ITMI20130841A1 - Dispositivo introduttore di flaconi - Google Patents
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Description
"DISPOSITIVO INTRODUTTORE DI FLACONI"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un dispositivo configurato per effettuare almeno l'introduzione di flaconi, boccette e contenitori vari in una camera di trattamento quale una camera di una macchina di liofilizzazione e/o di sterilizzazione, vantaggiosamente, ma non esclusivamente, per il trattamento di prodotti farmaceutici.
Tale dispositivo può effettuare anche l'estrazione dei suddetti flaconi dalla camera di trattamento.
STATO DELLA TECNICA
È noto che nelle camere di trattamento delle macchine di liofilizzazione e/o sterilizzazione (nel seguito solo macchine di liofilizzazione) sono normalmente presenti diversi piani di deposito i quali sono mobili da una posizione di alimentazione/evacuazione ed una posizione di riposo o di trattamento. In questo modo, i piani di deposito possono essere di volta in volta posti complanari con un piano di arrivo e disposizione dei flaconi, boccette e contenitori vari (nel seguito solo flaconi), sì da determinare una continuità tra il piano di deposito ed il piano di arrivo e disposizione (nel seguito solo piano di arrivo) e permettere l'alimentazione o l'evacuazione dei flaconi .
A tale scopo, il piano di arrivo coopera con mezzi alimentatori di flaconi e mezzi evacuatori di flaconi.
Il piano di arrivo coopera inoltre con mezzi traslatori che spingono i flaconi sul piano di deposito o li estraggono a trattamento terminato. Tutto ciò à ̈ noto.
E' pure noto che i mezzi traslatori sono i più vari e devono essere, normalmente, dotati di mezzi di movimentazione .
Nel caso di mezzi traslatori che di volta in volta, ad ogni fila di flaconi, o gruppo di file di flaconi, fanno avanzare detta fila/file quel tanto necessario per lasciare libero lo spazio per la preparazione della successiva fila/file, e poi si ritraggono, si pone il problema che gli stessi mezzi traslatori riescano a fare avanzare le file di flaconi fino ad un certo punto. Affinché tali mezzi traslatori possano far avanzare le file di flaconi, che andranno ad occupare tutto o quasi il piano di deposito della macchina liofilizzatrice , si rende obbligatorio prevedere particolari mezzi spintori ausiliari.
I suddetti mezzi spintori ausiliari sono di volta in volta pistoni, cavi di alimentazione del moto, traslatori ausiliari, ecc.
Questi mezzi spintori presentano degli inconvenienti, quali ingombri notevoli, complicazioni meccaniche, complicazioni elettriche ed elettroniche, problemi di manutenzione, problemi di pulizia, problemi di rilascio polveri, ecc...
Tali inconvenienti sono tutti mal sopportati da ambienti particolari quali sono quelli in cui vengono trattati prodotti farmaceutici.
II presente trovato si pone quindi lo scopo di semplificare i mezzi traslatori noti mediante un dispositivo introduttore semplice, facile da realizzare, compatto, di facile manutenzione, che non emette né polveri né fumi particolari, e che richiede interventi minimi di manutenzione e pulizia.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono varianti o perfezionamenti dell'idea di soluzione princi pale
Secondo il trovato, un dispositivo introduttore di flaconi in una camera di trattamento di una macchina di liofilizzazione à ̈ utilizzabile per movimentare una o più file di flaconi da un piano di arrivo dei flaconi ad un piano di deposito, interno alla suddetta camera di trattamento.
Il summenzionato dispositivo introduttore à ̈ composto sostanzialmente da due componenti, il primo dei quali di volta in volta fa avanzare una o più file di flaconi come formatesi sul piano di arrivo davanti al dispositivo.
Detto primo componente include mezzi di avanzamento limitato, cioà ̈ mezzi che fanno avanzare una barra spingitrice portandola a contatto con i flaconi per spingerli nella direzione del piano di deposito. Tale avanzamento à ̈ limitato in quanto sostanzialmente si estende limitatamente all'ingombro della fila/file di flaconi di volta in volta predisposta/e sul piano di arrivo. In seguito, i mezzi di avanzamento limitato fanno retrocedere la barra spingitrice per lasciare lo spazio necessario alla formazione di una o più file successive.
I mezzi di avanzamento limitato continuano a compiere il moto alternato sopra descritto fino a che non à ̈ stato completato il numero di file di flaconi da traslare sul piano di deposito della camera di trattamento.
Tuttavia, quando il numero completo di file à ̈ definito, che crea il voluto carico da introdurre nella camera di trattamento, esso à ̈ ancora quanto meno parzialmente all'esterno di quest'ultima, e deve pertanto compiere un percorso ulteriore per giungere a destinazione.
