzione di avanzamento A.

Si noti anche che nella presente forma di realizzazione il canale 101 presenza una sezione trasversale di forma sostanzialmente rettangolare, in maniera da consentire al suo interno la movimentazione della ganascia 31.

Nella benna 100 à ̈ definita una sezione di ingresso 10 per l’immissione del materiale da frantumare nella carcassa 1 ed à ̈ predisposto un dispositivo di vagliatura 2 del materiale da frantumare disposto in posizione intermedia tra l’apertura di ingresso 10 ed i mezzi di frantumazione 3. La carcassa comprende inoltre un’appendice a paletta 42 disposta a monte del dispositivo di vagliatura 2 rispetto alla direzione di avanzamento A, che consente di migliorare la raccolta del materiale da frantumare da terra o più in generale da una qualunque superficie di lavoro.

In maggiore dettaglio, il dispositivo di vagliatura 2 comprende almeno un organo rotante 20 e, nella presente forma di realizzazione, tale organo rotante 20 à ̈ girevole attorno ad un’asse Y sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento A del materiale verso i mezzi di frantumazione 3, come illustrato in figura 2.

In maggiore dettaglio, il dispositivo di vagliatura 2 Ã ̈ formato da una coppia di organi rotanti, girevoli in verso concorde, e supportati sulla carcassa 1 stessa, in posizione adiacente ad una apertura di ingresso 11 della carcassa che, nella presente forma di realizzazione, coincide con la sezione di ingresso 10.

Ciascun organo rotante 20 à ̈ in forma di albero e supporta una pluralità di dischi 21, anch’essi con asse parallelo all’asse di rotazione Y.

Gli organi rotanti sono distanziati tra loro nonché distanziati da rispettivi bordi del fondo del canale 101, tali bordi essendo adiacenti agli organi rotanti, in maniera tale da definire degli spazi sufficienti al passaggio del materiale che non necessita frantumazione.

In particolare, tramite la rotazione degli organi rotanti e, in particolare del loro posizionamento sulla carcassa, à ̈ possibile da un lato effettuare una vagliatura delle parti di materiale da frantumare che hanno grandezza inferiore ad una predeterminata dimensione e che per loro natura non necessitano frantumazione e, dall’altro lato permettere l’avanzamento verso i mezzi di frantumazione 3 alle parti di materiale da frantumare di grandezza superiore a tale predeterminata dimensione.

Tale duplice effetto à ̈ possibile grazie alla movimento di rotazione degli organi rotanti che realizzano il dispositivo di vagliatura e, contrariamente ai sistemi noti, permette di favorire l’alimentazione del materiale da frantumare ai mezzi di frantumazione 3.

Secondo una forma di realizzazione preferita, i dischi 21 sono provvisti di una pluralità di denti 21A che si sviluppano in direzione radiale. Tali denti 21A consentono di migliorare l’azione di vagliatura e, inoltre, di polverizzare eventuali componenti legnosi ed altri prodotti plastici che spesso si trovano nel materiale da frantumare e che possono provocare l’inceppamento dei mezzi di frantumazione 3.

In aggiunta, può essere prevista la possibilità di invertire il verso di rotazione degli organi rotanti 20 nel caso si incastri del materiale in corrispondenza degli spazi preposti al passaggio del materiale di dimensioni tali da non richiedere la frantumazione.

Tale inversione della rotazione potrà avvenire sia in modo manuale, sia in modo automatico. In particolare, qualora l’organo rotante 20 sia posto in rotazione tramite un sistema idraulico, potranno essere previsti sensori di pressione nel circuito di alimentazione del fluido operativo per la movimentazione dell’organo 20 e l’inversione della rotazione potrà avere luogo qualora si abbia il superamento di un predeterminato valore di pressione, che può indicare il bloccaggio dell’organo rotante 20.

Nel caso di azionamento idraulico, la benna secondo la presente invenzione può vantaggiosamente utilizzare il medesimo circuito della macchina operatrice che viene normalmente utilizzato anche per l’azionamento dei mezzi di frantumazione 3.

Allo scopo di ridurre la massima portata di fluido operativo richiesta per il funzionamento del sistema, possono essere previsti mezzi per inviare selettivamente la portata d’olio al all’organo rotante 20 o ai mezzi di frantumazione 3. In questo modo, con la medesima portata di fluido operativo sarà possibile azionare selettivamente il dispositivo di vagliatura 2 o i mezzi di frantumazione 3, eventualmente prevedendo uno spostamento graduale della portata tra il dispositivo 2 ed i mezzi 3. In questo modo, si potranno prevedere situazioni in cui il dispositivo di vagliatura 2 continua, seppur con intensità minore, l’azione di vagliatura e polverizzazione anche durante il funzionamento dei mezzi di frantumazione.

