ITMO20130040A1 - Apparecchiatura comprendente una luca di arresto supplementare per autoveicoli - Google Patents

Description

“APPARECCHIATURA COMPRENDENTE UNA LUCE DI ARRESTO SUPPLEMENTARE PER AUTOVEICOLI†.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un’apparecchiatura comprendente una luce di arresto supplementare per autoveicoli.

E noto che le automobili di recente fabbricazione comprendono una luce di arresto supplementare (o “terzo stop†, come viene chiamata colloquialmente) che, al pari delle due luci di arresto ordinarie, à ̈ un dispositivo di illuminazione disposto posteriormente al veicolo ed atto a segnalare che il conducente sta azionando il freno di servizio.

Il terzo stop può essere collocato in una posizione centrale più alta rispetto alle altre due luci, le quali sono disposte in posizione laterale destra e sinistra.

Il terzo stop à ̈ stato escogitato con lo scopo di rafforzare la segnalazione della frenata e, ciononostante, continua a verificarsi un gran numero di tamponamenti.

A parte i casi di inettitudine o di colpi di sonno, una delle principali cause di questi tamponamenti à ̈ costituita dal fatto che il conducente del veicolo che sopraggiunge posteriormente, anche quando veda accendersi i tre stop, non ha alcun indizio per desumere quanto rapidamente stia rallentando il veicolo che lo precede.

Di conseguenza, tale conducente può non avvertire alcun senso di allarme e di pericolo nel caso in cui il veicolo antistante effettui una frenata molto brusca o comunque intensa, in quanto egli non à ̈ in grado di riconoscerla come tale.

Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un’apparecchiatura comprendente un terzo stop per un veicolo motorizzato che sia in grado di segnalare l’intensità delle frenate.

Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un’apparecchiatura comprendente un terzo stop che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente apparecchiatura comprendente mezzi di segnalazione luminosa atti a fungere da luce di arresto supplementare per un veicolo a motore, ed aventi una modalità di funzionamento inattiva prevista per segnalare l’assenza di frenata, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di segnalazione hanno inoltre una pluralità di modalità di funzionamento attive per segnalare diverse condizioni di frenata, e dal fatto di comprendere mezzi di comando per stabilire e cambiare la modalità di funzionamento di detti mezzi di illuminazione, in funzione di diverse condizioni di frenata di detto veicolo. Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di una apparecchiatura comprendente mezzi di segnalazione luminosa atti a fungere da luce di arresto supplementare, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 à ̈ una vista assonometrica di un autoveicolo su cui sia installata l’apparecchiatura secondo il trovato;

la figura 2 à ̈ una rappresentazione schematica di una prima forma di realizzazione dell’ apparecchiatura secondo il trovato, in una sua modalità di funzionamento attivo;

la figura 3 à ̈ la rappresentazione schematica di figura 2, in cui l’apparecchiatura secondo il trovato à ̈ mostrata in una diversa modalità di funzionamento attivo; e

la figura 4 à ̈ una rappresentazione schematica di una alternativa forma di realizzazione dell’invenzione, in cui l’apparecchiatura secondo il trovato à ̈ mostrata nella sua modalità di funzionamento inattiva;

la figura 5 à ̈ la rappresentazione di figura 2 dell’ apparecchiatura secondo il trovato, in una ulteriore modalità di funzionamento attivo; e

la figura 6 à ̈ la rappresentazione della figura precedente, in cui l’apparecchiatura secondo il trovato é mostrata in una differente modalità di funzionamento attivo.

Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicata globalmente con 1 1 ’ apparecchiatura dell’ invenzione .

L’apparecchiatura 1 proposta à ̈ montabile su un veicolo motorizzato, quale in particolare un autoveicolo 3, che può essere dotato di motore a combustione interna o motore elettrico oppure motore ibrido, ecc..

Come mostrato nella figura 1, nei suoi aspetti più generali, l’invenzione comprende innanzitutto dei mezzi di segnalazione 2 luminosa atti a fungere da terzo stop per il veicolo 3.

I mezzi di segnalazione 2 dell’invenzione hanno una modalità di funzionamento inattiva A prevista per segnalare l’assenza di frenata (in cui ad esempio non proiettano luce, come il terzo stop dell’arte nota), ed hanno inoltre una pluralità di modalità di funzionamento attive B, C, D, E per segnalare diverse condizioni di frenata (sotto meglio precisate e spiegate). L’apparecchiatura 1 proposta comprende altresì mezzi di comando 4, 5 configurati in modo tale da cambiare la modalità di funzionamento dei mezzi di segnalazione 2, in funzione delle diverse condizioni di frenata del veicolo.

