ITMI20101707A1 - Apparato di supporto di materiali in lastra e relativo funzionamento - Google Patents

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ITMI20101707A1
ITMI20101707A1 IT001707A ITMI20101707A ITMI20101707A1 IT MI20101707 A1 ITMI20101707 A1 IT MI20101707A1 IT 001707 A IT001707 A IT 001707A IT MI20101707 A ITMI20101707 A IT MI20101707A IT MI20101707 A1 ITMI20101707 A1 IT MI20101707A1
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rollers
support
work surface
sliding
slab
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Luigi Guazzoni
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Description

Titolo: Apparato di supporto di materiali in lastra e relativo funzionamento.
DESCRIZIONE
Sfondo dell'invenzione.
La presente invenzione si riferisce ad un apparato per il supporto di materiali in lastra, in particolare, ma non esclusivamente, materiali lapidei, come, ad esempio, marmi e graniti, e all'uso dell'apparato di supporto per alimentare tali materiali al piano di lavoro di una macchina per la lavorazione delle lastre.
Tecnica Nota.
Le macchine per la lavorazione di materiali in lastra, e in particolare di materiali lapidei, comprendono essenzialmente una tavola che definisce un piano di lavoro su cui viene posata la lastra da lavorare, un gruppo portautensile al quale à ̈ associato un utensile di lavorazione, ad esempio una lama circolare o una fresa, un apparato di movimentazione del gruppo portautensile sopra il piano di lavoro e un'unità di comando e controllo dotata di una opportuna interfaccia operatore. Una macchina é ad esempio descritta nella domanda di brevetto italiana MI2010A000876, a nome della Richiedente.
Con il termine "lavorazione" si intende genericamente indicare qualsiasi operazione compiuta su un pezzo di materiale, come ad esempio il taglio, la squadratura o la sagomatura.
Tradizionalmente si utilizzano diversi apparati di supporto e movimentazione delle lastre per l'alimentazione delle relative macchine di lavorazione. Tali apparati prelevano da una stazione di stallo le lastre da lavorare e le alimentano al piano di lavoro della macchina.
Ad esempio, tra gli apparati di supporto e movimentazione più diffusi vi sono i carriponte e i carrelli elevatori, spesso dotati di ventose per la presa delle lastre. Un esempio di carrello elevatore a ventose à ̈ descritto nel brevetto tedesco DE 4332991. In generale, questi apparati si sono rivelati ingombranti e complicati da utilizzare.
In alternativa sono stati proposti anche apparati di supporto e movimentazione comprendenti un nastro trasportatore. Il nastro trasportatore à ̈ dotato di una porzione che si estende direttamente sotto al gruppo portautensile della macchina di lavorazione, configurandosi pertanto come piano di lavoro della macchina. Questi sistemi soffrono di un importante svantaggio: l'utensile della macchina di lavorazione, ad esempio una lama circolare, non può affondare oltre un certo limite nella lastra in lavorazione per non danneggiare il nastro del nastro trasportatore.
In alternativa agli apparati di supporto e movimentazione descritti sopra, sono state proposte macchine di lavorazione il cui piano di lavoro à ̈ esso stesso provvisto di rulli motorizzati per lo spostamento delle lastre. I rulli motorizzati consentono sia l'alimentazione dei pezzi da lavorare nella zona di azione dell'utensile della macchina, sia lo scarico dei pezzi lavorati. I rulli motorizzati, oltre ad essere comandabili in rotazione per trasmettere il movimento alle lastre, sono traslabili verticalmente tra una prima posizione rialzata di lavoro, in corrispondenza della quale la lastra poggia direttamente sui rulli, e una seconda posizione ribassata di riposo, in corrispondenza della quale i rulli non interagiscono con la lastra, che poggia su elementi di supporto fissi del piano di lavoro. I rulli assumono la posizione ribassata quando l'utensile della macchina deve lavorare la lastra, in questo caso senza correre il rischio di danneggiare i rulli. I rulli assumono la posizione rialzata quando la lastra .deve essere alimentata alla macchina o scaricata da questa dopo essere stata lavorata. Svantaggiosamente, i rulli motorizzati sono soggetti a frequenti inceppamenti e rotture causati dai detriti e dalle polveri prodotte durante la lavorazione delle lastre, con evidenti ripercussioni per quanto riguarda la produttività .