Vantaggiosamente, possono anche essere previsti mezzi per la rilevazione della posizione della benna, in particolare della sua inclinazione, che permettono di identificare la posizione della benna ed azionare conseguentemente il dispositivo di vagliatura 2 o i mezzi di frantumazione oppure di azionarli entrambi a carico ridotto.

Ad ogni modo, a livello generale, la rotazione degli organi 20 può essere effettuata tramite una trasmissione a cinghia 22 o a catena, che riceve il moto da una puleggia 23.

Si noti, a tale proposito, che à ̈ preferibile la trasmissione a cinghia in quanto meno soggetta ad usura rispetto all’utilizzo di una catena.

Nelle figura 3 e 4 Ã ̈ rappresentata una prima variante di realizzazione della presente invenzione, che differisce rispetto alla forma di realizzazione precedente in quanto presenta tre organi rotanti 20 provvisti di dischi 21, con assi di rotazione disposti su piani differenti.

In questo modo à ̈ possibile ottenere un effetto di vagliatura più fine ed una maggiore polverizzazione del materiale.

In particolare, allo scopo di ridurre gli spazi di vagliatura e di utilizzare denti 21A di elevata estensione radiale, in cui i dischi 21 di ciascun organo rotante 20 sono sfalsati rispetto ai dischi 21 di un organo rotante 20 adiacente, permettendo quindi una compenetrazione delle traiettorie di movimento dei denti 21A.

Si noti inoltre che in entrambe le precedenti forme di realizzazione l’interasse d tra gli organi rotanti 20, intesa come distanza tra i rispettivi assi di rotazione, può essere regolabile, in maniera tale da modificare l’ampiezza degli spazi definiti per il passaggio del materiale e, di conseguenza, la qualità della vagliatura.

Secondo una ulteriore variante di realizzazione, rappresentata nelle figure da 5 a 10, il dispositivo di vagliatura à ̈ realizzato tramite un cesto vagliatore 200 girevolmente connesso alla carcassa esterna 1. In questo caso, a differenza della precedente forma di realizzazione, la rotazione avviene attorno ad un asse parallelo X alla direzione di avanzamento A del materiale verso i mezzi di frantumazione 3.

Più precisamente, il cesto vagliatore 200 presenta una forma tronco-conica o tronco-piramidale che si affaccia, in corrispondenza di una superficie 201 che definisce la base inferiore del tronco di cono o di piramide, all’apertura di ingresso della carcassa 11 ed al canale 101.

In questo caso, l’azione di vagliatura à ̈ ottenuta tramite una pluralità di perforazioni 210 realizzate sulle pareti laterali del cesto vagliatore 200 ed atte a lasciar passare le parti di materiale di grandezza inferiore a detta predeterminata dimensione e che, di conseguenza, non devono essere frantumate.

Anche in questo caso, il dispositivo di vagliatura à ̈ disposto a monte rispetto ai mezzi di frantumazione 3 in maniera tale che il materiale, prima di essere inviato ai mezzi di frantumazione 3 possa transitare all’interno del cesto 200.

Tuttavia, grazie alla configurazione dell’organo rotante della presente forma di realizzazione, il materiale da frantumare, prima di essere inviato ai mezzi di frantumazione 3, viene posto in rotazione. Tale movimento di rotazione, pertanto, consente di modificare la posizione del materiale raccolto dalla benna 100, riducendo notevolmente il rischio che resti incastrato durante l’avanzamento verso i mezzi di frantumazione, oltre ad effettuarne la vagliatura.

Deve infatti essere compreso che nelle benne realizzate secondo tecnica nota, in corrispondenza di zone in cui la sezione utile per il passaggio del materiale si restringe, come avviene nella zona di passaggio tra cesto 200 e canale 101, il materiale raccolto può facilmente restare incastrato, soprattutto se di grandi dimensioni e con spigoli vivi, oppure ancora se quando viene raccolto non à ̈ orientato correttamente rispetto allo sviluppo longitudinale della benna.

La rotazione preventiva che avviene nel cesto vagliatore 200 consente quindi di evitare tale problema, consentendo un notevole aumento di produttività della benna.

