ITMI20060456A1 - Pressa ad iniezione per la realizzazione fi pezzi nmonocolore e bicolore - Google Patents

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Description

PRESSA AD INIEZIONE PER LA REALIZZAZIONE DI PEZZI MONOCOLORE E BICOLORE
La presente invenzione concerne una pressa ad iniezione per la realizzazione di pezzi stampati in materiale polimerico, detti pezzi potendo essere costituiti da due materiali identici, ma di colori differenti.
L'impiego di detta pressa ad iniezione consente anche di ottenere pezzi di un solo colore, ma con produttività più elevata rispetto alle presse ad iniezione della tecnica nota.
Per la di produzione di pezzi bicolore stampati in materiale polimerico, ad esempio ÈVA espanso reticolato, con la separazione di detti due colori che avviene lungo una superficie, la tecnica nota prevede di impiegare due semistampi separati da un terzo elemento che funge da chiusura di entrambi detti semistampi. In pratica vi è uno stampo inferiore nel quale è ricavata una prima impronta. Detto semistampo inferiore è chiuso superiormente dalla parte inferiore di detto terzo elemento il quale chiude con la sua parte superiore un semistampo superiore nel quale è ricavata una seconda impronta.
Si ha quindi una sovrapposizione di tre elementi, cioè il semistampo inferiore, l'elemento intermedio e il semistampo superiore, che individua due impronte nelle quali può esser iniettato il polimero fuso, nei due colori scelti.
Successivamente all'iniezione, i due semistampi vengono allontanati dall'elemento intermedio, il quale viene spostato lateralmente per permettere di riunire i due semistampi.
La chiusura dei due semistampi pone a contatto i polimeri presenti nelle due impronte, i quali sono ancora in parte fusi, essendo appena iniziata la reticolazione che ha prodotto un inizio di consolidamento, necessario per non colare fuori dall'impronta quando gli stampi vengono aperti. Le due parti quindi si saldano, mentre prosegue la reazione di reticolazione che porta alla formazione di un unico pezzo bicolore.
Successivamente alla chiusura inizia a reagire l'espandente che provoca un forte aumento di pressione nella massa ancora semifusa, favorendo la saldatura tra la parte superiore e la parte inferiore. L'espansione vera e propria avviene ovviamente all'atto dell'apertura finale degli stampi, cioè a reticolazione completata, permettendo di raggiungere le dimensioni e la densità volute.
Qualora fosse richiesto di produrre un pezzo di un solo colore, l'impianto descritto è in grado di soddisfare la richiesta semplicemente eliminando l'elemento intermedio e portando a contatto i due semistampi. Si ottiene così una cavità unica in cui viene iniettato il polimero fuso, nel colore richiesto, secondo le ordinarie procedure.
Questa procedura viene attuata quando una produzione prevede pezzi della stessa forma e dimensione, sia bicolore, sia monocolore, in quanto consente di utilizzare la stessa attrezzatura, senza la necessità di ricorrere ad un nuovo stampo.
Gli impianti della tecnica nota, del tipo di quello descritto, richiedono l'impiego di un elemento intermedio di altezza costante. Ciò è dovuto al fatto che gli estrusori impiegati per l'iniezione del polimero fuso sono ad un'altezza fissa, per cui, variando l'altezza dell'elemento intermedio, l'estrusore superiore non sarebbe più in grado di operare.
In linea di principio è sempre possibile realizzare una struttura di supporto mobile per l'iniettore superiore, in modo che esso possa essere spostato verticalmente in modo da adattarsi a elementi intermedi di varie altezze. Tuttavia la realizzazione di detta struttura è assai costosa ed introduce complicazioni eccessive.
