ITMO20090189A1 - Apparato per trasferire oggetti - Google Patents

Description

Apparato per trasferire oggetti L’invenzione concerne un apparato per trasferire da un’unità di formatura oggetti - ad esempio tappi - in particolare ottenuti tramite stampaggio a compressione di dosi di materia plastica e per trasferire le suddette dosi di materia plastica da un estrusore all’unità di formatura.

Sono note macchine per stampare a compressione dosi di materia plastica per ottenere tappi, comprendenti una giostra di stampaggio rotante che supporta una pluralità di stampi ciascuno provvisto di una matrice ed un punzone. Durante la rotazione, ciascuna matrice riceve una dose di materia plastica in uno stato pastoso. La dose viene compressa dalla matrice cooperante con il relativo punzone lungo un arco di circonferenza percorso dalla giostra di stampaggio. Ciascuna dose viene ottenuta tagliando una porzione di materia plastica che viene estrusa in modo continuo da un dispositivo estrusore o di plastificazione. Una volta che ciascun tappo à ̈ stato stampato, la matrice ed il punzone vengono mutuamente allontanati per consentire al tappo di venire estratto tramite un dispositivo di trasferimento.

Il dispositivo di trasferimento noto comprende una prima giostra di trasferimento che rimuove i tappi formati dalla giostra di stampaggio e deposita dosi di plastica da formare nella giostra di stampaggio, ed una seconda giostra di trasferimento che riceve i tappi dalla prima giostra di trasferimento per trasferirli su un dispositivo di evacuazione, ad esempio un nastro trasportatore. La prima giostra di trasferimento e la seconda giostra di trasferimento comprendono ciascuna un supporto discoidale su cui sono perifericamente ricavate delle sedi semicircolari ciascuna delle quali à ̈ atta a ricevere un rispettivo tappo. Sono previste delle guide poste lateralmente alla prima giostra ed alla seconda giostra di trasferimento che guidano i tappi mentre vengono avanzati dalla giostra di stampaggio al nastro trasportatore. La superficie superiore del nastro trasportatore à ̈ posta ad una quota inferiore rispetto al piano su cui avanzano i tappi trasportati dalla seconda giostra di trasferimento. Ciò à ̈ necessario per agevolare il passaggio del tappo dalla seconda giostra di trasferimento al nastro trasportatore, sotto l’effetto dell’azione centrifuga che la rotazione della seconda giostra di trasferimento esercita sul tappo stesso.

In particolare, nel funzionamento, il tappo, una volta stampato, rimane connesso al rispettivo punzone per via di sottosquadri quali una filettatura interna del tappo, e viene successivamente sfilato dal punzone per essere alloggiato in una rispettiva sede semicircolare della prima giostra di trasferimento. Il tappo, durante la rotazione della prima giostra di trasferimento, si avvicina alla seconda giostra di trasferimento fino a raggiungere una posizione di scambio tra la prima giostra di trasferimento e la seconda giostra di trasferimento nella quale interagisce in parte con la prima giostra di trasferimento ed in parte con la seconda giostra di trasferimento. Il tappo, per effetto della spinta centrifuga impartita dalla prima giostra di trasferimento, si separa dalla prima giostra di trasferimento per posizionarsi in una rispettiva sede semicircolare della seconda giostra di trasferimento.

Successivamente, il tappo viene avanzato dalla seconda giostra di trasferimento fino ad essere ceduto al nastro trasportatore.

Le sedi semicircolari della prima giostra di trasferimento percorrono una traiettoria circolare, sostanzialmente tangente, in una zona di prelievo, ad una ulteriore traiettoria circolare lungo la quale si muovono gli stampi della giostra di stampaggio.

La prima giostra di trasferimento viene movimentata lungo un arco di circonferenza, in modo tale da allontanarsi dalla giostra di stampaggio qualora vi siano problemi durante il funzionamento della macchina.

