ITMI20101797A1 - Metodo e apparato per la produzione di matrici destinate alla goffratura di caratteri braille, e matrici così ottenute - Google Patents

Metodo e apparato per la produzione di matrici destinate alla goffratura di caratteri braille, e matrici così ottenute Download PDF

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ITMI20101797A1
ITMI20101797A1 IT001797A ITMI20101797A ITMI20101797A1 IT MI20101797 A1 ITMI20101797 A1 IT MI20101797A1 IT 001797 A IT001797 A IT 001797A IT MI20101797 A ITMI20101797 A IT MI20101797A IT MI20101797 A1 ITMI20101797 A1 IT MI20101797A1
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matrix
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lamina
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Description

Titolo: Metodo e apparato per la produzione di matrici destinate alla goffratura di caratteri braille e matrici cosi ottenute.
DESCRIZIONE
Sfondo dell'invenzione
La presente invenzione concerne un metodo e il relativo apparato per la produzione di matrici destinate alla goffratura di caratteri Braille, in particolare per la produzione di matrici laminari metalliche,destinate alla goffratura di caratteri Braille su supporti cartacei. L'invenzione concerne inoltre una matrice per la stampa di caratteri Braille ottenuta con il suddetto metodo e una macchina di stampa provvista del suddetto apparato.
Arte nota
Recentemente, allo scopo di tutelare le persone non vedenti in molti Paesi à ̈ stato imposto l'obbligo di dotare le confezioni di diversi beni di consumo con scritte in caratteri "Braille". Com'à ̈ noto, la scrittura Braille si basa sulle combinazioni di punti in rilievo rispetto al supporto cartaceo, punti che i non vedenti possono interpretare scorrendovi sopra i polpastrelli delle dita.
Ad esempio, la direttiva europea n. 2001/83/EC prevede che tutte le confezioni di medicinali in commercio debbano essere provviste di scritte in Braille, leggibili dai non vedenti. Tali scritte tattili devono rispondere a precisi standard internazionali. In altre parole l'altezza, il diametro dei punti in rilievo e la curvatura della relativa sommità sono soggetti a standard.
Il modello d'utilità tedesco DE 202005020833U descrive una confezione per beni di consumo di varia natura, provvista di caratteri in Braille per non vedenti. I punti in rilevo sono ricavati sulla carta o sul cartoncino della confezione, rivolti verso l'esterno per poter essere facilmente tastati dagli utenti.
Uno dei sistemi maggiormente utilizzati per realizzare scritte in Braille su supporti cartacei prevede la stampa serigrafica dei punti in rilievo. I punti sono ottenuti depositando sul supporto cartaceo uno spesso strato di inchiostro che, in un secondo momento, viene indurito per essiccazione, ad esempio per irraggiamento con raggi UV. I sistemi che si basano sulla stampa serigrafica si sono rivelati costosi.
In alternativa alla stampa serigrafica, uno dei sistemi più utilizzati à ̈ quello di goffrare direttamente i punti in rilievo sulle confezioni dei prodotti.
Nella presente descrizione con il termine "goffratura" Ã ̈ indicato un procedimento meccanico in cui i punti dei caratteri Braille sono impressi in rilievo in un materiale cedevole, come ad esempio cuoio, tessuto, carta, plastica, metalli, ecc..
Normalmente la goffratura dei punti in rilievo, punti che come si à ̈ detto definiscono i caratteri dell'alfabeto Braille, à ̈ attuata comprimendo il supporto tra una matrice e una contro-matrice. La matrice, generalmente realizzata in un materiale metallico duro, presenta i punti in rilievo da goffrare e la contro-matrice presenta corrispondenti sedi di accoglimento dei punti in rilievo. Il supporto si deforma permanentemente in corrispondenza della porzione compresa tra ciascun punto in rilievo della matrice e la corrispondente sede di accoglimento della contro-matrice.
Le matrici e le corrispondenti contro-matrici possono essere circolari, generalmente usate per goffrare supporti in forma di nastri continui, o piane, generalmente usate per goffrare supporti in forma di fogli separati o fustellati .
La domanda di brevetto giapponese JP 2006235264 descrive un apparato per la goffratura di punti in rilievo su supporti cartacei nastriformi. L'apparato comprende un cilindro di stampa sulla cui superficie sono presenti, in rilievo, le scritte in caratteri Braille da goffrare sul supporto, ed un cilindro di spinta predisposto in battuta contro il cilindro di stampa. Il supporto nastriforme, ad esempio un nastro continuo di carta o di cartoncino, avanza pressato tra i due cilindri in rotazione in direzioni opposte e i caratteri Braille vengono goffrati sul supporto nastriforme. Con questa tecnica à ̈ possibile effettuare la goffratura direttamente sui nastri di cartoncino destinati alla formazione delle confezioni di prodotti farmaceutici.
La goffratura di supporti in fogli separati à ̈ generalmente attuata con matrici e contro-matrici piane predisposte mobili in battuta una rispetto all'altra, ad esempio predisposte in una macchina per la fustellatura piana.