Questo inconveniente non costituisce limitazione nel caso della realizzazione di pezzi bicolore, in quanto l'elemento intermedio viene realizzato di altezza tale che i punti di iniezione delle due cavità dello stampo coincida con l'interasse dei due estrusori. Tuttavia, poiché detta macchina della tecnica nota è provvista di due estrusori, essa sarebbe in grado di iniettare contemporaneamente in due stampi, adatti alla formazione di due pezzi monocolori, se i punti di iniezione fossero al livello dei due estrusori. In generale questa situazione non si verifica, in quanto le altezze degli stampi sono in relazione alla forma dei pezzi. Nel caso in cui gli stampi avessero un'altezza tale per cui il punto di iniezione dello stampo superiore fosse al di sotto del livello dell'estrusore superiore, sarebbe sempre possibile inserire degli spessori, mentre nel caso opposto il problema è palesemente non risolvibile.
L'inconveniente delle macchine della tecnica nota, atte alla realizzazione di pezzi bicolore, consiste quindi in una limitata versatilità in quanto, in generale, se impiegate per realizzare pezzi monocolore di forma qualsiasi, non sono in grado di effettuare due iniezioni contemporaneamente, pur essendo dotate di due estrusori.
Inoltre, nel caso che il materiale utilizzato per riempire le cavità degli stampi sia l’EVA reticolata espansa, è noto che, dopo la fase di reticolazione dei prodotti iniettati, gli stampi devono essere aperti quanto più rapidamente possibile, in modo da consentire la corretta espansione dei prodotti stessi. Nel caso specifico di prodotti monocolore, entrambi i due stampi sovrapposti dovrebbero aprirsi velocemente, in modo contemporaneo, per evitare deformazioni dei prodotti stampati.
Supponendo che, lungo un asse verticale, si muovano sia la piastra intermedia, sia il semistampo superiore, questo ultimo dovrebbe muoversi ad un'elevatissima velocità, doppia rispetto alla velocità della piastra intermedia, e quindi doppia rispetto alla già elevata velocità utilizzata nelle attuali macchine che iniettano l'EVA reticolata espansa, e questo comporterebbe una notevole complicazione costruttiva, oltre che un costo elevato delle macchine stesse.
Infine, nel caso di due stampi monocolore sovrapposti, non sono agevoli le operazioni di estrazione dei prodotti iniettati e le frequenti operazioni di pulizia dei canali di iniezione, e così pure il controllo e la pulizia delle cavità dei due stampi.
Scopo della presente invenzione è quello di proporre una pressa ad iniezione, conforme alla rivendicazione 1, atta a produrre sia pezzi bicolore, sia monocolore di forma qualsiasi, dotata di una coppia di estrusori, in grado di effettuare due stampaggi contemporanei, con notevole versatilità nei riguardi dell'altezza degli stampi, che è funzione dell'altezza dei pezzi da realizzare, detta pressa ad iniezione essendo anche in grado di realizzare pezzi bicolore. Il risultato viene raggiunto mediante una pressa in cui due stampi vengono alloggiati, l'uno accanto all'atro, sul bancale inferiore, detti due stampi essendo alimentati da una coppia di estrusori posti alla stessa altezza. In questa configurazione la macchina secondo l'invenzione è una pressa ad iniezione a due stazioni di lavoro, di tipo noto, ad elevata versatilità per quanto concerne l'altezza degli stampi. Aggiungendo la possibilità di movimentare lateralmente i semistampi, detta pressa ad iniezione diviene idonea anche alla realizzazione di pezzi bicolore.
Rispetto alle presse ad iniezione a due stazioni di lavoro secondo la tecnica nota, la pressa ad iniezione secondo l'invenzione è in grado di realizzare anche pezzi bicolore.
Rispetto alle presse ad iniezione per la realizzazione di pezzi bicolore, secondo la tecnica nota, la pressa ad iniezione secondo l'invenzione è in grado di effettuare contemporaneamente due stampaggi di pezzi monocolore di forma qualsiasi, con una versatilità molto maggiore.