Ad esempio, qualora gli stampi si bloccassero in una posizione di chiusura o non si allontanassero mutuamente in maniera sufficiente durante la fase di apertura, se la prima giostra di trasferimento non venisse allontanata dalla giostra di stampaggio, le matrici urterebbero contro la prima giostra di trasferimento nella zona di prelievo, in cui avviene il trasferimento del tappo dalla giostra di stampaggio alla prima giostra di trasferimento.

Risulta evidente che un urto tra i suddetti elementi, rotanti ad una certa velocità, provoca danni ingenti alla macchina, determinandone l’arresto al fine di riparare le parti danneggiate. Tali fermi macchina sono molto costosi in quanto abbassano considerevolmente la produttività di tali macchine. Pertanto, si deve impedire che durante il funzionamento le matrici colpiscano, con conseguenti danni, la prima giostra di trasferimento.

Nelle macchine note quando si rileva un problema sulla giostra di stampaggio, quale ad esempio uno di quelli sopradescritti, à ̈ previsto allontanare la prima giostra di trasferimento dalla giostra di stampaggio lungo una traiettoria circolare. La prima giostra di trasferimento viene allontanata con un movimento che ha una componente tangenziale opposta alla componente tangenziale con cui si muovono gli stampi in prossimità della zona di prelievo dei tappi dalla giostra di stampaggio.

In tal modo però, viene ridotta la distanza tra la prima giostra di trasferimento e lo stampo che sta per avvicinarsi alla zona di prelievo dei tappi. In altre parole, la prima giostra di trasferimento si avvicina al suddetto stampo e diminuisce il periodo di tempo compreso tra la rilevazione di un malfunzionamento ed il momento in cui lo stampo malfunzionante giunge alla zona di prelievo. A causa di tali moti con componenti tra loro opposte, si riduce quindi il tempo utile per evitare l’urto. C’à ̈ quindi la possibilità di non riuscire ad evitare gli urti tra gli stampi e la prima giostra di trasferimento.

Un difetto delle macchine note à ̈ che nel caso di malfunzionamento della giostra di stampaggio, risulta più difficoltoso intervenire per evitare indesiderati urti tra la giostra di stampaggio ed il dispositivo di trasferimento. Ciò comporta che tali macchine hanno velocità di rotazione limitate. Infatti, per cercare di evitare l’urto tra gli stampi della giostra di stampaggio e le sedi della prima giostra nella zona di prelievo, à ̈ necessario prevedere lunghi spazi di frenata delle giostre e di conseguenza ridurre le loro velocità di rotazione.

In caso di urto si possono verificare anche danni ingenti alle parti danneggiate della macchina e quindi lunghi fermi macchina, in particolare se à ̈ richiesto l’intervento di uno o più operatori per rendere nuovamente operativi gli elementi che hanno causato il malfunzionamento e/o riparare elementi danneggiati. Tali fermi macchina riducono notevolmente la produttività delle macchine note.

Un ulteriore difetto à ̈ che tali apparati hanno elevati costi di gestione e mantenimento. Infatti, a causa dei lunghi tempi di ripristino, vi sono costi elevati della manodopera degli operatori che devono attrezzare la macchina per funzionare nuovamente ed i costi dei pezzi da sostituire. Uno scopo dell’invenzione à ̈ migliorare gli apparati per trasferire oggetti.

Un altro scopo dell’invenzione à ̈ ottenere un apparato che sia in grado di trasferire oggetti, in particolare tappi, riducendo notevolmente il rischio di urti e collisioni tra gli stampi della giostra di stampaggio ed il dispositivo di trasferimento.

Secondo l’invenzione à ̈ previsto un apparato come definito nella rivendicazione 1.

L’invenzione potrà essere meglio compresa ed attuata con riferimento agli allegati disegni che ne illustrano una forma esemplificativa e non limitativa di attuazione, in cui:

Figura 1 à ̈ una vista in pianta schematica ed interrotta di una unità di formatura e di una giostra di trasferimento;

Figura 2 à ̈ una vista laterale schematica di un apparato secondo l’invenzione;

Figura 3 à ̈ una vista schematica in pianta dell’apparato di Figura 2 in una prima posizione operativa;

Figura 4 à ̈ una vista schematica in pianta dell’apparato di Figura 2 in una seconda posizione operativa.