Fino a qualche anno fa, nelle tradizionali matrici di goffratura, sia piane che circolari, i punti in rilievo che definiscono i caratteri Braille erano ottenuti con tecniche di fotoincisione, oppure erosione chimica o "etching". Svantaggiosamente queste tecniche comportano costi elevati e lunghi tempi di preparazione/esecuzione.
Per ovviare tali inconvenienti sono state recentemente proposte soluzioni tecniche alternative in cui le matrici di goffratura sono lamine metalliche applicabili a corrispondenti supporti porta-matrice, in modo intercambiabile. L'accoppiamento à ̈ in genere ottenuto con colle. I punti in rilievo sono sostanzialmente conici e sono ottenuti sulla lamina metallica non con le costose tecniche di fotoincisione o aggressione chimica descritte sopra, ma sono ricavati con più economiche tecniche di punzonatura o goffratura. Quando si rende necessaria la sostituzione di una matrice, ad esempio perché usurata o per modificare il testo Braille da goffrare sul supporto cartaceo, à ̈ sufficiente montare la nuova matrice sul supporto porta-matrice, senza dover sostituire altre parti della macchina di stampa.
Con il termine "lamina" si intende indicare un elemento avente una dimensione - lo spessore - trascurabile rispetto alle altre due dimensioni - lunghezza e larghezza -.
La domanda di brevetto EP-A-2176071, a nome della Richiedente, descrive un apparato per la produzione di matrici laminari. Un punzone si muove verticalmente lungo un primo asse verticale, ortogonale rispetto ad una lamina metallica, e orizzontalmente lungo un secondo asse, trasversale rispetto alla stessa lamina metallica. La lamina metallica à ̈ a sua volta in movimento lungo un terzo asse, ortogonale al primo e al secondo asse, il suo movimento essendo intermittente e sincronizzato col movimento del punzone. Il punzone impatta contro la superficie superiore della lamina e la deforma localmente, goffrando sulla sua superficie inferiore i punti in rilievo, nelle posizioni previste. La lamina goffrata viene tagliata in più lamine, ciascuna delle quali costituisce una matrice per la goffratura di caratteri Braille. La matrice laminare così ottenuta à ̈ applicabile ad un supporto porta-matrice piano; la matrice può subire una piegatura (curvata) per l'applicazione ad un supporto porta-matrice cilindrico .
La domanda di brevetto EP-A-1932657, descrive un apparato provvisto di matrici laminari curve, montate intercambiabili su corrispondenti cilindri di goffratura.
Un inconveniente delle matrici laminari intercambiabili à ̈ riscontrabile durante il relativo utilizzo, in particolare per grandi produzioni.
La sostituzione di una matrice comporta l'interruzione del processo di stampa e il fermo macchina; questa interruzione à ̈ tanto più lunga quanto maggiore à ̈ il tempo necessario a completare il montaggio della nuova matrice sul suo supporto e il relativo allineamento rispetto alla contro-matrice. L'allineamento à ̈ un'operazione delicata che richiede tempo ed esperienza da parte dell'addetto. Normalmente l'addetto posiziona manualmente la matrice sul relativo supporto (o su una base di pertinax fissata al supporto), per mezzo di sostanze adesive, ed effettua un primo allineamento rispetto alla contro-matrice con l'ausilio di registri presenti sul supporto porta-matrice. I registri sono per lo più segni visivi presenti sul supporto porta-matrice. L'addetto esegue quindi una o più stampate di prova e, in base alle caratteristiche geometriche dei caratteri Braille ottenuti sul supporto stampato, modifica l'allineamento della matrice sul relativo supporto per correggere eventuali minimi disallineamenti rispetto alla contro-matrice. Chiaramente la precisione dell'allineamento così ottenuto dipende fortemente dalla bravura dell'addetto.
Un allineamento impreciso della matrice rispetto al suo supporto, e quindi anche rispetto alla contro-matrice, può facilmente comportare una bassa qualità della goffratura dei caratteri Braille al riavvio della macchina, o addirittura può comportare il mancato rispetto degli standard. Inoltre una matrice posizionata in modo scorretto può generare indesiderate vibrazioni nell'interazione con il supporto cartaceo da goffrare e con la corrispondente contro-matrice. Non ultimo, un impreciso posizionamento della matrice rispetto alla contro-matrice, anche di pochi decimi di millimetro, può facilmente portare ad un'usura prematura di questi stessi elementi e a conseguenti ulteriori interruzioni della produzione per la sostituzione della matrice e/o della contro-matrice.
Si consideri che in molte applicazioni una pluralità di matrici devono essere applicate contemporaneamente sul medesimo supporto porta-matrice; l'allineamento deve essere preciso per ciascuna matrice posizionata e questo complica ulteriormente i preparativi per la produzione vera e propria. Ad esempio, se le matrici da posizionare sul supporto porta-matrice sono quaranta, l'allineamento deve essere perfezionato per tutte e quaranta le matrici. Eventuali correzioni da parte dell'addetto su alcune matrici si ripercuotono su tutte le altre matrici, in quanto ciascuna matrice deve risultare allineata rispetto al supporto e anche rispetto alle matrici adiacenti. Si comprende quindi che la procedura di allineamento delle matrici può risultare particolarmente complicata e i tempi per la relativa conclusione sono assolutamente variabili, ma comunque lunghi.