In pratica, in base alle differenti condizioni della frenata effettuata dal conducente del veicolo 3 (in particolare in base all’intensità della frenata, come meglio spiegato in un paragrafo successivo), il terzo stop 2 dell’invenzione produce una diversa segnalazione di tipo luminoso, in modo da fornire ai conducenti degli altri veicoli, che viaggiano vicini (specialmente dietro) a quello su cui à ̈ montata l’apparecchiatura 1, una indicazione che permetta loro di conoscerne la specifica condizione di frenata.

Di preferenza, i mezzi di segnalazione 2 comprendono una pluralità di dispositivi di illuminazione 6 (ad esempio diodi ad emissione luminosa o “LED†) attivabili in modo indipendente l’uno dall’altro, in maniera tale che ciascuna loro configurazione di attivazione possa costituire di principio una delle suddette modalità attive di funzionamento del terzo stop 2.

In dettaglio, i mezzi di comando 4, 5 dell’invenzione possono essere di tipo elettronico ed essere programmati in modo da attivare, in funzione delle diverse condizioni di frenata, un dato numero di dispositivi 6 e/o in modo da attivare questi ultimi secondo una predeterminata sequenza, a definire le diverse modalità attive B, C, D, E di funzionamento del terzo stop 2.

Per comprendere il funzionamento dell’ invenzione, si farà riferimento di seguito al caso preferito in cui i citati dispositivi luminosi 6 del terzo stop 2 sono disposti su una fila, preferibilmente rettilinea, e sono ad esempio montati su un supporto longilineo 7, di preferenza applicabile al lunotto posteriore 8 del veicolo 3 (come in figura 1), in posizione centrale, rimandando ad un paragrafo successivo la descrizione dettagliata dei mezzi di comando 4, 5 e di altri aspetti strutturali e costruttivi del trovato.

Quando il conducente del veicolo 3 (di cui nelle figure allegate à ̈ rappresentato esemplificativamente un piede 9), durante la marcia, non preme il pedale 8 del freno di servizio (cioà ̈ non frena), nessuno dei dispositivi 6 à ̈ attivato e quindi il terzo stop 2 non emette indicazioni luminose, vale a dire che i dispositivi restano spenti (si veda la figura 4). In questo caso, il terzo stop 2, come detto, à ̈ nella sua modalità di funzionamento inattiva A.

Secondo un primo modo di funzionamento, rappresentato in particolare nelle figure 2 e 3, quando i mezzi di comando 4, 5 avvertono una frenata, cioà ̈ la pressione del piede 9 sul pedale 8, essi attivano il terzo stop 2 accendendone i dispositivi 6 di illuminazione, iniziando da quello centrale 10 (o quelli centrali, se i dispositivi 6 sono in numero pari) e proseguendo nell’ attivazione in sequenza anche degli altri dispositivi 2, al crescere dell’intensità della frenata ed in proporzione a questa, partendo dai due adiacenti a quello centrale e continuando via via con quelli esterni e laterali, a mo’ di barra luminosa dell’equalizzatore grafico di un impianto Hi-Fi o simili.

In pratica, a parte il caso in cui il conducente effettui una frenata brusca ed improvvisa, che sarà discusso in seguito, quando egli inizia a premere sensibilmente il pedale 8 del freno, si accende innanzitutto il dispositivo centrale 10 del terzo stop 2.

Se Γ intensità della frenata rilevata à ̈ quella stabilita come minima, allora non si accendono altri dispositivi 6, e quindi il terzo stop 2 à ̈ nella modalità attiva di funzionamento che indica una frenata molto leggera, sebbene non nulla.

Se invece l’intensità della frenata cresce, allora si accendono successivamente almeno anche i due dispositivi 6 adiacenti a quello centrale (come nella figura 2).

Dopodiché, all’eventuale crescita dell’intensità di frenata, si accendono progressivamente anche gli altri dispositivi 6 secondo la regola che i due ulteriori dispositivi della fila che si accendono sono sempre quelli immediatamente esterni agli ultimi che si sono accesi precedentemente. Quindi i dispositivi 6 si accendono in un numero direttamente proporzionale all’intensità della frenata a formare una barra luminosa continua la cui lunghezza à ̈ pertanto funzione di tale intensità e definisce una rispettiva modalità attiva di funzionamento del terzo stop 2 dell’invenzione.