Con riferimento alla Figura 1 à ̈ mostrata schematicamente un’unità di formatura 5 compresa in una macchina formatrice per stampare a compressione dosi D di materia plastica così da ottenere oggetti 8.

Nella figura 1 à ̈ anche illustrata una giostra di trasferimento 9 degli oggetti 8 e di trasporto delle dosi D. In particolare, come verrà meglio spiegato nel seguito, la giostra di trasferimento 9 consente di prelevare dall’unità di formatura 5 gli oggetti 8 formati e, al contempo, consente di trasportare le dosi D uscenti dalla bocca di un estrusore (non raffigurata) all’unità di formatura 5.

Le dosi D possono essere realizzate con vari tipi di materia plastica, ad esempio polietilentereftalato (PET), polipropilene (PP), polivinilcloruro (PVC), polietilene ad alta densità (HDPE), polietilennaftalato (PEN), polistirene (PS), poliacidolattico (PLA).

L’unità di formatura 5 comprende una giostra di formatura 7 ruotabile intorno ad un primo asse di rotazione K sostanzialmente verticale, secondo una direzione di rotazione R2, indicata da una freccia nelle Figure 1, 3 e 4. La giostra di formatura 7 supporta una pluralità di stampi 17, mostrati schematicamente in Figura 1, comprendenti ciascuno una matrice cioà ̈ una parte di stampo femmina ed un punzone, cioà ̈ una parte di stampo maschio. Ciascuna matrice comprende una cavità di forma sostanzialmente cilindrica, atta ad interagire con il corrispondente punzone per stampare a compressione, durante una fase di formatura, la dose D precedentemente ricevuta nella cavità della matrice. In alternativa, le matrici possono comprendere cavità aventi forme differenti da quella cilindrica, ad esempio cavità di forma tronco-conica.

La giostra di trasferimento 9 Ã ̈ disposta per trasferire gli oggetti 8 formati per compressione dalla giostra di formatura 7 su un nastro convogliatore 13 dove gli oggetti 8 sono depositati e convogliati verso una zona di uscita della macchina.

La giostra di trasferimento 9 Ã ̈ ruotabile intorno ad un secondo asse di rotazione J sostanzialmente verticale, secondo una direzione di rotazione R1 indicata da una freccia in Figura 1. Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, la direzione di rotazione R2 Ã ̈ sostanzialmente opposta alla ulteriore direzione di rotazione R1.

La giostra di trasferimento 9 supporta una pluralità di bracci di trasferimento 12 mobili in maniera sostanzialmente continua lungo un percorso chiuso ad anello P1.

Quest’ultimo à ̈ ad un livello inferiore rispetto ad un percorso circolare P2 lungo il quale si muovono gli stampi 17. E’ possibile individuare un tratto T1 in cui il percorso chiuso ad anello P1 si sovrappone al percorso circolare P2 oppure à ̈ tangente a quest’ultimo, oppure à ̈ ad una minima distanza da esso. Lungo il tratto T1 i bracci di trasferimento 12 possono essere movimentati sostanzialmente alla stessa velocità degli stampi 17 in modo che ciascun braccio di trasferimento 12 si trovi al di sotto del punzone mentre viene movimentato lungo il tratto T1.

Si noti che la distanza angolare tra due bracci di trasferimento 12 consecutivi può essere sostanzialmente la stessa della distanza angolare tra due stampi 17 consecutivi, così che ciascun braccio di trasferimento 12, in corrispondenza del tratto T1, sia disposto in prossimità di un rispettivo stampo 17 per trasferire un oggetto 8 formato.

Ciascun braccio di trasferimento 12 comprende un corpo allungato 14 supportante un elemento di presa 16, quale un elemento a sede semicircolare ad esempio a forma di “U†o di “C†, in corrispondenza di una sua estremità.

L’elemento di presa 16 comprende una parete sostanzialmente concava disposta per ricevere l’oggetto 8 formato per compressione.