Per superare questo percorso ulteriore, il trovato prevede che tra i mezzi di avanzamento limitato e la barra spingitrice siano presenti mezzi a pantografo attivabili a tale scopo. Tali mezzi a pantografo costituiscono il secondo componente del dispositivo introduttore oggetto del trovato.
I mezzi di avanzamento limitato possono essere pistoni pneumatici od oleodinamici o pistoni ad avanzamento meccanico, oppure altri sistemi noti ed idonei allo scopo quali cavi di spinta o di trazione.
II pantografo coopera con mezzi di azionamento.
I mezzi di azionamento possono essere i più vari, quali mezzi a pistone, mezzi a motore che azionano viti senza fine, ad esempio destrorsa e sinistrorsa contrapposte, mezzi a doppia cremagliera sfalsata, oppure altri mezzi noti idonei a creare un'azione tale spostare e posizionare il pantografo.
Secondo il trovato, la barra spingitrice può presentare tre posizioni, una di spinta, una di non interferenza ed una di estrazione nel caso in cui il pantografo sia tale da percorrere una corsa ulteriore idonea a coprire anche la profondità della camera di trattamento.
Mezzi di controllo posizione e/o mezzi di gestione, controllo e comando sono presenti.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra genericamente, secondo una vista in assonometria, un dispositivo introduttore di flaconi secondo il presente trovato;
- la fig. 2 illustra, secondo una vista in pianta, una forma di realizzazione del dispositivo introduttore di fig. 1;
- la fig. 3 illustra schematicamente, secondo una vista laterale, il funzionamento di una forma di realizzazione del dispositivo introduttore di fig. 1.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Le figure allegate sono utilizzate per descrivere forme di realizzazione di un dispositivo introduttore 10 associato ad una macchina liofilizzatrice 14 provvista di una camera di trattamento, o camera di liofilizzazione 15. La macchina liofilizzatrice 14 include un piano di deposito 16, o una pluralità di piani di deposito 16, sul quale vengono depositati flaconi 20 da sottoporre a trattamento di liofilizzazione.
Nel caso di una pluralità di piani di deposito 16, essi sono impilati in modo noto all'interno della camera di liofilizzazione 15 e posizionabili di volta in volta in modo noto.
I flaconi 20 vengono alimentati al piano di deposito 16 posto in una posizione di alimentazione/evacuazione. Analogamente, l'evacuazione dei flaconi 20 viene effettuata dal piano di deposito 16 che di volta in volta si presenta nella suddetta posizione di alimentazione/evacuazione. Nelle figure allegate à ̈ rappresentato, a mero titolo esemplificativo e non limitativo, un solo piano di deposito 16, collocato nella posizione di alimentazione/evacuazione .
La macchina liofilizzatrice 14 include anche una porta sigillatrice 17 configurata per chiudere e sigillare la camera di liofilizzazione 15 durante le fasi di trattamento dei flaconi 20.
Nel caso illustrato, il piano di deposito 16 coopera con un piano intermedio 18 di collegamento temporaneo che, secondo le esigenze, viene posizionato o evacuato. Altre forme di collegamento sono note.
Il piano intermedio 18, durante la fase di carico o scarico dei flaconi 20, Ã ̈ posizionato tra il piano di deposito 16 ed un piano di arrivo 22.
Sul piano di arrivo 22 arrivano i flaconi 20 che, in modo noto, vengono disposti in file che vanno poi traslate verso il piano di deposito 16.
Generalmente, il piano di arrivo 22 coopera con mezzi alimentatori 19 e con mezzi evacuatori 21, che rispettivamente adducono una o più file di flaconi 20 al piano di arrivo 22 stesso prima del trattamento e li prelevano da esso dopo il trattamento.
Quanto fin qui descritto à ̈ tutto noto e può essere realizzato in una qualsiasi delle formulazioni già presenti nella tecnica nota.
Con i mezzi alimentatori 19 coopera una barra spingitrice 11 che opera in modo noto come prima indicato, ossia muovendosi di moto alternato, avanzando per spingere i flaconi 20 nella direzione del piano di deposito 16 e retrocedendo per lasciare sul piano di arrivo 22 lo spazio necessario alla formazione di una o più file di flaconi 20.
Con riferimento alle figure allegate, la barra spingitrice 11 nel caso di specie à ̈ parte di un contenitore mobile 12 associato a mezzi spintori, definiti da pistoni 13, che ne determinano il moto alternato.