Un ulteriore inconveniente, anche se meno sentito, à ̈ dato dal fatto che la matrice può leggermente disallinearsi rispetto al corrispondente supporto porta-matrice, e quindi rispetto alla contro-matrice, anche durante il processo di goffratura (stampa Braille), a causa delle vibrazioni alle quali tali elementi sono soggetti.
Gli inconvenienti descritti sono sentiti in misura minore nelle macchine provviste di matrici e contro-matrici circolari, in guanto la curvatura della matrice contribuisce a mantenerne il centraggio, ma possono avere un impatto non trascurabile nelle macchine provviste di matrici e contro-matrici piane.
Riassunto dell'invenzione
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un metodo di produzione di matrici per la goffratura di caratteri Braille che risolva gli inconvenienti delle soluzioni tradizionali.
In particolare, Ã ̈ uno scopo della presente invenzione guello di mettere a disposizione un metodo di fabbricazione di matrici per la goffratura di caratteri Braille che risulti semplice da implementare, economico e che permetta di ottenere matrici laminari facilmente allineabili rispetto al relativo supporto porta-matrice con la massima precisione.
E' un ulteriore scopo della presente invenzione guello di mettere a disposizione una matrice laminare per la goffratura di caratteri Braille che risulti semplice da allineare con la massima precisione rispetto alla corrispondente contro-matrice e anche rispetto ad altre matrici dello stesso tipo posizionate sul relativo supporto porta-matrice .
La presente invenzione concerne pertanto, in un suo primo aspetto, un metodo secondo la rivendicazione 1 per la fabbricazione di una matrice laminare intercambiabile per la goffratura di caratteri Braille su supporti cedevoli.
In particolare, il metodo secondo la presente invenzione comprende le fasi di:
a) predisporre una lamina metallica provvista di una faccia superiore e una faccia inferiore;
b) deformare localmente detta lamina metallica per ricavare una pluralità di primi punti in rilievo su una tra la faccia superiore e la faccia inferiore della lamina, detti primi punti definendo uno o più caratteri in alfabeto Braille;
c) deformare localmente detta lamina metallica per ricavare almeno due secondi punti in rilievo sull'altra tra la faccia superiore e la faccia inferiore della lamina, detti secondi punti in rilievo trovandosi in allineamento con corrispondenti sedi di accoglimento di un supporto portamatrice esterno.
Con il termine intercambiabile si intende sottolineare che la matrice à ̈ realizzata in forma di lamina metallica applicabile al relativo supporto porta-matrice e sostituibile quando necessario in base alle esigenze produttive, con le modalità viste prima.
Con l'espressione "supporto cedevole" si intende genericamente indicare un qualunque materiale adatto ad essere goffrato con i punti in rilievo che definiscono l'alfabeto Braille. Supporti di questo tipo sono, ad esempio, la carta, il cartoncino, la pelle, il cuoio, alcune plastiche, sottili fogli metallici, ecc..
Vantaggiosamente, il metodo secondo la presente invenzione prevede la fase c) di ricavare almeno due punti di allineamento, in rilievo, in corrispondenza della faccia della matrice opposta alla faccia sulla quale sono ricavati i punti che andranno a goffrare le scritte tattili in Braille sui supporti da stampare. I punti di allineamento non hanno la funzione di goffrare il supporto cedevole, ma servono a conseguire un rapido e preciso allineamento della lamina metallica, ovvero della matrice, rispetto al corrispondente supporto porta-matrice. Inoltre i punti di allineamento contribuiscono a mantenere la matrice nella corretta posizione anche durante l'uso, quando à ̈ soggetta a vibrazioni. L'accoppiamento tra i punti di allineamento e le relative sedi di accoglimento limitano o impediscono le rotazioni e i disassamenti della matrice rispetto al relativo supporto.
Grazie alla presente invenzione i tempi medi necessari ad allineare una matrice rispetto al relativo supporto, e quindi rispetto alla contro-matrice, possono essere ridotti drasticamente, fino a 1/3 della durata complessiva mediamente richiesta con i sistemi tradizionali.
Sul supporto porta-matrice à ̈ predisposto un numero almeno corrispondente di sedi di accoglimento dei punti in rilievo di allineamento. L'addetto al posizionamento della matrice sul relativo supporto à ̈ quindi avvantaggiato. Il preciso allineamento della matrice rispetto alla contromatrice à ̈ ottenuto semplicemente inserendo i punti di allineamento della matrice nelle corrispondenti sedi di accoglimento del supporto porta-matrice, a loro volta ricavati in allineamento ottimale e calibrato rispetto alla matrice .
Un supporto porta-matrice appositamente realizzato con le sedi di accoglimento descritte sopra rientra nell'ambito della presente invenzione ed à ̈ l'oggetto della rivendicazione 13.