In generale i sistemi descritti sopra per supportare e movimentare le lastre hanno in comune uno svantaggio non trascurabile, legato alla rapidità di esecuzione delle operazioni di alimentazione e scarico. I sistemi descritti, infatti, non permettono di massimizzare la produttività della macchina per la lavorazione delle lastre in quanto, per ciascuna lastra lavorata, la macchina resta inattiva durante le operazioni di alimentazione e scarico della lastra stessa. In altre parole, la macchina subisce un fermo più o meno prolungato durante le operazioni di alimentazione di una nuova lastra o scarico di una lastra lavorata. Fino ad ora, quindi, le soluzioni utilizzate per il supporto e l'alimentazione dei materiali in lastra si sono rivelate il collo di bottiglia del ciclo produttivo. E' invece da tempo sentita la necessità di massimizzare la produttività delle macchine per la lavorazione dei materiali descritti.
Riassunto dell'invenzione.
La Richiedente ha sviluppato un'alternativa alle precedenti soluzioni in cui si evitano i fermi macchina prolungati finora necessari per il completamento delle operazioni di alimentazione e scarico dei materiali in lastra .
Il problema tecnico alla base della presente invenzione à ̈ pertanto quello di mettere a disposizione un apparato di supporto di materiali in lastra che permetta di risolvere in modo semplice ed efficace gli inconvenienti delle soluzioni tradizionali, consentendo al tempo stesso di massimizzare la produttività.
L'invenzione riguarda pertanto, in un suo primo aspetto, un apparato di supporto per materiali in lastra secondo la rivendicazione 1.
In particolare, l'invenzione riguarda un apparato di supporto di materiali in lastra, comprendente:
a) una struttura di supporto, definente un piano di lavoro orizzontale di una lastra;
b) una pluralità di primi rulli di supporto e scorrimento di una lastra su un primo piano orizzontale di giacitura; c) una pluralità di secondi rulli di supporto e scorrimento di una lastra su un secondo piano orizzontale di giacitura sottostante al primo piano di giacitura;
in cui detti primi rulli di supporto e scorrimento e detti secondi rulli di supporto e scorrimento sono:
e) mobili in direzione verticale rispetto alla struttura di supporto, per portare detti primo e secondo piano di giacitura sotto il, o in corrispondenza del, piano di lavoro e
f) mobili trasversalmente alla direzione verticale, per scaricare o prelevare una lastra sul/dal piano di lavoro.
Vantaggiosamente, l'apparato secondo la presente invenzione permette di alimentare una nuova lastra da lavorare al piano di lavoro di una macchina e contemporaneamente scaricare dallo stesso piano di lavoro una lastra lavorata, in modo tale che l'attesa della macchina dovuta allo scambio di lastre sia minima. Questo importante vantaggio à ̈ ottenuto nel seguente modo: una prima lastra da lavorare à ̈ predisposta sui secondi rulli di supporto e scorrimento, e quindi à ̈ predisposta sul secondo piano di giacitura; i secondi rulli vengono abbassati per appoggiare la lastra da lavorare sul piano di lavoro, che preferibilmente coincide col piano di lavoro della macchina da alimentare. I secondi rulli vengono spostati lateralmente rispetto al piano di lavoro per disimpegnare completamente la lastra posizionata con precisione sul piano di lavoro e consentirne la lavorazione. Quando la lavorazione della lastra à ̈ terminata, il relativo scarico dal piano di lavoro avviene nel seguente modo: i primi rulli di supporto e scorrimento si portano in impegno con la superficie inferiore della lastra e la sollevano ad una distanza prefissata dal piano di lavoro, in corrispondenza del primo piano di giacitura. A questo punto tra la lastra lavorata e il piano di lavoro viene inserita una nuova lastra da lavorare supportata dai secondi rulli di supporto e scorrimento. I secondi rulli si abbassano per abbandonare la nuova lastra sul piano di lavoro e la lastra lavorata viene spinta e scaricata dai primi rulli di supporto e scorrimento. La procedura descritta viene ripetuta per tutte le lastre da alimentare alla macchina per la relativa lavorazione.
In altre parole, le lastre lavorate e da lavorare vengono alternate in continuo sopra il piano di lavoro in modo tale da minimizzare i tempi normalmente richiesti per alimentare le lastre alle macchine per mezzo degli apparati noti, con evidenti vantaggi per quanto concerne la produttività .
L'apparato secondo la presente invenzione consente inoltre di minimizzare i rischi di rotture o danneggiamenti delle lastre. Le lastre movimentate dall'apparato non subiscono urti o flessioni che possono provocare scheggiature o fessurazioni.