Inoltre, la forma tronco-conica, o più in generale l’utilizzo di una sezione trasversale che si restringe lungo la direzione di avanzamento A del materiale nel corpo rotante, consente di favorire il posizionamento del materiale secondo un orientamento più favorevole alla successiva frantumazione o comunque al suo ingresso nel zona del canale 101 in cui sono presenti i mezzi di frantumazione 3 e di favorire l’avanzamento del materiale da frantumare verso tali mezzi. Infatti, durante la rotazione nel corpo 2 a forma tronco-conica il materiale tenderà a disporsi in maniera tale che la sua direzione di sviluppo longitudinale sia parallela alla direzione di avanzamento A e scivolare verso il canale 101.

La forma del corpo rotante 2 consente anche di utilizzare vantaggiosamente l’apertura del di ingresso 221 dello stesso come bocca di ingresso del materiale da frantumare nella benna 100.

In particolare, oltre ai vantaggi precedentemente descritti, la sezione allargata del corpo rotante 2 potrà raccogliere una maggiore quantità di materiale rispetto alle benne realizzate secondo tecnica nota, senza però il rischio che il materiale resti incastrato prima di procedere verso i mezzi di frantumazione, rendendo quindi possibile un consistente aumento della produttività della macchina.

Ad ogni modo, deve essere compreso che il cesto 200 potrà presentare anche differenti forme, con ad esempio una forma cilindrica o di porzione di sfera, oppure ancora potrà, partendo dalla bocca di ingresso 221, inizialmente allargarsi per poi stringersi conformemente a quanto precedentemente descritto.

Con riferimento ora alla figura 7A, il cesto 200 à ̈ supportato tramite una ralla 203 o altro sistema a cuscinetti equivalente sulla carcassa 1, ed à ̈ azionato da un motore 60, che trasmette il moto al corpo 2 tramite un sistema a puleggia 61 e cinghia 62. In particolare, può essere utilizzata una cinghia che si impegna su una porzione 204 corrispondente, realizzata sul cesto.

Come nel caso precedente, l’azionamento del gruppo motore 6, formato dal motore 60 e dal sistema di trasmissione del moto definito da cinghia e puleggia, può essere realizzato tramite il circuito idraulico della macchina operatrice, non illustrati in figura.

Come illustrato nelle figure da 5 a 10, il corpo rotante 2 à ̈ inoltre supportato, in corrispondenza di un’estremità distale, opposta all’estremità di connessione con la carcassa 1, da una struttura di supporto 4 che si estende a sbalzo dalla carcassa 1 stessa.

Tale struttura di supporto 4 permette di supportare girevolmente il corpo rotante 2 anche in corrispondenza della sua estremità distale rispetto alla carcassa 1, consentendo quindi di ridurre il carico sulla ralla 203 e, di conseguenza, di aumentare la portata del cesto vagliatore. Si noti, come rappresentato in figura 8A, che la struttura di supporto 4 comprende una coppia di rulli di supporto 41, sui quali à ̈ supportato il corpo rotante 2. Oltre ai rulli di supporto illustrati in figura, può essere previsto anche l’utilizzo di un punzone, anch’esso supportante un rullo, che si estende dalla struttura di supporto 4 verso l’interno del corpo rotante 2, in maniera da ottenere un’ulteriore punto di supporto.

Con riferimento quindi alla figura 9, nella presente forma di realizzazione l’appendice a paletta 42 può essere supportata direttamente sulla struttura di supporto 4.

In particolare, in questo caso l’appendice 42 presenta forma di lamina e comprende una coppia di scivoli 42A che si estendono dalla base dell’appendice 42 fino ad una zona adiacente all’apertura di ingresso 221 del cesto 200. In tale zona gli scivoli 42A seguono la forma circolare del cesto 200 e, in questo modo creano un invito per l’inserito del materiale da frantumare.

Ulteriore vantaggio associato alla presente forma di realizzazione à ̈ costituito dal fatto che l’uso del cesto vagliatore 200, combinato con l’azione di rotazione del materiale, consente di scompattare ed espellere eventuali accumuli di materiale umido che, se fatti avanzare fino ai mezzi di frantumazione 3, rischiano di bloccarsi sugli stessi, diminuendone l’efficacia di frantumazione e costringendo l’operatore a periodici arresti della benna per la pulizia da tali accumuli.

Inoltre, secondo una forma di realizzazione preferita, il cesto 200 può essere realizzato tramite una pluralità di pannelli forati rimovibilmente connessi ad un telaio di supporto. Questo permette di adattare facilmente l’effetto di vagliatura alle diverse esigenze, in particolare ai diversi materiali da frantumare, tramite la semplice sostituzione dei pannelli forati.

Una quarta forma di realizzazione à ̈ rappresentata nelle figure da 11 a 12A.