Vantaggiosamente ciascun punto di allineamento si inserisce nella corrispondente sede di accoglimento con un accoppiamento maschio-femmina di tipo sostanzialmente conico, che promuove l'auto-centramento dei punti di allineamento rispetto alle relative sedi di accoglimento e, quindi, promuove il mantenimento dell'esatto allineamento della matrice anche durante la goffratura dei supporti cedevoli, quando le vibrazioni potrebbero intervenire per disallineare la matrice rispetto alla contro-matrice.
Le fasi b) e c) del metodo secondo la presente invenzione possono essere attuate in successione temporale, con la fase b) a precedere la fase c), o viceversa, oppure sostanzialmente in contemporanea.
Preferibilmente la lamina metallica à ̈ rettangolare e i secondi punti in rilievo, ovvero i punti di allineamento, sono almeno tre, ciascuno ricavato in prossimità di un angolo della lamina.
Preferibilmente le fasi b) e c) sono attuate per mezzo di uno o più punzoni movibili in battuta contro la superficie della lamina metallica, alternativamente lungo una direzione ortogonale alle due facce superiore e inferiore.
In generale il punzone à ̈ dotato di una singola punta destinata a interagire con la lamina metallica. In alternativa, il punzone può essere dotato di più punte affiancate e solidali; ad esempio, un singolo punzone può essere conformato in modo tale da goffrare la lamina contemporaneamente con le sue nove punte che identificano un particolare carattere in alfabeto Braille. In altre parole, il punzone può essere esso stesso conformato come una lettera in alfabeto Braille.
Preferibilmente i primi punti in rilievo e i secondi punti in rilievo, di allineamento, hanno caratteristiche geometriche uguali. In alternativa, i secondi punti in rilievo hanno un diametro e/o un'altezza sostanzialmente diversa, ad esempio maggiore, rispetto al diametro/altezza dei primi punti in rilievo.
La presente invenzione concerne pertanto, in un suo terzo aspetto, una matrice secondo la rivendicazione 6 per la goffratura di caratteri Braille su supporti cedevoli.
In particolare, la matrice comprende una pluralità di primi punti in rilievo, sporgenti da una prima faccia della matrice laminare e definenti uno o più segni in alfabeto Braille, ed à ̈ caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due secondi punti in rilievo, sporgenti dalla seconda faccia della matrice laminare opposta a detta prima faccia, in cui detti secondi punti in rilievo sono inseribili in corrispondenti sedi di accoglimento di un supporto esterno della matrice laminare.
In altri termini, i primi punti in rilievo e i secondi punti in rilievo si estendono in direzione opposta rispetto alla lamina metallica che da corpo alla matrice.
Preferibilmente la matrice comprende una o più delle seguenti caratteristiche:
d) la lamina che da corpo alla matrice à ̈ rettangolare; e) i secondi punti in rilievo sono almeno tre e individuano due assi ortogonali paralleli alla lamina;
f) i primi punti in rilievo e i secondi punti in rilievo hanno caratteristiche geometriche uguali oppure i secondi punti in rilievo hanno un diametro e/o un'altezza diversi rispetto ai primi punti in rilievo;
g) ciascuno dei secondi punti in rilievo ha uno sviluppo<'>sostanzialmente conico;
h) la lamina à ̈ piana o curva.
La lamina, inizialmente piana, può essere curvata dopo essere stata goffrata con i punti in rilievo per essere utilizzata con supporti porta-matrice circolari.
In accordo con la presente invenzione, il supporto porta-matrice comprende almeno due sedi di accoglimento dei secondi punti in rilievo della matrice. Tali sedi hanno una forma sostanzialmente complementare rispetto alla forma dei punti in rilievo in modo da realizzare con questi un accoppiamento conico avente le caratteristiche descritte sopra.
E' un ulteriore scopo della presente invenzione quello di mettere a disposizione un apparato per la produzione di matrici laminari del suddetto tipo.
La presente invenzione concerne pertanto, in un suo quarto aspetto, un apparato secondo la rivendicazione 8 per la fabbricazione di una matrice laminare da utilizzare nella goffratura di caratteri Braille su supporti cedevoli.
In particolare, l'apparato comprende:
i) un dispositivo di avanzamento di una lamina lungo una prima direzione,
1) un primo punzone movibile ortogonalmente e parallelamente rispetto alla lamina, rispettivamente lungo una seconda direzione e una terza direzione, per imprimere primi punti in rilievo in corrispondenza di una prima faccia della lamina,
caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre,
1) un secondo punzone movibile ortogonalmente rispetto a alla lamina, lungo una quarta direzione parallela alla seconda direzione, per imprimere secondi punti in rilievo in corrispondenza della seconda faccia della lamina opposta alla prima faccia oppure, in alternativa,
m) mezzi per ribaltare la lamina rispetto a detto primo punzone per consentire a quest'ultimo di imprimere anche secondi punti in rilievo in corrispondenza della seconda faccia della lamina.
Vantaggiosamente l'apparato permette di imprimere punti in rilievo su entrambe le facce della lamina, che da corpo alla matrice. Questo à ̈ ottenuto dotando l'apparato di un secondo punzone (in aggiunta al punzone che imprime i punti in rilievo secondo i caratteri Braille), oppure predisponendo una stazione di riposizionamento della lamina che ruota la lamina stessa rispetto al primo punzone.
