ITMI20112319A1 - Composizione probiotica comprendente saccaromices cerevisiae - Google Patents

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Description

COMPOSIZIONE PROBIOTICA COMPRENDENTE SACCAROMICES CEREVISIAE
DESCRIZIONE
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una composizione probiotica. In particolare la presente invenzione riguarda una composizione probiotica comprendente Saccaromyces cerevisiae, e il suo uso come agente ipocolesterolemizzante.
STATO DELLA TECNICA
L'OMS ha previsto che entro il 2030 le malattie cardiovascolari resteranno la principale causa di morte, che colpirà circa 23,6 milioni di persone in tutto il mondo [1], E’ stato riferito che l'ipercolesterolemia ha causato dal 1999 al 2003, il 45% degli attacchi di cuore in Europa occidentale e il 35% degli attacchi di cuore in Europa centrale e orientale [2],
Il rischio di infarto à ̈ tre volte superiore nei soggetti con ipercolesterolemia, rispetto a quelli che hanno normale profilo lipidico del sangue. L'OMS ha delineato che le diete non salutari, come quelli ad alto contenuto di grassi, sale e senza zucchero, e povera di carboidrati complessi, frutta e verdura, può portare ad aumento del rischio di malattie cardiovascolari.
Le persone affette da ipercolesterolemia moderata possono permettersi di evitare l'uso di farmaci per abbassare il colesterolo attraverso la pratica del controllo della dieta o l’integrazione con probiotici e / o prebiotici.
I probiotici sono definiti come “supplementi microbici viventi che conferiscono benefici alla salute dell’ospite migliorando il suo equilibrio microbico intestinale†[4], I probiotici sono generalmente raccomandati per contribuire a rafforzare i sistemi di difesa dell’ospite e nel recupero da alcune malattie.
Tuttavia, il pubblico à ̈ ancora confuso su come utilizzarli al meglio e quali probiotici siano efficaci per specifiche malattie. La letteratura scientifica riporta un sempre maggior numero di microrganismi considerati probiotici. Ci sono diverse sfide nella scelta del probiotico appropriato, compresa la diversità dei ceppi probiotici esistenti, il controllo di qualità dei prodotti probiotici disponibili in commercio e il grado di prove basate sull'evidenza per ogni malattia e probiotici. Mentre à ̈ possibile elencare le specie batteriche cui appartengono i ceppi attualmente studiati ed utilizzati, risulta impossibile fornire una lista esaustiva delle specie potenzialmente probiotiche.
La quasi totalità dei lavori pubblicati, nonché i documenti FAO/WHO (2001, 2002) ritengono che la capacità di un microrganismo di essere un efficace probiotico à ̈ definita sulla base della ceppo-specificità. Per esempio, Lactobacillus rhamnosus GG à ̈ un ceppo batterico specifico che si à ̈ dimostrato essere un probiotico efficace per diverse malattie diarroiche, ma altri ceppi della specie L rhamnosus potrebbero non rilevarsi probiotici altrettanto efficaci. La scelta dei ceppi deve quindi avvenire attraverso un processo si selezione rivolto ad assicurare l’identità tassonomica, le principali caratteristiche fenotipiche, la sicurezza e l'efficacia [5]. I prebiotici sono invece “substrati indigeribili di origine alimentare che stimolano selettivamente la crescita, la composizione e l'attività della microflora del tratto gastrointestinale e che quindi migliorano la salute e il benessere dell’ospite†[6]. II grado di polimerizzazione e il tipo di legame dei monomeri all’interno dei prebiotici dello stesso gruppo biochimico possono avere un profondo influsso sull’efficacia dell’azione prebiotica stessa [7-9],
Quando probiotici e prebiotici sono usati in combinazione, con un’azione sinergica, sono definiti “simbiotici†. Questi nuovi alimenti, oltre a stimolare selettivamente la crescita e/o il metabolismo di ceppi microbici utili per la salute dell’ospite, determinano nell'intestino un aumento della sopravivenza e della colonizzazione dei microrganismi probiotici presenti nel prodotto.
L'uso di probiotici e prebiotici ha acquisito riconoscimenti scientifici solo negli ultimi anni, anche se le loro applicazioni, come gli alimenti funzionali, functional food, sono consolidati da generazioni. Nell'interesse dei loro promettenti effetti sul benessere della salute, i probiotici e prebiotici sono diventati sempre più riconosciuti come integratori per il consumo umano.