L'invenzione verrà ora descritta, a scopo esemplificativo, secondo una forma di attuazione preferita e con riferimento alle figura allegate, in cui:
• la figura 1 mostra la pressa secondo l'invenzione, in due viste prospettiche:
• la figura 2 mostra la pressa secondo l'invenzione, in quattro viste ortogonali;
• le figure 3 (a, b, c) mostrano la procedura di stampaggio di pezzi ordinari monocolore;
• le figure 4 (a, b, c, d) mostrano la procedura di stampaggio di pezzi bicolore.
Con riferimento alle figg. 1 e 2, con (1) è indicata una pressa ad iniezione secondo l'invenzione.
Detta pressa (1) comprende un basamento (2) nel quale si inseriscono quattro prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d).
Tali quattro prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) fungono da supporto per una traversa superiore fissa (4).
Sul basamento inferiore (2) è montata anche una coppia di seconde colonne (9a, 9b), dotate di mezzi, di tipo noto, atti a rendere, di volta in volta, solidali o libere, dette seconde colonne (9a, 9b) rispetto alla traversa superiore (4). La funzione di dette seconde colonne (9, 9a) verrà chiarita nel seguito.
Su dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) scorre una traversa intermedia (5), i cui movimenti sono comandati da un cilindro (6), solidale alla traversa superiore fissa (4). Sono inoltre previsti mezzi di bloccaggio (6a), di tipo noto, atti a fissare la traversa intermedia (5) rispetto alla traversa superiore fissa (4).
Detto cilindro (6) e detti mezzi di bloccaggio (6a) sono preferibilmente del tipo ad azionamento rapido, in modo da consentire aperture degli stampi sufficientemente rapide per l'estrazione di pezzi espansi.
Sul basamento (2) sono montati dei cilindri (7), ad esempio in numero di quattro, atti ad esercitare la forza di chiusura degli stampi. Su detti cilindri (7) vengono montate una prima ed una seconda piastra (8, 8a), ciascuna di esse essendo idonea ad accogliere un semistampo inferiore, il corrispondente semistampo superiore essendo fissato su detta traversa mobile intermedia (5).
La pressa (1) secondo l'invenzione prevede ulteriormente un primo meccanismo (10) per lo sfilamento laterale di uno dei due semistampi superiori ed un secondo meccanismo (10a) per traslare l'altro semistampo superiore da una prima posizione, in cui è in corrispondenza con uno dei semistampi inferiori, ad una seconda posizione, in cui è in corrispondenza con l'altro dei semistampi inferiori. Detti meccanismi (10, 10a), essendo in sé noti, non verranno descritti ulteriormente, mentre la loro funzione verrà chiarita nel seguito.
Gli stampi per la realizzazione dei pezzi stampati sono montati tra le piastre (8, 8a) e la traversa intermedia mobile (5). In particolare i semistampi superiori vengono montati sotto la traversa intermedia (5), mentre i semistampi inferiori vengono montati sulle piastre (8, 8a), un semistampo su ciascuna delle due piastre (8, 8a).
Per la realizzazione di pezzi ordinari monocolore, la procedura prevede di movimentare la traversa intermedia (5) mediante il cilindro (6), fino ad ottenere la chiusura degli stampi e bloccando la traversa intermedia in detta posizione di chiusura degli stampi, mediante detti mezzi di bloccaggio (6a).
A questo punto i cilindri inferiori (7), atti ad esercitare la forza di chiusura necessaria a contrastare la pressione del polimero iniettato, svolgono la loro azione, con il contrasto di detti mezzi di bloccaggio (6a).
Il fatto che i semistampi inferiori siano montati su piastre (8, 8a) separate e che i cilindri (7) esercitino la loro spinta in modo tra loro indipendente, permette di recuperare agevolmente le inevitabili differenze di altezza degli stampi, dovute ad imprecisioni di lavorazione.
Il funzionamento della pressa (1), secondo l'invenzione, per lo stampaggio di pezzi ordinari monocolore, è illustrato schematicamente in fig. 3, in cui, per semplicità di disegno, vengono indicati solamente il basamento (2), la traversa mobile (5) e le colonne (3a, 3b, 3c, 3d).