Preferibilmente entrambi i primi rulli di supporto e scorrimento e i secondi rulli di supporto e scorrimento comprendono due serie di rulli contrapposte rispetto alla struttura di supporto dell'apparato. Più preferibilmente, i rulli dei primi rulli di supporto e scorrimento e dei secondi rulli di supporto e scorrimento sono predisposti in coppie e i rulli corrispondenti di ciascuna coppia sono disposti da parti opposte rispetto alla struttura di supporto dell'apparato. In questo modo le lastre sono supportate dai primi o dai secondi rulli di supporto e scorrimento solo in corrispondenza della superficie inferiore e in corrispondenza del relativo perimetro, restando sospese sopra il piano di lavoro.
Preferibilmente i primi e i secondi rulli di supporto e scorrimento sono mobili verticalmente rispetto alla struttura di supporto dell'apparato tra una prima posizione, in cui il piano di lavoro à ̈ sottostante al secondo piano di giacitura, e una seconda posizione, in cui il primo piano di giacitura sostanzialmente coincide con il piano di lavoro. Più preferibilmente i rulli sono traslabili verticalmente per portare una lastra, inizialmente sospesa al di sopra del piano di lavoro, sul piano stesso, dove viene lasciata per la relativa lavorazione da parte dell'utensile della macchina.
Preferibilmente i primi rulli di supporto e scorrimento e i secondi rulli di supporto e scorrimento sono mobili rispetto alla struttura di supporto in una direzione trasversale rispetto alla direzione verticale tra una prima posizione, in cui i rulli contrapposti dei primi e secondi rulli di supporto e scorrimento sono prossimali tra loro, e una seconda posizione in cui i rulli contrapposti dei primi e secondi rulli di supporto e scorrimento sono distali tra loro. Il movimento dei rulli in direzione trasversale à ̈ ottenuto, ad esempio, traslando i rulli orizzontalmente o ribaltando gli stessi rispetto alla struttura di supporto. I rulli di una serie di rulli si muovono in direzione opposta rispetto ai rulli della serie contrapposta di rulli.
Preferibilmente i movimenti verticali e trasversali dei rulli contrapposti dei primi e dei secondi rulli di supporto e scorrimento sono sincronizzati tra loro. In altre parole, i rulli predisposti da lati opposti rispetto alla struttura di supporto si muovono in sincronia sia nei movimenti verticali che nei movimenti trasversali.
Preferibilmente i primi rulli di supporto e scorrimento comprendono coppie di rulli contrapposti che si fronteggiano da parti opposte rispetto alla struttura di supporto ad una distanza leggermente maggiore della larghezza del piano di lavoro. I secondi rulli di supporto e scorrimento hanno una configurazione analoga.
I rulli contrapposti dei primi e secondi rulli di supporto e scorrimento sono mobili in direzione trasversale mediante rotazione o traslazione rispetto a detta struttura di supporto.
Preferibilmente tutti i rulli di supporto e scorrimento sono supportati in traslazione dalla struttura di supporto mediante rispettivi telai di sostegno associati ad almeno un montante della struttura di supporto.
I rulli sono montati folli sui rispettivi telai. In una forma di realizzazione alternativa, alcuni rulli possono essere motorizzati.
Più preferibilmente, ciascun telaio à ̈ traslabile rispetto al rispettivo montante in direzione verticale ed à ̈ ruotabile rispetto allo stesso montante in direzione opposta rispetto al telaio dei rulli contrapposti. Ciascun telaio à ̈ vincolato al rispettivo montante mediante un accoppiamento a vite e madrevite. Ad esempio, ciascun telaio à ̈ incernierato ad una staffa vincolata al montante mediante un accoppiamento a vite e madrevite.
Preferibilmente, l'apparato comprende inoltre uno o più motori che comandano i movimenti di ciascun telaio rispetto al relativo montante.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione concerne un metodo per alimentare materiale in lastre a un piano di lavoro di una macchina per la relativa lavorazione, secondo la rivendicazione 11.
In particolare, il metodo secondo la presente invenzione comprende le fasi di:
a) alimentare una prima lastra al di sopra di un piano di lavoro orizzontale della macchina di lavorazione, a una distanza prestabilita da tale piano di lavoro, e quindi lasciando un interstizio tra la lastra e il piano di lavoro, e
b) abbassare la prima lastra per appoggiarla sul piano di lavoro per la relativa lavorazione;
c) sollevare al di sopra del piano di lavoro la prima lastra lavorata, a una distanza prestabilita dal piano di lavoro, e
d) alimentare una seconda lastra da lavorare tra il piano di lavoro e la prima lastra lavorata e
e) abbassare la seconda lastra per appoggiarla sul piano di lavoro;
f) scaricare orizzontalmente la prima lastra lavorata, e g) ripetere le fasi c) ed f) sulla seconda lastra e su una terza lastra per alimentare in continuo lastre al piano di lavoro .