Ad esempio, una volta che tutti i primi punti in rilievo sono stati goffrati sulla prima faccia della lamina, quest'ultima viene ribaltata (180°) e sottoposta nuovamente al primo punzone.
L'apparato risulta semplice da realizzare in quanto comprende elementi già ampiamente utilizzati per la goffratura delle matrici laminari. Inoltre l'apparato può essere installato anche su macchine esistenti, che possono essere modificate con l'aggiunta di un secondo punzone o di un'unità di ribaltamento della lamina o del primo punzone.
Preferibilmente il movimento di avanzamento della lamina à ̈ traslatorio, intermittente, e sincronizzato con il movimento del primo punzone e/o del secondo punzone. La lamina à ̈ ferma quando il primo punzone e/o il secondo punzone si porta(no) in battuta contro la superficie della lamina per imprimere punti in rilievo.
Preferibilmente la prima direzione giace in un piano di lavoro orizzontale, la seconda direzione à ̈ ortogonale al piano di lavoro e la terza direzione à ̈ parallela al piano di lavoro.
In un suo quinto aspetto l'invenzione concerne una macchina per la stampa di caratteri Braille su supporti cedevoli, quali ad esempio carta, cartone, cartoncino, pelle, plastica, ecc., comprendente l'apparato descritto sopra.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiari dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione preferita, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
- la figura 1 Ã ̈ una vista in prospettiva, dall'alto, di una matrice laminare secondo la presente invenzione destinata alla goffratura di caratteri Braille su supporti cedevoli; - la figura 2 Ã ̈ una vista in prospettiva, dal basso, della matrice mostrata in figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista laterale della matrice mostrata in figura 1;
- la figura 4 Ã ̈ una vista laterale della matrice mostrata in figura 1 e di una corrispondente contro-matrice;
- la figura 5 Ã ̈ una vista in prospettiva, dall'alto, di un apparato secondo la presente invenzione;
- la figura 6 Ã ̈ una vista in piano, in sezione parziale, dell'apparato mostrato in figura 5;
- la figura 7 Ã ̈ una vista frontale di un primo dettaglio dell'apparato mostrato in figura 5;
- la figura 8 Ã ̈ una vista in sezione trasversale di un secondo dettaglio dell'apparato mostrato in figura 5;
- la figura 9 Ã ̈ una vista in sezione trasversale di un terzo dettaglio dell'apparato mostrato in figura 5;
- - la figura 10 Ã ̈ una vista in sezione trasversale e parziale del dettaglio mostrato in figura 9.
Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita dell'invenzione
Con riferimento alle figure allegate, ed in particolare con riferimento alle figure 1-3, con il numero di riferimento 1 Ã ̈ complessivamente indicata una matrice secondo la presente invenzione per la goffratura di caratteri Braille su supporti cedevoli quali, ad esempio, carta, cartone, cartoncino, pelle, tessuti, plastica, legno, ecc.. In particolare, la matrice 1 Ã ̈ particolarmente adatta alla goffratura di caratteri Braille su fustellati in cartoncino destinati al confezionamento di farmaci.
Il corpo 2 della matrice 1 à ̈ una lamina metallica, ad esempio una lamina in acciaio il cui spessore à ̈ trascurabile rispetto alle relative lunghezza e larghezza. La matrice 1 à ̈ di tipo intercambiabile, ovvero destinata ad essere accoppiata ad un supporto porta-matrice di una macchina per la goffratura dei supporti descritti sopra.
La matrice 1 comprende una pluralità di punti in rilievo 3 ricavati su una delle due facce del corpo laminare 2, ad esempio la faccia superiore 2U. Ciascun punto in rilievo 3 ha caratteristiche geometriche tali da imprimere corrispondenti punti Braille sul supporto goffrato secondo i requisiti degli standard citati sopra. I punti in rilievo 3 sono disposti sulla superficie della matrice 1 per definire corrispondenti caratteri o simboli 4 in alfabeto Braille.
Preferibilmente i punti in rilievo 3 sono ottenuti con tecniche di punzonatura o goffratura.
Vantaggiosamente, la matrice 1 secondo la presente invenzione comprende almeno due punti in rilievo 5, 6 sporgenti sull'altra faccia 2L del corpo laminare 2 della matrice, ovvero la faccia inferiore 2L opposta alla faccia superiore 2U. Preferibilmente, come nella realizzazione mostrata nelle figure 1-3, i punti in rilievo ricavati sulla superficie inferiore 2L sono almeno tre e precisamente quattro 5-8, posizionati ciascuno in corrispondenza di uno spigolo del corpo laminare 2. In alternativa i punti in rilievo 5, 6, ed eventualmente 7, 8 sono posizionati in una qualunque porzione della faccia 2L della matrice 1, purché non interferiscano con i punti in rilievo 3.
I punti in rilievo 5-8 non servono per goffrare corrispondenti punti in rilievo nei supporti da stampare con caratteri Braille, ma hanno invece la funzione di semplificare e ottimizzare l'allineamento della matrice 1 rispetto al relativo supporto porta-matrice, in una macchina di stampa, e quindi indirettamente anche rispetto alla contro-matrice.