In fig. 3a sono visibili un primo ed un secondo stampo S1ed S2posizionati tra il basamento (2) e la traversa intermedia mobile (5), detto primo stampo Si essendo composto da un primo semistampo inferiore S1ied un primo semistampo superiore S1se detto secondo stampo S2essendo composto da un secondo semistampo inferiore S2ied un secondo semistampo superiore S2s.
I semistampi inferiori hanno altezza Hi, idonea a portare il punto di iniezione all'altezza di una coppia di estrusori, non rappresentati nella fig. 3. L'altezza complessiva H degli stampi è ovviamente somma di detta altezza Hi dei semistampi inferiori e dell'altezza H2dei semistampi superiori. Nel caso le altezze H dei due stampi fossero diverse, sarà sufficiente interporre degli spessori al fine di ottenere sia la stessa altezza complessiva, sia l'altezza dei punti di iniezione di entrambi gli stampi alla quota dei corrispondenti estrusori. In fig. 3a gli stampi Si e S2sono appena stati chiusi ad opera della traversa mobile (5), per effetto del cilindro (6) solidale alla traversa superiore fissa (4). In fig. 3b i semistampi inferiori vengono premuti contro quelli superiori dai cilindri (7), la traversa mobile (5) essendo mantenuta in posizione dai mezzi di bloccaggio (6a). In questa fase avviene il riempimento degli stampi ad opera degli estrusori. Segue il consolidamento dei pezzi, mantenendo gli stampi chiusi.
In fig. 3c la traversa mobile (5) viene sollevata, gli stampi si aprono ed i pezzi consolidati vengono estratti.
Quello descritto è un procedimento ordinario per la realizzazione di pezzi qualsiasi monocolore. Nel seguito viene mostrato come la pressa ad iniezione (1), secondo l'invenzione, è idonea alla realizzazione di pezzi bicolore, secondo la sequenza mostrata in fig. 4.
In fig. 4a vengono mostrati un primo ed un secondo stampo S1e S2montati sulla pressa (1). Nel primo semistampo superiore S1sè presente un'impronta che corrisponde alla parte superiore del pezzo da realizzare, mentre il primo semistampo inferiore S1i è un semplice coperchio liscio. Nel secondo semistampo inferiore S2iè presente un'impronta che corrisponde alla parte inferiore del pezzo da realizzare, mentre il secondo semistampo superiore S2sè un semplice coperchio liscio.
Nella configurazione mostrata in fig. 4a, a stampi chiusi, avviene l'iniezione del polimero fuso, nei due colori, per ciascuno dei due stampi S1e S2, ad opera di una coppia di estrusori (11).
Dopo un certo tempo, in cui si ha una prima parziale reticolazione che consente di ottenere un primo parziale consolidamento, la traversa superiore (5) si solleva (fig. 4b) aprendo gli stampi. A questo punto i meccanismi (10) e (10a) agiscono sui semistampi superiori traslandoli lateralmente. In particolare il primo meccanismo (10) fa traslare il secondo semistampo superiore S2sin modo da portarlo al di fuori della traversa (5), mentre il secondo meccanismo (10a) fa traslare il primo semistampo superiore S1sportandolo in corrispondenza del secondo semistampo inferiore S2j.
La fase successiva, illustrata in fig. 4c, prevede la chiusura dello stampo formato dal secondo stampo inferiore S2le dal primo stampo superiore S1s, ponendo così in contatto i polimeri presenti nelle due impronte, che si saldano insieme per effetto della reazione di reticolazione, giungendo infine alla formazione di un unico pezzo bicolore.
L'espandente, contenuto all'interno del polimero, esercita la sua pressione durante la fase di reticolazione, ed in tale fase lo stampo, costituito dalle parti S2jed S1s, viene mantenuto costantemente e perfettamente chiuso con l’azione dei cilindri (7) che sviluppano la forza F3.
L'espansione vera e propria avviene ovviamente all'atto dell'apertura finale degli stampi, cioè a reticolazione completata, permettendo di raggiungere le dimensioni e la densità volute.