Vantaggiosamente il metodo secondo la presente invenzione consente di minimizzare i tempi necessari per alimentare al piano di lavoro di una macchina le nuove lastre da lavorare, con minimi rischi per quanto riguarda eventuali rotture delle lastre.
Preferibilmente, le fasi a)-g) sono attuate per mezzo dell'apparato descritto sopra. In particolare:
- la fase a) Ã ̈ attuata spingendo una prima lastra sui secondi rulli di supporto e scorrimento,
la fase b) Ã ̈ attuata muovendo i secondi rulli di scorrimento sotto il, o in corrispondenza del, piano di lavoro della macchina,
- la fase c) Ã ̈ attuata supportando la prima lastra lavorata con detti primi rulli di supporto e scorrimento, - la fase d) Ã ̈ attuata spingendo una seconda lastra sui secondi rulli di supporto e scorrimento,
la fase e) Ã ̈ attuata muovendo i secondi rulli di scorrimento sotto il, o in corrispondenza del, piano di lavoro della macchina,
- la fase f) Ã ̈ attuata spingendo la prima lastra lavorata lontana dai primi rulli di supporto e scorrimento.
Preferibilmente il metodo comprende inoltre la fase h) , intermedia alle fasi b) e c), in cui i secondi rulli di supporto e scorrimento sono spostati trasversalmente in posizione distale rispetto al piano di lavoro per disimpegnare la prima lastra e i primi rulli di supporto e scorrimento sono spostati trasversalmente in posizione prossimale rispetto al piano di lavoro per impegnare la prima lastra.
Breve descrizione delle figure.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiari dalla seguente descrizione di una sua forma di realizzazione preferita, fatta qui di seguito, a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
la figura 1 Ã ̈ una vista in prospettiva di un apparato di supporto secondo la presente invenzione e di un elemento esterno ad esso associato;
le figure 1A e 1B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una prima configurazione;
- le figure 2A e 2B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una seconda configurazione;
- le figure 3A e 3B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una seconda configurazione;
- le figure 4A e 4B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una terza configurazione;
- le figure 5A e 5B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una quarta configurazione;
- le figure 6A e 6B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una quinta configurazione;
- le figure 7A e 7B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una sesta configurazione;
- le figure 8A e 8B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una settima configurazione;
- le figure 9A e 9B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una ottava configurazione;
le figure 10A e 10B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una nona configurazione;
le figure HA e 11B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una decima configurazione;
le figure 12A e 12B sono viste schematiche, rispettivamente laterale e frontale, dell'apparato mostrato in figura 1, in una undicesima configurazione;
- la figura 13 Ã ̈ una vista in prospettiva dell'apparato mostrato in figura 1, nella settima configurazione;
- la figura 14 Ã ̈ una vista in prospettiva dell'apparato mostrato in figura 1, nella quarta configurazione;
- la figura 15 Ã ̈ una vista in prospettiva, dal basso, dell'apparato mostrato in figura 1, nella quarta configurazione .
Descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita dell'invenzione·
Nella figura 1, con il riferimento numerico 1 à ̈ complessivamente indicato un apparato di supporto secondo la presente invenzione per il supporto e l'alimentazione di lastre al piano di lavoro di una macchina di lavorazione delle stesse lastre, e con il numero di riferimento 100 à ̈ complessivamente indicato un carrello di carico associato all'apparato di supporto 1. Con il riferimento P à ̈ indicato un pianale porta-lastra, ovvero una cornice nella quale à ̈ alloggiata una lastra L. Il pianale porta-lastra P può avere una base inferiore in legno a diretto contatto con la superficie inferiore della lastra L.
Il carrello di carico 100, che non fa parte della presente invenzione, comprende essenzialmente un telaio 101, traslabile su due binari 102 fissati al pavimento, e un elemento 103 di supporto di pianali porta-lastre P vincolato al telaio 101 in modo ribaltabile per mezzo di un'articolazione comandata da un sistema idraulico. L'elemento di supporto 103 à ̈ ribaltabile tra la posizione quasi verticale mostrata in figura 1 e una posizione completamente orizzontale. I binari 102 si estendono in direzione X tra una scaffalatura sulla quale sono accumulate le lastre L da lavorare e l'apparato 1 secondo la presente invenzione. Pertanto il carrello 100, che à ̈ motorizzato, sposta una lastra L da lavorare dalla scaffalatura (non mostrata) e dopo averla posizionata orizzontalmente la porta a ridosso dell'apparato 1 per poi poterla trasferire sullo stesso. Lo spostamento delle lastre L dalla scaffalatura al pianale porta-lastre P del carrello 100 à ̈ operato da un tecnico con sistemi noti.