Con riferimento alla Figura 2, Ã ̈ mostrato con maggiore dettaglio un apparato 1 associabile ad una macchina formatrice per formare per compressione dosi D di materia plastica.

L’apparato 1 comprende la giostra di trasferimento 9 rotante attorno al secondo asse di rotazione J e supportata girevolmente da mezzi di supporto 2. In particolare, questi ultimi comprendono un elemento di supporto 18 ed una slitta 19.

L’elemento di supporto 18, opzionalmente conformato come un cilindro, può estendersi lungo il secondo asse di rotazione J, per supportare girevolmente la giostra di trasferimento 9. L’elemento di supporto 18 à ̈ montato sulla slitta 19, quest’ultima essendo sostanzialmente orizzontale e mobile lungo una direzione di movimentazione C.

In altre parole, la slitta 19 sostiene l’elemento di supporto 18 – il quale a sua volta supporta girevolmente la giostra di trasferimento 9 - e consente di movimentare linearmente la giostra di trasferimento 9 lungo la direzione di movimentazione C. Nella forma di realizzazione mostrata in Figura 2 i mezzi di supporto 2 supportano a sbalzo la giostra di trasferimento 9.

La slitta 19 può scorrere lungo guide 3, opzionalmente sostanzialmente estendentisi lungo la direzione di movimentazione C. Nella versione mostrata nelle figure, le guide 3 sono due guide mutuamente parallele e distanziate tra loro.

La slitta 19 à ̈ azionata da un attuatore 4, ad esempio un attuatore pneumatico. L’attuatore 4 comprende un cilindro 20 all’interno del quale può scorrere uno stelo 10 azionato da un fluido operatore, quale ad esempio aria compressa, oppure olio. In Figura 2, sono mostrate una prima apertura 21 ed una seconda apertura 22, una disposta per immettere il fluido operatore in una camera definita all’interno del cilindro 20 e l’altra disposta per far fuoriuscire il fluido operatore dalla camera. La prima apertura e la seconda apertura sono collegate ad un circuito pneumatico, oppure oleodinamico, in cui à ̈ compresa una pompa, non raffigurata, disposta per alimentare il fluido operatore in pressione al cilindro 20.

Lo stelo 10 à ̈ collegato tramite un elemento di giunzione 23 alla slitta 19 così da movimentare, facendo scorrere, quest’ultima lungo le guide 3.

L’apparato 1 comprende inoltre un motore 11, mostrato in Figura 2, e disposto per azionare in rotazione la giostra di trasferimento 9. Il motore 11, nella versione mostrata nelle figure, à ̈ collegato alla slitta 19 ed à ̈ ad esempio conformato come un corpo cilindrico estendentesi lungo il secondo asse di rotazione J. Il motore 11 può essere posizionato da una parte opposta dei mezzi di supporto 2, rispetto alle guide 3.

L’apparato 1 comprende inoltre una struttura di collegamento 24 disposta per essere fissata alla macchina a cui l’apparato 1 à ̈ associato, così da collegare l’apparato 1 alla macchina. La struttura di collegamento 24 à ̈ connessa alla slitta 19 da una parte opposta rispetto alla giostra di trasferimento 9.

Nella versione descritta, la giostra di trasferimento 9 comprende un dispositivo di prelievo e alimentazione 27. In particolare, il dispositivo di prelievo e alimentazione 27 comprende elementi di prelievo e alimentazione 28 che si proiettano verso il basso da una superficie inferiore 30 della giostra di trasferimento 9. Gli elementi di prelievo ed alimentazione possono comprendere elementi a “C†28 che vengono mossi lungo un percorso circolare.

Gli elementi a “C†28 presentano una concavità rivolta verso la direzione in cui avanzano durante la rotazione della giostra di trasferimento 9. Durante il funzionamento, la materia plastica erogata dalla bocca di estrusione viene intercettata in sequenza dagli elementi a “C†28. La materia plastica mentre fluisce all’esterno dalla bocca di estrusione si espande e rimane bloccata per attrito in un rispettivo elemento a “C†28 che, tramite un’azione di taglio, ne separa una frazione che origina la dose D.