In dettaglio, nella figura 2, à ̈ mostrata una modalità attiva B esemplificativa che rappresenta una frenata di intensità relativamente bassa, mentre la modalità C mostrata della figura 3, in cui tutti i dispositivi 6 luminosi sono accesi, può rappresentare la frenata di intensità massima.

L’apparecchiatura 1 dell’ invenzione può avere un modo alternativo di funzionamento, in cui la sequenza di attivazione dei dispositivi luminosi 6 nel terzo stop 2 à ̈ invertita rispetto a quella descritta nei paragrafi precedenti.

In pratica, quando i mezzi di comando 4, 5 avvertono una frenata, essi accendono per primi i dispositivi 6 di illuminazione disposti alle due estremità della fila (si veda la figura 5, che illustra la modalità attiva D) proseguendo poi, se l’intensità della frenata cresce, nell’ attivazione dei due dispositivi adiacenti e più interni a quelli di estremità (si veda la figura 6, che mostra la modalità attiva E), e continuando via via verso l' interno, fino al dispositivo centrale 10 (o i dispositivi centrali, se la fila ha un numero pari di dispositivi).

Questo tipo di funzionamento à ̈ particolarmente utile nelle ore serali o notturne, quando i conducenti degli altri veicoli, non vedendo distintamente il terzo stop 2, non sanno quanto sia lunga la fila di dispositivi luminosi 6, 10.

Pertanto, se il terzo stop 2 à ̈ comandato nel primo funzionamento sopra spiegato, i conducenti degli altri veicoli hanno meno indicazioni per comprendere il rapporto tra la lunghezza della barra luminosa e l’intensità di frenata.

Nel modo di funzionamento alternativo, gli altri conducenti sono in grado di figurarsi ove sia il centro della fila di dispositivi 6, 10 verso cui possono convergere le due barre luminose laterali e, pertanto, hanno una indicazione dell’intensità di frenata più facilmente decifrabile.

In aggiunta, e ciò à ̈ implementabile assieme ad entrambi i funzionamenti sopra descritti, può essere previsto che, quando il pedale 8 à ̈ abbassato in modo impulsivo direttamente al suo fine corsa, allora tutti i dispositivi 6 del terzo stop 2 vengono attivati in modo da produrre una luce intermittente che à ̈ in grado di attirare ancora maggiormente l' attenzione dei conducenti degli altri veicoli e che produce in loro un ulteriore senso di allarme.

Questo accorgimento può essere anche vantaggiosamente applicato, in generale, a tutti quei casi in cui la frenata raggiunge l’intensità massima, anche se il conducente non schiaccia il pedale 8 in modo impulsivo.

In pratica, se il conducente inizia un frenata normale, cioà ̈ “dolce†e non subitanea, e poi si accorge di avere necessità di premere fino in fondo il pedale 8 per raggiungere la frenata di intensità massima, anche in questo caso, tutti i dispositivi 6 del terzo stop 2 vengono attivati in modo da produrre una luce intermittente.

Questa funzione, ossia l' intermittenza, potrebbe attivarsi anche all’arresto del veicolo, a seguito di una brusca frenata, e rimanere in funzione per un intervallo di tempo regolabile per poi spegnersi allo scadere del tempo impostato, all’avvicinarsi del veicolo che segue o alla ripresa della marcia del veicolo.

Nella forma di realizzazione preferenziale dell’invenzione, i mezzi di comando comprendono un microcontrollore 4 (oppure un microprocessore) connettibile alla centralina 5 del veicolo 3 in modo da poterne ricevere il segnale di frenata che, come noto, à ̈ funzione della specifica condizione di frenata (in particolare dell’intensità, come detto).

Nel caso di un autoveicolo con motore a combustione interna, tale centralina 5 può essere la cosiddetta unità di controllo motore.

Come noto, le centraline 5 degli autoveicoli possono ricevere un segnale da un sensore di frenata 11 disposto in corrispondenza del pedale del freno 8, atto a rilevare l’intensità di frenata; tale sensore 11 può ad esempio comprendere una cella di carico (ed in questo caso à ̈ chiamato semplicemente “sensore di pressione freno†) od un trasduttore di posizione angolare (encoder).