In figura 1 un pianale porta-lastra P, contenente una lastra L, à ̈ già stato posizionato sull'elemento di supporto 103 del carrello 100 in posizione leggermente inclinata per evitare ribaltamenti accidentali del pianale P. Il pianale P à ̈ pronto per essere ribaltato in posizione orizzontale ruotando l'elemento di supporto 103 del carrello 100 nella direzione indicata dalla freccia R. Quando il pianale P à ̈ orizzontale, il carrello 100 viene traslato dal relativo motore MI a ridosso dell'apparato 1.
Il carrello 100 Ã ̈ provvisto di un elemento spintore/estrattore (non mostrato) motorizzato, che espelle il pianale P con la relativa lastra L dall'elemento di supporto 103 orizzontale, per alimentare l'apparato 1, e preleva dallo stesso apparato 1 il pianale P con la lastra L lavorata per riposizionarli sull'elemento di supporto 103.
L'apparato 1 comprende una struttura dì supporto 2, che definisce un piano di lavoro orizzontale della lastra L, ovvero del pianale P contenente la lastra L. Nella soluzione mostrata nelle figure allegate, la struttura di supporto 2 à ̈ formata da montanti verticali 21 accoppiati gli uni agli altri per mezzo di traverse 22; il piano di lavoro à ̈ definito dalla superficie superiore dei montanti 21. In altre parole, il pianale porta-lastra P o la lastra L stessa possono essere appoggiati sui montanti 21, in posizione perfettamente orizzontale.
L'apparato 1 comprende inoltre una pluralità di primi rulli 3 e 4 destinati al supporto e allo scorrimento del pianale P con la lastra L su un primo piano orizzontale di giacitura. Preferibilmente i primi rulli di supporto e scorrimento 3 e 4 sono disposti in una fila sinistra e in una fila destra in modo tale da risultare contrapposti rispetto alla struttura di supporto 2. Ad esempio, le due file comprendono un numero uguale di rulli 3 e 4 corrispondenti e contrapposti.
L'apparato 1 comprende inoltre una pluralità di secondi rulli 5 e 6 destinati al supporto e allo scorrimento del pianale P con la lastra L su un secondo piano orizzontale di giacitura sottostante al primo piano di giacitura. Preferibilmente i secondi rulli di supporto e scorrimento 5 e 6 sono anch'essi disposti in una fila sinistra e in una fila destra in modo tale da risultare contrapposti rispetto alla struttura di supporto 2. Ad esempio, le due file comprendono un numero uguale di rulli 5 e 6 corrispondenti e contrapposti. Per avere i piani di giacitura uno posto inferiormente all'altro, i rulli 5 sono evidentemente predisposti inferiormente ai rulli 3 e i rulli 6 sono predisposti inferiormente ai rulli 4.
I rulli 3-6 sono montati su appositi telai di sostegno 7, preferibilmente condivisi tra le file di rulli di uno stesso lato come mostrato in figura 1. I telai di sostegno 7, e i rulli 3-6 montati folli su dì essi, sono mobili in direzione verticale Y e in una direzione Z trasversale alla direzione verticale Y e alla direzione X rispetto alla struttura di supporto 2.
In alternativa, in un'altra forma di realizzazione, non mostrata nelle figure, i rulli 3 sono montati su un primo telaio, i rulli 4 sono montati su un secondo telaio, i rulli 5 sono montati su un terzo telaio e i rulli 6 sono montati su un quarto telaio e detti telai hanno azionamenti indipendenti uno dall'altro.
Preferibilmente i telai 7 sono alternativamente traslabili in direzione Y parallelamente ai montanti 21 e sono ribaltabili rispetto ad essi nella direzione che li porta ad allontanarsi dalla struttura 2, come indicato dalle frecce R1 e R2 nelle figure 14 e 15.
Il funzionamento dell'apparato 1 verrà ora descritto con riferimento alle figure schematiche 1A-12B, nelle quali per semplicità sono stati omessi alcuni dettagli costruttivi (come ad esempio i telai 7 in alcune figure).
