ITMC20090056A1 - Dispositivo per la riconversione degli impianti di erogazione di bevande fredde alla spina. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“DISPOSITIVO PER LA RICONVERSIONE DEGLI IMPIANTI DI EROGAZIONE DI BEVANDE FREDDE ALLA SPINA”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un dispositivo per la riconversione degli impianti di erogazione di bevande fredde alla spina.

Le peculiarità ed i vantaggi del trovato risulteranno più evidenti a seguito di una breve descrizione della tecnica anteriore.

A tale riguardo va detto innanzitutto che gli attuali impianti dedicati alla somministrazione delle bevande alla spina presentano un’impostazione strutturale che, nelle sue linee generali, risulta sostanzialmente standardizzata.

Essi infatti risultano accumunati dal fatto di incorporare comunque due principali unità operative in grado di lavorare in sequenza.

La prima di tali unità operative comprende mezzi atti ad ad assicurare il “prelievo” forzato della bevanda dai relativi recipienti di stoccaggio (fusti metallici, sacche in plastica o simili).

Da parte sua la seconda di tali unità operative è rappresentata da un gruppo frigorifero avvalentesi di una tipica serpentina, residente entro una vasca d’acqua mantenuta a bassa temperatura, verso la quale la bevanda da erogare viene avviata ad elevata pressione ad opera degli stessi mezzi che ne curano il prelievo dagli anzidetti recipienti di stoccaggio.

Inutile dire che questa serpentina refrigerante è posizionata immediatamente a monte del vero e proprio rubinetto di erogazione, sì da garantire che la bevanda erogata da quest’ultimo possa risultare particolarmente fredda.

Ebbene, nell’ambito di una simile impostazione strutturale, il compito di realizzare l’anzidetto prelievo forzato della bevanda dal rispettivo recipiente di stoccaggio, così come il suo successivo invio alla serpentina refrigerante, è affidato ad una pompa pneumatica che risulta normalmente azionata per il tramite dell’azoto o del CO2stoccati ad elevata pressione entro opportune bombole.

Inutile dire che una simile pompa pneumatica risulta in realtà dislocata in un tratto intermedio di un condotto idraulico che comprende sia il tubo destinato a pescare dagli anzidetti recipienti di stoccaggio della bevanda, che la diramazione innestata nell’imboccatura dell’anzidetta serpentina refrigerante.

Ebbene una simile tradizionale tecnologia, pur nella sua efficacia funzionale, risulta certamente penalizzata dal fatto di imporre agli utenti l’utilizzo delle anzidette bombole di azoto o CO2responsabili dell’azionamento della pompa idraulica.

Tali bombole si rivelano infatti assai ingombranti (risultando particolarmente scomode da utilizzare, specie in ambienti angusti) ed inoltre richiedono una frequente sostituzione, non appena si sia esaurito il loro contenuto.

Scopo specifico della presente invenzione è dunque quello di realizzare un dispositivo in grado di rendere finalmente possibile la somministrazione di bevande alla spina pur senza imporre l’impiego delle anzidette bombole di azoto o di CO2.

L’ulteriore finalità di tale invenzione è quella di consentire il riutilizzo parziale degli impianti tradizionali già esistenti (esonerando i rispettivi titolari da nuove ingenti spese), sulla base di un’autentica riconversione che porta gli impianti medesimi a rinunciare all’originaria problematica alimentazione con azoto o CO2in favore di una forma di alimentazione molto più pratica ed economica.

Si può dire altrimenti che l’idea alla base della presente invenzione sia quella di sostituire, nell’ambito di un gruppo frigorifero “con serpentina” già esistente, la tradizionale pompa pneumatica, insieme con la relativa bombola di azoto e di CO2responsabile del suo azionamento, in favore del dispositivo “compatto” secondo il trovato.

Quest’ultimo, infatti, si avvale di una pompa pneumatica e di un relativo compressore ad alimentazione elettrica destinato ad assicurare l’alimentazione della pompa medesima.