Mentre la parte superiore della giostra di trasferimento 9 riceve un tappo 8, una dose D, supportata nella parte inferiore della giostra di trasferimento 9, viene rilasciata dal rispettivo elemento a “C†28 per alimentare uno stampo 17. A questo scopo, il dispositivo di prelievo e alimentazione 27 può comprendere elementi a pistone, ciascuno atto a spingere la dose D per separarla dall’elemento a “C†28 ed inserirla nello stampo 17 sottostante in corrispondenza del tratto T1.

L’apparato 1 à ̈ disposto per cooperare con sensori 6, associati all’unità di formatura 5. I sensori 6 sono posizionati in prossimità della giostra di formatura 7 e sono disposti per rilevare un guasto e/o un malfunzionamento di uno stampo 17 della giostra di formatura 7. In particolare, i sensori 6 rilevano se gli stampi si bloccano durante una fase di apertura e/o se una matrice ed il corrispondente punzone non si sono allontanati mutuamente dopo aver stampato a compressione il relativo oggetto 8. Nel caso in cui i sensori 6 rilevino uno dei malfunzionamenti sopradescritti, inviano un segnale ad una unità di controllo e gestione, non raffigurata, in modo tale da azionare l’attuatore 4 dell’apparato 1 per movimentare la giostra di trasferimento 9 in allontanamento dalla giostra di formatura 7 lungo la direzione di movimentazione C. Affinché tale allontanamento avvenga prima che lo stampo 17 malfunzionante raggiunga il tratto T1 in cui l’oggetto 8 formato viene trasferito per mezzo della giostra di trasferimento 9, i sensori 6 devono essere posizionati ad una opportuna distanza da tale tratto T1.

Durante il funzionamento, la materia plastica erogata dalla bocca di estrusione viene intercettata in sequenza dagli elementi di prelievo e alimentazione 28, si espande e rimane bloccata per attrito in un rispettivo elemento 28 che, tramite un’azione di taglio, ne separa una frazione che origina la dose D.

Le dosi D vengono quindi ricevute nell’unità di formatura 5. Quest’ultima comprende la giostra di formatura 7 rotante attorno al primo asse di rotazione K e supportante la pluralità di stampi 17.

In particolare, nell’uso, grazie alla rotazione della giostra di formatura 7, ciascuna dose D di materia plastica à ̈ ricevuta in un rispettivo stampo 17 della suddetta pluralità di stampi.

Successivamente, vengono formati gli oggetti 8 a partire dalle dosi D per mezzo dell’interazione tra la matrice ed il rispettivo punzone compresi nello stampo 17. In altre parole, la matrice ed il rispettivo punzone cooperano, durante una fase di formatura, per formare tramite stampaggio a compressione gli oggetti 8, ad esempio tappi. La fase di formatura avviene mentre gli stampi 17 percorrono almeno un tratto del percorso circolare P2.

Successivamente, à ̈ prevista una fase di apertura dello stampo 17 così da consentire all’oggetto formato 8 di venire trasferito alla giostra di trasferimento 9 in corrispondenza di un tratto T1 in cui il percorso circolare P2 degli stampi 17 coincide con il percorso ad anello chiuso P1 lungo il quale avanzano i bracci di trasferimento 12 compresi nella giostra di trasferimento 9. In particolare, ciascun oggetto 8 viene trasferito al rispettivo elemento di presa 16 disposto ad una estremità del corpo allungato 14 compreso nel braccio di trasferimento 12 per venire successivamente depositato sul nastro convogliatore 13, tramite il quale gli oggetti 8 formati vengono convogliati verso una zona di uscita della macchina. Il braccio di trasferimento 12 deposita l’oggetto 8 sul nastro convogliatore 13 dopo aver percorso una porzione del suo percorso ad anello chiuso P1 durante la rotazione della giostra di trasferimento 9.