Le figure 1A e 1B mostrano l'apparato 1 nello stesso istante di tempo e nella stessa prima configurazione, in attesa di ricevere una lastra L dal carrello 100. Un tecnico preleva il pianale P e la relativa lastra L dallo stallo 104 e la predispone sull'elemento di supporto 103, che viene quindi ribaltato, come mostrato indicativamente in figura 1A, per portare il pianale P e la lastra L in posizione orizzontale. I telai 7 che supportano i rulli 3-6 si trovano in posizione ribassata, come mostrato in figura 1B. Con il riferimento PL Ã ̈ indicato il piano di lavoro orizzontale definito dalle porzioni superiori dei montanti 21 della struttura di supporto 2. In pratica il piano di lavoro PL Ã ̈ lo stesso piano di lavoro della macchina adibita alle lavorazioni sulla lastra L.
Il carrello 100 si muove sui binari 102 e si porta a ridosso dell'apparato 1, come mostrato in figura 2A. I telai 7 si portano in posizione completamente sollevata rispetto alla struttura di supporto 2, come indicato in figura 2B, facendo assumere all'apparato una seconda configurazione. I rulli superiori 3 e 4 definiscono un primo piano orizzontale di giacitura P1 della lastra L e i rulli 5 e 6 definiscono un secondo piano orizzontale di giacitura P2 della lastra L, sottostante al primo piano P1 e posto al di sopra del piano di lavoro PL.
Le figure 3A e 3B mostrano l'apparato 1 sempre nella seconda configurazione. Il pianale porta-lastra P viene trasferito dal carrello 100, per mezzo di un elemento spintore/estrattore non mostrato, all'apparato di supporto 1, in particolare sui rulli 5 e 6 e in corrispondenza del secondo piano di giacitura. In questo frangente l'apparato 1 si configura come una rulliera. Come mostrato chiaramente in figura 3B, il pianale porta-lastra P si trova al di sopra del piano di lavoro PL definito dalla sommità dei montanti 21 e ad una certa distanza da questo, in modo che tra il pianale P e il piano di lavoro PL sia presente un interstizio.
Le figure 4A e 4B mostrano l'apparato 1 in una terza configurazione, successiva alla precedente, nella quale i telai 7 vengono abbassati rispetto alla struttura di supporto 2 fino ad una quota almeno sufficiente a posizionare stabilmente il pianale porta-lastra P sul piano di lavoro PL. In questa configurazione il piano di lavoro PL e il secondo piano di giacitura P2 sostanzialmente coincidono (a meno di minime differenze dovute alle regolazioni) . Il pianale porta-lastra P non à ̈ più sostenuto verticalmente dai rulli 5 e 6, ma direttamente dai montanti 21. Il movimento traslatorio dei telai 7 rispetto ai rispettivi montanti 21 à ̈ ottenuto preferibilmente mediante un accoppiamento a vite e madrevite (non visibile nelle figure).
In una fase successiva del funzionamento dell'apparato 1, mostrata nelle figure 5A e 5B, l'apparato assume una quarta configurazione, successiva alla precedente, nella quale i telai 7 vengono ruotati nelle direzioni indicate dalle frecce R1 e R2, cioà ̈ da parti opposte, per disimpegnare il pianale P e la lastra L che restano completamente supportati dai montanti 21.
Le figure 6A e 6B mostrano una quinta configurazione dell'apparato 1, successiva alla configurazione precedente, nella quale i telai 7 vengono ulteriormente abbassati fino alla relativa quota minima. Il carrello 100 viene allontanato e ritorna alla sua posizione iniziale per prelevare una nuova lastra L2 da lavorare.
Quando l'apparato 1 à ̈ nella sua quinta configurazione, la lastra L viene lavorata da un utensile di una macchina il cui piano di lavoro à ̈ il piano PL descritto sopra. Ad esempio, la lastra L può essere tagliata, fresata, smussata, ecc..
Quando la lavorazione della lastra L à ̈ terminata, l'apparato 1 viene portato in una sesta configurazione mostrata nelle figure 7A e 7B, nella quale i telai 7, ruotati nell'iniziale posizione verticale parallela ai montanti 21, sono parzialmente sollevati rispetto alla quota minima mostrata in figura 6B quel tanto che basta per portare i rulli in impegno col pianale P. Vi à ̈ una differenza rispetto alla terza configurazione: i rulli che si portano in battuta contro la superficie inferiore del pianale P sono i rulli 3 e 4 e non già i rulli 5 e 6.