In realtà questi due componenti sono inseriti in un’apposita carcassa nell’ambito della quale è altresì contenuto il circuito idraulico lungo quale la pompa pneumatica risulta innestata.

Ad una delle estremità di tale circuito va usualmente innestato il tubo destinato ad assicurare il pescaggio dal recipiente di stoccaggio della bevanda da erogare, mentre all’altra estremità del medesimo circuito va innestata la diramazione preposta a condurre la bevanda medesima entro l’imboccatura della serpentina refrigerante già in dotazione all’utente del dispositivo medesimo.

Sulla base di questa prima sommaria descrizione è più facile comprendere come il dispositivo secondo il trovato sia effettivamente in grado di riconvertire un impianto per l’erogazione delle bevande alla spina, trasformandolo da un impianto alimentato con azoto o CO2ad un impianto alimentato con la semplice corrente elettrica di rete.

Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alla tavola di disegno allegata, avente solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui la figura 1 è uno schema a blocchi che mostra i componenti del dispositivo “indipendente” secondo il trovato e le sue modalità di cooperazione con un gruppo frigorifero esistente.

In particolare si tratta della versione del dispositivo in questione (1) destinata ad attingere da due differenti recipienti porta-bevande (6) e dunque dotata di due distinte pompe pneumatiche (3).

Ebbene nell’ambito di tale dispositivo (1) è previsto che i due esemplari della pompa anzidetta (3) siano alloggiati entro una carcassa portante (2), insieme con un compressore ad alimentazione elettrica (4) in grado di azionarle entrambe.

Ciascuna di tali pompe (3) risulta dislocata lungo un rispettivo circuito idraulico (30), anch’esso alloggiato nella carcassa (2), il quale si presta ad essere collegato, in corrispondenza di una prima estremità (30a), con un rispettivo tubo di pescaggio (5), destinato ad attingere effettivamente dal recipiente di stoccaggio (6) della bevanda da erogare.

In corrispondenza della sua estremità opposta (30b), invece, ciascuno di tali circuiti idraulici (30) si presta ad essere collegato con una diramazione (7) atta a convogliare la medesima bevanda verso le due estremità d’imboccatura (8a) di una doppia serpentina refrigerata (8) già esistente.

In tal modo la bevanda si trova nella condizione di percorrere l’intera serpentina (8), subendone il necessario raffreddamento, prima di essere erogata per il tramite di uno dei rubinetti (8b) innestati sulle estremità di uscita della stessa.

A prescindere da quanto illustrato con specifico riferimento all’anzidetta figura allegata, nulla vieta di realizzare il dispositivo secondo il trovato in una versione dotata di una singola pompa pneumatica o di un numero di pompe pneumatiche superiore a due.

In quest’ultima ipotesi si potrebbe anche prevedere l’adozione di più di un esemplare dell’anzidetto compressore ad alimentazione elettrica, ciascuno dedicato ad uno o più specifici esemplari della pompa anzidetta.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la riconversione degli impianti di erogazione delle bevande fredde alla spina caratterizzato per il fatto di incorporare, all’interno di una carcassa portante (2): - una o più pompe idrauliche (3) - un compressore ad alimentazione elettrica (4) preposto all’azionamento delle anzidette una o più pompe idrauliche (3) - un rispettivo circuito idraulico (30) per ciascuna delle anzidette una o più pompe idrauliche (3), nell’ambito del quale è prevista una prima estremità (30a) atta ad essere collegata con un tubo di pescaggio (5), esterno alla carcassa (2), ed una seconda estremità (30b) atta ad essere collegata con una diramazione di mandata (7), anch’essa esterna alla carcassa (2).
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto di prevedere, all’interno della medesima carcassa (2), ulteriori esemplari dell’anzidetto compressore (4) in relazione alle specifiche esigenze di azionamento degli anzidetti più esemplari di pompe idrauliche (3).