Nella forma di realizzazione mostrata nelle Figure, la giostra di formatura 7 ruota secondo una direzione di rotazione R2 che à ̈ sostanzialmente opposta alla ulteriore direzione di rotazione R1 della giostra di trasferimento 9. Generalmente, durante il funzionamento della macchina, l’apparato 1 à ̈ disposto in modo tale che la giostra di trasferimento 9 sia posizionata in una prima posizione operativa A, mostrata in Figura 3.

In tale configurazione gli elementi di presa 16, in corrispondenza del tratto T1, sono posizionati sotto ad un rispettivo punzone al quale risulta connesso, per via di sottosquadri, un oggetto 8 appena stampato. Quest’ultimo viene separato dal punzone tramite un dispositivo di estrazione, non raffigurato, quale un elemento ad anello o manicotto mobile assialmente rispetto al punzone.

Gli elementi di presa 16, così, possono trasferire in successione – durante la rotazione della giostra di trasferimento 9 e della giostra di formatura 7 - gli oggetti 8 formati per compressione dalla giostra di formatura 7.

In tale prima posizione operativa A lo stelo 10 à ̈ posizionato pressoché completamente al di fuori del cilindro 20 in una posizione estesa E.

Durante la rotazione della giostra di formatura 7, i sensori 6 rilevano eventuali malfunzionamenti degli stampi 17, quando questi ultimi si affacciano ai sensori 6 durante il loro percorso circolare P2.

Quando i sensori 6 rilevano il malfunzionamento, vengono attivati gli attuatori 4 per movimentare la slitta 19, e con essa la giostra di trasferimento 9, dalla prima posizione operativa A ad una seconda posizione operativa B, mostrata in Figura 4.

Nella seconda posizione operativa B la giostra di trasferimento 9 à ̈ distanziata dalla giostra di formatura 7 così che i bracci di trasferimento 12 non interagiscano con gli stampi 17.

In tale seconda posizione operativa, lo stelo 10 Ã ̈ posizionato prevalentemente internamente al cilindro 20 in una posizione ritratta F.

Successivamente, dopo che un operatore à ̈ intervenuto per risolvere il problema sullo stampo 17 malfunzionante, e nel caso in cui i sensori 6 non segnalino più alcun malfunzionamento, si azionano nuovamente gli attuatori 4 per movimentare la slitta 19, e con essa la giostra di trasferimento 9, dalla seconda posizione operativa B alla prima posizione operativa A. Lo stampo 17 malfunzionante, che aveva provocato lo spostamento della giostra di trasferimento 9 dalla prima posizione operativa A alla seconda posizione operativa B percorre il tratto T1 mentre la giostra di trasferimento 9 à ̈ nella seconda posizione operativa B, evitando così l’urto tra la giostra di formatura 7 e la giostra di trasferimento 9.

Grazie all’apparato 1, la macchina a cui esso à ̈ associato risulta più affidabile e sicura.

L’apparato 1 à ̈ infatti disposto per evitare urti tra gli stampi 17 della giostra di formatura 7 e gli elementi di presa 16 della giostra di trasferimento 9, consentendo a quest’ultima di venire allontanata dalla giostra di formatura 7 lungo una direzione di movimentazione C sostanzialmente lineare.

Ciò consente di movimentare la giostra di trasferimento 9 dalla prima posizione operativa A alla seconda posizione operativa B prima che lo stampo 17 malfunzionante giunga in corrispondenza del tratto T1 in cui avviene il trasferimento dell’oggetto 8 alla giostra di trasferimento 9. In particolare, ciò à ̈ possibile perché una componente del moto della giostra di trasferimento 9 dalla prima posizione operativa A alla seconda posizione operativa B à ̈ sostanzialmente concorde con una componente tangenziale del moto degli stampi 17 della giostra di formatura 7 in corrispondenza del tratto T1.

La componente di moto della giostra di formatura 7 concorde al movimento della giostra di trasferimento 9 dalla prima posizione operativa A alla seconda posizione operativa B, consente di avere un tempo utile maggiore per evitare l’urto tra lo stampo 17 malfunzionante e l’elemento di presa 16. In altre parole, il tempo di frenata disponibile per evitare urti à ̈ maggiore rispetto alle macchine note.