Le figure 8A e 8B mostrano una settima configurazione dell'apparato 1, successiva alla configurazione precedente, nella quale i telai 7 vengono ulteriormente sollevati rispetto alla struttura di supporto 2; il pianale P viene sollevato al di sopra del paino di lavoro PL ad una certa distanza da esso. Nel frattempo il carrello 100 si à ̈ portato a ridosso dell'apparato 1 con la nuova lastra L2 da lavorare.
Le figure 9A e 9B mostrano una ottava configurazione dell'apparato 1, successiva alla configurazione precedente, nella quale la seconda lastra L2 viene caricata sui rulli 5 e 6, ovvero interposta tra il piano di lavoro PL, dal quale risulta comunque sollevata, e la lastra lavorata L supportata dai rulli superiori 3 e 4.
Le figure 10A e 10B mostrano una nona configurazione dell'apparato 1, successiva alla configurazione precedente, nella quale il pianale con la lastra L2 viene appoggiato sui montanti 21, ovvero viene portato sul piano di lavoro PL, abbassando parzialmente i telai 7.
Nella successiva configurazione mostrata in figura HA e 11B, l'altezza dei telai 7 Ã ̈ rimasta invariata rispetto alla configurazione mostrata nelle figure 10A e 10B e la lastra lavorata L viene estratta dall'apparato 1, in pratica tirata sull'elemento di supporto 103 del carrello 100 dal relativo elemento spintore/estrattore.
In una fase successiva del funzionamento dell'apparato 1, mostrata nelle figure 12A e 12B, l'apparato 1 assume una undicesima configurazione, successiva alla precedente, nella quale i telai 7 vengono ruotati nelle direzioni indicate dalle frecce R1 e R2, e abbassati per disimpegnare completamente il pianale P e la lastra L2, che restano supportati sul piano di lavoro PL dai montanti 21. Ora la lastra L2 può essere lavorata dalla macchina direttamente sul piano di lavoro PL.
Dopo esser stata lavorata, la lastra L2 viene scaricata come descritto in relazione alla lastra L, e una nuova lastra L3 (non mostrata) viene caricata sull'apparato 1. E' quindi evidente che l'apparato 1 consente di movimentare le lastre L sul piano di lavoro PL della macchina in modo tale da minimizzare le attese della macchina stessa, con grandi vantaggi per quanto riguarda la produttività .
La figura 13 mostra in dettaglio l'apparato 1 nella settima configurazione; le figure 14-15 mostrano in dettaglio l'apparato 1 nella quarta configurazione. Sono visibili gli azionamenti idraulici 30 che comandano il ribaltamento dei telai 7 di sostegno dei rulli 3-6 rispetto ai montanti 21 della struttura di supporto 2.
In una forma di realizzazione non mostrata, i telai 7 traslano orizzontalmente per allontanarsi dai montanti 21.
E' inoltre in parte visibile l'accoppiamento 31 a vite e madrevite che comanda la traslazione verticale dei telai 7. Il motore M2 aziona i relativi meccanismi in modo tale che il movimento dei tali 7 sia sincronizzato.
Il tecnico del settore comprenderà che l'estensione assiale e radiale dei rulli 3-6 può variare in base alle esigenze, ad esempio in base al peso e alle dimensioni dei pianali porta-lastra P.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) di supporto di materiali in lastra (L), comprendente: a) una struttura di supporto (2), definente un piano di lavoro (PL) orizzontale di una lastra (L); b) una pluralità di primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento di una lastra su un primo piano orizzontale di giacitura (PI); c) una pluralità di secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento di una lastra (L) su un secondo piano orizzontale di giacitura (P2) sottostante al primo piano di giacitura (Pi); in cui detti primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento e detti secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento sono: e) mobili in direzione verticale (Y) rispetto alla struttura di supporto (2), per portare detti primo (P1) e secondo (P2) piano di giacitura sotto il, o in corrispondenza del, piano di lavoro (PL) e f) mobili trasversalmente alla direzione verticale, per scaricare o prelevare una lastra (L) sul/dal piano di lavoro (PL).
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui entrambi detti primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento e detti secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento sono predisposti da parti contrapposte rispetto alla struttura di supporto (2).
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui detti primi (3, 4) e secondi (5, 6) rulli di supporto e scorrimento sono mobili verticalmente rispetto alla struttura di supporto (2) tra una prima posizione, in cui il piano di lavoro (PL) à ̈ sottostante al secondo piano di giacitura (P2), e una seconda posizione, in cui il primo piano di giacitura (Pi) sostanzialmente coincide con il piano di lavoro (PL) o à ̈ sottostante ad esso.