L’approccio simbiotico alla cura dell’ipercolesterolemia moderata può offrire una valida alternativa. Studi condotti in vivo su ratti, hanno infatti dimostrato una significativa diminuzione delle concentrazioni sieriche di lipidi totali, trigliceridi e colesterolo totale, nel gruppo di ratti nutriti con simbiotici rispetto a quelli a cui veniva somministrato solo il probiotico o il prebiotico [10].
Saccaromyces cerevisiae à ̈ un lievito, un organismo unicellulare appartenente al regno dei Funghi. Si tratta di un lievito alimentare, comunemente noto come “lievito della birra†e rappresenta l’unico lievito del quale sia stata verificata l'azione probiotica. E' utilizzato nella produzione di farmaci che offrono un’importate azione nella prevenzione delle malattie intestinali e nella modulazione della risposta immunitaria.
In termini di effetti benefici S.cerevisiae ha molte proprietà, dalle più elementari alle più avanzate. Quando ingerito fornisce il 52 % della quantità giornaliera raccomandata (RDA) di proteine, à ̈ anche ricco di fibre, vitamine del gruppo B e acido folico, à ̈ inoltre privo di glutine, il che lo rende un integratore attraente per le persone che sono intolleranti al grano.
Di grande rilevanza à ̈ la presenza di particolari polisaccaridi, i beta-1,3-glucani, che si à ̈ dimostrato stimolino il sistema immunitario umano grazie al legame con un recettore situato sulla superficie di alcune cellule del sistema immunitario (macrofagi, granulociti e cellule naturai killer), permettendone il riconoscimento da parte delle cellule immunitarie [11]. Mentre alcuni farmaci sono in grado di sovrastimolare il sistema immunitario del corpo durante la terapia e, quindi, non si dimostrano adatti a persone con malattie autoimmuni, i beta-glucani sembrano aiutare il sistema immunitario senza causare iperattività [12]. Sono inoltre in grado di favorire la guarigione delle ferite, prevenire le infezioni e abbassare i livelli di colesterolo LDL. In riferimento a quest’ultimo punto, sono stati studiati per i loro effetti ipocolesterolemici, tra cui: riduzione dell’assorbimento intestinale di colesterolo e acidi biliari attraverso il legame con i glucani; sostituzione nel fegato della sintesi di colesterolo con la produzione di acido biliare; fermentazione tramite batteri intestinali che li trasformano in acidi grassi a catena corta, i quali sono assorbiti andando così a inibire la sintesi epatica di colesterolo [13]. Diversi studi hanno inoltre dimostrato che i beta-glucani possono prevenire la formazione di tumori e lo sviluppo di carcinomi [14-16],
L’utilizzo dell’aglio ( Allium sativum ) e delle sue proprietà benefiche per la salute dell’uomo ha origini molto antiche, ma vi à ̈ ancora la necessità di svelare i dettagli di questi benefici [17]. Durante l’ultima decade sono sati effettuati numerosi studi scientifici e trial clinici per determinare l’effetto del consumo dell’aglio sulla salute dell’uomo e attualmente il suo utilizzo in campo medicinale à ̈ largamente diffuso e accettato.
La maggior parte degli effetti biologici dell’aglio derivano dalla presenza dei composti solforati detti organo solfuri. I principali solfuri (82%) presenti nell’aglio fresco non contuso, integro sono i peptidi non volatili della γ-glutammilcisteina (6-glutamil-S-allil-L-cisteina) e i solfossidi della cisteina, la S-allil-4-cisteina solfossido, detta alliina, che agiscono come precursori di diversi composti. Quando i tessuti sono danneggiati, quando l’aglio viene cotto o schiacciato, questi solfossidi vengono convertiti in tiosulfonati attraverso l’azione catalitica dell’enzima alliinasi. L’alliina viene liberata dai compartimenti che la contengono e interagisce con un enzima contenuto nei vacuoli adiacenti, l’allinasi, che, attraverso una reazione di idrolisi e di immediata condensazione di un composto intermedio (acido allilsulfenilico) la trasforma in allicina. Si tratta di un composto altamente instabile e volatile che scompare velocemente per ossidazione dando luogo alla formazione di costituenti dal caratteristico odore tipici dell’aglio schiacciato e dell’olio essenziale: diallil solfuro (DAS), diallil disolfuro (DADS), diallil trisolfuro (DATS), metil allil disolfuro, metil allil trisolfuro, ditiine, ajoene. Si ritiene che un mg di alliina equivalga a 0.45 mg di allicina.