Sulla base di quanto sopra riportato, il contenitore mobile 12 ed i pistoni 13 definiscono mezzi di avanzamento limitato, configurati per far compiere una corsa limi tata, alla barra spingitrice 11 e farla avanzare di una quantità pari all'ingombro delle file di flaconi 20 presenti sul piano di arrivo 22.
Inoltre, il suddetto contenitore mobile 12, la barra spingitrice 11 ed i pistoni 13 costituiscono il dispositivo introduttore 10.
La figura 2 à ̈ utilizzata per descrivere forme di realizzazione di dispositivo introduttore 10 nelle quali il contenitore mobile 12 contiene un pantografo 23 al quale à ̈ collegata terminalmente la barra spingitrice 11.
Il contenitore mobile 12 può avere le forme le più varie, dal momento che esso svolge la sola funzione di contenere il pantografo 23 almeno in una condizione ritratta di quest'ultimo.
In base alla corsa che la barra spingitrice 11 deve compiere, alcune forme di realizzazione possono prevedere che il dispositivo introduttore 10 includa più pantografi 23 in serie.
Il pantografo 23 può essere di tipo noto e nel caso di specie le estremità possono cooperare con carrelli liberi 28 e con carrelli motorizzati 27.
I carrelli motorizzati 27 nel caso di specie cooperano con rispettive guide 26 ricavate in relativi porta guide 29.
I carrelli motorizzati 27 possono essere movimentati linearmente da organi di trasmissione del moto, che nel caso di specie sono ad esempio viti senza fine 25 contrapposte, ma che in altre forme di realizzazione (non illustrate nei disegni) possono essere, ad esempio, attuatori lineari a pistoni oppure cremagliere giacenti su piani sfalsati.
La spinta che aziona il pantografo 23 può essere anche coassiale con il movimento della barra spingitrice 11.
In figura 2 sono riportate due viti senza fine 25 confrapposte che sono esemplificativamente una vite destrorsa 25d ed una vite sinistrorsa 25s.
In forme di realizzazione, i porta guide 29 delle guide 26 dei carrelli motorizzati 27 possono essere fissati al contenitore mobile 12.
Entrambe le viti senza fine 25, nel caso esemplificativo di fig. 2, possono essere azionate da un organo motore 24 collegato ad entrambe.
Secondo alcune implementazioni, l'organo motore 24 può essere parzialmente esterno, come riportato in fig. 2, rispetto al contenitore mobile 12, oppure può essere coassiale con le viti senza fine 25.
Quando i pistoni 13 raggiungono la massima estensione, e pertanto hanno esaurito la propria funzione di spintori, la barra spingitrice 11, e quindi i flaconi 20 caricati per ultimi sul piano di arrivo 22, Ã ̈ posizionata ad una distanza X dal piano di deposito 16.
Viene quindi azionato il pantografo 23, il quale à ̈ configurato per coprire tale distanza X facendo compiere alla barra spingitrice 11 una corsa ulteriore, o di caricamento, per spingere i flaconi 20 all'interno della camera di liofilizzazione 15 e alimentare il piano di deposito 16.
La fig. 3 illustra una realizzazione nella quale il pantografo 23, o il contenitore mobile 12, ad esempio posizionabile verticalmente su due posizioni mediante mezzi sollevatori 33, oppure un altro mezzo idoneo, Ã ̈ configurato per far assumere alla barra spingitrice 11 tre posizioni operative differenti: una prima posizione di spinta, una seconda posizione di non interferenza ed una terza posizione di estrazione.
Nella prima posizione di spinta, a sinistra in fig. 3, il pantografo 23 Ã ̈ nella condizione ritratta, all'interno del contenitore mobile 12, e la barra spingitrice 11 Ã ̈ posizionata a contatto con i flaconi 20.
Nella seconda posizione di non interferenza, al centro in fig. 3, la barra spingitrice 11 à ̈ posta superiormente rispetto all'ingombro verticale dei flaconi 20 ed à ̈ movimentabile dal pantografo 23 in estensione senza entrare in contatto con essi.
In questo caso il pantografo 23, oltre che alla suddetta corsa di caricamento, può essere in grado di compiere un'ulteriore corsa, per coprire tutta la profondità Y del piano di deposito 16, per portare la barra spingitrice 11 fino alla parte posteriore di quest'ultimo, oltre la fila di flaconi 20 posizionata più interna nella camera di liofilizzazione 15, nella terza posizione di estrazione. Nella terza posizione di estrazione, a destra in fig.