L’apertura dello stampo (fig. 4d) deve essere molto veloce per evitare deformazioni del pezzo, ancora caldo, e lo spazio di apertura deve essere preferibilmente ampio in modo da consentire una facile estrazione del pezzo stesso, oltre che un facile intervento di pulizia del canale di iniezione e quanto altro necessario per preparare lo stampo per un successivo ciclo di produzione.
Durante la fase di iniezione, la traversa mobile intermedia (5) viene tenuta ferma dai mezzi di bloccaggio (6a) che contrastano le forze di chiusura F1ed F2, trasmettendole alla traversa superiore fissa (4) che, a sua volta, le trasmette alle prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d), ed alle seconde colonne (9a, 9b) rese, in tal caso, solidali alla stessa traversa (4).
La somma delle aree delle colonne di destra (3a, 3b), (fig. 4), è uguale alla somma delle aree di tutte le colonne di sinistra (3c, 3d) e (9a, 9b). Quando sulla pressa sono presenti due stampi, come in fig. 4a, e le forze di chiusura F1ed F2esercitano la loro azione in modo simmetrico, le due colonne di destra (3a, 3b) subiscono lo stesso allungamento di tutte le altre quattro colonne di sinistra (3c, 3d e 9a, 9b), ed in tal modo la traversa superiore (4), e con essa la traversa intermedia (5), rimangono parallele al basamento inferiore (2), permettendo così una corretta chiusura degli stampi.
Osservando la fig. 4c, si nota però che, quando nella pressa è presente un solo stampo, la forza di chiusura F3viene esercitata in modo asimmetrico, con la conseguenza che l’azione sulle colonne di destra è maggiore rispetto all'azione esercitata sulle colonne di sinistra e quindi, se rimanessero impegnate tutte le colonne (3a, 3b, 3c, 3d, 9a, 9b), si avrebbero differenti allungamenti fra le colonne di destra e le colonne di sinistra, provocando così l'inclinazione delle traverse (4) e (5) e, quindi, una non corretta chiusura dello stampo.
Per ovviare a questo inconveniente, la presente invenzione prevede che le dette seconde colonne (9a, 9b) siano rese libere e cioè non più solidali tra il basamento (2) e la traversa superiore (4).
In tal modo, l’azione della forza F3si esercita soltanto sulle colonne rimanenti (3a, 3b, 3c, 3d) le cui sezioni sono tali che l'allungamento delle colonne di destra (3a, 3b) risulti perfettamente uguale all'allungamento delle colonne di sinistra (3c, 3d).
Poiché tutte le colonne sono dello stesso materiale, in particolare in acciaio, la rigidezza sarà proporzionale all'area della sezione delle colonne.
La condizione da rispettare sarà quindi quella dell'equilibrio dei momenti sulla traversa superiore fissa (4), per cui, chiamando AD l'area complessiva delle colonne di destra (3a, 3b) ed As l'area complessiva delle colonne di sinistra (3c, 3d), la condizione da rispettare deve essere:
AD* b = As* a
Inoltre, l’area complessiva di tutte le colonne di sinistra (3c, 3d, 9a, 9b) è uguale all'area complessiva ADin modo da rispettare la condizione di pari allungamento, fra colonne di destra e di sinistra, quando sono le forze Fi e F2ad esercitare la loro azione simmetrica.
Questo risultato viene raggiunto prevedendo mezzi, di tipo noto, atti rendere solidali, di volta in volta, le colonne interessate al basamento inferiore (2) e/o alla traversa superiore fissa (4).
In altre parole si può dire che quando sono le forze Fi e F2ad esercitare la loro azione simmetrica lavorano le colonne di sinistra (3c, 3d, 9a, 9b) e le colonne di destra (3a, 3b), mentre quando è la forza F3ad esercitare la sua azione asimmetrica e predominante a destra, lavorano ancora le stesse colonne di destra (3a, 3b), ma a sinistra lavorano soltanto le colonne (3a, 3b) essendo disimpegnate le rimanenti colonne (9a, 9b).