Preferibilmente la linea passante per i punti in rilievo 5 e 6 e la linea passante per i punti in rilievo 5 e 7 sono ortogonali.
Preferibilmente i punti in rilievo 3 e 5-8 hanno identiche caratteristiche geometriche e risultano sostanzialmente conici. In alternativa, i punti in rilievo 5-8 hanno diametro e/o altezza (o profondità) maggiori rispetto ai punti in rilievo 3.
La matrice 1 mostrata nelle figure allegate à ̈ piana. Tuttavia essa può essere curvata per il montaggio su supporti porta-matrice cilindrici.
La figura 4 mostra una macchina di stampa, o goffratura, di caratteri Braille su cartoncino ed à ̈ utile per comprendere i vantaggi della presente invenzione. La struttura della macchina à ̈ sostanzialmente eguivalente a quella di una macchina per la fustellatura piana, con la differenza che in sostituzione dei filetti per il taglio o la cordonatura del cartoncino sono presenti la matrice 1 e la corrispondente contro-matrice 11.
La contro-matrice 11 à ̈ fissata ad una piastra di supporto superiore 10 movibile alternativamente rispetto ad una piastra di supporto inferiore 9, stazionaria, come indicato dalla doppia freccia E. L'ampiezza del movimento à ̈ tale da portare la contro-matrice 11 in battuta o guasi in battuta contro la matrice 1 fissata alla piastra di supporto inferiore 9.
La contro-matrice 11 à ̈ provvista di una pluralità di sedi 3' di accoglimento dei punti in rilievo 3 della matrice 1. La matrice 1 à ̈ mostrata separata dalla piastra di supporto 9 per maggior chiarezza, ma durante l'uso à ̈ fissata alla piastra di supporto 9, ad esempio per mezzo di un nastro biadesivo, oppure con colle, in modo che i punti in rilievo 3 restino rivolti verso la contro-matrice 11.
La piastra di supporto inferiore 9 Ã ̈ provvista di sedi 5'-8' di accoglimento dei punti in rilievo 5-8 della matrice. Vantaggiosamente il corretto allineamento tra i punti in rilievo 3 della matrice 1 e le sedi di accoglimento 3' della contro-matrice 11 Ã ̈ favorito, se non proprio garantito, dall'accoppiamento tra i punti in rilievo 5-8 ricavati sulla faccia inferiore della matrice 1 e le corrispondenti sedi di accoglimento 5'-8' ricavate nella piastra di supporto 9.
Le sedi di accoglimento 5'-8' sono ricavate nella piastra di supporto 9, con tecniche di punzonatura o con lavorazioni meccaniche, in posizioni predeterminate, con la massima precisione. L'accoppiamento tra i punti in rilievo 5-8 della matrice 1 e le sedi di accoglimento 5'-8' Ã ̈ preferibilmente di tipo conico, e pertanto sostanzialmente autocentrante .
Ogniqualvolta si rende necessaria la sostituzione della matrice 1 con una nuova matrice, l'allineamento della nuova matrice rispetto alla piastra di supporto 9 Ã ̈ ottenuto automaticamente fissando la nuova matrice 1 sulla superficie superiore della piastra 9 avendo cura di inserire i punti in rilievo 5-8 nelle sedi di accoglimento 5'-8'.
Questa caratteristica permette di semplificare la procedura di sostituzione della matrice 1 e di minimizzare la durata del fermo macchina, a tutto vantaggio della produzione.
Inoltre l'elevata precisione dell'allineamento ottenibile come descritto sopra permette di mantenere nel tempo gli standard qualitativi richiesti dalle normative per quanto concerne la goffratura dei caratteri Braille. Infatti l'accoppiamento sostanzialmente conico tra i punti in rilievo 5-8 e le sedi di accoglimento 5'-8' Ã ̈ stabile anche durante la goffratura di supporti, quando si generano vibrazioni.
Le figure 5 e 6 mostrano in prospettiva e dall'alto, in sezione parziale, un apparato 20 secondo la presente invenzione per la produzione della matrice 1 descritta sopra. L'apparato 20 può essere installato in una macchina automatica per la goffratura di caratteri Braille su fustellati, ad esempio in cartoncino.
In generale, l'apparato 20 comprende un dispositivo 21 di avanzamento di una lamina 2 lungo una prima direzione X giacente in un piano di lavoro e un primo punzone 24. Il dispositivo di avanzamento 21 comprende due ruote 23 azionabili in rotazione da un motore MI attorno a corrispondenti assi tra loro paralleli; la lamina 2 che andrà a formare il corpo della matrice 1 à ̈ premuta tra le ruote 23, azionate in rotazione in senso inverso una rispetto all'altra. Opportuni sensori, ad esempio encoder ottici attivi sull'albero di almeno una delle ruote 23, forniscono la misura dell'avanzamento impartito alla lamina 2. Nella soluzione mostrata nelle figure, la lamina 2 si muove in direzione X in un piano di lavoro orizzontale.