3, il pantografo 23 à ̈ essenzialmente in una condizione di massima estensione e la barra spingitrice 11 assume la funzione di barra di estrazione, in cui almeno una sua parte può operare a contatto con i flaconi 20 più interni per estrarre i flaconi 20 stessi. Infatti, quando il pantografo 23 viene azionato per ritornare nella suddetta condizione ritratta, la barra 11 trascina i flaconi 20 verso il piano di arrivo 22, evacuandoli dal piano di deposito 16.
Nel passaggio dalla posizione di non interferenza alla posizione di estrazione, la barra spingitrice 11 può essere movimentata, tutta o solo in parte, per cooperare verticalmente con i flaconi 20.
In fig. 3 à ̈ illustrata esemplificativamente una possibile implementazione nella quale la barra spingitrice 11 à ̈ collegata al pantografo 23 tramite staffe di collegamento 30, delle quali solo una à ̈ visibile in figura. In tale soluzione esemplificativa, la barra spingitrice 11 ha un'estremità inferiore imperniata alle staffe di collegamento 30.
Nella posizione di spinta e di non interferenza la barra spingitrice 11 à ̈ chiusa sulle staffe di collegamento 30, mentre nella posizione di estrazione essa à ̈ ruotata di circa 180° attorno al punto di imperniamento rispetto alle posizioni precedenti ed à ̈ disposta inferiormente al pantografo 23.
In altre soluzioni può essere previsto che la barra spingitrice 11 sia scorrevole verticalmente rispetto alle staffe di collegamento 30 da una posizione di sostanziale coincidenza con il loro ingombro verticale ad una posizione sporgente inferiormente.
Tale posizione viene mantenuta durante il movimento di richiamo del pantografo 23 dalla posizione di massima estensione alla posizione ritratta, in modo che il contatto tra la barra spingitrice 11 ed i flaconi 20 permetta di riportare questi dal piano di deposito 16 al piano di arrivo 22.
È chiaro che al dispositivo introduttore 10 di flaconi fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Ad esempio, il dispositivo introduttore 10 può includere anche un'unità di controllo e comando 31 collegata con l'organo motore 24 e con almeno un rilevatore di posizione 32, ad esempio un trasduttore lineare o un encoder, che rileva la posizione della barra spingitrice 11. Tale unità di controllo e comando 31 può essere configurata per azionare l'organo motore 24 e gestire l'avanzamento del pantografo 23 sulla base della posizione assunta dalla barra spingitrice 11 e rilevata dal summenzionato rilevatore di posizione 32, ad esempio per controllare il passaggio selettivo della stessa barra spingitrice 11 dalla posizione di spinta, a quella di non interferenza e a quella di estrazione.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo introduttore di flaconi aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.
Claims (7)
1. Dispositivo introduttore di flaconi (20) in una camera di liofilizzazione (15) di una macchina liofilizzatrice (14) provvista almeno di un piano d'arrivo (22) dei flaconi (20) e di un piano di deposito (16) interno a detta camera di liofilizzazione (15), detto dispositivo introduttore comprendendo almeno mezzi di avanzamento limitato (12, 13) cooperanti con una barra spingitrice (11) per muovere detta barra spingitrice (11) lungo una corsa di avvicinamento in direzione da detto piano di arrivo (22) a detto piano di deposito (16), caratterizzato dal fatto che comprende ulteriori mezzi a pantografo (23) collegati a detti mezzi di avanzamento limitato (12, 13) ed a detta barra spingitrice (11) e configurati per estendersi rispetto a detti mezzi di avanzamento limitato (12, 13) e verso detto piano di deposito (16) almeno della quantità definita necessaria per introdurre completamente i flaconi (20) nella camera di liofilizzazione (15).
2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di avanzamento limitato comprendono mezzi spintori (13) con associato un contenitore mobile (12) lungo detta corsa di avvicinamento, detta barra spingitrice (11) essendo parte di detto contenitore mobile (12).
3. Dispositivo come nella rivendicazione 2, caratteriz zato dal fatto che detto contenitore (12) contiene detti mezzi a pantografo (23).
4. Dispositivo come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un organo motore (24) condizionante la posizione temporale di detto pantografo (23).
5. Dispositivo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l'organo motore (24) Ã ̈ associato a organi di trasmissione del moto che comprendono viti senza fine (25).
6. Dispositivo come in una o l'altra delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che à ̈ configurato per far assumere a detta barra spingitrice (11) almeno una prima posizione di spinta di detti flaconi (20), una seconda posizione di non interferenza con detti flaconi (20), ed una terza posizione di estrazione di detti flaconi (20).
7. Dispositivo come nelle rivendicazioni 1 e 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a pantografo (23) sono configurati per estendere la posizione della barra spingitrice (11) fin oltre la fila più interna di flaconi (20) presenti su detto piano di deposito (16).
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