In questa forma di realizzazione il dispositivo di vagliatura comprende un organo rotante 2000 formato ad un albero a gomiti girevole ad un asse di rotazione Y' sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento A del materiale verso i mezzi di frantumazione 3.

Sull’albero a gomiti sono girevolmente supportate una pluralità di coppie di bielle 2001, 2002 che, tramite il movimento rotatorio attorno all’asse Y' vengono sottoposte ad un movimento a quadrilatero articolato.

In questo modo la biella 2002, supportata in maniera girevole attorno ad un asse Y'' parallelo all’asse Y', oscilla attorno al suo asse di rotazione, penetrando con moto alternato all’interno del canale 101.

Tale movimento alternato investe il materiale da frantumare presente nel canale 101, muovendolo e realizzandone la vagliatura.

In particolare, come illustrato in figura 12A, il dispositivo di vagliatura comprende inoltre una serie di nervature fisse 2003, parallele alle bielle 2001 e 2002 ed interposte a ciascuna coppia di bielle, che permettono di definire degli spazi per il passaggio del materiale di grandezza inferiore alla dimensione predeterminata e che non richiede frantumazione.

L’invenzione risolve quindi il problema proposto, conseguendo al contempo una pluralità di vantaggi, tra cui un notevole aumento della durata dei mezzi di frantumazione, in particolare delle ganasce e dei relativi componenti meccanici, nonché una minor richiesta di manutenzione della benna.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Benna (100) per la vagliatura e la frantumazione di materiale inerte comprendente una carcassa esterna (1), una sezione di ingresso (10) per l’immissione del materiale da frantumare in detta carcassa (1) e mezzi di frantumazione (3) predisposti in detta carcassa (1) per frantumare il materiale, caratterizzata dal fatto di comprendere ulteriormente un dispositivo di vagliatura (2) del materiale da frantumare disposto in posizione intermedia tra l’apertura di ingresso (10) ed i mezzi di frantumazione (3) e comprendente almeno un organo rotante (20; 200; 2000) in cui la rotazione di detto organo (20; 200; 2000) à ̈ atta ad: a. effettuare una vagliatura di parti di materiale da frantumare di grandezza inferiore ad una predeterminata dimensione; b. permettere l’avanzamento verso i mezzi di frantumazione (3) a parti di materiale da frantumare di grandezza superiore a detta predeterminata dimensione.
2. 2. Benna (100) secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo di vagliatura (2) comprende un cesto vagliatore (200) girevolmente connesso alla carcassa esterna (1) e girevole attorno ad un asse parallelo (X) ad una direzione di avanzamento (A) del materiale verso i mezzi di frantumazione (3).
3. 3. Benna (100) secondo la rivendicazione 2, in cui detto cesto vagliatore (200) presenta una forma tronco-conica o tronco-piramidale che si affaccia, in corrispondenza di una superficie (201) che definisce la base inferiore del tronco di cono o di piramide, ad un’apertura di ingresso della carcassa
4. 4. Benna (100) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 3, in cui detto cesto vagliatore (200) presenta una pluralità di perforazioni (210) atte ad effettuare la vagliatura delle parti di materiale di grandezza inferiore a detta predeterminata dimensione.
5. 5. Benna (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo rotante (20) à ̈ girevole attorno ad un’asse (Y) sostanzialmente perpendicolare ad una direzione di avanzamento (A) del materiale verso i mezzi di frantumazione (3).
6. 6. Benna (100) secondo la rivendicazione 5, in cui detto organo rotante (20) à ̈ supportato all’interno di detta carcassa (1).
7. 7. Benna (100) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detto organo rotante (20) presenta forma di albero e supporta una pluralità di dischi (21) con asse parallelo all’asse di rotazione (Y) perpendicolare alla direzione di avanzamento (A).
8. 8. Benna (100) secondo una delle rivendicazioni da 5 a 7, comprendente una pluralità di organi rotanti (20) tra loro paralleli e girevoli in verso concorde.
9. 9. Benna (100) secondo la rivendicazione 7 e 8, in cui i dischi (21) di ciascun organo rotante (20) sono sfalsati rispetto ai dischi (21) di un organo rotante (20) adiacente.
10. 10. Benna (100) secondo la rivendicazione da 8 o 9, in cui detta pluralità di organi rotanti (20) sono tra loro paralleli e presentano interasse (d) regolabile.
11. 11. Benna (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di aggancio (5) ad un’estremità libera di un braccio di una macchina operatrice.
12. 12. Benna (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di frantumazione (3) comprendono almeno una ganascia mobile (31) con moto alternato lungo una direzione di frantumazione (C) perpendicolare alla direzione di avanzamento (A) del materiale.