Quindi i prodotti tiosolfonati dell’aglio (allicina) non sono presenti in natura ma vengono prodotti dalla degradazione di un solfossido della cisteina, l’alliina.
L’azione protettiva dell’aglio verso le malattie del sistema cardiovascolare à ̈ stata largamente investigata e, come numerosi studi suggeriscono, può portare alla normalizzazione del livello dei lipidi plasmatici, aumento del fibrinogeno e inibizione della pressione sanguigna.
Il meccanismo che à ̈ alla base dell’azione antiipercolesterolemizzante e antiiperlipidemizzante, sembra dipendere dall’inibizione idrossilmetilgutaril-CoA (HMG-CoA) riduttasi epatica e dal rimodellamento delle proteine piasmatiche nelle membrane cellulari [18].
Tutte queste influenze positive dell’aglio sono dose dipendente[19]. Il management dei livelli di colesterolo piasmatico continua ad essere una questione cruciale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, così come l’ipercolesterolemia gioca un ruolo decisivo nella patogenesi dell'aterosclerosi e delle malattie cardiache correlate[ ].
Gli effetti preventivi dell’alliina nell’ischemia miocardica isoprotenerolo indotta, sono stati studiati da Sangeetha e collaboratori [21] e in base ai loro risultati l’alliina si à ̈ rivelata in grado di ridurre la formazione di lipidi perossidi grazie all’effetto di riduzione della formazione di lipidi.
Ackermann e colleghi [22] hanno osservato, dopo somministrazione di preparati di aglio, una diminuzione dei livelli di colesterolo totale (1.2-17.7 mg/dL e 12.4-25.4 mg/dL) dopo, rispettivamente, 1 e 3 mesi di trattamento.
L’aglio possiede inoltre la capacità di inibire gli enzimi coinvolti nella sintesi lipidica e previene l’ossidazione delle lipoproteine a bassa densità (LDL), aumentando complessivamente lo stato antiossidativo. L’ossidazione delle LDL genera infatti la produzione di vari metaboliti che innescano una cascata di eventi che portano alla formazione e alla progressione dell’ evento aterosclerotico, l’inibizione di tale processo può dunque aiutare la prevenzione delle malattie cardiovascolari [23,24] Attualmente sono disponibili in commercio numerosi farmaci prescrivibili in caso di ipercolesterolemia, fra questi, le statine. La loro assunzione, necessaria per lungo tempo non à ̈ assolutamente esente da effetti indesiderati, anche importanti.
I più comuni effetti collaterale delle statine sono il dolore muscolare e la debolezza, una condizione chiamata rabdomiolisi, verosimilmente dovuta alla perdita di Coenzima Q10.
Altro effetto evidenziato à ̈ la polineuropatia, anche conosciuta come neuropatia periferica, caratterizzata da debolezza, formicolio e dolori alle mani e ai piedi e da difficoltà a camminare. I ricercatori hanno studiato 500.000 cittadini danesi, circa il 9% della popolazione di quel Paese, e hanno scoperto che le persone che assumevano le statine più facilmente sviluppavano una polineuropatia
II danno neurologico à ̈ spesso irreversibile e può rimanere anche dopo la sospensione dei farmaci.
Le vertigini sono comunemente associate all’uso delle statine, probabilmente per via della riduzione della pressione sanguigna che queste causano.
La letteratura medica riporta una serie di casi di pancreatite.
Numerosi studi hanno mostrato connessioni tra livelli bassi di colesterolo e la depressione. Uno dei più recenti ha trovato che donne con colesterolo basso hanno il doppio di possibilità di soffrire di ansia e depressione.
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di fornire una composizione probiotica adatta uso nella terapia antiipercolesterolemizzante che non presenti gli svantaggi sopra rilevati per i farmaci noti per la medesima applicazione.
SOMMARIO DELL’INVENZIONE
L’invenzione pertanto concerne una composizione probiotica comprendente:
- Alliina;
- Vitamina B6; e
- Saccaromyces cerevisiae,
in cui detta alliina à ̈ presente in una quantità che va circa da 3 a 8 %, detta vitamina B6 à ̈ presente in una quantità che va circa da 0.1 a 1 % e in cui detto Saccaromyces cerevisiae à ̈ presente in una quantità che va circa da 1 x 10<8>a 1 x 10<11>cellule/ml sulla composizione totale.
Sotto un altro aspetto, l’invenzione concerne la composizione probiotica secondo la presente invenzione per l’uso come agente ipocolesterolemizzante.