Grazie a ciò, à ̈ possibile migliorare le prestazioni della macchina a cui à ̈ associato l’apparato 1. In particolare, la giostra di formatura 7 e la giostra di trasferimento 9 possono ruotare con velocità di rotazione più elevate, incrementando la produttività della macchina. In alternativa, à ̈ possibile anche ritardare l’apertura degli stampi 17. Ciò consente di raffreddare maggiormente l’oggetto 8 abbassandone la temperatura prima di interagire con l’elemento di presa 16. In tal modo possono essere ottenute elevate qualità meccanico-strutturali dell’oggetto 8 formato.

Grazie all’apparato 1 si possono quindi evitare urti e, conseguentemente, lunghi fermi macchina che ridurrebbero notevolmente la produttività della macchina e sarebbero necessari per rendere nuovamente operativi gli elementi che hanno causato il malfunzionamento e/o per riparare elementi danneggiati. Inoltre, le macchine a cui gli apparati secondo l’invenzione sono associati, hanno costi di gestione e mantenimento ridotti.

Si noti inoltre che l’apparato 1 consente, nel caso in cui si verificasse comunque un urto tra uno stampo 17 e un elemento di presa 16, di limitare molto i danni. Infatti, a differenza delle macchine note in cui la giostra di stampaggio e la prima giostra di trasferimento si muovono con componenti tangenziali opposte in prossimità della zona di prelievo dei tappi, grazie al fatto che la giostra di formatura 7 e la giostra di trasferimento 9 in detto tratto T1 si muovono con almeno una componente tangenziale concorde, à ̈ possibile assorbire una porzione considerevole dell’energia generata nell’urto utilizzandola per promuovere l’allontanamento della giostra di trasferimento 9 dalla giostra di formatura 7. In altre parole, la giostra di trasferimento 9, nell’urto, subisce un’accelerazione nel suo moto di allontanamento dalla giostra di formatura 7.

In tal modo vengono evitati danni rilevanti agli elementi interessati dall’urto. Inoltre, grazie alla presenza della almeno una componente di moto della giostra di trasferimento 9 concorde alla componente tangenziale della giostra di formatura 7 nel tratto T1, viene ridotta notevolmente la velocità relativa tra lo stampo 17 e l†̃elemento di presa 16 in prossimità della zona di prelievo, così da limitare l’energia prodotta da un eventuale urto tra questi ultimi. In una variante, non raffigurata, la giostra di formatura 7 può essere sostituita da altri mezzi di formatura.

In un’altra variante, non raffigurata, la giostra di trasferimento 9 può essere sostituita da altri mezzi di trasferimento.

In un’altra variante, non raffigurata, le guide 3 possono essere sostituite da altri mezzi di movimentazione.

In un’altra variante, non raffigurata, l’attuatore 4 può essere sostituito da altri mezzi attuatori.

In un’altra variante, non raffigurata, il nastro convogliatore 13 può essere sostituito da altri mezzi di convogliamento, in particolare mezzi di convogliamento flessibili.

In un’altra variante, non raffigurata, l’apparato 1 à ̈ ruotato di 180° rispetto alla forma di realizzazione mostrata in Figura 2, ossia la giostra di trasferimento 9 à ̈ supportata girevolmente dai mezzi di supporto 2 in modo tale da non essere montata a sbalzo. In altre parole, i mezzi di supporto 2 sono posizionati inferiormente rispetto alla giostra di trasferimento 9.

In un’altra variante, non raffigurata, la giostra di trasferimento 9 comprende una pluralità di bracci 12 ed un dispositivo di prelievo e alimentazione 27, così come nella versione sopradescritta e raffigurata, in cui la pluralità di bracci 12 ruota ad una velocità di rotazione diversa da quella del dispositivo di prelievo e alimentazione 27.

In un’altra variante, non raffigurata, la materia plastica allo stato pastoso viene erogata da mezzi erogatori comprendenti un estrusore di materia plastica, provvisto di una bocca dalla quale esce la materia plastica, dalla quale a sua volta vengono formate le dosi D grazie all’azione di mezzi di taglio. In tale variante, l’estrusore di materia plastica può essere disposto da parte opposta alla giostra di trasferimento 9 rispetto alla giostra di formatura 7.

