ITME20100004A1

ITME20100004A1 - Scafo planante con carena innovativa.

Info

Publication number: ITME20100004A1
Application number: IT000004A
Authority: IT
Inventors: Baldassare Bono
Original assignee: Baldassare Bono
Priority date: 2010-03-23
Filing date: 2010-03-23
Publication date: 2011-09-24
Also published as: WO2011117906A1

Description

DESCRIZIONE

dell’invenzione industriale avente per TITOLO:

“Scafo planante con carena innovativa”

L’invenzione consiste in uno scafo planante avente una carena (opera viva) le cui forme sono innovative. Al fine di descriverle al meglio si definiscono di seguito gli elementi costituenti avvalendosi delle tavole riportate nell’allegato disegni.

Facendo riferimento alla TAVOLA 1 , che mostra le curve generatrici dello scafo, si evidenziano tre spigoli distinti, che sono le generatrici longitudinali, e due sezioni trasversali. Lo spigolo centrale, indicato con la lettera A, giacente sul piano longitudinale (piano di simmetria), coincide con la curva di chiglia il cui sviluppo è visibile nella TAVOLA 3; riferendosi alla TAVOLA 2, gli spigoli indicati con la lettera B dividono la zona centrale, costituita da una forma a V prodiera e da un tunnel poppiero, in seguito denominata “regione direzionale”, dalle zone laterali in seguito denominate “regioni portanti"; gli spigoli indicati con la lettera C dividono, infine, le regioni portanti dai fianchi dello scafo.

Le sezioni riportate nella TAVOLA 1, chiamate sezione D-D e sezione E-E, sono ricavate, come indicato nella TAVOLA 3, rispettivamente in prossimità dello specchio di poppa ed in corrispondenza del punto più basso della curva di chiglia.

Nella zona prodiera l’unione tra la regione direzionale e le regioni portanti e tra le regioni portanti ed i fianchi si realizza con quattro piccole superfici piane ideate per agevolare la planata; queste superfici vengono denominate “pattini" e sono evidenziate nella TAVOLA 1 e nella TAVOLA 2.

La regione direzionale è così denominata in quanto alla sua forma sono demandate le doti direzionali dello scafo, mentre quelle di portanza sono affidate alle regioni portanti.

La presenza del tunnel poppiero permette di ridistribuire il volume di carena determinando così un incremento della larghezza media della figura di galleggiamento rispetto a carene convenzionali di pari lunghezza al galleggiamento e dislocamento. L’incremento della larghezza della figura di galleggiamento produce, conseguentemente, un incremento della stabilità al rollio ed un aumento dei volumi interni.

Nella zona poppiera, le regioni portanti hanno dimensioni tali da poter permettere l’alloggiamento dei motori principali.

In TAVOLA 4 sono mostrate la vista da prora e da poppa rispettivamente.

In TAVOLA 5 sono riportate due viste prospettiche dello scafo da prora e da poppa rispettivamente; in tali figure è ben evidente lo sviluppo della regione direzionale e come questa non presenti, a meno dello spigolo di chiglia, alcuna discontinuità nel passaggio dalla convessità prodiera (V di prora) alla concavità poppiera (tunnel di poppa).

In definitiva le innovative forme dello scafo consentono il raggiungimento dei seguenti obiettivi principali:

aumento della stabilità e della manovrabilità;

ottimizzazione ed incremento dei volumi interni abitabili;

riduzione della resistenza all’avanzamento.

Relativamente alla riduzione della resistenza all’avanzamento questa è stata riscontrata attraverso prove di rimorchio eseguite in vasca navale con modello in scala. La sua riduzione si traduce in una minore richiesta di potenza per il conseguimento delle velocità progettuali e pertanto in una riduzione dei costi di gestione oltre che di impatto ambientale.

Claims

RIVENDICAZIONI dell’invenzione industriale avente per TITOLO: “Scafo planante con carena innovativa” 1) Scafo planante avente la carena caratterizzata da un fondo che presenta cambiamenti di curvatura delle sezioni trasversali da poppa verso prora (direzione longitudinale). La carena è composta da tre regioni distinte: una regione centrale, denominata regione direzionale, e da due regioni laterali, simmetriche rispetto al piano longitudinale dello scafo, denominate regioni portanti. La regione direzionale è caratterizzata da una parte prodiera a sezione convessa avente forma a V e da una parte poppiera a sezione concava avente forma a tunnel. Le regioni portanti sono superfici a singola curvatura, segmenti in senso trasversale e curve nel senso longitudinale.
2) La regione direzionale, secondo la rivendicazione 1, presenta nella sua parte prodiera, in corrispondenza della connessione con le regioni portanti, due piccole superfici piane denominate “pattini”.
3) La regione direzionale, secondo la rivendicazione 1, non presenta, lungo la direzione longitudinale, alcuna discontinuità geometrica nel passaggio dalla convessità prodiera (V di prora) alla concavità poppiera (tunnel di poppa).
4) Le regioni portanti, secondo la rivendicazione 1, presentano nella zona poppiera una larghezza tale da permettere l’alloggiamento dei motori principali.
5) Le regioni portanti, secondo la rivendicazione 1 , presentano nella loro parte prodiera, in corrispondenza della connessione con i fianchi, due piccole superfici pur’esse denominate “pattini”.
6) I pattini, secondo la rivendicazione 2 e 5, si intestano in corrispondenza del dritto di prora.