A valle del dispositivo 21 rispetto alla direzione di avanzamento X si trova una stazione di punzonatura 22 provvista del punzone 24. Il punzone 24, visibile al meglio in figura 8, Ã ̈ movibile lungo due assi Y e ZI ortogonali tra loro e ortogonali alla direzione X di avanzamento della lamina 2.
In particolare, con riferimento alle figure 5-8, il punzone 24 à ̈ alloggiato in una cartuccia 25 provvista di un'apposita sede verticale, in pratica un foro passante. Il punzone à ̈ alternativamente scorrevole in direzione Y nella sede della cartuccia 25 e il relativo movimento à ̈ contrastato da molle di richiamo 28. La stazione di punzonatura 22 à ̈ provvista di una piastra orizzontale 26 movibile verticalmente, come indicato dalla freccia in figura 7, per comandare l'abbassamento dell'elemento 27 della cartuccia al guale il punzone à ̈ vincolato e, conseguentemente, portare il punzone 24 in battuta contro la superficie superiore della lamina 2 per goffrare un punto in rilievo 3 sulla relativa superficie inferiore. Il sollevamento della piastra 26 determina il ritorno del punzone 24 nella posizione iniziale sollevata dalla lamina 2. Chiaramente il movimento del punzone 24 à ̈ sincronizzato con il movimento di avanzamento della lamina 2 come spiegato sopra.
La cartuccia 25 Ã ̈ inoltre traslabile alternativamente lungo un asse orizzontale Z1, ortogonale alla direzione di avanzamento X, per spostare il punzone 24 e coprire la larghezza della lamina 2. A questo proposito la stazione 22 comprende un motore M2. La figura 8 Ã ̈ una sezione trasversale della cartuccia 25 considerata lungo un piano verticale contenente l'asse Z.
In una prima forma di realizzazione l'apparato 20 comprende una seconda stazione di punzonatura 22 provvista di una cartuccia 25' equivalente alla cartuccia 25, ma attiva sulla superficie inferiore della lamina 2 per goffrare i punti di allineamento sulla relativa superficie superiore. La cartuccia 25' può essere posizionata a monte della cartuccia 25 rispetto alla direzione di avanzamento della lamina, ma preferibilmente à ̈ posta a valle di questa, come mostrato in figura 5.
La seconda stazione di punzonatura 22' Ã ̈ mostrata in sezione in figura 9. La figura 10 Ã ̈ un ingrandimento in sezione del secondo punzone 24' e della corrispondente porzione di battuta 241' della cartuccia 25'.
La seconda stazione 22' à ̈ simile alla prima stazione, e si muove lungo gli assi Y' e Z2 paralleli rispettivamente agli assi Y e Z1, con la differenza che il secondo punzone 24' à ̈ femmina, cioà ̈ la sua punta à ̈ concava, e la corrispondente porzione di battuta 241' della cartuccia 25' à ̈ maschio, ovvero à ̈ sporgente verso la lamina 2, per inserirsi nella concavità della punta del secondo punzone 24'. L'interazione del punzone 24' e della porzione di battuta 241' consente di goffrare i punti in rilievo 5-8 in direzione opposta rispetto ai punti in rilievo 3 goffrati nella prima stazione di punzonatura 22, pur mantenendo la cartuccia 25' affiancata alla cartuccia 25, cioà ̈ dalla stessa parte rispetto alla lamina 2.
Nella forma di realizzazione mostrata, la seconda stazione di punzonatura à ̈ azionata in traslazione lungo l'asse Z2 da un corrispondente motore M3, ma preferibilmente il motore M2 della prima stazione controlla il funzionamento anche della seconda stazione.
In una forma di realizzazione alternativa, non mostrata, l'apparato 20 comprende mezzi per ribaltare la lamina 2 e alimentarla nuovamente alla stazione di punzonatura 22 con le superfici superiore e inferiore invertite, in modo tale che il punzone 24 possa goffrare i punti di allineamento sulla superficie della lamina 2 opposta alla superficie dove sono stati o saranno goffrati i punti in rilievo 3.
Vantaggiosamente l'apparato 2 ha una struttura ed un layout estremamente semplici e consente di goffrare i punti di allineamento 5-8 nella lamina 2 con lo stesso punzone 24 con il quale sono goffrati i punti in rilievo 3 dei caratteri Braille.
A valle della stazione di punzonatura 22 l'apparato 20 può comprendere una stazione di curvatura della lamina 2 e/o una stazione di taglio/tranciatura che separa porzioni definite di lamina 2 lavorata per ottenere la matrice 1 mostrata nelle figure 1-3.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per produrre una matrice (1) intercambiabile per la goffratura di caratteri Braille (4) su supporti cedevoli, comprendente le fasi: a) predisporre una lamina metallica (2) provvista di una faccia superiore (2U) e una faccia inferiore (2L); b) deformare localmente detta lamina metallica (2) per ricavare una pluralità di primi punti in rilievo (3) su una (2U) tra la faccia superiore e la faccia inferiore della lamina metallica (2), detti primi punti in rilievo (3) definendo uno o più caratteri (4) in alfabeto Braille; c) deformare localmente detta lamina metallica (2) per ricavare almeno due secondi punti in rilievo (5-8) sull'altra (2L) tra la faccia superiore e la faccia inferiore della lamina, detti secondi punti in rilievo (5-8) trovandosi in allineamento con corrispondenti sedi di accoglimento (5'-8') di un supporto porta-matrice (9) esterno.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detta lamina metallica (2) à ̈ rettangolare e detti secondi punti in rilievo (5-8) sono almeno tre, ciascuno ricavato in prossimità di un angolo della lamina metallica (2).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui detti secondi punti in rilievo (5-8) sono ricavati in posizione intermedia tra primi punti in rilevo (3) adiacenti.