In un’altra variante, non raffigurata, l’apparato 1 à ̈ privo dell’attuatore 4. In alternativa, l’apparato 1 può comprendere mezzi elastici, quali ad esempio una molla, disposti per mantenere la giostra di trasferimento 9 nella prima posizione operativa A ed in grado di assorbire l’energia generata da un eventuale urto tra uno stampo 17 della giostra di formatura 7 ed un elemento di presa 16 della giostra di trasferimento 9. In tale variante possono anche essere previsti ulteriori elementi idonei ad assorbire l’energia generata dall’urto così da limitare considerevolmente, o addirittura eliminare, danneggiamenti causati dall’urto.

Sono inoltre possibili varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto e/o a quanto mostrato nei disegni allegati.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato comprendente mezzi di trasferimento (9) per trasferire oggetti (8) ottenuti tramite stampaggio a compressione di dosi di materia plastica (D) da mezzi di formatura (7) di un’unità di formatura (5), mezzi di supporto (2) per supportare girevolmente detti mezzi di trasferimento (9), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di movimentazione (3) connessi a detti mezzi di supporto (2) e configurati per movimentare detti mezzi di trasferimento (9) almeno tra una prima posizione operativa (A) più prossima a detta unità di formatura (5), in cui detti mezzi di trasferimento (9) interagiscono con detti mezzi di formatura (7) per trasferire detti oggetti (8), ed una seconda posizione operativa (B), in cui detti mezzi di trasferimento (9) sono distanziati da detta unità di formatura (5) in modo da non interagire con detti mezzi di formatura (7), il movimento di detti mezzi di trasferimento (9) da detta prima posizione operativa (A) a detta seconda posizione operativa (B) avendo almeno una componente concorde ad una componente tangenziale del moto rotatorio di detta unità di formatura (5) in detta prima posizione operativa (A).
2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di trasferimento (9) sono mobili lungo una direzione di movimentazione (C) sostanzialmente lineare.
3. 3. Apparato secondo la rivendicazione 1, oppure 2, in cui detta unità di formatura (5) à ̈ girevole attorno ad un primo asse di rotazione (K).
4. 4. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di trasferimento (9) comprendono una pluralità di bracci (12) disposti radialmente attorno ad un secondo asse di rotazione (J) di detti mezzi di trasferimento (9).
5. 5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui ciascun braccio (12) di detta pluralità di bracci, à ̈ provvisto di un elemento di presa (16) supportato da detto braccio (12) in corrispondenza di una sua estremità.
6. 6. Apparato secondo la rivendicazione 5, in cui detto elemento di presa (16), disposto per prendere detto oggetto (8) stampato a compressione, ha una forma sostanzialmente concava.
7. 7. Apparato secondo la rivendicazione 2, oppure secondo una delle rivendicazioni da 3 a 6 quando dipendenti dalla rivendicazione 2, in cui detti mezzi di movimentazione comprendono guide (3), estendentesi sostanzialmente lungo detta direzione di movimentazione (C) e disposte per supportare scorrevolmente detti mezzi di supporto (2).
8. 8. Apparato secondo la rivendicazione 7, in cui detti mezzi di supporto (2) sono movimentati linearmente su dette guide (3) da mezzi attuatori (4).
9. 9. Apparato secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi attuatori (4) sono scelti in un gruppo comprendente: un cilindro pneumatico, un cilindro oleodinamico, un cilindro idraulico.
10. 10. Apparato secondo una delle rivendicazioni precedenti, e comprendente inoltre mezzi di convogliamento (13) disposti per ricevere da detti mezzi di trasferimento (9) detti oggetti (8) da allontanare da detta unità di formatura (5).
11. 11. Macchina comprendente un’unità di formatura (5) per stampare a compressione un materiale scorrevole per formare oggetti (8) ed un apparato (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10.