La centralina 5 elabora poi un segnale di frenata il quale, in alcuni veicoli, fa parte delle informazioni trasmesse attraverso i bus CAN (cioà ̈ i bus di comunicazione che adottano lo standard “Controller Area Network†) già predisposti su tali veicoli.

Pertanto, l’apparecchiatura 1 dell’invenzione, potendosi collegare alla centralina 5, o in modo diretto oppure tramite il sistema CAN, costituisce vantaggiosamente un’unità installabile aftermarket sui veicoli dotati di centralina 5.

In generale, i mezzi di comando 4 sono in grado di stabilire le diverse possibili intensità di frenata grazie alle rilevazioni effettuate dal sensore 11, e pertanto in funzione di queste, comandano opportunamente il terzo stop 2 perché assuma una data modalità di funzionamento A, B, C, D, E vale a dire perché produca diversi tipi di segnalazioni luminose, come sopra spiegato nel dettaglio.

Secondo una possibile variante, rappresentata nella figura 4, il microcontrollore 4 e la centralina 5 sono collegati in parallelo al sensore 11 e possono elaborare in modo indipendente il suo segnale di uscita.

In alternativa, i mezzi di comando possono comprendere la centralina 5 stessa, nel caso in cui il veicolo 3 sia fabbricato con l’apparecchiatura 1 montata “di primo impianto†.

In una ulteriore possibile forma di realizzazione, l apparecchiatura 1 dell’invenzione comprende il sensore 11 da collegare opportunamente al pedale 8, per i casi in cui il veicolo su cui essa va montata non comprenda un sensore di frenata “di primo impianto†.

Opzionalmente, l’apparecchiatura proposta 1 può includere ulteriormente un accelerometro (non raffigurato), collegato ai mezzi di comando 4, 5, da impiegarsi in fase di taratura dell’ apparecchiatura 1, così da collegare i segnali di frenata inviati in ingresso ai mezzi di comando medesimi, a rispettivi valori di decelerazione rilevati appunto dall’ accelerometro.

Si à ̈ in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti, e in particolare si sottolinea il fatto che essa renda disponibile un’apparecchiatura 1 che contribuisce a diminuire il rischio di subire tamponamenti per il veicolo 3 su cui à ̈ installato.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Apparecchiatura (1) comprendente mezzi di segnalazione (2) luminosa atti a fungere da luce di arresto supplementare per un veicolo (3) motorizzato, ed aventi una modalità di funzionamento inattiva (A) prevista per segnalare l’assenza di frenata, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di segnalazione (2) hanno una pluralità di modalità di funzionamento attive (B, C, D, E) per segnalare diverse condizioni di frenata, e dal fatto di comprendere mezzi di comando (4, 5) per stabilire e per cambiare la modalità di funzionamento (A, B, C, D, E) di detti mezzi di segnalazione (2) in funzione di diverse condizioni di frenata di detto veicolo (3).
2. 2) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di segnalazione (2) comprendono una pluralità di dispositivi (6, 10) di illuminazione attivabili in modo indipendente l’uno dall’ altro.
3. 3) Apparecchiatura (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (4, 5) sono programmati in modo da attivare un diverso numero di detti dispositivi (6, 10) in funzione delle condizioni di frenata, a definire dette modalità di funzionamento attive (B, C, D, E).
4. 4) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzata dal fatto che detti dispositivi (6, 10) sono disposti su almeno una fila.
5. 5) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni dalla 2 alla 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (4, 5) sono programmati in modo da attivare i dispositivi (6, 10) secondo una predeterminata sequenza, a definire dette modalità di funzionamento attive (B, C, D, E).
6. 6) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (4) sono connettibili ad una centralina (5) di detto veicolo (3) in modo da poterne ricevere un segnale di frenata funzione di detta condizione di frenata.
7. 7) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando comprendono un microcontrollore (4) o un microprocessore.
8. 8) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni 1 - 5 e 7 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando comprendono una centralina di detto veicolo (3).
9. 9) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando (4, 5) sono connettibili ad un sensore di frenata (11) collegato a un pedale del freno (8) di detto veicolo (3) ed atto a rilevare detta condizione di frenata.
10. 10) Apparecchiatura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un sensore di frenata (11), connesso a detti mezzi di comando (4, 5) e collegato a un pedale del freno (8) di detto veicolo (3) ed atto a rilevare detta condizione di frenata.