Sotto ancora un altro aspetto, l’invenzione concerne un prodotto alimentare comprendente la composizione secondo l’invenzione, ed altri ingredienti adatti all’uso alimentare.
In una forma preferita l’invenzione riguarda un succo di frutta comprendente la composizione probiotica delia presente invenzione per l’uso come agente ipocolesterolemizzante.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
L’invenzione pertanto concerne una composizione probiotica comprendente:
- Alliina;
- Vitamina B6; e
- Saccaromyces cerevisiae,
in cui detta alliina à ̈ presente in una quantità che va circa da 3 a 8 %, detta vitamina B6 à ̈ presente in una quantità che va circa da 0.1 a 1 % e in cui detto Saccaromyces cerevisiae à ̈ presente in una quantità che va circa da 1 x 10<8>a 1 x 10<11>cellule/ml sulla composizione totale.
Nella presente invenzione quando si impiega la definizione:
“alliina†si intende comprendere un solfossido naturale costituente dell'aglio fresco. La sua biosintesi trae origine dall'amminoacido cisteina. Alliina ed isoalliina, sottoposte ad azione enzimatica da parte dell'alliinasi (alliina liasi), contenuta nel sistema di vacuoli cellulari della stessa pianta vengono convertite nei sultanati, in primis allicina passando per intermedi sulfenici.
Gli inventori hanno sorprendentemente trovato una composizione avente alliina in una quantità che va circa da 3 a 8 %, vitamina B6 in una quantità che va circa da 0.1 a 1 % e in cui Saccaromyces cerevisiae à ̈ presente in una quantità che va circa da 1 x 10<8>a 1 x 10<11>cellule/ml sulla composizione totale risolve il problema ipercolesterolemia tuttavìa non essendo un farmaco.
Pertanto la composizione della presente invenzione no ha i problemi e gli effetti indesiderati sopra descritti e riscontrati per i farmaci prescrivibili in caso di ipercolesterolemia, quali ad esempio il dolore muscolare, la debolezza, la polineuropatia e le vertigini.
Preferibilmente l’invenzione riguarda una composizione in cui detta alliina à ̈ in una quantità di circa 5 %, detta vitamina B6 à ̈ in una quantità di circa 0.5 % e detto Saccaromyces cerevisiae à ̈ in una quantità di circa 1 x 10<9>cellule/ml sulla composizione totale.
In una forma preferita l’invenzione riguarda una composizione probiotica, in cui detta composizione à ̈ in forma liquida o in forma solida per somministrazione orale.
Sotto un altro aspetto, l'invenzione concerne la composizione probiotica secondo la presente invenzione per l’uso come agente ipocolesterolemizzante.
In una ulteriore forma di realizzazione, l’invenzione concerne un prodotto alimentare comprendente la composizione secondo l'invenzione, ed altri ingredienti adatti all'uso alimentare.
I prodotti alimentari secondo la presente invenzione possono comprendere la composizione probiotica ed una base alimentare. La composizione o componente probiotica può essere in forma liquida o solida, essiccata o liofilizzata a seconda delle necessità e dei tempi e delle temperature di stoccaggio, di conservazione e di trasporto.
La base alimentare dei prodotti alimentari secondo l’invenzione può essere un succo dì frutta, un prodotto derivato del latte (per esempio un gelato, un budino o una crema), uno stabilizzatore, un’addensatore, una bevanda (per esempio, acqua, thà ̈, una bibita gasata o un “soft drink†) o uno sciroppo.
In una forma preferita dei prodotti alimentari à ̈ un succo di frutta. Con succo di frutta si intende il risultato della spremitura o della riduzione in purà ̈ di frutti diversi. I succhi possono essere concentrati e richiedere quindi l'aggiunta di acqua, e hanno un preciso livello di purezza. Per la produzione di succhi di frutta si usano tecniche come l'evaporazione, essiccazione e pastorizzazione. Fra i succhi ci sono quelli di mela, arancia, arancia rossa, mandarino, pera, pesca, pompeimo, ananas, pomodoro, ribes, albicocca, uva, melograno e limone.
II termine succo di frutta fa in genere riferimento a due aree:
I succhi densi (nettari: pera, pesca, albicocca, ecc.)
I succhi liquidi (succhi al 100%: ananas, arancia, tropicale, pompeimo, ecc.) In una forma di realizzazione preferita, la composizione probiotica viene aggiunta ad un succo di frutta per ottenere un prodotto alimentare con elevate caratteristiche nutritive e con proprietà ipocolesterolemizzanti.