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 2 o la rivendicazione 3, in cui detti primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento e detti secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento sono mobili rispetto alla struttura di supporto (2) in una direzione trasversale (Z) rispetto alla direzione verticale (Y) tra una prima posizione, in cui i rulli contrapposti (3-4, 5-6) di detti primi (3, 4) e secondi (5, 6) rulli di supporto e scorrimento sono prossimali tra loro, e una seconda posizione in cui i rulli contrapposti (3-4, 5-6) di detti primi (3, 4) e secondi (5, 6) rulli di supporto e scorrimento sono distali tra loro.
  5. 5. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 2-4, in cui i movimenti dei rulli contrapposti di detti primi (3, 4) e secondi (5, 6) rulli di supporto e scorrimento sono sincronizzati tra loro.
  6. 6. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui i rulli contrapposti (3-4, 5-6) di detti primi (3, 4) e secondi (5, 6) rulli di supporto e scorrimento sono mobili in direzione trasversale (Z) mediante rotazione o traslazione rispetto a detta struttura di supporto (2).
  7. 7. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 4-6, in cui detti rulli (3-6) di supporto e scorrimento sono supportati in traslazione da detta struttura di supporto (2) mediante rispettivi telai di sostegno (7) associati ad almeno un montante (21) di detta struttura di supporto (21).
  8. 8. Apparato (1) secondo la rivendicazione 7, in cui ciascun telaio (7) à ̈ traslabile rispetto al rispettivo montante (21) in direzione verticale (Y) ed à ̈ ruotabile rispetto allo stesso montante (21) in direzione (R1, R2) opposta rispetto al telaio (7) dei rulli contrapposti.
  9. 9. Apparato (1) secondo la rivendicazione 8, in cui ciascun telaio (7) Ã ̈ vincolato al rispettivo montante (21) mediante un accoppiamento a vite e madrevite (31).
  10. 10. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 6-9, comprendente inoltre uno o più motori (M2) che comandano i movimenti di ciascun telaio (7) rispetto al relativo montante (21).
  11. 11. Metodo per alimentare materiale in lastre (L, L2) a un piano di lavoro (PL) di una macchina per la relativa lavorazione, comprendente le fasi di: a) alimentare una prima lastra (L) al di sopra di un piano di lavoro orizzontale (PL) di detta macchina, a una distanza prestabilita da detto piano di lavoro (PL), e b) abbassare detta prima lastra (L) per appoggiarla sul piano di lavoro (PL) per la relativa lavorazione; c) sollevare al di sopra del piano di lavoro (PL) la prima lastra (L) lavorata, a una distanza prestabilita da detto piano di lavoro (PL), e d) alimentare una seconda lastra (L2) tra il piano di lavoro (PL) e la prima lastra (L) lavorata e e) abbassare detta seconda lastra (L2) per appoggiarla sul piano di lavoro (PL); f) scaricare orizzontalmente detta prima lastra (L) lavorata, e g) ripetere le fasi c) ed f) sulla seconda lastra (L2) e su una terza lastra per alimentare in continuo lastre (L) a detto piano di lavoro (PL).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui: le fasi a)-g) sono attuate per mezzo dell'apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-10, e in cui: - la fase a) Ã ̈ attuata spingendo una prima lastra (L) sui secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento, - la fase b) Ã ̈ attuata muovendo i secondi rulli (5, 6) di scorrimento sotto il, o in corrispondenza del, piano di lavoro (PL) della macchina, - la fase c) Ã ̈ attuata supportando la prima lastra (L) lavorata con detti primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento, - la fase d) Ã ̈ attuata spingendo una seconda lastra (L2) sui secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento, - la fase e) Ã ̈ attuata muovendo i secondi rulli (5, 6) di scorrimento sotto il, o in corrispondenza del, piano di lavoro (PL) della macchina, la fase f) Ã ̈ attuata spingendo la prima lastra (L) lavorata lontana dai primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento.
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, comprendente inoltre la fase h), intermedia alle fasi b) e c), in cui detti secondi rulli (5, 6) di supporto e scorrimento sono spostati trasversalmente in posizione distale rispetto al piano di lavoro (PL) per disimpegnare la prima lastra (L) e detti primi rulli (3, 4) di supporto e scorrimento sono spostati trasversalmente in posizione prossimale rispetto al piano di lavoro (PL) per impegnare la prima lastra (L).
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