Nel caso preferito descritto, sono le seconde colonne (9a, 9b) ad essere 0 agganciate 0 sganciate dalla traversa superiore fìssa (4). Tuttavia il tecnico esperto del settore non avrà difficoltà a trovare altre combinazioni di bloccaggio 0 sbloccaggio, sia delle prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d), sia delle seconde colonne (9a, 9b), che soddisfino la condizione posta dell'equilibrio dei momenti sulla traversa superiore fissa (4) e, quindi sulla traversa mobile (5).
In conclusione si può dire che dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) e dette seconde colonne (9a, 9b) hanno una rigidezza che, in relazione alla loro posizione rispetto alla retta d'azione della risultante delle forze di chiusura Fi ed F2, che si verificano quando nella pressa (1) sono presenti detti due stampi Si ed S2, oppure della forza di chiusura F3, che si verifica quando nella pressa (1 ) è presente un solo stampo in posizione asimmetrica, è tale da provocare l'annullamento dei momenti su detta traversa mobile (5), in relazione al fatto che dette seconde colonne (9a, 9b) siano o meno bloccate rispetto a detta traversa mobile (5).
Come appare chiaro dalla descrizione che precede, la pressa ad iniezione secondo l'invenzione è in grado sia di effettuare due stampaggi contemporaneamente di pezzi monocolore, con una notevole versatilità per quanto concerne l'altezza degli stampi, sia di effettuare stampaggi di pezzi bicolore. In pratica si tratta di una macchina atta ad ottenere pezzi bicolore che però è anche in grado di effettuare due stampaggi contemporaneamente di pezzi monocolore. Le macchine della tecnica nota, per lo stampaggio di pezzi bicolore, invece possono effettuare due stampaggi contemporanei di pezzi monocolore solo nel caso che l'altezza dei due stampi sia tale da far coincidere l'interasse dei punti di iniezione con l’interasse degli estrusori, ma anche in tal caso devono essere previsti costosi meccanismi, per realizzare la veloce e contemporanea apertura dei due stampi sovrapposti.
L’invenzione è stata descritta a scopo illustrativo e non limitativo, secondo una forma di attuazione preferita. Il tecnico esperto del settore potrà trovare numerose altre forme di attuazione, tutte ricadenti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pressa ad iniezione per la realizzazione di pezzi stampati in materiale polimerico, detti pezzi potendo essere costituiti sia da parti di due colori differenti, sia di un solo colore, del tipo comprendente: • un basamento inferiore (2); • una pluralità di prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) montate su detto basamento (2); • una traversa mobile (5), scorrevole su dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) essendo previsti primi mezzi atti a bloccare detta traversa mobile (5) rispetto a dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d); • un primo ed un secondo stampo S1ed S2montati tra detto basamento inferiore (2) e detta traversa mobile (5), • secondi mezzi atti ad esercitare la forza necessaria per la chiusura di detti stampi S1ed S2contrastando la pressione esercitata da un polimero fuso iniettato da una coppia di iniettori (11); caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo stampo Si ed S2sono montati affiancati tra detto basamento inferiore (2) e detta traversa mobile (5), detto primo stampo Si essendo composto da un primo semistampo inferiore Su, montato su detto basamento inferiore (2), e da un primo semistampo superiore S1s, montato su detta traversa mobile (5), e detto secondo stampo S2essendo composto da un secondo semistampo inferiore S2i, montato su detto basamento inferiore (2), e da un secondo semistampo superiore S2s, montato su detta traversa mobile (5), essendo previsti terzi mezzi (10) atti a spostare parallelamente a se stesso uno di detti primo o secondo semistampo superiore S1so S2s, in modo da portarlo al di fuori di detta traversa mobile (5), e quarti mezzi (10a) atti a traslare l'altro semistampo superiore S2So S1s, in modo da portarlo in corrispondenza di detto primo o, rispettivamente, secondo semistampo inferiore S1so S2s.