Vantaggiosamente l’invenzione concerne un prodotto alimentare sotto forma di integratore dietetico o di integratore alimentare.
Si definiscono integratori dietetici o alimentari quei prodotti specifici volti a favorire l'assunzione di determinati principi nutritivi non presenti negli alimenti di una dieta non corretta.
Gli integratori vengono consigliati nei casi in cui l'organismo abbia carenza di determinati alimenti: non hanno dunque proprietà curative, ma servono a integrare una normale dieta, completandola.
Si riportano di seguito Esempi di realizzazione della presente invenzione forniti a titolo illustrativo.
ESEMPI
Esempio 1
Preparazione della composizione probiotica
E’ stata preparata una composizione probiotica comprendente alliina, Vitamina B6 e Saccaromyces cerevisiae.
Tale composizione à ̈ stata preparata liofilizzando una quantità che va circa da 1 x 10<8>a 1 x 10<11>cellule/ml di cellule di Saccaromyces cerevisiae e aggiungendo alle cellule liofilizzate 5mg di Alliina e 0.5mg di vitamina B6.
Tale base attiva può essere aggiunta e sciolta in acqua, in succo di frutta o in una qualsiasi altra bevanda per la somministrazione.
Esempio 2
Per valutare l’attività del probiotico nel diminuire i tassi di colesterolo 10 volontari di età compresa tra i 18 ed i 60 anni e con valori di colesterolemia >230 mg/mL, sono stati trattati per 10 giorni con Saccaromyces (più vitamina B6), una volta al giorno.
Tabella 1.
Misurazione dei tassi di colesterolo nel gruppo sperimentale 1
Volontari Colesterolemia / Giorno 0 Colesterolemia/ GiornolO
1 320 310
2 320 310
3 220 220
4 260 250
5 320 330
6 290 270
7 340 340
8 300 320
9 260 230
10 300 290
Esempio 2:
Per valutare l’attività del probiotico nel diminuire i tassi di colesterolo 10 volontari di età compresa tra i 18 ed i 60 anni e con valori di >230 mg/mL, sono stati trattati per 10 giorni con Saccaromyces (più vitamina B6), e alliina, una volta al giorno.
La colesterolemia à ̈ stata misurata prima del trattamento e al giorno 10.
Tabella 2.
Misurazione dei tassi di colesterolo nel gruppo sperimentale 2
Volontari Colesterolemia / Giorno 0 Colesterolemia / Giorno 10
1 290 240
2 220 200
3 300 290
4 260 220
5 330 300
6 290 230
7 320 310
8 350 340
9 290 230
10 320 260
Dalla descrizione dettagliata e dagli Esempi sopra riportati, risultano evidenti i vantaggi conseguiti mediante la composizione probiotica della presente invenzione. In particolare, tale composizione probiotica si à ̈ mostrata sorprendentemente e vantaggiosamente adatta all’uso come agente ipocolesterolemìzzante senza avere gli effetti indesiderati riscontrati per i farmaci prescrivibili in caso di ipercolesterolemia. Al tempo stesso, tale composizione, può essere convenientemente impiegata per la realizzazione di prodotti alimentari ad esempio per la realizzazione di succhi di frutta.
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Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione probiotica comprendente: - Alliina; - Vitamina B6; e - Saccaromyces cerevisiae, in cui detta alliina à ̈ presente in una quantità che va circa da 3 a 8 %, detta vitamina B6 à ̈ presente in una quantità che va circa da 0.1 a 1 % e in cui detto Saccaromyces cerevisiae à ̈ presente in una quantità che va circa da 1 x 10<8>a 1 x 10<11>cellule/ml sulla composizione totale.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui detta alliina à ̈ in una quantità di circa 5 %, detta vitamina B6 à ̈ in una quantità di circa 0.5 % e detto Saccaromyces cerevisiae à ̈ in una quantità di circa 1 x 10<9>cellule/ml sulla composizione totale.
  3. 3. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 e 2, in cui detta composizione à ̈ in forma liquida o in forma solida per somministrazione orale.
  4. 4. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, per l’uso come agente ipocolesterolemìzzante.
  5. 5. Prodotto alimentare comprendente la composizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, ed altri ingredienti adatti all’uso alimentare.
  6. 6. Prodotto alimentare secondo la rivendicazione 5, sotto forma di integratore dietetico.
  7. 7. Succo di frutta comprendente la composizione secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3. (ZAC/lm)
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