  4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui dette fasi b) e c) sono attuate per mezzo di almeno un punzone (24) movibile in battuta contro la superficie (2U) della lamina metallica (2), alternativamente lungo una direzione (Y) ortogonale alle due facce superiore (2U) e inferiore (2L).
  5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-4, in cui detti primi punti in rilievo (3) e detti secondi punti in rilievo (5-8) hanno caratteristiche geometriche uguali, oppure detti secondi punti in rilievo (5-8) hanno un diametro e/o un'altezza sostanzialmente diversa rispetto al diametro/altezza di detti primi punti in rilievo (3).
  6. 6. Matrice laminare (1) per la goffratura di caratteri Braille (4) su supporti cedevoli, comprendente una pluralità di primi punti in rilievo (3), sporgenti da una prima faccia (2U) della matrice laminare (1) e definenti uno o più segni (4) in alfabeto Braille, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due secondi punti in rilievo (5-8), sporgenti da una seconda faccia (2L) della matrice laminare (1) opposta a detta prima faccia (2U), in cui detti secondi punti in rilievo (5-8) sono inseribili in corrispondenti sedi di accoglimento (5'-8') di un supporto (9) esterno della matrice laminare (1).
  7. 7. Matrice (1) secondo la rivendicazione 6, comprendente una o più delle seguenti caratteristiche: d) la lamina (2) che da corpo alla matrice (1) à ̈ rettangolare; e) i secondi punti in rilievo (5-8) sono almeno tre e individuano due assi ortogonali paralleli a detta lamina (2); f) i primi punti in rilievo (3) e i secondi punti in rilievo (5-8) hanno caratteristiche geometriche uguali oppure i secondi punti in rilievo (5-8) hanno un diametro e/o un'altezza diversa rispetto ai primi punti in rilievo (3); g) ciascuno di detti secondi punti in rilievo (5-8) ha uno sviluppo sostanzialmente conico; h) detta lamina (2) à ̈ piana o curva.
  8. 8. Apparato (20) per la produzione di matrici laminari (1) destinate alla goffratura di caratteri Braille (4) su supporti cedevoli, comprendente: i) un dispositivo (21) di avanzamento di una lamina (2) lungo una prima direzione (X); 1) un primo punzone (24) movibile ortogonalmente rispetto a detta lamina (2), lungo una seconda direzione (Y), per imprimere primi punti in rilievo (3) in corrispondenza di una prima faccia (2U) della lamina (2), caratterizzato dal fatto di comprendere, inoltre, l) un secondo punzone movibile ortogonalmente rispetto a detta lamina, lungo una direzione parallela a detta seconda direzione, per imprimere secondi punti in rilievo in corrispondenza della seconda faccia (2U) della lamina (2) opposta alla prima faccia (2U), o in alternativa, m) mezzi per ribaltare detta lamina (2) rispetto a detto primo punzone (24) per consentire a detto primo punzone (24) di imprimere anche secondi punti in rilievo (5-8) in corrispondenza della seconda faccia (2L) della lamina (2).
  9. 9. Apparato (20) secondo la rivendicazione 8, in cui almeno uno tra detto primo punzone (24) e detto secondo punzone (24') Ã ̈ traslabile lungo una terza direzione (ZI, Z2) ortogonale a detta prima direzione (X) e a detta seconda direzione (Y, Y').
  10. 10. Apparato (20) secondo la rivendicazione 8 o la la rivendicazione 9, in cui il movimento di avanzamento di detta lamina (2) Ã ̈ traslatorio, intermittente, e sincronizzato con il movimento di detto primo punzone (24) e/o di detto secondo punzone, detta lamina (2) essendo ferma quando detto primo punzone (24) e/o detto secondo punzone si porta(no) in battuta contro la superficie della lamina per imprimere punti in rilievo (3, 4).
  11. 11. Apparato (20) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 9-10, in cui detta prima direzione (X) giace in un piano di lavoro orizzontale, detta seconda direzione (Y) Ã ̈ ortogonale al piano di lavoro e detta terza direzione (Z) Ã ̈ parallela al piano di lavoro.
  12. 12. Macchina per la produzione di matrici laminari, piane o curve, per la goffratura di caratteri Braille su supporti cedevoli, caratterizzata dal fatto di comprendere un apparato (20) secondo una gualsiasi delle rivendicazioni 8-11
  13. 13. Supporto porta-matrice (9) per macchine destinate alla goffratura di materiali cedevoli, comprendente una sede di alloggiamento della matrice laminare (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 6-7, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due sedi (5'-8') di accoglimento dei secondi punti in rilievo (5-8) di detta matrice (1).
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