  2. 2. Pressa ad iniezione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti estrusori (11) sono posizionati entrambi allo stesso livello.
  3. 3. Pressa ad iniezione, secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi, atti ad esercitare la forza necessaria per la chiusura di detti stampi S1ed S2, contrastando la pressione esercitata da detto polimero fuso iniettato da detta coppia di iniettori (11), sono atti ad agire separatamente su ciascuno di detti due stampi S1ed S2.
  4. 4. Pressa ad iniezione, secondo la rivendicazione 1 o 3, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi, atti ad esercitare la forza necessaria per la chiusura di detti stampi S1ed S2, contrastando la pressione esercitata da detto polimero fuso iniettato da detta coppia di iniettori (11), comprendono dei cilindri (7), montati su detto basamento inferiore (2), che agiscono separatamente su una coppia di piastre (8, 8a), su ciascuna delle quali è montato uno di detti semistampi inferiori S1 ed S2l.
  5. 5. Pressa ad iniezione, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto di prevedere delle seconde colonne (9a, 9b), montate su detto basamento (2), detta traversa mobile (5) scorrendo rispetto a dette seconde colonne (9, 9a) ed essendo previsti quinti mezzi atti a bloccare e sbloccare dette colonne (9a, 9b) rispetto a detta traversa mobile (5).
  6. 6. Pressa ad iniezione, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) e dette seconde colonne (9a, 9b) hanno una rigidezza che, in relazione alla loro posizione rispetto alla retta d'azione della risultante delle forze di chiusura F1ed F2, che si verificano quando nella pressa (1) sono presenti detti due stampi S1ed S2, è tale da provocare l'annullamento dei momenti su detta traversa mobile (5), dette seconde colonne (9a, 9b) essendo bloccate rispetto a detta traversa mobile (5).
  7. 7. Pressa ad iniezione, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) hanno una rigidezza che, in relazione alla loro posizione rispetto alla retta d'azione della risultante delle forze di chiusura F3, che si verifica quando nella pressa (1) è presente un solo stampo in posizione asimmetrica, è tale da provocare l'annullamento dei momenti su detta traversa mobile (5).
  8. 8. Pressa ad iniezione, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzata dal fatto che dette prime colonne (3a, 3b, 3c, 3d) e dette seconde colonne (9a, 9b) hanno una rigidezza che, in relazione alla loro posizione rispetto alla retta d'azione della risultante delle forze di chiusura F1ed F2, che si verificano quando nella pressa (1 ) sono presenti detti due stampi Si ed S2, oppure della forza di chiusura F3, che si verifica quando nella pressa (1) è presente un solo stampo in posizione asimmetrica, è tale da provocare l'annullamento dei momenti su detta traversa mobile (5), in relazione al fatto che dette seconde colonne (9a, 9b) siano 0 meno bloccate rispetto a detta traversa mobile (5).
  9. 9. Pressa ad iniezione, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto di prevedere una traversa superiore (4), fissa rispetto a detto basamento (2), essendo previsti sesti mezzi atti a movimentare detta traversa mobile (5) rispetto a detta traversa fissa (4).
  10. 10. Pressa ad iniezione, secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detti sesti mezzi, atti a movimentare detta traversa mobile (5) rispetto a detta traversa fissa (4), comprendono un cilindro (6) montato su detta traversa fissa (4).
  11. 11. Pressa ad iniezione, secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto cilindro (6), montato su detta traversa fissa (4), è del tipo ad azionamento rapido.
  12. 12. Pressa ad iniezione, secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11 , caratterizzata dal fatto di prevedere settimi mezzi (6a) atti a bloccare detta traversa mobile (5) rispetto a detta traversa fissa (4).
  13. 13. Pressa ad iniezione, secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti settimi mezzi (6a), atti a bloccare detta traversa mobile (5) rispetto a detta traversa fissa (4), sono del tipo ad azionamento rapido.
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